meccanizzazione
forestale
Nelle grandezze derivate non deve essere usato l’aggettivo “specifico” ma termini analitici esplicativi:
no “massa specifica” o “densità“; sì “massa volumica”; no “calore specifico”; sì “capacità termica
massica”.
Consentito: t (tonnellata al posto di Mg); ha (ettaro al posto di 10.000 m2); L (litro al posto di dm3);
°(grado sessagesimale: 180°= π rad); h (ora); min (minuto).
Non consentito nelle unità di misura derivate il grado centigrado (°C) ma il grado assoluto (K)
(TA = TC + 273,15). m3°C , per esempio, può generare confusione.
RICHIAMI DI MECCANICA APPLICATA
ALLE MACCHINE
FISICA: lo studio dei fenomeni fisici, quelli che non sono attinenti alla vita
(biologia) e che non alterano permanentemente la costituzione dei corpi
(chimica).
MECCANICA: quella parte della fisica che studia il moto dei corpi (cinematica
e dinamica) e il loro equilibrio (statica).
GRANDEZZA FISICA: qualsiasi entità misurabile e caratterizzata da un valore
numerico e da un’appropriata unità di misura.
MISURA: sottintende un metodo e uno strumento adatto e, soprattutto, la
riproducibilità della stessa nello spazio e nel tempo.
- diametro interno di un cilindro o “alesaggio” d
- superficie del cerchio di base S = π d2 /4
- volume del cilindro V = S x h
Es.: d=100 mm; h=110 mm. S=7854 mm2; V=864 cm3
GRANDEZZE FISICHE SCALARI: sono caratterizzate solo da un valore
numerico e dalla rispettiva unità di misura (lunghezza, superficie, volume,
massa, temperatura, viscosità, lavoro, potenza...)
Alcune grandezze fisiche sono caratterizzate solo da un valore numerico:
NUMERI PURI o GRANDEZZE ADIMENSIONALI (angolo piano o solido,
coefficiente di resistenza aerodinamica - Cx -, coefficienti di attrito e di
rotolamento...)
GRANDEZZE FISICHE VETTORIALI: sono caratterizzate da un valore
numerico (“modulo”), da una unità di misura, da una direzione e da un verso
(velocità, accelerazione, forza, momento di una forza, coppia...)
Es.: FORZA PESO P=mg g=9,806650... m/s2 (a 45°lat. e a l.m.m.)
direzione N-S
verso da Sud a Nord
Vettori applicati: per i corpi deformabili non si può prescindere dal punto di
applicazione della forza. In questo caso le forze vanno considerate come
vettori applicati ad un punto. Nel caso di corpi rigidi (o assimilabili) questo non
è necessario.
CINEMATICA
Studio del moto indipendentemente dalle cause che lo
determinano.
Accelerazione centripeta:
ac = ω2 r = v2/r v = velocità tangenziale
v=ωr r = raggio
Es.: Orologio velocità angolare lancetta dei minuti:
ωm = 2π/h = 6,28 rad/h
velocità angolare lancetta delle ore:
ωh = 2π/12h = 0,52 rad/h
- direzione ortogonale al piano dell’orologio;
- verso: quello che va dal quadrante verso l’interno.
Es.: Albero motore che ruoti a 2000 giri/min: ω = 2π x 2000 /60 = 209 rad/s
DINAMICA
Studio delle cause che determinano il moto dei corpi
Primo, seconda e terza legge di Newton
F=m.a
Grandezza vettoriale: direzione e verso quelli dell’accelerazione risultante
Unità di misura: newton (N)
(forza che, applicata ad un chilogrammo massa, ne determina l’accelerazione di 1 m/s2)
Relazione tra massa e forza peso:
Fp = mg (g = accelerazione di gravità)
g è variabile, quindi Fp variabile con g
Se si considera l’accelerazione di gravità “normale” (g = 9,81 m/s2) il peso di un
chilogrammo di massa è:
Fp = 1 kg x 9,81 m/s2 = 9,81 N
Nel sistema “pratico” di unità di misura (abolito dal Sistema Internazionale) l’unità
fondamentale è il chilogrammo peso o forza (kgp o kgf): il peso del chilogrammo massa
sottoposto all’accelerazione di gravità “normale”: 1 kgp = 9,81 N
ma si può anche affermare che un chilogrammo massa “pesa”, in condizioni “normali”,
1 kgp.
