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e concetti
Esercizi guidati
per il ripasso
SCIENZE
IL SISTEMA INTERNAZIONALE DI UNITÀ
Grandezze fondamentali
Grandezza Unità di misura Simbolo
lunghezza metro m
massa kilogrammo kg
intervallo di tempo secondo s
intensità di corrente elettrica ampere A
temperatura kelvin K
intensità luminosa candela cd
quantità di sostanza mole mol
Grandezze derivate
Grandezza Unità di misura Simbolo Definizione
area metro quadrato m2
volume metro cubo m3
velocità metro al secondo m/s
accelerazione metro al secondo quadrato m/s2
frequenza hertz Hz 1 Hz = 1/s
periodo secondo s
angolo piano radiante rad (numero puro)
velocità angolare radiante al secondo rad/s
m
forza newton N 1 N = 1 kg·
s2
momento di una forza newton per metro N·m
m
quantità di moto kilogrammo per metro al secondo kg·
s
impulso newton per secondo N·s
energia, lavoro, calore joule J 1 J = 1 N·m
J
potenza watt W 1W=1
s
densità (massa volumica) kilogrammo al metro cubo kg/m3
peso specifico newton al metro cubo N/m3
N
pressione pascal Pa 1 Pa = 1
m2
molarità moli al litro M mol/L
capacità termica joule al kelvin J/K
J
calore specifico joule al kelvin per ogni kilogrammo
K·kg
calore latente joule al kilogrammo J/kg
carica elettrica coulomb C 1 C = 1 A·s
intensità del campo elettrico newton al coulomb N/C
intensità del campo gravitazionale newton al kilogrammo N/kg
differenza di potenziale elettrico,
volt V 1V = 1 J
forza elettromotrice C
capacità elettrica farad F 1F=1 C
V
resistenza ohm Ω 1Ω=1 V
A
resistività ohm per metro Ω·m
N
intensità del campo magnetico tesla T 1T=1
A·m
flusso magnetico weber Wb 1 Wb = 1 T·m2
s
induttanza elettrica henry H 1 H = 1 V·
A
+ DIDATTICA Idee per imparare
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– Rilettura critica: Mariangela Mazzanti
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SCIENZE
SOMMARIO
3. I vettori e le forze 25
6. Il moto rettilineo 51
9. Energia e lavoro 79
1
1 La misura deLLe
grandezze fisiche
Sistema Internazionale
ESEMPIO
Grandezza
Unità di misUra
fondamentale
tempo secondo s
temperatura kelvin K
2
dello
omogenee significa ESEMPIO
stesso tipo
due
temperature
Grandezze due grandezze
fisiche possono essere
non di tipo
significa ESEMPIO
omogenee differente
spazio
e tempo
4 kg maggiore
confronto ESEMPIO
di (>) 2,2 kg
grandezza
rISultatO
omogenea
Operazioni tra addizione/sottrazione
grandezze fisiche tra grandezze omogenee
ESEMPIO 8 m + 5 m = 13 m
grandezza non
rISultatO
omogenea
moltiplicazione/
divisione tra grandezze
non omogenee
120 m m
ESEMPIO 2,5 s = 48 s
3
Unità 1 La misura delle grandezze fisiche
Il metro
equivalenza tra
multipli e sottomultipli
area volUme
quadrato A = l2
l b b
parallelepipedo V=a·b·c
c
a
triangolo h b·h
A= 2 r
l b
b cilindro h V = π · r2 · h
regolare
trapezio h (a + b) · h
A= 2
a
r
sfera 4
cerchio A = πr 2 V = 3 πr3
r
4
Le misure
di aree
Le misure
di volumi
5
Unità 1 La misura delle grandezze fisiche
quantità di materia
è la
contenuta in un corpo
strumento di misura
caratteristica si kilogrammi
massa è una
del corpo misura in (kg)
Il peso NoN è il
e la massa
si newton
peso è una forza
misura in (N)
6
Lezione 5 La densità di una sostanza
definiamo una
nuova grandezza:
la densità
FOrMula ESEMPIO
per kg
calcolare m = d ·V ESEMPIO m = 2700 # 0,02 m3 = 54 kg
la massa m3
Formule inverse
per 54 kg
calcolare V=
m
ESEMPIO
V= = 0,02 m3
d kg
il volume 2700 3
m
7
Unità 1 La misura delle grandezze fisiche
Numeri
ESEMPIO 149 000 000 000 = 1,49 × 10 11
molto grandi
L’esponente è il numero
di cifre dopo la prima
Come
si scrive?
Numeri
ESEMPIO 0,000 000 000 12 = 1,2 × 10 −10
molto piccoli
8
moltiplicazione × divisione :
^2 # 103 mh # ^3 # 104 mh ^6 # 105 m3h | ^2 # 102 mh
2 × 103 m 6 × 105 m3
× × × : : :
3 × 104 m 2 × 102 m
= = = = = =
6 × 107 m2 3 × 103 m2
AN × AM = AN + M AN : AM = AN − M
Operazioni
con notazione addizione + sottrazione −
scientifica ^4 # 105 mh + ^3 # 105 mh ^7 # 104 mh - ^2 # 104 mh
4 × 105 m 7 × 104 m
+ −
3 × 105 m 2 × 104 m
= =
7 × 105 m 5 × 104 m
Scrivo il risultato
6 2 in notazione
25 × 10 s scientifica 3,0 × 102 m
2,50 × 107 s2
(AN)M = AN × M
9
Unità 1 La misura delle grandezze fisiche
per difetto
dovuti possono
accidentali
al caso essere
per eccesso
detta
misura
errore
assoluto
10
Si ripete la
misura tante volte
(n) poi si calcola
somma misure valore max - valore min errore assoluto e p = errore relativo · 100
valore medio = numero misure ea = 2 er =
valore medio
11
Unità 1 La misura delle grandezze fisiche
indicazioni sulla
forniscono
precisione della misura
Le cifre dipendono
dalla misura
significative dell’incertezza
ESEMPIO
il risultato deve avere 10,52 m : 2,21 s = 4,760180 m/s
moltiplicazione × lo stesso numero
divisione : di cifre significative diventa
di misure della misura meno
precisa 10,52 m : 2,21 s = 4,76 m/s
ESEMPIO
2,2 s + 7,37 s
Le cifre bisogna
addizione +
approssimare le
significative sottrazione −
misure a quella
diventa
nei calcoli di misure
meno precisa
2,2 s + 7,4 s = 9,6 s
ESEMPIO
(5,73 m) × 4 = 22,92 m
moltiplicazione × il risultato deve avere
divisione : lo stesso numero di
diventa
di una misura cifre significative
per un numero della misura
(5,73 m) × 4 = 22,9 m
12
Nelle misure Nelle misure
indirette indirette
errore assoluto G =
errore assoluto A+ errore percentuale G =
errore assoluto B errore percentuale A +
errore percentuale B
ESEMPIO ESEMPIO
13
Unità 1 La misura delle grandezze fisiche
QUESITI
1 Un libro ha massa 620 g, lunghezza 27 cm, volume 1197 cm3.
▶ Esprimi i dati in unità del SI.
................................................................................................................................................................................................................................................................................
4 La misura della corrente elettrica che attraversa un circuito viene ripetuta diverse volte.
▶ Qual è il valore più attendibile della corrente e qual è l’incertezza sulla misura?
................................................................................................................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................................................................
14
PROBLEMI GUIDATI
6 L’area della superficie di un appartamento viene misurata più volte fornendo i seguenti
risultati:
8 Una bombola di volume 100 litri, piena di gas metano, ha una massa di 15,800 kg. La
densità del gas è 0,72 kg/m3.
▶ Qual è la massa della bombola quando è vuota?
Suggerimento: dopo aver ricavato m dalla formula della densità, calcola la massa del gas
poi quella della bombola vuota per differenza (1 litro = 1 dm3).
[15,73 kg]
9 Un neonato viene pesato dalla mamma prima e dopo l’allattamento; i valori delle masse,
misurati con una precisione dell’1%, sono 3,50 kg prima e 3,70 kg dopo.
a) Determina quanti grammi di latte ha assunto il bambino.
b) Scrivi il risultato associando l’errore assoluto.
Suggerimento: calcola la quantità di latte per differenza; l’errore assoluto sulla massa di
latte è la somma degli errori assoluti sulle masse del bambino.
[a) 0,20 kg; b) 0,20 kg ± 0,07 kg]
PROBLEMA
10 Le misure dei lati di un rettangolo sono: b = 5,0 cm ± 0,1 cm; h = 10,0 cm ± 0,1 cm.
a) Calcola il semiperimetro e scrivi il risultato associando l’errore assoluto.
b) Determina l’area e l’errore percentuale.
[a) 15,0 cm ± 0,2 cm; b) 50,0 cm2, 3%]
15
2 La rappresentazione
di dati e fenomeni
tempo quantità di
acqua
(t) = 0 minuti (q) = 0 litri
quantità di tempo
tempo acqua 1 min
(t) = 1 minuto (q) = 2 litri
2L
quantità di tempo
tempo acqua 2 min
(t) = 2 minuti (q) = 4 litri Rappresentazioni
4L
quantità di tempo
tempo acqua 3 min
(t) = 3 minuti (q) = 6 litri
6L
quantità di tempo
tempo acqua 4 min
(t) = 4 minuti (q) = 8 litri
8L
quantità di tempo
tempo acqua 5 min
(t) = 5 minuti (q) = 10 litri
10 L
16
Rappresentazione mediante tabella
Conoscenza del fenomeno limitata Disegno una tabella La completo con i dati
ad alcuni intervalli di tempo
Tempo Quantità di Tempo Quantità di
(minuti) acqua (litri) (minuti) acqua (litri)
0 0
1 2
2 4
3 6
4 8
5 10
FORMULA q=2.t
17
Unitˆ 2 La rappresentazione di dati e fenomeni
Per disegnare
il grafico
10
velocità (km/h)
8 2 2 × 22 = 8
80 6
4 3 2 × 32 = 18
40 2
4 2 × 42 = 32
O 1 2 3 4 5
O 1 2 3 4 5 5 2 × 52 = 50
tempo (min)
tempo (min)
y
3. Decido la scala migliore 50
e inserisco i dati P
40
30
Tempo Velocità Ogni punto corrisponde a una 20
(minuti) (km/h) coppia di elementi della tabella 10
0 0 O 1 2 3 4 5 x
1 40
2 70
3 85
4 120
120
velocità (km/h)
80
40
O 1 2 3 4 5
tempo (min)
18
Lezione 3 Grafici a torta e istogrammi
ESEMPIO ESEMPIO
leggibili, si 50
può realizzare 40
un grafico a 30
torta relativo a 20
una sola fetta 10
azoto 0
m ≤ 20 20 < m ≤ 40 40 < m ≤ 60 60 < m ≤ 80 80 < m ≤ 100
78% massa (g)
19
Unitˆ 2 La rappresentazione di dati e fenomeni
y
FORMULA –– = k y=a∙x+b
x
COSTANTE DI
k
PROPORZIONALITà
11
10
9
quantità d’acqua (L)
23,4 8
7
6
15,6
massa (g)
RAPPRESENTAZIONE 5
GRAFICA 4
3
7,8
2
1
O 1 2 3 O 1 2 3 4
volume (cm3) tempo (min)
20
Lezione 5 Altre relazioni matematiche
FORMULA y = a ∙ x2 x∙y=k
COSTANTE DI
a k
PROPORZIONALITà
y
massa equilibrante (g)
600
16π 500
400
area (cm2)
9π 300
RAPPRESENTAZIONE
200
GRAFICA 4π
100
π
O x O 10 20 30 40 50 60
1 2 3 4
raggio (cm) distanza (cm)
21
Unitˆ 2 La rappresentazione di dati e fenomeni
Data la tabella
operazione di operazione di
Interpolazione
Estrapolazione
grafica
ESEMPIO ESEMPIO
dal grafico posso trovare la lunghezza dal grafico posso trovare la lunghezza
che corrisponde alla massa di 350 kg che corrisponde alla massa di 600 kg
13
12 12
11 11
10,5 10
10
9
lunghezza (cm)
9
8 8
7 7
lunghezza (cm)
6 6
5 5
4 4
3 3
2 2
1 1
O 100 200 300 400 500 O 100 200 300 400 500
350 massa (g) 600
massa (g)
22
DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI
■ Due grandezze y e x sono direttamente pro- ■ Due grandezze y e x sono inversamente pro-
porzionali quando il loro rapporto è costante: porzionali quando il loro prodotto è costante:
y/x = k xy=k
k è la costante di proporzio- y k è la costante di propor- y
nalità diretta. I punti del gra- zionalità inversa. I punti
fico di due grandezze diretta- del grafico di due gran-
mente proporzionali si tro- dezze inversamente pro-
vano su una retta che passa O x porzionali si trovano su O x
per l’origine degli assi. una curva chiamata
iperbole.
■ La relazione tra due grandezze y e x è una cor-
relazione lineare se può essere espressa dalla ■ La relazione tra due grandezze y e x è una pro-
formula: porzionalità quadratica se può essere espressa
y=axb dalla formula:
dove a e b sono costanti diver- y y costante x2
se da zero. I punti del grafico di due
y
I punti del grafico di due grandezze legate da una
grandezze correlate linear- proporzionalità quadrati-
mente si trovano su una semi- O x ca si trovano su una curva
retta che non passa per l’ori- detta parabola, che passa O x
gine degli assi cartesiani. per l’origine.
QUESITI
1 Al mercato il cartello sul prosciutto crudo riporta un prezzo di 2,50 euro per ettogrammo.
▶ Qual è la relazione tra quantità acquistata e spesa?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
2 La seguente tabella rappresenta la base e l’altezza di rettangoli diversi aventi tutti la stessa area.
Base (cm) 2 2,5 ................
Altezza (cm) 12 ................ 5
▶ Completala con i valori mancanti, poi scrivi la relazione tra le due grandezze.
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
23
Unità 2 La rappresentazione di dati e fenomeni
prObLEmI GUIDaTI
6 La velocità con cui una goccia d’acqua cade a terra da un balcone è direttamente
proporzionale al tempo; dopo un tempo t1 = 1,2 s la velocità raggiunge il valore v1 = 11,76 m/s.
a) Dopo quanto tempo la velocità diventa uguale a 21,56 m/s?
b) Costruisci il grafico velocità-tempo.
Passi
− La costante di proporzionalità è: k = v1/t1 = ................ m/s2.
− Al tempo t2 si ha v2/t2 = k, da cui puoi calcolare t2 con la formula inversa.
− Costruisci il grafico con la scala 1 cm " 9,8 m/s sull’asse y.
7 Nella seguente tabella sono riportati il numero N di varie piastrelle necessarie per
ricoprire un pavimento e l’area della superficie A di ogni piastrella.
N 5625 625 2500 900
A (cm2) 100 900 225 625
a) Calcola l’area della superficie del pavimento in cm2.
b) Quale relazione lega le due grandezze?
Passi
− Calcola il prodotto fra le due grandezze.
