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+ DIDATTICA Idee per imparare

Giuseppe Ruffo Nunzio Lanotte


Fisica
Lezioni e problemi
Terza edizione di Lezioni di fisica
Mappe illustrate
delle lezioni

Definizioni, leggi
e concetti

Esercizi guidati
per il ripasso

SCIENZE
IL SISTEMA INTERNAZIONALE DI UNITÀ

Grandezze fondamentali
Grandezza Unità di misura Simbolo
lunghezza metro m
massa kilogrammo kg
intervallo di tempo secondo s
intensità di corrente elettrica ampere A
temperatura kelvin K
intensità luminosa candela cd
quantità di sostanza mole mol

Grandezze derivate
Grandezza Unità di misura Simbolo Definizione
area metro quadrato m2
volume metro cubo m3
velocità metro al secondo m/s
accelerazione metro al secondo quadrato m/s2
frequenza hertz Hz 1 Hz = 1/s
periodo secondo s
angolo piano radiante rad (numero puro)
velocità angolare radiante al secondo rad/s
m
forza newton N 1 N = 1 kg·
s2
momento di una forza newton per metro N·m
m
quantità di moto kilogrammo per metro al secondo kg·
s
impulso newton per secondo N·s
energia, lavoro, calore joule J 1 J = 1 N·m
J
potenza watt W 1W=1
s
densità (massa volumica) kilogrammo al metro cubo kg/m3
peso specifico newton al metro cubo N/m3
N
pressione pascal Pa 1 Pa = 1
m2
molarità moli al litro M mol/L
capacità termica joule al kelvin J/K
J
calore specifico joule al kelvin per ogni kilogrammo
K·kg
calore latente joule al kilogrammo J/kg
carica elettrica coulomb C 1 C = 1 A·s
intensità del campo elettrico newton al coulomb N/C
intensità del campo gravitazionale newton al kilogrammo N/kg
differenza di potenziale elettrico,
volt V 1V = 1 J
forza elettromotrice C
capacità elettrica farad F 1F=1 C
V
resistenza ohm Ω 1Ω=1 V
A
resistività ohm per metro Ω·m
N
intensità del campo magnetico tesla T 1T=1
A·m
flusso magnetico weber Wb 1 Wb = 1 T·m2
s
induttanza elettrica henry H 1 H = 1 V·
A
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Giuseppe Ruffo Nunzio Lanotte


Fisica
Lezioni e problemi
Terza edizione di Lezioni di fisica

Prefissi S.I. dei multipli e dei sottomultipli delle unitˆ di misura

Nome Simbolo Fattore


(davanti al nome dell’unità) (davanti al simbolo dell’unità) di moltiplicazione
yotta Y 1024
zetta Z 1021
exa E 1018
peta P 1015
tera T 1012
giga G 109
mega M 106
kilo k 103
etto h 102
deca da 101
deci d 101
centi c 102
milli m 103
micro  106
nano n 109
pico p 1012
femto f 1015
atto a 1018
zepto z 1021
yocto y 1024
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– Segreteria di redazione: Deborah Lorenzini, Rossella Frezzato
– Progetto grafico: Miguel Sal & C., Bologna
– Rilettura testi: il Nove, Bologna
– Disegni: Thomas Trojer

Contributi:
– Le mappe delle lezioni sono a cura di Anastasis (con la collaborazione di Agnese Del Zozzo e Alessandro Venturelli)
– Rilettura critica: Mariangela Mazzanti

Copertina:
– Progetto grafico: Miguel Sal & C., Bologna
– Realizzazione: Roberto Marchetti e Francesca Ponti
– Immagine di copertina: Image by © Randy Lincks/Corbis

Prima edizione: marzo 2016

Ristampa: prima tiratura


5 4 3 2 1 2016 2017 2018 2019 2020

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Giuseppe Ruffo Nunzio Lanotte


Fisica
Lezioni e problemi
Terza edizione di Lezioni di fisica

SCIENZE
SOMMARIO

1. La misura delle grandezze fisiche 2

2. La rappresentazione di dati e fenomeni 16

3. I vettori e le forze 25

4. L’equilibrio dei corpi solidi 34

5. L’equilibrio dei fluidi 43

6. Il moto rettilineo 51

7. Il moto nel piano 58

8. I princìpi della dinamica 66

9. Energia e lavoro 79

10. I princìpi di conservazione 87

11. Calore e temperatura 97

12. La termodinamica 104

13. Il suono 114

14. La luce 123

15. Fenomeni elettrostatici 136

16. La corrente elettrica continua 146

17. I circuiti elettrici 154

18. Il campo magnetico 162

19. Induzione e onde elettromagnetiche 170

1
1 La misura deLLe
grandezze fisiche

Lezione 2 Le unità di misura e il Sistema Internazionale

Sistema Internazionale

Associa le 7 grandezze fondamentali Da qui si ricavano le unità di


alle rispettive unità di misura misura delle grandezze derivate

ESEMPIO
Grandezza
Unità di misUra
fondamentale

nome nome simbolo spazio metri


velocità = tempo b secondo l
lunghezza metro m

massa kilogrammo kg unità di misura

tempo secondo s

temperatura kelvin K

intensità di corrente elettrica ampere A

intensità luminosa candela cd

quantità di sostanza mole mol

2
dello
omogenee significa ESEMPIO
stesso tipo
due
temperature
Grandezze due grandezze
fisiche possono essere

non di tipo
significa ESEMPIO
omogenee differente
spazio
e tempo

4 kg maggiore
confronto ESEMPIO
di (>) 2,2 kg

grandezza
rISultatO
omogenea
Operazioni tra addizione/sottrazione
grandezze fisiche tra grandezze omogenee

ESEMPIO 8 m + 5 m = 13 m

grandezza non
rISultatO
omogenea
moltiplicazione/
divisione tra grandezze
non omogenee
120 m m
ESEMPIO 2,5 s = 48 s

3
Unità 1 La misura delle grandezze fisiche

Lezione 3 La misura di spazi e tempi

Il metro

equivalenza tra
multipli e sottomultipli

per passare al sottomultiplo moltiplica il valore della misura per 10 ×


× 10 × 10 × 10 × 10 ×10 × 10
ESEMPIO
0,02 m =
kilometri ettometri decametri meTri decimetri centimetri millimetri = 0,02 × 1000 mm =
= 20 mm
km hm dam m dm cm mm 12 cm =
= 12 : 100 m =
: 10 : 10 : 10 : 10 : 10 : 10 = 0,12 m
: per passare al multiplo dividi il valore della misura per 10

area volUme

figura disegno formula figura disegno formula

rettangolo h A=b·h cubo l V = l3


b

quadrato A = l2
l b b
parallelepipedo V=a·b·c
c
a
triangolo h b·h
A= 2 r
l b
b cilindro h V = π · r2 · h
regolare
trapezio h (a + b) · h
A= 2
a
r
sfera 4
cerchio A = πr 2 V = 3 πr3
r

4
Le misure
di aree

unità di misura (SI)


equivalenza tra
multipli e sottomultipli
metro quadrato
(m2)

per passare al sottomultiplo moltiplica per 100 ×


× 100 × 100 × 100
ESEMPIO
meTri
2
decametri decimetri centimetri 0,29 m =
... quadrati QuadraTi quadrati quadrati … = 0,29 × 100 dm2 =
= 29 dm2

... dam2 m2 dm2 cm2 … 12 850 cm2 =


= 12 850 : 10 000 m2 =
= 1,285 m2
: 100 : 100 : 100

: per passare al multiplo dividi per 100

Le misure
di volumi

unità di misura (SI)


equivalenza tra
metro cubo multipli e sottomultipli
(m3)

per passare al sottomultiplo moltiplica per 1000 ×


× 1000 × 1000 × 1000
ESEMPIO
3
0,1 m =
decametri meTri decimetri centimetri = 0,1 × 1000 dm3 =
... cubi cuBi cubi cubi …
= 100 dm3
0,9 dm3 =
... dam3 m3 dm3 cm3 …
= 0,9 : 1000 m3 =
= 0,0009 m3
: 1000 : 1000 : 1000

: per passare al multiplo dividi per 1000

5
Unità 1 La misura delle grandezze fisiche

Lezione 4 La misura della massa

quantità di materia
è la
contenuta in un corpo

nome simbolo equivalenza


tonnellata t 1000 kg
kilogrammo kg 1 kg
unità di multipli
kilogrammo
La massa misura
(kg) e sottomultipli ettogrammo hg 0,1 kg
(SI)
grammo g 0,001 kg
milligrammo mg 0,000 001 kg
microgrammo µg 0,000 000 001 kg

bilancia a bracci uguali

strumento di misura

caratteristica si kilogrammi
massa è una
del corpo misura in (kg)

Il peso NoN è il
e la massa

si newton
peso è una forza
misura in (N)

6
Lezione 5 La densità di una sostanza

La concentrazione della massa


varia
a seconda della sostanza

ferro alluminio acqua benzina gas butano


1m
1m

1m 2700 kg 1000 kg 720 kg 1,29 kg


7800 kg

definiamo una
nuova grandezza:
la densità

FOrMula ESEMPIO

a Parole in simBoli Unità di misUra Un oggetto ha massa 54 kg e


occupa un volume di 0,02 m3.
massa m kg
densità = d= V La sua densità vale
volume m3
54 kg kg
d= = 2700
0,02 m3 m3

per kg
calcolare m = d ·V ESEMPIO m = 2700 # 0,02 m3 = 54 kg
la massa m3

Formule inverse

per 54 kg
calcolare V=
m
ESEMPIO
V= = 0,02 m3
d kg
il volume 2700 3
m

7
Unità 1 La misura delle grandezze fisiche

Lezione 6 La notazione scientifica

modo per scrivere


Che cos’è i numeri e quindi ESEMPIO 5,97 × 1024
anche le misure
numero potenza
maggiore di 10
Quando ho o uguale a 1
Quando numeri troppo e minore di 10
si usa grandi oppure
troppo piccoli

Per evitare di scrivere


Notazione Perché
troppi zeri prima o
scientifica si usa
dopo la virgola Si mette la virgola dopo la
prima cifra intera

Numeri
ESEMPIO 149 000 000 000 = 1,49 × 10 11
molto grandi

L’esponente è il numero
di cifre dopo la prima

Come
si scrive?

Si mette la virgola dopo la


prima cifra diversa da zero

Numeri
ESEMPIO 0,000 000 000 12 = 1,2 × 10 −10
molto piccoli

L’esponente (segno −) è il numero


di posti di cui si è spostata la virgola

8
moltiplicazione × divisione :
^2 # 103 mh # ^3 # 104 mh ^6 # 105 m3h | ^2 # 102 mh

2 × 103 m 6 × 105 m3

× × × : : :

3 × 104 m 2 × 102 m

= = = = = =

6 × 107 m2 3 × 103 m2

AN × AM = AN + M AN : AM = AN − M

Operazioni
con notazione addizione + sottrazione −
scientifica ^4 # 105 mh + ^3 # 105 mh ^7 # 104 mh - ^2 # 104 mh

4 × 105 m 7 × 104 m

+ −

3 × 105 m 2 × 104 m

= =

7 × 105 m 5 × 104 m

L’esponente e l’unità L’esponente e l’unità


di misura devono di misura devono
essere gli stessi essere gli stessi

elevamento a potenza radice quadrata

(5 × 103 s)2 9,0 # 104 m2

(5)2 × (103)2 (s)2 9,0 × 104 m2

Scrivo il risultato
6 2 in notazione
25 × 10 s scientifica 3,0 × 102 m
2,50 × 107 s2
(AN)M = AN × M

9
Unità 1 La misura delle grandezze fisiche

Lezione 7 L’incertezza di una misura

sempre per difetto


si ripetono
sistematici sempre allo sono
stesso modo
sempre per eccesso

il pesetto di una bilancia a due bracci si è consumato


ESEMPIO
Errori nelle e dà sempre una misura errata per eccesso
misure

per difetto
dovuti possono
accidentali
al caso essere
per eccesso

la misura del tempo di un’oscillazione del


ESEMPIO
pendolo può essere falsata da una corrente d’aria

Risultato di è necessario la misura


una misura associare a un errore

ESEMPIO lunghezza = 1,7 cm ± 0,1 cm incertezza

detta
misura
errore
assoluto

10
Si ripete la
misura tante volte
(n) poi si calcola

Errore assoluto Errore relativo Errore percentuale


Valore medio
ea er ep

somma misure valore max - valore min errore assoluto e p = errore relativo · 100
valore medio = numero misure ea = 2 er =
valore medio

- senza unità - senza unità


stessa unità di misura della di misura di misura
grandezza misurata - indica il grado - indica il grado
di precisione di precisione

ho misurato quattro volte una massa (n = 4)


ESEMPIO
4,00 kg 4,02 kg 4,05 kg 3,97 kg

mmedia = (4,05 - 3,97) kg


ea = = 0,04 kg ep = (0,01 × 100)% = 1%
(4,00 + 4,02 + 4,05 + 3,97) kg 2 er = = 0,01
= = 4,01 kg
4 = 0,04 kg
= 4,01 kg

11
Unità 1 La misura delle grandezze fisiche

Lezione 8 Cifre significative ed errori sulle misure indirette

indicazioni sulla
forniscono
precisione della misura

Le cifre dipendono
dalla misura
significative dell’incertezza

contando il numero di cifre a partire


si calcolano dalla prima cifra diversa da zero, da
sinistra, fino alla fine del numero

12,45 0,340 0,34 0,034


ESEMPIO
4 cifre significative 3 cifre significative 2 cifre significative 2 cifre significative

ESEMPIO
il risultato deve avere 10,52 m : 2,21 s = 4,760180 m/s
moltiplicazione × lo stesso numero
divisione : di cifre significative diventa
di misure della misura meno
precisa 10,52 m : 2,21 s = 4,76 m/s

ESEMPIO
2,2 s + 7,37 s
Le cifre bisogna
addizione +
approssimare le
significative sottrazione −
misure a quella
diventa
nei calcoli di misure
meno precisa
2,2 s + 7,4 s = 9,6 s

ESEMPIO
(5,73 m) × 4 = 22,92 m
moltiplicazione × il risultato deve avere
divisione : lo stesso numero di
diventa
di una misura cifre significative
per un numero della misura
(5,73 m) × 4 = 22,9 m

12
Nelle misure Nelle misure
indirette indirette

Somma (+) Differenza (−) Prodotto (×) Quoziente (:)


tra due grandezze tra due grandezze tra due grandezze tra due grandezze
G=A+B G=A−B G=A×B A
G= B

errore assoluto G =
errore assoluto A+ errore percentuale G =
errore assoluto B errore percentuale A +
errore percentuale B

ESEMPIO ESEMPIO

La massa (m, grandezza A) di un oggetto è stata


In un rettangolo la base (grandezza A) misurata con l’errore del 3% e il volume (V,
misura (5,0 ± 0,2) cm e grandezza B) con l’errore del 2%.
l’altezza (grandezza B) misura (3,5 ± 0,1) cm. La densità d = m/V ha un errore percentuale pari a
Il semiperimetro vale (8,5 ± 0,3) cm. ep = 3% + 2% = 5%

13
Unità 1 La misura delle grandezze fisiche

DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI

■ Il sistema internazionale di unità di misura


errore relativo: er =
ea
(SI) è composto da sette grandezze fondamen- valore medio
tali. Le altre grandezze fisiche, dette grandezze
derivate, si ricavano da quelle fondamentali. errore percentuale: ep = (er × 100)%
Ecco alcuni esempi:
• l’area si misura in metri quadrati (m2); Facciamo operazioni con due misure A e B.
• il volume si misura in metri cubi (m3); • Errore su somma e differenza:
• la densità d = m/V si misura in kg/m3. G = A + B oppure G = A − B
ea (su G) = ea (su A) + ea (su B)
■ Il risultato di una misura può essere scritto as-
sociando l’errore. Se la misura è ripetuta si as-
• Errore su quoziente e prodotto:
sume come risultato il valore medio della
G = A ∙ B oppure G = A/B
grandezza, e come errore assoluto (ea) la semi-
ep (su G) = ep (su A) + ep (su B)
differenza tra il valore massimo e quello mini-
mo misurati: ■ La notazione scientifica è comoda per espri-
somma delle misure mere numeri molto grandi o molto piccoli. Un
valore medio =
numero delle misure numero è in notazione scientifica quando è
scritto nella forma a × 10n, a è maggiore o
valore massimo – valore minimo uguale a 1 e minore di 10, n è un numero inte-
ea = 2 ro positivo o negativo.

QUESITI
1 Un libro ha massa 620 g, lunghezza 27 cm, volume 1197 cm3.
▶ Esprimi i dati in unità del SI.
................................................................................................................................................................................................................................................................................

2 La lunghezza di una racchetta è 68 cm, misurata con un righello millimetrato.


▶ Scrivi il risultato della misura nella forma l = … cm ± …..
................................................................................................................................................................................................................................................................................

3 La densità del ghiaccio è 900 kg/m3.


▶ Quale volume occupa un blocco di ghiaccio di massa 18 kg?
................................................................................................................................................................................................................................................................................

4 La misura della corrente elettrica che attraversa un circuito viene ripetuta diverse volte.
▶ Qual è il valore più attendibile della corrente e qual è l’incertezza sulla misura?
................................................................................................................................................................................................................................................................................

5 Considera il numero 370 000.


▶ Come si scrive in notazione scientifica?

................................................................................................................................................................................................................................................................................

14
PROBLEMI GUIDATI
6 L’area della superficie di un appartamento viene misurata più volte fornendo i seguenti
risultati:

75,5 m2 76,0 m2 74,5 m2 76,5 m2 77,5 m2

a) Qual è il valore medio dell’area?


b) Calcola l’errore assoluto associato al valore medio.
Passi
− Determina il valore medio con la formula Amedio = (A1 + A2 + A3 + A4 + A5)/5.
− L’errore assoluto è la semidifferenza tra…

7 Il raggio e l’altezza di un cilindro sono: r = 2,50 m e h = 6,25 m; entrambi sono stati


misurati con un errore assoluto di 1 cm.
▶ Determina il volume del cilindro e scrivi il risultato associando l’errore assoluto.
Passi
− V = π ∙ r2 ∙ h; determina l’errore percentuale sul volume: ep (su V) = 2 × ep (su r) + ep (su h).
− Errore assoluto sul volume: ea = (ep/100) × V.
− Scrivi il risultato nella forma V = ................ ± ea.

PROBLEMI CON SUGGERIMENTI

8 Una bombola di volume 100 litri, piena di gas metano, ha una massa di 15,800 kg. La
densità del gas è 0,72 kg/m3.
▶ Qual è la massa della bombola quando è vuota?
Suggerimento: dopo aver ricavato m dalla formula della densità, calcola la massa del gas
poi quella della bombola vuota per differenza (1 litro = 1 dm3).
[15,73 kg]

9 Un neonato viene pesato dalla mamma prima e dopo l’allattamento; i valori delle masse,
misurati con una precisione dell’1%, sono 3,50 kg prima e 3,70 kg dopo.
a) Determina quanti grammi di latte ha assunto il bambino.
b) Scrivi il risultato associando l’errore assoluto.
Suggerimento: calcola la quantità di latte per differenza; l’errore assoluto sulla massa di
latte è la somma degli errori assoluti sulle masse del bambino.
[a) 0,20 kg; b) 0,20 kg ± 0,07 kg]

PROBLEMA
10 Le misure dei lati di un rettangolo sono: b = 5,0 cm ± 0,1 cm; h = 10,0 cm ± 0,1 cm.
a) Calcola il semiperimetro e scrivi il risultato associando l’errore assoluto.
b) Determina l’area e l’errore percentuale.
[a) 15,0 cm ± 0,2 cm; b) 50,0 cm2, 3%]

15
2 La rappresentazione
di dati e fenomeni

Lezione 1 Le rappresentazioni di un fenomeno


Mettiamo un recipiente graduato sotto un rubinetto d’acqua

tempo quantità di
acqua
(t) = 0 minuti (q) = 0 litri

quantità di tempo
tempo acqua 1 min
(t) = 1 minuto (q) = 2 litri
2L

quantità di tempo
tempo acqua 2 min
(t) = 2 minuti (q) = 4 litri Rappresentazioni
4L

quantità di tempo
tempo acqua 3 min
(t) = 3 minuti (q) = 6 litri
6L

quantità di tempo
tempo acqua 4 min
(t) = 4 minuti (q) = 8 litri
8L

quantità di tempo
tempo acqua 5 min
(t) = 5 minuti (q) = 10 litri
10 L

16
Rappresentazione mediante tabella

caratteristiche come si costruisce

Conoscenza del fenomeno limitata Disegno una tabella La completo con i dati
ad alcuni intervalli di tempo
Tempo Quantità di Tempo Quantità di
(minuti) acqua (litri) (minuti) acqua (litri)
0 0
1 2
2 4
3 6
4 8
5 10

Rappresentazione mediante grafico

caratteristiche come si costruisce

Visione sintetica e immediata Rappresento: quantità d’acqua (L)


del fenomeno - la grandezza 10
8
indipendente 6
sull’asse x 4
- la grandezza 2
dipendente
O 1 2 3 4 5
sull’asse y
tempo (min)

Rappresentazione mediante formula

caratteristiche come si costruisce

Rappresentazione astratta Trovando la legge matematica


ma con più informazioni che lega le grandezze misurate

ESEMPIO Tempo Quantità


(minuti) di acqua (litri)
osservo 0 0=2.0
la tabella 1 2=2.1
per cercare
la legge che 2 4=2.2
lega le misure 3 6=2.3
4 8=2.4
5 10 = 2 . 5

FORMULA q=2.t

17
Unitˆ 2 La rappresentazione di dati e fenomeni

Lezione 2 I grafici cartesiani

Per disegnare
il grafico

Dalla tabella Dalla formula


1. Disegno un piano cartesiano al grafico al grafico
y
asse delle ordinate
Guardando i valori della tabella, - Costruisco una tabella
disegno i punti e li unisco assegnando valori
alla x e calcolando
Tempo Quantità i corrispondenti valori
(minuti) (litri) della y
O x
origine asse delle 0 0 - Per ogni coppia
degli assi ascisse
1 2 di grandezze disegno
2 4 un punto sul piano
2. Scrivo per ogni asse la
grandezza con la rispettiva 3 6 y = 2 . x2
unità di misura 4 8
5 10 x y
Asse x: variabile indipendente
Asse y: variabile dipendente ... ... 0 2 × 02 = 0
1 2 × 12 = 2
120
quantità d’acqua (L)

10
velocità (km/h)

8 2 2 × 22 = 8
80 6
4 3 2 × 32 = 18
40 2
4 2 × 42 = 32
O 1 2 3 4 5
O 1 2 3 4 5 5 2 × 52 = 50
tempo (min)
tempo (min)
y
3. Decido la scala migliore 50
e inserisco i dati P
40
30
Tempo Velocità Ogni punto corrisponde a una 20
(minuti) (km/h) coppia di elementi della tabella 10

0 0 O 1 2 3 4 5 x
1 40
2 70
3 85
4 120

120
velocità (km/h)

80

40

O 1 2 3 4 5
tempo (min)

18
Lezione 3 Grafici a torta e istogrammi

Il grafico a torta L’istogramma

cerchio diviso in settori di colori diversi e serie di colonne di altezza


ampiezze proporzionali ai valori della tabella variabile distribuite lungo l’asse x

ESEMPIO ESEMPIO

Dalla tabella Dalla tabella

Gas Percentuale (%) Massa (g) Percentuale (%)


azoto (N2) 78 m ≤ 20 61
ossigeno (O2) 21 20 < m ≤ 40 25
argon (Ar) 0,9 40 < m ≤ 60 8
altri gas 0,1 60 < m ≤ 80 4
80 < m ≤ 100 2
al grafico a torta

argon altri gas all’istogramma


ossigeno 0,9% 0,1%
21%
per avere 70
settori 60
percentuale (%)

leggibili, si 50
può realizzare 40
un grafico a 30
torta relativo a 20
una sola fetta 10
azoto 0
m ≤ 20 20 < m ≤ 40 40 < m ≤ 60 60 < m ≤ 80 80 < m ≤ 100
78% massa (g)

Composizione del settore «altri gas»


Gas Percentuale (%)
biossido di carbonio (CO2) 93,5
neon (Ne) 4,7
elio (He) 1,3
metano (CH4) 0,4
ossido di azoto (N2O) 0,08
ozono (O3) 0,01

ALTRI GAS neon


4,7%
elio
1,3%
metano
0,4%
biossido
di carbonio
93,5% ossido
di diazoto
0,08%
ozono
0,01%

19
Unitˆ 2 La rappresentazione di dati e fenomeni

Lezione 4 Proporzionalità diretta e correlazione lineare

Proporzionalità diretta Correlazione lineare

Due grandezze x e y sono Due grandezze x e y sono


direttamente proporzionali correlate linearmente
DESCRIZIONE se al raddoppiare di x anche y raddoppia, quando la funzione che descrive
al triplicare di x anche y triplica il loro legame è del tipo:
e così via y=a∙x+b

y
FORMULA –– = k y=a∙x+b
x

COSTANTE DI
k
PROPORZIONALITà

11
10
9
quantità d’acqua (L)

23,4 8
7
6
15,6
massa (g)

RAPPRESENTAZIONE 5
GRAFICA 4
3
7,8
2
1

O 1 2 3 O 1 2 3 4
volume (cm3) tempo (min)

retta passante per l’origine retta non passante per l’origine

Come varia la massa di una sostanza Riempio di acqua un contenitore


al variare del volume? contenente già del liquido

Volume (cm3) Massa (g) Tempo (min) Quantità di acqua


(litri)
0 0
0 3
ESEMPIO 1,0 7,8
1 5
2,0 15,6
2 7
3,0 23,4 3 9
4,0 31,2 4 11
--- --- --- ---

20
Lezione 5 Altre relazioni matematiche

Proporzionalità quadratica Proporzionalità inversa

Se due grandezze x e y Se x e y sono due grandezze


sono legate da una inversamente proporzionali,
DESCRIZIONE proporzionalità quadratica, il loro prodotto
vale una formula del tipo: si mantiene costante:
y = a ∙ x2 x∙y=k

FORMULA y = a ∙ x2 x∙y=k

COSTANTE DI
a k
PROPORZIONALITà

y
massa equilibrante (g)

600

16π 500
400
area (cm2)

9π 300
RAPPRESENTAZIONE
200
GRAFICA 4π
100
π
O x O 10 20 30 40 50 60
1 2 3 4
raggio (cm) distanza (cm)

parabola ramo di iperbole

Come varia l’area del cerchio al Più aumenta la distanza dal


variare del raggio? fulcro, minore è la massa
A = π ∙ r2 equilibrante di un’asta

Raggio (cm) Area (cm2) Distanza (cm) Massa equilibrante


(g)
0 0
ESEMPIO
60 100
1 π
50 120
2 4π
40 150
3 9π 30 200
4 16π 20 300
--- ---
10 600

21
Unitˆ 2 La rappresentazione di dati e fenomeni

Lezione 6 Grafici ed errori

Data la tabella

Massa (g) Lunghezza (cm)


0 7
100 8
200 9
300 10
400 11
500 12

Con il grafico posso trovare nuovi valori di


misure che non sono in tabella

operazione di operazione di

Interpolazione
Estrapolazione
grafica

Dal grafico si trovano i valori Prolungo il grafico per trovare


intermedi tra due grandezze valori esterni a quelli in tabella

ESEMPIO ESEMPIO

dal grafico posso trovare la lunghezza dal grafico posso trovare la lunghezza
che corrisponde alla massa di 350 kg che corrisponde alla massa di 600 kg

13
12 12
11 11
10,5 10
10
9
lunghezza (cm)

9
8 8
7 7
lunghezza (cm)

6 6
5 5
4 4
3 3
2 2
1 1
O 100 200 300 400 500 O 100 200 300 400 500
350 massa (g) 600
massa (g)

22
DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI

■ Due grandezze y e x sono direttamente pro- ■ Due grandezze y e x sono inversamente pro-
porzionali quando il loro rapporto è costante: porzionali quando il loro prodotto è costante:
y/x = k xy=k
k è la costante di proporzio- y k è la costante di propor- y
nalità diretta. I punti del gra- zionalità inversa. I punti
fico di due grandezze diretta- del grafico di due gran-
mente proporzionali si tro- dezze inversamente pro-
vano su una retta che passa O x porzionali si trovano su O x
per l’origine degli assi. una curva chiamata
iperbole.
■ La relazione tra due grandezze y e x è una cor-
relazione lineare se può essere espressa dalla ■ La relazione tra due grandezze y e x è una pro-
formula: porzionalità quadratica se può essere espressa
y=axb dalla formula:
dove a e b sono costanti diver- y y  costante  x2
se da zero. I punti del grafico di due
y
I punti del grafico di due grandezze legate da una
grandezze correlate linear- proporzionalità quadrati-
mente si trovano su una semi- O x ca si trovano su una curva
retta che non passa per l’ori- detta parabola, che passa O x
gine degli assi cartesiani. per l’origine.

QUESITI

1 Al mercato il cartello sul prosciutto crudo riporta un prezzo di 2,50 euro per ettogrammo.
▶ Qual è la relazione tra quantità acquistata e spesa?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

2 La seguente tabella rappresenta la base e l’altezza di rettangoli diversi aventi tutti la stessa area.
Base (cm) 2 2,5 ................
Altezza (cm) 12 ................ 5
▶ Completala con i valori mancanti, poi scrivi la relazione tra le due grandezze.
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

3 Il legame tra due grandezze x e y è rappresentato dalla formula: (y – 2)/x = 3.


▶ Quale tipo di relazione lega le due grandezze?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

4 Due grandezze x e y sono legate da una proporzionalità quadratica; per x = 2 si ha y = 3.


▶ Quale valore assume y quando x = 5?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

5 Il grafico pressione-volume di un gas è un’iperbole.


▶ Che cosa succede se il volume raddoppia?
...................................................................................................................................................................................................................................................