MASSA VOLUMICA (ρ): massa dell’unità di volume della sostanza considerata.
Grandezza scalare
Unità di misura: kg/m3
Per l’acqua: ρ = 1.000 kg/m3 = 1 kg/dm3 = 1 kg/L (anche se ρ varia con la temperatura)
PESO VOLUMICO (γ): peso dell’unità di volume della sostanza considerata.
γ=ρg (g = accelerazione di gravità)
Grandezza scalare
Unità di misura: N/m3
Per l’acqua: γ = 1.000 kgp/m3 x 9,81 m/s2 = 9.810 N/m3
{
- come finalità utile
Eu - come calore utile (generatori di calore...)
- come energia meccanica utile
Ei = Energia (o fonte energetica) in ingresso
Eu = Finalità o Energia utile
Ed = Energia degradata (calore a bassa
temperatura)
In senso termodinamico o solo meccanico: un qualsiasi
dispositivo fisico in grado di convertire una fonte
energetica in ENERGIA MECCANICA o solo di trasmettere
dell’ENERGIA MECCANICA.
MACCHINE
MACCHINA SEMPLICE: dispositivo costituito da un solo organo (leva,
carrucola - paranco -, cuneo, piano inclinato). Le macchine semplici riducono
la forza motrice necessaria a compiere un certo lavoro utile (ma il lavoro
rimane sempre uguale).
MACCHINA COMPOSTA: dispositivo costituito da un insieme di organi
mutualmente vincolati.
MACCHINA (COMPOSTA) MOTRICE O MOTORE: quella che fornisce lavoro
motore (forza motrice) o prevalentemente lavoro motore (trattore agricolo).
MACCHINA (COMPOSTA) OPERATRICE: quella che trasforma lavoro
motore in lavoro utile ed è dotata di specifici organi operatori:
FISSE: pompe, ventilatori ...
- trainate
{
MOBILI: aratri, scavapatate, seminatrici ... - semiportate
- portate
SEMOVENTI: mietitrebbie, falciatrinciacaricatrici (FTC) ...
1)
MACCHINA (D.Lgs. 17/2010)
insieme equipaggiato o destinato ad essere equipaggiato di un sistema di azionamento
diverso dalla forza umana o animale diretta, composto di parti o di componenti, di cui almeno
uno mobile, collegati tra loro solidamente per un'applicazione ben determinata;
2) insieme di cui al numero 1), al quale mancano solamente elementi di collegamento al sito di
impiego o di allacciamento alle fonti di energia e di movimento;
3) insieme di cui ai numeri 1) e 2), pronto per essere installato e che può funzionare solo dopo
essere stato montato su un mezzo di trasporto o installato in un edificio o in una costruzione;
4) insiemi di macchine, di cui ai numeri 1), 2) e 3), o di quasi-macchine, di cui alla lettera g - )
«quasi-macchine»: insiemi che costituiscono quasi una macchina, ma che, da soli, non sono
in grado di garantire un'applicazione ben determinata; un sistema di azionamento è una
quasi macchina; le quasi-macchine sono unicamente destinate ad essere incorporate o
assemblate ad altre macchine o ad altre quasi-macchine o apparecchi per costituire una
macchina disciplinata dalla presente decreto;), che per raggiungere uno stesso risultato sono
disposti e comandati in modo da avere un funzionamento solidale;
5) insieme di parti o di componenti, di cui almeno uno mobile, collegati tra loro solidalmente e
destinati al sollevamento di pesi e la cui unica fonte di energia è la forza umana diretta
MACCHINA SEMPLICE: PIANO INCLINATO
Sollevare un peso mg ad una altezza h: peso troppo elevato: come diminuire la
forza richiesta?