− L’area della superficie del pavimento Atot è uguale alla costante di proporzionalità k.
prObLEma
24
3 I vettorI e le forze
50 secondi (s)
Grandezza ha bisogno
del numero seguito
ESEMPIo 3,78 kilogrammi (kg)
scalare dall’unità di misura
50 gradi Celsius (°C)
Grandezza
vettoriale
necessita si indica
di 3 informazioni con un
Intensità
Direzione Verso
o modulo
verso
ESEMPIo
direzione v
lo
lo spostamento modu
m ento =
el seg
ezza d
lungh
z
direzione y
Ente matematico rappresentato
con un segmento orientato
A
5m
verso
x 30°
O
lunghezza retta su cui giace
freccia
del segmento il segmento
Intensità
Direzione Verso
o modulo
rappresenta rappresenta rappresenta
25
Unitˆ 3 I vettori e le forze
Somma spostamento
risultante
metodo ESEMPIo su
parallelogramma
O
vettori su posso sn
rette diverse usare
A
metodo
ESEMPIo
punta-coda
O B
v2
26
lezIone 3 La scomposizione di un vettore
y
N
OM è il componente
vy v di v lungo l’asse x (v x ) vale la v = vx + v y
che cosa relazione
α ON è il componente
sono di v lungo l’asse y (v y )
O vx M x
Dalla punta del vettore traccio le
perpendicolari agli assi e trovo
i punti M e N Le componenti di v sono i moduli
dei vettori componenti v x e v y
componente x
vx = v ∙ cos α
vy v (orizzontale)
Componenti
come si
lungo il piano calcolano α
cartesiano O vx x componente y
vy = v ∙ sen α
(verticale)
dato l’angolo α
tra il vettore e l’asse x
By
B
sommo le
Somma di C componenti Ax + Bx = Cx
Devo applico
vettori sommare x
Ay il teorema
mediante le i vettori A di Pitagora
componenti AeB sommo le
O x C= C x2 + C y2
Ax Bx componenti Ay + By = Cy
y
Scompongo A e B
nelle loro componenti
Ax e Ay, Bx e By
27
Unitˆ 3 I vettori e le forze
lezIone 4 Le forze
y
F1y
F1 F3
che cosa sono Grandezze vettoriali
x
F1x
F2
Le forze
Trattenere Sollevare Piegare
un aquilone una scatola una molla
di contatto
ESEMPI
DI FoRZE
Forza-peso
direzione verticale
l’azione
è della
verso verso il basso
Terra su
un corpo
intensità peso = massa × 9,8
superficie terrestre
in
simboli
ESEMPIo P = m × 9,8
Una persona ha massa di 70 kg.
Il peso vale:
P = (70 × 9,8) N = 686 N
28
lezIone 5 Gli allungamenti elastici
Gli allungamenti
di una molla
sono direttamente
allungamento (cm)
proporzionali 5,5 si deforma
ai pesi applicati 4,4 Una molla
allungamento
3,3 non può oltre
2,2 sopportare il peso
1,1
un peso critico
qualsiasi O PC peso
O 1 2 3 4 5
peso applicato (N)
allungamento
peso in P
Costante FoRMULA costante = simboli k= a
allungamento
elastica (k)
della molla
si misura in
newton/metro (N/m)
per valori
Legge è valida
della forza
FoRMULA forza = costante elastica · allungamento
di Hooke inferiori al
peso critico
in simboli
F=k·a
29
Unitˆ 3 I vettori e le forze
Fr = F1 + F2
forze sulla
stessa retta 2 casi
d’azione
F1 F2 - L’intensità della forza
risultante è la differenza
delle intensità delle due
verso opposto ESEMPIo
Fr = F2 – F1 forze
Somma - Il verso è quello della
forza maggiore
F2
vettori su F1 F1 +
metodo del Fr =
diverse rette ESEMPIo
parallelogramma
d’azione
O F2
La scomposizione Fy F
di una forza
α
O x componente x
componente y Fx Fx = F · cos α
(verticale) (orizzontale)
Scompongo la forza nei suoi
componenti Fx e Fy
Fy = F · sen α
30
lezIone 7 Le forze di attrito
Attrito statico
Coefficiente di Forza di attrito
attrito statico ks statico Fas
è il ESEMPIo è la
Attrito dinamico
è un vettore con
due superfici due superfici
strisciano tra loro rotolano una sull’altra
intensità
Far = kr ∙ Fp
verso opposto
31
Unità 3 I vettori e le forze
■ Le forze sono grandezze vettoriali, la cui inten- ■ Una molla sottoposta a una forza si deforma;
sità nel SI si misura in newton (N). l’allungamento (a) della molla è direttamente
Una forza F può essere scomposta in due com- proporzionale alla forza applicata (F) e il rap-
ponenti F x e F y tali che: porto F/a si chiama costante elastica della
molla:
F = Fx + F y
F
Fx = F . cos α k= a
Fy = F2 – F 2x
QUESITI
1 Una mongolfiera vola per 30 km verso nord e poi per 30 km verso est.
▶ Determina modulo e direzione dello spostamento risultante.
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
32
prObLEmI GUIDaTI
8 Una molla verticale, che all’equilibrio è lunga 10 cm, si allunga di 2 cm quando le viene
attaccato un peso P1 = 0,98 N. La molla si allunga di un altro centimetro quando viene
attaccato anche un secondo peso P2.
▶ Calcola il valore del peso P2.
Suggerimento: dopo aver determinato la costante elastica con la formula k = P1/a1, ricava
il peso (P1 + P2) che produce un allungamento (a1 + a2), quindi per differenza ricava P2.
[0,49 N]
prObLEma
33
4 l’equilibrio
dei corpi solidi
Rv + P = 0
la biglia e il tavolo
ESEMPIO
P sono corpi rigidi
34
lezione 2 L’equilibrio e l’attrito
l
Rv Fas
h P//
P⊥
P
P//
La forza-peso P si scompone in
P// l
Fas v
h P⊥ P
All’aumentare dell’angolo:
- aumenta l’inclinazione del piano
- aumenta P//
35
Unitˆ 4 L’equilibrio dei corpi solidi
F
A Momento M prodotto fra
l’intensità della forza M = F ∙ b newton × metro
Il braccio e il F e il braccio b
momento di
una forza
F F
Il momento Fbambino Fadulto
varia con F
1N 1N 1N
M = +1 N ⋅ m M = –1 N ⋅ m M = 0 N ⋅m
F1 ∙ b1 = F2 ∙ b2
O
F1 = 500 N F2 = 400 N
36
lezione 4 Le coppie di forze
due forze
parallele, uguali F2
e opposte,
Coppia applicate ESEMPIO
di forze in punti diversi
F1
di uno stesso
corpo rigido Il timoniere esercita
sul timone due forze
uguali e opposte
è la distanza Il braccio
Braccio fra le due rette
ESEMPIO
è la distanza fra le
della coppia di azione delle mani del timoniere
forze e misura 60 cm
prodotto fra
l’intensità di
una delle due Se l’intensità di ogni forza
Il momento M di forze (F) e la ESEMPIO applicata dal timoniere è di 20 N
una coppia di foze lunghezza del M = (20 N) × (0,60 m) = 12 N ∙ m
braccio (b):
M=F∙b
37
Unitˆ 4 L’equilibrio dei corpi solidi
Macchina semplice
Il guadagno di
una macchina
A parole In simboli
Se il guadagno è Se il guadagno è
maggiore (>) di 1 minore (<) di 1
la macchina è la macchina è
vantaggiosa svantaggiosa
38
M. Mugnai, 2005
Esempi di macchine semplici
br bm
può vantaggiosa o
essere svantaggiosa
Fr fulcro
Fm
di 1° genere
Corpo rigido che ruota
ConstantinosZ/Shutterstock
attorno a un fulcro
bm
br
La leva 3 tipi Fm è sempre vantaggiosa
O Fr
Fm Fr di 2° genere
M. Mugnai, 2005
Fm è sempre svantaggiosa
bm
Fr br
di 3° genere
fissa
staffa
fulcro disco bm br
indifferente
Fm O Fr
bm
br
Fm vantaggiosa
O
fulcro
Fr
bm
br
Fm
Il verricello vantaggioso
Fr
39
Unitˆ 4 L’equilibrio dei corpi solidi
lezione 6 Il baricentro
Il centro di simmetria
di un corpo
Corpi solidi Corpi solidi
regolari irregolari
La ricerca
del baricentro
il baricentro si il baricentro
trova nel centro si trova per via
di simmetria sperimentale
Tipi di
equilibrio
B
B≡V
B
40
DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI
QUESITI
4 Un peso di 200 N è posto su una leva a 40 cm dal fulcro. Si può equilibrare con una forza
di 40 N.
▶ A quale distanza dal fulcro bisogna applicarla?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
41
Unità 4 L’equilibrio dei corpi solidi
prObLEmI GUIDaTI
Passi
− La risultante si trova con la regola del parallelogramma.
− Il modulo della risultante si calcola con il teorema di Pitagora.
7 La figura a fianco mostra una sbarra (di peso trascurabile) lunga 1,8 m, A F B
ai cui estremi sono applicate due forze FA = 735 N
e FB = 147 N (le forze non sono in scala)
▶ A quale distanza dall’estremo A si deve trovare il fulcro affinché
FB
l’asta non ruoti rispetto a esso?
Passi FA
prObLEma
42
5 L’equiLibrio
dei fLuidi
Lezione 1 La pressione
Definizione
di pressione
Il pascal forza: Fp = 25 N
è un’unità area: A = 0,01 m2
di misura Fp 25 N N
molto p= A = = 2500
0,01 m2 m2
piccola
L’alpinista Le racchette
con gli aumentano la è spesso
scarponi superficie di utilizzato il
affonda contatto: l’alpinista
non sprofonda "
bar
1 bar = 100 000 Pa
43
Unità 5 L’equilibrio dei fluidi
profondità
acqua acqua
pressione
Pressione è la
esercitata dipende
idrostatica da un liquido da
in equilibrio
densità
del liquido
acqua benzina
La pressione di un
Una piscina, riempita con acqua, è profonda
liquido sul fondo p=g.d.h
1,00 m. Qual è la pressione sul fondo?
di un recipiente
g = accelerazione
è direttamente profondità: h = 1,00 m
di gravità
proporzionale densità acqua: d = 1000 kg/m3
all’altezza del liquido d = densità
p = (9,8 N/kg) × (1000 kg/m3) × (1,00 m) =
Legge (profondità) e alla h = profondità
= 9800 Pa
di Stevin densità del liquido
h1
La pressione h2 S1
all’interno h3
di un liquido S2
è la stessa in S3
ogni direzione
44
Lezione 3 Il principio di Pascal
la pressione si
trasmette invariata
Abbiamo un Esercitiamo il principio
La trasmissione in tutto il fluido
recipiente una pressione di pascal con direzione
della pressione chiuso pieno in una zona dice che perpendicolare
di un fluido del recipiente
alle pareti del
recipiente
Martinetto
idraulico
sollevare corpi
permette di pesanti con
A1 F2
piccole forze
F1 A2
45
Unità 5 L’equilibrio dei fluidi
Un liquido versato in un
Il principio sistema di vasi comunicanti
dei vasi raggiunge lo stesso livello
h
comunicanti in tutti i recipienti
h1 = h2 = h3= ...
misurare il livello
dell’acqua in una cisterna
Applicazioni
del principio A B
Vasi
Due liquidi non
comunicanti miscibili in un tubo a U
con liquidi raggiungono livelli diversi
diversi
le altezze nei recipienti sono inversamente
proporzionali alle rispettive densità
do : da = ha : ho
ESEMPIO
Tubo contenente acqua (a) e mercurio (Hg)
densità dell’acqua:
da = 1 000 kg/m3
densità del mercurio:
dHg = 13 600 kg/m3
quindi il rapporto tra le densità è:
dHg : da = 13,6
e quindi anche per le altezze
ha : hHg = 13,6
cioè l’altezza dell’acqua (ha) è 13,6 volte
l’altezza del mercurio (hHg)
46
Lezione 5 La pressione atmosferica
90
vuoto
80
70
60
mercurio
50
h = 76 cm
pressione idrostatica
40
L’aria esercita una del mercurio
30
pressione, detta
L’esperienza pressione atmosferica, torricelli 20
si può misurare
con diverse millimetro di mmHg 760 mmHg = 1 atm
unità di misura mercurio
La pressione
atmosferica
diminuisce al crescere
altitudine
dell’altitudine
dipende
da
secco " alta pressione
condizioni
meteorologiche
pioggia " bassa pressione
47
Unità 5 L’equilibrio dei fluidi
Un corpo pesa 4 N.
Un corpo Immergendolo
immerso in un 4N 3N
La spinta fluido risente ESEMPIO
nell’acqua il peso
idrostatica di una forza misurato è 3 N.
verso l’alto Riceve una spinta di
1 N.
UnItà
a parole In sImbolI ESEMPIO
dI mIsUra
Un corpo S = dfluido . Vimmerso. g
immerso in un Un corpo di volume 0,10 m3
Il principio dfluido = densità del fluido
fluido riceve da immerso nell’acqua riceve
di Archimede Vimmerso = volume del newton
questo una spinta una spinta:
solido immerso (N)
verso l’alto S = (1000 kg/m3) × (0,10 m3) ×
uguale al peso del g = accelerazione × (9,8 N/kg) = 9,8 × 102 N
fluido spostato di gravità
affonda
Corpi che Se un
corpo P
affondano immerso
densità uguale (=)
e corpi che a quella dell’acqua
in acqua
galleggiano ha
galleggia
S Il rapporto tra
volume emerso
(Ve) e volume
densità minore (<) P immerso (Vi) è
di quella dell’acqua
Ve dliquido – dcorpo
Vi = dcorpo
emerge
48
DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI
■ La pressione (p) è il rapporto tra la forza pre- versato in uno di essi raggiunge lo stesso li-
mente (Fp) su una superficie e l’area (A) della vello in tutti i recipienti. Se in due vasi co-
superficie stessa: municanti versiamo due liquidi non misci-
Fp bili, le altezze raggiunte sono inversamente
p= A
proporzionali alle loro densità.
Nel SI la pressione si misura in pascal (Pa):
1 Pa = 1 N/m2 ■ La pressione atmosferica (pa) è dovuta al peso
■ legge di stevin: un liquido di altezza h e den- dell’aria che circonda la Terra. Al livello del
sità d esercita sul fondo del recipiente una mare, pa è uguale alla pressione di una colon-
pressione p esprimibile con na di mercurio alta 760 mm; il suo valore è:
p=g·d·h pa = 1 atm = 1,01 × 105 Pa
La pressione sul fondo di un recipiente aper-
■ principio di pascal: la pressione esercitata su
una superficie di un liquido si trasmette con la to è la somma di due termini:
stessa intensità su tutte le altre superfici a con- p = g · d · h + pa
tatto. Ecco due applicazioni.
