NOVEMBRE 1996
General tolerances
Geometrical tolerances for features without individual tolerance
indications
NORMA EUROPEA
DESCRITTORI Tolleranza fondamentale, tolleranza di lavorazione, tolleranza geometrica
RICONFERMA
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edi-
zioni sia di fogli di aggiornamento.
È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ulti-
ma edizione o foglio di aggiornamento.
PREMESSA 2
INTRODUZIONE 3
2 GENERALITÀ 3
3 RIFERIMENTI NORMATIVI 3
4 DEFINIZIONI 4
7 CRITERI DI ACCETTAZIONE 7
APRILE 1993
General tolerances
EUROPEAN STANDARD Geometrical tolerances for features without individual tolerance
indications (ISO 2768-2:1989)
Tolérances générales
NORME EUROPÉENNE Tolérances géométriques pour éléments non affectés de tolérances
individuelles (ISO 2768-2:1989)
Allgemeintoleranzen
EUROPÄISCHE NORM Toleranzen für Form und Lage ohne einzelne Toleranzeintragung
(ISO 2768-2:1989)
CDU 621.713.14:744.4
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
CEN 1993
I diritti di riproduzione sono riservati ai membri del CEN.
NOTIFICA DI ADOZIONE
Il testo della norma internazionale ISO 2768-2:1989 è stato approvato dal CEN come nor-
ma europea senza modifiche.
NOTA
I riferimenti normativi a pubblicazioni internazionali sono elencati nell’appendice ZA (nor-
mativa).
2 GENERALITÀ
Nella scelta di una determinata classe di tolleranza si deve tener conto dell'abituale grado
di precisione della lavorazione di officina.
Se per qualche elemento sono richieste delle tolleranze geometriche più severe o ampie
e, quindi, più economiche, esse devono essere indicate direttamente sul disegno confor-
memente alla ISO 1101 (vedere A.2).
Le tolleranze geometriche generali conformi alla presente parte della ISO 2768 si appli-
cano ai disegni o ai documenti relativi solo se da essi richiamate, secondo quanto indicato
in 6.
Esse si applicano agli elementi privi di indicazioni di tolleranze geometriche specifiche.
Le tolleranze geometriche generali sono stabilite per la maggior parte delle caratteristiche
geometriche soggette a tolleranza; sono escluse: cilindricità, forma di una linea o di una
superficie qualunque, inclinazione, coassialità, localizzazione ed oscillazione totale.
In ogni caso, le tolleranze generali geometriche, secondo la presente parte della ISO
2768, possono essere prescritte quando sono adottati e specificati sul disegno i principi
fondamentali per l'attribuzione delle tolleranze secondo la ISO 8015 (vedere B.1).
3 RIFERIMENTI NORMATIVI
Le norme sottoindicate contengono disposizioni valide anche per la presente norma, in
quanto in essa espressamente richiamate.
Al momento della pubblicazione della presente norma erano in vigore le edizioni sottoin-
dicate.
Tutte le norme sono soggette a revisione, pertanto gli interessati che stabiliscono accordi
sulla base della presente norma sono invitati a verificare la possibilità di applicare le edi-
zioni più recenti delle norme richiamate. I membri dell'ISO e dell'IEC posseggono gli elen-
chi delle norme internazionali in vigore.
ISO 1101:1983 Disegni tecnici - Indicazione delle tolleranze geometriche - Indicazio-
ne delle tolleranze di forma, orientamento, posizione ed oscillazione -
Generalità, definizioni, segni grafici e indicazione sui disegni
4 DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma valgono, ove applicabili, per le tolleranze geometriche le de-
finizioni indicate nella ISO 1101 e ISO 5459.
5.1.2 Circolarità
La tolleranza generale di circolarità è uguale, in valore numerico, alla tolleranza sul dia-
metro, ma in nessun caso deve essere più grande del corrispondente valore della tolle-
ranza di oscillazione circolare radiale specificata nel prospetto 4 (vedere esempio in B.2).
