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1 2 3 il tuo futuro
Ugo Amaldi
L’Amaldi
per i licei scientifici.blu
Induzione e onde elettromagnetiche
Relatività e quanti
con Physics in English
SCIENZE
INTERNATIONAL SYSTEM OF UNITS
SI DERIVED UNITS
Derived quantity Name Symbol Definition
area square metre m2
volume cubic metre m3
speed, velocity metre per second m/s
acceleration metre per second squared m/s2
frequency hertz Hz s1
plane angle radian rad
solid angle steradian sr
force newton N m · kg · s2
pressure pascal Pa N/m2
energy, work, quantity of heat joule J N·m
power watt W J/s
electric charge coulomb C s·A
electric potential difference volt V W/A
capacitance farad F C/V
electric resistance ohm 1 V/A
magnetic flux weber Wb V·s
magnetic flux density tesla T Wb/m2
Ugo Amaldi
L’Amaldi
per i licei scientifici.blu
Induzione e onde elettromagnetiche
Relatività e quanti
con Physics in English
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con la collaborazione di
Gianni Melegari ed Elena Joli
a Clelia
SCIENZE
INDICE
INDUZIONE E ONDE ELETTROMAGNETICHE RELATIVITÀ E QUANTI
LE EQUAZIONI DI MAXWELL
CAPITOLO
L’INDUZIONE CAPITOLO
E LE ONDE CAPITOLO
LA RELATIVITÀ DELLO
27 ELETTROMAGNETICA 28 ELETTROMAGNETICHE 29 SPAZIO E DEL TEMPO
IV
Ugo Amaldi L’AMALDI PER I LICEI SCIENTIFICI.BLU - Vol.3 © Zanichelli 2012 con Physics in English
CAPITOLO CAPITOLO CAPITOLO
LA RELATIVITÀ RISTRETTA LA RELATIVITÀ GENERALE LA CRISI DELLA FISICA
30 31 32 CLASSICA
V
Ugo Amaldi L’AMALDI PER I LICEI SCIENTIFICI.BLU - Vol.3 © Zanichelli 2012 con Physics in English
INDICE
CAPITOLO CAPITOLO
LA FISICA QUANTISTICA LA FISICA NUCLEARE CAPITOLO
LA FISICA OGGI
33 34 35
VI
Ugo Amaldi L’AMALDI PER I LICEI SCIENTIFICI.BLU - Vol.3 © Zanichelli 2012 con Physics in English
UNIFICAZIONE DEI
CAPITOLO
CONCETTI, DELLE FORZE
36 E DEI MODELLI
1 Il lungo cammino
verso l’unificazione 1308
2 Collisioni ad alte energie
di elettroni e quark 1310
3 Nona unificazione: la forza forte
con la forza elettrodebole 1313
4 La forza gravitazionale
e la decima unificazione 1317
5 Le grandezze di Planck 1319
6 Estensioni e unificazioni
dei modelli e delle teorie 1322
7 Le costanti fisiche 1326
8 Visione scientifica del mondo
e realtà 1327
Epistemologia
Modelli predittivi e utili 1330
PHYSICS IN ENGLISH E1
Physics Talk E2
Reading Comprehension E4
VII
Ugo Amaldi L’AMALDI PER I LICEI SCIENTIFICI.BLU - Vol.3 © Zanichelli 2012 con Physics in English
LA STORIA DELL’AMALDI
Questo libro è stato scritto nel ricordo di Ugo Amaldi (1875-1957), illustre
matematico, uomo di grande fede e magnifico didatta che nel 1904, presso la Zani-
chelli, pubblicò con Federigo Enriques (1871-1946) gli Elementi di geometria, primo
di una lunga serie di testi di geometria e analisi usati per più di ottant’anni nelle
scuole secondarie di tutta Italia.
Cinquant’anni dopo, Ginestra Amaldi ed Edoardo Amaldi pubblicarono, per la
Zanichelli, il Corso di fisica – ad uso dei licei scientifici che portava il sottotitolo ri-
elaborato da un testo di Enrico Fermi, testo che era stato pubblicato, sempre dalla
Zanichelli, nel 1929.