− martinetto idraulico: ■ principio di archimede: un corpo di volume
V, immerso in un fluido di densità d, riceve
F1 : F 2 = A 1 : A 2
una spinta S dal basso verso l’alto:
F1 e F2 sono le forze esercitate sulle superfi-
ci di aree A1 e A2 di due pistoni collegati da S=g·d·V
un tubo pieno di liquido. Un corpo galleggia in un fluido se ha densità
− principio dei vasi comunicanti: dati più minore del fluido, affonda se ha densità
recipienti tra loro comunicanti, un liquido maggiore.
QUESITI
3 In una cartina sono riportate le linee isobare con i valori della pressione atmosferica di
1008 millibar, 1012 millibar, 1016 millibar.
▶ A quanti pascal corrispondono tali pressioni? ..............................................................................................................................
4 Sul fondo di una piscina ci sono una grata metallica circolare di diametro 20 cm e una
moneta da 2 euro.
a) Su quale oggetto si esercita la pressione maggiore? ...........................................................................................................
b) Su quale si esercita la forza maggiore? ...................................................................................................................................................
5 Un bambino gioca con un anello appeso a un filo. Immerge l’anello prima in acqua e poi
in olio.
▶ In quale dei due liquidi l’anello riceve una spinta maggiore? ..................................................................................
49
Unità 5 L’equilibrio dei fluidi
prObLEmI GUIDaTI
9 Sulla cassa di un orologio di area 10 cm2 c’è scritto «resistente all’acqua fino a 5 atm».
L’acqua del mare ha una densità d = 1030 kg/m3.
a) Determina a quale profondità massima l’orologio può funzionare correttamente.
b) Qual è la forza che agisce sulla cassa dell’orologio a tale profondità?
Suggerimento: ricava h dalla legge di Stevin per i recipienti aperti: p = g · d · h + pa;
calcola la forza premente Fp mediante la definizione di pressione.
[a) 40 m; b) 505 N]
prObLEma
a b
10 La figura a fianco mostra un lucchetto che viene pesato mediante un dinamometro:
nella parte a della figura la misura di 5 N viene fatta in aria, mentre nella parte b
il valore di 4 N viene rilevato quando il corpo è completamente immerso in acqua.
a) Determina la spinta di Archimede. 5N 4N
b) Qual è la densità del lucchetto?
[a) 1 N; b) 5100 kg/m3]
50
6 Il moto
rettIlIneo
La cinematica
considera corpi puntiformi
Sole
ellisse
ESEMPI retta
treno in pianura
curva generica
volo di un uccello
Si indica
Formula A pArole
con
differenza tra t1 t2 t = t2 – t1
Lo spazio ∆s sf - si posizione finale e
percorso posizione iniziale
differenza tra
O
Il tempo ∆t tf - ti
istante di tempo P1 P2
impiegato finale e istante s1
s2
di tempo iniziale s = s2 – s 1
51
Unitˆ 6 Il moto rettilineo
lezIone 2 La velocità
conversioni
× 3,6
m/s km/h
: 3,6
60
50
spazio percorso (m)
riportiamo in un grafico
40
il variare della posizione
Il grafico al variare del tempo 30
comincio a
spazio-tempo camminare resto fermo
tempo " asse x 20
spazio " asse y 10
0
0 10 20 30 40
tempo (s)
2,5
riportiamo in un grafico 2
velocità (m/s)
velocità nulla
i valori della velocità 1,5
Il grafico media in quattro
1
velocità-tempo intervalli di tempo
tempo " asse x 0,5
velocità " asse y
0
0 10 20 30 40
tempo (s)
52
lezIone 3 Il moto rettilineo uniforme
t=0s 0:00
in Simboli s=v.t s = s0 + v . t
100 130
traiettoria velocità 80 110
spazio (m)
spazio (m)
rettilinea costante 60
90
70
grafiCo 40 50
SpaZio- 20 30
10
tempo 0 0
0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5
tempo (s) tempo (s)
retta che passa per l’origine retta che non passa per l’origine
25 25
velocità (m/s)
velocità (m/s)
20 20
15 15
10 10
grafiCo 5 5
veLoCità- 0 0
0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5
tempo tempo (s) tempo (s)
retta parallela all’asse x retta parallela all’asse x
(velocità costante) (velocità costante)
53
Unitˆ 6 Il moto rettilineo
lezIone 4 L’accelerazione
in unità di
a parole ESEMPIo
Simboli miSura
Se la velocità accelerazione
ESEMPIo
aumenta positiva
accelerazione
Se la velocità
negativa ESEMPIo
diminuisce
(decelerazione)
54
lezIonI 5-6 Il moto rettilineo uniformemente accelerato
Leggi orarie e grafici
2,5 4
2,0 B 3,5
1,5 3 ESEMPIo
A 2,5
1,0 2
grafiCo 0,5 1,5
veLoCità- O
tempo 1 2 3 4 5 O 1 2 3 4 5
Un sasso cade da una torre.
tempo (s) tempo (s) Dopo un tempo t = 2 s:
retta passante retta non passante - quanto vale la sua velocità?
per l’origine per l’origine - quanto spazio percorre?
1 1
in Simboli s = 2 a $ t2 s = v 0 $ t + 2 a $ t2 dati:
s (m) accelerazione di gravità: g = 9,8 m/s2
s (m)
40,0 60,0 tempo: t = 2 s
37,5
calcolo la velocità v e lo spazio s:
grafiCo 22,5
20,0 v = (9,8 m/s2) × 2,0 s = 19,6 m/s
SpaZio-
tempo 10,0 7,5 1
s = 2 (9,8 m/s2) × (2,0 s)2 = 19,6 m
2,5 O 1 2 3 4 t (s)
O 1 2 3 4 t (s)
con v0 = 5 m/s, a = 5 m/s2
il grafico è una parabola il grafico è una parabola
velocità
percorso
area = v · t v0
area = 1
2v·t area = v0 ⋅ t + 1 2
2 a ⋅t
O t O O t
t
tempo tempo tempo
55
Unità 6 Il moto rettilineo
■ La velocità media è data dal rapporto tra spa- ■ L’accelerazione media è data dal rapporto tra
zio percorso e intervallo di tempo variazione di velocità e intervallo di tempo:
Ds Dv
v m = Dt am = Dt
QUESITI
.......................................................................................................................................................................................................................................................
O 20 t (s)
2 Un ciclista vince una tappa al Giro dÕItalia alla velocità media di 35,1 km/h in un
intervallo di tempo di 5,5 h.
▶ Quanti kilometri è lunga la tappa?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
56
prObLEmI GUIDaTI
Passi
O 20 t (s)
− entrambi si muovono di moto uniforme.
− Lo spazio percorso dal poliziotto è s = 6 · t, quello
del rapinatore s = 30 + vR · t.
− al tempo t = 20 s hanno percorso lo stesso spazio.
7 il 14 settembre 2002 l’atleta americano tim montgomery ha ottenuto il record
mondiale dei 100 metri correndo in un tempo di 9,78 s. montgomery ha corso con
un’accelerazione media di 1,20 m/s2.
a) Calcola la velocità media dell’atleta ed esprimila in km/h.
b) Quale velocità (in km/h) ha raggiunto montgomery sul traguardo?
Passi
− applica la definizione di velocità media.
− ricava la velocità sul traguardo dall’accelerazione media: am = (vfinale – v0)/Δt.
8 Un pescatore cade in mare da uno scoglio e arriva in acqua con una velocità di 9,8 m/s.
▶ a che altezza si trova lo scoglio rispetto al livello del mare?
Suggerimento: devi prima calcolare il tempo (con la legge della velocità), poi applicare la
legge oraria per trovare l’altezza.
[4,9 m]
prObLEma
57
7 Il moto nel pIano
In UnItà dI ESEMPIo
A pArole
sImbolI mIsUrA
58
Lezione 2 La velocità angolare
%
misura arco AB
angolo in radianti =
misura raggio OA
B
l=r
1 rad
O r A
Radianti
UnItà
In
A pArole dI ESEMPIo
sImbolI
mIsUrA
Relazione tra
v, ω e ac
se conosciamo ω ac = ω2 . r raggio
accelerazione
per trovare
centripeta ac
se conosciamo v v2
ac = r
59
Unitˆ 7 Il moto nel piano
v P3
P2
P1
P
Il moto di una r
B A
proiezione B A O Q 3 Q 2 Q1
O Q
Q si muove di
Q è la proiezione moto armonico
di P sul diametro
r
La legge α
oraria O s Q
A
e il grafico
del moto
armonico
vogliamo calcolare la
posizione s del punto Q
s = r . cos α
legge oppure
orArIA
s = r . cos (ω . t)
s = posizione (m)
r = ampiezza massima (m)
sIgnIfIcAto cos α = coseno dell’angolo α
sImbolI
ω = velocità angolare (rad/s)
t = tempo (s)
s (cm) periodo
10
grafICo O
T T 3T T t (s)
spazIo-tempo 4 2 4
–10
60
Lezione 4 Il moto parabolico
Caratteristiche
del moto
due movimenti
simultanei
indipendenti tra loro
ESEMPIo
Una biglia rotola su un tavolo con velocità pari a 2,0 m/s
e cade dal bordo.
Quanto valgono i suoi spostamenti dopo 0,10 s?
vx = 2,0 m/s
sx = (2,0 m/s) × (0,10 s) = 0,20 m
sy = 0,5 × (9,8 m/s2) × (0,10 s)2 = 0,049 m
sx (m)
O 0,2 0,4 0,6 0,8
0,049 0,1 s
0,196 0,2 s
sy (m)
0,784 0,4 s
segue "
61
Unitˆ 7 Il moto nel piano
v0
α
è caratterizzato da orizzonte
v vx
vy vx
vx vy
v0 altezza v
il moto è parabolico massima
α (hmax )
gittata (sx )
Il moto
di un
proiettile
vx
vy vx
la velocità vx vy
ha due vy
vx
componenti
in ogni punto vx
vy
velocità in x vx = v0 . cos α
velocità iniziale
vy = v0 . cos (90° – α)
in y
FoRMULE
2 · vx · v y
gittata sx sx = g
v 2y
altezza massima hmax = 2g
62
Lezione 5 La composizione dei moti
moto 1 moto 2
s1 = 10 m s2 = 15 m
t = 10 s t = 10 s
v1 = 1,0 m/s v2 = 1,5 m/s
sl vl st vt
composizione composizione
degli spostamenti delle velocitˆ
s = sl + st v = vl + v t
63
Unità 7 Il moto nel piano
■ moto circolare uniforme: moto con traietto- − La legge oraria è s = r · cos (ω · t) dove r è
ria circolare e velocità costante in modulo, ma l’ampiezza massima delle oscillazioni che
variabile in direzione. avvengono con un periodo T.
− f è la frequenza, cioè il numero di giri al − Il periodo T è legato alla velocità angolare
secondo (Hz), T è il tempo impiegato a ω dalla relazione:
percorrere un giro: ω = 2Tr
f = T1
− v è la velocità tangenziale, diretta in ogni ■ moto parabolico: moto con traiettoria para-
punto come la tangente alla traiettoria bolica risultante dalla composizione di due
circolare di raggio r: moti indipendenti:
− moto rettilineo uniforme sull’asse x:
v = 2rT$ r sx = v 0 · t
− ω è la velocità angolare, cioè il rapporto v0 è la velocità orizzontale iniziale del corpo;
tra l’angolo e il tempo (rad/s): − moto rettilineo uniformemente accelerato
lungo l’asse y:
ω = 2Tr
sy = 12 g · t2
− ac è l’accelerazione centripeta, diretta
verso il centro della circonferenza: ■ composizione dei moti
2
ac = vr − Lo spostamento risultante s è la somma
vettoriale degli spostamenti: s = s1 + s2
■ moto armonico: moto oscillatorio periodico
− La velocità risultante v è la somma
ottenuto dalla proiezione su un diametro di un
moto circolare uniforme. vettoriale delle velocità: v = v1 + v2
QUESITI
1 La figura a fianco rappresenta la traiettoria del moto circolare uniforme di un atleta che B
impiega 16 s a percorrere il tratto di pista compreso tra i punti A e B.
▶ Qual è il periodo del moto? C A
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
4 Una goccia di pioggia cade con una velocità v1 = 16 m/s rispetto al vento, che soffia a una
velocità v2 = 12 m/s in direzione perpendicolare a v1 .
▶ Con quale velocità vede cadere la goccia un osservatore fermo a terra?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
64
prObLEmI GUIDaTI
5 Un ciclista percorre una pista circolare con una velocità costante di 50 km/h impiegando
28,8 s a percorrere un giro completo.
▶ Calcola l’accelerazione centripeta del ciclista.
Passi
− trasforma la velocità in m/s.
− ricava il raggio r della traiettoria circolare dalla formula della velocità.
− Calcola l’accelerazione centripeta ac = v2/r.
6 Una mela viene lanciata con una velocità orizzontale di 4,0 m/s da un terrazzo posto a
20 m dal suolo.
▶ Determina l’altezza a cui si trova la mela quando il suo spostamento orizzontale è di
6 metri.
Passi
− Calcola il tempo t dalla legge del moto uniforme sx = v0 · t.
− Determina lo spazio percorso in verticale sy = 1/2 g · t2.
− Calcola l’altezza finale a cui si trova la mela hf = h0 – sy = ...
7 Un’onda si propaga in una corda. ogni punto della corda oscilla con moto armonico di
ampiezza 5 cm e compie 25 oscillazioni complete ogni 5 s.
a) Calcola il periodo del moto.
b) scrivi la legge oraria del moto.
Suggerimento: calcola prima la frequenza e poi il periodo; per scrivere la legge oraria devi
calcolare ω. [a) 0,2 s]
8 La figura a fianco mostra le traiettorie di due punti che ruotano di moto circolare
uniforme con la stessa velocità angolare. Il punto B si muove con una frequenza B
di 2 Hz su un’orbita di raggio OB = 30 cm.
a) Qual è la velocità di B? O A
b) Verifica che il rapporto tra le accelerazioni centripete è uguale al rapporto tra i
rispettivi raggi.
Suggerimento: calcola il periodo, poi il raggio OA con la formula della velocità tan-
genziale. I due punti hanno lo stesso periodo e la stessa velocità angolare, scrivi l’ac-
celerazione centripeta (ac = ω2 · r) per entrambi i punti e determina il rapporto.
[a) 3,77 m/s]
prObLEma
9 Una barca si muove con una velocità costante di 6 m/s nel verso della corrente, che ha
una velocità di 2 m/s.
a) Quanti kilometri percorre in un’ora?
b) se si muovesse in verso opposto alla corrente, quale distanza percorrerebbe nello
stesso tempo? [a) 28,8 km; b) 14,4 km]
65
8 I prIncìpI
della dInamIca
Dispositivi per
eliminare gli attriti
66
lezIone 2 Il secondo principio della dinamica
F=m·a
forza e accelerazione
Una legge sono entrambe in particolare l’accelerazione ha
vettoriale grandezze vettoriali lo stesso verso e la
stessa direzione
della forza
Il peso si misura
in newton (N)
P=m· g
La caduta P = peso
libera m = massa
g = accelerazione di gravità = 9,8 m/s2
Un ragazzo di massa m = 50 kg
è sottoposto a un’accelerazione
di gravità g = 9,8 m/s2.
