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Cutnell, Johnson Fisica volume 3

Capitolo 25 La relativit ristretta

Domande
1. Il postulato sulla velocit della luce stabilisce che la velocit della luce nel vuoto, misurata in un
qualsivoglia sistema di riferimento inerziale, ha sempre lo stesso valore c indipendentemente dal
modo in cui la sorgente della luce e losservatore si stanno muovendo, una relativamente allaltro.
La velocit della luce nellacqua c/n, dove n = 1,33 e rappresenta lindice di rifrazione dellacqua:
allora la velocit della luce nellacqua minore di c. Questo non viola il postulato sulla velocit
della luce perch il postulato si riferisce esclusivamente alla propagazione della luce nel vuoto e
non in un mezzo materiale.
2. Un osservatore che vede la Terra da un sistema di riferimento inerziale non nel sistema di
riferimento di nessuno dei due orologi e quindi misurer, per entrambi, un tempo dilatato.
La dilatazione dei tempi regolata dalla relazione !t = !t0 1 " v 2 / c 2 , dove v la velocit
relativa tra losservatore che ha misurato t0 e losservatore che ha misurato t. Entrambi gli
orologi si muovono intorno allasse di rotazione terrestre con la stessa velocit angolare della Terra
e con una velocit lineare, per entrambi, v = r! dove r la distanza tra lorologio e lasse di
rotazione. Quindi, losservatore che si trova nel sistema di riferimento con il valore di velocit
lineare pi elevato registrer un intervallo di tempo maggiore e, di conseguenza, lorologio
allequatore sembrer procedere pi lentamente di un orologio al Polo Nord.
3. Il passeggero sul treno fermo relativamente allorologio e, quindi, misura lintervallo di tempo
proprio.
Il passeggero sul treno fermo anche relativamente alla carrozza e, quindi, ne misura la lunghezza
propria.
Tu sei fermo al passaggio a livello e di conseguenza sei fermo anche relativamente alle traversine
dei binari: sei tu che puoi misurarne la lunghezza propria.
4. possibile per il principio di equivalenza tra la massa e lenergia : infatti, lenergia totale E di un
oggetto in movimento legata alla sua massa e alla sua velocit dallequazione

E = mc 2 1 ! v 2 / c 2 . La massa delle particelle riportate nelle tabelle corrisponde allenergia che


esse possiedono quando sono ferme (v = 0 m/s).
5. La luce nellacqua viaggia alla velocit di 2,26108 m/s. Una particella elementare dotata di
massa pu viaggiare nellacqua a una velocit superiore a questa perch il postulato sulla velocit
della luce stabilisce che nessun oggetto dotato di massa pu muoversi a una velocit superiore a
quella della luce nel vuoto (che vale 3,00 108 m/s), e non si riferisce alla velocit della luce in un
mezzo materiale.
6. Se la velocit della luce fosse infinitamente grande, gli effetti della dilatazione temporale e della
contrazione delle lunghezze non sarebbero osservabili. Consideriamo le equazioni relative alla
dilatazione dei tempi e alla contrazione delle lunghezze, rispettivamente !t = !t0
L = L0 1 ! v 2 / c 2 . Se c fosse infinitamente grande, il rapporto v 2 / c 2

1 " v2 / c2 e

sarebbe uguale a zero e

risulterebbe !t = !t0 e L = L0 : gli intervalli di tempo e le lunghezze degli oggetti, avrebbero lo


stesso valore in tutti i sistemi di riferimento inerziali, indipendentemente dalle loro velocit relative.

Zanichelli 2009

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Capitolo 25 La relativit ristretta

Test
1. A
2. C
3. C
4. B
5. B
6. A
7. C
8. C
9. B
10. A
11. D
12. D
13. D
14. B
15. B
Problemi
1.
Indichiamo con A e B le due situazioni riportate nel testo. Lintervallo di tempo proprio ha sempre
lo stesso valore, per cui.