A B
Edoardo Amaldi è stato uno dei padri fondatori del CERN (Conseil Européen pour
la Recherche Nucléaire), il prestigioso centro europeo per la ricerca nucleare, e ha
contribuito alla creazione dell’ESA (European Space Agency), l’ente spaziale euro-
peo. Ha dedicato gli ultimi decenni della sua vita alla ricerca delle onde gravitaziona-
li.
Dagli anni Cinquanta a oggi il libro di Edoardo e Ginestra ha avuto numerose
edizioni e rifacimenti completi; io ne sono il solo autore da più di vent’anni. Più di
due milioni di studenti hanno studiato fisica sulle pagine di questi testi.
La nuova edizione presenta una fisica ricca di esempi di esercizi e di risorse mul-
timediali (esperimenti virtuali, animazioni, video girati in laboratorio) che parla-
no dell’esperienza quotidiana. È una fisica che vuole stimolare i giovani cittadini ad
acquisire una visione scientifica del mondo, attraverso le spiegazioni semplici ma
rigorose che hanno contraddistinto la storia degli «Amaldi».
Ugo Amaldi
Ginevra, gennaio 2012
VIII
Ugo Amaldi L’AMALDI PER I LICEI SCIENTIFICI.BLU - Vol.3 © Zanichelli 2012 con Physics in English
Idee per
il tuo futuro
www.ideeperiltuofuturo.it
CHE COSA FARÒ DA GRANDE
Sei alla fine del tuo percorso scolastico. Che cosa fare adesso? Iscriversi a un
corso universitario? Fare uno stage o un corso professionalizzante? Cercare di
entrare subito nel mondo del lavoro? Studiare e al contempo lavorare?
Per aiutarti nella scelta ti proponiamo alcuni dati relativi al 2009-2011. È im-
possibile dire come saranno le cose tra qualche anno, i tempi recenti ci hanno
abituati a cambiamenti anche repentini.
La laurea “paga”. Una recente ricerca Isfol 1 ha mostrato che chi è laureato ha più pos-
sibilità di trovare un’occupazione e in media riceve uno stipendio più alto rispetto a chi
possiede soltanto un diploma.
Dal momento che i diplomati entrano nel mondo del lavoro prima dei laureati, ini-
zialmente il tasso di occupazione per i primi è superiore rispetto a quello dei secondi,
ma già prima del compimento dei 30 anni chi possiede una laurea ha più possibilità
Lo stipendio cambia
di trovare lavoro, per arrivare nella fascia 34-44 anni, dove il tasso di occupazione dei se si è laureati?
laureati supera del 7% quello dei diplomati.
In media tra 25 e 64 anni è occupato il 73,1% dei diplomati e il 79,2% dei laureati. www.ideeperiltuofuturo.it
Secondo uno studio OCSE del 2011 i giovani laureati subiscono di più gli effetti della
recente crisi economica rispetto ai loro coetanei con istruzione secondaria inferiore2.
Quali lauree valgono un lavoro? Le lauree “brevi” servono? Le lauree triennali si rive-
lano molto utili ai fini dell’occupazione: a un anno dal termine degli studi il 42,1% dei
laureati triennali lavora, con picchi dell’81,7% per le professioni sanitarie. Tirocini e
stages sono determinanti per formare e inserire questi laureati nel mondo del lavoro.
I tassi di occupazione più alti si hanno tra i medici, seguiti dai laureati in chimica far-
maceutica e ingegneria. In generale sono le discipline di tipo scientifico – sia a livello 1 Tutti i dati sono tratti
di diploma sia a livello di laurea – le più spendibili nel mondo del lavoro, mentre le da una ricerca Isfol
discipline umanistiche condannano a una difficile collocazione sul mercato, anche a con dati relativi al
2010, (l’Isfol, Istituto
fronte di un eccesso di offerta di laureati in questi ambiti. per lo Sviluppo
della Formazione
A Nord c’è più lavoro, ma… A livello nazionale il tasso di disoccupazione è 7,8%, che Professionale dei
sale a 27,4% se si considerano solo i giovani (15-24 anni): più alto al Sud (39,2%), meno Lavoratori è un ente
al Centro (25,3%), più basso al Nord (19,0%). La situazione per le ragazze è più critica: pubblico di ricerca), e
ISTAT del II Trimestre
il tasso della disoccupazione femminile, nella fascia 15-24 anni, supera di circa 8 punti 2011.