Attr. di rotolamento
Piano inclinato + attrito di rotolamento (ruota)
{
Fm > fv mg cosα + mg senα =
= mg (cosα fv + senα)
ESPERIENZA DI GALILEI:
piano inclinato –> il corpo rimane fermo finché non si raggiunge una certa
inclinazione (ϕ) del piano inclinato.
fs è il coefficiente di “attrito statico” o di “primo distacco”.
CUSCINETTO DI STRISCIAMENTO: 1 = cuscinetto o boccola o mozzo (fisso)
2 = perno (mobile)
r = raggio del perno
ρ = r senϕ = raggio di attrito
Mp = momento di attrito
Rt
UOMO - - 70-75 1
2 { ΣF y=0
-F + R = 0
n n
ΣM = 0
3 { R passa per O
Ft r – Mm = 0
Da 1 Ft = T + Rt
Da 2 Fn = Rn
Da 3 Mm = Ft r = (T + Rt) r = Tr + Rt r …e, dividendo tutto per r…:
Fm = Mm / r = Ft = T + Rt
Fm = forza motrice disponibile alla periferia della ruota e di verso contrario a Ft
Fm è la forza che la ruota esercita sul terreno;
Ft è la forza di reazione che il terreno esercita sulla ruota ed è quella che agisce nella
direzione e verso dell’avanzamento: l’effettiva forza motrice per la ruota.
ADERENZA
Sotto quali condizioni il terreno può applicare alla ruota la forza Ft (= -Fm)?
Ft ≤ fs Fn = ca Fa
ca = coefficiente di aderenza (assimilabile in prima approssimazione a fs)
Fa = peso aderente: quella parte del peso del veicolo che si scarica sulle ruote motrici
Ft = fs Fn = ca Fa -> Forza limite di aderenza
{
- stato e natura delle superfici in contatto
(pneumatico radiale, cingolo)
ca - slittamento (cresce, entro certi limiti, al crescere di s)
ADERENZA - pressione gonfiaggio (cresce al decrescere di p)
{
Ft = ca Fa - peso aderente (zavorratura; doppia traz.: 2 RM -> 4 RM):
Valido anche Fa l’aumento di Fa con le zavorre aumenta, però, la perdita per
per l’intero veicolo autodislocamento
È l’aderenza (Ft) che limita il “tiro” di un trattore, non la sua potenza.
Una teoria elementare dell’aderenza deve spiegare la
dipendenza di ca dallo slittamento (s)
ADERENZA
Pneumatico su mezzo rigido (es.: asfalto…)
r0 = raggio di rotolamento sotto l’azione
v
del carico verticale nominale e della
pressione di gonfiaggio nominale
m
r 0’ < r 0
r0’ = raggio di rotolamento quando è
applicato un momento motore
r0’ è tanto minore quanto maggiore Mm
e quindi T
Fase elastica Fase con slittamenti effettivi ruota-strada
ruota (o il cingolo) non “tutto” ha Sabbia limosa 1,72 1,38 29° 38°
raggiunto le condizioni limite di rottura.
Argilla drenata 68,95 20,69 34° 6°
Neve 1,03 0,62 20° 23°
Argille limose non drenate (cu) 35÷400 - - -
RESISTENZA AERODINAMICA
Ra = ρ Cx Af v2 / 2 Ra = resistenza aerodinamica
ρ = massa volumica dell’aria (≅ 1,2 kg/m2)
Af = area frontale del veicolo (area proiettata su una superficie ortogonale al moto)
v = velocità
Cx = coefficiente di resistenza aerodinamica
(adimensionale)
In un trattore a v = 11,11 m/s (40 km/h), con Af = 4 m2 e
Cx = 1,1, con ρ = 1,2 kg/m3 si ha:
Ra = 1,2 x 1,1 x 4 x 11,112 / 2 = 326 N
Potenza dissipata = P = 11,11 x 326 = 3.622 W ≅ 3,6 kW
Se il trattore ha una potenza di 50 kW, la potenza dissipata
è pari al 7%.
