2
n c nel motore 2 tempi.
L'albero a gomiti, come organo meccanico rotante, deve essere bilanciato staticamente
(baricentro giacente sull'asse di rotazione) e dinamicamente (asse di rotazione
coincidente con uno degli assi principali d'inerzia dell'albero). Tali condizioni possono
essere soddisfatte in modo automatico o con un progetto specifico. La prima condizione
sempre soddisfatta nel caso di motori in linea 4 tempi con numero di cilindri maggiore
di due e nel caso di pluricilindri in linea nei due tempi. La seconda condizione pu
essere facilmente soddisfatta nel caso di motori 4 tempi con numero pari di cilindri,
ricorrendo ad una geometria speculare rispetto al piano medio normale all'asse di
rotazione dell'albero a gomiti, mentre negli altri casi richiede uno specifico studio
progettuale relativo alla geometria delle masse.
Numerando i cilindri in ordine crescente come consuetudine da quello pi lontano a
quello pi vicino al volano, un criterio di buona progettazione prevede che l'ordine degli
scoppi sia tale da evitare, se possibile, scoppi in cilindri contigui, al fine di ridurre e/o
regolarizzare sollecitazioni meccaniche e termiche. Tale criterio applicabile dal 5
cilindri in su.
Infatti per motori bicilindrici si avranno sempre scoppi contigui, per il tre-cilindri, se si
adotta la sequenza di scoppi 1-3-2, a regime si avr ...1-3-2-1-3-2... con tre scoppi
contigui (3-2-1), equivalente quindi alladozione della sequenza 1-2-3. Nel quattro
cilindri-quattro tempi possibile costruire le sequenze: 1-3-4-2, 1-3-2-4, 1-4-2-3. La
sequenza migliore in termini di ordine di scoppi la 1-3-2-4, ma quella che consente il
bilanciamento dinamico dell'albero 1-3-4-2.
Il 5 cilindri consente sequenze di scoppi non contigui: 1-3-5-2-4, 1-4-2-5-3, ma il
bilanciamento dinamico va realizzato con un opportuno studio della geometria delle
masse. Noto l'ordine degli scoppi e lo sfasamento fra i colli d'oca dei cilindri con scoppi
in successione, possibile disegnare schematicamente l'albero a gomiti.
2 cilindri 4 tempi
= 360 scoppi 1-2-1
3 cilindri 4 tempi
= 240 scoppi 1-3-2-1
4 cilindri 4 tempi
= 180 scoppi 1-3-4-2-1
5 cilindri 4 tempi
= 144 scoppi 1-3-5-2-4-1
6 cilindri 4 tempi
= 120 scoppi 1-4-2-6-3-5-1
8 cilindri 4 tempi
= 90 scoppi 1-7-3-5-8-2-6-4-1
Tale inerzia pura correttiva avr segno negativo poich il momento d'inerzia I G della
biella sar minore di quello che si ottiene concentrando le masse sul pistone e sul
bottone di manovella.
Determinazione del momento dInerzia equivalente
Al termine del processo di riduzione si localizzeranno sul pistone tutte le masse alterne:
m a m pistone m spinotto m segmenti m P
I manovella
mB
r2
dove il momento d'inerzia della manovella, riferito all'asse di rotazione del motore,
comprende i contributi di maschette, perni di banco e bottone di manovella. Alla biella si
attribuir unicamente il momento d'inerzia correttivo I 0 . Per piccole oscillazioni d
dell'angolo di manovella, indicando con I il momento d'inerzia equivalente del
manovellismo, per la conservazione dell'energia cinetica, potremo scrivere:
1 I d
2
dt
1 m r r d
2
dt
d
d
I m rr 2 I 0
d
1 I0
2
dt
2
m a dx
d
1 m a dx
2
dt
2
1 cos 2
cos
r sin
l
r cos d l cos
cos
1
r
l
sin
dx r sin l sin d
d
d
d
r sin 1
d
r sin
cos
1 r
l
r
l
sin
cos
+ m r sin 1 + r
a
l 1 ( r sin )2
l
1 1
=
I 2
d
I ( )
GJ1
2c
2c
D 4 d 4
G 32
GJ2
a
D 4 d 4
M
M
D 4 d 4 G 32
D 4 d 4
D 4 d 4
G 32
3 2 d
dM
32
1
2
M 2 dr
EJ m
M2r
Ebs 3
d
dM
3r G D 4 d
M
4
4
D d 4bs 3 E
bs 3
4
4
0. 906r D 3 d
bs
G
32
1
12
4
24Mr
bs 3
32
3r
D4 d4
M
4
4
D d 81 bs 3
M
D 4 d 4
GJ1
L eq
L eq
32
M
D 4 d 4
da cui
L eq 2c a
4
4
D 4 d 4
0. 906r D 3 d
4
4
D d
bs
2c
c'
a/2
D'
d'
b
a/2
2c
D'
d'
La formula di Carter, che risulta essere una delle pi semplici, introduce alcuni contributi
correttivi:
4
4
4
4
L eq 2c 0. 8b 3 a D4 d 4 3 r D 3 d
4 D d
2
bs
Il contributo 0.8b alla lunghezza equivalente tiene conto del non perfetto incastro
rappresentato dalle maschette per i perni di banco e il bottone di manovella, mentre gli
altri coefficienti sono introdotti in modo empirico e consentono di avere una migliore
rispondenza ai risultati della sperimentazione.