(!t ) = (!t )
0 A

0 B

"

!tA 1# vA2 / c 2 = !tB 1# vB2 / c 2

Possiamo, cos ricavare:


"tB = "tA

1 ! vA2 / c 2
1 ! vB2 / c 2

= "tA

1 ! (vA / c) 2

1 ! (vB / c) 2

= (37, 0 h)

1 (0,75c / c) 2
= 72 h
1 (0,94c / c) 2

2.
Se immaginiamo un sistema di riferimento solidale col pione, il pione fermo relativamente a
questo sistema di riferimento.
Un osservatore in laboratorio fermo rispetto a questo sistema di riferimento, per lui, quindi, la
creazione del pione e il suo successivo decadimento avvengono nello stesso posto, quello in cui si
trova il pione e lintervallo di tempo che intercorre tra i due eventi lintervallo di tempo proprio.
Daltro canto, il nostro osservatore fermo vede i due eventi avvenire in posizioni diverse (il pione si
sta muovendo) e, quindi, misura il tempo dilatato !t = !t0 / 1 " v 2 / c 2 .
!t0 = !t 1

v2
c

= (3,5 " 10

(0,990 c)
s) 1
2

Quindi:

= 4,9 " 10 9 s

Per losservatore fermo, la distanza x di cui il laboratorio si sposta prima che il pione decada il
prodotto tra la velocit del laboratorio, relativamente al pione, e lintervallo di tempo proprio, ossia
x = v !t0 (la velocit del laboratorio relativamente al pione uguale alla velocit del pione
relativamente al laboratorio = 0,990c). Quindi
x = v !t0 = (0,990) (3,00 "108 m/s) ( 4,9 "10#9 s) = 1,5 m
1444
424444
3
0,990c
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3.
La relazione tra il tempo dilatato misurato dalla persona sulla Terra e il tempo proprio :
!t = !t0 / 1 " (v 2 / c 2 ) , da cui
2

" !t #
" 1,5 s #
8
v = c 1 $ & 0 ' = (3, 0 %108 m/s) 1 $ &
' = 2, 4 %10 m/s
!
t
2,5
s
(
)
(
)
4.
Il tempo proprio della durata complessiva del viaggio un anno perch misurato da un osservatore
(lastronauta) che fermo rispetto allinizio e alla fine dellevento e vede questi due momenti nella
stessa posizione (allinterno dellastronave). Daltra parte, per lastronauta gli orologi terrestri
forniscono un intervallo di tempo dilatato di 100 anni. La relazione tra questi due intervalli di tempo

!t = !t0 / 1 " v 2 / c 2 . Quindi, possiamo ricavare

" !t #
v = c 1$ % 0 &
' !t (

" 1 anno #
= c 1$ %
& = 0,999 95c
' 100 anni (

5.
Con lapprossimazione
2

!v"
1!v"
1 $ % # 1 $ %
2 c
&c'
& '

la relazione tra lintervallo di tempo proprio e quello dilatato diventa


2
!
#v$ "
1
%t0 = %t '1 & 2 ) * (
+c, .
Quindi
2

t t0 = #t

1
2

" 8, 64 $104 s # 1 " 7800m/s #


!v"
= 4, 4 $10!4 s
$ % = (15giorni )%
& %
&
8
&c'
' 1giorno ( 2 ' 3, 00 $10 m/s (

()

6.
Il tempo proprio perch il batterio raddoppi la sua popolazione t0 = 24,0 ore. Il campione
rimasto sulla Terra impiegher 8 giorni per produrre 256 batteri (256 = 2n da cui n = 8). Il tempo
per raddoppiare la popolazione nello spazio :
!t0
24, 0 h
!t =
=
= 48, 0 h " 2 giorni
2
2
#v$
# 0,866 c $
1 % &
1 %
&
'c(
' c (
In otto giorni terrestri, il campione nello spazio produrr n' =

(12 )8 = 4 "raddoppiamenti".

Nel

campione sul razzo, secondo losservatore terrestre, ci sar un numero di batteri


N = 2n' = 24 = 16
7.
Per lequazione sulla contrazione delle lunghezze, il turista misura una lunghezza
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2

v2
(1,3 m/s )
L = L0 1 ! 2 = (9, 0 km ) 1 !
= 8,1 km
c
(3, 0 m/s )2
8.
Una persona a bordo della navicella spaziale misura una lunghezza contratta L = L0 1 ! v 2 / c 2 .

