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PRESENTAZIONE
Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Daniela Rollo
3
I PARTECIPANTI AL PROGETTO
Covilha
Portogallo
Italia
Questo manuale è di proprietà ed uso esclusivo della Unione Europea e della Agenzia Nazionale. La
diffusione può avvenire solo all’interno degli Istituti Scolastici e l’uso è riservato a docenti e studenti di
ogni ordine e grado.
I simboli, le icone e le schermate utilizzate in questo volume sono tratte da Archicad 16 con
autorizzazione Claudio Mandelli Education Manager GRAPHISOFT SE Italian Branch Office Via Rossignago
2/a | 30038 Spinea (VE) Italia.
4
PREMESSA
I programmi CAD (Computer Aided Design) sono ormai parte integrante dei
processi progettuali per la realizzazione di edifici di uso pubblico e privato.
Per questa ragione gli studenti che preparano il loro futuro professionale devono
necessariamente acquisire la conoscenza e la capacità di utilizzare tutte le potenzialità
di questi programmi sia per l’esecuzione degli elaborati progettuali, sia per la
modellazione tridimensionale, rendering, animazioni, ecc.
Il risultato finale del progetto è questo manuale, ovvero una guida per immagini che
racconta passo dopo passo, tutte le fasi per realizzare un elaborato progettuale
completo. Infatti la struttura di questa guida ha la peculiarità di essere realizzata
essenzialmente per immagini, sia per renderla immediatamente comprensivo, sia per
usare un linguaggio globale, sia per avere riscontro con le “finestre” del programma
per un uso rapido e corretto.
Alla fine del testo sono raccolti i migliori esempi elaborati dagli alunni delle
scuole partner, realizzati in occasione dell’evento/ meeting finale a Lanciano
(Italia).
Archicad nasce in Ungheria con la società Graphisoft (www. graphisoft. com) per
sviluppare un programma tridimensionale dedicato specificatamente all’Architettura,
superando il concetto di CAD come semplice tecnigrafo elettronico.
5
Archicad riproduce, in un unico ambiente di lavoro, le simulazioni virtuali sia del tavolo
da disegno, sia dell’edificio che viene progettato. L’approccio alla metodologia del
“Virtual Building” si evidenzia subito aprendo il programma poichè si trovano gli stessi
elementi che, nella realtà, compongono l’edificio ovvero muri, pilastri, solai scale,
falde, ecc.
Infine una raccomandazione sui sistemi operativi. Questo testo è realizzato con le
immagini di Archicad 16 a 64 bit poiché per le differenti tecnologie, computer, delle
scuole dei nostri partner, è stato necessario adottare una versione ormai compatibile
solo con Window Vista e XP e quindi obsoleta.
Poiché sia le immagini, la struttura, che la sostanza delle operazioni che qui
proponiamo sono sostanzialmente le stesse, in quanto il risultato non cambia, si
consiglia l’uso di Archicad 19. I requisiti del sistema sono:
Questi requisiti sono essenziali anche per eventuali integrazioni e applicativi come
BIM Server o i motori di rendering esterni, tra cui i principali sono i seguenti.
Infine, come detto, è una guida realizzata da e per gli studenti da me e dai docenti
partner; eventuali imprecisioni o modalità non proprio ortodosse, sono dovute al fatto
che il lavoro è stato realizzato secondo il nostro modo di “vedere, sentire e usare gli
strumenti”.
Una volta in possesso di questi elementi base si potrà sempre consultare il manuale
d’uso del programma (tasto “aiuto” nella barra menu), i diversi e completi testi in
commercio, consultare il forum del portale Archiradar… per diventare un vero esperto
in questo campo.
L’ Autore
6
CORSO DI ARCHICAD
Il Progetto
Si è pertanto pensato di costruire l’opera come una raccolta di lezioni che seguano
passo dopo passo le varie fasi di realizzazione di unità abitative ad un piano, nella
prima parte e, successivamente, una elaborazione su due livelli, più complessa,
arricchita, nelle ultime lezioni, di tutti gli accessori per renderla completa,
presentabile, realizzabile.
Per meglio introdurre questi concetti proponiamo subito le viste di insieme del
prodotto finale, ovvero le piante e i rendering.