Riduzione a sistema torsionale equivalente
La riduzione di una qualsiasi trasmissione rigida a volano equivalente viene effettuata
utilizzando due tipi di riduzione di base di volani in parallelo ed in serie.
Volani in parallelo
k 1 21 k 2 2 1
2
I 1 21 I 1 2
1 I2 2
k 1 21 k 2 2 1 2
I 1 21 I 2 22
Ponendo
2
1
2
k 1 21 k 2 2 2 1 2
I 1 21 I 1 2 21 I 2 2 22
Si ha
k 1 k 1
k 2 k 2 2
I 1 I 1 I 1 2
I 2 I 2 2
Volani in serie
Si ha:
k 1 21
I 21
k 1 21 k 2 2 1 2
I 1 21 I 2 22
k 2 2 1 2
2
k 1 21
Dall'uguaglianza
2
si ottiene:
k 1 21
k 1 21
I 21
I 1 21 I 2 22 k 2 2 1 2 / 2
I I1 I2
22
k 22
2
2 1
1
da cui
k2 I
2
2
2
2 1
2
1
I
1
1 k2 2
2
I I1 I2
I1 I2
I1 I2
22
2
I2
2 1
21
2 1
1
22
2 22 1
2
1
1
I2
2 I
1
I
1
1 k2 2
2
M r F g xm m a x xm I 0 m m rr 2
Mg Mi
M m F g xm m a x xm I 0 m
m T 4 per il 4 tempi
m T 2 per il 2 tempi
da cui
2 m per il 4 tempi
T
2
m
per il 2 tempi
dove
A0 1
2
0
2
1
Ak
1
Bk
M m d t
M m cosk td t
M m sink td t
o, in modo equivalente:
M m A0 C 1 sin t 1 C 2 sin2 t 2 . . .
tan k Ak
C k A2k B 2k ;
Bk
Risonanza in un monocilindro
Lavoro eccitatore della k sima armonica in corrispondenza del cilindro
Lk
T M k td k t T M k sin k td 1k sin k t k
M k 1k sin k t cos k t k d k t
T
Alla risonanza
L k M k 1k
T k Sr 1k rd 1k t
k Sr 2 1k k cos k td 1k sin k t
T
Sr 2 21k k
T cos 2 k td k t k Sr 2 21k k
T Md T a 2 dt
a m 2k k cos k t 3 dt
T
L 2k a 3m T 3a m k 22k
M 1k 1k k Sr 2 21k k 3a m k 22k
M 1k k Sr 2 3a 2
k
m k 2
1k
1k 2 M 1k
k Sr k 3a m k 22
In un pluricilindro
Lavoro eccitatore
L ik M ik ik sin ik
1k M ik ik sin ik 1k R
Lk
L ik k k r 2 S i 2ik
k k r 2 S 21k 2ik
L k
Dall'equilibrio
1k M ik ik sin ik k k r 2 S 21k 2ik 3a m k 21k 2u
1k
M ik ik sin ik
k k r 2 S 2ik 3a m k 2u