Tipo di veicolo Cx
Autovettura 0,3 ÷ 0,6
“ decapottabile 0,4 ÷ 0,65
“ da corsa 0,25 ÷ 0,3
Autobus 0,6 ÷ 0,7
Autocarro 0,8 ÷ 1,0
Trattore - Roulotte 0,8 ÷ 1,3
Motocicletta e motociclista 1,8
ESEMPIO DI CALCOLO DI PERDITE DI AUTODISLOCAMENTO
PER UN TRATTORE
Trattore a ruote da 50 kW e massa 3.000 kg
1) Se si muove su asfalto con fv = 0,02 a velocità di 11,11 m/s (40 km/h):
Resistenza all’avanzamento: Ra = fv m g
Ra = 0,02 x 3.000 x 9,81 ≅ 589 N
Potenza dissipata: P = Ra v
P = 589 x 11,11 = 6.544 W ≅ 6,5 kW
in percento della sua potenza: (6,5 / 50) x 100 = 13%
2) Se si muove su sabbia con fv = 0,20 a velocità di 2,78 m/s (10 km/h):
Ra = 0,2 x 3.000 x 9,81 = 5.886 N
P = 5.866 x 2,78 = 16.363 W ≅ 16,4 kW
in percento della sua potenza: (16,4 / 50) x 100 = 33%
ESEMPIO DI CALCOLO DELLA FORZA LIMITE DI ADERENZA E DI
TRAZIONE (TIRO)
Trattore a ruote 4 RM da 50 kW e massa 3.000 kg
1)Se si muove su asfalto con ca = 0,80
Forza limite di aderenza: Ft = ca Fa = ca Fn = 0,8 x 3.000 x 9,81 = 23.544 N≅23,5 kN
peso totale trattore (4 RM)
(α al massimo = 50°)
p = passo (distanza tra
gli assi del veicolo)
c = carreggiata
STERZATURA CINEMATICA DI UN
VEICOLO A RUOTE DIRETTRICI ANTERIORI
cotα = PoE / ED cotβ = PoF / FC
FC = ED = p
cotβ – cotα = (PoF – PoE) / p = a / p
condizione di sterzatura cinematica esatta
affinché tutte le ruote abbiano uno stesso
centro di volta.
Difficile da realizzare; ci si accontenta di
soluzioni approssimate:
quadrilatero di sterzo a bracci (A’C e B’D)
paralleli (buona fino ad angoli di sterzo di
a = distanza tra i perni a
snodo ~ carreggiata o circa 10°) (Lankesperger 1817; Ackermann)
scartamento delle ruote quadrilatero di sterzo trapezio con bracci
anteriori concorrenti sull’asse posteriore o poco
davanti (buona fino a circa 20°)
(Janteaud 1878)
STERZATURA DEI VEICOLI A RUOTE
a) veicolo a volta semplice
b) veicolo a 4 ruote direttrici
con sterzatura in croce
(volta corretta)
c) veicolo a 4 ruote direttrici
con sterzatura in fase (a
granchio)
d) veicolo a sterzatura
articolata (telaio non rigido
ma con snodo centrale)
(volta corretta)
Nel caso a) le ruote interne (e le esterne) percorrono traiettorie in curva diverse (volta semplice). Nei casi b)
e d) le ruote interne (e le esterne) percorrono la stessa traiettoria (volta corretta).
Trattori (non articolati): ruote sterzanti anteriori. Mietitrebbiatrici: ruote sterzanti posteriori.
Nel caso a) con ruote anteriori sterzanti la
manovrabilità del veicolo è migliore in
retromarcia (raggi di volta ruote posteriori minori
rispetto anteriori).