Questa lunghezza anche uguale al prodotto tra la velocit della navicella e lintervallo di tempo
misurato da una persona che si trova nella navicella stessa e che coincide con il tempo proprio
perch la persona misura il tempo intercorso tra linizio e la fine dellevento (L = vt0). Quindi

L0 1 ! v 2 / c 2 = vt0

da cui
!t0 =

L0
v

(
=

1 " v 2 / c2 =

$ 9,47 # 1015 m '


)
23 000 anni luce &&
)
% 1 anno luce (

0,9990 3,00 # 108 m/s

*
2, 0,9990c / $ 1 anno
1",
/ &&
2
7
c
,+
/. % 3,16 # 10

'
)) = 1,0 # 103 anni
s(

9.
La lunghezza L0 che la persona misura al momento dellatterraggio la lunghezza propria, perch
lastronave ferma rispetto alla persona. Allora
L
230 m
L0 =
=
= 530 m
v2
(0,90 c) 2
1! 2
1!
c
c2
10.
I due eventi sono la creazione della particella e la sua successiva disintegrazione, che, relativamente
a un sistema di riferimento fisso solidale con il laboratorio, avvengono in due posizioni diverse,
perch la particella in moto relativamente al sistema di riferimento. La lunghezza propria L0 la
distanza (1,05 103 m) fornita nel testo, perch la distanza misurata da un osservatore fermo nel
laboratorio.
L0 = 1, 05 "10!3 m
La distanza misurata da una persona ipotetica che viaggia solidalmente con la particella una
distanza contratta, perch rilevata da una persona in movimento relativo, quindi legata alla
distanza propria dalla relazione
2

v2
(0,990c )
L = L0 1 ! 2 = (1, 05 "10!3 m ) 1 !
= 1, 48 "10!4 m
2
c
c
Il tempo proprio t0 della particella la sua vita media misurata in un sistema di riferimento
solidale con la particella stessa. In questo sistema di riferimento i due eventi avvengono nella stessa
posizione. La vita media propria, allora, sar uguale al rapporto tra la distanza contratta e la velocit
della particella,

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!t0 =

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L
1,48 "10#4 m
=
= 4,98 "10#13 s
v (0,990) (3,00 "108 m/s)
1444
424444
3
0,990c

La vita media dilatata della particella sar, infine,


! t0
(
4,98 " 10 13 s )
!t =
=
= 3,53 " 10 12 s
v2
(0,990 c )2
1 2
1
c
c2
11.
vA = 0,70c e vB = 0,90c,

LA = L0 1 !

vA2

vB2

e LB = L0 1 ! 2
c2
c
La lunghezza propria la stessa in entrambi i casi, quindi, dividendo membro a membro, si pu
semplificare ottenendo

LB
LA

L0 1!
=
L0 1!

1!
LB = LA
1!

vB2
c2 =
vA2
c2

1!

vB2

1!

vA2

c2
c2

vB2

(0,90c)
1!

c2 =
(6,5 anni luce)
2
vA

c2

1!

c2

(0,70c)

= 4,0 anni luce

c2

12.
La quantit di moto classica

q = mv = (2,0 !107 kg)(0,85)(3,00 !108 m/s) = 5,1 ! 1015 kg ! m/s


La quantit di moto relativistica
p0
mv
5,1 " 1015 kg " m/s
p=
=
=
= 9,7 "1015 kg " m/s
1! v 2 / c 2
(1 (0,85c / c)2
(1 (0,85)2
13.

p=

mv
1"

v2
c2

(
1, 2 !105 kg )(140 m/s )
=
= 1, 7 !107 kg ! m/s
1"

(140 m/s )2

(3, 00 !108 m/s )

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p=

mv
1"

v2
c2

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(1, 2 !105 kg )(140 m/s ) = 3, 0 !107 kg ! m/s


(
)2
1 " 140 m/s 2
(170 m/s )

