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A.A.

2015-16 Fisica Generale 15-02-17

ESERCIZIO 1
Tre blocchi di masse m1 =5 kg, m2 =7 kg ed m3 =15 kg, sono disposti come
indicato in figura. Il piano orizzontale fisso su cui si muovono m1 ed m2 e il
piolo P sono privi di attrito. I fili sono inestensibili e di massa trascurabile.
Calcolare:
a) l'accelerazione con cui scende m3;
b) la tensione T1 sul tratto di filo AB;
c) la tensione T2 sul tratto CD.

Soluzione
Le equazioni che esprimono la seconda legge di Newton, proiettate su un asse verticale rivolto verso
l’alto per il corpo 3, e sul piano orizzontale, per i corpi 1 e 2, sono (sotto le ipotesi di fili ideali):
 T1  m1a  T1  g m1m3  m1  m2  m3   27.2 N
 
 T2   m1  m2  a . Risolvendo il sistema si ottiene: T2  g m3  m1  m2   m1  m2  m3   65.3
T  m g  m a  a   g m  m  m  m   5.4 m s 2
 2 3 3  3 1 2 3

ESERCIZIO 2
Una sbarretta omogenea di lunghezza l e massa m è incernierata intorno
a un asse orizzontale passante per il punto O. Essa viene portata in
posizione orizzontale e lasciata andare da ferma. Quando essa passa per
la posizione verticale, il suo estremo urta in modo completamente
anelastico contro una massa puntiforme di pari massa m. Trascurando gli
attriti, calcolare l’elongazione massima f del sistema dopo l'urto.

Soluzione
Nella prima fase del moto, di rotazione della sbarretta attorno al punto O, si ha La conservazione
dell’energia meccanica. Il centro di massa della sbarretta si abbassa di l 2 e la sbarretta acquista energia
cinetica. Si ha: m g l 2  1 2 I  2 , da cui si ricava la velocità angolare al momento dell’urto:
  m g l I , con I  1 3 m l 2 , da cui si ottiene:   3g l . Durante l’urto si conserva il momento
angolare, essendo variato il momento d’inerzia: I   I ' '   '  I  I ' , con

I '  1 3 ml 2  ml 2  4 3 ml 2 , da cui si ottiene:  ' 


1 3 m l     
2
3g
.
2
4 3ml 4 16 l
Nell’ultima fase del moto si ha nuovamente la conservazione dell’energia meccanica. Il sistema è ora
formato da una massa complessiva data dalla somma della massa della sbarretta e della massa puntiforme,
il cui centro di massa si trova a una distanza d   m l 2  m l  2 m  3 l 4 , e il centro di massa della
sbarretta si solleva di una quota h  d 1  cos  f  . Si ha: 1 2 I '  '2  2 m g h  2 m g d 1  cos  f  .
11 11
Sostituendo si ottiene: cos f    f  arccos  23.6
12 12

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ESERCIZIO 3
Una sfera omogenea, di massa m e raggio a, è collegata, in un punto B della sua
superficie, a un filo flessibile, inestensibile, di massa trascurabile e lunghezza l. Il filo è
ancorato nel punto A a una parete verticale, rigida e liscia. Ricavare l’espressione della
tensione del filo e della reazione vincolare della parete.

Soluzione
Essendo la parete liscia, la reazione vincolare è normale alla parete stessa. Le forze agenti
sono rappresentate in figura. Il centro della sfera si trova a una distanza d  l  a dal A, e
l’angolo che il filo forma con la parete è   arcsin a d . Il segmento dal punto A al punto
2
di applicazione della reazione R sia h  d 2  a 2  l  a   a 2  l  l  2a  .

 a  d sin  a a h d 2  a2 l l  2 a  a a
 da cui sin    , cos    e tan    .
h  d cos  d la d d l a h l l  2 a 
Le equazioni della statica forniscono:
  mg m g l  a 
  T 
T cos   mg  0  cos  l l  2 a 
  ovvero
 R  T sin   0  R  T sin   mg sin   mg tan   m g a
  cos  l l  2 a 
 
T  mg cos   m g  l  a  l  l  2 a 


 R  mg tan   m g a l  l  2 a 
Alternativamente, utilizzando la 2a Equazione Cardinale della Statica, la reazione R si può calcolare
calcolando l’equilibrio dei momenti rispetto al polo A: hR  mgd sin   0 e la tensione T dall’equilibrio
dei momenti rispetto al punto ove è applicata R: mga  Th sin   0 ; si ottengono i medesimi risultati:
 mga 1 mga mga mg  l  a 
T    
 mga  Th sin   0  h sin  h sin  l  l  2a  a  l  a  l  l  2a 
  
hR  mgd sin   0  mgd mg  l  a  a mga
R sin   
 h l  l  2a   l  a  l  l  2a 

ESERCIZIO 4
Un fluido termodinamico, costituito da n = 2 moli di gas perfetto monoatomico,
esegue il ciclo mostrato in figura. Nell’isobara reversibile AB il volume aumenta
da VA =32.82 l a VB = VA, con  = 1.5. La trasformazione BC, irreversibile, è
ottenuta mantenendo costante il volume, mentre il recipiente è a contatto termico
con un'unica sorgente a temperatura TC = 300 K la trasformazione isoterma
reversibile CA chiude il ciclo.
Calcolare la variazione di entropia dell'universo. [R = 8.314 J / (mol K)]