23
Unità 2 La rappresentazione di dati e fenomeni

prObLEmI GUIDaTI

6 La velocità con cui una goccia d’acqua cade a terra da un balcone è direttamente
proporzionale al tempo; dopo un tempo t1 = 1,2 s la velocità raggiunge il valore v1 = 11,76 m/s.
a) Dopo quanto tempo la velocità diventa uguale a 21,56 m/s?
b) Costruisci il grafico velocità-tempo.
Passi
− La costante di proporzionalità è: k = v1/t1 = ................ m/s2.
− Al tempo t2 si ha v2/t2 = k, da cui puoi calcolare t2 con la formula inversa.
− Costruisci il grafico con la scala 1 cm " 9,8 m/s sull’asse y.
7 Nella seguente tabella sono riportati il numero N di varie piastrelle necessarie per
ricoprire un pavimento e l’area della superficie A di ogni piastrella.
N 5625 625 2500 900
A (cm2) 100 900 225 625
a) Calcola l’area della superficie del pavimento in cm2.
b) Quale relazione lega le due grandezze?
Passi
− Calcola il prodotto fra le due grandezze.
− L’area della superficie del pavimento Atot è uguale alla costante di proporzionalità k.

prObLEmI CON SUGGErImENTI

8 Il grafico a fianco rappresenta la relazione tra due grandezze x e y. y


a) Verifica che essa è rappresentata dall’equazione y 5/2 x + 5. 30
b) Per quale valore di x la variabile y è uguale a 10?
5
Suggerimento: la relazione è del tipo y  a  x  b, dove a rappresenta la pendenza
della semiretta. O 10 x
[b) x = 2]

9 L’equazione t  s/2 rappresenta il tempo t impiegato da un’automobile a


percorrere lo spazio s. Il tempo è espresso in secondi e lo spazio in metri.
a) Costruisci una tabella spazio-tempo per i primi cinque secondi.
b) Rappresenta i valori della tabella in un grafico spazio-tempo.
Suggerimento: ricava s con la formula inversa (eleva al quadrato entrambi i membri e poi
moltiplica per 2); calcola i valori dello spazio e rappresentali nel grafico.

prObLEma

10 La costante di proporzionalità inversa tra due grandezze x e y è uguale a 24.


a) Scrivi l’equazione che lega le due grandezze.
b) Costruisci una tabella assegnando alla variabile x i valori 1, 2, 3, 4, 6, 8, 12, 24.
c) Rappresenta graficamente la tabella.

24
3 I vettorI e le forze

lezIone 1 Gli spostamenti e i vettori

50 secondi (s)
Grandezza ha bisogno
del numero seguito
ESEMPIo 3,78 kilogrammi (kg)
scalare dall’unità di misura
50 gradi Celsius (°C)

Grandezza
vettoriale

necessita si indica
di 3 informazioni con un

Intensità
Direzione Verso
o modulo
verso

ESEMPIo
direzione v
lo
lo spostamento modu
m ento =
el seg
ezza d
lungh
z

direzione y
Ente matematico rappresentato
con un segmento orientato
A
5m
verso
x 30°
O
lunghezza retta su cui giace
freccia
del segmento il segmento
Intensità
Direzione Verso
o modulo
rappresenta rappresenta rappresenta

5 metri retta che forma verso


un angolo di 30° destra intensità direzione verso
con il lato lungo o modulo del vettore del vettore
del campo del vettore

25
Unitˆ 3 I vettori e le forze

lezIone 2 Operazioni con i vettori


5m 2m
stesso ESEMPIo O A B
verso
spostamento risultante
vettori sulla 2 casi
stessa retta 5m
verso O B A
ESEMPIo
opposto spostamento 2m
risultante

Somma spostamento
risultante
metodo ESEMPIo su
parallelogramma
O
vettori su posso sn
rette diverse usare
A
metodo
ESEMPIo
punta-coda
O B

Opposto - modulo uguale a v


ha - direzione uguale a v ESEMPIo –v v
(-v)
- verso opposto a v

v2

sommare al primo vettore


Differenza significa ESEMPIo
l’opposto del secondo –v2 v1– v2 v1

un vettore con: N=2


- direzione uguale a v
N è positivo:
- verso uguale a v ESEMPIo v
otteniamo
- modulo uguale al prodotto
di N per il modulo di v 2áv
Moltiplicazione
tra un numero (N)
e un vettore (v) un vettore con: N = –2
- direzione uguale a v
N è negativo:
- verso opposto a v ESEMPIo v
otteniamo
- modulo uguale al prodotto
–2 · v
di N per il modulo di v

Divisione tra un moltiplicare il modulo Per dividere un vettore v per 3,


del vettore v per moltiplico il suo modulo per 1/3
vettore (v) e un devo ESEMPIo
1 v 1
numero (N) N 3 =v· 3

26
lezIone 3 La scomposizione di un vettore
y
N
OM è il componente
vy v di v lungo l’asse x (v x ) vale la v = vx + v y
che cosa relazione
α ON è il componente
sono di v lungo l’asse y (v y )
O vx M x
Dalla punta del vettore traccio le
perpendicolari agli assi e trovo
i punti M e N Le componenti di v sono i moduli
dei vettori componenti v x e v y

componente x
vx = v ∙ cos α
vy v (orizzontale)
Componenti
come si
lungo il piano calcolano α
cartesiano O vx x componente y
vy = v ∙ sen α
(verticale)
dato l’angolo α
tra il vettore e l’asse x

v = 50 m vx = v × cos (20°) = 50 m × 0,94 = 47 m


ESEMPIo
α = 20° vy = v × sen (20°) = 50 m × 0,34 = 17 m

By
B
sommo le
Somma di C componenti Ax + Bx = Cx
Devo applico
vettori sommare x
Ay il teorema
mediante le i vettori A di Pitagora
componenti AeB sommo le
O x C= C x2 + C y2
Ax Bx componenti Ay + By = Cy
y
Scompongo A e B
nelle loro componenti
Ax e Ay, Bx e By

27
Unitˆ 3 I vettori e le forze

lezIone 4 Le forze
y

F1y
F1 F3
che cosa sono Grandezze vettoriali
x
F1x

F2

deformazioni degli oggetti


possono
provocare
cambiamenti nel moto

La Terra esercita una forza attrattiva


si misurano in definizione di circa 9,8 N su un oggetto di
newton (N)
massa 1 kg, che si trova a livello
del mare e alla nostra latitudine

Le forze
Trattenere Sollevare Piegare
un aquilone una scatola una molla

di contatto

ESEMPI
DI FoRZE

Calamita che attrae Forza


a distanza piccoli oggetti di ferro elettrostatica

Forza-peso
direzione verticale

l’azione
è della
verso verso il basso
Terra su
un corpo
intensità peso = massa × 9,8
superficie terrestre
in
simboli

ESEMPIo P = m × 9,8
Una persona ha massa di 70 kg.
Il peso vale:
P = (70 × 9,8) N = 686 N

28
lezIone 5 Gli allungamenti elastici

Gli allungamenti
di una molla
sono direttamente

allungamento (cm)
proporzionali 5,5 si deforma
ai pesi applicati 4,4 Una molla

allungamento
3,3 non può oltre
2,2 sopportare il peso
1,1
un peso critico
qualsiasi O PC peso
O 1 2 3 4 5
peso applicato (N)
allungamento

Ogni molla ha la propria costante elastica

peso in P
Costante FoRMULA costante = simboli k= a
allungamento
elastica (k)
della molla
si misura in
newton/metro (N/m)

Una molla si allunga Bisogna convertire Con la formula


di 6 cm quando il l’unità di misura si calcola la costante:
ESEMPIo peso applicato è di dell’allungamento 12 N N
12 N. in metri: k = 0,06 m = 200 m
Calcola la costante 6 cm = 0,06 m
elastica.

per valori
Legge è valida
della forza
FoRMULA forza = costante elastica · allungamento
di Hooke inferiori al
peso critico
in simboli

F=k·a

si oppone alla forza


Forza di esercitata per allungare FoRMULA F =-k · s
richiamo la molla

29
Unitˆ 3 I vettori e le forze

lezIone 6 Le operazioni sulle forze


F1 L’intensità della forza
F2 risultante è la somma
delle intensità delle
stesso verso ESEMPIo due forze

Fr = F1 + F2
forze sulla
stessa retta 2 casi
d’azione
F1 F2 - L’intensità della forza
risultante è la differenza
delle intensità delle due
verso opposto ESEMPIo
Fr = F2 – F1 forze
Somma - Il verso è quello della
forza maggiore

F2
vettori su F1 F1 +
metodo del Fr =
diverse rette ESEMPIo
parallelogramma
d’azione
O F2

una forza con:


N è un numero - direzione uguale a F
se N∙ F è
positivo (segno +) - verso uguale a F
- modulo uguale al prodotto di N per il modulo di F
Prodotto di un
numero N per una
forza F
una forza con:
N è un numero - direzione uguale a F
se N∙ F è
negativo (segno –) - verso opposto a F
- modulo uguale al prodotto di N per il modulo di F

La scomposizione Fy F
di una forza
α
O x componente x
componente y Fx Fx = F · cos α
(verticale) (orizzontale)
Scompongo la forza nei suoi
componenti Fx e Fy
Fy = F · sen α

30
lezIone 7 Le forze di attrito

Natura dell’attrito Forza di primo distacco

le superfici presentano irregolarità è la più piccola forza


che tendono a incastrarsi fra loro che fa muovere un corpo
ostacolando il movimento

Attrito statico
Coefficiente di Forza di attrito
attrito statico ks statico Fas
è il ESEMPIo è la

rapporto fra l’intensità per spostare un forza generata ESEMPIo


della forza di primo blocchetto di peso dall’attrito sul
distacco e quella della 10 N, dobbiamo blocchetto fermo
forza permanente applicare una forza Per un’automobile
di primo distacco è un vettore con di peso 10 000 N,
uguale a 4 N con coefficiente di
si calcola attrito uguale a 0,8
con la intensità uguale
formula applico la alla forza applicata
formula la forza
0 ≤ Fas ≤ ks á Fp di attrito
intensità forza primo distacco
coefficiente di attrito statico =
intensità forza premente direzione parallela statico è
Il coefficiente
di attrito statico al movimento
Fdistacco vale: che vogliamo Fas ≤ 0,8 × (10 000 N)
ks = imprimere al corpo
F premente 4N
k s = 10 N = 0,4
verso opposto al
movimento

Attrito dinamico

Quando il blocchetto inizia a può essere


muoversi, la forza di attrito
non scompare, ma continua
a opporsi al movimento radente volvente

è un vettore con
due superfici due superfici
strisciano tra loro rotolano una sull’altra
intensità
Far = kr ∙ Fp

direzione parallela al movimento


che vogliamo imprimere al corpo

verso opposto

31
Unità 3 I vettori e le forze

DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI

■ Lo spostamento ( s ) è un vettore, si rappre- dove cos α è il coseno dell’angolo α che la forza


senta con un segmento orientato, caratterizza- F forma con l’asse x.
to da una intensità o modulo (la lunghezza del
segmento), una direzione (la retta su cui giace) y
e un verso (indicato dalla freccia). I vettori,
F
come lo spostamento, si sommano mediante: Fy
s1 α
– metodo s2 O Fx x
punta-coda
s1 + s2
■ Il peso è la forza con cui un corpo è attratto
dalla Terra nella direzione verticale, verso il
– regola del s1 s1 + s2 basso. La forza-peso ha un’intensità propor-
parallelogramma zionale alla massa; su un oggetto di massa 1 kg
s2 agisce una forza-peso di 9,8 N.

■ Le forze sono grandezze vettoriali, la cui inten- ■ Una molla sottoposta a una forza si deforma;
sità nel SI si misura in newton (N). l’allungamento (a) della molla è direttamente
Una forza F può essere scomposta in due com- proporzionale alla forza applicata (F) e il rap-
ponenti F x e F y tali che: porto F/a si chiama costante elastica della
molla:
F = Fx + F y
F
Fx = F . cos α k= a
Fy = F2 – F 2x

QUESITI

1 Una mongolfiera vola per 30 km verso nord e poi per 30 km verso est.
▶ Determina modulo e direzione dello spostamento risultante.
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

2 Considera la frase «Mario pesa 70 kg».


▶ Spiega perché è sbagliata e scrivi la frase corretta.
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

3 La seguente tabella rappresenta il peso attaccato a una molla e il corrispondente


allungamento.
▶ Dopo aver calcolato la costante elastica della molla, completa la tabella.
Peso (N) 0,4 0,8 ................
Allungamento (cm) 1 ................ 2,5

4 La somma di due vettori può essere nulla se si verificano alcune condizioni.


▶ Quali sono queste condizioni?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

5 Una forza di intensità 10 N forma con l’asse delle x un angolo di 30°.


▶ Quanto valgono le sue componenti Fx e Fy?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

32
prObLEmI GUIDaTI

6 La figura mostra una molla verticale avente una costante elastica


di 150 N/m, che raggiunge una lunghezza di 15 cm quando viene
L0
sottoposta a un peso di 3 N.
a) Calcola l’allungamento e la lunghezza iniziale L0 della molla. 15 cm
b) Rappresenta l’allungamento in funzione del peso applicato, che può
essere al massimo di 15 N.
Passi
− Calcola l’allungamento con la formula inversa a = P/k.
− Poiché a = L – L0, determina la lunghezza iniziale L0 con 3N
la formula inversa.
7 Una persona trascina una cassa esercitando una forza F inclinata di 60° rispetto al
pavimento orizzontale. La componente della forza parallela al pavimento è 60 N.
− Rappresenta la situazione con un disegno, mettendo in evidenza la forza e i vettori
componenti.
− Calcola l’intensità di F e di F y .
Passi
− Per il calcolo di F utilizza la formula inversa di Fx = F · cos α.
− Fy si calcola con il teorema di Pitagora.

prObLEmI CON SUGGErImENTI

8 Una molla verticale, che all’equilibrio è lunga 10 cm, si allunga di 2 cm quando le viene
attaccato un peso P1 = 0,98 N. La molla si allunga di un altro centimetro quando viene
attaccato anche un secondo peso P2.
▶ Calcola il valore del peso P2.
Suggerimento: dopo aver determinato la costante elastica con la formula k = P1/a1, ricava
il peso (P1 + P2) che produce un allungamento (a1 + a2), quindi per differenza ricava P2.
[0,49 N]

9 Un’automobile compie i tre spostamenti successivi rappresentati nella figura


a fianco, dove s1 = 1,5 km; s2 = 1,1 km ; s3 = 800 m. s2
▶ Determina la direzione, il verso e la lunghezza dello spostamento
s3
risultante ( s ris ). s1
Suggerimento: disegna lo spostamento risultante con il metodo punta-coda.
Calcola prima il modulo di s 13 = s 1 + s 3 , e poi quello di s ris ( s 13 e s 2 sono
perpendicolari).
[1,3 km]

prObLEma

10 Su un punto materiale agiscono due forze: F1 di 60 N che forma un angolo di 60°


con l’asse x e F2 di 80 N che forma un angolo di 60° con l’asse y.
a) Rappresenta la situazione con un disegno.
b) Determina graficamente la forza risultante e poi calcola la sua intensità. [100 N]

33
4 l’equilibrio
dei corpi solidi

lezione 1 L’equilibrio di un corpo


Un oggetto è in equilibrio se la sua la risultante di tutte
quindi
posizione non cambia al passare del tempo le forze applicate è nulla
L’equilibrio
Rv
di un oggetto
ESEMPIO se non agiscono forze esterne,
P la biglia sul tavolo non si muove

Rv + P = 0

Un vincolo è un oggetto che, esercitando una forza, impedisce


a un altro oggetto di compiere certi movimenti nello spazio.
La forza esercitata dai vincoli si chiama reazione vincolare
Vincoli e reazioni
vincolari Rv
il tavolo è un vincolo
ESEMPIO per la biglia e oppone una
P reazione vincolare Rv

Un punto materiale è un oggetto di dimensioni


ridotte rispetto al contesto di riferimento
Punto
materiale Rv

la biglia è un punto materiale


ESEMPIO
P rispetto al tavolo

hanno una loro estensione


caratteristiche
non sono deformabili
I corpi
rigidi Rv

la biglia e il tavolo
ESEMPIO
P sono corpi rigidi

34
lezione 2 L’equilibrio e l’attrito

Un oggetto su un Piano inclinato


piano inclinato con attrito

l
Rv Fas
h P//
P⊥
P
P//
La forza-peso P si scompone in

componente perpendicolare P = componente parallelo P// La cassa della figura è ferma


- preme contro il piano fa muovere il corpo
- è equilibrato dalla reazione P$h
P// =
vincolare del piano Rv = - P = l
La forza di attrito F as equilibra il
componente parallelo del peso P//
ESEMPIO altezza F as = –P //
del piano
Una slitta è posta su un piano inclinato:
lunghezza
- peso della slitta: 100 N; del piano
- lunghezza del piano inclinato: 2,6 m;
- altezza del piano inclinato: 1,3 m.
La componente parallela della forza è uguale a:
^100 Nh # ^1,3 mh
P// = = 50 N
L’angolo limite
^2,6 mh

P// l
Fas v

h P⊥ P

All’aumentare dell’angolo:
- aumenta l’inclinazione del piano
- aumenta P//

Oltre l’angolo limite, l’attrito non riesce


a mantenere il corpo in equilibrio

35
Unitˆ 4 L’equilibrio dei corpi solidi

lezione 3 Il momento di una forza


retta d’azione
Braccio b distanza (OH) fra il centro di rotazione (O)
braccio
della forza e la retta d’azione della forza
H b O
45° A parole In simboli Unità di misura

F
A Momento M prodotto fra
l’intensità della forza M = F ∙ b newton × metro
Il braccio e il F e il braccio b
momento di
una forza

F F
Il momento Fbambino Fadulto
varia con F

l’intensità la distanza a cui la direzione


della forza è applicata la forza della forza

Rotazioni orarie e rotazioni antiorarie

Una rotazione può essere

Antioraria Oraria Nulla


1m O O 1m O

1N 1N 1N

M = +1 N ⋅ m M = –1 N ⋅ m M = 0 N ⋅m

momento positivo momento negativo momento è nullo


(segno +) (segno –) (il corpo non ruota)

Equilibrio rispetto alla rotazione


i due momenti ESEMPIO
sono uguali b1 b2

F1 ∙ b1 = F2 ∙ b2
O

F1 = 500 N F2 = 400 N

Se b1 vale 2 m, b2 deve essere 2,5 m


(400 N) × (2,5 m) = (500 N) × (2,0 m)

36
lezione 4 Le coppie di forze

due forze
parallele, uguali F2
e opposte,
Coppia applicate ESEMPIO
di forze in punti diversi
F1
di uno stesso
corpo rigido Il timoniere esercita
sul timone due forze
uguali e opposte

è la distanza Il braccio
Braccio fra le due rette
ESEMPIO
è la distanza fra le
della coppia di azione delle mani del timoniere
forze e misura 60 cm

prodotto fra
l’intensità di
una delle due Se l’intensità di ogni forza
Il momento M di forze (F) e la ESEMPIO applicata dal timoniere è di 20 N
una coppia di foze lunghezza del M = (20 N) × (0,60 m) = 12 N ∙ m
braccio (b):
M=F∙b

37
Unitˆ 4 L’equilibrio dei corpi solidi

lezione 5 Le macchine semplici

Macchina semplice

Una macchina semplice è un dispositivo che serve per


equilibrare o vincere una forza resistente applicando una
forza motrice di intensità o direzione diversa

vantaggiosa può essere svantaggiosa

la forza resistente è maggiore (>) la forza resistente è minore (<)


della forza motrice della forza motrice

Il guadagno di
una macchina

A parole In simboli

è il rapporto tra la forza Fr


guadagno =
resistente e la forza motrice Fm

Se il guadagno è Se il guadagno è
maggiore (>) di 1 minore (<) di 1

la macchina è la macchina è
vantaggiosa svantaggiosa

38
M. Mugnai, 2005
Esempi di macchine semplici

br bm
può vantaggiosa o
essere svantaggiosa
Fr fulcro
Fm
di 1° genere
Corpo rigido che ruota

ConstantinosZ/Shutterstock
attorno a un fulcro
bm
br
La leva 3 tipi Fm è sempre vantaggiosa
O Fr

Fm Fr di 2° genere

M. Mugnai, 2005
Fm è sempre svantaggiosa
bm
Fr br

di 3° genere

fissa

staffa
fulcro disco bm br

indifferente
Fm O Fr

La carrucola può essere


mobile

bm
br
Fm vantaggiosa
O
fulcro
Fr

bm
br

Fm
Il verricello vantaggioso

Fr
39
Unitˆ 4 L’equilibrio dei corpi solidi

lezione 6 Il baricentro
Il centro di simmetria
di un corpo
Corpi solidi Corpi solidi
regolari irregolari

hanno NON hanno


centro di simmetria centro di simmetria

La ricerca
del baricentro
il baricentro si il baricentro
trova nel centro si trova per via
di simmetria sperimentale

Tipi di
equilibrio

Equilibrio Equilibrio Equilibrio


stabile instabile indifferente

B
B≡V
B

Il baricentro Il baricentro Il baricentro


si alza si abbassa non si sposta

40
DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI

■ Se un punto materiale è in equilibrio, allora ■ Equilibrio di un corpo rigido:


la risultante di tutte le forze applicate è nulla:
F1 + F2 + F3 ... = Frisultante = 0
Frisultante = 0
Se un punto materiale non è in equilibrio, per (il corpo non trasla se la risultante delle forze
equilibrarlo bisogna applicare una forza ugua- è nulla)
le e opposta alla risultante: M1 + M2 + M3 +... = 0
Fequilibrante = –Frisultante
(il corpo non ruota se la somma algebrica dei
momenti è nulla)
■ Il momento (M) di una forza rispetto a un
punto è il prodotto della forza F per il braccio
b, uguale alla distanza del punto dalla retta d’a- ■ Equilibrio di una leva:
zione della forza: Fm . bm = Fr . br
M=F·b (la forza motrice Fm applicata a una distanza
bm dal fulcro equilibra la forza resistente Fr ap-
Il momento causa la rotazione di un corpo ri-
plicata a distanza br dal fulcro)
gido in verso orario (M negativo) o antiorario
(M positivo).

QUESITI

1 Due forze perpendicolari, di modulo F1 = 3 N e F2 = 4 N, sono applicate allo stesso punto


materiale.
▶ Che cosa si può fare per tenere il punto in equilibrio?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

2 Una cassa di 20 kg è ferma sul pavimento.


a) Quanto vale la reazione vincolare del piano?
b) Se il pavimento fosse inclinato, la reazione vincolare sarebbe maggiore, uguale, o
minore di quella del pavimento orizzontale?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

3 Una trave omogenea orizzontale pesante 500 N è ancorata a un estremo. Il momento


della forza-peso applicata nel centro della trave è 1000 N · m.
▶ Quanto è lunga la trave?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

4 Un peso di 200 N è posto su una leva a 40 cm dal fulcro. Si può equilibrare con una forza
di 40 N.
▶ A quale distanza dal fulcro bisogna applicarla?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

5 Affinché un corpo solido sia in equilibrio devono essere soddisfatte


contemporaneamente due condizioni.
▶ Quali?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

41
Unità 4 L’equilibrio dei corpi solidi

prObLEmI GUIDaTI

6 La figura a fianco mostra un modellino di automobile trainata


mediante due forze di 2,5 N formanti un angolo di 45° con la
45°
direzione di avanzamento del modellino.
▶ Rappresenta la forza risultante e calcola la sua intensità. 45°

Passi
− La risultante si trova con la regola del parallelogramma.
− Il modulo della risultante si calcola con il teorema di Pitagora.
7 La figura a fianco mostra una sbarra (di peso trascurabile) lunga 1,8 m, A F B
ai cui estremi sono applicate due forze FA = 735 N
e FB = 147 N (le forze non sono in scala)
▶ A quale distanza dall’estremo A si deve trovare il fulcro affinché
FB
l’asta non ruoti rispetto a esso?
Passi FA

− Indica con x il braccio di FA, con (1,8 – x) il braccio di FB.


− Per l’equilibrio deve essere: 735 x = 147 · (1,8 – x).
− Risolvi rispetto all’incognita x.

prObLEmI CON SUGGErImENTI

8 Un libro di peso 20 N è tenuto in equilibrio su un piano inclinato dalla forza di attrito


statico. La lunghezza del piano è 1,5 m e l’altezza 0,75 m. Sul libro agiscono tre forze: il
peso, la reazione del piano e la forza di attrito.
a) Calcola le due componenti del peso.
b) Calcola il coefficiente di attrito. [a) 10 N, 17,32 N; b) 0,58]
Suggerimento: prima calcola P// e poi P= con il teorema di Pitagora; la forza di attrito ha la
stessa intensità di P//; per il coefficiente di attrito usa la formula Fa = k $ F= .
9 Un’asta lunga 4,0 m e di peso P = 20 N è vincolata nel centro. Una forza verticale
F1 = 15 N è applicata a un estremo.
a) Rappresenta la situazione con un disegno.
b) Possiamo affermare che il momento della forza-peso è nullo?
c) Quale forza F2 bisogna applicare alla distanza di 0,50 m dal centro dell’asta per
equilibrarla?
Suggerimento: individua il valore del braccio di P; la forza F2 equilibrante deve avere un
momento uguale e opposto a quello di F1. [c) 20 N]

prObLEma

10 Una massa di 5 kg è appesa al soffitto mediante un filo di peso trascurabile. La massa è in


equilibrio.
a) Rappresenta la situazione con un disegno, evidenziando le forze applicate sulla massa.
b) Calcola l’intensità delle forze sulla massa.
c) Sul filo si esercitano delle forze? [b) 49 N]

42
5 L’equiLibrio
dei fLuidi
Lezione 1 La pressione

Definizione
di pressione

rapporto tra forza


premente Fp e area della
superficie di contatto A In UnItà dI
ESEMPIO
sImbolI mIsUra
Un mattone pesa 25 N
Fp pascal " Pa ed è appoggiato
p= A su un’area di 0,01 m2.
1 Pa = 1 N/m2
Quale pressione esercita?

Il pascal forza: Fp = 25 N
è un’unità area: A = 0,01 m2
di misura Fp 25 N N
molto p= A = = 2500
0,01 m2 m2
piccola
L’alpinista Le racchette
con gli aumentano la è spesso
scarponi superficie di utilizzato il
affonda contatto: l’alpinista
non sprofonda "
bar
1 bar = 100 000 Pa

43
Unità 5 L’equilibrio dei fluidi

Lezione 2 La pressione nei liquidi

profondità

acqua acqua
pressione
Pressione è la
esercitata dipende
idrostatica da un liquido da
in equilibrio

densità
del liquido

acqua benzina

a parole In sImbolI ESEMPIO

La pressione di un
Una piscina, riempita con acqua, è profonda
liquido sul fondo p=g.d.h
1,00 m. Qual è la pressione sul fondo?
di un recipiente
g = accelerazione
è direttamente profondità: h = 1,00 m
di gravità
proporzionale densità acqua: d = 1000 kg/m3
all’altezza del liquido d = densità
p = (9,8 N/kg) × (1000 kg/m3) × (1,00 m) =
Legge (profondità) e alla h = profondità
= 9800 Pa
di Stevin densità del liquido

La pressione non dipende


dalla forma del recipiente

dipende dalla superficie


profondità libera

h1
La pressione h2 S1
all’interno h3
di un liquido S2

è la stessa in S3
ogni direzione

44
Lezione 3 Il principio di Pascal
la pressione si
trasmette invariata
Abbiamo un Esercitiamo il principio
La trasmissione in tutto il fluido
recipiente una pressione di pascal con direzione
della pressione chiuso pieno in una zona dice che perpendicolare
di un fluido del recipiente
alle pareti del
recipiente

per il principio di pascal:


la pressione del fluido in una diga, lo spessore
si trasmette con direzione aumenta verso il fondo
perpendicolare alle pareti del perché la pressione
recipiente che lo contiene aumenta verso il fondo
aumenta
La pressione all’aumentare bacino sezione
della diga
sulle pareti di della ESEMPIO
un recipiente profondità,
perché:

per la legge di stevin:


la pressione aumenta
all’aumentare della profondità

Martinetto
idraulico
sollevare corpi
permette di pesanti con
A1 F2
piccole forze
F1 A2

area del pistone piccolo:


F2 A1 = 100 cm2
area del pistone grande:
ESEMPIO
A2 = 10 000 cm2
A1 Forza applicata:
A2 F1 = 1 N
F1
Quanto vale la forza F2 ottenuta
sul pistone grande?

il legame tra le forze Ricavo F2 dalla proporzione:


F1 : F2 = A1 : A2
e l’area dei cilindri è
F $A 1 N # 10000 cm2
F2 = 1A 2 = = 100 N
1 100 cm2

45
Unità 5 L’equilibrio dei fluidi

Lezione 4 I vasi comunicanti

Un liquido versato in un
Il principio sistema di vasi comunicanti
dei vasi raggiunge lo stesso livello
h
comunicanti in tutti i recipienti
h1 = h2 = h3= ...

misurare il livello
dell’acqua in una cisterna

Applicazioni
del principio A B

livella ad acqua, utile per


pareggiare due altezze

Vasi
Due liquidi non
comunicanti miscibili in un tubo a U
con liquidi raggiungono livelli diversi
diversi
le altezze nei recipienti sono inversamente
proporzionali alle rispettive densità
do : da = ha : ho

ESEMPIO
Tubo contenente acqua (a) e mercurio (Hg)
densità dell’acqua:
da = 1 000 kg/m3
densità del mercurio:
dHg = 13 600 kg/m3
quindi il rapporto tra le densità è:
dHg : da = 13,6
e quindi anche per le altezze
ha : hHg = 13,6
cioè l’altezza dell’acqua (ha) è 13,6 volte
l’altezza del mercurio (hHg)

46
Lezione 5 La pressione atmosferica

90
vuoto
80

70

60
mercurio
50

h = 76 cm
pressione idrostatica
40
L’aria esercita una del mercurio
30
pressione, detta
L’esperienza pressione atmosferica, torricelli 20

di Torricelli su tutti i corpi che si scoprì che 10 pressione


trovano sulla superficie 0
atmosferica
terrestre A

la pressione esercitata dall’atmosfera è uguale


a quella di una colonna di mercurio
alta 76 cm, pari a circa 1,01 × 105 pa

nome simbolo Conversione

atmosfera atm 1 atm = 1,01 × 105 Pa

si può misurare
con diverse millimetro di mmHg 760 mmHg = 1 atm
unità di misura mercurio

kilogrammo su kg/cm2 1 kg/cm2 = 9,8 × 104 Pa


centimetro quadrato

La pressione
atmosferica

diminuisce al crescere
altitudine
dell’altitudine

dipende
da
secco " alta pressione
condizioni
meteorologiche
pioggia " bassa pressione

47
Unità 5 L’equilibrio dei fluidi

Lezione 6 La spinta di Archimede

Un corpo pesa 4 N.
Un corpo Immergendolo
immerso in un 4N 3N
La spinta fluido risente ESEMPIO
nell’acqua il peso
idrostatica di una forza misurato è 3 N.
verso l’alto Riceve una spinta di
1 N.