ESEMPIo Quanto vale il suo peso?
m = 50 kg
g = 9,8 m/s2
P = m . g = 50 kg × 9,8 m/s2 = 490 N
67
Unitˆ 8 I princìpi della dinamica
Il terzo A B
principio della
FBA FAB
dinamica
Una pattinatrice A
spinge un pattinatore
forze a B sul ghiaccio:
contatto si muovono in versi
opposti.
F AB = - F BA
ESEMPIo
68
Lezione 4 Alcune applicazioni dei tre princìpi
ESEMPIo
l’attrito vale:
Fa = −h · v2 T0
Fa = –P
Per alte velocità, forza-peso e forza di
attrito si eguagliano: il corpo scende T2
con velocità costante
P
FORZA
FORZE AGENTI RESPONSABILE ACCELERAZIONE
DEL MOTO
R l
P·h g ·h
P// = a=
l l
P//
SENZA P⊥ P = peso
h g = accelerazione
ATTRITO P h = altezza del piano di gravità
l = lunghezza del piano h = altezza del piano
P = forza-peso (scomponibile l = lunghezza del piano
nelle componenti P// e P= )
Le forze
su un R = reazione vincolare
piano
inclinato
R l g · h Fa
Fr = P// − Fa a= -
m
Fa l
P// = componente g = accelerazione
P//
CON P⊥ del peso parallela
h di gravità
ATTRITO P alla direzione h = altezza del piano
del moto l = lunghezza del piano
Fa = forza di attrito Fa = forza di attrito
P = forza-peso (scomponibile
nelle componenti P// e P= ) m = massa del corpo
R = reazione vincolare
segue "
69
Unitˆ 8 I princìpi della dinamica
v0
- la velocità v0 diminuisce
P allora - la biglia raggiunge l’altezza massima
- la biglia ricade con accelerazione g
La velocità iniziale v0
è rivolta verso l’alto
Il moto di
un corpo
lanciato
v0y
La velocità forma un
angolo con l’orizzontale
70
lezIone 5 Il moto oscillatorio
Massa che
oscilla
m Nel punto O
forza nulla sulla pallina l’equazione oraria del
agisce la forza moto è
elastica
m s = D · cos (ω · t)
Nel punto A
forza massima F = -k · s D = distanza
s
m k = costante massima tra A e O
elastica ω = pulsazione
s Nel punto B
B O A forza massima s = spostamento
Il periodo
dell’oscillatore
armonico
α l
B A
s La componente del peso Pt
Le oscillazioni tangente alla circonferenza
Pf
di un pendolo fa oscillare il pendolo
O Pt
P
72
lezIone 6 Le forze apparenti
forza di
inerzia
forza
centrifuga
La signora
sente una
spinta
quando
accelerazione all’indietro
(forza di
Una Per l’inerzia inerzia)
signora la signora
è su un mantiene la l’autobus accelera
La forza ESEMPIo autobus velocità che
di inerzia che cambia aveva l’autobus
la sua prima di
velocità cambiarla
La signora
sente una
quando spinta in
decelerazione avanti (forza
di inerzia)
l’autobus frena
Fcentrifuga
Fc
Chi è seduto su una B
La forza ESEMPIo
giostra che ruota
centrifuga sente una spinta verso
l’esterno
73
Unitˆ 8 I princìpi della dinamica
pianeta
perielio
afelio
Legge delle orbite Sole
P3
P3
Sole
Le leggi di P2
Keplero Legge delle aree
P1 P2
P1
R3
= costante
T2
Legge dei periodi
R = distanza media del pianeta dal Sole
T = periodo di rivoluzione del pianeta
costante = valore uguale per tutti i pianeti
74
Forza gravitazionale
r m ·m
F12 = F21 = G · 1 2 2
r
La legge di F21 F12
m1 = prima massa
m1 m2 FoRMULa m2 = seconda massa
gravitazione
universale Due masse si attraggono r = distanza
a vicenda grazie alla G = costante di gravitazione
forza gravitazionale universale
N · m2
G = 6,67 # 10-11
kg2
L’accelerazione
di gravità
75
Unitˆ 8 I princìpi della dinamica
ipotesi semplificative:
Il moto del satellite
La traiettoria è regolato dalle
- la Terra ha forma sferica
di un satellite - il satellite è un corpo puntiforme
leggi di Keplero
- il satellite si muove su un’orbita circolare
R
La velocità vale
G·M
v=
(R + h)
La velocità di FoRMULa G = costante di gravitazione
un satellite universale
M = massa della Terra
R = raggio della Terra
h = altezza
F
Un satellite è in orbita
a un’altezza h rispetto
alla Terra
Il periodo vale
È il tempo che il
2r $ (R + h)
Il periodo di satellite impiega T= v
rivoluzione a compiere un FoRMULa
di un satellite giro completo R = raggio della Terra
attorno alla Terra h = altezza
v = velocità tangenziale
76
DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI
■ Primo principio della dinamica: un corpo ri- ■ Per far muovere un corpo di massa m con ve-
mane nel suo stato di quiete o di moto rettilineo locità costante v su una traiettoria circolare di
uniforme se la forza risultante su di esso è nulla. raggio r, è necessaria una forza centripeta Fc
Secondo principio della dinamica: diretta verso il centro della circonferenza:
m $ v2
Fris = m · a Fc = r
dove a è l’accelerazione acquistata dal corpo ■ I pianeti descrivono attorno al Sole delle orbi-
di massa m a causa della forza risultante Fris . te ellittiche. In particolare, vale la terza legge
Terzo principio della dinamica: quando un di Keplero:
corpo A esercita una forza su un corpo B, B rea- R3
= costante
gisce esercitando su A una forza uguale e T2
opposta. dove R è il raggio medio dell’orbita e T è il pe-
riodo di rivoluzione.
■ Un corpo di massa m attaccato a una molla di Legge della gravitazione universale: due
costante elastica k è soggetto a una forza di masse puntiformi m1 e m2 poste a distanza r si
richiamo: attraggono con una forza
F = –k · s G $ m1 $ m 2
F=
dove s è lo spostamento. La forza causa un moto r2
armonico avente un periodo di oscillazione dove G = 6,67 × 10 N · m2/kg2
–11
m
T = 2π ■ Un satellite si muove attorno a un pianeta per
k effetto della forza centripeta, che coincide con
Il pendolo è un oggetto di massa m appeso a un la forza gravitazionale esercitata dal pianeta.
filo di lunghezza l. Per piccoli angoli di oscilla- La velocità del satellite è:
zione, il moto è armonico con un periodo G$m
v= r
l
T = 2π g dove r è il raggio dell’orbita.
QUESITI
2 Sul carrello del quesito precedente viene posata una massa di 500 g e la forza rimane la stessa.
▶ Che cosa accade all’accelerazione?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
3 L’accelerazione con cui un corpo scende su un piano inclinato è minore di 9,8 m/s2.
▶ Per quale motivo?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
4 La forza di attrazione gravitazionale fra la Terra e la Luna vale circa 7,5 × 1020 N.
▶ Come cambierebbe la forza di attrazione se la Luna ruotasse su un’orbita di raggio
metà di quello attuale?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
77
Unità 8 I princìpi della dinamica
prObLEmI GUIDaTI
7 Un oggetto di massa 2,0 kg si muove su una traiettoria circolare. La forza centripeta vale v
50 N e il corpo percorre un arco lungo 0,5 m in un decimo di secondo. Fc
a) Qual è la velocità tangenziale? A
O
b) Calcola la distanza OA e la velocità angolare.
Suggerimento: la velocità tangenziale è il rapporto tra l’arco e il tempo impiegato a percor-
rerlo; OA è il raggio della circonferenza; v = ω . r. [a) 5 m/s; b) 1 m; 5 rad/s]
8 Una massa di 300 g attaccata a una molla oscilla di moto armonico con un periodo di 2,5 s.
▶ Quale spostamento determina una forza di 20 N applicata alla molla?
Suggerimento: calcola la costante elastica della molla con la formula che esprime il perio-
do di oscillazione; anche lo spostamento si ottiene con una formula inversa. [10,6 m]
prObLEma
9 Io, Europa, Ganimede e Callisto sono quattro satelliti di Giove scoperti da Galileo nel
1610; le caratteristiche delle orbite su cui i satelliti ruotano intorno al pianeta sono
mostrate nella tabella seguente.
Satellite Raggio medio (km) Periodo di rivoluzione (giorni)
Io 4,216 × 105 1,769
Europa 6,709 × 105 3,551
Ganimede 1,070 × 106 7,155
Callisto 1,883 × 106 16,689
▶ Verifica che le orbite dei satelliti galileiani seguono la terza legge di Keplero.
78
9 EnErgia E lavoro
lEzionE 1 Il lavoro
UnItà
A pArole In sImbolI ESEMPIo
dI mIsUrA
L = F// · s = F · s · cos α
- È una grandezza
scalare F// = componente della Un ragazzo sposta un carrello.
forza parallela allo spostamento s = 10 m
- Si calcola con il
Il lavoro spostamento joule forza F = 14 N
prodotto della
di una componente s = spostamento (J) angolo α tra F e s = 60°
forza della forza Quanto vale il lavoro?
F = forza
parallela allo L = (14 n) × (10 m) × (cos 60°) = 70 J
α = angolo tra forza
spostamento
e spostamento
F
positivo (L > 0)
lavoro motore F//
s
forza e spostamento formano un angolo acuto
Lavoro
F
motore il lavoro nullo
e lavoro può essere (L = 0)
resistente s
forza e spostamento formano un angolo retto
F
negativo (L < 0)
lavoro resistente
F// s
forza e spostamento formano un angolo ottuso
79
Unitˆ 9 Energia e lavoro
lEzionE 2 La potenza
UnItà ESEMPIo
A pArole In sImbolI
dI mIsUrA
Potenza e rendimento
macchina
(carrucola)
asso nza
rbita
pote
potenza
utile
è il è la è dato da
80
lEzionE 3 L’energia cinetica
UnItà
A pArole In sImbolI ESEMPIo
dI mIsUrA
fa cambiare il modulo
v della velocità
v v F//
P
Fc α
v
Fc
F⊥ F
v P
fa cambiare la direzione
della velocità
la forza fa variare la forza non modifica l’energia cinetica è modificata solo dalla
l’energia cinetica l’energia cinetica componente parallela F// della forza
81
Unitˆ 9 Energia e lavoro
UnItà ESEMPIo
A pArole In sImbolI
dI mIsUrA
Forze conservative
e non conservative
ESEMPIo
F F
P// P// Fa
h h
l l
82
lEzionE 5 Lavoro ed energia nei corpi elastici
Il lavoro di una
forza variabile
Per calcolare il
lavoro di una forza
non costante si usa
il metodo grafico
kás
forza
O
s
spostamento
Si calcola l’area del grafico
forza-spostamento compresa tra la curva
della forza e l’asse orizzontale
UnItà
A pArole In sImbolI dI ESEMPIo
mIsUrA
È data dal
semiprodotto Una molla ha
della costante 1 costante elastica k = 400 N/m
L’energia elastica per lo Ee = 2 k á s2 e viene compressa di s = 6 cm = 0,06 m.
joule
potenziale spostamento Quanto vale la sua energia potenziale
k = costante elastica (J)
elastica della molla s = spostamento
elastica?
(compressione/ 1
Ee = 2 × (400 n/m) × (0,06 m)2 = 0,72 J
allungamento)
83
Unitˆ 9 Energia e lavoro
trasforma
l’energia cinetica
dell’acqua in lavoro
meccanico
trasformano il
movimento del
fluido in energia
le macchine a fluido
(pala eolica, turbina ecc.)
joule e L’energia si può misurare in joule (J) Il legame tra joule e kilowattora è:
kilowattora oppure in kilowattora (kWh) 1 kWh = 3,6 × 106 J
84
DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI
QUESITI
F
1 Una forza di 10 N produce uno spostamento di 50 cm sul
corpo a cui è applicata. La figura a fianco mostra tre casi in F s F s s
cui cambia l’angolo tra i vettori forza e spostamento. a) b) c)
▶ Quanto vale il lavoro nei tre casi?
a) L = ..................................................................... b) L = ..................................................................... c) L = .....................................................................
2 Una mela di massa 100 g è appesa al ramo di un albero, a un’altezza di 2,5 m rispetto al suolo.
▶ Qual è la sua energia potenziale gravitazionale?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
85
Unità 9 Energia e lavoro
prObLEmI GUIDaTI
8 Un carrello di massa 15 kg, inizialmente fermo, viene spostato di 4 m da una F// (N)
forza parallela non costante. L’intensità della forza varia secondo il grafico
mostrato nella figura a fianco. 8
a) Determina il lavoro compiuto dalla forza.
5
b) Qual è la velocità finale del carrello?
Suggerimento: dopo aver determinato il lavoro calcolando l’area della figura, 0 2 4 s(m)
applica il teorema dell’energia cinetica per calcolare l’energia cinetica finale e
quindi la velocità.
[a) 29 J; b) 1,97 m/s]
9 Una trave di massa 80 kg, appoggiata al suolo, viene sollevata verticalmente da una gru
in 5 s; la sua energia potenziale varia di 3920 J.
a) Determina la potenza sviluppata dalla gru.
b) A quale altezza è stata portata la trave?
Suggerimento: per calcolare la potenza devi conoscere il lavoro, che è uguale alla variazio-
ne dell’energia potenziale; ricava l’altezza h dalla formula dell’energia potenziale.
[a) 784 W; b) 5 m]
prObLEma
10 Una massa di 100 g è attaccata a una molla orizzontale di costante elastica 800 N/m, che
è stata compressa di 5 cm.
a) Determina l’energia potenziale elastica.
b) Verifica il valore trovato con un grafico forza-spostamento. [1 J]
86
10 I prIncìpI dI
conservazIone
Em = Ec + Ep
La definizione di somma dell’energia cinetica e joule
E = energia cinetica
energia meccanica dell’energia potenziale di un corpo c (J)
Ep = energia potenziale
vA
hA B
vB
hB
durante la caduta
vale il
principio di conservazione
dell’energia meccanica
(l’energia meccanica si conserva)
segue "
87
Unitˆ 10 I princìpi di conservazione
L’energia meccanica
nei moti curvilinei
B v
energia meccanica = energia cinetica
durante la caduta
vale il
principio di conservazione
dell’energia meccanica
(l’energia meccanica si conserva)
88
LezIone 2 Quando l’energia meccanica non si conserva
L’attrito fa diminuire
l’energia meccanica
partenza
della sfera
A
altezza
raggiunta
arrivo B
della prima
hA C oscillazione
hB
a causa dell’attrito
Perdita di energia
e lavoro dell’attrito
L’energia meccanica
diminuisce di una
quantità pari al lavoro
della forza di attrito
EmB – EmA = La
EmB = energia meccanica finale
EmA = energia meccanica iniziale
La = lavoro della forza di attrito
segue "
89
Unitˆ 10 I princìpi di conservazione
Lavoro di forze
diverse dall’attrito
F F s
s s
P
Vale la
generalizzazione
del principio di
conservazione
Tutta l’energia
meccanica che scompare
(∆Em) si trasforma in
energia termica (∆Et)
∆Em = –∆Et
90
LezIone 3 La conservazione della quantità di moto
UnItà
A pArole In sImbolI ESEMPIo
dI mIsUrA
La Prodotto della
definizione massa per la m
p =m·v kg · m/s m = 2100 kg
di quantità velocità di un
corpo v = 30 m/s
di moto p Quanto vale la quantità di moto p?
p = 2100 kg × 30 m/s = 63 000 kg · m/s
La variazione della
quantità di moto
Le forze provocano
variazioni delle quantità
di moto dei corpi
Dp
Fris = Dt
Moltiplicando per ∆t
otteniamo
Fris · Dt = Dp
ESEMPIo
impulso = variazione della Fris = 5 N
della forza quantità di moto ∆t = 10 s
Quanto vale l’impulso applicato?