percentuali quello maschile (32,3% per le donne, 23,9% per gli uomini), forbice che si
mantiene simile nelle diverse zone geografiche: al Nord il tasso è 22,7% per le donne e 2 Rapporto OCSE
16,4% per gli uomini; al Centro è 34,8% per le donne e 18,7% per gli uomini e a Sud è di Education at a Glance
44,0% per le donne e 36,0% per gli uomini. 2011.
Tuttavia i dati della disoccupazione giovanile non devono scoraggiare chi cerca la-
voro: se la disoccupazione giovanile è del 27,4%, vuol dire che una parte non piccola 3 Dati ISTAT del II
dei giovani che hanno cercato lavoro (il 72,6%) lo ha trovato3. Inoltre i dati variano mol- Trimestre 2011.
to da luogo a luogo e anche all’interno di una stessa regione può esservi una grande va-
rietà di situazioni. L’Emilia-Romagna è tra le regioni in cui la disoccupazione giovanile 4 Dati Confartigianato
incide meno, ma con grandi differenze tra le province: se Bologna nel 2010 raggiunge Imprese Emilia-
un tasso di disoccupazione di 29,2%, a Piacenza il valore è più che dimezzato (13,6%)4. Romagna, 2010.
IX
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COME FUNZIONA L’UNIVERSITÀ
POSSO ISCRIVERMI
laurea, di durata triennale (180 crediti formativi in un massimo di 20 esami), al ter-
ALL’UNIVERSITÀ? mine della quale si consegue il titolo di Dottore; ad esempio laurea in Tecniche di
Per iscriversi radiologia medica o in Scienze del comportamento e delle relazioni sociali.
all’Università è Laurea magistrale, di durata biennale (120 crediti in un massimo di 12 esami), al
necessario il diploma di
termine della quale si consegue il titolo di Dottore magistrale; ad esempio laurea in
maturità quinquennale
oppure quello Biotecnologie mediche o in Psicologia clinica.
quadriennale con un Dottorato di ricerca e Scuola di specializzazione.
anno integrativo o, in
alternativa, un obbligo Esistono anche corsi di laurea magistrali a ciclo unico, della durata di 5 (300 crediti
formativo aggiuntivo
da assolvere durante il
in un massimo di 30 esami) o 6 anni (360 crediti in un massimo di 36 esami); ad esem-
primo anno di corso. pio Medicina e Chirurgia.
Per approfondire gli studi si può accedere a master di 1° e di 2° livello e ai corsi di
alta formazione.
Quanto costa l’Università. I costi variano a seconda dell’Ateneo, della zona geografica
5 Regolamento recante (il Nord è mediamente più caro del 28,3% rispetto al Sud) e della fascia di reddito dello
norme concernenti studente. Ad esempio, se si ha un basso reddito (fino a 10 000 euro annui) le tasse oscil-
l’autonomia didattica degli lano tra i 290 euro di Bari e i 1005 di Parma.
atenei, Decreto Ministeriale Per una fascia di reddito fino a 30 000 euro le spese universitarie variano tra gli 847
3 novembre 1999, n.509
euro della Sapienza di Roma e i 1548 del Politecnico di Torino. Esiste la possibilità di
6 Dati Federconsumatori
accedere a borse di studio ed esoneri parziali o totali per reddito o per merito, che in
II Rapporto sui costi degli
atenei italiani – 2011 alcuni Atenei tengono conto anche del voto di maturità (esonero per chi si è diplomato
aggiornato il 4/10/2011. con il massimo dei voti e la lode)6.
X
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TEST DI AMMISSIONE
L’accesso ad alcuni corsi di laurea è filtrato da una prova di ammissione, per iscriversi
alla quale occorre versare un contributo: sono Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e
Protesi Dentaria, Medicina Veterinaria, le lauree a ciclo unico finalizzate alla formazio-
ne in altre Professioni Sanitarie e in Architettura.