UnItà
a parole In sImbolI ESEMPIO
dI mIsUra
Un corpo S = dfluido . Vimmerso. g
immerso in un Un corpo di volume 0,10 m3
Il principio dfluido = densità del fluido
fluido riceve da immerso nell’acqua riceve
di Archimede Vimmerso = volume del newton
questo una spinta una spinta:
solido immerso (N)
verso l’alto S = (1000 kg/m3) × (0,10 m3) ×
uguale al peso del g = accelerazione × (9,8 N/kg) = 9,8 × 102 N
fluido spostato di gravità

densità maggiore (>) S


di quella dell’acqua
P

affonda

Corpi che Se un
corpo P
affondano immerso
densità uguale (=)
e corpi che a quella dell’acqua
in acqua
galleggiano ha
galleggia

S Il rapporto tra
volume emerso
(Ve) e volume
densità minore (<) P immerso (Vi) è
di quella dell’acqua
Ve dliquido – dcorpo
Vi = dcorpo
emerge

48
DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI

■ La pressione (p) è il rapporto tra la forza pre- versato in uno di essi raggiunge lo stesso li-
mente (Fp) su una superficie e l’area (A) della vello in tutti i recipienti. Se in due vasi co-
superficie stessa: municanti versiamo due liquidi non misci-
Fp bili, le altezze raggiunte sono inversamente
p= A
proporzionali alle loro densità.
Nel SI la pressione si misura in pascal (Pa):
1 Pa = 1 N/m2 ■ La pressione atmosferica (pa) è dovuta al peso
■ legge di stevin: un liquido di altezza h e den- dell’aria che circonda la Terra. Al livello del
sità d esercita sul fondo del recipiente una mare, pa è uguale alla pressione di una colon-
pressione p esprimibile con na di mercurio alta 760 mm; il suo valore è:
p=g·d·h pa = 1 atm = 1,01 × 105 Pa
La pressione sul fondo di un recipiente aper-
■ principio di pascal: la pressione esercitata su
una superficie di un liquido si trasmette con la to è la somma di due termini:
stessa intensità su tutte le altre superfici a con- p = g · d · h + pa
tatto. Ecco due applicazioni.
− martinetto idraulico: ■ principio di archimede: un corpo di volume
V, immerso in un fluido di densità d, riceve
F1 : F 2 = A 1 : A 2
una spinta S dal basso verso l’alto:
F1 e F2 sono le forze esercitate sulle superfi-
ci di aree A1 e A2 di due pistoni collegati da S=g·d·V
un tubo pieno di liquido. Un corpo galleggia in un fluido se ha densità
− principio dei vasi comunicanti: dati più minore del fluido, affonda se ha densità
recipienti tra loro comunicanti, un liquido maggiore.

QUESITI

1 Un cubetto d’oro, di massa 19,3 g e lato 1 cm, poggia su un piano orizzontale.


▶ Quale pressione esercita sulla base di appoggio?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

2 Il rapporto tra le aree dei pistoni di un sollevatore idraulico è 1000 : 1.


▶ Quale forza è necessaria per sollevare un’automobile di 800 kg?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

3 In una cartina sono riportate le linee isobare con i valori della pressione atmosferica di
1008 millibar, 1012 millibar, 1016 millibar.
▶ A quanti pascal corrispondono tali pressioni? ..............................................................................................................................
4 Sul fondo di una piscina ci sono una grata metallica circolare di diametro 20 cm e una
moneta da 2 euro.
a) Su quale oggetto si esercita la pressione maggiore? ...........................................................................................................
b) Su quale si esercita la forza maggiore? ...................................................................................................................................................
5 Un bambino gioca con un anello appeso a un filo. Immerge l’anello prima in acqua e poi
in olio.
▶ In quale dei due liquidi l’anello riceve una spinta maggiore? ..................................................................................

49
Unità 5 L’equilibrio dei fluidi

prObLEmI GUIDaTI

6 La figura a fianco mostra un parallelepipedo avente un peso di 90 N. Il solido può


essere appoggiato su tre facce aventi area diversa.
5 cm
▶ Calcola le pressioni che il solido esercita sul piano di appoggio nei tre casi.
Passi
− Determina le aree delle tre facce di appoggio in unità del SI. 1 cm
− Per calcolare le pressioni applica la definizione. 3 cm

7 Un corpo di massa 3,0 kg e volume 2,5 dm3 viene immerso in un recipiente


contenente acqua.
a) Dimostra che il corpo affonda.
b) Verifica che una forza F = 4,9 N, diretta verso l’alto, riesce a tenere il corpo in
equilibrio lontano dal fondo.
Passi
− Calcola la densità del corpo e confrontala con la densità dell’acqua.
− Si ha l’equilibrio quando la somma di F e della spinta di Archimede è uguale al peso
del corpo.

prObLEmI CON SUGGErImENTI

8 Nella figura a fianco è mostrato un tubo a forma di U in cui sono stati


versati nel ramo di destra della glicerina (d = 1260 kg/m3) e in quello di
sinistra 50 cm3 di un liquido incognito. 7 cm
▶ Determina la densità e la massa del liquido incognito. 4 cm
Suggerimento: scrivi la relazione di proporzionalità inversa tra le altezze dei
liquidi e le loro densità, poi ricava la densità incognita. La massa si calcola
con la definizione di densità.
[720 kg/m3; 0,036 kg]

9 Sulla cassa di un orologio di area 10 cm2 c’è scritto «resistente all’acqua fino a 5 atm».
L’acqua del mare ha una densità d = 1030 kg/m3.
a) Determina a quale profondità massima l’orologio può funzionare correttamente.
b) Qual è la forza che agisce sulla cassa dell’orologio a tale profondità?
Suggerimento: ricava h dalla legge di Stevin per i recipienti aperti: p = g · d · h + pa;
calcola la forza premente Fp mediante la definizione di pressione.
[a) 40 m; b) 505 N]

prObLEma
a b
10 La figura a fianco mostra un lucchetto che viene pesato mediante un dinamometro:
nella parte a della figura la misura di 5 N viene fatta in aria, mentre nella parte b
il valore di 4 N viene rilevato quando il corpo è completamente immerso in acqua.
a) Determina la spinta di Archimede. 5N 4N
b) Qual è la densità del lucchetto?
[a) 1 N; b) 5100 kg/m3]

50
6 Il moto
rettIlIneo

lezIone 1 Lo studio del moto


si occupa di corpi in movimento

La cinematica
considera corpi puntiformi

è la curva descritta dal corpo


Traiettoria durante il movimento

Corpo in movimento traiettoria


Terra

Sole
ellisse

terra attorno al Sole

ESEMPI retta

treno in pianura

curva generica

volo di un uccello

Si indica
Formula A pArole
con
differenza tra t1 t2 t = t2 – t1
Lo spazio ∆s sf - si posizione finale e
percorso posizione iniziale
differenza tra
O
Il tempo ∆t tf - ti
istante di tempo P1 P2
impiegato finale e istante s1
s2
di tempo iniziale s = s2 – s 1

51
Unitˆ 6 Il moto rettilineo

lezIone 2 La velocità

a parole in Simboli unità di miSura ESEMPIo

Qual è la velocità media


di un ciclista che percorre
rapporto tra un circuito lungo 660 m
spazio percorso Ds in 60 s?
La velocità (∆s = s – s ) vm = Dt metri al secondo (m/s)
media 2 1
kilometri all’ora (km/h) spazio = 660 m
e tempo impiegato tempo = 60 s
(∆t = t2 – t1)
660 m m
v = 60 s = 11 s

La velocità Velocità calcolata in Ds


v = Dt metri al secondo (m/s)
istantanea un intervallo di tempo kilometri all’ora (km/h)
molto piccolo ∆t molto piccolo il tachimetro mostra
il valore della velocità
istante per istante

conversioni

× 3,6
m/s km/h

: 3,6

60
50
spazio percorso (m)

riportiamo in un grafico
40
il variare della posizione
Il grafico al variare del tempo 30
comincio a
spazio-tempo camminare resto fermo
tempo " asse x 20
spazio " asse y 10
0
0 10 20 30 40
tempo (s)

2,5

riportiamo in un grafico 2
velocità (m/s)

velocità nulla
i valori della velocità 1,5
Il grafico media in quattro
1
velocità-tempo intervalli di tempo
tempo " asse x 0,5
velocità " asse y
0
0 10 20 30 40
tempo (s)

52
lezIone 3 Il moto rettilineo uniforme

Caratteristiche Moto rettilineo uniforme


del moto

t=0s 0:00

SpaZio iniZiaLe SpaZio iniZiaLe


0:01 0:02 0:03 0:04 0:05
nULLo DiverSo Da Zero
s
O 20 m 40 m 60 m 80 m 100 m
Lo spazio percorso (s)
Spazio-tempo e velocità Lo spazio percorso (s) è il prodotto tra
Tempo (s) 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 è il prodotto tra velocità (v)
a parole
velocità (v) e tempo impiegato (t),
Spazio
20 40 60 80 100 e tempo impiegato (t) sommato allo
percorso (m)
Velocità (m/s) 20 20 20 20 20
spazio iniziale (s0)

in Simboli s=v.t s = s0 + v . t

100 130
traiettoria velocità 80 110

spazio (m)
spazio (m)

rettilinea costante 60
90
70
grafiCo 40 50
SpaZio- 20 30
10
tempo 0 0
0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5
tempo (s) tempo (s)

retta che passa per l’origine retta che non passa per l’origine

25 25
velocità (m/s)

velocità (m/s)

20 20
15 15
10 10
grafiCo 5 5
veLoCità- 0 0
0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5
tempo tempo (s) tempo (s)
retta parallela all’asse x retta parallela all’asse x
(velocità costante) (velocità costante)

Quanto spazio percorre in Un’altra motocicletta parte


1 minuto una motocicletta 40 metri avanti alla prima,
con velocità pari a 20 m/s? con la stessa velocità: quanto
velocità = 20 m/s spazio percorre dopo 1
minuto?
tempo = 1 min " lo trasformo
in secondi: 1 min = 60 s velocità = 20 m/s
ESEMPIo
Lo spazio percorso è tempo = 1 min " lo trasformo
s = (20 m/s) × (60 s) = 1200 m in secondi: 1 min = 60 s
spazio iniziale = 40 m
Lo spazio percorso è
s = 40 m + (20 m/s) × (60 s) =
= 1240 m

53
Unitˆ 6 Il moto rettilineo

lezIone 4 L’accelerazione

in unità di
a parole ESEMPIo
Simboli miSura

Qual è l’accelerazione di un’automobile che


rapporto tra parte da ferma e raggiunge i 34 km/h
metri al
variazione di velocità in 20 s?
L’accelerazione (∆v = v2 – v1) secondo
Dv
media am = Dt quadrato velocità = 34 km/h = (34 : 3,6) m/s = 9,4 m/s
e intervallo di tempo (m/s2) tempo = 20 s
(∆t = t2 – t1)
9,4 m/s
am = 20 s = 0,47 m/s2

a ogni intervallo di tempo descritto in tabella


accelerazione Dv metri al corrisponde un’accelerazione media.
a = Dt
L’accelerazione calcolata in un secondo prendendo intervalli di tempo piccolissimi,
istantanea intervallo di tempo ∆t molto quadrato trovo l’accelerazione istantanea
molto piccolo piccolo (m/s2) Velocitˆ-tempo
tempo (s) 0 20 40 60 80 100 120 140 160
velocità (km/h) 0 34 58 63 54 36 36 30 0

Se la velocità accelerazione
ESEMPIo
aumenta positiva

veicolo che parte da fermo


Accelerazione
e decelerazione

accelerazione
Se la velocità
negativa ESEMPIo
diminuisce
(decelerazione)

veicolo che frena

L’accelerazione Un corpo in caduta libera si accelerazione di gravità (g) pari a


di gravità muove con accelerazione costante 9,8 m/s2

54
lezIonI 5-6 Il moto rettilineo uniformemente accelerato
Leggi orarie e grafici

traiettoria Caratteristiche accelerazione


rettilinea del moto costante

Moto uniformemente accelerato L’accelerazione


di gravità
pArTeNZA DA FerMo Corpo IN MoVIMeNTo e la caduta libera
La velocità (v) La velocità (v) è il prodotto
è il prodotto tra tra accelerazione (a) e tempo Legge Legge
a parole della oraria del
accelerazione (a) impiegato (t) sommato alla
velocità moto
e tempo impiegato (t) velocità iniziale (v0)
1
v=g∙t s = 2 g $ t2
in Simboli v=a.t v = v0 + a . t
4,5
velocità (m/s)
velocità (m/s)

2,5 4
2,0 B 3,5
1,5 3 ESEMPIo
A 2,5
1,0 2
grafiCo 0,5 1,5
veLoCità- O
tempo 1 2 3 4 5 O 1 2 3 4 5
Un sasso cade da una torre.
tempo (s) tempo (s) Dopo un tempo t = 2 s:
retta passante retta non passante - quanto vale la sua velocità?
per l’origine per l’origine - quanto spazio percorre?
1 1
in Simboli s = 2 a $ t2 s = v 0 $ t + 2 a $ t2 dati:
s (m) accelerazione di gravità: g = 9,8 m/s2
s (m)
40,0 60,0 tempo: t = 2 s
37,5
calcolo la velocità v e lo spazio s:
grafiCo 22,5
20,0 v = (9,8 m/s2) × 2,0 s = 19,6 m/s
SpaZio-
tempo 10,0 7,5 1
s = 2 (9,8 m/s2) × (2,0 s)2 = 19,6 m
2,5 O 1 2 3 4 t (s)
O 1 2 3 4 t (s)
con v0 = 5 m/s, a = 5 m/s2
il grafico è una parabola il grafico è una parabola

lo SpAZIo perCorSo È DATo DAll’AreA SoTTo lA CUrVA Nel GrAFICo VeloCITà-TeMpo

moto rettilineo uniforme moto rettilineo uniformemente accelerato


v0 = 0 v0 ≠ 0
Calcolare v
graficamente v
lo spazio v
velocità
velocità

velocità

percorso
area = v · t v0
area = 1
2v·t area = v0 ⋅ t + 1 2
2 a ⋅t
O t O O t
t
tempo tempo tempo

55
Unità 6 Il moto rettilineo

DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI

■ La velocità media è data dal rapporto tra spa- ■ L’accelerazione media è data dal rapporto tra
zio percorso e intervallo di tempo variazione di velocità e intervallo di tempo:
Ds Dv
v m = Dt am = Dt

■ il moto rettilineo uniforme è caratterizzato


■ il moto uniformemente accelerato è caratte-
dalla velocità v costante. La legge oraria di que-
rizzato da accelerazione a costante:
sto moto è:
v = v0 + a · t
s = s0 + v · t
1
dove s0 è lo spazio al tempo t = 0. s = v0 · t + 2 a · t2 (legge oraria)
il grafico è una retta in cui la velocità
Se a < 0 il moto è uniformemente decelerato.
v = Δs/Δt rappresenta la pendenza.
s (m) ■ moto di caduta libera:
∆s
v = g · t (velocità di caduta libera)
s0 ∆t 1
s = 2 g · t2 (legge oraria)

O t (s) g = 9,8 m/s2

QUESITI

1 La figura a fianco mostra la rappresentazione del moto rettilineo uniforme di un s (m)


nuotatore. 60
a) Spiega perché la velocità ha un valore di 2 m/s.
b) in quale posizione si trova il nuotatore dopo 15 s? 20

.......................................................................................................................................................................................................................................................
O 20 t (s)
2 Un ciclista vince una tappa al Giro dÕItalia alla velocità media di 35,1 km/h in un
intervallo di tempo di 5,5 h.
▶ Quanti kilometri è lunga la tappa?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

3 Durante una frenata, l’accelerazione di un’automobile è –1,5 m/s2.


▶ Che cosa significa?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

4 Un motorino fermo al semaforo parte con un’accelerazione costante di 2 m/s2.


▶ Qual è la legge oraria del moto?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

5 Una mela cade da un albero.


▶ Di quanti m/s aumenta la sua velocità in ogni secondo?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

56
prObLEmI GUIDaTI

6 Un poliziotto rincorre un rapinatore alla velocità di s (m)


6 m/s. il grafico a fianco rappresenta i moti rettilinei poliziotto
rapinatore
uniformi dei due uomini.
▶ Qual è la velocità vR del rapinatore? 30

Passi
O 20 t (s)
− entrambi si muovono di moto uniforme.
− Lo spazio percorso dal poliziotto è s = 6 · t, quello
del rapinatore s = 30 + vR · t.
− al tempo t = 20 s hanno percorso lo stesso spazio.
7 il 14 settembre 2002 l’atleta americano tim montgomery ha ottenuto il record
mondiale dei 100 metri correndo in un tempo di 9,78 s. montgomery ha corso con
un’accelerazione media di 1,20 m/s2.
a) Calcola la velocità media dell’atleta ed esprimila in km/h.
b) Quale velocità (in km/h) ha raggiunto montgomery sul traguardo?
Passi
− applica la definizione di velocità media.
− ricava la velocità sul traguardo dall’accelerazione media: am = (vfinale – v0)/Δt.

prObLEmI CON SUGGErImENTI

8 Un pescatore cade in mare da uno scoglio e arriva in acqua con una velocità di 9,8 m/s.
▶ a che altezza si trova lo scoglio rispetto al livello del mare?
Suggerimento: devi prima calcolare il tempo (con la legge della velocità), poi applicare la
legge oraria per trovare l’altezza.
[4,9 m]

9 il conducente di un treno, che sta viaggiando a velocità costante, frena all’improvviso


perché vede un grosso masso in mezzo ai binari. L’azionamento dei freni impone una
decelerazione costante di –2,5 m/s2 che riesce a fermare il treno in 10 s.
a) Qual è la velocità iniziale (in km/h) del treno prima della frenata?
b) Dopo quanti metri il treno riesce a fermarsi?
Suggerimento: il moto è decelerato; con la legge della velocità calcoli la velocità iniziale, poi
applichi la legge oraria del moto.
[a) 90 km/h; b) 125 m]

prObLEma

10 Un ghepardo inizia a correre da fermo accelerando in modo costante per 10 s fino a


raggiungere una velocità di 90 km/h, poi continua a correre alla stessa velocità costante
per altri 7 s.
a) Calcola l’accelerazione del ghepardo.
b) Quanti metri ha percorso in totale il ghepardo?
c) rappresenta il moto con un grafico. [a) 2,5 m/s2; b) 300 m]

57
7 Il moto nel pIano

Lezione 1 Il moto circolare uniforme


v
traiettoria
v circolare
v
Caratteristiche
del moto
v
v velocità
v costante

In UnItà dI ESEMPIo
A pArole
sImbolI mIsUrA

La lancetta dei secondi


tempo impiegato per percorrere
Periodo l’intera circonferenza
T secondi (s) dell’orologio ha un periodo
T = 60 s
hertz (Hz) La lancetta dei secondi
numero di giri che il punto compie 1 dell’orologio ha una frequenza
Frequenza nell’unità di tempo f= T 1 giro
1 Hz = 1
f = 60 s = 0,016 Hz
1 secondo
rapporto fra la lunghezza dell’arco Un punto su una circonferenza
%
(AB) percorso e l’intervallo percorre un arco di 10 m in un
di tempo (∆t) impiegato tempo di 1,0 s con velocità di
t2 % modulo costante.
B
metri al secondo
t1
AB Quanto vale la velocità?
v = Dt (m/s)
A lunghezza arco = 10 m
O ∆t = 1,0 s
10 m
v = 1,0 s = 10 m/s
Velocità
rapporto fra la lunghezza della Un trenino elettrico percorre
circonferenza (2 ∙ π ∙ r) una pista di raggio 2,50 m
e il periodo (T) in un tempo di 10,0 s.
metri al secondo Quanto vale la velocità?
2r · r T = 10,0 s
v= T (m/s)
la velocità vale:
O
6,28 # ^2,50 mh
v= 10,0 s = 1,57 m/s

Accelerazione istantanea diretta


verso il centro della circonferenza, Nel trenino elettrico
che caratterizza il moto dell’esempio precedente,
Accelerazione metri al secondo quanto vale l’accelerazione
v2
centripeta ac = r quadrato (m/s2) centripeta?
ac
^1,57 m/sh2
ac = 2,50 m = 0,986 m/s
2

58
Lezione 2 La velocità angolare
%
misura arco AB
angolo in radianti =
misura raggio OA
B
l=r
1 rad
O r A

Radianti

L’intera circonferenza misura 2π . r


vale la proporzione αrad : 2π = αgradi : 360°
Un angolo di 360° equivale a 2π in radianti

UnItà
In
A pArole dI ESEMPIo
sImbolI
mIsUrA

Un punto che si muove su una circonferenza


con velocità costante descrive un angolo di 18°
rapporto fra in un decimo di secondo.
l’angolo descritto Quanto vale la velocità angolare?
radianti
dal raggio a αgradi = 18°
ω = Dt al secondo
e l’intervallo di Δt = 0,1 s
(rad/s)
tempo impiegato dalla proporzione αrad : 2π = 18° : 360°
Velocità a descriverlo ricavo αradianti = 0,314
angolare
ω a 0,314 rad
Calcolo ω = Dt = 0,1 s = 3,14 rad/s

rapporto tra Il periodo della ruota di una bicicletta vale


l’angolo giro radianti 3,0 secondi.
e il periodo 2r al secondo Quanto vale la velocità angolare?
ω= T
impiegato (rad/s) 6,28 rad
a descriverlo ω = 3,0 s = 2,1 rad/s

per trovare velocità v se conosciamo ω v= ω . r

Relazione tra
v, ω e ac
se conosciamo ω ac = ω2 . r raggio

accelerazione
per trovare
centripeta ac
se conosciamo v v2
ac = r

59
Unitˆ 7 Il moto nel piano

Lezione 3 Il moto armonico


P si muove sulla P si muove di moto
circonferenza circolare uniforme

v P3
P2
P1
P
Il moto di una r
B A
proiezione B A O Q 3 Q 2 Q1
O Q

Q si muove di
Q è la proiezione moto armonico
di P sul diametro

Il moto non è uniforme Il periodo è uguale a quello di P

r
La legge α
oraria O s Q
A
e il grafico
del moto
armonico
vogliamo calcolare la
posizione s del punto Q

s = r . cos α
legge oppure
orArIA
s = r . cos (ω . t)
s = posizione (m)
r = ampiezza massima (m)
sIgnIfIcAto cos α = coseno dell’angolo α
sImbolI
ω = velocità angolare (rad/s)
t = tempo (s)
s (cm) periodo
10

grafICo O
T T 3T T t (s)
spazIo-tempo 4 2 4
–10

Il grafico è una cosinusoide


Il punto P si muove con:
velocità angolare ω = 1,25 rad/s
ESEMPIo su una circonferenza di raggio r = 10 cm.
Quanto vale lo spostamento rispetto al centro al tempo t = 1 s?
s = (10 cm) × cos [(1,25 rad/s) × (1,0 s)] = 3,2 cm

60
Lezione 4 Il moto parabolico

Caratteristiche
del moto

due movimenti
simultanei
indipendenti tra loro

moto verticale moto orizzontale


(moto uniformemente accelerato) (uniforme)
1
sy = 2 g . t2 sx = v0 . t

ESEMPIo
Una biglia rotola su un tavolo con velocità pari a 2,0 m/s
e cade dal bordo.
Quanto valgono i suoi spostamenti dopo 0,10 s?
vx = 2,0 m/s
sx = (2,0 m/s) × (0,10 s) = 0,20 m
sy = 0,5 × (9,8 m/s2) × (0,10 s)2 = 0,049 m

sx (m)
O 0,2 0,4 0,6 0,8
0,049 0,1 s

0,196 0,2 s
sy (m)

La traiettoria è una parabola


del moto 0,441 0,3 s

0,784 0,4 s

segue "

61
Unitˆ 7 Il moto nel piano

v0

α
è caratterizzato da orizzonte

angolo della velocità iniziale rispetto


all’orizzontale diverso da zero

v vx
vy vx
vx vy
v0 altezza v
il moto è parabolico massima
α (hmax )

gittata (sx )

Il moto
di un
proiettile
vx
vy vx

la velocità vx vy
ha due vy
vx
componenti
in ogni punto vx
vy

velocità in x vx = v0 . cos α

velocità iniziale
vy = v0 . cos (90° – α)
in y
FoRMULE

2 · vx · v y
gittata sx sx = g

v 2y
altezza massima hmax = 2g

62
Lezione 5 La composizione dei moti

abbiamo una biglia che si muove


dentro un treno in corsa

Ci sono due moti ESEMPIo


che si compongono
abbiamo due moti
nella stessa direzione

moto 1 moto 2

s1 = 10 m s2 = 15 m
t = 10 s t = 10 s
v1 = 1,0 m/s v2 = 1,5 m/s

moto della biglia moto di trascinamento del


rispetto al treno treno rispetto all’osservatore
composizione

moto rettilineo moto rettilineo


uniforme uniforme s = 10 m + 15 m = 25 m
v = 1,0 m/s + 1,5 m/s = 2,5 m/s
spostamento velocità spostamento velocità

sl vl st vt

Nella composizione dei moti bisogna


comporre gli spostamenti e le velocità

composizione composizione
degli spostamenti delle velocitˆ

lo spostamento risultante la velocità risultante è la


è la somma vettoriale somma vettoriale delle
degli spostamenti sl e st velocità vl e vt

s = sl + st v = vl + v t

63
Unità 7 Il moto nel piano

DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI

■ moto circolare uniforme: moto con traietto- − La legge oraria è s = r · cos (ω · t) dove r è
ria circolare e velocità costante in modulo, ma l’ampiezza massima delle oscillazioni che
variabile in direzione. avvengono con un periodo T.
− f è la frequenza, cioè il numero di giri al − Il periodo T è legato alla velocità angolare
secondo (Hz), T è il tempo impiegato a ω dalla relazione:
percorrere un giro: ω = 2Tr
f = T1
− v è la velocità tangenziale, diretta in ogni ■ moto parabolico: moto con traiettoria para-
punto come la tangente alla traiettoria bolica risultante dalla composizione di due
circolare di raggio r: moti indipendenti:
− moto rettilineo uniforme sull’asse x:
v = 2rT$ r sx = v 0 · t
− ω è la velocità angolare, cioè il rapporto v0 è la velocità orizzontale iniziale del corpo;
tra l’angolo e il tempo (rad/s): − moto rettilineo uniformemente accelerato
lungo l’asse y:
ω = 2Tr
sy = 12 g · t2
− ac è l’accelerazione centripeta, diretta
verso il centro della circonferenza: ■ composizione dei moti
2
ac = vr − Lo spostamento risultante s è la somma
vettoriale degli spostamenti: s = s1 + s2
■ moto armonico: moto oscillatorio periodico
− La velocità risultante v è la somma
ottenuto dalla proiezione su un diametro di un
moto circolare uniforme. vettoriale delle velocità: v = v1 + v2

QUESITI

1 La figura a fianco rappresenta la traiettoria del moto circolare uniforme di un atleta che B
impiega 16 s a percorrere il tratto di pista compreso tra i punti A e B.
▶ Qual è il periodo del moto? C A
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

2 La pista circolare del quesito precedente ha un raggio di 63,7 m.


▶ Con quale velocità corre l’atleta?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

3 Una massa appesa a una molla si muove di moto armonico.


La legge oraria è s = 0,1 · cos (31,4 · t).
▶ Qual è l’ampiezza del moto e quanto vale ω?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

4 Una goccia di pioggia cade con una velocità v1 = 16 m/s rispetto al vento, che soffia a una
velocità v2 = 12 m/s in direzione perpendicolare a v1 .
▶ Con quale velocità vede cadere la goccia un osservatore fermo a terra?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

64
prObLEmI GUIDaTI

5 Un ciclista percorre una pista circolare con una velocità costante di 50 km/h impiegando
28,8 s a percorrere un giro completo.
▶ Calcola l’accelerazione centripeta del ciclista.
Passi
− trasforma la velocità in m/s.
− ricava il raggio r della traiettoria circolare dalla formula della velocità.
− Calcola l’accelerazione centripeta ac = v2/r.
6 Una mela viene lanciata con una velocità orizzontale di 4,0 m/s da un terrazzo posto a
20 m dal suolo.
▶ Determina l’altezza a cui si trova la mela quando il suo spostamento orizzontale è di
6 metri.
Passi
− Calcola il tempo t dalla legge del moto uniforme sx = v0 · t.
− Determina lo spazio percorso in verticale sy = 1/2 g · t2.
− Calcola l’altezza finale a cui si trova la mela hf = h0 – sy = ...

prObLEmI CON SUGGErImENTI

7 Un’onda si propaga in una corda. ogni punto della corda oscilla con moto armonico di
ampiezza 5 cm e compie 25 oscillazioni complete ogni 5 s.
a) Calcola il periodo del moto.
b) scrivi la legge oraria del moto.
Suggerimento: calcola prima la frequenza e poi il periodo; per scrivere la legge oraria devi
calcolare ω. [a) 0,2 s]