7
Pianta piano terra per una abitazione ad un solo livello.
Rendering
8
Pianta piano primo e secondo (per una abitazione a due livelli)
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11
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Capitolo 1
Fig 1
13
Questa che appare è la finestra iniziale o schermata generale che rappresenta il nostro
foglio di lavoro.
Fig 3
Queste barre sono di default e quindi fisse all’interno del piano di lavoro.
Una caratteristica di Archicad sono le “barre mobili” composte da icone e campi di
testo editabile in cui si può inserire, costruire, modificare tutti gli elementi grafici del
disegno; queste barre mobili prendono il nome di “palette”.
14
Esaminiamo più da vicino alcune parti della nostra schermata, cominciando dagli
elementi della “Barra strumenti standard” e della “Barra di stato”.
Nuovo
Preleva Parametri
Fig 5
Fig 6
Linee Guida Mostra / Nascondi
Ispettore
15
Attiva Snap Sottolucido Snap Elemento
Fig 7
Setta Origine
Utente
Taglia elementi
Taglia Estendi Arrotonda Falda Strumenti di Revisione
Finestra 3D Orbita
Fig 9
16
La prima cosa da fare, prima di iniziare qualsiasi operazione di disegno, è la scelta
dello strumento.
Freccia
Area di selezione
Retino
Hotspot
Linea
Spline
Polilinea
Figura
Arco/Cerchio
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Fig 13 STRUMENTI DI COSTRUZIONE (Elementi di base)
Muro Solaio
Falda Trave
Colonna Mesh
Finestra
Finestra d’angolo
Porta
Lucernaio
Oggetto Scala
Quota lineare
Testo
Quota altimetrica
Etichetta
Quota angolare
Zona
Quota radiale
18
Fig 16 STRUMENTI COMPLEMENTARI
Camera Sezione
Dettaglio Alzato
Controllare, infine, nella barra degli strumenti standard che siano attivi gli strumenti
“Mostra/Nascondi Ispettore” e “Misura”( è indispensabile).
Fig 17
Fig 18
Attenzione. Assicuratevi prima di iniziare che le misure siano in metri e gli angoli nel
sistema decimale. Dal menu scegliere Opzioni > Preferenze Progetto > Unità di
lavoro. Nella schermata che appare immettere i valori desiderati ovvero l’unità di
misura e l’unità angolare. Scegliere infine i decimali cioè la quantità di cifre dopo la
virgola (si consiglia 2).
19
Questa rappresentata ora in figura è la pianta del piano terra del nostro edificio da cui
partiamo per realizzare, come detto, la costruzione di una casa unifamiliare ad un solo
livello.
Fig 19
20
Prendete esempio dalla distribuzione interna e dalle quote indicate e
iniziate ad entrare ufficialmente nel mondo Archicad attraverso il
comando più importante: lo strumento MURO.
Fig 20
Per iniziare clicca con il tasto sinistro del mouse sull’icona muro ( nella barra degli
strumenti) poiché è necessario impostare le caratteristiche del muro da disegnare.
Fig 21
21
Per ottenere la finestra di settaggio si può anche cliccare due volte sull’icona muro. In
questa finestra si impostano spessore e altezza del muro che in questo caso sono
rispettivamente di 0,40 m e 2,7m.
Fig 22
22
Osserva cosa contiene questa finestra.
Nel pannello Modello si clicca sull’icona per la scelta dei materiali ove compare una
lista predefinita; puoi lasciare il muro a mattoni o mettere l’intonaco. La soluzione
scelta appare però solo nella vista 3D. Se l’opzione catena è attiva, il muro sarà
composto da un solo materiale, se disattiva ad ogni superficie può essere assegnato
un materiale diverso.
Clicca con il tasto sinistro su un punto qualsiasi del foglio di lavoro e allontanati verso
destra con il mouse. Attenzione: se non appare il rettangolo con distanza e angolo
devi attivare l’icona “ispettore” sulla barra degli strumenti standard.
Fig 23
Fig 24
23
Lascia i tasti e digita una lunghezza di 5,6 metri:
Fig 25
Fig 26
Con lo stesso procedimento realizza gli altri muri della nostra abitazione.