14.
Laltezza della donna rispetto allosservatore h = h0 1 ! (v / c) 2 . Per determinare la sua velocit
ricorriamo allespressione della quantit di moto relativistica, quindi:

p = mv / 1 ! v 2 / c 2 , da cui mv = p 1 ! v 2 / c 2
Elevando al quadrato entrambi i membri
v2
m 2v 2 = p 2 (1 v 2 / c 2 )
o
m2v 2 + p 2 2 = p 2
c
2
2
!
p "
p
v 2 ## m 2 + 2 $$ = p 2
o
v2 =
c &
p2
%
m2 + 2
c
Risolvendo in funzione di v , otteniamo

v=

p
m2 +

p
c2

2,0 !1010 kg ! m/s

" 2,0 !1010 kg ! m/s #


(55 kg) 2 + $
%
8
& 3, 00 !10 m/s '

= 2,3 !108 m/s

E, infine:
2

2
! 2,3 #108 m/s "
!v"
h = h0 1 $ % & = (1,6 m) 1 $ %%
&& = 1,0 m
8
'c(
' 3,0 #10 m/s (

15.
Sappiamo che il pilota misura un intervallo di tempo tra due eventi pari alla met di quello dilatato,
1
ovvero !t0 = !t . Usando questo dato e la formula relativa alla dilatazione temporale, possiamo
2
calcolare la quantit di moto relativistica della navicella.
!t0 = 12 !t e !t = !t0 / 1 " v 2 / c 2 , quindi 1 ! v 2 / c 2 = 12 . Da cui

p=

mv
2

1" v / c

mv
1
2

1,3 !1013 kg ! m/s


1
2

= 2, 6 !1013 kg ! m/s

16.
La quntit di moto totale si conserva perch il sistema isolato. E, dato che la quantit di moto
totale iniziale era zero, ne consegue che le quantit di moto finali delle due parti sono uguali e
opposte: p1 = ! p2 . Ovvero
m1v1
!m2v2
=
1 ! (v12 / c 2 )
1 ! (v22 / c 2 )

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Poniamo che il frammento 2 sia quello con massa maggiore, avremo allora v1 = 0,800c ,
m1 = 1,67 ! 10 27 kg , e m2 = 5,01 ! 10 27 kg . Sostituendo i valori noti e manipolando le equazioni
precedenti, otteniamo

v22

m12v12

(1,67 !10 27 kg) 2 (0,800c) 2


=
=
= 0,1975c 2
2
2
2 "
2
2 #
27
2"
2#
1 $ (v2 / c ) m2 1 $ (v1 / c )
(5,01 !10
kg) 1 (0,800c / c)
%
&
%
&
Da cui
v22 = 0,1975c 2 !$1 # (v22 / c 2 ) "% = 0,1975c 2 0,1975v22
e

0,1975c 2
= 0, 406c
1,1975
Escludiamo la soluzione positiva perch significherebbe che i due frammenti si muovono nella
stessa direzione e la quantit di moto totale non sarebbe pi nulla. Quindi
v2 = 0, 406c
v2 =

17.
The mass equivalent is given by E0 = KE = mc2 or

m=

KE
c

7.8 ! 10 13 J

(3.00 ! 10

m/s

= 8.7 ! 10 30 kg

18.
Sappiamo che quando la velocit di una particella uguale (o minore) di 0,01c , lenergia cinetica
relativistica diventa praticamente uguale a quella non relativistica. La velocit della nostra particella
0,001 c e, quindi il rapporto tra le due energie cinetiche uguale a 1,0.
Il rapporto tra le due energie cinetiche :
!
$
1
2#
&
1
mc
# 1 (v 2 / c 2 ) &
$
1
! c $2 !
"
%
1 & =
= 2# & #
1 mv 2
" v % #" 1 (v 2 / c 2 ) &%
2

$
1
! c $2 !
#
& = 6,6
1
= 2#
&
" 0,970c % #" 1 (0,970c)2 / c 2 &%
19.
La massa m della caramella legata alla sua energia a riposo E0 dallequazione E0 = mc2. Sapendo
che lauto spende 2,9 107 J per percorrere 8,5 km, possiamo calcolare quanti kilometri potrebbe
percorre spendendo tutta lenergia corrispondente alla conversione in energia della massa della
caramella.