STERZATURA DEI VEICOLI A RUOTE:
IL DIFFERENZIALE
VEICOLI A VOLTA SEMPLICE
In curva le ruote motrici posteriori (e nei
trattori 4RM anche le anteriori)
percorrono traiettorie diverse: devono
avere velocità di avanzamento diverse
esigenza del differenziale (posteriore
e, nei 4RM anche anteriore)
In curva comunque l’assale posteriore
percorre una traiettoria diversa da
quello anteriore: ad alta
velocità si ha (nei 4RM)
la necessità anche di un
differenziale centrale (A)
4RM ≡ 4WD
4 ruote motrici ≡ 4 wheels driven
FUNZIONAMENTO IN TRANSITORIO E
A REGIME DI UNA MACCHINA
Il funzionamento di una macchina presenta:
1. Una fase di avviamento: parte dell’energia in ingresso serve per fornire
energia cinetica agli organi; le forze motrici devono inizialmente accelerare
gli organi meccanici “vincendo” le forze di inerzia (-ma); Ei>Eu+Ed
∆Ec=Ei-Eu-Ed
2. Una fase a regime: tutti gli organi hanno acquisito un’energia cinetica
(media) costante; le prestazioni della macchina rimangono costanti; le forze
motrici equilibrano le sole forze resistenti (resistenze utili + resistenze
passive); Ei=Eu+Ed
3. Una fase di arresto: viene dissipata in calore tutta l’energia cinetica della
macchina che si pone in stato di quiete; Ei<Eu+Ed ∆Ec=Eu+Ed-Ei
Fasi 1 e 3: transitori o funzionamento in transitorio
Fase 2: a regime o funzionamento a regime
A noi interessano, quasi sempre, solo le fasi a regime.
Regime assoluto o periodico: quando forze, velocità… variano nel tempo ma
assumono gli stessi valori dopo intervalli di tempo costanti (periodo)
Ei = energ. o lavoro in ingresso
Eu = energ. o lavoro utile
Ed = energ. o lavoro passivo
Ec = energ. cinetica
DEFINIZIONE DI RENDIMENTO A REGIME
Ei o Pi: energia o potenza assorbita in ingresso
Eu o Pu: energia o potenza utile in uscita
Ed o Pd: energia o potenza dissipata (degradata)
in calore a bassa temperatura
Per il primo principio della termodinamica
(l’energia non si crea né si distrugge):
Ei = Eu + Ed o Pi = Pu + Pd
Eu Eu' Eu'
η = η1 × η2 = × =
Ei Ei' (= Eu) Ei
IN PARALLELO
Ei = Ei' + Ei''
Eu = Eu' + Eu''
Eu' Eu''
η1 = ; η2 =
Ei' Ei''
Eu η Ei' + η2 Ei''
η = = 1
Ei Ei' + Ei''
Rendimento di autodislocamento
ηd = (Pm – Wt – Wd)/(Pm – Wt)
Rendimento di slittamento
ηs = (Pm – Wt – Wd – Ws)/(Pm – Wt - Wd)
= 1 – s = (n – (n – n0))/n
s = (n – n0)/n n = giri ruote motr. a carico
n0 = giri ruote motr. a vuoto
Rendimento globale al gancio
ηg = Pu / Pm = ηtr ηd ηs = 40 ÷ 70%
CLASSIFICAZIONE DEI TRATTORI
TRATTORE
Gommato Cingolato
Ruote sterzanti Sterzatura per slittamento Con freni e frizioni di sterzo Differenziale controllato A ruotismi epicicloidali
(come i cingolati) (soluzione classica)
Spesso le parole “slittamento” e “strisciamento” sono impiegate nei testi con lo stesso significato
(“skid” in inglese)
Termici
Esotermici Endotermici
(o a combust. esterna) (o a combust. interna)
Alternativi a vapore Alternativi a aria Turbina a vapore Alternativi Rotativi Turbina a gas Reattore
(locomotiva...) (Stirling) (Wankel)
1885: Motore elettrico a c.a. di G. Ferraris 1923: Fiat: macchina da gran prix a
sovralimentazione meccanica
1889: Pneumatico Dunlop
1928: Cambio sincronizzato (Cadillac)
1892: Trattrice Froelich (John Deere)
1938: Trasmissione automatica (giunto
1893: Ciclo Diesel (motore costruito nel 1897)
idraulico) (Crysler Fluid Drive)
1896: Auto Ford
1948: Convertitore di coppia/Giunto
1899: Auto Fiat idraulico (Buick, GM)
1905: Fottinger: amplificatore di coppia (idraulico) 1959: Power Shift totale (trasmissione
automatica) (trattrice Ford 681 Select-O-
Speed)
Miglioramento continuo dei materiali,
combustibili, lubrificanti
CARATTERISTICHE IDEALI DI UN MOTORE PER
AUTOVEICOLI INDUSTRIALI O PER TRAZIONE AGRICOLA
Economiche:
Basso costo di produzione, manutenzione, riparazione e di funzionamento
(anche basso costo combustibile)
Servizi di assistenza tecnica rapidi ed efficienti
Tecniche:
Elevato rendimento (bassi consumi specifici - g/kWh - a tutti i regimi e
carichi)
Elevata riserva di coppia (Cmax-CPmax)/CPmax
Elevata potenza per unità di cilindrata (kW/L cil.)