Se ti avvicini con il mouse sul vertice inferiore della parte destra del muro (come in
tutti i vertici e i punti di mezzeria) compare una piccola “v” che indica la corretta
posizione sul vertice.
Fig 27
Quando compare la “v” clicca con il tasto sinistro e allontanati verso l’alto con il
mouse. Per rendere verticale il muro tieni premuto il tasto shift :
Fig 28
Nota: quando si inizia il lavoro la griglia della finestra iniziale è a quadretti piccoli. Per
ingrandire il foglio o il disegno gira la rotellina del mouse; tenendo invece premuta la
rotellina, il cursore diventa una mano e si può spostare il disegno all’interno del foglio.
24
Adesso che il nostro muro è perfettamente
verticale, mantieni premuto il tasto shift, clicca il
tasto “R” e imposta la lunghezza del muro, che in
questo caso è di 11,90 metri. Premi il tasto invio
per ottenere il risultato in figura.
Fig 29
Il muro può essere disegnato, come detto, in varie forme, modi e dimensioni.
Poni attenzione al metodo di costruzione, indicato nelle figure con linea in grassetto e
freccia. Selezionando muro diritto e metodo di costruzione sinistra avremo un muro
che verrà disegnato nella parte sinistra del suo asse. Selezionando i diversi metodi
possiamo
decidere il
modo in cui il
muro verrà
rappresentato.
Fig 30
Fig 31
25
Clicca quindi su un nodo e
appare la paletta:
Fig 32
Fig 33
Devi mantenere dritta la linea principale con shift+R e cliccare in modo che si crei un
punto “0” per la rotazione: quindi si può sia ruotare di esattamente 90°, mantenendo
dalla tastiera shift+R , e sia inserire un valore specifico di angolazione:
Fig 34
26
Fig 35
Fig 36
Fig 37
27
Fig 38
Fig 39
Fig 40
Fig 41
28
Ora continua: muro di 4.50 m ad una
altezza di 1.00 m.
Fig 42
Ora per alzare il muro di un metro si procede così. Deseleziona il comando muro dalla
barra strumenti con Esc e seleziona il muro (che diventa verde): quindi tasto
destro / Muovi e ancora Muovi. Immetti 1,00 metri, sempre con shift + “R”, e
clicca per chiudere.
Fig43 Fig 44
Fig 45
29
Continua con un muro che andrà a chiudere gli ultimi due realizzati; con il puntatore
clicca sul vertice del muro appena realizzato, spostati verso sinistra e quando sarà
perfettamente allineato, INVIO.
Fig 46
Ora realizza un muro di 6.70 m ad una distanza di 0.90 m dal precedente, quindi
procedi con il metodo visto in precedenza, crea il muro e spostalo:
Fig 47
Ora completa il
disegno con gli
ultimi muri
perimetrali;
realizza un
muro di 4.00
m.
Fig 48
Fig 49
30
Collega infine l’ultimo muro disegnato con il vertice del primo, con lo stesso sistema
sin qui visto, e completa il perimetro della pianta per ottenere il seguente risultato:
Fig 50
Fig 51 Fig 52
31
Spostati ora nella parte superiore dell’edificio e
procedi allo stesso modo: crea il muro di m 4,10 e
spostalo di 4,50 m
Fig 53
Per concludere con i tramezzi di spessore 0,30 m realizza gli ultimi due come in
figura:
Fig 54
32
Per completare la pianta, cambia ora lo spessore del muro a 0,20 m; quindi apri la
finestra dei settaggi muro e modifica lo spessore.
Fig 55
33
Ora la nostra pianta è pronta.
Fig 56
34
Lezione 1.2 Porte e Finestre
Fig 57
Fig 58
35
Seleziona il tipo di porta
(esempio Porta a 2 Ante
asimmetrica 16) e inserisci
le misure desiderate: in
questo caso sono 1,50 per
la larghezza e 2,10 per
l’altezza. Attenzione
all’anteprima.
Premi OK.
Nella sottocartella
”Settaggi Porta a
Battente” e poi nella
sezione “Tipo Anta e
Maniglia” si può scegliere
tra diversi tipi di pannelli
per l’anta e diverse
maniglie.