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d=

E0

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mc 2

(2,9 ! 107 J ) / (8,5 ! km ) (2,9 ! 107 J ) / (8,5 km )

(325 ! 10
=

"3

)(

kg 3,0 ! 108 m/s

(2,9 ! 10 J ) / (8,5 km )
7

= 8,6 ! 109 km

20.
Lenergia necessaria per riscaldare lacqua :
Q = cm T = [4186 J/(kg C)](4,0 kg)(60,0 C 20,0 C) = 6,7 !105 J
E0 = (m)c2, da cui
m = E0/c2 = (6,7105 J)/(3,00 108 m/s)2 = 7,4 !10 12 kg
21.
Lenergia E0 prodotta in un anno il prodotto tra la potenza generata P e il tempo considerato t.
Questa energia equivalente a una massa m secondo lequazione E0 = mc2. Quindi
2

mc = P t

da cui

(
Pt
3,0 ! 109 W ) (3,15 ! 107 s)
m= 2 =
= 1,1 kg
2
c
8
(3,00 ! 10 m/s)

22.
Per il teorema lavoro-energia, il lavoro che deve essere speso su un elettrone per accelerarlo da
fermo alla velocit di 0,990c uguale allenergia cinetica dellelettrone alla sua velocit finale di
0,990c. Quindi:
!
$
1
1 & =
L = K fin = mc 2 #
# 1 (v 2 / c 2 ) &
"
%

!
$
1
1 & = 5,0 ' 10 13 J
= (9,11 ' 10 31 kg)(3,00 '108 m/s)2 #
# 1 (0,990c)2 / c 2 &
"
%
23.
Il ritmo R al quale il quasar perde massa dato dal rapporto tra la sua massa e il tempo durante il
quale la massa viene persa: R = m / t , dove m = E0 / c 2 e lenergia media il prodotto tra la potenza
media (che rappresenta il ritmo al quale il quasar irradia energia) e il tempo, E0 = Pt.
Traducendo in formule, otteniamo
E0
2
E
1 ! Pt " P
1, 0 #1041 W
m
=
=
= 1,1 #1024 kg/s
R = = c = 20 = 2 $
%
2
2
t
t
c t c & t ' c
(3, 00 #108 m/s )
24.
A ogni variazione di energia corrisponde una variazione di massa data dalla relazione:

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!m =

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!E0

c2
Supponiamo che m totale = 2me rappresenti la massa totale del sistema quando i due elettroni sono a
distanza infinita. Quando i due elettroni saranno avvicinati al punto che la loro nuova massa diventi
il doppio di quella precedente, potremo scrivere:
mtotale + !m = 2mtotale
Quando i due elettroni sono a distanza infinita, la loro energia potenziale nulla, mentre quando si
trovano a distanza r, la loro energia potenziale elettrica

U=

ke2
r

Il sistema ha, cio, subito una variazione di energia :

ke2
!E0 = U 0 =
r
Combinando, e elaborando, le equazioni precedenti, otteniamo in successione
!E
mtotale + 20 = 2mtotale
c
1 ! ke2 "
mtotale + 2 #
$ = 2mtotale
c #% r $&
1 ! ke2 "
#
$ = mtotale
c 2 #% r $&

E, infine

r=

ke2
mtotale c

ke2
2me c

(8,99 !109 N ! m 2 /C2 )(1,60 !10 19 C) 2


2(9,11 !10

31

kg)(3,00 !10 m/s)

= 1,40 !10 15 m

25.
La velocit dell Enterprise 2, misurata da un osservatore terrestre
v +v
v2e = 21 1e
v v
1+ 2121e
c
dove
v2e = velocit di Enterprise 2 relativamente alla Terra
v21 = velocit di Enterprise 2 relativamente a Enterprise 1
v1e = velocit di Enterprise 1 relativamente alla Terra
Quindi:
v2e =