8 La figura a fianco mostra le traiettorie di due punti che ruotano di moto circolare
uniforme con la stessa velocità angolare. Il punto B si muove con una frequenza B
di 2 Hz su un’orbita di raggio OB = 30 cm.
a) Qual è la velocità di B? O A
b) Verifica che il rapporto tra le accelerazioni centripete è uguale al rapporto tra i
rispettivi raggi.
Suggerimento: calcola il periodo, poi il raggio OA con la formula della velocità tan-
genziale. I due punti hanno lo stesso periodo e la stessa velocità angolare, scrivi l’ac-
celerazione centripeta (ac = ω2 · r) per entrambi i punti e determina il rapporto.
[a) 3,77 m/s]

prObLEma

9 Una barca si muove con una velocità costante di 6 m/s nel verso della corrente, che ha
una velocità di 2 m/s.
a) Quanti kilometri percorre in un’ora?
b) se si muovesse in verso opposto alla corrente, quale distanza percorrerebbe nello
stesso tempo? [a) 28,8 km; b) 14,4 km]

65
8 I prIncìpI
della dInamIca

lezIone 1 Il primo principio della dinamica


più il piano
è liscio,
maggiore è
la distanza
percorsa
Ragionare
h osservazioni
come esperimento senza
Galileo attrito, la
Una pallina su un piano pallina si
inclinato percorre una certa muoverebbe
distanza sul piano orizzontale all’infinito
in fondo a esso a velocità
costante

un corpo fermo continua la tendenza


a rimanere fermo di un corpo
a conservare
Enunciato del Se non il suo stato
primo principio intervengono di quiete o di
della dinamica cause esterne moto rettilineo
uniforme
un corpo in moto continua a si chiama
muoversi con velocità costante inerzia

Dispositivi per
eliminare gli attriti

Rotaia a cuscino d’aria Disco a ghiaccio secco

Il corpo si muove su un cuscino di


gas per ridurre al minimo l’attrito

66
lezIone 2 Il secondo principio della dinamica

Fris = m . a Si deve accelerare di 2 m/s2 una


Fris = risultante delle forze massa di 3 kg.
Enunciato del
applicate al corpo Quanto vale la forza risultante?
secondo principio ESEMPIo
m = massa del corpo a = 2 m/s2
della dinamica m = 3 kg
a = accelerazione acquistata
dal corpo F = m . a = 3 kg × 2 m/s2 = 6 N

F=m·a
forza e accelerazione
Una legge sono entrambe in particolare l’accelerazione ha
vettoriale grandezze vettoriali lo stesso verso e la
stessa direzione
della forza

Il peso si misura
in newton (N)

P=m· g
La caduta P = peso
libera m = massa
g = accelerazione di gravità = 9,8 m/s2
Un ragazzo di massa m = 50 kg
è sottoposto a un’accelerazione
di gravità g = 9,8 m/s2.
ESEMPIo Quanto vale il suo peso?
m = 50 kg
g = 9,8 m/s2
P = m . g = 50 kg × 9,8 m/s2 = 490 N

67
Unitˆ 8 I princìpi della dinamica

lezIone 3 Il terzo principio della dinamica

Quando un corpo A esercita una


forza su un corpo B
allora
anche il corpo B esercita su A una
forza uguale e opposta

Il terzo A B
principio della
FBA FAB
dinamica
Una pattinatrice A
spinge un pattinatore
forze a B sul ghiaccio:
contatto si muovono in versi
opposti.
F AB = - F BA

ESEMPIo

Due magneti uguali,


posti su due carrelli,
F1 S N N S F2 con i poli opposti
forze a
distanza vicini, si respingono
con uguale forza.
F1 = - F2

68
Lezione 4 Alcune applicazioni dei tre princìpi
ESEMPIo

l’attrito vale:
Fa = −h · v2 T0

h = coefficiente che dipende dalla P


forma del corpo e dal tipo di fluido
Una goccia di pioggia cade.
v = velocità All’inizio l’attrito è 0
Quando Fa
La caduta un corpo la risultante delle forze vale:
in un fluido cade in Fr = P − h · v2 T1
un fluido P = forza-peso P

Fa = –P
Per alte velocità, forza-peso e forza di
attrito si eguagliano: il corpo scende T2
con velocità costante
P

FORZA
FORZE AGENTI RESPONSABILE ACCELERAZIONE
DEL MOTO

R l
P·h g ·h
P// = a=
l l
P//
SENZA P⊥ P = peso
h g = accelerazione
ATTRITO P h = altezza del piano di gravità
l = lunghezza del piano h = altezza del piano
P = forza-peso (scomponibile l = lunghezza del piano
nelle componenti P// e P= )
Le forze
su un R = reazione vincolare
piano
inclinato
R l g · h Fa
Fr = P// − Fa a= -
m
Fa l
P// = componente g = accelerazione
P//
CON P⊥ del peso parallela
h di gravità
ATTRITO P alla direzione h = altezza del piano
del moto l = lunghezza del piano
Fa = forza di attrito Fa = forza di attrito
P = forza-peso (scomponibile
nelle componenti P// e P= ) m = massa del corpo
R = reazione vincolare

segue "

69
Unitˆ 8 I princìpi della dinamica

v0

- la velocità v0 diminuisce
P allora - la biglia raggiunge l’altezza massima
- la biglia ricade con accelerazione g

La velocità iniziale v0
è rivolta verso l’alto

Il moto di
un corpo
lanciato

v0y

v0 - la velocità orizzontale vx rimane costante


α allora
- la velocità verticale vy diminuisce uniformemente
P

La velocità forma un
angolo con l’orizzontale

l’ascensore è La bilancia segna lo stesso


fermo peso rispetto all’esterno

R l’ascensore La bilancia segna un peso


Il peso in 3 casi
sale maggiore rispetto all’esterno
ascensore P

Una bimba si trova su l’ascensore La bilancia segna un peso


una bilancia all’interno scende minore rispetto all’esterno
di un ascensore

70
lezIone 5 Il moto oscillatorio

Un oscillatore armonico è una


pallina attaccata all’estremo
libero di una molla

Massa che
oscilla

m Nel punto O
forza nulla sulla pallina l’equazione oraria del
agisce la forza moto è
elastica
m s = D · cos (ω · t)
Nel punto A
forza massima F = -k · s D = distanza
s
m k = costante massima tra A e O
elastica ω = pulsazione
s Nel punto B
B O A forza massima s = spostamento

È il tempo necessario per compiere


un’oscillazione completa

Il periodo
dell’oscillatore
armonico

Senza attrito vale


massa m = 0,1 kg
m costante della molla k = 400 N/m
T = 2π . k
ESEMPIo Quanto vale il periodo T?
m = massa oscillante 0,1 kg
k = costante elastica T = 6,28 # 400 N/m = 0,1 s
della molla
segue "
71
Unitˆ 8 I princìpi della dinamica

α l

B A
s La componente del peso Pt
Le oscillazioni tangente alla circonferenza
Pf
di un pendolo fa oscillare il pendolo
O Pt
P

Il moto del pendolo è


armonico

Senza attrito vale


lunghezza pendolo l = 1 m
l Quanto vale il periodo T?
Il periodo T = 2π . g ESEMPIo
del pendolo 1m
l = lunghezza del pendolo T = 6,28 # =2 s
g = accelerazione di gravità 9,8 m/s2
spazio

Con l’attrito dell’aria le


Le oscillazioni oscillazioni diminuiscono
smorzate di ampiezza tempo

dopo un po’ di tempo il corpo si ferma

72
lezIone 6 Le forze apparenti
forza di
inerzia

I sistemi Il sistema è non inerziale in questo caso forze


non inerziali se accelera o ruota compaiono apparenti

forza
centrifuga

La signora
sente una
spinta
quando
accelerazione all’indietro
(forza di
Una Per l’inerzia inerzia)
signora la signora
è su un mantiene la l’autobus accelera
La forza ESEMPIo autobus velocità che
di inerzia che cambia aveva l’autobus
la sua prima di
velocità cambiarla
La signora
sente una
quando spinta in
decelerazione avanti (forza
di inerzia)

l’autobus frena

Fcentrifuga

Fc
Chi è seduto su una B
La forza ESEMPIo
giostra che ruota
centrifuga sente una spinta verso
l’esterno

La forza centrifuga esiste solo


per chi sta dentro la giostra

73
Unitˆ 8 I princìpi della dinamica

lezIone 7 La forza gravitazionale

pianeta

perielio
afelio
Legge delle orbite Sole

I pianeti descrivono orbite ellittiche


attorno al Sole.
II Sole occupa uno dei due fuochi

P3
P3

Sole
Le leggi di P2
Keplero Legge delle aree
P1 P2
P1

Il raggio che congiunge il Sole e un pianeta


descrive aree uguali in tempi uguali

R3
= costante
T2
Legge dei periodi
R = distanza media del pianeta dal Sole
T = periodo di rivoluzione del pianeta
costante = valore uguale per tutti i pianeti

3,36 × 1018 m3/s2

74
Forza gravitazionale
r m ·m
F12 = F21 = G · 1 2 2
r
La legge di F21 F12
m1 = prima massa
m1 m2 FoRMULa m2 = seconda massa
gravitazione
universale Due masse si attraggono r = distanza
a vicenda grazie alla G = costante di gravitazione
forza gravitazionale universale
N · m2
G = 6,67 # 10-11
kg2

Per avere una forza


percettibile devono
intervenire masse
molto grandi

L’accelerazione
di gravità

Un corpo di massa m che si trova La forza gravitazionale genera


a una distanza h dalla superficie un’accelerazione che si chiama
della Terra subisce la forza accelerazione di gravità. Al suolo
gravitazionale
M
M ·m g=G$ = 9,8 m/s2
F=G· R2
^R + hh2

M = massa della Terra


R = raggio della Terra

75
Unitˆ 8 I princìpi della dinamica

lezIone 8 Il moto dei satelliti

ipotesi semplificative:
Il moto del satellite
La traiettoria è regolato dalle
- la Terra ha forma sferica
di un satellite - il satellite è un corpo puntiforme
leggi di Keplero
- il satellite si muove su un’orbita circolare

R
La velocità vale
G·M
v=
(R + h)
La velocità di FoRMULa G = costante di gravitazione
un satellite universale
M = massa della Terra
R = raggio della Terra
h = altezza
F

Un satellite è in orbita
a un’altezza h rispetto
alla Terra

Il periodo vale
È il tempo che il
2r $ (R + h)
Il periodo di satellite impiega T= v
rivoluzione a compiere un FoRMULa
di un satellite giro completo R = raggio della Terra
attorno alla Terra h = altezza
v = velocità tangenziale

76
DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI

■ Primo principio della dinamica: un corpo ri- ■ Per far muovere un corpo di massa m con ve-
mane nel suo stato di quiete o di moto rettilineo locità costante v su una traiettoria circolare di
uniforme se la forza risultante su di esso è nulla. raggio r, è necessaria una forza centripeta Fc
Secondo principio della dinamica: diretta verso il centro della circonferenza:
m $ v2
Fris = m · a Fc = r
dove a è l’accelerazione acquistata dal corpo ■ I pianeti descrivono attorno al Sole delle orbi-
di massa m a causa della forza risultante Fris . te ellittiche. In particolare, vale la terza legge
Terzo principio della dinamica: quando un di Keplero:
corpo A esercita una forza su un corpo B, B rea- R3
= costante
gisce esercitando su A una forza uguale e T2
opposta. dove R è il raggio medio dell’orbita e T è il pe-
riodo di rivoluzione.
■ Un corpo di massa m attaccato a una molla di Legge della gravitazione universale: due
costante elastica k è soggetto a una forza di masse puntiformi m1 e m2 poste a distanza r si
richiamo: attraggono con una forza
F = –k · s G $ m1 $ m 2
F=
dove s è lo spostamento. La forza causa un moto r2
armonico avente un periodo di oscillazione dove G = 6,67 × 10 N · m2/kg2
–11

m
T = 2π ■ Un satellite si muove attorno a un pianeta per
k effetto della forza centripeta, che coincide con
Il pendolo è un oggetto di massa m appeso a un la forza gravitazionale esercitata dal pianeta.
filo di lunghezza l. Per piccoli angoli di oscilla- La velocità del satellite è:
zione, il moto è armonico con un periodo G$m
v= r
l
T = 2π g dove r è il raggio dell’orbita.

QUESITI

1 Un carrello di massa 500 g si muove in orizzontale senza attrito con un’accelerazione di


2,4 m/s2.
▶ Quanto vale la forza risultante applicata al carrello?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

2 Sul carrello del quesito precedente viene posata una massa di 500 g e la forza rimane la stessa.
▶ Che cosa accade all’accelerazione?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

3 L’accelerazione con cui un corpo scende su un piano inclinato è minore di 9,8 m/s2.
▶ Per quale motivo?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

4 La forza di attrazione gravitazionale fra la Terra e la Luna vale circa 7,5 × 1020 N.
▶ Come cambierebbe la forza di attrazione se la Luna ruotasse su un’orbita di raggio
metà di quello attuale?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

77
Unità 8 I princìpi della dinamica

prObLEmI GUIDaTI

5 Un oggetto di massa m = 50 kg è trainato da due forze


F1 = 30 N e F2 = 80 N, come mostrato nella figura a fianco.
a) Con quale accelerazione si muove l’oggetto? F1
b) Qual è la direzione del vettore accelerazione?
Passi
m
− Disegna la forza risultante Fris poi calcolane l’intensità. F2
− Determina l’accelerazione con il secondo principio della dinamica.
6 In una località in cui l’accelerazione di gravità è 9,80 m/s2, un pendolo
compie 5 oscillazioni complete in un tempo t = 14,2 s.
a) Calcola la lunghezza del pendolo.
b) Se lo stesso pendolo viene fatto oscillare in un luogo dove
l’accelerazione di gravità è 4,90 m/s2, quanto tempo impiega per
compiere 5 oscillazioni complete?
Passi
− Determina il periodo T = t/5 e poi calcola la lunghezza l = g . T 2/4π2.
− Ricava il nuovo periodo Tʹ e il nuovo tempo tʹ.

prObLEmI CON SUGGErImENTI

7 Un oggetto di massa 2,0 kg si muove su una traiettoria circolare. La forza centripeta vale v
50 N e il corpo percorre un arco lungo 0,5 m in un decimo di secondo. Fc
a) Qual è la velocità tangenziale? A
O
b) Calcola la distanza OA e la velocità angolare.
Suggerimento: la velocità tangenziale è il rapporto tra l’arco e il tempo impiegato a percor-
rerlo; OA è il raggio della circonferenza; v = ω . r. [a) 5 m/s; b) 1 m; 5 rad/s]

8 Una massa di 300 g attaccata a una molla oscilla di moto armonico con un periodo di 2,5 s.
▶ Quale spostamento determina una forza di 20 N applicata alla molla?
Suggerimento: calcola la costante elastica della molla con la formula che esprime il perio-
do di oscillazione; anche lo spostamento si ottiene con una formula inversa. [10,6 m]

prObLEma

9 Io, Europa, Ganimede e Callisto sono quattro satelliti di Giove scoperti da Galileo nel
1610; le caratteristiche delle orbite su cui i satelliti ruotano intorno al pianeta sono
mostrate nella tabella seguente.
Satellite Raggio medio (km) Periodo di rivoluzione (giorni)
Io 4,216 × 105 1,769
Europa 6,709 × 105 3,551
Ganimede 1,070 × 106 7,155
Callisto 1,883 × 106 16,689
▶ Verifica che le orbite dei satelliti galileiani seguono la terza legge di Keplero.

78
9 EnErgia E lavoro

lEzionE 1 Il lavoro

UnItà
A pArole In sImbolI ESEMPIo
dI mIsUrA

L = F// · s = F · s · cos α
- È una grandezza
scalare F// = componente della Un ragazzo sposta un carrello.
forza parallela allo spostamento s = 10 m
- Si calcola con il
Il lavoro spostamento joule forza F = 14 N
prodotto della
di una componente s = spostamento (J) angolo α tra F e s = 60°
forza della forza Quanto vale il lavoro?
F = forza
parallela allo L = (14 n) × (10 m) × (cos 60°) = 70 J
α = angolo tra forza
spostamento
e spostamento

F
positivo (L > 0)
lavoro motore F//
s
forza e spostamento formano un angolo acuto

Lavoro
F
motore il lavoro nullo
e lavoro può essere (L = 0)
resistente s
forza e spostamento formano un angolo retto

F
negativo (L < 0)
lavoro resistente
F// s
forza e spostamento formano un angolo ottuso

79
Unitˆ 9 Energia e lavoro

lEzionE 2 La potenza

UnItà ESEMPIo
A pArole In sImbolI
dI mIsUrA

Un operaio solleva un carico con la carrucola.


Rapporto peso P = 400 N
fra il lavoro L altezza h = 6 m
P = Dt
La compiuto e watt tempo t = 10 s
definizione l’intervallo L = lavoro (W) Quanto vale il lavoro?
di potenza di tempo Δt = intervallo
L = (400 N) × 6 m = 2400 J
impiegato per
di tempo Quanto vale la potenza?
compierlo
2400 J
P = 10 s = 240 W

Quando la velocità è Un’automobile mantiene una velocità


costante di 90 km/h. Il suo motore
costante:
sviluppa una forza di 2000 N.
Potenza P=F·v Quanto vale la potenza?
ESEMPIo
e velocità P = potenza velocità v = 90 km/h = 25 m/s
F = forza forza F = 2000 N
v = velocità P = (2000 N) × (25 m/s) = 50 000 W

Potenza e rendimento

in una macchina capace di compiere lavoro


potenza persa

macchina
(carrucola)
asso nza
rbita
pote

potenza
utile

la potenza utile la potenza assorbita il rendimento

è il è la è dato da

lavoro compiuto potenza necessaria per P


r = P utile
nell’unità di tempo il suo funzionamento assorbita

80
lEzionE 3 L’energia cinetica

UnItà
A pArole In sImbolI ESEMPIo
dI mIsUrA

- È l’energia posseduta Una palla da tennis di massa 50 g


da un corpo in viaggia a una velocità di 10 m/s.
La 1
movimento E c = 2 m · v2 joule Quanto vale la sua energia cinetica?
definizione - si calcola con il
di energia semiprodotto della m = massa (J) massa m = 50 g = 0,05 kg
cinetica v = velocità velocità v = 10 m/s
massa per il quadrato
della velocità Ec = 0,5 × (0,050 kg) × (10 m/s)2 = 2,5 J

L’effetto di una forza


sull’energia cinetica

dipende dall’angolo tra forza e velocità

fa cambiare il modulo
v della velocità

v v F//
P
Fc α
v
Fc
F⊥ F
v P
fa cambiare la direzione
della velocità

forza parallela forza perpendicolare la forza forma un


alla velocità alla velocità angolo α con la velocità

la forza fa variare la forza non modifica l’energia cinetica è modificata solo dalla
l’energia cinetica l’energia cinetica componente parallela F// della forza

lavoro negativo l’energia cinetica


(attrito) diminuisce
Il teorema Il lavoro compiuto su un oggetto
fa variare la sua energia cinetica:
dell’energia
1 1
cinetica 2 m · v f - 2 m · vi = L
2 2

lavoro positivo l’energia cinetica


(spinta) aumenta

81
Unitˆ 9 Energia e lavoro

lEzionE 4 L’energia potenziale

UnItà ESEMPIo
A pArole In sImbolI
dI mIsUrA

Una scatola di massa 1 kilo-


grammo è posta a un’altez-
- È l’energia che Ep = m · g · h = P · h
dipende dalla za di 1,6 metri.
L’energia posizione m = massa Quanto vale la sua energia
joule potenziale?
potenziale - si calcola con il g = accelerazione
(J)
gravitazionale prodotto della massa di gravità massa m = 1 kg
per l’accelerazione di h = altezza altezza h = 1,6 m
gravità per l’altezza P = peso
Ep = 1 kg × (9,8 m/s2) ×
× (1,6 m) = 15,68 J

Forze conservative
e non conservative

ESEMPIo

Sposto una cassa su un piano


inclinato di lunghezza l e altezza h

F F

P// P// Fa
h h
l l

senza attrito il lavoro vale con attrito il lavoro vale


L = P// · l = P · h L = (P// + Fa) · l > P · h

Il lavoro è pari Il lavoro è maggiore di P · h,


all’energia potenziale perché deve vincere anche
Ep = P · h la forza di attrito

La forza-peso è una L’attrito è una forza


forza conservativa non conservativa

82
lEzionE 5 Lavoro ed energia nei corpi elastici

Il lavoro di una
forza variabile

Per calcolare il
lavoro di una forza
non costante si usa
il metodo grafico

kás
forza

O
s
spostamento
Si calcola l’area del grafico
forza-spostamento compresa tra la curva
della forza e l’asse orizzontale

UnItà
A pArole In sImbolI dI ESEMPIo
mIsUrA

È data dal
semiprodotto Una molla ha
della costante 1 costante elastica k = 400 N/m
L’energia elastica per lo Ee = 2 k á s2 e viene compressa di s = 6 cm = 0,06 m.
joule
potenziale spostamento Quanto vale la sua energia potenziale
k = costante elastica (J)
elastica della molla s = spostamento
elastica?
(compressione/ 1
Ee = 2 × (400 n/m) × (0,06 m)2 = 0,72 J
allungamento)

83
Unitˆ 9 Energia e lavoro

lEzionE 6 I mille volti dell’energia

Alcuni esempi di forme di energia


Forma di energia esempio
Cinetica Energia di un corpo in movimento l’energia
Potenziale Energia che dipende dalla posizione non può
gravitazionale (rispetto al livello del mare) di un corpo essere né
Una continua creata né
trasformazione Potenziale elastica Energia di una molla compressa o allungata distrutta,
Elettrica Energia di un sistema di cariche elettriche ma solo
trasformata
Chimica Energia prodotta nelle reazioni chimiche
Nucleare Energia prodotta nelle reazioni nucleari
Esistono tante forme di energia

trasforma
l’energia cinetica
dell’acqua in lavoro
meccanico

Esistono delle il mulino


Le macchine macchine che servono
e l’energia per utilizzare energia

trasformano il
movimento del
fluido in energia

le macchine a fluido
(pala eolica, turbina ecc.)

joule e L’energia si può misurare in joule (J) Il legame tra joule e kilowattora è:
kilowattora oppure in kilowattora (kWh) 1 kWh = 3,6 × 106 J

Durante ogni trasformazione: Il rendimento di una macchina è un


- una parte dell’energia viene numero minore di 1 dato dal rapporto
Il rendimento di utilizzata (energia utile) tra energia utile ed energia assorbita:
una macchina - una parte dell’energia energia utile
rendimento =
viene trasformata in calore energia assorbita
(energia assorbita)

84
DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI

■ Il lavoro di una forza costante è: 1


Ec = 2 m · v2
L = F// . s
dove F// è la componente della forza parallela Nel SI l’energia cinetica si misura in joule.
allo spostamento s. Nel SI il lavoro si misura teorema dell’energia cinetica:
in joule (J). Nel grafico forza-spostamento, il 1 1
lavoro è uguale all’area compresa tra la curva L = 2 m $ v 2f – 2 m $ vi2
che rappresenta la forza e l’asse orizzontale.
dove vf e vi sono le velocità finale e iniziale del
Il lavoro per deformare di un tratto s una molla
corpo.
di costante elastica k è:
1 ■ Un corpo di peso P, che si trova a una certa al-
L = 2 k . s2
tezza h rispetto a un piano di riferimento, ha
■ La rapidità con cui un lavoro viene compiuto un’energia potenziale gravitazionale pari al
è espressa dalla potenza (P), che è il rapporto lavoro che la forza-peso può compiere sul
tra il lavoro (L) e il tempo (Δt) impiegato per corpo facendolo cadere:
eseguirlo: L
P = Dt Ep = P . h
■ Una molla deformata di un tratto s, misurato
Nel SI l’unità di misura della potenza è il rispetto alla posizione di equilibrio, ha un’e-
watt (W): kilowatt (kW), megawatt (MW) e nergia potenziale elastica pari al lavoro che la
gigawatt (GW) sono multipli del watt. forza elastica può compiere riportando la
molla in equilibrio:
■ Un corpo di massa m con velocità v ha un’e-
1
nergia cinetica Ec definita dalla formula: Ee = 2 k · s2

QUESITI
F
1 Una forza di 10 N produce uno spostamento di 50 cm sul
corpo a cui è applicata. La figura a fianco mostra tre casi in F s F s s
cui cambia l’angolo tra i vettori forza e spostamento. a) b) c)
▶ Quanto vale il lavoro nei tre casi?
a) L = ..................................................................... b) L = ..................................................................... c) L = .....................................................................
2 Una mela di massa 100 g è appesa al ramo di un albero, a un’altezza di 2,5 m rispetto al suolo.
▶ Qual è la sua energia potenziale gravitazionale?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

3 Un motore di potenza 10 kW compie un lavoro di 1 × 105 J.


▶ Quanti secondi impiega?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

4 Spiega perché l’energia cinetica di un corpo non può essere negativa.

.................................................................................................................................................................................................................................................................................

5 Per allungare una molla di 5 cm bisogna compiere un lavoro di 1,25 J.


▶ Quale lavoro occorre per allungarla di 10 cm?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

85
Unità 9 Energia e lavoro

prObLEmI GUIDaTI

6 Il motore di un’automobile avente una massa di 1400 kg riesce ad accelerare da 0 km/h a


100 km/h in un tempo Δt = 6,2 s.
▶ Calcola la potenza del motore.
Passi
− Trasforma la velocità vf in m/s e calcola l’energia cinetica.
− Applica il teorema dell’energia cinetica per trovare il lavoro.
− Calcola la potenza in watt.
7 Un mobile viene trascinato per 2,0 m su un pavimento da una forza di intensità costante
F = 100 N. Allo spostamento si oppone una forza di attrito, anch’essa costante, Fa = 10 N.
▶ Calcola il lavoro compiuto dalla forza risultante, sapendo che la forza applicata forma
un angolo di 30° con il vettore spostamento.
Passi
− Rappresenta la situazione con un disegno.
− Determina la componente F// = F . cos 30°.
− Calcola la forza parallela risultante F//ris = F// – Fa = ... e poi il lavoro L = F//ris . s.

prObLEmI CON SUGGErImENTI

8 Un carrello di massa 15 kg, inizialmente fermo, viene spostato di 4 m da una F// (N)
forza parallela non costante. L’intensità della forza varia secondo il grafico
mostrato nella figura a fianco. 8
a) Determina il lavoro compiuto dalla forza.
5
b) Qual è la velocità finale del carrello?
Suggerimento: dopo aver determinato il lavoro calcolando l’area della figura, 0 2 4 s(m)
applica il teorema dell’energia cinetica per calcolare l’energia cinetica finale e
quindi la velocità.
[a) 29 J; b) 1,97 m/s]

9 Una trave di massa 80 kg, appoggiata al suolo, viene sollevata verticalmente da una gru
in 5 s; la sua energia potenziale varia di 3920 J.
a) Determina la potenza sviluppata dalla gru.
b) A quale altezza è stata portata la trave?
Suggerimento: per calcolare la potenza devi conoscere il lavoro, che è uguale alla variazio-
ne dell’energia potenziale; ricava l’altezza h dalla formula dell’energia potenziale.
[a) 784 W; b) 5 m]

prObLEma

10 Una massa di 100 g è attaccata a una molla orizzontale di costante elastica 800 N/m, che
è stata compressa di 5 cm.
a) Determina l’energia potenziale elastica.
b) Verifica il valore trovato con un grafico forza-spostamento. [1 J]

86
10 I prIncìpI dI
conservazIone

LezIone 1 L’energia meccanica

A pArole In sImbolI UnItà dI mIsUrA

Em = Ec + Ep
La definizione di somma dell’energia cinetica e joule
E = energia cinetica
energia meccanica dell’energia potenziale di un corpo c (J)
Ep = energia potenziale

L’energia meccanica nella caduta libera

vA

hA B

vB
hB

Su un corpo in caduta agisce solo la forza-peso

durante la caduta

l’energia cinetica l’energia potenziale


aumenta diminuisce
la somma di
energia cinetica ed
energia potenziale
rimane la stessa

vale il

principio di conservazione
dell’energia meccanica
(l’energia meccanica si conserva)
segue "

87
Unitˆ 10 I princìpi di conservazione

L’energia meccanica
nei moti curvilinei

energia meccanica = energia potenziale


h

B v
energia meccanica = energia cinetica

Il moto di un corpo in caduta con una traiettoria


non rettilinea dipende solo dalla forza-peso

durante la caduta

l’energia cinetica l’energia potenziale


aumenta diminuisce

anche in questo caso

vale il

principio di conservazione
dell’energia meccanica
(l’energia meccanica si conserva)

88
LezIone 2 Quando l’energia meccanica non si conserva

L’attrito fa diminuire
l’energia meccanica

partenza
della sfera
A
altezza
raggiunta
arrivo B
della prima
hA C oscillazione
hB

Una sfera rotola su una rampa

a causa dell’attrito

diminuisce aumenta la sua l’altezza raggiunta


l’energia meccanica temperatura diminuisce sempre di più

Perdita di energia
e lavoro dell’attrito

L’energia meccanica
diminuisce di una
quantità pari al lavoro
della forza di attrito

EmB – EmA = La
EmB = energia meccanica finale
EmA = energia meccanica iniziale
La = lavoro della forza di attrito

segue "

89
Unitˆ 10 I princìpi di conservazione

Lavoro di forze
diverse dall’attrito

Una forza esterna può

diminuire aumentare lasciare invariata


l’energia meccanica l’energia meccanica l’energia meccanica

F F s
s s
P

Vale la
generalizzazione
del principio di
conservazione

Tutta l’energia
meccanica che scompare
(∆Em) si trasforma in
energia termica (∆Et)
∆Em = –∆Et

90
LezIone 3 La conservazione della quantità di moto

UnItà
A pArole In sImbolI ESEMPIo
dI mIsUrA

La Prodotto della
definizione massa per la m
p =m·v kg · m/s m = 2100 kg
di quantità velocità di un
corpo v = 30 m/s
di moto p Quanto vale la quantità di moto p?
p = 2100 kg × 30 m/s = 63 000 kg · m/s