Fig 59
Fig 61
Fig 60
36
Dopo aver cliccato con il tasto sinistro comparirà un simbolo che rappresenta un
occhio: clicca nuovamente con il tasto sinistro facendo attenzione a cliccare nella
parte interna del perimetro per indicare che la porta si aprirà verso l’interno e non
viceversa. Cliccando sulla parte selezionata compaiono barre mobili o palette; possono
essere utili poiché ad esempio, selezionando la porta e utilizzando il comando “Muovi”,
si può spostare la porta.
Fig 62
37
Supponiamo di essere arrivati a questa soluzione:
Fig 63
Ovviamente le due porte evidenziate, così ravvicinate, possono creare problemi nei
percorsi: per eliminare il problema vediamo come si procede per inserire una porta
scorrevole.
38
Apri la finestra dei settaggi e scegli “Porte Scorrevoli” e “Porta Scorrevole a
Scomparsa 16”; imposta le misure e tutto ciò che vuoi modificare, clicca su OK e
automaticamente la porta verrà modificata.
Fig 64
39
Questa in figura è la pianta definitiva completa.
Fig 65
40
Lezione 1.3 FINESTRE
Adesso procedi con l’inserimento delle finestre, che avviene
utilizzando lo stesso procedimento visto per le porte.
Fig 66
Fig 67
41
Scegli la “Finestra a 2 Ante 16” e completa la piantina con l’inserimento delle
finestre. Ovviamente per le camere le finestre hanno una dimensione standard,
mentre per il bagno possono essere più piccole e per il soggiorno più grandi. Nella
figura è rappresentato un esempio che puoi modificare a piacimento.
A questo punto non resta che procedere con l’inserimento in pianta che avverrà come
spiegato per le porte. Per fare una copia della finestra e aprirla sullo stesso muro,
selezionala, clicca su un lato e premi Ctrl. Apparirà un +; trascina la finestra e clicca.
Con lo stesso sistema si può anche copiare l’intera pianta e metterne una copia sul
foglio di lavoro. Nella sottocartella “Settaggi Finestra” possono essere fatte tutte le
modifiche che vuoi come ad esempio le spallette o l’inserimento delle persiane.
Fig 68
Infine per salvare il disegno vai nella barra in alto. Da Archivio /Salva con nome,
ad esempio, sul desktop. Inserisci un nome e salva.
42
Capitolo 2
ARREDO, RETINI, QUOTE, TESTO, STAMPA
Lezione 2.1 Arredi Interni
Fig 69
Fig 70
Fig 71
43
Da “settaggi default oggetto”, nella cartella “parametri” è possibile definire tutti i
particolari dell’oggetto, come le dimensioni, il materiale, le rappresentazioni in 2d e in
3d, ecc. Quindi in “anteprima e posizionamento” inserisci le dimensioni del tavolo:
Fig 72
Presta attenzione alla X nera con riquadro; indica il punto ove l’oggetto viene
posizionato in pianta. Dalla lista parametri apri “Rappresentazione 2D”, clicca sulla
freccia per far apparire la sottocartella e “penna bordo” per modificare il colore della
linea del perimetro dell’oggetto selezionato poiché, a volte, il colore di default non è
nero, ma verde. Attenzione che accanto ai colori compare anche lo spessore del
pennino.
Fig 73
44
In “Pianta e sezione”si
modificano lo spessore ed il
colore da attribuire agli
elementi sia in pianta che in
sezione,
Fig 74
Fig 75
45
Clicca ora nel punto in cui vuoi inserire l’
oggetto; clicca sul tasto “Esc” dalla
tastiera per disattivare il comando.
Fig 76
Fig 77
Fig 78
46
Clicca nel nodo dal quale vuoi avvenga
la rotazione; appare una linea guida
in base alla quale puoi scegliere l’
angolo di rotazione.
Fig 79
Fig 80
Fig 81
47
Inseriamo ora le sedie per introdurre il
metodo per inserire oggetti sotto
altri oggetti.
Fig 82
Dalla libreria, procedendo con il metodo visto per il tavolo, inserisci una sedia; dalla
sottocartella “sedute 16” scegliamo “Sedia Design 01 16”. Ricordarsi di cambiare in
nero “Penna di contorno”.