v21 + v1e
(+0,31c ) + (+0, 65c )
=
= +0,80c
v21v1e
(+0,31c )(+0, 65c )
1+
1+ 2
c2
c
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26.
Indichiamo
vES = velocit del veicolo esplorativo relativamente alla navicella spaziale.
vEO = velocit del veicolo esplorativo relativamente a un osservatore terrestre = +0,70c
vSO = velocit della navicella spaziale relativamente a un osservatore terrestre = +0,50c
Per la formula della composizione delle velocit
v + vOS
vES = EO
v v
1 + EO 2 OS
c
La velocit vOS (dellosservatore terrestre relativamente alla navicella spaziale) non data, ma
sappiamo che vOS = vSO = (+0,50c) = 0,50c.
Quindi:
v + vOS
+0, 70c + (!0,50c )
vES = EO
=
= + 0,31c
vEO vOS
(+0, 70c )(!0,50c )
1+
1+
c2
c2
27.
Indichiamo:
vAB = velocit della galassia A relativamente alla galassia B
vAT = velocit della galassia A relativamente alla Terra
vTB = velocit della Terra relativamente alla galassia B
Per la regola della composizione delle velocit
v + vTB
vAB = AT
v v
1 + AT 2 TB
c
Se supponiamo che la galassia A si stia muovendo a destra, nella direzione +x , la sua velocit
relativamente alla Terra vAT = + 0, 75c . La galassia B si muove in direzione x con una velocit
di 0,55c relativamente alla Terra , e quindi vBT = 0,55c. Ma vTB = vBT, da cui vTB = (0,55c)
= +0,55c.
Infine

vAB =

vAT + vTB
+0, 75c + 0,55c
=
= + 0,920c
vAT vTB
+0, 75c )(+0,55c )
(
1+
1+
2
c
c2

28.
Indichiamo
vST = velocit del mezzo di Salvataggio rispetto alla Terra.
vSR = velocit del mezzo di Salvataggio rispetto Razzo = 0,55c.
vRT = velocit del Razzo rispetto alla Terra = +0,75c
Per la composizione delle velocit.
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vSR + vRT
0,55c + 0, 75c
=
= + 0,34c
vSR vRT
(0,55c)(+0, 75c)
1+
1+
c2
c2
La lunghezza del mezzo di salvataggio per losservatore terrestre :
vST =

L = L0 1 !

vST

= (45 m) 1

c2

(0,34c )2
c2

= 42 m

29.
Indichiamo
vP P = velocit della particella 1 (P1) rispetto alla particella 2 (P2)
1 2

8
vP L = velocit della particella 1 (P1) rispetto a un osservatore in Laboratorio = +2,10 10 m/s
1

8
vP L = velocit della particella 2 (P2) rispetto a un osservatore in Laboratorio = 2,10 10 m/s
2

Avremo:
vP L + vLP
2
vP P = 1
1 2
vP L vLP
1+ 1 2 2
c
dove vLP = ! vP L = ! (!2,10 " 108 m/s ) = + 2,10 " 108 m/s.
2

Quindi, per la composizione relativistica delle velocit:


vP L + vLP
+2,10 ! 108 m/s + 2,10 ! 108 m/s
2
vP P = 1
=
= +2,82 ! 108 m/s
8
8
1 2
vP L vLP
+2,10 ! 10 m/s +2,10 ! 10 m/s
1 + 1 2 2 1+
c
c2

)(

E la quantit di moto di una particella in un sistema di riferimento solidale con laltra :

p=

mvP P

1 2

" vP P
1 $ 1 2
$ c
&

#
%
%
'

2,16 ! 10 25 kg )(+2,82 ! 108 m/s )


(
=
= 1,8 ! 10 16 kg ! m/s
" 2,82 ! 108 m/s #
1 $
%
8
& 3, 00 ! 10 m/s '

30.
Lenergia totale di ogni particella :

E=

mc

)(

9,11 ' 10 31 kg 3,00 ' 108 m/s

= 8,4 ' 10 14 J

! v $2
! 0,20c $2
1 # &
1 #
&
"c%
" c %
Lenergia della radiazione elettromagnetica il doppio di ciascuna, quindi:
E " = 2E = 1,7 #10!13J .

Zanichelli 2009

Cutnell, Johnson Fisica volume 3

Capitolo 25 La relativit ristretta

31.

L = L0 1 v 2 / c 2 .