Elevata potenza per unità di massa (peso) (kW/t)
Minimo ingombro
Lunga durata o vita utile (>10.000 h)
Affidabilità (pochi “fuori servizio”) e facilità di riparazione
Semplicità, facilità e comfort di conduzione (guida)
Ridotte emissioni nocive (motore ecologico ?!?)
MOTORE
Motore Diesel
a 3 cilindri a valvole
in testa
}
Nel “cielo” del pistone è ricavata la
“camera di combustione”
MOTORE: ALBERO MOTORE
Volano: corona dentata per motore elettrico di avviamento.
Ingranaggio per comando: distribuzione, pompa olio,
equilibratore a masse controrotanti.
Puleggia per: pompa acqua, ventilatore, generatore elettr.
Albero di
distribuzione
(a “camme”) SEDI DELLE VALVOLE
CINGHIA DI DISTRIBUZIONE
MOTORE: DISTRIBUZIONE E VALVOLE
MOTORE: ALIMENTAZIONE E INIEZIONE
INIETTORE
INIEZIONE DIRETTA
1.Meno dispersioni (maggior rendimento)
2.Più elevate pressioni di iniezione
(150÷250 kgf/cm2 15÷25 MPa)
3.Migliore partenza a freddo
4.Più difficoltà di miscelazione
aria/gasolio
5.La polverizzazione del getto di gasolio
deve essere più spinta (vedi punto 2)
6.φ cilindri opportuno per garantire la
polverizzazione (φ> 90 mm)
INIEZIONE INDIRETTA
A: pompa di alimentazione combustib.
B: filtro combustibile 1.Pressioni di iniezione più basse
1. Recupero trafilamento
C: filtro combustibile di carta (80÷120 kgf/cm2 8÷12 MPa): la camera
2. Disco di registrazione
D: segnalatore intasamento filtro aria aggiuntiva facilita la turbolenza e la
3. Molla di pressione
E: iniettori miscelazione gasolio/aria
4. Luce di ingresso
F: filtro aria a secco 2.Necessità di “candelette” per
avviamento a freddo 5. Filtro a barretta
P: pompa di iniezione
S: serbatoio combusibile 6. Camera a pressione
1 kgf/cm2 = 100 kPa
7. Corpo iniettore
8. Polverizzatore ad ago e
foro/i
MOTORE: RAFFREDDAMENTO
Raffreddamento ad aria (ventilatore + alette di
raffreddamento aumento superficie scambio termico).