La variazione della
quantità di moto

Le forze provocano
variazioni delle quantità
di moto dei corpi
Dp
Fris = Dt

Moltiplicando per ∆t
otteniamo
Fris · Dt = Dp

ESEMPIo
impulso = variazione della Fris = 5 N
della forza quantità di moto ∆t = 10 s
Quanto vale l’impulso applicato?
Fris · ∆t = (5,0 N) × (10 s) = 50 N · s = 50 kg · m/s
quindi ∆p = 50 kg · m/s

segue "

91
Unitˆ 10 I princìpi di conservazione

La conservazione
della quantità di moto

principio di conservazione
della quantità di moto

Se sul sistema non agiscono


forze esterne, la sua quantità
di moto resta costante

ESEMPIo
prima del lancio: dopo il lancio:
la quantità di moto (p) è 0 perché la quantità di moto (p) è ancora 0 perché la ragazza
sia la ragazza sia il pallone sono fermi e il pallone hanno quantità di moto uguali e opposte
p1

p=0 p = p1 + p2 = 0
p2

L’urto tra i corpi

Anche qui valgono dei


princìpi di conservazione

Urto Urto
elastico anelastico

si conservano si conserva

energia cinetica quantità di moto la quantità di moto

La quantità di moto del


sistema prima e dopo l’urto
si conserva se sul sistema non
intervengono forze esterne

92
LezIone 4 La conservazione del momento angolare
A pArole In sImbolI

L’accelerazione È la variazione della velocità angolare ω nell’intervallo di tempo (∆t).


angolare D~
Unità di misura: rad/s2 α = Dt
α

Il momento È il prodotto della massa (m) di un corpo per il suo raggio (r)
meccanico di rotazione al quadrato per la sua accelerazione angolare (α). M = m · r2 · α
M Unità di misura: n · m

Il momento di inerzia di un corpo rigido è il prodotto di


Il momento di una massa (m) che ruota attorno a un asse (con raggio
inerzia di rotazione r) per il quadrato della sua velocità. I = m · r2
I Unità di misura: kg · m2

Il momento È il prodotto del momento di inerzia (I) di un corpo


angolare per la sua velocità angolare (ω). Ma = I · ~
Ma Unità di misura: kg · m2/s

m2 e
n
a zio
rot
r2 di
e
m1 ass Momento di inerzia Momento di inerzia Momento di inerzia
di un disco di una sfera di un cilindro pieno
r1 r3

r r r
m3

Il momento di inerzia di una serie


di masse (m1, m2, m3...) che ruotano
attorno allo stesso asse (con
raggio di rotazione r) è la somma dei
momenti di inerzia delle singole masse

1 2 1
I = m1 · r12 + m 2 · r 22 + m3 · r32 + … I = 2 m · r2 I = 5 m · r2 I = 2 m · r2

Se il momento risultante delle forze se Mris = 0


La conservazione del che agiscono sul corpo è nullo, allora
momento angolare il momento angolare rimane costante allora Ma = costante

93
Unitˆ 10 I princìpi di conservazione

LezIone 5 La conservazione dell’energia nei fluidi


L’equazione
di continuità
A1
A2 L’equazione
di continuità
v1 dice che la
v2 portata di un
fluido in un
La portata di un fluido tubo è costante

definizione In sImbolI In sImbolI


È il prodotto della sezione del tubo
(A) per la velocità del liquido (v). Q=A·v A1 · v1 = A2 · v2
Unità di misura: m3/s

A2
v2 equazione di bernoulli:
la somma dell’energia
L’equazione dovuta alla pressione
vale (p), dell’energia cinetica
di Bernoulli A1 h2 e di quella potenziale è
v1 costante

h1
1
In un tubo inclinato scorre un fluido p + d · g · h + 2 d · v2 = costante
incomprimibile, non viscoso e non
turbolento d = densità del fluido
g = 9,8 m/s2 (accelerazione di gravità)
h = altezza del tubo
v = velocità del fluido

A1
A2
restringendo il tubo, la
velocità aumenta e
la pressione diminuisce

tubo orizzontale
Due casi
particolari
A1
la velocità rimane costante,
A2 la pressione diminuisce se
aumenta l’altezza

tubo a sezione costante

94
DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI

m2
■ L’energia meccanica è la somma dell’energia r2
asse di rotazione
cinetica Ec e dell’energia potenziale Ep (gravi- r1 r3
tazionale e/o elastica): m1
Em = Ec + Ep m3
2 2 2
− In assenza di attrito l’energia meccanica si I = m1 . r + m2 . r + m3 . r 1 2 3
mantiene costante: Il momento angolare (Ma) di un corpo che
Ec iniziale + Ep iniziale = Ec finale + Ep finale ruota con velocità angolare ω è:
In presenza di attrito, invece, l’energia mec- Ma = I . ω
canica diminuisce di una quantità uguale al Se il momento risultante delle forze applicate è
lavoro della forza di attrito: nullo, il momento angolare si mantiene costan-
Lattrito = Em finale – Em iniziale te. Per questo se una pattinatrice, ruotando,
stringe le braccia, ruota più veloce: I diminuisce
■ La quantità di moto di un corpo è il prodotto ma Ma resta costante, quindi ω aumenta.
della massa per la velocità:
p=m.v ■ moto dei fluidi: per un fluido non comprimi-
bile e non viscoso vale l’equazione di con-
Per il secondo principio della dinamica,
tinuità:
F . Δt = m . v finale – m . viniziale
principio di conservazione della quantità di A1
A2
moto: se la risultante di tutte le forze esterne
applicate a un corpo (o sistema di corpi) è v1 v2
nulla, allora la quantità di moto non varia nel
tempo: dove v1 e v2 sono le velocità del fluido nelle se-
zioni di aree A1 e A2. Il moto dei fluidi segue
m . v finale = m . viniziale
l’equazione di bernoulli:
■ Il momento di inerzia (I) di un corpo dipen- 1
p + g . d . h + 2 d . v2 = costante
de dalla distribuzione della massa attorno a un
asse di rotazione. Nel caso rappresentato nella Se non varia la quota, all’aumentare della ve-
figura: locità del fluido, la pressione diminuisce.

QUESITI

1 In presenza della sola forza-peso l’energia meccanica di un corpo si conserva.


▶ Di che tipo è la forza-peso?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

2 Mentre un corpo si sposta di 50 m, la forza di attrito costante vale 4 N.


▶ Di quanto varia l’energia meccanica del corpo?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

3 Quantità di moto ed energia cinetica dipendono entrambe dalla massa e dalla velocità.
▶ Sono entrambe grandezze vettoriali?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

4 In una certa zona, il letto di un torrente si allarga.


▶ La velocità dell’acqua aumenta o diminuisce?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

95
Unità 10 I princìpi di conservazione

5 Un nuotatore si lancia da un trampolino e roteando chiude le braccia attorno alle ginocchia.


▶ Per quale motivo? .................................................................................................................................................................................................................

prObLEmI GUIDaTI
6 Un bambino di massa 20 kg, fermo alla sommità di uno scivolo alto 2,0 m, scivola e
arriva a terra. Supponi che l’attrito sia trascurabile.
a) Calcola l’energia meccanica in cima allo scivolo (Em iniziale) e a terra (Em finale).
b) Con quale velocità arriva a terra?
Passi
− In cima allo scivolo l’energia meccanica è Em = Ec + Ep = Ep perché l’energia cinetica
è zero.
− A terra l’energia è tutta cinetica perché l’altezza è zero.
− Calcola la velocità a terra ricavandola dalla formula Ec = 1/2 m . v2.
7 Un carrello di massa 2,0 kg urta con velocità di 6,0 m/s un altro carrello di massa doppia
che viaggia in verso opposto con velocità di 2,5 m/s. Dopo l’urto i carrelli formano un
corpo unico e proseguono con velocità v.
a) Calcola le quantità di moto dei due carrelli prima dell’urto.
b) Qual è la quantità di moto iniziale del sistema?
c) Con quale velocità v si spostano i due carrelli?
Passi
− Le quantità di moto dei due carrelli sono opposte; la quantità di moto iniziale è la
somma algebrica delle due quantità di moto.
− La quantità di moto finale pf = (m1 + m2) . v è uguale a quella iniziale.
− Ricava la velocità dalla quantità di moto finale.

prObLEmI CON SUGGErImENTI


8 In un tubo a sezione costante scorre dell’acqua; la pressione è 220 kPa. Il tubo sale di 10 m
e l’acqua arriva al rubinetto della cucina.
▶ Con quale pressione l’acqua esce dal rubinetto?
Suggerimento: applica l’equazione di Bernoulli nella forma p1 + g · d · h1 = p2 + g · d · h2 (a se-
zione costante scompare il termine che dipende dalla velocità); conosci p1 e h2 – h1 = 10 m,
devi ricavare p2. [122 kPa]

9 Un cilindro pieno, di massa 2,4 kg e diametro 0,4 m, ruota attorno al suo asse con
velocità angolare di 0,5 rad/s.
a) Calcola il momento di inerzia.
b) Qual è il momento angolare?
Suggerimento: il momento di inerzia del cilindro è I = 1/2 m · r2; calcola il momento ango-
lare mediante la definizione. [a) 0,048 kg . m2; b) 0,024 kg . m2/s]

prObLEma
10 Un corpo di massa 10 kg urta con velocità di 4,0 m/s una molla di costante elastica
400 N/m. Supponi che l’attrito sia trascurabile.
a) Calcola l’energia cinetica del corpo.
b) Di quanto si comprime la molla? [a) 80 J; b) 63,2 cm]

96
11 Calore e
temperatura

lezione 1 La misura della temperatura

forza di coesione
forma volume
tra particelle

solido molto intensa propria proprio

Gli stati di del recipiente


aggregazione liQuido debole proprio
che lo contiene
della materia
Gassoso trascurabile non propria non proprio

La temperatura è legata all’agitazione maggiore è l’agitazione termica,


termica delle molecole di un corpo più elevata è la temperatura

Agitazione La temperatura
termica e si misura con
temperatura il termometro

gradi Celsius (°c)


0 °C 25 °C 50 °C 75 °C 100 °C

le più
usate sono
kelvin (K)
273,15 K 298,15 K 323,15 K 348,15 K 373,15 K

unità di
misura della
temperatura
da °c a K:
TK = TC + 273,15
cambiare unità
di misura
da K a °c:
TC = TK – 273,15

97
Unitˆ 11 Calore e temperatura

lezione 2 La dilatazione termica

La dilatazione lineare La dilatazione volumica


dei solidi dei solidi e dei liquidi

- Quando la temperatura aumenta,


- Quando la temperatura aumenta, le sostanze aumentano il proprio volume
le sostanze si allungano - Quando la temperatura diminuisce,
a parole le sostanze diminuiscono il proprio volume
- Quando la temperatura diminuisce,
le sostanze si accorciano - I liquidi hanno coefficienti di dilatazione
volumica maggiori di quelli dei solidi

∆l = λ · l0 · ∆T ∆V = k · V0 · ∆T
∆l = variazione di lunghezza (m) ∆V = variazione di volume (m3)
in simboli λ = coefficiente di dilatazione lineare (K–1 o °C–1) k = coefficiente di dilatazione volumica (K–1 o °C–1)
l0 = lunghezza iniziale (m) V0 = volume iniziale (m3)
∆T = variazione di temperatura (K o °C) ∆T = variazione di temperatura (K o °C)

Un filo di ferro ha lunghezza iniziale l0 = 1,0 m. Un biglia ha volume iniziale V0 = 1 dm3.


L’aumento della temperatura è ∆T = 100 °C. L’aumento della temperatura è ∆T = 100 °C.
Il coefficiente di dilatazione è λ = 1,2 × 10–5 °C–1. Il coefficiente di dilatazione è k = 3 × 10–5 °C–1.
ESEMPIo Quanto vale l’allungamento? Quanto vale l’aumento di volume?
∆l = λ · l0 · ∆T = ∆V = k · V0 · ∆T =
= (1,2 × 10–5 °C–1) × (1,0 m) × (100 °C) = = (3 × 10–5 °C–1) × (0,001 m3) × (100 °C) =
= (1,2 × 1,0 × 10–3) m = 0,0012 m = 3 × 10–6 m3

T0
l0

∆l = λ · l0 · ∆T

98
lezione 3 La legge fondamentale della termologia

Calore e lavoro per esempio


usando

Per aumentare la È possibile aumentare


temperatura di una la temperatura
sostanza dobbiamo fornendo lavoro
fornirle calore meccanico

Il calore e il lavoro
rappresentano due delle forme
sotto cui si presenta l’energia

mulinello di Joule

a parole in simboli unità di misura


joule J
TE b l
C = TT kelvin K
rapporto fra l’energia che
Capacità acquista una sostanza e oppure
termica ∆E = quantità di energia (J)
l’aumento di temperatura joule
∆T = aumento di temperatura J
(K o °C) grado Celsius c cC m

Quantità di energia che 1 kg C


c= m
Calore di sostanza deve acquistare joule J
c
kilogrammo $ kelvin kg $ K
m
specifico perché la sua temperatura C = capacità termica (J/K)
aumenti di 1 K m = massa (kg)

a parole in simboli unità di misura

Il calore scambiato è:
Q = c · m · ∆T
La legge - legato alla natura della sostanza
J
c = calore specifico c m
fondamentale - direttamente proporzionale alla kg $ K joule
della massa della sostanza m = massa (kg) (J)
termologia ∆T = aumento di temperatura
- direttamente proporzionale alla
(K o °C)
variazione di temperatura

Mettendo a contatto due sostanze m1 · c1 · (Te – T1) = m2 · c2 · (Te – T2)


Equazione a temperature T1 e T2 , si raggiunge
dell’equilibrio termico una temperatura di equilibrio Te (T1 < Te < T2)

99
Unitˆ 11 Calore e temperatura

lezione 4 I cambiamenti di stato

solido
liquido
fusione
Avviene per
Fusione assorbimento
di calore
Passaggio
da stato solido a stato liquido

solido
liquido
solidificazione
Avviene per
Solidificazione perdita
di calore
Passaggio
da stato liquido a stato solido durante i cambiamenti
di stato, la temperatura
della sostanza non varia
liquido
evaporazione
gas Avviene per
Evaporazione assorbimento
di calore
Passaggio
da stato liquido a stato gassoso solido

temperatura
+
Tf liquido
liquido
gas
condensazione
liquido Avviene per solido
Condensazione perdita
di calore t1 t2
Passaggio
da stato gassoso a stato liquido tempo

Il calore Q assorbito
o perso serve per
allontanare o
avvicinare le molecole
del corpo

Q=λ·m
Q = calore (J)
λ = calore latente (J/kg)
m = massa (kg)

100
lezione 5 La propagazione del calore

È tipica dei solidi


d

Il calore si propaga dalla parete


Conduzione a temperatura maggiore verso A 40 °C
20 °C
quella a temperatura minore

descritta
da
k = coefficiente di conducibilità termica (W/(m . K))
legge di fourier A = area della parete (m2)
simboli e
k $ A $ TT $ Tt ∆T = differenza di temperatura (K)
Q= unità di misura
d ∆t = intervallo di tempo (s)
d = spessore della parete (m)

È tipica dei fluidi

Convezione

correnti
Si creano delle correnti convettive convettive
perché il liquido a temperatura maggiore
sale, quello a temperatura minore scende

Il calore si propaga anche in assenza di


materia (energia del Sole) sotto forma
di radiazioni elettromagnetiche

Irraggiamento

descritto
da P = potenza irradiata (W)
legge di stefan- c = costante che dipende dal materiale
boltzmann simboli e
della superficie emittente
unità di misura
P = c · A · T4 A = area della superficie (m2)
T = temperatura (K)

101
Unità 11 Calore e temperatura

DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI

■ La temperatura è un indice dello stato di agita- re diverse, T2 e T1, si raggiunge una tempera-
zione termica delle molecole di una sostanza. La tura di equilibrio Te che si può ricavare
temperatura (T) si misura in gradi celsius (°C) dall’equazione:
oppure in kelvin (K); si può passare da una scala m1 · c1 · (Te – T1) = –m2 · c2 · (Te – T2)
all’altra mediante l’equazione: (T1 < Te < T2)
TK = TC + 273,15
■ Durante il passaggio di stato (per esempio da
■ dilatazione volumica: solidi e liquidi variano solido a liquido) di una sostanza, la tempera-
le loro dimensioni al variare della temperatu- tura rimane costante e la quantità di calore
ra secondo la legge: scambiata è proporzionale alla massa m:
∆V = k · V0 · ∆T Q=λ·m
dove ∆V è la variazione di volume, k è il coef- dove λ è il calore latente.
ficiente di dilatazione volumica, V0 è il volume
iniziale e ∆T è la variazione di temperatura. ■ Il calore si propaga per conduzione nei solidi,
secondo la legge di fourier:
■ L’energia scambiata da una sostanza sotto
forma di calore (Q) è espressa dalla legge fon- k $ A $ TT $ Tt
Q=
damentale della termologia: d
dove Q è il calore che attraversa nel tempo ∆t
Q = c · m · ∆T
una parete piana di area A e spessore d; ∆T è
dove ∆T è la variazione di temperatura, m la la differenza di temperatura tra le facce della
massa e c il calore specifico della sostanza. parete e k è il coefficiente di conducibilità
Ponendo a contatto due sostanze a temperatu- termica.

QUESITI

1 Una persona misura la temperatura a distanza di tempo, rilevando i valori 36,4 °C e 38,4 °C.
▶ Esprimi in kelvin l’aumento di temperatura.
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

2 L’acciaio ha un coefficiente di dilatazione volumica di 3 × 10–5 °C–1. Il volume di una


trave di acciaio è 2,0 dm3 a 25 °C.
▶ Di quanto varia il volume se la temperatura sale a 125 °C?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

3 Un corpo avente una capacità termica di 480 J/kg acquista 14 400 J di calore.
▶ Di quanto aumenta la sua temperatura?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

4 Il calore latente di fusione del ghiaccio è 3,34 × 105 J/kg.


▶ Un blocco di ghiaccio di 5 kg che acquista 106 J di calore fonde completamente?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

5 I conduttori termici si distinguono dagli isolanti per una grandezza fisica.


▶ Quale? ...................................................................................................................................................................................................................................................

102
prObLEmI GUIDaTI

6 Un cilindro di alluminio ha un volume di 25,00 cm3 a 25 °C. Il coefficiente di dilatazione


volumica dell’alluminio è 72 × 10–6 °C–1.
a) Determina il volume del cilindro a 90 °C.
b) Qual è l’aumento percentuale del volume?
Passi
− Applica la legge della dilatazione per calcolare ∆V.
− Determina il volume finale Vf = V0 + ∆V, quindi calcola l’aumento percentuale uguale
a (∆V/V0) × 100 = ...
7 Una lamina metallica di 100 g, avente una temperatura di 150 °C, si raffredda fino a 25 °C
cedendo 4700 J di calore.
a) Calcola capacità termica e calore specifico della lamina.
b) Se avesse ceduto 5000 J invece di 4700 J, quale sarebbe stata la temperatura finale?
Passi
− Determina capacità termica C e calore specifico c con le relative definizioni.
− Calcola la variazione di temperatura ∆T = Tf – Ti quando il calore ceduto è 5000 J.
− Calcola Tf sapendo che Ti = 150 °C.

prObLEmI CON SUGGErImENTI

8 Un muro piano di spessore 20 cm e area 10 m2 separa due stanze aventi temperature


diverse (vedi figura a fianco). In un secondo attraverso il muro
si propagano 300 J di calore. 25 ˚C 15 ˚C
a) Determina il coefficiente di conducibilità termica del muro.
b) Quanto calore si propaga attraverso il muro in un’ora?
Suggerimento: ricava il coefficiente di conducibilità termica dalla legge di Fourier, poi ap-
plica la stessa legge per trovare il calore che si propaga in un’ora.
Q
[a) 0,6 W/(m . K); b) 1,08 × 106 J]

9 Una massa di 2 kg di acqua a 10 °C viene posta sopra un fornello. L’acqua ha un calore


specifico di 4186 J/(kg · K) e un calore latente di evaporazione di 2,25 × 106 J/kg.
▶ Determina il calore necessario per far evaporare completamente l’acqua.
Suggerimento: calcola prima il calore necessario per portare l’acqua a 100 °C (legge fonda-
mentale della termologia), poi il calore necessario per far evaporare l’acqua (Q = λ · m),
quindi sommali.
[5,25 × 106 J]

prObLEma

10 In un recipiente contenente 1 kg di acqua a 20 °C viene inserito un blocchetto


metallico di massa 400 g avente una temperatura di 80 °C. Dopo aver agitato l’acqua, il
termometro misura una temperatura d’equilibrio di 22,6 °C. Supponi che non ci siano
dispersioni di calore.
▶ Calcola il calore specifico del blocchetto metallico.
[474 J/(kg . °C)]

103
12 La termodinamica

Lezione 1 L’equilibrio dei gas

Grandezze caratteristiche
di un gas

VOLUME PRESSIONE TEMPERATURA QUANTITà DI GAS


(V) (p) (T) (n)

Sono legate tra loro


dall’equazione di stato

Mole

Quantità di sostanza che contiene


un numero di atomi o di molecole
pari al numero di Avogadro (NA)

NA = 6,02 × 1023

Legge di Il volume di una mole - la pressione p vale 1 atm (101 325 Pa)
di qualsiasi gas è quando - la temperatura T misura 0 °C (273,15 K)
Avogadro V = 22,4 L

104
Lezione 2 Legami tra volume, temperatura e pressione

A PAROLE IN SIMbOLI GRAfIcO

pressione (Pa)
a temperatura costante: p . V = costante 3
La legge il volume e la pressione di p = pressione (Pa) 2
di Boyle una certa massa di gas sono
inversamente proporzionali V = volume (m3) 1

O 1 2 3 4
volume (m3)

volume
(m3)
V = V0 . (1 + α . T)
a pressione costante: V = volume finale (m3)
La legge
V0 = volume a 0 °C (m3)
di Gay- la temperatura e il volume di V0
una certa massa di gas sono α = coefficiente di espansione
Lussac correlati linearmente
= 0,00366 °C–1
T = temperatura (°C)
O temperatura (¡C)

p = p0 . (1 + β . T)
pressione (Pa)

a volume costante: p = pressione finale (Pa)


La legge la temperatura e la pressione p0 = pressione a 0 °C (Pa)
p0
di Charles di una certa massa di gas sono β = coefficiente di compressione
correlati linearmente = 0,00366 °C–1
T = temperatura (°C)
O temperatura (¡C)

105
Unitˆ 12 La termodinamica

Lezione 3 La scala Kelvin e l’equazione dei gas perfetti

Lo zero corrisponde alla


temperatura
assoluto

–273,15 °C
La pressione di Il volume di
un gas è nulla un gas è nullo ovvero
0K

Nuova formulazione
delle leggi

A PAROLE IN SIMbOLI GRAfIcO

volume (m3)
pressione
a pressione costante: V costante
V = 273,015 · TK
La legge il volume di un
di Gay- gas è direttamente V = volume finale (m3)
Lussac proporzionale alla sua
V0 = volume a 0 °C (m3)
temperatura in kelvin
TK = temperatura (K)
O temperatura assoluta (K)
pressione (Pa)

a volume costante: volume


p0 costante
la pressione di un p = 273,15 · TK
La legge gas è direttamente
di Charles proporzionale alla p = pressione finale (Pa)
sua temperatura in p0 = pressione a 0 °C (Pa)
kelvin TK = temperatura (K) O temperatura assoluta (K)

p.V=n.R.T
L’equazione p = pressione (Pa)
stabilisce un legame
caratteristica tra pressione, V = volume (m3)
temperatura e volume n = numero di moli (mol)
dei gas perfetti
R = costante = 8,31 J/(K . mol)
T = temperatura (K)

106
Lezione 4 La teoria cinetica dei gas

Ipotesi della teoria


cinetica molecolare

modello di
bernoulli

Un gas è Le molecole Le molecole si urtano Il moto delle Il diametro


costituito da si muovono fra loro e urtano le molecole delle molecole
un numero in modo pareti del contenitore segue le è più piccolo
elevato di disordinato in senza perdere leggi della della loro
molecole tutte le direzioni energia cinetica dinamica distanza media

IN fORMULE
A PAROLE
(valide per un gas monoatomico)

La pressione p è di un gas è: 2 E ·N
p = 3 · cV
- direttamente proporzionale alla
La pressione nel sua energia cinetica media Ec
e al numero di particelle Ec = energia cinetica media (J)
modello cinetico
- inversamente proporzionale N = numero di molecole del gas
al volume V = volume (m3)

3
L’energia cinetica media Ec è Ec = 2 k · T
L’energia cinetica direttamente proporzionale alla
temperatura T del gas k = costante di Boltzmann (1,37 × 10–23 J/K)
T = temperatura (K)

3
U= 2 ·N·k·T
L’energia interna U di un gas ideale
L’energia interna di è la somma delle energie cinetiche N = numero di molecole del gas
un gas ideale delle sue molecole k = costante di Boltzmann (1,37 × 10–23 J/K)
T = temperatura (K)

107
Unitˆ 12 La termodinamica

Lezione 5 Trasformazioni e cicli termodinamici

Le trasformazioni
termodinamiche

Si possono rappresentare nel


piano di clapeyron
(volume-pressione)

TRASFORMAZIONE TRASFORMAZIONE TRASFORMAZIONE TRASFORMAZIONE


ISOTERMICA ISOBARICA ISOCORA CICLICA
(temperatura costante) (pressione costante) (volume costante) (stato iniziale e finale
coincidono)

pA A pA A
A B
pressione

pressione

pressione
pA = pB

A B

pressione
pB B pB
B
O O O C
VA VB VA VB VA = VB
O
volume volume volume volume

A PAROLE IN fORMULE PIANO DI cLAPEyRON

A B
1
pressione (atm)

In una trasformazione
L = p . (Vf – Vi)
Il lavoro in una a pressione costante, p ⋅ ∆V = L
il lavoro è uguale p = pressione (Pa)
trasformazione al prodotto fra
isobarica Vf = volume finale (m3)
la pressione e la
Vi = volume iniziale (m3)
variazione di volume
O 10 30
volume (cm3)

pistone

hf Ð hi
gas hf
Vi hi Vf

108
Lezione 6 Il primo principio della termodinamica

Esperimento di Joule

- La forza di gravità fornisce il


lavoro per muovere le palette
- Il moto delle palette riscalda
l’acqua contenuta nel mulinello

Lavoro ed energia termica sono


due forme di energia equivalenti

- il lavoro meccanico
- l’aumento della temperatura
producono un aumento
dell’energia interna di un gas

A pArole IN SIMbOLI segni

L è negativo (L < 0) Q è negativo (Q < 0)


se il lavoro è compiuto se il calore è ceduto
dall’esterno sul sistema dal sistema
Permette di
calcolare la ΔU = Q – L L<0 Q<0
variazione di ΔU = variazione
energia interna di energia
Il primo di un sistema interna (J)
principio della che effettua una sistema
Q = calore
termodinamica trasformazione, scambiato (J)
conoscendo il
calore e il lavoro L = lavoro
L>0 Q>0
scambiati con scambiato (J)
l’ambiente L è positivo (L > 0) Q è positivo (Q > 0)
se il lavoro è compiuto se il calore è assorbito
dal sistema sull’esterno dal sistema

109
Unitˆ 12 La termodinamica

Lezione 7 Le macchine termiche

cARATTERISTIchE SchEMA

L = Qscambiato = Qassorbito − Qceduto

sorgente calda

calore assorbito
- trasformano calore in lavoro
Le macchine - lavorano in modo ciclico
termiche - assorbono calore da una sorgente calda macchina lavoro
- cedono calore a una sorgente fredda termica

calore ceduto

sorgente fredda

DEfINIzIONE SchEMA

L Q
r= Q oppure r = 1 - Q ceduto
assorbito assorbito

Rapporto fra il lavoro eseguito


Il rendimento e il calore assorbito durante il ciclo L = lavoro eseguito (J)
Qassorbito = calore assorbito (J)
Qceduto = calore ceduto (J)

Il ciclo di Carnot
è composto da rendimento della
macchina di Carnot

un’espansione un’espansione una compressione una compressione Tf


isotermica (AB) adiabatica (BC) isotermica (CD) adiabatica (DA) r=1− T
c

Tf = temperatura
sorgente fredda
(K)
pA A
Tc = temperatura
sorgente calda
(K)
pressione

pD D
pB B

pC C

O VA VD VB VC
volume

110
Lezione 8 Il secondo principio della termodinamica

Le trasformazioni
irreversibili

In una macchina termica


una parte del calore viene
perduta irreversibilmente

Enunciati del secondo


principio della termodinamica
Kelvin clausius

È impossibile realizzare una È impossibile realizzare una trasformazione


trasformazione il cui unico risultato il cui unico risultato sia il passaggio di
sia quello di convertire in lavoro tutto calore da un corpo a una temperatura
il calore prelevato da una sola sorgente minore a uno a una temperatura maggiore

sorgente calda sorgente calda


calore assorbito calore
caloreceduto
ceduto

macchina lavoro macchina


termica termica

calore
calore
assorbito
assorbito
sorgente fredda

ESEMPIo

Macchina frigorifera:
il frigorifero, per trasferire calore da una sorgente
fredda a una calda, assorbe lavoro
sorgente calda

calore ceduto

macchina lavoro
termica

calore assorbito
sorgente fredda

111
Unità 12 La termodinamica

DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI

■ Una mole di gas contiene un numero di moleco- ■ In una trasformazione a pressione p costante
le o di atomi pari al numero di Avogadro: e con una variazione di volume ΔV, il lavoro
NA = 6,02 × 1023 di un gas è: L = p . ΔV
Equazione di stato: lega le variabili caratteristi-
che di un gas, la pressione (p), il volume (V), la ■ Primo principio della termodinamica: lavo-
ro e calore scambiati da un sistema con l’ester-
temperatura (T) e il numero di moli (n):
p.V=n.R.T no sono legati alla variazione di energia inter-
na ΔU:
dove R = 8,31 J/(mol . K) è una costante
ΔU = Q – L
universale.
dove L è positivo se fatto dal sistema, L negativo
■ Leggi dei gas ideali:
se fatto sul sistema, Q positivo se assorbito dal si-
− legge di boyle: p . V = costante, vale in una stema, Q negativo se ceduto dal sistema.
trasformazione isotermica (T costante)
− legge di Gay-Lussac: V = V0 . (1 + α . T), vale ■ Una macchina termica trasforma ciclicamen-
te in lavoro (L) una parte del calore assorbito
in una trasformazione isobarica (p costante)
(Qa) da una sorgente calda. Il rendimento
− legge di charles: p = p0 . (1 + β . T), vale in
della macchina reale è il rapporto fra il lavoro
una trasformazione isovolumica (V costante)
e il calore assorbito:
dove α = β = 0,003 66 °C–1 per tutti i gas, T è la L
temperatura in °C e il pedice 0 indica valori a r= Q
a
0 °C. Il rendimento teorico di una macchina che uti-
■ L’energia interna di un gas perfetto monoatomi- lizza il ciclo di Carnot è:
co (U) è: Tf
3 r = 1– T
U= 2 N$k$T
c
dove N è il numero di atomi del gas e k è una co- dove Tc e Tf sono le temperature delle sorgen-
stante di valore 1,37 × 10–23 J/K. ti calda e fredda.