Fris · ∆t = (5,0 N) × (10 s) = 50 N · s = 50 kg · m/s
quindi ∆p = 50 kg · m/s
segue "
91
Unitˆ 10 I princìpi di conservazione
La conservazione
della quantità di moto
principio di conservazione
della quantità di moto
ESEMPIo
prima del lancio: dopo il lancio:
la quantità di moto (p) è 0 perché la quantità di moto (p) è ancora 0 perché la ragazza
sia la ragazza sia il pallone sono fermi e il pallone hanno quantità di moto uguali e opposte
p1
p=0 p = p1 + p2 = 0
p2
Urto Urto
elastico anelastico
si conservano si conserva
92
LezIone 4 La conservazione del momento angolare
A pArole In sImbolI
Il momento È il prodotto della massa (m) di un corpo per il suo raggio (r)
meccanico di rotazione al quadrato per la sua accelerazione angolare (α). M = m · r2 · α
M Unità di misura: n · m
m2 e
n
a zio
rot
r2 di
e
m1 ass Momento di inerzia Momento di inerzia Momento di inerzia
di un disco di una sfera di un cilindro pieno
r1 r3
r r r
m3
1 2 1
I = m1 · r12 + m 2 · r 22 + m3 · r32 + … I = 2 m · r2 I = 5 m · r2 I = 2 m · r2
93
Unitˆ 10 I princìpi di conservazione
A2
v2 equazione di bernoulli:
la somma dell’energia
L’equazione dovuta alla pressione
vale (p), dell’energia cinetica
di Bernoulli A1 h2 e di quella potenziale è
v1 costante
h1
1
In un tubo inclinato scorre un fluido p + d · g · h + 2 d · v2 = costante
incomprimibile, non viscoso e non
turbolento d = densità del fluido
g = 9,8 m/s2 (accelerazione di gravità)
h = altezza del tubo
v = velocità del fluido
A1
A2
restringendo il tubo, la
velocità aumenta e
la pressione diminuisce
tubo orizzontale
Due casi
particolari
A1
la velocità rimane costante,
A2 la pressione diminuisce se
aumenta l’altezza
94
DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI
m2
■ L’energia meccanica è la somma dell’energia r2
asse di rotazione
cinetica Ec e dell’energia potenziale Ep (gravi- r1 r3
tazionale e/o elastica): m1
Em = Ec + Ep m3
2 2 2
− In assenza di attrito l’energia meccanica si I = m1 . r + m2 . r + m3 . r 1 2 3
mantiene costante: Il momento angolare (Ma) di un corpo che
Ec iniziale + Ep iniziale = Ec finale + Ep finale ruota con velocità angolare ω è:
In presenza di attrito, invece, l’energia mec- Ma = I . ω
canica diminuisce di una quantità uguale al Se il momento risultante delle forze applicate è
lavoro della forza di attrito: nullo, il momento angolare si mantiene costan-
Lattrito = Em finale – Em iniziale te. Per questo se una pattinatrice, ruotando,
stringe le braccia, ruota più veloce: I diminuisce
■ La quantità di moto di un corpo è il prodotto ma Ma resta costante, quindi ω aumenta.
della massa per la velocità:
p=m.v ■ moto dei fluidi: per un fluido non comprimi-
bile e non viscoso vale l’equazione di con-
Per il secondo principio della dinamica,
tinuità:
F . Δt = m . v finale – m . viniziale
principio di conservazione della quantità di A1
A2
moto: se la risultante di tutte le forze esterne
applicate a un corpo (o sistema di corpi) è v1 v2
nulla, allora la quantità di moto non varia nel
tempo: dove v1 e v2 sono le velocità del fluido nelle se-
zioni di aree A1 e A2. Il moto dei fluidi segue
m . v finale = m . viniziale
l’equazione di bernoulli:
■ Il momento di inerzia (I) di un corpo dipen- 1
p + g . d . h + 2 d . v2 = costante
de dalla distribuzione della massa attorno a un
asse di rotazione. Nel caso rappresentato nella Se non varia la quota, all’aumentare della ve-
figura: locità del fluido, la pressione diminuisce.
QUESITI
3 Quantità di moto ed energia cinetica dipendono entrambe dalla massa e dalla velocità.
▶ Sono entrambe grandezze vettoriali?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
95
Unità 10 I princìpi di conservazione
prObLEmI GUIDaTI
6 Un bambino di massa 20 kg, fermo alla sommità di uno scivolo alto 2,0 m, scivola e
arriva a terra. Supponi che l’attrito sia trascurabile.
a) Calcola l’energia meccanica in cima allo scivolo (Em iniziale) e a terra (Em finale).
b) Con quale velocità arriva a terra?
Passi
− In cima allo scivolo l’energia meccanica è Em = Ec + Ep = Ep perché l’energia cinetica
è zero.
− A terra l’energia è tutta cinetica perché l’altezza è zero.
− Calcola la velocità a terra ricavandola dalla formula Ec = 1/2 m . v2.
7 Un carrello di massa 2,0 kg urta con velocità di 6,0 m/s un altro carrello di massa doppia
che viaggia in verso opposto con velocità di 2,5 m/s. Dopo l’urto i carrelli formano un
corpo unico e proseguono con velocità v.
a) Calcola le quantità di moto dei due carrelli prima dell’urto.
b) Qual è la quantità di moto iniziale del sistema?
c) Con quale velocità v si spostano i due carrelli?
Passi
− Le quantità di moto dei due carrelli sono opposte; la quantità di moto iniziale è la
somma algebrica delle due quantità di moto.
− La quantità di moto finale pf = (m1 + m2) . v è uguale a quella iniziale.
− Ricava la velocità dalla quantità di moto finale.
9 Un cilindro pieno, di massa 2,4 kg e diametro 0,4 m, ruota attorno al suo asse con
velocità angolare di 0,5 rad/s.
a) Calcola il momento di inerzia.
b) Qual è il momento angolare?
Suggerimento: il momento di inerzia del cilindro è I = 1/2 m · r2; calcola il momento ango-
lare mediante la definizione. [a) 0,048 kg . m2; b) 0,024 kg . m2/s]
prObLEma
10 Un corpo di massa 10 kg urta con velocità di 4,0 m/s una molla di costante elastica
400 N/m. Supponi che l’attrito sia trascurabile.
a) Calcola l’energia cinetica del corpo.
b) Di quanto si comprime la molla? [a) 80 J; b) 63,2 cm]
96
11 Calore e
temperatura
forza di coesione
forma volume
tra particelle
Agitazione La temperatura
termica e si misura con
temperatura il termometro
le più
usate sono
kelvin (K)
273,15 K 298,15 K 323,15 K 348,15 K 373,15 K
unità di
misura della
temperatura
da °c a K:
TK = TC + 273,15
cambiare unità
di misura
da K a °c:
TC = TK – 273,15
97
Unitˆ 11 Calore e temperatura
∆l = λ · l0 · ∆T ∆V = k · V0 · ∆T
∆l = variazione di lunghezza (m) ∆V = variazione di volume (m3)
in simboli λ = coefficiente di dilatazione lineare (K–1 o °C–1) k = coefficiente di dilatazione volumica (K–1 o °C–1)
l0 = lunghezza iniziale (m) V0 = volume iniziale (m3)
∆T = variazione di temperatura (K o °C) ∆T = variazione di temperatura (K o °C)
T0
l0
∆l = λ · l0 · ∆T
98
lezione 3 La legge fondamentale della termologia
Il calore e il lavoro
rappresentano due delle forme
sotto cui si presenta l’energia
mulinello di Joule
Il calore scambiato è:
Q = c · m · ∆T
La legge - legato alla natura della sostanza
J
c = calore specifico c m
fondamentale - direttamente proporzionale alla kg $ K joule
della massa della sostanza m = massa (kg) (J)
termologia ∆T = aumento di temperatura
- direttamente proporzionale alla
(K o °C)
variazione di temperatura
99
Unitˆ 11 Calore e temperatura
solido
liquido
fusione
Avviene per
Fusione assorbimento
di calore
Passaggio
da stato solido a stato liquido
solido
liquido
solidificazione
Avviene per
Solidificazione perdita
di calore
Passaggio
da stato liquido a stato solido durante i cambiamenti
di stato, la temperatura
della sostanza non varia
liquido
evaporazione
gas Avviene per
Evaporazione assorbimento
di calore
Passaggio
da stato liquido a stato gassoso solido
temperatura
+
Tf liquido
liquido
gas
condensazione
liquido Avviene per solido
Condensazione perdita
di calore t1 t2
Passaggio
da stato gassoso a stato liquido tempo
Il calore Q assorbito
o perso serve per
allontanare o
avvicinare le molecole
del corpo
Q=λ·m
Q = calore (J)
λ = calore latente (J/kg)
m = massa (kg)
100
lezione 5 La propagazione del calore
descritta
da
k = coefficiente di conducibilità termica (W/(m . K))
legge di fourier A = area della parete (m2)
simboli e
k $ A $ TT $ Tt ∆T = differenza di temperatura (K)
Q= unità di misura
d ∆t = intervallo di tempo (s)
d = spessore della parete (m)
Convezione
correnti
Si creano delle correnti convettive convettive
perché il liquido a temperatura maggiore
sale, quello a temperatura minore scende
Irraggiamento
descritto
da P = potenza irradiata (W)
legge di stefan- c = costante che dipende dal materiale
boltzmann simboli e
della superficie emittente
unità di misura
P = c · A · T4 A = area della superficie (m2)
T = temperatura (K)
101
Unità 11 Calore e temperatura
■ La temperatura è un indice dello stato di agita- re diverse, T2 e T1, si raggiunge una tempera-
zione termica delle molecole di una sostanza. La tura di equilibrio Te che si può ricavare
temperatura (T) si misura in gradi celsius (°C) dall’equazione:
oppure in kelvin (K); si può passare da una scala m1 · c1 · (Te – T1) = –m2 · c2 · (Te – T2)
all’altra mediante l’equazione: (T1 < Te < T2)
TK = TC + 273,15
■ Durante il passaggio di stato (per esempio da
■ dilatazione volumica: solidi e liquidi variano solido a liquido) di una sostanza, la tempera-
le loro dimensioni al variare della temperatu- tura rimane costante e la quantità di calore
ra secondo la legge: scambiata è proporzionale alla massa m:
∆V = k · V0 · ∆T Q=λ·m
dove ∆V è la variazione di volume, k è il coef- dove λ è il calore latente.
ficiente di dilatazione volumica, V0 è il volume
iniziale e ∆T è la variazione di temperatura. ■ Il calore si propaga per conduzione nei solidi,
secondo la legge di fourier:
■ L’energia scambiata da una sostanza sotto
forma di calore (Q) è espressa dalla legge fon- k $ A $ TT $ Tt
Q=
damentale della termologia: d
dove Q è il calore che attraversa nel tempo ∆t
Q = c · m · ∆T
una parete piana di area A e spessore d; ∆T è
dove ∆T è la variazione di temperatura, m la la differenza di temperatura tra le facce della
massa e c il calore specifico della sostanza. parete e k è il coefficiente di conducibilità
Ponendo a contatto due sostanze a temperatu- termica.
QUESITI
1 Una persona misura la temperatura a distanza di tempo, rilevando i valori 36,4 °C e 38,4 °C.
▶ Esprimi in kelvin l’aumento di temperatura.