5.1.3 Cilindricità
Le tolleranze generali di cilindricità non sono stabilite.
Nota 1 Lo scostamento di cilindricità comprende i tre seguenti scostamenti: scostamento di circolarità, sco-
stamento di rettilineità e scostamento di parallelismo delle generatrici opposte. Ciascuno di questi
scostamenti è limitato da proprie tolleranze specifiche o da una tolleranza generale.
Nota 2 Se la funzionalità di un elemento richiede una tolleranza di cilindricità minore di quella risultante dal-
la combinazione (vedere B.3) delle tolleranze generali di circolarità, di rettilineità e di parallelismo,
essa deve essere indicata specificatamente in conformità alla ISO 1101-1.
In alcuni casi, per esempio negli accoppiamenti è conveniente indicare l'esigenza di invi-
luppo E (vedere ISO 8015).
5.2.1 Generalità
Le tolleranze specificate da 5.2.2 a 5.2.6 si applicano a tutti gli elementi che sono in rela-
zione l'uno con l'altro e che non hanno indicazioni specifiche.
5.2.2 Parallelismo
La tolleranza generale di parallelismo è uguale, in valore numerico, alla tolleranza dimen-
sionale o alla tolleranza di planarità/rettilineità, assumendo il valore più grande.
Deve essere preso come riferimento il maggiore tra i due elementi tra loro paralleli; se i ri-
ferimenti hanno lunghezza nominale uguale, può essere preso come riferimento uno
qualsiasi (vedere B.4).
5.2.3 Perpendicolarità
Le tolleranze generali di perpendicolarità sono indicate nel prospetto 2.
Deve essere preso come riferimento il maggiore dei due lati formanti l'angolo retto; se i lati
hanno lunghezza nominale uguale, può essere preso come riferimento uno qualsiasi.
prospetto 2 Tolleranze generali di perpendicolarità
Valori in mm
Tolleranze di perpendicolarità per campi di lunghezze nominali del lato minore
Classe
di tolleranza oltre 100 oltre 300 oltre 1 000
fino a 100
fino a 300 fino a 1 000 fino a 3 000
H 0,2 0,3 0,4 0,5
K 0,4 0,6 0,8 1
L 0,6 1 1,5 2
5.2.4 Simmetria
Le tolleranze generali di simmetria sono indicate nel prospetto 3. Deve essere preso co-
me riferimento l'elemento maggiore; se gli elementi hanno lunghezza nominale uguale
può essere preso come riferimento uno qualsiasi.
Nota Le tolleranze generali di simmetria si applicano:
- quando almeno uno dei due elementi ha un piano mediano, oppure
- quando gli assi dei due elementi sono perpendicolari tra di loro.
Vedere esempi in B.5.
5.2.5 Coassialità
Le tolleranze generali di coassialità non sono stabilite.
Nota Lo scostamento di coassialità, in casi estremi, può essere grande quanto il valore della tolleranza
di oscillazione circolare radiale indicata nel prospetto 4, dal momento che lo scostamento di oscilla-
zione radiale è formato dallo scostamento di coassialità e dallo scostamento di circolarità.
6.1 Se le tolleranze generali della presente parte della ISO 2768 devono essere applicate uni-
tamente con le tolleranze generali della ISO 2768-1, si devono riportare le seguenti indi-
cazioni all'interno o nei pressi del riquadro delle iscrizioni:
a) "ISO 2768";
b) la classe di tolleranza secondo ISO 2768-1;
c) la classe di tolleranza secondo la presente parte della ISO 2768.
Esempio
ISO 2768-mK
In questo caso le tolleranze generali per le dimensioni angolari secondo ISO 2768-1 non
si applicano agli angoli retti (90°) sottinteso, cioè non quotato, perché la presente parte
della ISO 2768 stabilisce le tolleranze generali di perpendicolarità.