Le prove di ammissione comprendono 80 quesiti: una parte di cultura generale e
ragionamento logico, una parte sulle materie caratterizzanti i diversi indirizzi univer-
sitari.
Ad esempio, per essere ammessi a Medicina bisogna rispondere a 40 quesiti di cul-
tura generale e ragionamento logico, 18 di biologia, 11 di chimica e 11 di fisica e mate-
Qui trovi tante
matica. informazioni in più e
Il tempo a disposizione è di 2 ore (15 minuti in più per Architettura); ogni risposta le prove assegnate
corretta fa guadagnare 1 punto, le risposte sbagliate fanno perdere 0,25 punti, mentre negli ultimi anni
le risposte non date valgono 0. http://
Altre facoltà come Ingegneria, Economia e Scienze Matematiche, Fisiche e Natura- accessoprogrammato.
li hanno una prova d’ingresso che può essere orientativa («sono pronto ad affrontare miur.it
questa facoltà?») o richiedere il superamento di un punteggio minimo; in alcuni casi, lo
studente che non la superi può avere dei debiti formativi da recuperare entro il primo
Qui trovi tante
anno dall’immatricolazione. informazioni in più e
Se in una sede universitaria il numero di posti disponibili è minore del numero degli degli esempi di test
iscritti, il test può diventare selettivo.
www.cisiaonline.it
Nel caso del test d’ingresso a Ingegneria, meno di un quarto dei quesiti a risposta
chiusa è di fisica. Gli argomenti trattati sono: meccanica, ottica, termodinamica, elet-
tromagnetismo, struttura della materia. Per saperne di più
Esistono poi delle prove anticipate di verifica delle conoscenze per gli studenti degli www.progetto
ultimi anni delle superiori, che hanno così l’opportunità di avere dei crediti nel mo- laureescientifiche.eu
mento di accesso all’università nelle materie scientifiche. www.testingresso
Puoi metterti alla prova risolvendo i quesiti proposti. scienze.org
XII
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DOVE SI STUDIA LA FISICA
La fisica non si studia solo nel corso di laurea in Fisica, ma la puoi trovare anche a:
XIII
Ugo Amaldi L’AMALDI PER I LICEI SCIENTIFICI.BLU - Vol.3 © Zanichelli 2012 con Physics in English
STUDY ABROAD
La rete ENIC (European Vorrei studiare in Europa. I cittadini dell’Unione europea (UE) possono studiare, dalla
Network of Information scuola primaria al dottorato di ricerca, in uno dei paesi UE.
Centres) è nata Per facilitare questi scambi è stato creato Ploteus, il portale delle opportunità di
proprio per fornire
notizie e consigli sul apprendimento (www.europa.eu/ploteus): programmi di scambio, borse di studio,
riconoscimento di descrizioni dei sistemi di istruzione e apprendimento dei vari paesi europei, nonché
diplomi, titoli e altre indicazioni dei siti web degli istituti di istruzione superiore, i database dei corsi di for-
qualifiche universitarie o
mazione, le scuole... Attraverso Ploteus è possibile anche avere notizie pratiche, ad
professionali straniere.
esempio su come raggiungere la località e dove alloggiare, sul costo della vita, le tasse,
i servizi cui si può accedere.
Per sapere se il diploma conseguito in Italia sia o meno riconosciuto nei diversi sistemi
di istruzione esteri è utile visitare il sito www.enic-naric.net che contiene una grande
La rete NARIC (National mole di informazioni sulle Università dei 55 paesi che aderiscono al network, oltre che
Academic Recognition
Information Centres) i link ai siti per richiedere direttamente il riconoscimento del proprio titolo di studio
mira a informare e i dettagli sulle modalità, i tempi, i requisiti per fare domanda di iscrizione. Sul sito
sulle opportunità si trovano anche notizie sui diversi sistemi d’istruzione europei e sulle opportunità di
e le procedure di
studio all’estero, su prestiti e borse di studio, nonché su questioni pratiche collegate
riconoscimento dei titoli
di studio all’estero. alla mobilità e all’equipollenza.