Raffreddamento ad acqua: circuito idraulico, pompa (P),
radiatore (R), vaso di espansione (S), termostato (T),
ventilatore (V), liquido non gelivo.
v
MOTORE: LUBRIFICAZIONE
Albero a camme Filtro Assi porta-bilancieri
Biella
comando valvole
Albero motore
Coppa dell’olio
Pompa a ingranaggi
Ingresso olio
Uscita olio
Mezzo filtrante
TERMOLOGIA E TERMODINAMICA
• TEMPERATURA:
Grandezza scalare intensiva
Misura lo stato termico di un corpo
Unità di misura di base: K (kelvin) (la frazione 1 / 273,16 della temperatura
termodinamica del “punto triplo” dell’acqua -Conf. Gen. Pesi e Misure 1967-).
Punto triplo preferito rispetto al (vecchio) punto di fusione, perché più riproducibile.
Temperatura centigrada: TC = TK - 273,16
Il grado centigrado può essere definito come la centesima parte tra il punto di fusione del
ghiaccio a pressione atmosferica e la temperatura di ebollizione dell’acqua alla stessa
pressione.
Punto triplo: TK = 273,16 K TC = 0,01°C
Punto di fusione (1 bar): TK = 273,15 K TC = 0,00 °C
• CALORE: una forma di ENERGIA (Energia Termica)
Grandezza scalare
Unità di misura di base: J (joule)
Vecchia unità di misura: kcal (1 kcal = quantità di calore necessaria per innalzare di 1 °C
- da 14,5 a 15,5 - 1 kg di acqua) 1 kcal = 4.186,8 J = 4,2 kJ (spesso Jt -t = termici-, così
kWht -termici- e kWe -elettrici-)
• CAPACITA’ TERMICA DI UN CORPO o CALORE SCAMBIATO:
Q = Cs x m x (T2 - T1) (m = massa del corpo in kg)
T2 <=> T1 (Cs = capacità termica massica in J/kgxK)
Per l’acqua Cs = 4,2 kJ/kgxK (0 - 100 °C); acciaio Cs = 0,50 kJ/kgxK; legno Cs 2,4-
2,7 kJ/kgxK; aria (20 °C, 1 bar) Cs = 1,01 kJ/kgxK
• TRASMISSIONE DEL CALORE
Q = U x S x (T2 - T1) (t = tempo in secondi)
(U = coeff. di trasmissione termica termica di
un corpo con superficie di scambio S)
U = f (λ/l, hc, hr)
λ = conduttività termica di un corpo con spessore (lunghezza) l (W/mxK)
hc = coeff. di scambio convettivo (W/m2xK) (convezione naturale o forzata)
hr = coeff. (linearizzato) di scambio radiativo (W/m2xK)
(W/m2xK )
acqua 0,63 Per un motore a combustione
acciaio (+Ni) 29 - 105 interna circa 1/3 del calore
legno 0,10 - 0,27 generato dal combustibile è
aria (0 - 100 °C) 0,0235 - 0,0306 trasformato in lavoro utile, circa 1/3
è perso con i gas di scarico e un
altro 1/3 deve essere smaltito dal
sistema di raffreddamento (per ogni
kW di potenza meccanica deve
essere smaltito 1 kWt)
TERMODINAMICA
• 1°PRINCIPIO: L’energia (interna) non si crea ne si distrugge, può solo essere
convertita da una forma in un’altra.
Se si riscalda un sistema termodinamico parte del calore serve per aumentare l’energia
interna del corpo (∆U), cioè per aumentare la sua temperatura, parte per compiere un
lavoro.
L = p x ∆V = (F/S) x S x ∆l
T = temperatura assoluta
Ql: calore latente di evaporazione dell’acqua a 100 kPa = 539 kcal/kg = 2,26 MJ/kg
csg: calore specifico dei fumi di
combustione (1,01 kJ/kgxK) pari a
quello dell’aria in prima approx.
