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1. In quale periodo si afferma lo stile galante?

2. Quali sono le caratteristiche dello stile galante?


3. Quali sono i principali trattati pubblicati nella seconda metà del Settecento?
4. Quali sono le peculiarità dell’empfindsamer stil?
5. Qual è la forma delle sonate di Domenico Scarlatti?
6. Quali sono le novità e gli apporti stilistici dati da Carl Philipp Emanuel Bach allo stile
galante?

1) Lo stile galante è uno stile musicale affermandosi in Europa nella seconda metà del 18° secolo che
realizza un ritorno alla semplicità classica ovvero ad una musica dopo la complessità del tardo
barocco.

2) Le caratteristiche dello stile galante sono la semplicità e la chiarezza della forma musicale
che abbandona la severità del contrappunto rigoroso per l’essenzialità della melodia
accompagnata. Essa, infatti, viene generalmente scritta in modo assai elementare, quasi,
insipido: spetta all'interprete e alla sua sensibilità renderla espressiva, 'parlante', di modo
tale che essa possa toccare le più intime fibre degli ascoltatori e commuoverli nel profondo
del loro animo. Tutto ciò viene realizzato tramite un sapiente e quasi minuzioso uso degli
abbellimenti e delle sfumature dinamiche e agogiche: una vera 'arte del porgere' che
trasfigura totalmente l'apparente banalità della pagina scritta.

3) Uno dei più famosi trattati del 700 fu il Trattato di Quanz. Il musicista al suo interno poteva trovare
un esaustivo vademecum per tutto ciò che conteneva l’arte dell’abbellimento. Oltre tutto Quanz
sottolinea che l’unico fine della musica è quello di commuovere e di procurare piacere. E’ un libro
rivolto ai flautisti e si sofferma sulla storia dello strumento e su questioni tecniche che riguardano la
diteggiatura, l’imboccatura e il colpo di lingua. Il resto del trattato è scritto per qualsiasi strumentista
o cantante in quanto disserta su argomenti generali come il gusto, l’interpretazione, gli abbellimenti
e i trilli.

4) L'empfindsamer Stil è uno stile compositivo sviluppatosi nel Settecento nella Germania
settentrionale per esprimere sentimenti che si ritenevano veri, semplici e naturali. Questo venne da
lui realizzato soprattutto nelle libere fantasie per clavicordo, composizioni che non sono altro che
alcune delle sue dirompenti improvvisazioni, per cui andava molto famoso, fissate sulla carta. In
esse svaniscono per lunghi tratti le barre di misura, sostituite da un recitativo strumentale dal ritmo
duttilissimo; il percorso armonico viene a volte spezzato brutalmente e stravolto verso nuove
direzioni, la fraseologia si fa rotta e ansimante. Si passa da un affetto all'altro nel lampo di un
istante.
5) Figlio di Alessandro, Domenico Scarlatti nasce a Napoli nel 1685 e fu un compositore e un cembalista
virtuoso della tastiera. Egli si cimentò inizialmente nel repertorio operistico per poi abbandonarlo e
dedicarsi alla composizioni delle sonate per clavicembalo. Le sonate di Scarlatti o SONATE
SCARLATTIANE, è generalmente in un solo tempo e bipartita: nella prima sezione si procede dalla
tonalità d’impianto a quella della dominante o del sua relativa maggiore o minore e nella seconda
possiamo trovare modulazioni di altre tonalità per poi tornare alla tonalità iniziale. Le caratteristiche
più importanti sono la fantasia e l’impevedibilità dove Scarlatti gioca sulle differenze timbriche del
registro del clavicembalo come: note ribattute, eco, progressioni e imitazioni di altri strumenti come
la chitarra o il mandolino
6) Emanuel Bach nasce nel 1714 a Weimar e fu un compositore, organista e clavicembalista tedesco.
Egli si differenziò dai suoi colleghi galanti per un modo di scrivere altamente espressivo in cui
abbondano l’impiego di cromatismi, le soluzioni armoniche audaci e di una scrittura libera molto
simile a quella del recitativo operistico. BACH nel suo libro “Saggio di metodo per la tastiera”, ci
propone un muovo modo di intendere la musica, è essenziale che lo strumentista si commuova
quando segue un brano. La musica è un meraviglioso tramite per esprimere emozioni e sentimenti

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