Vorrei studiare negli Stati Uniti. Se la meta sono gli USA è bene conoscere la differenza
tra colleges e universities: i primi offrono solo undergraduate degrees (equivalenti alla
laurea triennale), corsi di studi della durata di 4 anni, mentre le universities anche gra-
Vuoi studiare duate degrees (corsi di formazione dopo la laurea: master e PhD, o dottorato).
matematica a Gli undergraduate degrees non sono dedicati a una materia: a seconda della sede
Oxford?
presso cui si studia, questo diploma avrà più o meno prestigio. In base ai programmi di
www.ideeperiltuofuturo.it studio, al prestigio, ai costi si sceglie l’Università che fa al caso nostro.
Una volta scelta l’Università che si desidera frequentare bisogna fare domanda, es-
sere ammessi, e poi dichiarare la materia del major, l’ambito disciplinare principale
che lo studente sceglie. In ogni caso qualsiasi undergraduate degree prevede corsi ob-
Ti interessano bligatori in più materie (sia letterarie sia scientifiche). Questa è una differenza signifi-
i programmi cativa rispetto all’Università italiana.
di scambio
universitari?
Per gli Stati Uniti l’iscrizione per gli studenti stranieri può essere fatta presentando
www.ideeperiltuofuturo.it domanda ai vari colleges all’inizio dell’ultimo anno di scuola superiore. Occorre pre-
sentare: le pagelle degli anni precedenti tradotte ufficialmente (ufficial translations of
transcripts), i materiali e gli esami richiesti anche agli studenti americani (come i test
SAT), i risultati del TOEFL (Test of English as a Foreign Language) o del IELTS (Inter-
national English Language Test), e un’intervista, che spesso può essere condotta nel
paese di provenienza da rappresentanti dell’Università a cui si fa domanda.
L’esame SAT di primo livello è un test nel quale il candidato deve rispondere a tre se-
zioni di domande (Mathematics, Critical Reading, Writing), ciascuna con un punteggio
totale di 800, per un totale di 2400 punti dall’intero esame. Punteggi di circa 700 in
ciascuna parte dell’esame sono ritenuti ottimi e attorno al 600 molto buoni.
XIV
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VERSO IL LAVORO
Vorresti trovare lavoro? Sul sito www.ideeperiltuofuturo.it trovi tante informa-
zioni utili per aiutarti nella tua ricerca: dai centri per l’impiego ai siti e ai giornali
di riferimento, dai contratti a come si sostiene un colloquio di lavoro.
Quando si è alla ricerca di un lavoro, prima o poi arriva il momento di inviare
(per posta ordinaria o per e-mail) il proprio Curriculum Vitae (CV) e una lettera
di accompagnamento alle aziende per le quali si desidera lavorare, sperando di
essere chiamati per un colloquio.
XV
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VERSO IL LAVORO
Sintetici sì, ma non vaghi o generici: l’impegno nello scrivere la lettera sta proprio
nel risultare sinceri, con le idee chiare ma anche aperti a varie possibilità.
La lettera deve far capire che si conosce, anche se dal di fuori, l’azienda e che se ne
comprendono le necessità. Per avere queste informazioni è necessario visitarne il sito
internet ma anche, ad esempio, cercare e, se si può, sperimentare i prodotti di quell’a-
zienda. In questo modo sarà più facile mettersi dal punto di vista dell’azienda stessa,
capire quali competenze potrebbero essere utili e puntare su quelle.
Le possibilità di essere valutati crescono se la busta che contiene lettera e CV, o l’e-
Vuoi cercare mail, è indirizzata al direttore del settore nel quale vorremmo lavorare e non generica-
lavoro in Italia o mente all’impresa o, ad esempio, all’ufficio delle risorse umane. In questo caso bisogna
all’estero? fare accurati controlli per essere certi di scrivere correttamente il nome, il titolo di stu-
dio, la posizione che ricopre la persona a cui indirizziamo la lettera ed essere sicuri che
www.ideeperiltuofuturo.it
effettivamente lavori ancora lì.