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Soluzione
La pressione nello stato A è:
 
p A  n R TA VA  2 8.314 J mol 1K 1  300 K  0.03282 m 3  151992 Pa  1.5 atm . Nello stato B il
volume è VB   VA  1.5  0.03282 m3   0.04923 m3 e la temperatura TB   TA  450 K . Lo stato C è
caratterizzato da: VC  VB , TC  TA , pC  n RTC VC  n RTA VA  p A   101328 Pa  1.0 atm .
Per quanto riguarda la variazione di entropia, essa è evidentemente nulla per il fluido termodinamico che
compie un ciclo. Bisogna allora calcolare soltanto la variazione di entropia delle sorgenti, e il calore andrà
considerato positivo o negativo a seconda che venga assorbito o ceduto da ciascuna sorgente. Nella
trasformazione isobara AB il calore viene ceduto dalla sorgente. Si avrà pertanto
TB TB
dQ n c dT T
sorg
S AB     p   n c p ln B  n c p ln   16.86 J K 1 .
TA
T TA
T TA
Nella trasformazione isocora irreversibile il calore viene assorbito dalla sorgente a temperatura TA. Si ha:
 QBC 1
TC
n cV  TC  TB  n cV  TA   TA 
sorg
S BC    n cV dT    n cV 1     12.47 J K 1
TA TA TB
TA TA
Infine nella trasformazione isoterma reversibile CA il calore viene assorbito dalla sorgente (è una
compressione in cui non varia l’energia interna, quindi il fluido subisce lavoro e cede calore); é pertanto:
VA VA V
 QCA 1 1 n R TA A
dV V 1
sorg
SCA    p dV   dV  n R   n R ln A  n R ln  6.74 J K 1
TA TA VC
TA VC
V VC
V VC 
La variazione di entropia dell’universo è quindi:
sorg
SU  S AB sorg
 S BC sorg
 SCA  16.86 J K 1  12.47 J K 1  6.74 J K 1  2.35 J K 1

ESERCIZIO 5
Una carica negativa q  1.5 10 8 C di massa m  105 kg è posta inizialmente nel
punto P, sull'asse di una circonferenza di raggio a  10 cm , vincolata in posizione
fissa; P si trova a distanza a 3 dal centro C della circonferenza stessa. La
circonferenza è carica uniformemente, con carica positiva totale pari a
Q  6 108 C . La carica  q viene lasciata libera di muoversi, partendo dallo stato di quiete.
Calcolare la velocità v f con cui transita dal centro della circonferenza.

Soluzione
Il potenziale in un punto generico dell'asse è dato da: V  r   1 4 0  Q r . Inizialmente, la carica si trova

nel punto P, in cui r  a 2  3a 2  2a ; in C, la distanza vale invece r  a . La variazione di energia


potenziale U subita dalla carica  q è dunque:
 1 Q 1 Q  1 Q
E p  E p , f  E p ,i   q V f  Vi    q     q 
5
  4.1 10 J
 4 0 a 4 0 2a   4 0 2a 
Essendo la forza elettrostatica conservativa, l'energia totale si conserva, e si ha pertanto:
E  Ec  E p  0  Ec , f  E p  4.1 105 J dove Ec , f  m v 2f 2 è 1'energia cinetica finale. Si ha
allora v f  2 Ec, f m  2.84 m s 1 .
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ESERCIZIO 6
Una spira conduttrice circolare di raggio a, avente resistenza elettrica
complessiva R, è posta in una zona di spazio in cui è presente un campo di
induzione magnetica B uniforme, diretto perpendicolarmente al piano della
spira. Il modulo B varia nel tempo con andamento sinusoidale
B  t   B0 sin t .
Ricavare I'espressione della potenza media dissipata sulla spira per effetto
Joule.

Soluzione
La f.e.m. indotta è:  i   d   B  dt   d dt  a 2 B0 sin t    a 2 B0 cos t , e la corrente indotta è

 
ii  t    i R   a 2 B0 R cos t . La potenza dissipata istantaneamente è quindi:
2 2
   
w  t   i  t   R    a 2 B0 R cos t  R   2 a 4 B02 2 R cos2 t , e la potenza media dissipata è:
T T
1 1  2 a 4 B02 2 2  2 a 4 B02  T   2 a 4 B02 2
W   w  t  dt   cos t dt   .
T 0 T R 0
T R  2  2R

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