Da cui

! L"
v = c 1 # % & = (3,00 $ 108 m/s)
%L &
' 0(

! 0,500 m "
8
1# %
& = 2,60 $ 10 m/s
1,00
m
'
(

32.
Lintervallo di tempo per 8,0 respiri nel tuo sistema di riferimento fermo t0 = 1,0 min. Lo stesso
tempo misurato da un osservatore terrestre :
!t0
1,0 min
1,0 min
!t =
=,
=
= 4,5 min
2
2
2
2
1" v / c
1 " (0,975c / c)
1 " (0,975)
Quindi, per losservatore terrestre, il tuo ritmo respiratorio :
8, 0 respiri
= 1,8 respiri al minuto
4,5 min
33.
La quantit di moto relativistica si esprime come
mv
q
p=
=
1! v 2 / c 2
1! v 2 / c 2
Quando il modulo della quantit di moto relativistica il triplo di quella non relativistica
lespressione precedente diventa:
q
3q =
da cui
1! v 2 / c 2 = 1
3
1! v 2 / c 2
Elaborando le relazioni precedenti, otteniamo
v2
v2
1 ! 2 = 19
o
= 1 ! 19 = 89
2
c
c
Per cui

v=

8
9

c = 0,943c = 2,83 !108 m/s

34.
Per il secondo postulato della relativit speciale, tutti gli osservatori misureranno lo stesso valore
della velocit della luce, indipendentemente dalle loro velocit relative. Quindi gli alieni vedono il
raggio laser avvicinarsi alla velocit c.
Indichiamo ora le velocit relative come:
vIA = velocit degli Ioni relativamente alla navicella degli Alieni
vIC = velocit degli Ioni relativamente al Cruiser intergalattico = +0,950c
vCA = velocit del Cruiser intergalattico relativamente alla navicella degli Alieni = +0,800c

Zanichelli 2009

Cutnell, Johnson Fisica volume 3

Capitolo 25 La relativit ristretta

La relazione tra queste velocit :

vIA =

vIC + vCA
+0,950c + 0,800c
=
= +0,994c
vIC vCA
+0,950c )(+0,800c )
(
1+
1+
2
c
c2

Gli alieni vedono il raggio laser allontanarsi dal Cruiser alla velocit
U = 1,000c 0,800c = 0,200 c
Gli alieni vedono gli ioni allonatanarsi dal Cruiser alla velocit
U = 0,994c 0,800c = 0,194 c
35.
La relazione tra quantit di moto relativistica ed energia totale
E 2 ! m2c 4
E 2 = p 2c 2 + m2c 4 o p 2 =
c2
Conosciamo il valore dellenergia totale, ma non quello della massa. Sappiamo per che E0 = mc2 ,
per cui lequazione precedente diventa
2
2
E 2 ! m 2c 4 E ! E0
p2 =
=
c2
c2
Sappiamo, inoltre che E = K + E0, da cui E0 = E K, e, con questultima sostituzione, otteniamo
finalmente
2

p =

E 2 ! E02
c2

E 2 ! (E ! K )
c2

p=

E 2 # (E # K )
c2

(5, 0 $1015 J )

# !%(5, 0 $1015 J )# (2, 0 $1015 J )"&


= 1,3 $107 kg $ m/s
2
(3, 0 $108 m/s )

36.
La contrazione delle lunghezze riguarda i lati del rettangolo che si trovano nella direzione del moto.
Perch il rettangolo appaia un quadrato, tutti i lati devono avere una lunghezza L = 2,0 m. Quindi il
movimento avviene in direzione del lato pi lungo, e la lunghezza propria, in queste condizioni,
quella del lato che si contrae, cio L0 = 3,0 m. Dallequazione L = L0 1 ! (v 2 / c 2 ) , ricaviamo la
velocit con cui si sposta il rettangolo
2

2
! L "
! 2,0 m "
v = c 1# $ % = c 1# $
% = 0, 75 c
$L %
3,0
m
&
'
& 0'
Per losservatore in moto a questa stessa velocit, ma lungo il lato pi corto, la lunghezza propria
diventa L0 = 2,0 m , da cui

L = L0

!v"
! 0,75 c "
1 # $ % = (2, 0 m) 1 # $
% = 1,3 m
&c'
& c '

Le dimensioni osservate del rettangolo sono, allora 3,0 m ! 1,3 m , perch il lato lungo non
subisce contrazione alcuna a seguito del movimento lungo il lato corto.

Zanichelli 2009

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