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Appunti per ricerca ostrogoti

La penisola venne quindi organizzata in 17 distretti con a capo dei governatori che avevano ampi poteri
fiscali, giuridici e civili. Tutti costoro rispondevano del proprio operato direttamente al prefetto del
pretorio che risiedeva a Ravenna ed era di nomina regia.

L'esilio e l'assassino di Amalasunta fu la causa della guerra che permise a Giustiniano di invadere
l'Italia. Il generale incaricato di dirigere le operazioni fu Belisario, che da poco aveva combattuto con
successo contro i Vandali. Per assolvere il nuovo incarico, Belisario chiese proprio ai Vandali di
appoggiarlo nella guerra contro gli Ostrogoti.
Il generale bizantino conquistò velocemente la Sicilia, per poi occupare Rhegium (Reggio
Calabria) e Napoli prima del novembre 536. A dicembre era a Roma, costringendo alla fuga il nuovo re
degli Ostrogoti Vitige che da poco era stato chiamato a sostituire Teodato.
Belisaro si fermo a lungo a Roma poi, grazie a rinforzi giunti da Costantinopoli, il generale
spedì Narsete a liberare Ariminum (Rimini), e Mundila a conquistare Mediolanum (Milano). I conflitti
interni fra Narsete e Belisario fecero sì che Milano, assediata, dovette capitolare per fame venendo
saccheggiata da 30.000 Goti che, guidati da Uraia, trucidarono gli abitanti (539).
Nel frattempo erano arrivati in Italia anche i Franchi e i Burgundi, discesi nella Pianura Padana al
comando di Teodeberto. Belisario riuscì a espugnare Ravenna, capitale degli Ostrogoti e a catturare
Vitige. Anche la presa di Ravenna fu violenta e distruttiva. I Goti tentarono di comprare Belisario
offrendogli la corona, ma egli rifiutò. Giustiniano, spaventato, richiamò in patria Belisario lasciando
campo libero ai Goti. In seguito alla caduta di Ravenna, la corte ed il tesoro regio furono portati a Pavia,
dove Teodorico aveva fatto realizzare un Palazzo Reale[30][31].
Nel 541 salì al potere Totila, che si fece amici gli italiani grazie a una politica agraria di eguaglianza,
riconquistando l'Italia settentrionale. Totila arrivò fino a Roma assediandola e conquistandola; per la sua
difesa venne richiamato Belisario che la riprese nel 547. Giustiniano, dopo aver richiamato Belisario,
lanciò nel 549 una nuova campagna di conquista dell'Italia, con a capo Germano. Durante la
riconquista di Roma guidata da Narsete, Totila venne ferito nella Battaglia di Tagina e morì poco dopo.
Il successore di Totila fu Teia che, sconfitto velocemente (553), fu anche l'ultimo re dei Goti.
La Prammatica Sanzione del 554 ricondusse tutti i territori dell'Italia sotto la legislazione dell'Impero
bizantino, e reintegrò tutti i proprietari terrieri delle terre alienate dall'"immondo" Totila a favore dei
contadini.

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