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
3 Un corpo avente una capacità termica di 480 J/kg acquista 14 400 J di calore.
▶ Di quanto aumenta la sua temperatura?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
102
prObLEmI GUIDaTI
prObLEma
103
12 La termodinamica
Grandezze caratteristiche
di un gas
Mole
NA = 6,02 × 1023
Legge di Il volume di una mole - la pressione p vale 1 atm (101 325 Pa)
di qualsiasi gas è quando - la temperatura T misura 0 °C (273,15 K)
Avogadro V = 22,4 L
104
Lezione 2 Legami tra volume, temperatura e pressione
pressione (Pa)
a temperatura costante: p . V = costante 3
La legge il volume e la pressione di p = pressione (Pa) 2
di Boyle una certa massa di gas sono
inversamente proporzionali V = volume (m3) 1
O 1 2 3 4
volume (m3)
volume
(m3)
V = V0 . (1 + α . T)
a pressione costante: V = volume finale (m3)
La legge
V0 = volume a 0 °C (m3)
di Gay- la temperatura e il volume di V0
una certa massa di gas sono α = coefficiente di espansione
Lussac correlati linearmente
= 0,00366 °C–1
T = temperatura (°C)
O temperatura (¡C)
p = p0 . (1 + β . T)
pressione (Pa)
105
Unitˆ 12 La termodinamica
–273,15 °C
La pressione di Il volume di
un gas è nulla un gas è nullo ovvero
0K
Nuova formulazione
delle leggi
volume (m3)
pressione
a pressione costante: V costante
V = 273,015 · TK
La legge il volume di un
di Gay- gas è direttamente V = volume finale (m3)
Lussac proporzionale alla sua
V0 = volume a 0 °C (m3)
temperatura in kelvin
TK = temperatura (K)
O temperatura assoluta (K)
pressione (Pa)
p.V=n.R.T
L’equazione p = pressione (Pa)
stabilisce un legame
caratteristica tra pressione, V = volume (m3)
temperatura e volume n = numero di moli (mol)
dei gas perfetti
R = costante = 8,31 J/(K . mol)
T = temperatura (K)
106
Lezione 4 La teoria cinetica dei gas
modello di
bernoulli
IN fORMULE
A PAROLE
(valide per un gas monoatomico)
La pressione p è di un gas è: 2 E ·N
p = 3 · cV
- direttamente proporzionale alla
La pressione nel sua energia cinetica media Ec
e al numero di particelle Ec = energia cinetica media (J)
modello cinetico
- inversamente proporzionale N = numero di molecole del gas
al volume V = volume (m3)
3
L’energia cinetica media Ec è Ec = 2 k · T
L’energia cinetica direttamente proporzionale alla
temperatura T del gas k = costante di Boltzmann (1,37 × 10–23 J/K)
T = temperatura (K)
3
U= 2 ·N·k·T
L’energia interna U di un gas ideale
L’energia interna di è la somma delle energie cinetiche N = numero di molecole del gas
un gas ideale delle sue molecole k = costante di Boltzmann (1,37 × 10–23 J/K)
T = temperatura (K)
107
Unitˆ 12 La termodinamica
Le trasformazioni
termodinamiche
pA A pA A
A B
pressione
pressione
pressione
pA = pB
A B
pressione
pB B pB
B
O O O C
VA VB VA VB VA = VB
O
volume volume volume volume
A B
1
pressione (atm)
In una trasformazione
L = p . (Vf – Vi)
Il lavoro in una a pressione costante, p ⋅ ∆V = L
il lavoro è uguale p = pressione (Pa)
trasformazione al prodotto fra
isobarica Vf = volume finale (m3)
la pressione e la
Vi = volume iniziale (m3)
variazione di volume
O 10 30
volume (cm3)
pistone
hf Ð hi
gas hf
Vi hi Vf
108
Lezione 6 Il primo principio della termodinamica
Esperimento di Joule
- il lavoro meccanico
- l’aumento della temperatura
producono un aumento
dell’energia interna di un gas
109
Unitˆ 12 La termodinamica
cARATTERISTIchE SchEMA
sorgente calda
calore assorbito
- trasformano calore in lavoro
Le macchine - lavorano in modo ciclico
termiche - assorbono calore da una sorgente calda macchina lavoro
- cedono calore a una sorgente fredda termica
calore ceduto
sorgente fredda
DEfINIzIONE SchEMA
L Q
r= Q oppure r = 1 - Q ceduto
assorbito assorbito
Il ciclo di Carnot
è composto da rendimento della
macchina di Carnot
Tf = temperatura
sorgente fredda
(K)
pA A
Tc = temperatura
sorgente calda
(K)
pressione
pD D
pB B
pC C
O VA VD VB VC
volume
110
Lezione 8 Il secondo principio della termodinamica
Le trasformazioni
irreversibili
calore
calore
assorbito
assorbito
sorgente fredda
ESEMPIo
Macchina frigorifera:
il frigorifero, per trasferire calore da una sorgente
fredda a una calda, assorbe lavoro
sorgente calda
calore ceduto
macchina lavoro
termica
calore assorbito
sorgente fredda
111
Unità 12 La termodinamica
■ Una mole di gas contiene un numero di moleco- ■ In una trasformazione a pressione p costante
le o di atomi pari al numero di Avogadro: e con una variazione di volume ΔV, il lavoro
NA = 6,02 × 1023 di un gas è: L = p . ΔV
Equazione di stato: lega le variabili caratteristi-
che di un gas, la pressione (p), il volume (V), la ■ Primo principio della termodinamica: lavo-
ro e calore scambiati da un sistema con l’ester-
temperatura (T) e il numero di moli (n):
p.V=n.R.T no sono legati alla variazione di energia inter-
na ΔU:
dove R = 8,31 J/(mol . K) è una costante
ΔU = Q – L
universale.
dove L è positivo se fatto dal sistema, L negativo
■ Leggi dei gas ideali:
se fatto sul sistema, Q positivo se assorbito dal si-
− legge di boyle: p . V = costante, vale in una stema, Q negativo se ceduto dal sistema.
trasformazione isotermica (T costante)
− legge di Gay-Lussac: V = V0 . (1 + α . T), vale ■ Una macchina termica trasforma ciclicamen-
te in lavoro (L) una parte del calore assorbito
in una trasformazione isobarica (p costante)
(Qa) da una sorgente calda. Il rendimento
− legge di charles: p = p0 . (1 + β . T), vale in
della macchina reale è il rapporto fra il lavoro
una trasformazione isovolumica (V costante)
e il calore assorbito:
dove α = β = 0,003 66 °C–1 per tutti i gas, T è la L
temperatura in °C e il pedice 0 indica valori a r= Q
a
0 °C. Il rendimento teorico di una macchina che uti-
■ L’energia interna di un gas perfetto monoatomi- lizza il ciclo di Carnot è:
co (U) è: Tf
3 r = 1– T
U= 2 N$k$T
c
dove N è il numero di atomi del gas e k è una co- dove Tc e Tf sono le temperature delle sorgen-
stante di valore 1,37 × 10–23 J/K. ti calda e fredda.
QUESITI
5 Una macchina termica avente un rendimento del 50% assorbe in un ciclo 72 J di calore.
▶ Quanto vale il lavoro prodotto in un ciclo?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
112
prObLEmI GUIDaTI
6 Due moli di un gas perfetto avente una pressione di 2 × 105 Pa e una temperatura di
273,15 K subiscono una trasformazione isobarica.
a) Determina il volume V0 del gas a 0 °C.
b) Di quanto è aumentato il volume quando la temperatura è salita a 400 K?
Passi
− Ricava V0 dall’equazione di stato.
− La pressione è costante, puoi applicare l’equazione di Gay-Lussac nella forma ΔV = ...
7 La figura a fianco mostra lo schema di una macchina termica che lavora con un 400 K
ciclo di Carnot. 500 J
a) Qual è il rendimento teorico della macchina termica?
b) Quanto lavoro viene prodotto in un ciclo? L
c) Calcola il calore ceduto dalla macchina alla sorgente fredda. Qc
Passi 300 K
prObLEma
10 Una macchina termica lavora con un rendimento del 40%, assorbendo 1000 J dalla
sorgente calda. La macchina compie un ciclo in 2 decimi di secondo.
a) Quanto lavoro compie in un ciclo?
b) Qual è la variazione di energia interna in un ciclo?
c) Quanto lavoro compie in mezz’ora? [a) 400 J; b) 0 J; c) 3,6 × 106 J]
113
13 Il suono
lezIone 1 Le onde
punta vibrante
I sistemi Un sistema oscillante Produce perturbazioni
oscillanti si muove di moto del mezzo nel quale si
e le onde periodico trova, dette onde
Le caratteristiche
di un’onda
periodica
v=λ.ƒ
lunghezza d’onda λ:
distanza fra due creste
(o ventri) successive
114
Le onde
meccaniche
possono essere
onde onde
longitudinali trasversali
P P
115
Unitˆ 13 Il suono
Vari tipi
di onde
vo
vm vo
Il principio di
sovrapposizione
x y y
x
x+y
y x
116
Un’onda si propaga L’onda risulta capovolta ma
lungo una corda fissata Quando con uguale lunghezza d’onda
alla parete incontra la e uguale frequenza
parete, torna
La riflessione indietro: è il
fenomeno della
riflessione
onda incidente onda riflessa
La rifrazione
onda rifratta
Una parte dell’onda viene riflessa Una parte dell’onda viene rifratta
Al di là della fenditura,
l’onda si propaga
in tutte le direzioni
117
Unitˆ 13 Il suono
vuoto
aria
118
lezIone 4 L’intensità dei suoni
La potenza acustica
Il suono della sorgente che Pa è la potenza acustica
trasporta produce il suono si
La potenza energia dove
della sorgente (W)
della sorgente trova con la formula: E è l’energia (J)
mentre si
E Δt è il tempo (s)
propaga Pa = Dt
L’intensità
sonora
uNItà DI
A PArOLe IN SImBOLI
mISurA
P
L’intensità sonora I = Aa
è il rapporto tra
potenza acustica Pa = potenza W/m2
e area della acustica (W)
A = area della Nella pratica, l’intensità
superficie ricevente sonora si misura in
superficie (m2)
decibel (dB)
L’intensità di
una sorgente Pa Il livello di udibilità è
I=
puntiforme è 4r $ r2 0 dB = 1,0 × 10–12 W/m2
inversamente Pa = potenza W/m2
proporzionale al acustica (W)
quadrato della r = distanza dalla
distanza dalla sorgente (m)
sorgente stessa
119
Unitˆ 13 Il suono
La sorgente L’osservatore
si muove si muove
rispetto rispetto
all’osservatore alla sorgente
dove
120
DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI
T = 1/f
v=λ.f
spazio
■ L’effetto Doppler si verifica quando c’è un
moto relativo tra una sorgente di suono e un
λ osservatore. Consiste nella variazione della
ventre
■ Il suono è un’onda meccanica che si propaga frequenza percepita dall’osservatore (fo) ri-
nell’aria con una velocità v = 340 m/s. spetto a quella emessa dalla sorgente (fs).
La potenza acustica Pa di una sorgente sono- Nelle seguenti formule v è la velocità del suono,
ra, che emette un’energia E in un intervallo di vs della sorgente e vo dell’osservatore.
tempo Δt, è:
E − Osservatore fermo e sorgente in moto:
P a = Dt
fo = fs . v/(v – vs) avvicinamento
L’intensità di un suono è fo = fs . v/(v + vs) allontanamento
P
I = Aa − Sorgente ferma e osservatore in moto:
dove A è l’area della superficie attraverso cui si fo = fs . (v + vo)/v avvicinamento
trasmette la potenza. fo = fs . (v – vo)/v allontanamento
QUESITI
5 Una sorgente ferma emette un suono di frequenza 750 Hz udito da un osservatore che si
allontana.
▶ La frequenza percepita dall’osservatore è maggiore, uguale o minore di 750 Hz?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
121
Unità 13 Il suono
prObLEmI GUIDaTI
spostamento (cm)
+4
sinusoidale avente una lunghezza d’onda di 5 cm.
▶ Quali informazioni si possono trarre dal grafico?
O 2 4 6 8 10
Passi tempo (ms)
Ð4
− Il valore dell’ampiezza (spostamento massimo).
− Si può rilevare il periodo (distanza fra due creste
o due ventri) e quindi calcolare la frequenza.
− Si può calcolare la velocità dell’onda.
7 Un pedone fermo sul marciapiede sente la sirena di un’auto della polizia che si avvicina.
L’auto si avvicina al pedone con una velocità di 90 km/h e la sirena emette un suono di
frequenza 500 Hz.
a) Determina la frequenza percepita dal pedone.
b) Di quanto cambia la frequenza percepita, quando l’auto si allontana alla stessa
velocità?
Passi
− Trasforma la velocità della sorgente in m/s, poi calcola la frequenza percepita dal
pedone con la formula: fo = fs . v/(v – vs)
− Quando l’auto si allontana la frequenza percepita è: foʹ = fs . v/(v + vs)
− Il cambiamento di frequenza è Δf = foʹ – fo = ...
8 Una bambina lascia cadere un sasso in un pozzo vuoto profondo 10 m. Il sasso urta sul
fondo del pozzo e il suono dovuto all’urto giunge alle orecchie della bambina.
a) Quanto tempo impiega il sasso per arrivare sul fondo del pozzo?
b) Calcola dopo quanto tempo la bambina ode il suono.
Suggerimento: il sasso scende con accelerazione g = 9,8 m/s2; calcola il tempo con
t = 2 $ s/g . Il suono viaggia con velocità di 340 m/s. [a) 1,20 s; b) 0,03 s]
prObLEma
122
14 La Luce
Che cos’è
la luce
La luce si propaga
come un’onda
caratterizzata da
vale la relazione
v
f= m
Lo spettro
luminoso
rosso
sorgente arancio
giallo
verde
prisma azzurro
indaco
violetto
schermo
segue "
123
Unitˆ 14 La luce
È un fenomeno λ
che avviene
quando la luce
La diffrazione attraversa il fascio di luce si
della luce una fenditura apre a ventaglio
stretta (o
incontra un
ostacolo piccolo)
L’interferenza
della luce
luce
le onde si le onde si
sovrappongono sovrappongono in
in fase opposizione di fase
zona zona
luminosa buia
frangia chiara frangia scura
124
Lezione 2 La propagazione della luce
La propagazione
della luce
ESEMPI ESEMPI
Quando è deviata in Quando è deviata in
una sola direzione più direzioni si dice
aria, stoffe
si dice che è riflessa che è diffusa
acqua, leggere,
vetro vetri
smerigliati
ESEMPIo ESEMPIo
specchio muro
Nel vuoto si
indica con la
lettera c e vale a parole iN simboli
c = 300 000 km/s
c
n= v
rapporto tra la
Indice di
La velocità rifrazione
velocità della luce c = velocità della luce
nel vuoto e la velocità nel vuoto (m/s)
della luce del mezzo della luce nel mezzo v = velocità della luce
nel mezzo (m/s)
Nei mezzi
trasparenti, la
velocità della
luce è minore
che nel vuoto
125
Unitˆ 14 La luce
il raggio è
raggio raggio totalmente
incidente riflesso riflesso
lastra
raggio rifratto di vetro
ESEMPIo ESEMPIo
vetro specchio
126
La costruzione
dell’immagine
H I
specchio
S'
ESEMPIo
specchio
A D D' A'
immagine immagine
reale virtuale
C C'
B B'
127
Unitˆ 14 La luce
V vertice
Nomenclatura C centro della sfera
degli specchi F
asse C f V retta per CV asse ottico
curvi ottico
F fuoco dello specchio
Immagine formata da
uno specchio curvo
se lo specchio se lo specchio
è convesso è concavo
A'
128
È una formula che lega la distanza focale (f),
la distanza dell’oggetto dal vertice (p) e la
distanza dell’immagine dal vertice (q) 1 1 1
=
f p + q
p
f = distanza focale (m),
positiva per specchi convessi,
La formula dei negativa per specchi concavi
ho
punti coniugati asse
ottico p = distanza dell’oggetto dal vertice (m),
V F hi sempre positiva
q = distanza dell’immagine dal vertice (m),
f positiva per immagini reali,
negativa per immagini virtuali
q
129
Unitˆ 14 La luce
raggio raggio
La rifrazione incidente riflesso
Il raggio incidente, il i1
raggio rifratto e la normale
Prima nel punto di incidenza
aria
legge appartengono a uno stesso
acqua
i2
piano
valgono raggio
le due rifratto
leggi della
rifrazione
sen i1
Il rapporto fra il seno sen i 2 = costante
Seconda dell’angolo di incidenza
legge e il seno dell’angolo i1 = angolo di incidenza
di rifrazione è costante
i2 = angolo di rifrazione
130
Lezione 6 La riflessione totale
L’angolo
limite
L’angolo limite è
n
quell’angolo di incidenza Il seno dell’angolo limite sen i L = n2
per il quale il raggio viene sen iL è pari al rapporto tra 1
90¡
sorgente di luce
La riflessione
totale interna
aria
acqua
i1 > iL i1
raggio raggio
incidente riflesso
131
Unitˆ 14 La luce
Lezione 7 Le lenti
raggio 1
Sono le lenti sottili che S
fanno convergere
Lenti raggio 2 F2 asse ottico
i raggi paralleli ESEMPIo
convergenti O
all’asse ottico in un
punto detto fuoco
S'
Ricerca dell’immagine
di un oggetto
1 1 1
reale virtuale capovolta diritta p + q = f
dove
132
1
Sono le lenti sottili 2
Lenti che fanno divergere
ESEMPIo O asse ottico
divergenti i raggi paralleli F
all’asse ottico
L’ingrandimento
q
G= p
positivo negativo
dove
per le lenti per le lenti
convergenti divergenti
G = ingrandimento
q = distanza dell’immagine dal vertice (m)
p = distanza dell’oggetto dal vertice (m)
133
Unità 14 La luce
■ La luce si propaga nel vuoto con una velocità va per immagini reali, negativa per immagini
c = 3,0 . 108 m/s. virtuali.