COMBUSTIBILI
Distillazione frazionata del greggio:
30°C - 200°C: benzine; 180°C - 360°C: gasolio
paraffine (o normal-paraffine): catena lineare (CnH2n+2)
{
isoparaffine: catena lineare ramificata (CnH2n+2)
IDROCARBURI olefine: catena lineare con doppio legame fra C (CnH2n)
nafteni: catena chiusa (CnH2n)
aromatici: anelli a 6 atomi di C con tre doppi legami (CnH2n-6)
N.O. (numero di ottano): misura il potere antidetonante (maggiore per aromatici)
benzine con Pb NO > 97; benzine senza Pb NO > 95
N.C. (numero di cetano): misura l’accendibilità (maggiore per paraffine)
diesel NC > 48 (empiricamente: NO = 120 - 2NC)
Punto di scorrimento: misura la capacità di scorrere a bassa temperatura (maggiore
per aromatici) (P.d.S. = P.d. solidific. + 3°C)
Indice di viscosità: misura la variazione della viscosità con la temperatura (maggiore
per paraffine)
MOTORE: GRANDEZZE CARATTERISTICHE
PMS = Punto Morto Superiore
PMI = Punto Morto Inferiore
C = Corsa (distanza tra PMS e PMI =
= 2 x raggio manovella)
4 3
Motosega
Aspirazione - compressione Scarico - completamento
accensione - combustione aspirazione
espansione
Motore a 2 tempi:
1 camera di combustione
2 pistone
3 condotto di scarico
4 condotto di aspirazione
5 carter
6 albero a gomiti
7 canale di alimentazione
8 candela
MOTORE: CICLO OTTO E CICLO DIESEL
Otto ηε=1-(1/rck-1) Diesel ηε=1-(1/rck-1)[(τk-1)/(k(τ-1))]
ηε=Lteor/Q
rc=6÷10 rc=14÷22
(rendimento
termodina-
mico ideale)
rc=V1/V2
(rapporto di
compres-
sione)
Lteor>Lind>Leff
rc
Grazie a maggiori rapporti di compressione il ciclo Diesel consente rendimenti
termodinamici ideali maggiori rispetto al ciclo Otto. Il ciclo Sabathè è quello
adottato dai motori “Diesel veloci” (quelli che oggi sono impropriamente
chiamati “motori Diesel”).
TURBOCOMPRESSORE
Turbina messa in movimento ad altissima Turbina: fornisce l’energia necessaria al
velocità (superiore a 100.000 giri/min) dai gas di funzionamento.
scarico del motore Compressore: spinge l’aria prelevata
+ dall’esterno verso i cilindri.
Compressore centrifugo.
• Alberino di collegamento tra turbina e
compressore: lavora in bagno d’olio,
senza elementi meccanici volventi
(non sopporterebbero tali regimi di
rotazione senza surriscaldamenti).
• A pari potenza, un motore turbo pesa
dal 20 al 30% in meno di uno
normale.
• Il turbocompressore è particolarmente
indicato per i diesel: scaricano molto
gas anche ai carichi parziali; non
devono abbassare il rapporto di
compressione (non soffrono di
detonazione); hanno i gas di scarico
piuttosto freddi (300÷500°C contro
500÷1000°C dei benzina).
TURBOCOMPRESSORE
TURBOCOMPRESSORE
g/kWh
“Mappa dei
ηt = rendimento totale = ηe ηi ηm
L = ηt·Q Q = quantità di calore impiegata in un ciclo
(massa di combustibile bruciata per il suo potere
P = ηt·Q·(n/(60·c)) calorifico in J)
Da si può esplicitare Q in funzione della cilindrata. Si ottiene:
P = ηt ηv s V Pci’ (n/(60 c))
ηv = rendimento volumetrico ( meff/mteor = (ρeff V)/(ρteor/V) ) (ρ = massa volumica funzione di p e T)
s = rapporto di sovralimentazione in massa ( mteor/m0 = (ρteor V)/(ρ0 V) )
Pci’ = tonalità termica della miscela (J/m3) (= ρ0 Pci) (Pci = potere calorifico della miscela (J/kg))
meff = massa effettiva di miscela che riempie i cilindri; mteor = massa teorica di miscela che dovrebbe riempire i cilindri
alle condizioni di mandata e aspirazione; m0 = massa “normale” di miscela a condizioni “normali” (15°C e 100 kPa)
(che dovrebbe riempire i cilindri)