QUESITI

1 Una mole di carbonio ha una massa di 12 g.


▶ Quanti atomi ci sono in 24 g di carbonio? .........................................................................................................................................
2 In tabella vedi pressione e volume di un gas durante una trasformazione isotermica.
▶ Completala con i valori mancanti.
Pressione (kPa) 80 50 ................
Volume (dm3) 2 ................ 4
3 Un gas avente pressione di 4 × 104 Pa si espande di 3 dm3 con trasformazione isobarica.
▶ Quale lavoro compie il gas durante l’espansione?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

4 Un gas subisce un lavoro di 400 J e acquista 100 J di calore.


▶ Qual è la variazione di energia interna?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

5 Una macchina termica avente un rendimento del 50% assorbe in un ciclo 72 J di calore.
▶ Quanto vale il lavoro prodotto in un ciclo?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

112
prObLEmI GUIDaTI

6 Due moli di un gas perfetto avente una pressione di 2 × 105 Pa e una temperatura di
273,15 K subiscono una trasformazione isobarica.
a) Determina il volume V0 del gas a 0 °C.
b) Di quanto è aumentato il volume quando la temperatura è salita a 400 K?
Passi
− Ricava V0 dall’equazione di stato.
− La pressione è costante, puoi applicare l’equazione di Gay-Lussac nella forma ΔV = ...
7 La figura a fianco mostra lo schema di una macchina termica che lavora con un 400 K
ciclo di Carnot. 500 J
a) Qual è il rendimento teorico della macchina termica?
b) Quanto lavoro viene prodotto in un ciclo? L
c) Calcola il calore ceduto dalla macchina alla sorgente fredda. Qc

Passi 300 K

− Il rendimento teorico dipende dalle temperature delle due sorgenti.


− La macchina assorbe 500 J; calcola il lavoro utilizzando la definizione di rendimento.
− L = Qacquistato – Qceduto

prObLEmI CON SUGGErImENTI

8 Tre moli di un gas perfetto monoatomico, aventi una temperatura di 420 K, si


raffreddano e cedono 2900 J di calore. La temperatura finale è 220 K.
a) Determina la variazione di energia interna.
b) Quale lavoro viene fatto sul gas?
Suggerimento: dopo aver determinato il numero di molecole mediante il numero di
Avogadro, calcola la variazione di energia interna ΔU = 23 . N . k . ΔT e poi calcola il la-
voro con il primo principio della termodinamica.
[a) –7423 J; b) 4,58 × 103 J]

9 La figura a fianco mostra il grafico di una trasformazione isovolumica p(kPa)


compiuta da un gas avente un volume di 3 dm3. 120
a) Quante sono le moli del gas?
100
b) Determina la temperatura corrispondente alla pressione di 120 kPa.
Suggerimento: equazione di stato (applicata per T = 0 °C) e legge di Charles O T(C)
permettono di risolvere il problema.
[a) 0,13 moli; b) 54,6 °C]

prObLEma

10 Una macchina termica lavora con un rendimento del 40%, assorbendo 1000 J dalla
sorgente calda. La macchina compie un ciclo in 2 decimi di secondo.
a) Quanto lavoro compie in un ciclo?
b) Qual è la variazione di energia interna in un ciclo?
c) Quanto lavoro compie in mezz’ora? [a) 400 J; b) 0 J; c) 3,6 × 106 J]

113
13 Il suono

lezIone 1 Le onde

punta vibrante
I sistemi Un sistema oscillante Produce perturbazioni
oscillanti si muove di moto del mezzo nel quale si
e le onde periodico trova, dette onde

Le caratteristiche
di un’onda
periodica

Le onde più semplici Per tutti i tipi


sono sinusoidali di onda vale
Cresta: l’equazione
cresta
massimo fondamentale
ampiezza

positivo Ampiezza: di un’onda che


spostamento

spostamento lega la lunghezza


spazio massimo d’onda, la velocità
Ventre: dalla posizione e la frequenza
λ
massimo ventre
di equilibrio
negativo

v=λ.ƒ
lunghezza d’onda λ:
distanza fra due creste
(o ventri) successive

Periodo T: Frequenza f Velocità v:


tempo tra il (numero di m
v= T
passaggio di oscillazioni
due creste al secondo):
(o ventri) 1
f= T
successive

114
Le onde
meccaniche

Sono onde che


si propagano
in un mezzo
elastico

possono essere

onde onde
longitudinali trasversali

P P

le particelle oscillano nella direzione le particelle oscillano in direzione


di propagazione dell’onda perpendicolare a quella in cui si propaga l’onda

115
Unitˆ 13 Il suono

lezIone 2 La propagazione delle onde

Vari tipi
di onde

Lineare Di superficie Sferica

Si propaga in una Si propaga in Si propaga in


sola dimensione due dimensioni tre dimensioni

ESEMPIo ESEMPIo ESEMPIo

vo

vm vo

Il principio di
sovrapposizione

Quando due o più onde si incontrano


caso 1 in un punto, si sovrappongono e le loro caso 2
ampiezze si sommano algebricamente

Si incontrano due creste Si incontrano una cresta e un ventre

x y y
x

L’onda risultante ha un’ampiezza pari alla L’onda risultante ha ampiezza nulla


somma delle due ampiezze

x+y

dopo la sovrapposizione, le onde si allontanano


e riprendono la loro
y
forma iniziale

y x

116
Un’onda si propaga L’onda risulta capovolta ma
lungo una corda fissata Quando con uguale lunghezza d’onda
alla parete incontra la e uguale frequenza
parete, torna
La riflessione indietro: è il
fenomeno della
riflessione
onda incidente onda riflessa

La rifrazione

Un’onda incontra la separazione


tra due mezzi (aria e acqua)
onda onda
incidente riflessa

onda rifratta

Una parte dell’onda viene riflessa Una parte dell’onda viene rifratta

si propaga nel nuovo


mezzo con velocità e
direzione diverse

Al di là della fenditura,
l’onda si propaga
in tutte le direzioni

Un’onda incontra una fenditura


La diffrazione di dimensioni uguali o minori
della lunghezza d’onda

117
Unitˆ 13 Il suono

lezIone 3 Le onde sonore

Onde e sorgenti sonore

Il suono è un’onda longitudinale


si trasmette prodotta da un corpo che vibra NON si trasmette
detto sorgente sonora

vuoto

aria

nei mezzi nel vuoto

vale la legge v è la velocità del suono (m/s)


d dove d è la distanza percorsa (m)
v= t t è il tempo (s)
In un mezzo
omogeneo, le
La propagazione onde sonore
del suono si propagano
a velocità
costante la velocità
nell’aria con
dipende dalla
- temperatura T = 20 °C
natura del
- pressione p = 1 atm
mezzo e dalla
la velocità vale circa 340 m/s
temperatura

una parte rimane nel


si riflette primo mezzo
Un’onda
sonora che
Riflessione,
si propaga
trasmissione e in un mezzo
assorbimento incontra un se è si ha
secondo mezzo elastico trasmissione
una parte passa nel
si rifrange secondo mezzo
se non è si ha
elastico assorbimento

118
lezIone 4 L’intensità dei suoni

La potenza acustica
Il suono della sorgente che Pa è la potenza acustica
trasporta produce il suono si
La potenza energia dove
della sorgente (W)
della sorgente trova con la formula: E è l’energia (J)
mentre si
E Δt è il tempo (s)
propaga Pa = Dt

più siamo maggiore è


lontani dalla la superficie
sorgente, esposta all’onda,
più il suono maggiore
ci sembra è l’energia
debole ricevuta

L’intensità
sonora

uNItà DI
A PArOLe IN SImBOLI
mISurA

P
L’intensità sonora I = Aa
è il rapporto tra
potenza acustica Pa = potenza W/m2
e area della acustica (W)
A = area della Nella pratica, l’intensità
superficie ricevente sonora si misura in
superficie (m2)
decibel (dB)
L’intensità di
una sorgente Pa Il livello di udibilità è
I=
puntiforme è 4r $ r2 0 dB = 1,0 × 10–12 W/m2
inversamente Pa = potenza W/m2
proporzionale al acustica (W)
quadrato della r = distanza dalla
distanza dalla sorgente (m)
sorgente stessa

119
Unitˆ 13 Il suono

lezIone 5 L’effetto Doppler

Suono emesso da un’ambulanza in corsa


A
È un fenomeno B λ2
λ1 C
che avviene D
La frequenza E
quando
ricevuta è abcde
Effetto osservatore e
diversa dalla ESEMPIo
Doppler sorgente non
frequenza
sono fermi
emessa
l’uno rispetto
all’altro v

La sorgente L’osservatore
si muove si muove
rispetto rispetto
all’osservatore alla sorgente

La sorgente La sorgente L’osservatore L’osservatore


si allontana si avvicina si allontana si avvicina
dall’osservatore all’osservatore dalla sorgente alla sorgente

La frequenza La frequenza La frequenza La frequenza


percepita è minore percepita è maggiore percepita è minore percepita è maggiore
di quella emessa di quella emessa di quella emessa di quella emessa
v v v-v v+v
fo = fs · b v + v l fo = fs · b v - v l fo = fs · a v o k fo = fs · a v o k
s s

dove

fo = frequenza percepita dall’osservatore


fs = frequenza emessa dalla sorgente
v = velocità di propagazione del suono
vo = velocità dell’osservatore
vs = velocità della sorgente

120
DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI

■ Un’onda sinusoidale è caratterizzata da: Se la sorgente è puntiforme, l’intensità alla di-


− ampiezza, spostamento massimo rispetto stanza r è:
alla posizione d’equilibrio; Pa
I=
− lunghezza d’onda λ, distanza tra due creste; 4r $ r2
− periodo T, tempo tra due creste; ■ L’eco è un fenomeno dovuto alla riflessione di
− frequenza f, numero di oscillazioni al un suono su una parete. Il tempo impiegato dal
secondo; suono per andare e tornare dalla parete riflet-
− velocità di propagazione v. tente, posta alla distanza d dalla sorgente, è:
ampiezza cresta 2$d
t= v
dove v è la velocità del suono.
spostamento

T = 1/f
v=λ.f
spazio
■ L’effetto Doppler si verifica quando c’è un
moto relativo tra una sorgente di suono e un
λ osservatore. Consiste nella variazione della
ventre
■ Il suono è un’onda meccanica che si propaga frequenza percepita dall’osservatore (fo) ri-
nell’aria con una velocità v = 340 m/s. spetto a quella emessa dalla sorgente (fs).
La potenza acustica Pa di una sorgente sono- Nelle seguenti formule v è la velocità del suono,
ra, che emette un’energia E in un intervallo di vs della sorgente e vo dell’osservatore.
tempo Δt, è:
E − Osservatore fermo e sorgente in moto:
P a = Dt
fo = fs . v/(v – vs) avvicinamento
L’intensità di un suono è fo = fs . v/(v + vs) allontanamento
P
I = Aa − Sorgente ferma e osservatore in moto:
dove A è l’area della superficie attraverso cui si fo = fs . (v + vo)/v avvicinamento
trasmette la potenza. fo = fs . (v – vo)/v allontanamento

QUESITI

1 Una molecola d’aria raggiunta da un’onda periodica compie 2000 oscillazioni in 10 s.


▶ Qual è il periodo dell’onda? .....................................................................................................................................................................................
2 Un altoparlante ha una potenza di 50 W.
▶ Quanta energia emette ogni 4 s? .......................................................................................................................................................................
3 Un microfono è posto a 3 m di distanza dall’altoparlante precedente.
▶ Qual è l’intensità del suono che riceve? ..................................................................................................................................................
4 Un’onda, che si propaga a una velocità di 1500 m/s, si riflette su una superficie e l’onda
di ritorno viene percepita dopo 0,2 s.
▶ A quale distanza si trova la superficie riflettente?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

5 Una sorgente ferma emette un suono di frequenza 750 Hz udito da un osservatore che si
allontana.
▶ La frequenza percepita dall’osservatore è maggiore, uguale o minore di 750 Hz?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

121
Unità 13 Il suono

prObLEmI GUIDaTI

6 La figura a fianco mostra il grafico di un’onda periodica

spostamento (cm)
+4
sinusoidale avente una lunghezza d’onda di 5 cm.
▶ Quali informazioni si possono trarre dal grafico?
O 2 4 6 8 10
Passi tempo (ms)
Ð4
− Il valore dell’ampiezza (spostamento massimo).
− Si può rilevare il periodo (distanza fra due creste
o due ventri) e quindi calcolare la frequenza.
− Si può calcolare la velocità dell’onda.
7 Un pedone fermo sul marciapiede sente la sirena di un’auto della polizia che si avvicina.
L’auto si avvicina al pedone con una velocità di 90 km/h e la sirena emette un suono di
frequenza 500 Hz.
a) Determina la frequenza percepita dal pedone.
b) Di quanto cambia la frequenza percepita, quando l’auto si allontana alla stessa
velocità?
Passi
− Trasforma la velocità della sorgente in m/s, poi calcola la frequenza percepita dal
pedone con la formula: fo = fs . v/(v – vs)
− Quando l’auto si allontana la frequenza percepita è: foʹ = fs . v/(v + vs)
− Il cambiamento di frequenza è Δf = foʹ – fo = ...

prObLEmI CON SUGGErImENTI

8 Una bambina lascia cadere un sasso in un pozzo vuoto profondo 10 m. Il sasso urta sul
fondo del pozzo e il suono dovuto all’urto giunge alle orecchie della bambina.
a) Quanto tempo impiega il sasso per arrivare sul fondo del pozzo?
b) Calcola dopo quanto tempo la bambina ode il suono.
Suggerimento: il sasso scende con accelerazione g = 9,8 m/s2; calcola il tempo con
t = 2 $ s/g . Il suono viaggia con velocità di 340 m/s. [a) 1,20 s; b) 0,03 s]

9 Un diapason, percosso da un martelletto, emette onde sonore di frequenza 440 Hz che si


propagano alla velocità di 340 m/s. L’intensità delle onde a 2 metri di distanza è 0,03 W/m2.
a) Determina il numero di onde complete contenute in due metri.
b) Qual è la potenza del suono emesso dal diapason?
Suggerimento: per rispondere alla prima domanda devi calcolare la lunghezza d’onda e poi
fare una divisione; per calcolare la potenza devi prima calcolare l’area A. [a) 2; b) 1,5 W]

prObLEma

10 Il clacson di un’automobile ferma emette un suono di lunghezza d’onda 0,5 m che si


propaga alla velocità di 340 m/s. Un ciclista si muove verso l’auto a una velocità di 5,0 m/s.
a) Calcola la frequenza del suono percepita dal ciclista.
b) A quale velocità dovrebbe allontanarsi il ciclista per sentire un suono di frequenza
660 Hz? [a) 690 Hz; b) 10 m/s]

122
14 La Luce

Lezione 1 La natura della luce

Che cos’è
la luce

La luce si propaga
come un’onda

caratterizzata da

lunghezza frequenza velocità di nel vuoto vale


che
d’onda λ (m) ƒ (Hz) propagazione v (m/s) 3,0 × 108 m/s

vale la relazione
v
f= m

Lo spettro
luminoso

La luce bianca che vediamo è


una sovrapposizione di colori

Con il prisma di Newton la


luce si scompone in sette colori

Ogni colore ha una diversa lunghezza d’onda

rosso
sorgente arancio
giallo
verde
prisma azzurro
indaco
violetto
schermo
segue "

123
Unitˆ 14 La luce

È un fenomeno λ
che avviene
quando la luce
La diffrazione attraversa il fascio di luce si
della luce una fenditura apre a ventaglio
stretta (o
incontra un
ostacolo piccolo)

L’interferenza
della luce

È un fenomeno che avviene quando ESEMPIo


due onde si sovrappongono

Una sorgente luminosa attraversa due pareti:


- nella prima c’è una fenditura;
l’interferenza - nella seconda ci sono due fenditure.
può essere Tra le onde che escono dalla seconda fessura
si verifica il fenomeno dell’interferenza.
costruttiva distruttiva

luce
le onde si le onde si
sovrappongono sovrappongono in
in fase opposizione di fase

sullo schermo sullo schermo


si vede una si vede una

zona zona
luminosa buia
frangia chiara frangia scura

interferenza costruttiva creste


interferenza distruttiva ventri

124
Lezione 2 La propagazione della luce

La propagazione
della luce

Che cosa accade quando la


luce incontra un mezzo?

se il mezzo è se il mezzo è se il mezzo è


trasparente traslucido opaco

la luce lo la luce passa ma non la luce non lo attraversa


attraversa lascia vedere la sorgente e viene deviata

ESEMPI ESEMPI
Quando è deviata in Quando è deviata in
una sola direzione più direzioni si dice
aria, stoffe
si dice che è riflessa che è diffusa
acqua, leggere,
vetro vetri
smerigliati

ESEMPIo ESEMPIo

specchio muro

Nel vuoto si
indica con la
lettera c e vale a parole iN simboli
c = 300 000 km/s
c
n= v
rapporto tra la
Indice di
La velocità rifrazione
velocità della luce c = velocità della luce
nel vuoto e la velocità nel vuoto (m/s)
della luce del mezzo della luce nel mezzo v = velocità della luce
nel mezzo (m/s)
Nei mezzi
trasparenti, la
velocità della
luce è minore
che nel vuoto

125
Unitˆ 14 La luce

Lezione 3 La riflessione della luce

Raggi riflessi e raggi rifratti

Un raggio di luce che si propaga in un mezzo


incontra la superficie di un altro mezzo

può accadere che

una parte del raggio viene riflessa,


una parte del raggio viene rifratta

il raggio è
raggio raggio totalmente
incidente riflesso riflesso

lastra
raggio rifratto di vetro

ESEMPIo ESEMPIo

vetro specchio

Le leggi della Il raggio


riflessione incidente, il
raggio riflesso
e la normale
Quando un raggio luminoso viene riflesso nel punto di
Prima incidenza
S N R legge sono situati
nello stesso
raggio raggio
incidente riflesso valgono piano
le due (il piano
r leggi della di incidenza)
i
angolo di incidenza angolo di riflessione specchio riflessione
L’angolo
I = punto di incidenza di riflessione
Seconda r è uguale
legge all’angolo
di incidenza i
r=i

126
La costruzione
dell’immagine

L’immagine formata da uno specchio piano è un’immagine virtuale


S

H I
specchio

S'

appare è simmetrica ha le stesse


dietro lo rispetto dimensioni
specchio all’oggetto dell’oggetto

ESEMPIo

specchio

A D D' A'

immagine immagine
reale virtuale
C C'

B B'

127
Unitˆ 14 La luce

Lezione 4 La riflessione sugli specchi curvi

Uno specchio curvo ha la forma


di una calotta sferica

V vertice
Nomenclatura C centro della sfera
degli specchi F
asse C f V retta per CV asse ottico
curvi ottico
F fuoco dello specchio

Immagine formata da
uno specchio curvo

se lo specchio se lo specchio
è convesso è concavo

è sempre virtuale dipende dalla


posizione dell’oggetto
B

B' L’oggetto B L’oggetto B è posto fra L’oggetto B è tra il fuoco


C F A' A è posto oltre il centro C e il fuoco F F e il vertice V dello
il centro C dello specchio specchio
A'
2 A A
A
1 C
B' B'
F C B F B B' B F C
A'

A'

l’immagine è l’immagine è l’immagine è


reale, capovolta, reale, capovolta, virtuale, diritta,
più piccola più grande più grande

128
È una formula che lega la distanza focale (f),
la distanza dell’oggetto dal vertice (p) e la
distanza dell’immagine dal vertice (q) 1 1 1
=
f p + q
p
f = distanza focale (m),
positiva per specchi convessi,
La formula dei negativa per specchi concavi
ho
punti coniugati asse
ottico p = distanza dell’oggetto dal vertice (m),
V F hi sempre positiva
q = distanza dell’immagine dal vertice (m),
f positiva per immagini reali,
negativa per immagini virtuali
q

È il rapporto tra l’altezza dell’immagine e q


l’altezza dell’oggetto G= p
Oppure, equivalentemente:
L’ingrandimento q = distanza dell’immagine dal vertice (m)
è il rapporto tra la distanza dell’immagine
dal vertice (q) e la distanza dell’oggetto dal p = distanza dell’oggetto dal vertice (m)
vertice (p)

129
Unitˆ 14 La luce

Lezione 5 La rifrazione della luce

Nel triangolo rettangolo


In un triangolo C
BC
rettangolo, il sen a = AC
β
Il seno di seno di un angolo è il
ESEMPIo
un angolo rapporto tra il cateto AB
opposto a quell’angolo sen b = AC
α
e l’ipotenusa
B A

Si ha il fenomeno della rifrazione quando un il raggio (raggio rifratto) viene


raggio di luce (raggio incidente) incontra la deviato dalla sua traiettoria rettilinea
superficie di separazione di due mezzi trasparenti e prosegue nel secondo mezzo

raggio raggio
La rifrazione incidente riflesso
Il raggio incidente, il i1
raggio rifratto e la normale
Prima nel punto di incidenza
aria
legge appartengono a uno stesso
acqua
i2
piano
valgono raggio
le due rifratto
leggi della
rifrazione
sen i1
Il rapporto fra il seno sen i 2 = costante
Seconda dell’angolo di incidenza
legge e il seno dell’angolo i1 = angolo di incidenza
di rifrazione è costante
i2 = angolo di rifrazione

Il valore della costante nella seconda legge è sen i1 n2


La rifrazione sen i 2 = n1
uguale al rapporto tra indice di rifrazione
e la natura del secondo mezzo (n2) e indice di rifrazione n2 = indice di rifrazione del secondo mezzo
dei mezzi del primo mezzo (n1) n1 = indice di rifrazione del primo mezzo

130
Lezione 6 La riflessione totale

L’angolo
limite

Un raggio di luce passa


da un mezzo più denso
a uno meno denso: n2 < n1

L’angolo limite è
n
quell’angolo di incidenza Il seno dell’angolo limite sen i L = n2
per il quale il raggio viene sen iL è pari al rapporto tra 1

rifratto con un angolo di 90° l’indice di rifrazione n2 = indice di rifrazione


del secondo mezzo (n2) del secondo mezzo
e l’indice di rifrazione n1 = indice di rifrazione
del primo mezzo (n1) del primo mezzo

90¡

sorgente di luce

La riflessione
totale interna

Quando l’angolo di incidenza


supera l’angolo limite

aria
acqua

i1 > iL i1

raggio raggio
incidente riflesso

Non c’è rifrazione


ma riflessione totale

131
Unitˆ 14 La luce

Lezione 7 Le lenti

Un raggio di luce che


Lenti attraversa una lente ESEMPIo
sottili subisce una diffrazione

raggio 1
Sono le lenti sottili che S
fanno convergere
Lenti raggio 2 F2 asse ottico
i raggi paralleli ESEMPIo
convergenti O
all’asse ottico in un
punto detto fuoco
S'

Ricerca dell’immagine
di un oggetto

L’immagine può essere Vale la formula

1 1 1
reale virtuale capovolta diritta p + q = f

dove

f = distanza focale (m),


positiva per lenti convergenti,
negativa per lenti divergenti
p = distanza dell’oggetto dal vertice (m),
sempre positiva
q = distanza dell’immagine dal vertice (m),
positiva per lenti convergenti,
negativa per lenti divergenti

132
1
Sono le lenti sottili 2
Lenti che fanno divergere
ESEMPIo O asse ottico
divergenti i raggi paralleli F
all’asse ottico

L’ingrandimento

può essere vale la formula

q
G= p
positivo negativo

dove
per le lenti per le lenti
convergenti divergenti
G = ingrandimento
q = distanza dell’immagine dal vertice (m)
p = distanza dell’oggetto dal vertice (m)

133
Unità 14 La luce

DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI

■ La luce si propaga nel vuoto con una velocità va per immagini reali, negativa per immagini
c = 3,0 . 108 m/s. virtuali.
In un mezzo trasparente la velocità della luce L’ingrandimento lineare (G) di uno specchio,
v è minore di c. Il rapporto n = c/v si chiama uguale al rapporto tra l’altezza dell’immagine
indice di rifrazione del mezzo. (hi) e quella dell’oggetto (ho), vale anche:
G = q/p
■ seconda legge della ri-
flessione. La luce che ar- incidente
■ La rifrazione è la deviazione che subisce la luce
riva su uno specchio viene normale quando passa da un mezzo trasparente, con in-
riflessa. L’angolo di inci- dice di rifrazione n1, a un altro mezzo con indice
denza, formato dal raggio riflesso n2. La rifrazione è regolata dalla legge di Snell:
incidente con la normale
allo specchio, è uguale sen i1 n2
all’angolo di riflessione, formato dal raggio ri- sen i 2 = n1
flesso con la normale. dove i1 è l’angolo di incidenza e i2 è l’angolo di
rifrazione, entrambi misurati rispetto alla
■ Per uno specchio sferico vale la legge dei punti
normale.
coniugati:
1 1 1
p + q = f ■ Le lenti sono mezzi trasparenti che rifrango-
no la luce. Per le lenti sottili vale la formula:
p
1 1 1
vertice ho p + q = f
F
dove p e q sono le distanze dell’oggetto e
hi
dell’immagine dalla lente, f è la distanza foca-
f le (positiva per lenti convergenti, negativa per
q lenti divergenti); q è positiva quando l’imma-
dove p è la distanza dell’oggetto dal vertice gine si trova dietro la lente, negativa quando si
dello specchio, q è la distanza dell’immagine, f trova davanti alla lente.
è la distanza focale (positiva per specchi con- L’ingrandimento lineare di una lente è:
cavi, negativa per specchi convessi); q è positi- G = q/p

QUESITI

1 La distanza fra la Terra e il Sole è circa 150 milioni di km.


▶ Quanto tempo impiega la luce del Sole a giungere sulla Terra, se viaggia a 3,0 × 108 m/s?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

2 Uno specchio concavo può produrre immagini reali o virtuali.


▶ Qual è la differenza tra i due tipi di immagini?
..........................................................................................................................................................................................................................................