A chi vuole lavorare per “La Moz- ho frequentato l’Istituto professionale per i Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale
zarella” è richiesta personalità, grinta a di A… diplomandomi con 96/100. Di recente ho seguito un corso di specializzazione
della Regione B… in Sicurezza alimentare, che verteva sulle moderne tecniche di analisi
e condivisione dei valori dell’azienda. degli alimenti.
Con una telefonata Carla verifica che il
Il vostro nome, che conosco sin da piccola, per me è sinonimo di serietà e af¿dabilità
responsabile della sicurezza alimentare e condivido l’obiettivo di puntare sulla qualità e la sostenibilità della produzione e
è il dott. Biancolatte. sul rispetto per l’ambiente; mi è sempre piaciuta l’idea di lavorare nell’area della
produzione e del controllo alimentare, e in particolare nella produzione dei latticini
Ecco la lettera di accompagnamento che apprezzo molto, pertanto vi chiedo gentilmente di informarmi riguardo alla vostra
scritta da Carla. disponibilità.
Carla Bianchi
XVI
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INDUZIONE
E ONDE
ELETTROMAGNETICHE
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CAPITOLO
L’INDUZIONE
27 ELETTROMAGNETICA
J. Henning Buchholz/Shutterstock
1 LA CORRENTE INDOTTA
Sappiamo che una corrente elettrica genera un campo magnetico. Al contrario, può
un campo magnetico generare una corrente elettrica? Una semplice esperienza met-
te in luce che questo è possibile.
S
S
N
N
A A
A B
La corrente non è creata da una pila o da una batteria, che non sono presenti nel cir-
cuito, ma dal movimento della calamita. All’interno della bobina, il campo magneti-
co della calamita diventa più o meno intenso a seconda che la calamita si avvicini o si
allontani.
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INDUZIONE ELETTROMAGNETICA 27 CAPITOLO
microprocessore
motore
spira
albero
motore
magnete
Figura 2 Schema di funzionamento
del contagiri di un’automobile.
▶ muoviamo con rapidità la cala- ▶ la bobina ha un maggior numero ▶ cambiamo rapidamente l’orien-
mita, per ottenere un campo ma- di spire, così che l’area del circuito è tazione del circuito rispetto alle li-
gnetico che varia velocemente; più grande; nee del campo magnetico.
S
S
N
N
N S
B
A A
B C
A
In tutti i casi, si vede che
vediamo che la variazione di ⌽Sv ^ Bv h nel tempo dipende proprio dalle tre grandezze
elencate sopra: rapidità di variazione del campo magnetico, superficie racchiusa dal
circuito, orientazione tra circuito e campo magnetico.
Il flusso di campo magnetico esprime con un numero la «facilità» con cui le linee
del campo magnetico attraversano una superficie. Come in un tiro in porta (figu-
Figura 3 La «porta efficace» a ra 3), la facilità è massima quando il tiro è perpendicolare alla porta e diminuisce
disposizione per tirare in porta dipende
dall’angolo di tiro. sempre più quando l’angolo tra la perpendicolare alla porta e la direzione del tiro
aumenta.
L’interruttore differenziale
Il fenomeno dell’induzione elettromagnetica permette di realizzare un semplice di-
spositivo (l’interruttore differenziale, talvolta detto «salvavita») in grado di proteg-
gere dal pericolo di folgorazione quando un apparecchio elettrico ha una perdita di
corrente.
956
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INDUZIONE ELETTROMAGNETICA 27 CAPITOLO
FLorentz
FLorentz
v
FE
+ +
A B
957
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CAPITOLO 27 INDUZIONE E ONDE ELETTROMAGNETICHE
ESPERIMENTO VIRTUALE Se il campo magnetico è uniforme e la sbarra continua a muoversi a velocità costan-
te, tra i suoi estremi si stabilizza una differenza di potenziale dovuta alle cariche po-
Forze elettromotrici indotte
• Gioca
sitive e negative presenti ai suoi estremi, e la separazione delle cariche si interrompe.
• Misura All’equilibrio, la forza elettrica compensa quella magnetica.