In un mezzo trasparente la velocità della luce L’ingrandimento lineare (G) di uno specchio,
v è minore di c. Il rapporto n = c/v si chiama uguale al rapporto tra l’altezza dell’immagine
indice di rifrazione del mezzo. (hi) e quella dell’oggetto (ho), vale anche:
G = q/p
■ seconda legge della ri-
flessione. La luce che ar- incidente
■ La rifrazione è la deviazione che subisce la luce
riva su uno specchio viene normale quando passa da un mezzo trasparente, con in-
riflessa. L’angolo di inci- dice di rifrazione n1, a un altro mezzo con indice
denza, formato dal raggio riflesso n2. La rifrazione è regolata dalla legge di Snell:
incidente con la normale
allo specchio, è uguale sen i1 n2
all’angolo di riflessione, formato dal raggio ri- sen i 2 = n1
flesso con la normale. dove i1 è l’angolo di incidenza e i2 è l’angolo di
rifrazione, entrambi misurati rispetto alla
■ Per uno specchio sferico vale la legge dei punti
normale.
coniugati:
1 1 1
p + q = f ■ Le lenti sono mezzi trasparenti che rifrango-
no la luce. Per le lenti sottili vale la formula:
p
1 1 1
vertice ho p + q = f
F
dove p e q sono le distanze dell’oggetto e
hi
dell’immagine dalla lente, f è la distanza foca-
f le (positiva per lenti convergenti, negativa per
q lenti divergenti); q è positiva quando l’imma-
dove p è la distanza dell’oggetto dal vertice gine si trova dietro la lente, negativa quando si
dello specchio, q è la distanza dell’immagine, f trova davanti alla lente.
è la distanza focale (positiva per specchi con- L’ingrandimento lineare di una lente è:
cavi, negativa per specchi convessi); q è positi- G = q/p
QUESITI
3 La luce che arriva sulla superficie di separazione di due mezzi può anche non subire
rifrazione.
▶ In quale caso vi è una riflessione totale?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
134
4 Un oggetto distante 30 cm da una lente sottile è ingrandito 3 volte.
▶ Quanto dista l’immagine dalla lente? .........................................................................................................................................................
prObLEmI GUIDaTI
5 La figura a fianco mostra un raggio di luce proveniente dall’aria che incide raggio
sull’acqua con un angolo di incidenza i1 = 30°. Gli indici di rifrazione dell’aria incidente
i1
e dell’acqua sono rispettivamente 1 e 1,33.
a) Determina l’angolo di rifrazione. aria
acqua
b) Di quanto si riduce la velocità della luce passando dall’aria all’acqua?
Passi i2 raggio
− Applica sen i1/sen i2 = n2/n1 per ricavare sen i2, poi trova i2 su una tabella o rifratto
con la calcolatrice.
− Calcola la velocità della luce nel primo mezzo (v1) e poi nel secondo (v2),
infine calcola v1 – v2.
6 Una freccia alta 3,0 cm si trova a 40 cm da uno specchio sferico convesso di raggio
uguale a 20 cm.
a) Determina la distanza dell’immagine dallo specchio.
b) Quanto è alta l’immagine della freccia?
c) Verifica le risposte con una costruzione grafica.
Passi
− La distanza focale f è metà del raggio di curvatura.
− Calcola la distanza dell’immagine q mediante la legge dei punti coniugati.
− Calcola l’ingrandimento G e poi l’altezza dell’immagine hi = |G| . ho.
8 La luce passa dall’aria (n = 1) a un mezzo trasparente in cui la velocità si riduce del 20%.
▶ Qual è l’indice di rifrazione del mezzo?
Suggerimento: la velocità della luce nel secondo mezzo è l’80% della velocità della luce
nell’aria; calcola l’indice di rifrazione mediante la definizione. [1,25]
prObLEma
135
15 Fenomeni
elettrostatici
La carica
elettrica
Per convenzione
diciamo che: ESEMPIo ESEMPIo
coulomb - il vetro acquista una
(C) carica positiva
- la plastica acquista
una carica negativa
136
La struttura
dell’atomo
tre esperimenti
hanno dato importanti
informazioni sulla
struttura dell’atomo
nucleo
elettrone
137
Unitˆ 15 Fenomeni elettrostatici
sistema di
sospensione torsione
È lo strumento filo di seta del filo
utilizzato per
misurare la P
A
La bilancia forza che si supporto P
isolante contrappeso
di torsione esercita tra A
corpi carichi B
nell’esperimento B
di Coulomb Due sferette A e B maggiore è l’angolo di
con cariche dello stesso segno torsione, maggiore è la forza
si respingono esercitata dalle due cariche
La costante
dielettrica
di un mezzo
138
lezione 3 Il campo elettrico
Date: F
Q esercita
- una carica Q La presenza
una forza
- una carica q dello di Q modifica
repulsiva su q si dice Q
stesso segno le proprietà
in qualunque che
dello spazio
punto viene
poste a una circostante
messa
distanza r
Q crea un
campo elettrico
Un campo di
forze elettriche
F
Il campo elettrico E è il rapporto E= q newton su coulomb
tra la forza che si esercita sulla carica N
F = forza sulla carica q (N) bCl
q e la carica q stessa
q = carica (C)
Nel vettore
campo elettrico
k = costante
(N . m2/C2)
Q = carica (C)
r = distanza tra
le cariche (m)
139
Unitˆ 15 Fenomeni elettrostatici
è uguale in
tutti i punti
equidistanti da Q
Ð +
Linee di forza uscenti Linee di forza entranti Le linee partono dalla carica positiva
quando la carica è positiva quando la carica è negativa e vanno verso quella negativa
140
lezione 5 La differenza di potenziale
Il campo compie
In un campo
Il lavoro del un lavoro LAB q = carica (C)
elettrico la forza
campo elettrico elettrica sposta
che si calcola dove E = campo elettrico (N/C)
uniforme con la formula: s = distanza tra A e B (m)
una carica da A a B
LAB = q . E . s
L
La definizione La differenza di potenziale V A – VB = qAB
di differenza è il rapporto fra il lavoro volt
di potenziale necessario a spostare la carica VA – VB = differenza di potenziale (V) (V)
(d.d.p.) e la carica stessa LAB = lavoro (J)
q = carica (C)
L’energia potenziale
elettrica
ESEMPIo ESEMPIo
E E
B q q Fcampo
A A
Festerna B
141
Unitˆ 15 Fenomeni elettrostatici
lezione 6 I condensatori
Conduttori e
isolanti
Materiali Materiali
conduttori isolanti
quando quando
ESEMPIo ESEMPIo
Il condensatore
è formato da
- due conduttori (armature)
posti a piccola distanza si collegano le chiudendo l’interruttore,
- materiale isolante armature ai poli le armature si caricano di
tra le due armature di una batteria segno opposto
A1 A2
d E
T T
condensatore piano
∆V ∆V
142
a parole in simboli unità di misura
Il condensatore
piano
d E ∆V
Energia 1
Il lavoro è uguale all’energia L = 2 C $ TV2
accumulata accumulata nel campo elettrico joule
da un C = capacità (F) (J)
del condensatore
condensatore ΔV = differenza di potenziale (V)
143
Unità 15 Fenomeni elettrostatici
QUESITI
5 Quando un condensatore è carico, su ogni armatura c’è una carica Q e fra le armature c’è
una differenza di potenziale ΔV.
▶ La capacità del condensatore è proporzionale a Q e a ΔV?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
144
prObLEmI GUIDaTI
prObLEma
10 Una carica elettrica di 10–5 C viene spostata da un punto A a un punto B, situati lungo
una retta parallela a un campo elettrico uniforme di intensità E = 4000 N/C.
La differenza di potenziale fra i punti A e B è 100 V.
a) Determina il lavoro compiuto dalla forza del campo.
b) Quanto vale la distanza AB?
[a) 10–3 J; b) 0,025 m]
145
16 La corrente
eLettrica continua
Il circuito
è formato da
lampadina
interruttore
146
unItà dI
A pArole In sImbolI
mIsurA
Q
i = Dt
Intensità
sezione ampere
di corrente i = intensità di corrente (A) (A)
elettrica Q = quantità di carica (C)
rapporto tra la quantità di carica
che passa attraverso la sezione di un ∆t = intervallo di tempo (s)
conduttore e il tempo in cui passa
O tempo (s)
147
Unitˆ 16 La corrente elettrica continua
La resistenza
elettrica
conduttore 2
si vale
chiamano che
conduttore 3
conduttore 1
conduttori
i (A)
ohmici o
resistori
O d.d.p. (V)
esprime si misura
il fatto che in O d.d.p. (V)
A pArole In sImbolI
DV
i =R
La differenza di potenziale agli estremi di un
La prima conduttore è direttamente proporzionale ∆V = differenza di potenziale (V)
legge di Ohm all’intensità di corrente che lo attraversa
i = intensità di corrente (A)
R = resistenza (Ω)
La resistenza è t$l
R= A
La seconda - direttamente proporzionale alla lunghezza
ρ = resistività (Ω . m)
legge di Ohm del conduttore
- inversamente proporzionale alla sezione l = lunghezza (m)
- dipende dalla natura del conduttore
A = sezione del conduttore (m2)
148
Lezione 3 La potenza nei circuiti elettrici
La potenza assorbita da un P = i $ DV
utilizzatore è il prodotto della
corrente che vi circola per la P = potenza assorbita (W)
La potenza watt
elettrica i = intensità di corrente (A) (W)
differenza di potenziale ai
suoi capi ∆V = differenza di potenziale (V)
P = R $ i2
nei conduttori vale la P = potenza assorbita (W)
ohmici formula R = resistenza (Ω)
i = intensità di corrente (A)
V
Misura la tensione
Voltmetro (differenza di potenziale)
fra due punti di un circuito elettrico
149
Unitˆ 16 La corrente elettrica continua
ρT = ρ0 · [1 + α · (T − T0)]
ρ (10–8 Ω · m)
ρT = resistività alla
8
Se aumenta la temperatura T (Ω · m)
temperatura di ρ0 = resistività alla 6
un conduttore temperatura 4
aumenta la sua di riferimento:
Resistività e resistività
2
0 °C o 20 °C (Ω · m)
temperatura
α = coefficiente di –200 0 200 400 600 800
La resistività cresce temperatura (°C–1) T (°C)
linearmente con la
temperatura T = temperatura (°C)
Andamento della resistività del rame
T0 = temperatura di in funzione della temperatura
riferimento
(0 °C oppure 20 °C)
RT = R0 · [1 + α · (T − T0)]
RT = resistenza alla
tensione (V)
temperatura T (Ω · m)
Se aumenta la
temperatura di R0 = resistenza alla
un conduttore temperatura
Resistenza e aumenta la sua di riferimento:
resistività e, di 0° C o 20 °C (Ω · m)
temperatura O
conseguenza, α = coefficiente di corrente (A)
aumenta anche la temperatura (°C–1)
sua resistenza T = temperatura (°C) Variando la tensione, la corrente non
T0 = temperatura di è direttamente proporzionale per
riferimento via dell’aumento della resistenza del
(0 °C oppure 20 °C) conduttore
150
Lezione 5 L’effetto termico della corrente
ESEMPI
L’effetto
Joule
energia elettrica energia elettrica energia elettrica energia elettrica
si trasforma in si trasforma in si trasforma in energia si trasforma in energia
calore luce + calore meccanica + calore chimica + calore
ESEMPI
resistore
A pArole In sImbolI
Q = R . i2 . ∆t
Il calore che si sviluppa in un conduttore è
direttamente proporzionale: Q = calore sviluppato (J)
La legge di
- alla resistenza R = resistenza (Ω)
Joule
- al quadrato dell’intensità di corrente i = intensità di corrente (A)
- al tempo impiegato
∆t = tempo impiegato (s)
151
Unità 16 La corrente elettrica continua
QUESITI
2 La prima legge di Ohm stabilisce che la corrente è direttamente proporzionale alla d.d.p.
▶ Si applica a tutti i conduttori o solo a conduttori particolari?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
5 Una resistenza R è attraversata da una corrente i che in 2,5 minuti produce un calore di
10 000 J.
▶ Quanto calore produce la stessa corrente in 10 minuti?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
152
prObLEmI GUIDaTI
8 A temperatura ambiente (20 °C) in un filo di platino collegato a una pila da 4,5 V passa
la corrente di 0,5 A (coefficiente di temperatura del platino α = 0,004 °C–1).
a) Quale corrente passa nel filo quando la temperatura è 520 °C?
b) Se il filo fosse di un metallo diverso dal platino, la corrente sarebbe maggiore, uguale o
minore di quella calcolata?
Suggerimento: devi calcolare la resistenza del filo a 520 °C con la legge R = R0 . (1 + α . ∆T),
poi applicare la prima legge di Ohm. [a) 0,17 A]
prObLEma
10 Un filo di rame (ρ = 1,7 × 10–8 Ω . m) è lungo 10 m e l’area della sezione misura 3,4 mm2.
Il filo, collegato a una pila che fornisce una d.d.p. di 1,5 V, si scalda per effetto Joule.
a) Qual è la potenza dissipata per effetto Joule?
b) Se il 50% del calore sviluppato in 10 minuti viene impiegato per scaldare 2 L di acqua,
di quanto aumenta la temperatura? [a) 45 W; b) 1,61 °C]
153
17 I cIrcuItI elettrIcI
resistenza
disposizione caratteristiche
equivalente
capacità
disposizione caratteristiche
equivalente
154
lezIone 2 Circuiti in parallelo
resistenza
disposizione caratteristiche
equivalente
primo principio i3
di Kirchhoff: i1
la somma delle
correnti che entrano nodo i4
in un nodo
è uguale
alla somma i2 i5
delle correnti
che ne escono i1 + i2 = i3 + i4 + i5
capacità
disposizione caratteristiche
equivalente
∆V
155
Unitˆ 17 I circuiti elettrici
a parole in simboli
ESEMPI
resistenze in serie resistenze in parallelo
Su un albero di Natale ci sono 50 lampadine in serie. Sullo stesso circuito ci sono due lampadine da 50 W,
Ogni lampadina assorbe una potenza di 0,2 W. un televisore da 150 W e un asciugacapelli da 700 W.
Quanto vale la potenza assorbita dal circuito? Quanto vale la potenza assorbita dal circuito?