6.2 Se le tolleranze generali dimensionali (classe di tolleranza m) non devono essere appli-
cate, la corrispondente lettera non deve apparire nella designazione a disegno:
Esempio
ISO 2768-K
6.3 Nel caso in cui l'esigenza di inviluppo E si applica anche a tutti gli elementi singoli1), la
designazione corrispondente deve essere indicata nella designazione generale specifica-
ta in 6.1:
Esempio
ISO 2768-mK-E
Nota L’esigenza di inviluppo E non può essere applicata agli elementi aventi delle tolleranze di rettili-
neità maggiori delle corrispondenti tolleranze dimensionali, per esempio semilavorati.
1) Ai fini della presente parte della ISO 2768, un elemento singolo è definito da una superficie cilindrica o due superfici
piane parallele.
A.1 È opportuno che le tolleranze generali siano indicate sul disegno facendo riferimento alla
presente parte della ISO 2768 in conformità a quanto indicato in 6.
I valori delle tolleranze generali corrispondono ai gradi di precisione abituali di officina; il
grado prescelto deve essere indicato sul disegno.
A.2 Solitamente non è economicamente vantaggioso indicare sul disegno tolleranze più am-
pie di quelle corrispondenti al grado di precisione abituale di officina. Generalmente, il par-
co macchine dell'officina e l'esecuzione normale non producono elementi con scostamenti
maggiori.
Per esempio, per un elemento avente 25 mm ± 0,1 mm di diametro e 80 mm di lunghezza,
realizzato in un'officina con un grado di precisione abituale uguale o più ristretto di ISO
2768-mH, gli scostamenti geometrici sono contenuti entro le tolleranze di circolarità di 0,1
mm, di rettilineità degli elementi superficiali di 0,1 mm e di oscillazione circolare radiale
0,1 mm (i valori sopra citati sono ricavati dai prospetti 1 e 4 della presente parte della ISO
2768).
Una prescrizione di tolleranza più ampia non arreca alcun vantaggio al costruttore.
Comunque, se per ragioni funzionali, un elemento richiede valori di tolleranza minori delle
tolleranze generali, tali valori devono essere indicati esplicitamente vicino alla relativa ca-
ratteristica.
Queste tolleranze non rientrano nello scopo della presente norma.
Quando la funzione dell'elemento ammette una tolleranza uguale o più ampia delle tolle-
ranze generali, la stessa tolleranza non va indicata accanto alla quota, ma è sufficiente in-
dicarla sul disegno in conformità con quanto indicato in 6.
Questo tipo di tolleranza permette la completa applicazione del concetto di tolleranze
geometriche generali.
Fa eccezione alla regola il caso in cui la funzione dell'elemento ammetta una tolleranza
più ampia della tolleranza generale, che permetta di realizzare un'economia nella produ-
zione.
In questo caso particolare la tolleranza più ampia deve essere indicata singolarmente vi-
cino alla relativa caratteristica, per esempio la tolleranza di circolarità di un grande anello
di piccolo spessore.
A.4 La tolleranza richiesta dalla funzionalità del prodotto è sovente più ampia della tolleranza
generale prescritta.
Perciò la funzionalità del prodotto finito non è sempre compromessa se la tolleranza ge-
nerale è superata per qualche caratteristica del prodotto.
Il superamento della tolleranza generale non dovrebbe dare origine allo scarto del prodot-
to finito se la sua funzionalità non è compromessa.
Dimensioni in mm
ISO 2768-k
ISO 2768-mK
Dimensioni in mm
Nota 1 - Le tolleranze indicate in riquadri o cerchi tracciati con linea mista fine a due tratti brevi tratteggiati sono tolleranze generali.
Questi valori di tolleranza dovrebbero essere automaticamente rispettati da una officina il cui livello di precisione è uguale o
migliore di quello ISO 2768-mH e solitamente non vengono controllati.
Nota 2 - Poiché alcune tolleranze limitano anche gli scostamenti di altre caratteristiche dello stesso elemento, non tutte le tolleranze
generali sono qui marcate, per esempio, la tolleranza di perpendicolarità, che limita anche gli scostamenti di rettilineità.
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Ente Nazionale Italiano La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
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