• Esercitati
fem vh
1 ^ B
i= =- . (2)
R R t
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INDUZIONE ELETTROMAGNETICA 27 CAPITOLO
ESEMPIO
(B v) - 7,3 # 10 -4 Wb T : m2
fem = - =- = 0,14 =
t 5,2 # 10 -3 s s
N m2 J
= 0,14 : = 0,14 = 0,14 V.
A:m s C
Le corde della chitarra sono costruite con un materiale adatto, che viene magnetiz-
zato. Così l’oscillazione della corda crea un campo magnetico variabile nella bobina
Artmim/Shutterstock
sottostante che, a sua volta, genera una corrente elettrica che riproduce il movimen-
to della corda. È questo il segnale che viene inviato all’amplificatore e che genera il
caratteristico suono della chitarra elettrica.
959
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CAPITOLO 27 INDUZIONE E ONDE ELETTROMAGNETICHE
Ai Af lv t.
e siamo infine in grado di calcolare il secondo membro della (1), che risulta
v)
(B - Blv t
- =- = Blv (5)
t t
Calcolo della forza elettromotrice. Nel circuito indotto è dissipata energia per ef-
fetto Joule. Come sappiamo, la potenza Pd dissipata in questo modo è data dalla
formula
Pd fem i (6)
Perché la sbarra continui a muoversi con velocità costante, bisogna che sia spinta da
una forza esterna uguale e contraria alla forza magnetica. Il lavoro compiuto da que-
sta forza esterna è quello che fornisce l’energia dissipata per effetto Joule.
In un intervallo di tempo t la forza esterna, che ha la stessa direzione e lo stesso
verso dello spostamento della sbarra, compie un lavoro
960
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INDUZIONE ELETTROMAGNETICA 27 CAPITOLO
W Fs Bilvt,
W Bilv t (7)
= Pe = = Bilv.
t t
Imponendo che la potenza dissipata Pd (formula (6)) sia uguale alla potenza fornita
Pe (formula (7)) otteniamo
Come si vede, il valore Blv della forza elettromotrice, dato dalla formula (8), è uguale a
quello della quantità ( B v )/t, dato dalla (5), per cui la dimostrazione è conclusa.
3 LA LEGGE DI LENZ
Quando una calamita si avvicina a un circuito (fi- ANIMAZIONE
gura 10), il campo magnetico prodotto dalla cala-
La legge di Lenz
mita, nella zona di spazio dove si trova il circuito, (2 minuti e mezzo)
S
aumenta.
La variazione del flusso magnetico attraverso la su- S
Qual è il verso della corrente indotta? Tenendo conto che questi due campi si som-
mano come vettori esaminiamo due possibilità.
N
N
Bindotto Bindotto
i i
i
i
Bindotto Bindotto
Bcalamita
Bcalamita
A B
Nel primo caso, il campo indotto accentuerebbe l’aumento del flusso totale, il quale,
a sua volta, creerebbe una corrente indotta più intensa e quindi un nuovo campo
magnetico indotto, innescando un processo senza fine. Si otterrebbe così energia
elettrica gratis, in contrasto con il principio di conservazione dell’energia.
Poiché questo non è possibile, la corrente indotta deve circolare in senso antiora-
rio, in modo da contrastare l’aumento del campo della calamita.
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CAPITOLO 27 INDUZIONE E ONDE ELETTROMAGNETICHE
Per un circuito che rimane invariato al passare del tempo questa legge, che prende il
B Bindotto nome dal fisico russo Emilij Kristianovič Lenz (1804-1865), (figura 11) dice che
• una corrente indotta, causata da un aumento B v del campo magnetico esterno
i v
B , genera un proprio campo magnetico indotto, B vindotto , che ha verso opposto a
B quello di B v;
• una corrente indotta, causata da una diminuzione B v del campo magnetico esterno
v v v.
B , genera un proprio campo magnetico indotto, Bindotto , che ha lo stesso verso di B
Figura 11 Figura sopra: il flusso Dal punto di vista matematico, la legge di Lenz è espressa dal segno meno che com-
S(Bv) aumenta. Figura sotto: il flusso
S(Bv) diminuisce. Il campo magnetico pare nelle formule (1), (2), (3) e (4).
dovuto alla corrente indotta è sempre
tale da opporsi alla variazione di flusso
che la genera.