P = 50 × (0,2 W) = 10 W P = 50 W + 50 W + 150 W + 700 W = 950 W
La semplificazione
di un circuito
ESEMPIo
R1 R2
- R1 e R2 sono resistenze in
serie tra loro
A B
- R3 è in parallelo alla serie
R3
R12 = R1 + R2
- Al posto di R1 e R2
mettiamo la resistenza
equivalente R12:
R12 = R1 + R2 A B
- Al posto di R12 e R3 A Re B
mettiamo la resistenza
equivalente Re 1 1 1
Re = R12 + R3
156
lezIone 4 La resistenza interna
r R
i In un circuito:
si trova la resistenza equivalente R vale 50 Ω;
la resistenza interna vale 5 Ω;
la d.d.p. del generatore vale 1,5 V.
La resistenza Quanto vale la corrente senza
interna di un ESEMPIo amperometro?
1,5 V
amperometro i = 50 X = 0,03 A
Ha un valore molto piccolo Quanto vale la corrente collegando
per non perturbare il circuito. l’amperometro?
caratteristiche La corrente i vale 1,5 V
DV i = 50 X + 5 X = 0,027 A
i= R+r
R = resistenza equivalente
del circuito
r = resistenza interna
dell’amperometro
r
iv
N iu R
In un circuito la resistenza del volt-
si trova i i = iu + iv metro è 10 volte maggiore della resi-
stenza equivalente del circuito.
Quanto vale la corrente che attraver-
ESEMPIo
La resistenza sa il voltmetro?
interna di un La corrente è 10 volte più picco-
voltmetro la di quella che passa nella resistenza
equivalente del circuito.
157
Unitˆ 17 I circuiti elettrici
La resistenza
interna di un
generatore
∆V
quando
Quandocollego
collegoilil voltmetro
voltmetro a un
utilizzatore (ad esempio
utilizzatore R)una
misura
(per esempio
misurad.d.p. inferiore
una d.d.p. inferiore
V
∆V
r
quindi
158
lezIone 5 La corrente nei liquidi e nei gas
descritta un contenitore con una gli ioni negativi gli ioni positivi
un generatore
da soluzione elettrolitica ad andare ad andare
di corrente
(esempio: acqua e NaCl) verso l’anodo verso il catodo
a parole in simboli
m=k.q
La massa di sostanza che si sviluppa agli
La legge elettrodi è direttamente proporzionale alla m = massa depositata (kg)
di Faraday quantità di carica che passa nella cella k = equivalente elettrochimico (kg/C)
q = quantità di carica che passa nella cella (C)
e ione– ione+
A i A
∆V ∆V
159
Unità 17 I circuiti elettrici
QUESITI
160
5 La legge di Faraday permette di calcolare la massa che si deposita su un elettrodo di una
cella elettrolitica quando vi passa corrente.
▶ Che cosa rappresenta la costante k?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
prObLEmI GUIDaTI
prObLEma
10 Tre resistenze uguali sono in parallelo. Il sistema è collegato a una d.d.p. di 6,0 V che fa
circolare una corrente i = 1,5 A.
a) Qual è la d.d.p. su ogni resistenza?
b) Calcola la corrente in ogni resistenza.
c) Calcola il valore di ogni resistenza e la resistenza equivalente. [a) 6,0 V; b) 0,5 A; c) 12 Ω; 4 Ω]
161
18 Il campo magnetIco
I magneti
- un polo nord
- un polo sud
se si spezza
un magnete
S N
N S
N N
S S
si ottengono F F
due magneti F F
con due poli poli dello stesso poli di nome opposto
ciascuno nome si respingono si attraggono
162
Campo magnetico
N S
ago magnetico
163
Unitˆ 18 Il campo magnetico
unità di
Scoperta di Faraday: a parole in Simboli
miSura
il campo esercita una
forza su un conduttore Per un conduttore
percorso da corrente Il campo magnetico è disposto
elettrica - direttamente perpendicolarmente a B
L’intensità proporzionale
F
B B=
del campo alla forza i$l
- inversamente
tesla
magnetico F = forza esercitata sul
proporzionale alla (T)
i lunghezza conduttore (N)
l i = intensità di corrente
del conduttore
e all’intensità (A)
di corrente l = lunghezza del
conduttore (m)
164
lezIone 3 Il campo magnetico nella materia
La permeabilità
magnetica
relativa
a parole in Simboli
ESEMPI
sostanze paramagnetiche
permeabilità
Campo magnetico magnetica μ
B0 B r
leggermente leggermente alluminio
superiore rispetto superiore a 1
al vuoto
vuoto alluminio μr > l
sostanze diamagnetiche
permeabilità
Sostanze Campo magnetico magnetica μ
B0 B r
paramagnetiche, leggermente leggermente rame
diamagnetiche e inferiore rispetto inferiore a 1
ferromagnetiche al vuoto
vuoto rame μr < l
165
Unitˆ 18 Il campo magnetico
La forza su un conduttore
i = intensità di
corrente (A)
B B
l α
B l = lunghezza del
conduttore (m) si calcola con F
la formula B
i
i i
B= = B . sen α
F
i2
definizione di ampere
Una corrente ha l’intensità di 1 a quando, circolando in due fili rettilinei
molto lunghi, paralleli e posti alla distanza di 1 metro, produce una forza
di attrazione (o di repulsione) uguale a 2 × 107 newton per ogni metro di filo
166
lezIone 5 La forza di Lorentz
La forza su una
carica in moto
167
Unità 18 Il campo magnetico
■ Campo magnetico. Un filo di lunghezza l, per- corso da una corrente i, posto in un campo
corso da una corrente i e disposto perpendico- magnetico B, agisce una forza perpendicolare
larmente alle linee di un campo magnetico, è al piano individuato da B e da i.
sottoposto a una forza di intensità F. Il valore F = B . sen α . i . l
del campo magnetico, che indichiamo con B, è: dove α è l’angolo formato dal campo con il
F conduttore.
B=
i$l Il verso della forza si determina con la regola
Nel SI l’unità di misura di B è il tesla (T). della mano destra: se il pollice è diretto come
■ Valore del campo generato da una corrente i la corrente e le dita sono aperte nel verso del
in alcuni casi particolari. campo, la forza esce dal palmo della mano.
− A distanza d da un filo rettilineo: i
■ Due fili rettilinei paralleli percorsi dalle corren-
k$i ti i1 e i2, posti a distanza d, si attraggono o si re-
B=
d spingono. La forza per unità di lunghezza è:
dove k = 2 × 10–7 N/A2. i
− Nel centro di una spira di raggio r: F k $ i1 $ i 2
=
k$r$i l d
B= r
i
■ La forza di lorentz è quella che si esercita su
− In un solenoide di lunghezza l, una particella di carica q, che si muove con una
formato da N spire: velocità v in un campo magnetico uniforme B:
2r $ k $ i $ N F = q . v . B . sen α
B=
l
dove α è l’angolo formato dal campo con la ve-
Il valore del campo in un solenoide può esse-
locità. La forza è perpendicolare al piano indi-
re aumentato introducendo un materiale
viduato dai vettori v e B e il verso si determi-
ferromagnetico.
na con la regola della mano destra (pollice nel
■ Su un conduttore rettilineo di lunghezza l per- verso di v e dita lungo B).
QUESITI
i =2 A
1 Un filo rettilineo percorso da corrente genera un campo magnetico.
a) Qual è l’intensità del campo a 5 cm di distanza dal filo? 5 cm
b) Quanto vale il campo magnetico se la distanza dal filo raddoppia? B
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
2 Il campo magnetico al centro di una spira ha verso uscente dal piano della spira e
intensità 0,2 T.
▶ Come cambia il vettore campo magnetico se la corrente circola in senso contrario?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
168
prObLEmI GUIDaTI
6 La figura a fianco mostra due fili rettilinei che interagiscono con una forza per unità di
lunghezza di 10–5 N/m. 2A 3A
a) Verifica che la distanza tra i due fili è 12 cm.
b) In un punto dello spazio interno ai due fili, si sovrappongono due campi magnetici:
hanno lo stesso verso o verso opposto?
c) Quanto vale il campo magnetico in un punto distante 6 cm da entrambi i fili?
Passi
− La forza per unità di lunghezza è il rapporto forza/lunghezza; trova la distanza d con la
formula inversa.
− Determina il verso dei due campi con la regola della mano destra.
− Calcola i due campi con la legge di Biot-Savart e sommali.
7 Un solenoide, lungo 12 cm e formato da 100 spire, ha una resistenza di 4,8 Ω. È collegato
a una batteria da 12 V.
a) Determina il campo magnetico all’interno del solenoide.
b) Che cosa succede al campo magnetico se introduciamo nel solenoide un cilindro di
materiale ferromagnetico (μr = 5200)?
Passi
− Calcola la corrente con la legge di Ohm.
− Applica la formula B = 2π . k . i . N/l, poi calcola di nuovo B tenendo conto del
materiale ferromagnetico.
9 Una spira quadrata di lato 8 cm è percorsa da una corrente di 1,8 A. La spira si trova in un
campo magnetico uniforme di 0,01 T che forma un angolo di 90° con il piano della spira.
a) Rappresenta la situazione con un disegno.
b) Calcola la forza che agisce su ogni lato della spira.
Suggerimento: per calcolare la forza su un lato devi individuare l’angolo che esso forma con
il vettore B. [b) 1,44 × 10–3 N]
prObLEma
10 Una particella di carica q = 3,2 × 10–19 C entra con una velocità v = 1,5 × 105 m/s in un
campo magnetico di intensità 0,05 T; la direzione della velocità è perpendicolare al
campo magnetico che è entrante nel piano del foglio (vedi figura). q v
a) Determina l’intensità della forza che agisce sulla particella.
b) Disegna la direzione e il verso della forza. [a) 2,4 × 10–15 N]
169
19 InduzIone e onde
elettromagnetIche
Corrente indotta
da un magnete
S N S N S N
nel circuito non nel circuito passa corrente nel circuito passa una
passa corrente corrente di verso opposto
170
S
Definizione
di flusso
B⊥ = B · cos α
B B
α = 90° α = 0°
171
Unitˆ 19 Induzione e onde elettromagnetiche
a parole in simboli
Se avviciniamo un magnete
a una spira percorsa da corrente
se il magnete si avvicina alla spira con il polo nord: se il magnete si avvicina con il polo sud: il campo
la corrente indotta circola nella spira in modo tale indotto è tale da opporsi all’avvicinamento del
da creare un campo indotto che si oppone alla magnete.
variazione di flusso che l’ha provocata
S N N S N S S N
i i
172
lezIone 3 Induttanza e autoinduzione
U ^ Bh 2r · k · N 2 · A
L= i =
È data dal rapporto l
tra il flusso magnetico
k = costante pari a 2 × 10–7 N/A2 nel vuoto
L’induttanza Φ(B) che attraversa una henry
di una bobina bobina N = numero di spire del solenoide (H)
e l’intensità di corrente A = area della spira
i che circola in essa i = intensità di corrente (A)
l = lunghezza del solenoide (m)
L’autoinduzione
reostato R
A B
C
a parole in simboli
173
Unitˆ 19 Induzione e onde elettromagnetiche
Il circuito serie
RL
i
A R
T
B
iindotta
Per effetto
dell’induttanza L
∆V
R ∆V
corrente
corrente
O tempo O tempo
174
lezIone 4 I circuiti in corrente alternata
corrente, tensione
Chiudendo il circuito,
V(t)
Corrente Vm = tensione massima passa una corrente i i(t)
anch’essa sinusoidale
alternata ω = velocità angolare del O tempo
in un rotore V ^t h
i(t) = R
resistore
R
alternatore
Chiudendo il circuito, la
corrente non è in fase con la La corrente massima im
corrente, tensione
tensione (è in ritardo di un vale
Corrente i(t)
alternata
quarto di periodo) im = Vm V(t)
ω·L
O tempo
in una Vm = tensione massima T
L
bobina ω = velocità angolare rotore T
alternatore L = induttanza della bobina
Un condensatore collegato
a un alternatore si carica La corrente massima im vale
e si scarica in un periodo.
im = ω · C · Vm
corrente, tensione
175
Unitˆ 19 Induzione e onde elettromagnetiche
lezIone 5 Il trasformatore
Circuito circuito
Ns spire
primario
primario Ns
secondario
circuito
e circuito Circuito
Np secondario nasce una f.e.m.
secondario
indotta con la
i stessa frequenza
del primario
B indotto
Circuito
primario
Vs = 660 V
Vp = 220 V
176
lezIone 6 Il campo elettromagnetico
Una corrente
esperienza di oersted elettrica provoca un
campo magnetico
Esistono dei
Proprietà Un campo magnetico
legami tra
delle onde elettricità e
Forza di lorentz devia la traiettoria di
elettromagnetiche una particella carica
magnetismo
Il campo elettromagnetico
direzione
di propagazione
177
Unitˆ 19 Induzione e onde elettromagnetiche
10 5 10 6 10 7 10 8 10 9 10 10 10 11 10 12 10 13 10 14 10 15 10 16 10 17 10 18 10 19 10 20 10 21
frequenza (Hz)
Utilizzate da Provengono
Prodotti
Utilizzate comunicazioni Parte dello dal sole e Utilizzate
Utilizzate da nelle
da radio e a distanza spettro visibile favoriscono la per le
telecomandi reazioni
televisioni e forni a ai nostri occhi produzione radiografie
nucleari
microonde di melanina
178
DEFINIZIONI, LEGGI E CONCETTI
QUESITI
1 Il flusso del campo magnetico attraverso una superficie può essere nullo?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
179
Unità 19 Induzione e onde elettromagnetiche
prObLEmI GUIDaTI
n
6 La figura a fianco mostra una superficie di area A = 40 cm2 attraversata da
un campo magnetico di intensità B = 0,12 T che forma con la normale alla α
superficie un angolo α = 30°.
B
a) Calcola il flusso magnetico attraverso la superficie. A
b) Di quanto varia il flusso se la superficie ruota di 15° in verso antiorario?
Passi
− Utilizza la formula del flusso in una bobina ponendo N = 1.
− Determina il flusso dopo la rotazione e poi calcola la differenza Φfinale(B) – Φiniziale(B).
7 Una spira di area 20 cm2 si trova dentro un campo magnetico uniforme di 2 × 10–3 T.
L’asse della spira è parallelo al vettore campo; la spira, di resistenza 10 Ω, viene estratta
dalla regione del campo in un decimo di secondo.
a) Rappresenta la situazione con un disegno.
b) Determina la differenza di potenziale indotta nella spira.
c) Quanta corrente passa nella spira?
Passi
− La d.d.p. indotta dipende dalla variazione del flusso di B che passa da un valore
iniziale a un valore finale nullo.
− La corrente indotta si calcola con la prima legge di Ohm.
8 Una bobina lunga 8 cm è formata da 400 spire circolari di raggio 1,5 cm. All’interno della
bobina c’è un campo magnetico avente un flusso di 0,05 Wb.
a) Determina l’intensità della corrente che circola nella bobina.
b) Quanta energia magnetica è immagazzinata nella bobina?
Suggerimento: dopo aver calcolato l’area di ogni spira, calcola l’induttanza della bobina e
U ^ Bh
quindi la corrente con la formula i = L . [a) 27,8 A; b) 0,7 J]
prObLEma
180
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