3 La luce che arriva sulla superficie di separazione di due mezzi può anche non subire
rifrazione.
▶ In quale caso vi è una riflessione totale?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

134
4 Un oggetto distante 30 cm da una lente sottile è ingrandito 3 volte.
▶ Quanto dista l’immagine dalla lente? .........................................................................................................................................................

prObLEmI GUIDaTI

5 La figura a fianco mostra un raggio di luce proveniente dall’aria che incide raggio
sull’acqua con un angolo di incidenza i1 = 30°. Gli indici di rifrazione dell’aria incidente
i1
e dell’acqua sono rispettivamente 1 e 1,33.
a) Determina l’angolo di rifrazione. aria
acqua
b) Di quanto si riduce la velocità della luce passando dall’aria all’acqua?
Passi i2 raggio
− Applica sen i1/sen i2 = n2/n1 per ricavare sen i2, poi trova i2 su una tabella o rifratto
con la calcolatrice.
− Calcola la velocità della luce nel primo mezzo (v1) e poi nel secondo (v2),
infine calcola v1 – v2.
6 Una freccia alta 3,0 cm si trova a 40 cm da uno specchio sferico convesso di raggio
uguale a 20 cm.
a) Determina la distanza dell’immagine dallo specchio.
b) Quanto è alta l’immagine della freccia?
c) Verifica le risposte con una costruzione grafica.
Passi
− La distanza focale f è metà del raggio di curvatura.
− Calcola la distanza dell’immagine q mediante la legge dei punti coniugati.
− Calcola l’ingrandimento G e poi l’altezza dell’immagine hi = |G| . ho.

prObLEmI CON SUGGErImENTI

7 In una lente d’ingrandimento l’oggetto, posto a 3 cm dalla lente, è ingrandito 4 volte.


a) Determina la posizione dell’immagine.
b) Qual è la distanza focale della lente?
Suggerimento: puoi calcolare la distanza dell’immagine con la formula dell’ingrandimen-
to, la distanza focale applicando la legge delle lenti sottili. [a) 12 cm; b) 2,4 cm]

8 La luce passa dall’aria (n = 1) a un mezzo trasparente in cui la velocità si riduce del 20%.
▶ Qual è l’indice di rifrazione del mezzo?
Suggerimento: la velocità della luce nel secondo mezzo è l’80% della velocità della luce
nell’aria; calcola l’indice di rifrazione mediante la definizione. [1,25]

prObLEma

9 Lo specchietto retrovisore di un’automobile è costituito da uno specchio sferico convesso


di distanza focale 2 m. Un oggetto alto 2 m si trova a 8 m di distanza dallo specchietto.
a) Dove si forma l’immagine?
b) Qual è la sua altezza? [a) –1,6 m; b) 0,4 m]

135
15 Fenomeni
elettrostatici

lezione 1 Le cariche elettriche

La carica
elettrica

Alcune sostanze Due oggetti


(per esempio ambra, elettrizzati
vetro e plastica), se interagiscono con una
strofinate, si elettrizzano forza di attrazione
e attirano piccoli corpi o di repulsione

Oggetti con la stessa Oggetti con cariche


unità di misura segno
carica si respingono opposte si attraggono
della carica elettrica della carica elettrica

Per convenzione
diciamo che: ESEMPIo ESEMPIo
coulomb - il vetro acquista una
(C) carica positiva
- la plastica acquista
una carica negativa

vetro vetro vetro plastica

136
La struttura
dell’atomo

tre esperimenti
hanno dato importanti
informazioni sulla
struttura dell’atomo

modello dell’atomo di Thomson: modello dell’atomo di rutherford: scoperta di millikan:


ogni atomo è costituito da una - la carica positiva è racchiusa in la carica dell’elettrone
sfera carica positivamente in un piccolissimo nucleo centrale è la più piccola
cui sono immersi elettroni con quantità di carica
- gli elettroni ruotano su orbite
carica negativa; l’atomo risulta esistente in natura (cioè
ellittiche attorno al nucleo
globalmente neutro la carica è quantizzata)

carica positiva la carica dell’elettrone vale


diffusa –1,6 × 10–19 C

nucleo

elettrone

137
Unitˆ 15 Fenomeni elettrostatici

lezione 2 La legge di Coulomb

sistema di
sospensione torsione
È lo strumento filo di seta del filo
utilizzato per
misurare la P
A
La bilancia forza che si supporto P
isolante contrappeso
di torsione esercita tra A
corpi carichi B
nell’esperimento B
di Coulomb Due sferette A e B maggiore è l’angolo di
con cariche dello stesso segno torsione, maggiore è la forza
si respingono esercitata dalle due cariche

a parole in simboli unità di misura

L’intensità della forza è


q1 $ q 2
- direttamente proporzionale F =k$
r2
al prodotto delle cariche
La legge di q1, q2 = cariche (C) newton
- inversamente proporzionale (N)
Coulomb k = costante che dipende
al quadrato della loro distanza
- dipende dal mezzo in cui sono dal mezzo (N . m2/C2)
immerse le cariche r = distanza tra le cariche (m)

La costante
dielettrica
di un mezzo

La forza elettrostatica tra due


cariche poste in un mezzo è
minore rispetto a quella nel vuoto

Il rapporto tra la forza nel


vuoto e la forza nel mezzo si
chiama costante dielettrica
relativa del mezzo (εr)
F
fr = vuoto
Fmezzo

138
lezione 3 Il campo elettrico

Date: F
Q esercita
- una carica Q La presenza
una forza
- una carica q dello di Q modifica
repulsiva su q si dice Q
stesso segno le proprietà
in qualunque che
dello spazio
punto viene
poste a una circostante
messa
distanza r
Q crea un
campo elettrico
Un campo di
forze elettriche

a parole in simboli unità di misura

F
Il campo elettrico E è il rapporto E= q newton su coulomb
tra la forza che si esercita sulla carica N
F = forza sulla carica q (N) bCl
q e la carica q stessa
q = carica (C)

Intensità del campo

Nel vettore
campo elettrico

l’intensità E la direzione il verso


è uscente è entrante
è pari a è la quando quando

k$Q retta che Q è positiva Q è negativa


E=
r2 congiunge le
due cariche P P
E
dove E

k = costante
(N . m2/C2)
Q = carica (C)
r = distanza tra
le cariche (m)

139
Unitˆ 15 Fenomeni elettrostatici

lezione 4 Diversi tipi di campo elettrico

Campo creato da una


carica puntiforme
intensità Verso

è uguale in
tutti i punti
equidistanti da Q
Ð +

Campo entrante se la carica Q è negativa


Campo uscente se la carica Q è positiva

Vale il Il campo risultante è la somma


Campo creato da più principio di vettoriale dei diversi campi
cariche puntiformi sovrapposizione E = E1 + E 2 + E3 + ...

Le linee di forza del campo

campo creato da una carica puntiforme campo creato da un dipolo

Linee di forza uscenti Linee di forza entranti Le linee partono dalla carica positiva
quando la carica è positiva quando la carica è negativa e vanno verso quella negativa

linee di forza parallele


Il vettore E ha ed equidistanti

Il campo - stessa intensità E E


- stesso verso ESEMPIo
uniforme
- stessa direzione E
in ogni punto.
Campo uniforme
generato da due lastre

140
lezione 5 La differenza di potenziale

Il campo compie
In un campo
Il lavoro del un lavoro LAB q = carica (C)
elettrico la forza
campo elettrico elettrica sposta
che si calcola dove E = campo elettrico (N/C)
uniforme con la formula: s = distanza tra A e B (m)
una carica da A a B
LAB = q . E . s

a parole in simboli unità di misura

L
La definizione La differenza di potenziale V A – VB = qAB
di differenza è il rapporto fra il lavoro volt
di potenziale necessario a spostare la carica VA – VB = differenza di potenziale (V) (V)
(d.d.p.) e la carica stessa LAB = lavoro (J)
q = carica (C)

L’energia potenziale
elettrica

Se la carica si Se la carica si sposta


sposta per effetto di per effetto della forza
una forza esterna del campo elettrico

- la forza esterna compie un lavoro - l’energia potenziale della carica diminuisce


- la carica acquista energia potenziale - l’energia cinetica della carica aumenta

ESEMPIo ESEMPIo

E E

B q q Fcampo
A A
Festerna B

Per spostare la carica q da A a B bisogna La forza del campo accelera la carica q,


compiere un lavoro con una forza esterna; che acquista energia cinetica a spese
l’energia potenziale della carica aumenta dell’energia potenziale elettrica

141
Unitˆ 15 Fenomeni elettrostatici

lezione 6 I condensatori

Conduttori e
isolanti

Materiali Materiali
conduttori isolanti

quando quando

le cariche elettriche possono le cariche si muovono


muoversi agevolmente con difficoltà

ESEMPIo ESEMPIo

rame, alluminio, plastica, vetro,


argento e metalli gomma...

Il condensatore

Dispositivo che permette di viene caricato


accumulare cariche elettriche in questo modo

è formato da
- due conduttori (armature)
posti a piccola distanza si collegano le chiudendo l’interruttore,
- materiale isolante armature ai poli le armature si caricano di
tra le due armature di una batteria segno opposto

ESEMPIo ESEMPIo ESEMPIo

A1 A2

d E
T T

condensatore piano
∆V ∆V

142
a parole in simboli unità di misura

rapporto tra la carica che si Q


La capacità C = TV
deposita su un’armatura e la farad
di un differenza di potenziale tra le (F)
condensatore Q = carica (C)
armature ΔV = differenza di potenziale (V)

Il condensatore
piano

d E ∆V

A = area armatura (m2) Campo elettrico


Capacità:
A εr = costante dielettrica relativa tra le armature: ΔV = differenza di potenziale (V)
C= $f
4r $ k $ d r dell’isolante TV d = distanza fra le armature (m)
E=
d = distanza fra le armature (m) d

a parole in simboli unità di misura

Energia 1
Il lavoro è uguale all’energia L = 2 C $ TV2
accumulata accumulata nel campo elettrico joule
da un C = capacità (F) (J)
del condensatore
condensatore ΔV = differenza di potenziale (V)

143
Unità 15 Fenomeni elettrostatici

DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI

■ legge di Coulomb: due cariche elettriche elettrico è uniforme se ha la stessa direzione, lo


puntiformi q1 e q2, poste a distanza r, si attrag- stesso verso e la stessa intensità in ogni punto.
gono o si respingono con una forza pari a:
q $q ■ La differenza di potenziale tra due punti A e
F =k$ 1 2 2 B di un campo elettrico è:
r
La costante k nel vuoto vale 9 × 109 N . m2/C2. L
VA – VB = qAB
L’unità di misura della carica elettrica è il cou-
lomb (C). dove LAB è il lavoro compiuto dalla forza del
In un mezzo, la forza fra due cariche è diversa da campo per spostare la carica q da A a B. In un
quella nel vuoto; il rapporto tra le due forze (εr) campo elettrico E, la differenza di potenziale tra
si chiama costante dielettrica relativa del mezzo: due punti A e B, posti a distanza s su una retta
F parallela al campo, si calcola con la formula:
Fmezzo = vuoto
f r V A – VB = E . s
■ Campo elettrico: il campo elettrico in un
punto è definito come: ■ Il condensatore è un dispositivo formato da due
F conduttori che, collegati a una pila con differen-
E= q
za di potenziale ΔV, accumulano una carica Q.
dove F è la forza che agisce sulla carica q posta La capacità del condensatore è definita come
in quel punto. Il campo elettrico generato da C = Q/ΔV e si misura in farad (simbolo F).
una carica puntiforme Q a distanza r ha All’interno di un condensatore carico si crea
un’intensità: un campo elettrico uniforme di intensità
k $Q
E= 2 E = DV/d e si accumula una quantità di ener-
r
Il verso del campo è uscente dalla carica se essa gia elettrica di valore
1
è positiva, entrante se è negativa. Un campo Ee = 2 C $ TV2

QUESITI

1 La carica di un elettrone è –1,6 × 10–19 C.


▶ A quanti elettroni corrisponde una carica di –1,6 C? .........................................................................................................

2 Le due cariche q1 e q2 della figura si attraggono con una forza F . F F


q1 q2
▶ Se la distanza AB tra le due cariche raddoppia, di quanto varia la forza? A B
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

3 In un punto P dello spazio c’è un campo elettrico di intensità 100 N/C.


▶ Quanto vale la forza agente su una carica elettrica di valore 1,0 × 10–6 C posta nel punto P?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

4 Una carica elettrica puntiforme genera a 2 m di distanza un campo elettrico di 54 N/C.


▶ Quanto vale il campo elettrico a 6 m di distanza?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

5 Quando un condensatore è carico, su ogni armatura c’è una carica Q e fra le armature c’è
una differenza di potenziale ΔV.
▶ La capacità del condensatore è proporzionale a Q e a ΔV?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

144
prObLEmI GUIDaTI

6 La figura a fianco mostra un condensatore piano avente una capacità di 2 μF. 2 cm


a) Quanto vale il campo elettrico E?
b) Calcola l’energia elettrica accumulata nel condensatore. + –
+ –
c) Come cambia il valore della capacità se la distanza fra le armature diventa + –
1 cm? + –
+ –
Passi + –
E
− Esprimi la capacità e la distanza in unità del SI.
− Calcola il valore del campo elettrico e dell’energia con le relative formule.
− La capacità è inversamente proporzionale alla distanza fra le armature. 12 V

7 Due cariche elettriche uguali di valore Q = +2 × 10–6 C si respingono con una


forza di 10–3 N nel vuoto.
a) Determina la distanza fra le due cariche.
b) Quale valore avrebbe la forza, se le due cariche fossero poste in acqua?
Passi
− Determina la distanza con la legge di Coulomb (moltiplica i due membri per r2, dividi
per F ed estrai la radice quadrata).
− La costante dielettrica relativa dell’acqua vale 80; calcola la forza con la definizione di εr.

prObLEmI CON SUGGErImENTI


Q2
8 La figura a fianco mostra due cariche Q1 = 2 × 10–6 C e Q2 = 3 × 10–6 C. Ognuna di
esse genera un campo nel punto P.
4m
▶ Determina la direzione, il verso e l’intensità del campo elettrico risultante in P.
Suggerimento: calcola le intensità E1 ed E2 dei due campi in P; disegna il campo ri-
P Q1
sultante e calcola l’intensità con il teorema di Pitagora. 4m
[2,0 × 103 N/C]

9 La tabella seguente si riferisce a un condensatore.


▶ Completala nelle parti mancanti.
Carica (C) 1 × 10–6 ................ 3 × 10–6
Differenza di potenziale (V) 2 3 ................

Suggerimento: dopo aver calcolato la capacità del condensatore mediante la definizione,


applica le formule inverse per calcolare la carica e poi la differenza di potenziale.

prObLEma

10 Una carica elettrica di 10–5 C viene spostata da un punto A a un punto B, situati lungo
una retta parallela a un campo elettrico uniforme di intensità E = 4000 N/C.
La differenza di potenziale fra i punti A e B è 100 V.
a) Determina il lavoro compiuto dalla forza del campo.
b) Quanto vale la distanza AB?
[a) 10–3 J; b) 0,025 m]

145
16 La corrente
eLettrica continua

Lezione 1 La corrente elettrica

un flusso ordinato di Il filo di rame è un buon


La corrente è elettroni liberi in un ESEMPIo conduttore perché ogni atomo
elettrica conduttore metallico di rame ha un elettrone libero

Il circuito

è formato da

un generatore di differenza di un utilizzatore un filo metallico


potenziale (per esempio, una pila) (per esempio, una lampadina) conduttore (cavo elettrico)

lampadina

interruttore

pila cavo elettrico

146
unItà dI
A pArole In sImbolI
mIsurA

Q
i = Dt
Intensità
sezione ampere
di corrente i = intensità di corrente (A) (A)
elettrica Q = quantità di carica (C)
rapporto tra la quantità di carica
che passa attraverso la sezione di un ∆t = intervallo di tempo (s)
conduttore e il tempo in cui passa

La carica che passa attraverso la sezione


è costante
intensità di corrente (A)

Corrente i - Fornita dalle pile


continua - utilizzata per i dispositivi elettronici

O tempo (s)

Gli elettroni cambiano verso di moto decine


di volte al secondo
intensità di corrente (A)

Corrente - Fornita dalla rete elettrica


alternata - utilizzata dagli elettrodomestici
O tempo (s)

147
Unitˆ 16 La corrente elettrica continua

Lezione 2 Le leggi di Ohm

La resistenza
elettrica

È una caratteristica che varia Nei conduttori metallici


a seconda del conduttore la resistenza è costante
i (A)

conduttore 2
si vale
chiamano che
conduttore 3
conduttore 1
conduttori

i (A)
ohmici o
resistori
O d.d.p. (V)

esprime si misura
il fatto che in O d.d.p. (V)

il flusso di corrente elettrica (i)


il conduttore permette ohm è direttamente proporzionale
il passaggio di corrente (Ω) alla differenza di potenziale
anche se ostacola le (d.d.p.) ai capi del conduttore
cariche elettriche

A pArole In sImbolI

DV
i =R
La differenza di potenziale agli estremi di un
La prima conduttore è direttamente proporzionale ∆V = differenza di potenziale (V)
legge di Ohm all’intensità di corrente che lo attraversa
i = intensità di corrente (A)
R = resistenza (Ω)

La resistenza è t$l
R= A
La seconda - direttamente proporzionale alla lunghezza
ρ = resistività (Ω . m)
legge di Ohm del conduttore
- inversamente proporzionale alla sezione l = lunghezza (m)
- dipende dalla natura del conduttore
A = sezione del conduttore (m2)

148
Lezione 3 La potenza nei circuiti elettrici

A pArole In sImbolI unItà dI mIsurA

La potenza assorbita da un P = i $ DV
utilizzatore è il prodotto della
corrente che vi circola per la P = potenza assorbita (W)
La potenza watt
elettrica i = intensità di corrente (A) (W)
differenza di potenziale ai
suoi capi ∆V = differenza di potenziale (V)

P = R $ i2
nei conduttori vale la P = potenza assorbita (W)
ohmici formula R = resistenza (Ω)
i = intensità di corrente (A)

A che cosA serve come sI usA

Va inserito in serie con l’utilizzatore

Amperometro Misura l’intensità di corrente A

Va inserito in parallelo con l’utilizzatore

V
Misura la tensione
Voltmetro (differenza di potenziale)
fra due punti di un circuito elettrico

Ohmetro Misura la resistenza di un conduttore Va inserito in parallelo con la resistenza

149
Unitˆ 16 La corrente elettrica continua

Lezione 4 Resistività e temperatura

A pArole In sImbolI GrAFIcI

ρT = ρ0 · [1 + α · (T − T0)]
ρ (10–8 Ω · m)
ρT = resistività alla
8
Se aumenta la temperatura T (Ω · m)
temperatura di ρ0 = resistività alla 6
un conduttore temperatura 4
aumenta la sua di riferimento:
Resistività e resistività
2
0 °C o 20 °C (Ω · m)
temperatura
α = coefficiente di –200 0 200 400 600 800
La resistività cresce temperatura (°C–1) T (°C)
linearmente con la
temperatura T = temperatura (°C)
Andamento della resistività del rame
T0 = temperatura di in funzione della temperatura
riferimento
(0 °C oppure 20 °C)

RT = R0 · [1 + α · (T − T0)]

RT = resistenza alla
tensione (V)

temperatura T (Ω · m)
Se aumenta la
temperatura di R0 = resistenza alla
un conduttore temperatura
Resistenza e aumenta la sua di riferimento:
resistività e, di 0° C o 20 °C (Ω · m)
temperatura O
conseguenza, α = coefficiente di corrente (A)
aumenta anche la temperatura (°C–1)
sua resistenza T = temperatura (°C) Variando la tensione, la corrente non
T0 = temperatura di è direttamente proporzionale per
riferimento via dell’aumento della resistenza del
(0 °C oppure 20 °C) conduttore

150
Lezione 5 L’effetto termico della corrente

La corrente che passa in un conduttore cede


energia elettrica al conduttore stesso che
viene trasformata in energia di altro tipo

ESEMPI

stufetta lampadina trapano cella elettrolitica

L’effetto
Joule
energia elettrica energia elettrica energia elettrica energia elettrica
si trasforma in si trasforma in si trasforma in energia si trasforma in energia
calore luce + calore meccanica + calore chimica + calore

Si parla di effetto Joule quando l’energia


elettrica viene trasformata in energia termica

ESEMPI

asciugacapelli ferro da stiro bollitore


motore

resistore

ventola resistenza resistenza


la resistenza scalda l’aria la resistenza scalda la la resistenza scalda
e la ventola la butta fuori piastra del ferro l’acqua

A pArole In sImbolI

Q = R . i2 . ∆t
Il calore che si sviluppa in un conduttore è
direttamente proporzionale: Q = calore sviluppato (J)
La legge di
- alla resistenza R = resistenza (Ω)
Joule
- al quadrato dell’intensità di corrente i = intensità di corrente (A)
- al tempo impiegato
∆t = tempo impiegato (s)

151
Unità 16 La corrente elettrica continua

DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI

■ Intensità della corrente elettrica:


q
lunghezza, inversamente proporzionale all’a-
i = Dt rea della sezione, inoltre dipende dal tipo di
materiale:
La corrente si misura in ampere (A). t$l
R= A
In un circuito le cariche elettriche trasportano
energia, che viene fornita dal generatore. La dove ρ è la resistività o resistenza specifica del
potenza che assorbe un utilizzatore è: materiale e si misura in Ω . m.
P = i . ∆V ■ La resistività non è costante, ma varia con la
temperatura, secondo la legge:
■ La resistenza è il rapporto tra la d.d.p. appli- ρ = ρ0 . (1 + α . ∆T)
cata ai capi del conduttore e la corrente che vi
passa dentro: Anche la resistenza varia con la temperatura:
DV R = R0 . (1 + α . ∆T)
R= i

prima legge di ohm: nei conduttori ohmici,


■ effetto Joule: la corrente che passa in un con-
duttore produce un aumento della temperatu-
d.d.p. e corrente sono direttamente proporzio- ra del conduttore stesso. La quantità di calore
nali, quindi R è costante.
Q prodotto in un conduttore ohmico dipende
■ seconda legge di ohm: la resistenza di un dalla resistenza, dalla corrente e dal tempo:
conduttore è direttamente proporzionale alla Q = R . i2 . ∆t

QUESITI

1 In un conduttore cilindrico passa la corrente di 1 A.


▶ Quanti elettroni passano in un minuto nella sezione del conduttore?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

2 La prima legge di Ohm stabilisce che la corrente è direttamente proporzionale alla d.d.p.
▶ Si applica a tutti i conduttori o solo a conduttori particolari?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

3 La potenza si calcola con la formula P = ∆V . i, ma anche con P = R . i2.


▶ Le due formule possono essere applicate a tutti i conduttori?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

4 La resistenza varia con la temperatura secondo la legge R = R0 . (1 + α . ∆T).


▶ Possiamo affermare che la resistenza è direttamente proporzionale a T, a ∆T o a
nessuna delle due grandezze?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

5 Una resistenza R è attraversata da una corrente i che in 2,5 minuti produce un calore di
10 000 J.
▶ Quanto calore produce la stessa corrente in 10 minuti?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

152
prObLEmI GUIDaTI

6 Un conduttore ohmico di resistenza 100 Ω è attraversato da una corrente di intensità


i = 60 mA.
▶ Calcola la d.d.p. ∆V agli estremi del conduttore e il lavoro L che compie il generatore
per far circolare quella corrente in 1 minuto.
Passi
− Esprimi la corrente i e il tempo ∆t in unità del SI.
− Calcola ∆V con la prima legge di Ohm.
− Determina il valore della potenza P = ∆V . i.
− Calcola il lavoro mediante la definizione di potenza.
7 Un filo di costantana (ρ = 5,0 × 10–7 Ω . m) è lungo 10 m. Il diametro del filo misura 2 mm.
▶ Calcola la resistenza del filo e la corrente che passa nel conduttore quando è collegato a
una pila da 1,5 V.
Passi
− Determina il raggio r e quindi l’area della sezione del filo in mm2: A = π . r2.
− Esprimi l’area in m2 moltiplicando per 10–6.
− Applica la seconda legge di Ohm per calcolare R e poi la prima legge per il calcolo
della corrente i.

prObLEmI CON SUGGErImENTI

8 A temperatura ambiente (20 °C) in un filo di platino collegato a una pila da 4,5 V passa
la corrente di 0,5 A (coefficiente di temperatura del platino α = 0,004 °C–1).
a) Quale corrente passa nel filo quando la temperatura è 520 °C?
b) Se il filo fosse di un metallo diverso dal platino, la corrente sarebbe maggiore, uguale o
minore di quella calcolata?
Suggerimento: devi calcolare la resistenza del filo a 520 °C con la legge R = R0 . (1 + α . ∆T),
poi applicare la prima legge di Ohm. [a) 0,17 A]

9 Un conduttore di resistenza 50 Ω è alimentato da una d.d.p. di 220 V. È immerso in un


recipiente contenente 4,0 litri di acqua.
a) Quanto calore cede la resistenza in un minuto?
b) In assenza di dispersioni, di quanto aumenta la temperatura dell’acqua?
Suggerimento: applica la legge di Joule e la legge fondamentale della termologia (un volu-
me di acqua pari a 1 L corrisponde a una massa di acqua pari a 1 kg).
[a) 5,8 × 104 J; b) 3,47 °C]

prObLEma

10 Un filo di rame (ρ = 1,7 × 10–8 Ω . m) è lungo 10 m e l’area della sezione misura 3,4 mm2.
Il filo, collegato a una pila che fornisce una d.d.p. di 1,5 V, si scalda per effetto Joule.
a) Qual è la potenza dissipata per effetto Joule?
b) Se il 50% del calore sviluppato in 10 minuti viene impiegato per scaldare 2 L di acqua,
di quanto aumenta la temperatura? [a) 45 W; b) 1,61 °C]

153
17 I cIrcuItI elettrIcI

lezIone 1 Circuiti in serie

resistenza
disposizione caratteristiche
equivalente

- Tutte le resistenze sono


Le resistenze sono disposte una attraversate dalla stessa È la somma delle resistenze
di seguito all’altra corrente Re = R1 + R2 + R3
- Per ogni resistenza vale la
legge di Ohm ∆V = R · i
Resistenze R1 R2 R3 Re
in serie - La tensione ∆V ai capi della
i serie (cioè la differenza di i
potenziale) è uguale alla
somma delle singole cadute
di tensione
∆V = ∆V1 + ∆V2 + ∆V3

capacità
disposizione caratteristiche
equivalente

I condensatori sono disposti uno di seguito - Su tutte le armature


si accumula la stessa Il reciproco
all’altro
quantità di carica Q della capacità
∆V1 ∆V2 equivalente è
- Le capacità e
Condensatori Q1 Q2 = Q1 le differenze di la somma dei
in serie potenziale tra le reciproci delle
C1 C2
armature sono legate capacità
dalla proporzione 1 1 1
Ce = C1 + C 2
C1 : C2 = ∆V2 : ∆V1

154
lezIone 2 Circuiti in parallelo

resistenza
disposizione caratteristiche
equivalente

- Tutte le resistenze hanno


la stessa differenza di Il reciproco della resistenza
potenziale uguale a quella equivalente è la somma
Le resistenze hanno in comune il
del generatore dei reciproci delle singole
primo e il secondo estremo
- Maggiore è la resistenza, resistenze
R1 minore è la corrente che la
i1 attraversa: Re
Resistenze i2 R2
A B R1 : R2 = i2 : i1
in parallelo i3 i
R3
i i - La somma delle correnti
che attraversano le
∆V
singole resistenze è pari
alla corrente fornita dal 1 1 1 1
generatore Re = R1 + R 2 + R3
i = i1 + i2 + i3

primo principio i3
di Kirchhoff: i1
la somma delle
correnti che entrano nodo i4
in un nodo
è uguale
alla somma i2 i5
delle correnti
che ne escono i1 + i2 = i3 + i4 + i5

capacità
disposizione caratteristiche
equivalente

I condensatori hanno in comune


il primo e il secondo estremo
C1
Q1 - Tra le armature si ha la stessa
differenza di potenziale ∆V È la somma delle
Condensatori - La capacità e la carica accumulata capacità
in parallelo C2 sono legate dalla proporzione Ce = C1 + C2
Q2
C1 : C2 = Q1 : Q2

∆V

155
Unitˆ 17 I circuiti elettrici

lezIone 3 La potenza nei circuiti

a parole in simboli

Resistenze in serie La potenza assorbita da tutto il circuito è la somma P = P1 + P2 + P3


e in parallelo delle potenze assorbite dai singoli conduttori

ESEMPI
resistenze in serie resistenze in parallelo

Su un albero di Natale ci sono 50 lampadine in serie. Sullo stesso circuito ci sono due lampadine da 50 W,
Ogni lampadina assorbe una potenza di 0,2 W. un televisore da 150 W e un asciugacapelli da 700 W.
Quanto vale la potenza assorbita dal circuito? Quanto vale la potenza assorbita dal circuito?
P = 50 × (0,2 W) = 10 W P = 50 W + 50 W + 150 W + 700 W = 950 W

La semplificazione
di un circuito

ESEMPIo

R1 R2

- R1 e R2 sono resistenze in
serie tra loro
A B
- R3 è in parallelo alla serie

R3

R12 = R1 + R2
- Al posto di R1 e R2
mettiamo la resistenza
equivalente R12:
R12 = R1 + R2 A B

- R12 è in parallelo con R3


R3

- Al posto di R12 e R3 A Re B
mettiamo la resistenza
equivalente Re 1 1 1
Re = R12 + R3

156
lezIone 4 La resistenza interna

in serie con l’utilizzatore

r R

i In un circuito:
si trova la resistenza equivalente R vale 50 Ω;
la resistenza interna vale 5 Ω;
la d.d.p. del generatore vale 1,5 V.
La resistenza Quanto vale la corrente senza
interna di un ESEMPIo amperometro?
1,5 V
amperometro i = 50 X = 0,03 A
Ha un valore molto piccolo Quanto vale la corrente collegando
per non perturbare il circuito. l’amperometro?
caratteristiche La corrente i vale 1,5 V
DV i = 50 X + 5 X = 0,027 A
i= R+r
R = resistenza equivalente
del circuito
r = resistenza interna
dell’amperometro

in parallelo con l’utilizzatore


V

r
iv

N iu R
In un circuito la resistenza del volt-
si trova i i = iu + iv metro è 10 volte maggiore della resi-
stenza equivalente del circuito.
Quanto vale la corrente che attraver-
ESEMPIo
La resistenza sa il voltmetro?
interna di un La corrente è 10 volte più picco-
voltmetro la di quella che passa nella resistenza
equivalente del circuito.

caratteristiche Ha un valore molto grande


per non perturbare il
circuito (il collegamento è in
parallelo, quindi maggiore è
la resistenza interna, minore
è la corrente che vi passa)
segue "

157
Unitˆ 17 I circuiti elettrici

La resistenza
interna di un
generatore

si osserva perché ESEMPIo

se collego un voltmetro al generatore, In un circuito:


misuro un certo valore di differenza la batteria è da 12 V (f.e.m.);
di potenziale (che si chiama forza la resistenza interna alla batteria vale
elettromotrice, f.e.m.). 0,5 Ω (r);
c’è una lampadina da 2,5 Ω (R).
V
Quanto vale l’intensità di corrente
che circola?
12 V
i = 2,5 X + 0,5 X = 4 A

∆V

quando
Quandocollego
collegoilil voltmetro
voltmetro a un
utilizzatore (ad esempio
utilizzatore R)una
misura
(per esempio
misurad.d.p. inferiore
una d.d.p. inferiore
V

∆V
r

quindi

la batteria si comporta come se


avesse una resistenza r al suo
interno e la corrente che circola
si calcola con la formula:
f.e.m.
i= R+r

158
lezIone 5 La corrente nei liquidi e nei gas

In una cella elettrolitica composta da

due elettrodi metallici


- anodo positivo
- catodo negativo
Tra gli
La corrente anodo elettrodi si
nei liquidi Cl– crea un campo
E elettrico E
Na+
catodo che costringe

descritta un contenitore con una gli ioni negativi gli ioni positivi
un generatore
da soluzione elettrolitica ad andare ad andare
di corrente
(esempio: acqua e NaCl) verso l’anodo verso il catodo

nella cella inizia a circolare


corrente elettrica

a parole in simboli

m=k.q
La massa di sostanza che si sviluppa agli
La legge elettrodi è direttamente proporzionale alla m = massa depositata (kg)
di Faraday quantità di carica che passa nella cella k = equivalente elettrochimico (kg/C)
q = quantità di carica che passa nella cella (C)

dopo aver ionizzato un gas applicando una differenza di potenziale


si formano: agli estremi di un tubo contenente gas
- ioni positivi ionizzato, passa corrente
- ioni negativi ed elettroni liberi La corrente nei gas non segue la prima
legge di ohm
agente
La corrente ionizzante
anodo catodo
nei gas + Ð

e ione– ione+
A i A

∆V ∆V

159
Unità 17 I circuiti elettrici

DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI

■ La resistenza equivalente di più resistenze in ■ La forza elettromotrice (f.e.m.) è la differen-


serie è la somma di tutte le resistenze: za di potenziale ai capi del generatore quando
Re = R1 + R2 + R3 + … esso non eroga corrente.
La corrente in ogni resistenza è la stessa: Il generatore ha una sua resistenza interna r, la
corrente nel circuito di resistenza complessiva
i1 = i2 = i3 = …
R è:
f.e.m.
Quando due resistenze sono in serie, la d.d.p. i= R+r
agli estremi di ognuna è proporzionale alla re-
sistenza stessa: Anche amperometro e voltmetro hanno una
propria resistenza interna.
∆V1 : ∆V2 = R1 : R2
■ In una cella elettrolitica la corrente è dovuta
■ La resistenza equivalente di più resistenze in al movimento di ioni positivi e ioni negativi;
parallelo si calcola con la formula: nel circuito esterno, invece, si muovono elet-
1 1 1 troni. Il passaggio della corrente nei liquidi è
Re = R1 + R 2 + …
regolato dalla legge di Faraday: la massa m che
La d.d.p. su ogni resistenza è la stessa: si deposita su un elettrodo è proporzionale alla
∆V1 = ∆V2 = ∆V3 = … carica q che attraversa la cella:
Quando due resistenze sono in parallelo, la cor- m=k.q
rente che arriva in un nodo si suddivide in modo dove k rappresenta l’equivalente elettrochimi-
inversamente proporzionale alle resistenze: co, cioè la quantità di sostanza che si deposita
i2 : i1 = R1 : R2 quando nella cella passa la carica di 1 C.