Le correnti di Foucault
Una lamina di rame, che è un materiale diaamagnetico, non risente in modo apprez-
zabile della presenza di un campo magnetico. Però, se si tenta di estrarre rapidamente
tale lamina da un campo magnetico piuttosto intenso, si avverte una forte resistenza.
Questo effetto è dovuto al fatto che, quando la lamina di rame è estratta dal cam-
po magnetico, le sue parti che si trovano al bordo del campo subiscono una variazio-
ne di flusso magnetico (figura 12).
flusso
diverso
da zero
IN LABORATORIO La variazione del flusso di campo magnetico origina delle correnti indotte, che
scorrono nel volume del metallo e hanno un andamento simile a quello di un
Correnti di Foucault
vortice.
• Video (2 minuti)
• Test (3 domande)
Esse sono dette correnti parassite o correnti di Foucault, dal nome del fisico fran-
cese Jean Bernard Léon Foucault (1819-1868).
Per la legge di Lenz, le correnti di Foucault sono tali da opporsi alla variazione di
flusso che le ha generate e, proprio per questa ragione, la forza magnetica che agisce
su di esse è rivolta nel verso opposto a quello del moto che si vuole imprimere alla
lamina estraendola dal magnete.
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INDUZIONE ELETTROMAGNETICA 27 CAPITOLO
Una verifica del fatto che le correnti parassite sono dovute alla variazione di flusso
magnetico la si ottiene estraendo lentamente la stessa lamina di rame dal campo ma-
gnetico: la forza frenante che si avverte è molto minore di quella che si era rilevata in
precedenza, perché ora la variazione del flusso magnetico è meno rapida e, quindi, le
correnti sono più deboli.
Lo stesso accade nel circuito indotto esaminato nel paragrafo precedente: la forza
magnetica che agisce sulla corrente che circola nella sbarra conduttrice si oppone al
moto della sbarra stessa.
Le correnti di Foucault sono alla base del funzionamento dei freni magnetici che
sono presenti in alcuni tipi di treni o nelle attrazioni dei parchi di divertimento, ma
anche del meccanismo di regolazione magnetica della difficoltà di pedalata che è
presente in molte biciclette da camera.
Un altro fenomeno legato alle correnti parassite è il riscaldamento per effetto Jou-
le di parti in metallo, in presenza di campi magnetici variabili. Il problema si pone,
per esempio, nei nuclei metallici presenti nei motori elettrici a corrente alternata o
nei trasformatori.
Questo meccanismo è in grado di dissipare grandi quantità di energia e, per evi-
newphotoservice/Shutterstock
tarlo, i nuclei stessi non sono costruiti come blocchi compatti, ma assemblando un
grande numero di lamierini o di fili, separati da sottili strati isolanti. In questo modo
la resistenza elettrica del nucleo metallico è elevata e, di conseguenza, le correnti pa-
rassite risultano poco intense.
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CAPITOLO 27 INDUZIONE E ONDE ELETTROMAGNETICHE
L’induttanza di un circuito
Il flusso di campo magnetico che attraversa un circuito è direttamente proporzio-
nale all’intensità di corrente che fluisce nel filo che forma il circuito stesso; ciò è
espresso dalla formula
v ) Li
( B (9)
Funzione esponenziale Conoscendo l’induttanza L, la resistenza R del circuito e la forza elettromotrice fem
La funzione esponenziale del generatore, è possibile scrivere l’espressione della corrente che fluisce nel circui-
interviene nelle formule (10) to RL dopo la chiusura dell’interruttore. Essa risulta:
e (11) perché, in un circuito
con resistenza R, la corrente i
fem ^
1 - e- L th
R
è tale che i^ t h = (10)
R
fem Ri,
che vale insieme alla seconda mentre quella che si ha dopo l’apertura del circuito ha la forma
delle formule (12): la sola
funzione non nulla che è fem - R t
uguale alla propria derivata è i^ t h = e L (11)
l’esponenziale. R
v)
(B i di
fem =- =-L oppure fem =- L (12)
t t dt
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