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la disgrazia di avere centurione poiché part. fut.

-, ere 3°)
NON aveva eseguito spaventata sulla
certi capi!
gli ordini. Pisone sabbia nè certamente
Nell'esercito romano così motivò la potè parlare. Il suo
Geno Pisone era sentenza: “ l’uno corpo era così
famoso per deve essere ucciso esangue e debole da
l'eccessiva ed perché era già stato essere simile a una
assurda severità. condannato, l’altro donna che sta per
Una volta un suo perché fu per il morire. Ma
soldato tornò commilitone la causa velocemente
all'accampamento della pena; il sopraggiungono le
senza il commilitone centurione perché Baccanti. i Satiri e
con il quale era non obbedì al poi (quindi) Bacco,
uscito. Subito comandante”. dio bello e nel
Pisone, acceso fiore dell'età.
Un amore se ne va e
d'ira, ordinò che
fosse giustiziato, un altro arriva (più Sarai mia
come se avesse
ucciso il compagno.
prezioso) mogli e sarà
Uno sfortunato
soldato, dunque, non
Arianna, furiosa per
l'abbandono di
tuo il cielo.
avendo potuto Teseo, vagava in una
trovare i spiaggia Bucefalo, il mitico
commilitoni, fu sconosciuta, dove il cavallo di Alessandro
trascinato fuori movimento delle onde Magno
dell’accampamento percuote le rive
per il supplizio. Ma dell'isola di Dia Alessandro, dopo che
quando stava per (Naxos). Nascosta da aveva occupato le
porgere il capo al un velo, aveva i regioni degli Egizi
carnefice al piedi nudi e la e dei Persiani,
cospetto di tutti, bionda chioma partì alla volta
giunse un trascurata. Così dell'India, per
commilitone sano e alle onde le sottomettere
salvo. Subito il (implorate) lacrime anch'essa con le
centurione ordinò al erano mescolate. Ma armi. Il cavallo del
carnefice di riporre anche se piangeva e re Alessandro era
nel fodero la spada. (si) batteva il chiamato Bucefalo e
Poi entrambi i petto, conservava un si narravano di lui
commilitoni con 'espressione molte cose
grande gioia aggraziata. Quando straordinarie.
dell’esercito furono invece Arianna da Quando era bardato e
condotti a Pisone. ogni parte sentì il armato per la
Il quale discese suono dei cimbali e battaglia, non
furente dallo scanno dei timpani, che sopportava di essere
e subito ordinò che erano percossi da montato da nessun
fossero uccisi non mani impetuose, altro all'infuori
solo i commilitoni cadde (cado, is del re. Stando
ma anche il cecidi, casurus- seduto su di
esso,Alessandro
durante la guerra
indiana compì molte
e mirabili
imprese.In quella
circostnza,quando il
re, non pensando
subito a se stesso,
si era lanciato nel
cuneo dei nemici e
da ogni parte
venivano scagliati i
dardi dei nemici,
Bucefalo fu trafitto
profondamente da
lesioni al collo e
al fianco. Allora il
cavallo, quando
ormai stava per
morire ed era quasi
esangue,dal centro
dei nemici con una
corsa rapidissima,
riportò Alessandro
tra i suoi.Ma ormai
fiaccato, stramazzò
e tranquillo per
aver messo in salvo
il suo padrone
(lett. sicuro del
padrone incolume),
morì. Allora il re
Alessandro, dopo che
ebbe conseguito la
vittoria di quella
guerra, fondò una
grande città proprio
in quei luoghi e,
per tramandare la
memoria dello
straordinario
cavallo, la chiamò
Bucefala.

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