QUESITI

1 In un circuito percorso da una corrente di 2 A ci sono diverse resistenze.


▶ Se sostituiamo tutte le resistenze presenti con la resistenza equivalente, quale corrente
passa nel circuito?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

2 In un circuito le resistenze R1 = 10 Ω e R2 = 30 Ω sono in serie e alimentate da una d.d.p.


di 12 V.
a) Quanto vale il rapporto tra ∆V1 e ∆V2 ?
b) Quale corrente passa in ogni resistenza?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

3 Supponi che le stesse resistenze del quesito precedente siano in parallelo.


a) Qual è la resistenza equivalente?
b) Nel circuito passa più o meno corrente rispetto a quando sono in serie?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

4 Un generatore che ha una resistenza interna di 1 Ω è collegato a una resistenza di 11 Ω.


Nel circuito passa una corrente di 0,5 A.
a) Qual è la f.e.m. del generatore?
b) Ai capi di R c’è una d.d.p. uguale, maggiore o minore della f.e.m.?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

160
5 La legge di Faraday permette di calcolare la massa che si deposita su un elettrodo di una
cella elettrolitica quando vi passa corrente.
▶ Che cosa rappresenta la costante k?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

prObLEmI GUIDaTI

6 Due lampadine di potenza P1 = 100 W e P2 = 50 W sono in parallelo P1


e alimentate da un generatore che fornisce 24 V.
▶ Se la lampadina da 50 W brucia, di quanto diminuisce la corrente P2
nel circuito?
Passi ∆V
− Calcola la corrente i con la formula i = P/∆V; la potenza totale P è
la somma delle due potenze. Quando la lampadina P2 si brucia, la
corrente è i' = P1/∆V.
7 Una batteria da 12 V è collegata a una resistenza di 4,0 Ω. La corrente che passa nel
circuito è 2,5 A.
▶ Calcola la resistenza interna della batteria e la caduta di tensione interna.
Passi
− Ricava r dall’equazione: f.e.m. = (R + r). i: devi calcolare il prodotto, isolare il termine
r . i e dividere per i.
− La caduta di tensione interna è ∆Vi = r . i.

prObLEmI CON SUGGErImENTI

8 Tre resistenze di 5 Ω, 10 Ω, 15 Ω sono in serie in un circuito in cui passa la corrente di 0,6 A.


a) Calcola la potenza totale dissipata nel circuito.
b) Qual è la d.d.p. su ogni resistenza?
Suggerimento: dopo aver calcolato la resistenza equivalente, applica la legge della potenza
al circuito equivalente. [a) 10,8 W; b) 3 V; 6 V; 9 V]

9 Una cella elettrolitica contiene solfato di rame ed è attraversata da una corrente di


intensità 2,0 A.
a) Qual è la massa di rame che si deposita in 10 minuti?
b) Quanto tempo è necessario per depositare 50 mg di rame con la stessa corrente?
Suggerimento: corrente e tempo permettono di calcolare la carica che passa nella cella; la
massa del rame si calcola con la legge di Faraday (l’equivalente elettrochimico del rame è
0,33 × 10–6 kg/C). [a) 3,96 × 10–4 g; b) 75,8 s]

prObLEma

10 Tre resistenze uguali sono in parallelo. Il sistema è collegato a una d.d.p. di 6,0 V che fa
circolare una corrente i = 1,5 A.
a) Qual è la d.d.p. su ogni resistenza?
b) Calcola la corrente in ogni resistenza.
c) Calcola il valore di ogni resistenza e la resistenza equivalente. [a) 6,0 V; b) 0,5 A; c) 12 Ω; 4 Ω]

161
18 Il campo magnetIco

lezIone 1 Fenomeni magnetici

I magneti

sono sostanze in un magnete


capaci di attirare si distinguono
piccoli pezzi di ferro due poli

- un polo nord
- un polo sud

i poli nord e sud se si


non si possono avvicinano
separare due magneti

se si spezza
un magnete
S N
N S
N N
S S
si ottengono F F
due magneti F F
con due poli poli dello stesso poli di nome opposto
ciascuno nome si respingono si attraggono

162
Campo magnetico

- è indicato con la lettera B


- è un campo vettoriale può essere
- le linee di campo si
visualizzano grazie alla
limatura di ferro
creato da un magnete creato da una corrente

N S

ago magnetico

direzione verso direzione verso

coincide con la dal polo tangente i


direzione di un sud al alle
ago magnetico polo nord linee del
inserito nel campo dell’ago campo

si trova con la regola


della mano destra

163
Unitˆ 18 Il campo magnetico

lezIone 2 Calcolo del campo magnetico

unità di
Scoperta di Faraday: a parole in Simboli
miSura
il campo esercita una
forza su un conduttore Per un conduttore
percorso da corrente Il campo magnetico è disposto
elettrica - direttamente perpendicolarmente a B
L’intensità proporzionale
F
B B=
del campo alla forza i$l
- inversamente
tesla
magnetico F = forza esercitata sul
proporzionale alla (T)
i lunghezza conduttore (N)
l i = intensità di corrente
del conduttore
e all’intensità (A)
di corrente l = lunghezza del
conduttore (m)

Campo magnetico prodotto da un


filo percorso da corrente
i
legge di biot-Savart
k$i
B=
d
d2 d1
B1 k = costante pari a 2 × 10–7 N/A2 nel vuoto
B2
d3 d = distanza tra filo e campo (m)
B3
i = intensità di corrente (A)

Campo magnetico prodotto da una


spira percorsa da corrente Al centro della spira
i
k$r$i
Calcolo B B= r
del campo
in casi k = costante pari a 2 × 10–7 N/A2 nel vuoto
particolari i = intensità di corrente (A)
r = raggio della spira (m)

Campo magnetico prodotto da un


solenoide (o bobina, con N spire affiancate)
percorso da corrente 2r $ k $ i $ N
B=
B l

k = costante pari a 2 × 10–7 N/A2 nel vuoto


i = intensità di corrente (A)
S N
N = numero di spire
l = lunghezza del solenoide (m)

164
lezIone 3 Il campo magnetico nella materia

In un mezzo, il campo magnetico la permeabilità magnetica relativa


B può essere maggiore o minore fornisce informazioni sul contributo
del campo nel vuoto B 0 che il mezzo dà al campo magnetico

La permeabilità
magnetica
relativa
a parole in Simboli

È data dal rapporto tra l’intensità B


nr =
del campo magnetico nel mezzo e B0
l’intensità del campo magnetico nel B = campo magnetico nel mezzo (T)
vuoto B0 = campo magnetico nel vuoto (T)

ESEMPI
sostanze paramagnetiche
permeabilità
Campo magnetico magnetica μ
B0 B r
leggermente leggermente alluminio
superiore rispetto superiore a 1
al vuoto
vuoto alluminio μr > l

sostanze diamagnetiche
permeabilità
Sostanze Campo magnetico magnetica μ
B0 B r
paramagnetiche, leggermente leggermente rame
diamagnetiche e inferiore rispetto inferiore a 1
ferromagnetiche al vuoto
vuoto rame μr < l

sostanze ferromagnetiche Campo magnetico


molto maggiore permeabilità
B0 B
rispetto al vuoto. magnetica μr ferro,
Si magnetizzano molto elevata nichel
in modo μr >> l
vuoto ferro permanente

165
Unitˆ 18 Il campo magnetico

lezIone 4 Forze su conduttori percorsi da corrente

La forza su un conduttore

intensità direzione verso

a parole in Simboli perpendicolare regola della mano destra:


al piano
- pollice nel verso della corrente
L’intensità della forza formato
dal filo e dal - dita nel verso del campo
dipende
vettore campo - forza uscente perpendicolare
- dalla lunghezza
F = B= $ i $ l al palmo
del conduttore
- dalla corrente B= = componente B
F i
- dall’angolo che il perpendicolare F
conduttore forma del campo
con B i
magnetico (T) B

i = intensità di
corrente (A)
B B
l α
B l = lunghezza del
conduttore (m) si calcola con F
la formula B
i
i i
B= = B . sen α
F

a parole diSegno in Simboli

i2

Due fili paralleli i1 k $ i1 $ i 2 $ l


F=
percorsi da corrente d
- si attraggono se k = costante pari a
le correnti sono 2 × 10–7 N/A2 nel vuoto
equiverse i1 e i2 = intensità delle
- si respingono se le correnti (A)
correnti circolano i2
l = lunghezza del filo (m)
in verso opposto d = distanza tra i fili (m)
Interazione i1
fra correnti

definizione di ampere
Una corrente ha l’intensità di 1 a quando, circolando in due fili rettilinei
molto lunghi, paralleli e posti alla distanza di 1 metro, produce una forza
di attrazione (o di repulsione) uguale a 2 × 107 newton per ogni metro di filo

166
lezIone 5 La forza di Lorentz

La forza su una
carica in moto

Una particella entra in un campo magnetico:


la forza di lorentz devia la sua traiettoria
B

intensità direzione verso

a parole in Simboli perpendicolare regola della mano destra:


al piano
- pollice nel verso della velocità
formato dai
La forza è F = q $ v $ B= - dita nel verso del campo
vettori v e B
direttamente - forza uscente perpendicolare
q = carica (C)
proporzionale al palmo
- alla carica v = velocità della
- alla velocità della carica (m/s) B
carica F
B= = componente
- alla componente del del campo v
campo magnetico magnetico
perpendicolare alla perpendicolare
velocità alla velocità (T) F
si calcola con B
la formula
v
B= = B . sen α

Non compie lavoro


Lavoro La forza di lorentz è sempre
della forza perpendicolare alla velocità della conseguenze
di Lorentz particella e, quindi, allo spostamento
Non modifica l’energia
cinetica

167
Unità 18 Il campo magnetico

DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI

■ Campo magnetico. Un filo di lunghezza l, per- corso da una corrente i, posto in un campo
corso da una corrente i e disposto perpendico- magnetico B, agisce una forza perpendicolare
larmente alle linee di un campo magnetico, è al piano individuato da B e da i.
sottoposto a una forza di intensità F. Il valore F = B . sen α . i . l
del campo magnetico, che indichiamo con B, è: dove α è l’angolo formato dal campo con il
F conduttore.
B=
i$l Il verso della forza si determina con la regola
Nel SI l’unità di misura di B è il tesla (T). della mano destra: se il pollice è diretto come
■ Valore del campo generato da una corrente i la corrente e le dita sono aperte nel verso del
in alcuni casi particolari. campo, la forza esce dal palmo della mano.
− A distanza d da un filo rettilineo: i
■ Due fili rettilinei paralleli percorsi dalle corren-
k$i ti i1 e i2, posti a distanza d, si attraggono o si re-
B=
d spingono. La forza per unità di lunghezza è:
dove k = 2 × 10–7 N/A2. i
− Nel centro di una spira di raggio r: F k $ i1 $ i 2
=
k$r$i l d
B= r
i
■ La forza di lorentz è quella che si esercita su
− In un solenoide di lunghezza l, una particella di carica q, che si muove con una
formato da N spire: velocità v in un campo magnetico uniforme B:
2r $ k $ i $ N F = q . v . B . sen α
B=
l
dove α è l’angolo formato dal campo con la ve-
Il valore del campo in un solenoide può esse-
locità. La forza è perpendicolare al piano indi-
re aumentato introducendo un materiale
viduato dai vettori v e B e il verso si determi-
ferromagnetico.
na con la regola della mano destra (pollice nel
■ Su un conduttore rettilineo di lunghezza l per- verso di v e dita lungo B).

QUESITI
i =2 A
1 Un filo rettilineo percorso da corrente genera un campo magnetico.
a) Qual è l’intensità del campo a 5 cm di distanza dal filo? 5 cm
b) Quanto vale il campo magnetico se la distanza dal filo raddoppia? B

.................................................................................................................................................................................................................................................................................

2 Il campo magnetico al centro di una spira ha verso uscente dal piano della spira e
intensità 0,2 T.
▶ Come cambia il vettore campo magnetico se la corrente circola in senso contrario?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

3 Una particella carica entra in un campo magnetico.


▶ La forza di Lorentz può essere nulla? ........................................................................................................................................................
4 Il campo magnetico lungo l’asse di un solenoide vale 0,5 T.
▶ Come si può aumentare questo valore? ..................................................................................................................................................
5 Una spira rettangolare è parallela alle linee del campo magnetico B.
▶ Quante forze si esercitano sulla spira? ......................................................................................................................................................

168
prObLEmI GUIDaTI

6 La figura a fianco mostra due fili rettilinei che interagiscono con una forza per unità di
lunghezza di 10–5 N/m. 2A 3A
a) Verifica che la distanza tra i due fili è 12 cm.
b) In un punto dello spazio interno ai due fili, si sovrappongono due campi magnetici:
hanno lo stesso verso o verso opposto?
c) Quanto vale il campo magnetico in un punto distante 6 cm da entrambi i fili?
Passi
− La forza per unità di lunghezza è il rapporto forza/lunghezza; trova la distanza d con la
formula inversa.
− Determina il verso dei due campi con la regola della mano destra.
− Calcola i due campi con la legge di Biot-Savart e sommali.
7 Un solenoide, lungo 12 cm e formato da 100 spire, ha una resistenza di 4,8 Ω. È collegato
a una batteria da 12 V.
a) Determina il campo magnetico all’interno del solenoide.
b) Che cosa succede al campo magnetico se introduciamo nel solenoide un cilindro di
materiale ferromagnetico (μr = 5200)?
Passi
− Calcola la corrente con la legge di Ohm.
− Applica la formula B = 2π . k . i . N/l, poi calcola di nuovo B tenendo conto del
materiale ferromagnetico.

prObLEmI CON SUGGErImENTI

8 La figura a fianco mostra un conduttore lungo 40 cm percorso da una corrente


i
i = 1,5 A, posto in un campo magnetico uniforme di intensità
B = 0,3 T.
30
▶ Determina l’intensità, la direzione e il verso della forza che agisce sul conduttore.
B
Suggerimento: l’intensità della forza si calcola con la definizione di B,
direzione e verso si trovano con la regola della mano destra. [0,09 N]

9 Una spira quadrata di lato 8 cm è percorsa da una corrente di 1,8 A. La spira si trova in un
campo magnetico uniforme di 0,01 T che forma un angolo di 90° con il piano della spira.
a) Rappresenta la situazione con un disegno.
b) Calcola la forza che agisce su ogni lato della spira.
Suggerimento: per calcolare la forza su un lato devi individuare l’angolo che esso forma con
il vettore B. [b) 1,44 × 10–3 N]

prObLEma

10 Una particella di carica q = 3,2 × 10–19 C entra con una velocità v = 1,5 × 105 m/s in un
campo magnetico di intensità 0,05 T; la direzione della velocità è perpendicolare al
campo magnetico che è entrante nel piano del foglio (vedi figura). q v
a) Determina l’intensità della forza che agisce sulla particella.
b) Disegna la direzione e il verso della forza. [a) 2,4 × 10–15 N]

169
19 InduzIone e onde
elettromagnetIche

lezIone 1 Il flusso del vettore B

Corrente indotta
da un magnete

Che effetto ha un magnete


su un circuito elettrico?

Il magnete non si muove Il magnete si avvicina Il magnete si allontana


A A A
i i i i
i =0

S N S N S N

nel circuito non nel circuito passa corrente nel circuito passa una
passa corrente corrente di verso opposto

170
S

B B è un un campo magnetico uniforme


α B⊥ A è l’area di una superficie
TERMINOLOGIA
E SIMBOLI A
n è la normale alla superficie
n
α è l’angolo tra n e B
B ⊥ è il componente perpendicolare del campo

Definizione
di flusso

a parole in simboli unità di misura

Il flusso di un campo magnetico B


attraverso una superficie A è pari al weber
prodotto dell’area della superficie Φ(B) = A ∙ B⊥
(Wb)
per la componente del campo
perpendicolare a essa

B⊥ = B · cos α

B B

α = 90° α = 0°

Superficie parallela al campo: Superficie perpendicolare


flusso nullo al campo: flusso massimo

Area della superficie A


Ogni volta che il
Il flusso cambia flusso del campo
Variazione quando varia una Campo magnetico B attraverso il circuito
di flusso delle tre grandezze cambia, nasce una
corrente indotta
Angolo α

171
Unitˆ 19 Induzione e onde elettromagnetiche

lezIone 2 La legge di Faraday-Neumann-Lenz

a parole in simboli

La d.d.p. indotta in un circuito chiuso è:


TU ^ Bh
La legge di - direttamente proporzionale alla variazione TVi =
Tt
Faraday- di flusso magnetico
Neumann - inversamente proporzionale all’intervallo ∆Φ(B) = variazione del flusso
di tempo in cui avviene tale variazione ∆t = intervallo di tempo

Una corrente indotta circola sempre in verso


La legge tale da creare un campo magnetico indotto TU ^ Bh
TVi = –
di Lenz che si oppone alla causa che l’ha generato Tt
(la variazione di flusso)

Se avviciniamo un magnete
a una spira percorsa da corrente

se il magnete si avvicina alla spira con il polo nord: se il magnete si avvicina con il polo sud: il campo
la corrente indotta circola nella spira in modo tale indotto è tale da opporsi all’avvicinamento del
da creare un campo indotto che si oppone alla magnete.
variazione di flusso che l’ha provocata

S N N S N S S N

i i

172
lezIone 3 Induttanza e autoinduzione

a parole in simboli unità di misura

U ^ Bh 2r · k · N 2 · A
L= i =
È data dal rapporto l
tra il flusso magnetico
k = costante pari a 2 × 10–7 N/A2 nel vuoto
L’induttanza Φ(B) che attraversa una henry
di una bobina bobina N = numero di spire del solenoide (H)
e l’intensità di corrente A = area della spira
i che circola in essa i = intensità di corrente (A)
l = lunghezza del solenoide (m)

L’autoinduzione

Quando in un circuito varia la corrente

reostato R

A B
C

varia il campo varia anche il flusso


magnetico che attraversa la bobina

nel circuito nasce


una tensione indotta

a parole in simboli

La tensione autoindotta è proporzionale


all’induttanza del circuito
- L · Ti
si oppone sia all’aumento sia alla ∆Vautoindotta = Tt
diminuzione della corrente che l’attraversa
segue "

173
Unitˆ 19 Induzione e onde elettromagnetiche

Il circuito serie
RL

In un circuito sono presenti:


- una resistenza R
- una bobina di induttanza L

i
A R
T
B

iindotta

Per effetto
dell’induttanza L

la corrente non raggiunge subito il valore aprendo il circuito, la corrente raggiunge


massimo ma impiega un certo tempo valore zero con un certo ritardo

∆V
R ∆V
corrente
corrente

O tempo O tempo

a parole in simboli unità di misura

L’energia È l’energia assorbita dall’induttanza 1 joule


magnetica e immagazzinata dalla bobina Um = 2 L . i2 (J)

174
lezIone 4 I circuiti in corrente alternata

Un alternatore fornisce una


tensione sinusoidale
V(t) = Vm · sen (ω · t)

corrente, tensione
Chiudendo il circuito,
V(t)
Corrente Vm = tensione massima passa una corrente i i(t)
anch’essa sinusoidale
alternata ω = velocità angolare del O tempo
in un rotore V ^t h
i(t) = R
resistore
R

alternatore

Chiudendo il circuito, la
corrente non è in fase con la La corrente massima im

corrente, tensione
tensione (è in ritardo di un vale
Corrente i(t)
alternata
quarto di periodo) im = Vm V(t)
ω·L
O tempo
in una Vm = tensione massima T
L
bobina ω = velocità angolare rotore T
alternatore L = induttanza della bobina

Un condensatore collegato
a un alternatore si carica La corrente massima im vale
e si scarica in un periodo.
im = ω · C · Vm
corrente, tensione

la corrente non è in fase con


Corrente la tensione (è in anticipo
alternata Vm = tensione massima
di un quarto di periodo) V(t)
in un ω = velocità angolare O tempo
T i(t)
condensatore del rotore
C T
C = capacità del
condensatore
alternatore

Valore di corrente continua che,


passando in un conduttore, produce im
corrente ieff =
la stessa quantità di calore della 2
Valori efficaci corrente alternata nello stesso tempo
di corrente
e tensione
Vm
tensione Veff =
2

175
Unitˆ 19 Induzione e onde elettromagnetiche

lezIone 5 Il trasformatore

nucleo di ferro su cui sono avvolte due


bobine con un numero differente di spire

Circuito circuito
Ns spire
primario
primario Ns

secondario
circuito
e circuito Circuito
Np secondario nasce una f.e.m.
secondario
indotta con la
i stessa frequenza
del primario
B indotto

Circuito
primario

Np spire attraversato crea un


da corrente campo
elettrica magnetico

Vs = 660 V

È il rapporto tra il numero is = 1 A


di spire del secondario e il
numero di spire del primario Ns = 600
La tensione efficace ai
Ns capi del trasformatore
Il rapporto di Np secondario vale
trasformazione N = numero di spire del
s N
circuito secondario Vs = c N s m · Vp Np = 200
p
Np = numero di spire del
circuito primario ip = 3 A

Vp = 220 V

I trasformatori sono usati per


Quando il trasformatore il trasporto di corrente nelle
La potenza media fornita al
aumenta la tensione, grandi distanze
L’utilizzo del primario è pari alla potenza diminuisce la corrente La tensione viene elevata
trasformatore media fornita al secondario Vale la formula in prossimità del sito di
Pp = Ps
Vp . ip = Vs . is produzione e ridotta nei pressi
delle utenze

176
lezIone 6 Il campo elettromagnetico

Una corrente
esperienza di oersted elettrica provoca un
campo magnetico

Esistono dei
Proprietà Un campo magnetico
legami tra
delle onde elettricità e
Forza di lorentz devia la traiettoria di
elettromagnetiche una particella carica
magnetismo

La variazione del flusso


legge di
magnetico induce una
Faraday-neumann-lenz
corrente in un circuito

Un campo magnetico un campo


crea
variabile elettrico indotto
Campi
variabili Un campo elettrico un campo magnetico indotto
produce
variabile nello spazio circostante

Il campo elettromagnetico

Nella stessa regione di spazio sono presenti

un campo elettrico variabile un campo magnetico variabile

Si viene a creare un campo elettromagnetico che


si propaga nello spazio come un’onda
velocità di propagazione nel vuoto = 3,0 × 108 m/s

direzione
di propagazione

177
Unitˆ 19 Induzione e onde elettromagnetiche

lezIone 7 Lo spettro elettromagnetico

È l’insieme di tutte le possibili frequenze che un’onda elettromagnetica può avere

lunghezza d’onda (m)

10 4 10 3 10 2 10 1 10 –1 10 –2 10 –3 10 –4 10 –5 10 –6 10 –7 10 –8 10 –9 10 –10 10 –11 10 –12 10 –13

onde radio microonde infrarosso luce ultra- raggi X raggi gamma


visibile violetto

bassa frequenza alta frequenza

10 5 10 6 10 7 10 8 10 9 10 10 10 11 10 12 10 13 10 14 10 15 10 16 10 17 10 18 10 19 10 20 10 21
frequenza (Hz)

Utilizzate da Provengono
Prodotti
Utilizzate comunicazioni Parte dello dal sole e Utilizzate
Utilizzate da nelle
da radio e a distanza spettro visibile favoriscono la per le
telecomandi reazioni
televisioni e forni a ai nostri occhi produzione radiografie
nucleari
microonde di melanina

178
DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI

■ Il flusso del campo magnetico B attraverso una 2r $ k $ N 2 $ A


L=
bobina di N spire, ciascuna di area A, è: l
Φ(B) = N ∙ A ∙ B ∙ cos α dove k = 2 × 10–7 N/A2, l è la lunghezza della
dove α è l’angolo che il vettore B forma con la bobina composta da N spire, ognuna di area A.
normale alla superficie di area A. L’energia magnetica (Um) accumulata in una
Nel SI il flusso si misura in weber (Wb). bobina si calcola mediante la formula:
legge di Faraday-neumann: la variazione del 1
U m = 2 L $ i2
flusso ∆Φ(B) attraverso un circuito produce
una differenza di potenziale indotta ∆Vi ■ In un circuito alimentato da una tensione al-
TU ^ Bh
ternata del tipo V = Vm ∙ sen (ω ∙ t) (Vm è il va-
DVi = lore massimo, ω = 2π ∙ f, f è la frequenza), cir-
Tt
Se il circuito indotto ha una resistenza R, vi cir- cola una corrente alternata il cui valore
cola una corrente indotta di intensità: massimo dipende dal circuito:
TV im = Vm/R (in un resistore di resistenza R);
iindotta = R i
im = Vm/(ω ∙ L) (in una bobina di induttanza L);
legge di lenz: il verso della corrente indotta è
im = ω ∙ C ∙ Vm (in un condensatore di capacità C).
sempre tale da opporsi alla variazione di flus-
I valori efficaci di tensione e corrente sono:
so che l’ha generata.
V i
■ In una bobina, percorsa da una corrente i, si Veff = m ; ieff = m
2 2
crea un campo magnetico il cui flusso è diret-
tamente proporzionale alla corrente: ■ Un trasformatore può elevare o ridurre la ten-
Φ(B) = L ∙ i sione alternata. Il rapporto di trasformazione è:
La costante di proporzionalità L si chiama in- Ns/Np
duttanza della bobina (l’unità di misura è dove Ns e Np sono i numeri di spire dei circui-
l’henry, H): ti secondario e primario.

QUESITI

1 Il flusso del campo magnetico attraverso una superficie può essere nullo?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

2 In un circuito si ha una variazione del flusso di 0,1 Wb in un millisecondo.


▶ Qual è la differenza di potenziale indotta? ..........................................................................................................................................
3 Nella tabella sono riportati corrente e flusso in una bobina.
▶ Calcola l’induttanza della bobina, poi completa la tabella.
Corrente (A) 2 2,2 ................
Flusso (Wb) 0,1 ................ 0,2

4 Un circuito è alimentato da una tensione alternata massima di 311 V.


▶ Qual è il valore efficace della tensione? ....................................................................................................................................................
5 Un trasformatore ha 300 spire al secondario e 500 al primario.
▶ Eleva o riduce la tensione che viene applicata al primario? ........................................................................................

179
Unità 19 Induzione e onde elettromagnetiche

prObLEmI GUIDaTI
n
6 La figura a fianco mostra una superficie di area A = 40 cm2 attraversata da
un campo magnetico di intensità B = 0,12 T che forma con la normale alla α
superficie un angolo α = 30°.
B
a) Calcola il flusso magnetico attraverso la superficie. A
b) Di quanto varia il flusso se la superficie ruota di 15° in verso antiorario?
Passi
− Utilizza la formula del flusso in una bobina ponendo N = 1.
− Determina il flusso dopo la rotazione e poi calcola la differenza Φfinale(B) – Φiniziale(B).
7 Una spira di area 20 cm2 si trova dentro un campo magnetico uniforme di 2 × 10–3 T.
L’asse della spira è parallelo al vettore campo; la spira, di resistenza 10 Ω, viene estratta
dalla regione del campo in un decimo di secondo.
a) Rappresenta la situazione con un disegno.
b) Determina la differenza di potenziale indotta nella spira.
c) Quanta corrente passa nella spira?
Passi
− La d.d.p. indotta dipende dalla variazione del flusso di B che passa da un valore
iniziale a un valore finale nullo.
− La corrente indotta si calcola con la prima legge di Ohm.

prObLEmI CON SUGGErImENTI

8 Una bobina lunga 8 cm è formata da 400 spire circolari di raggio 1,5 cm. All’interno della
bobina c’è un campo magnetico avente un flusso di 0,05 Wb.
a) Determina l’intensità della corrente che circola nella bobina.
b) Quanta energia magnetica è immagazzinata nella bobina?
Suggerimento: dopo aver calcolato l’area di ogni spira, calcola l’induttanza della bobina e
U ^ Bh
quindi la corrente con la formula i = L . [a) 27,8 A; b) 0,7 J]

9 Un condensatore di capacità 2 × 10–6 F viene attraversato da una corrente massima di 0,2 A


quando è collegato a un generatore che fornisce una tensione alternata di frequenza 50 Hz.
a) Determina il valore massimo della tensione alternata.
b) Calcola la corrente massima che circola in una bobina di induttanza 0,2 H collegata al
generatore. [a) 318,5 V; b) 5,1 A]
Suggerimento: mediante la frequenza calcola il valore di ω, poi calcola la tensione massi-
ma sul condensatore.

prObLEma

10 Un trasformatore ha un rapporto di trasformazione uguale a 10. Al primario viene


collegata una d.d.p. di valore efficace 220 V. Il secondario è collegato a un circuito di
resistenza 1000 Ω.
▶ Calcola la potenza efficace nel secondario. [4840 W]

180
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