Fig 83
48
Per creare un’altra sedia o seguiamo lo stesso procedimento o eseguiamo un
copia/incolla della sedia precedente con shift per mantenere l’ortogonalità;
posizioniamo la sedia accanto alla prima. E’ evidente che se vogliamo posizionare le
sedie in posizione precisa possiamo metterle a bordo tavolo e, con shift + R,
immettere la distanza.
Fig 84
Se le sedie appaiono al di sopra del tavolo seleziona il tavolo stesso > tasto
destro> ordine visualizza > porta avanti, per attivare l’opzione.
Fig 85
49
Fig 86
Seleziona le due sedie (una alla volta con shift) >tasto destro >muovi > specchia
una copia.
Fig 87
50
Posizionando il cursore lungo il bordo del tavolo compare un piccolo segmento che ci
indica la mezzeria di esso. Cliccando nel punto centrale compaiono due rettangoli che
rappresentano le sagome della sedia. Con shift per mantenerle diritte clicchiamo sul
lato lungo al centro del tavolo.
Puntare sul centro (quando si aggancia lo snap del centro del tavolo vicino al
puntatore appare una “v”) e con shift più clic per concludere e posizionare le sedie
nell’altra parte del tavolo.
Fig 88
Fig 89
Fig 90
Fig 91
51
Per esercizio procediamo mettendo due sanitari nel bagno. Da 1.6 impiantistica
16>Bagno>wc, bidet, orinali scegliamo il sanitario (ad esempio WC 16) e con il
metodo visto in precedenza posizioniamolo. Ovviamente, come per ogni elemento
Archicad possiamo apportare modifiche, come ad esempio nella sezione Settaggi Wc
possiamo modificare il tipo di wc ed il tipo di sciacquone.
Fig 92
52
Ricordarsi altresì in “Simbolo” e “Superfici Sezionate” di cambiare colore (nero) ai
rettangolini. Per mettere gli elementi a distanza precisa vale sempre lo stesso
concetto: si affiancano i due elementi, si selezionano, comando muovi e con shift + R
si immette la distanza.
Fig 93
Fig 94
53
Scegliamo infine il secondo sanitario e, come rappresentato e definito nella
schermata, posizioniamolo in pianta secondo le procedure appena illustrate.
Fig 95
Infine per alcuni mobili, poltrone e credenze, ad esempio, si possono modificare anche
i piedi, la facciata, le maniglie, sempre in Settaggi Generali della schermata dei
Settaggi. Per esercitarsi conviene arredare tutta la pianta anche in vista dei
rendering interni. Si propone come esempio la seguente soluzione. Fig 96
54
Lezione 2.2 Retini
Fig 97
- retino pieno;
- retino vuoto;
- retino a gradiente
lineare
Fig 98
55
Nella finestra di dialogo Settaggi Retino è possibile aggiungere il “testo
superficie”; al termine del disegno del retino apparirà un cursore a forma di martello
che consentirà di posizionare il testo con un clic. L’unità di misura e la precisione
della misura della superficie sono definite in Opzioni> Preferenze>
Quotature.
Fig 99
56
Fig 100
Fig 101
57
Fig 102
Fig 103
58
Supponiamo infine di voler mettere una pavimentazione al bagno.
Fig 104
Fig 105
Fig 106
59
Selezioniamo il bagno e clicchiamo in un nodo (vertice o spigolo del bagno) nella
palette > segmenti diritto e clicca in tutti gli spigoli del bagno sino a chiudere
ritornando al punto iniziale. Se è inserito il metodo rettangolo puoi anche cliccare su
uno spigolo; clicca su quello opposto ed il retino verrà comunque inserito. Cliccando si
inserisce il retino.
Fig 107
Fig 108
Fig 109
60
Per inserire i metri quadri di superficie, da settaggi default > retino vuoto, cliccare
ed attivare la casella mostra superficie.
Fig 110
Per ingrandire o
modificare il valore lo si
seleziona, quindi tasto
destro > Settaggi
Testo Quota > click >
Contenuto Cartella >
Testo personale; si
inserisce il valore e ok.
Fig 111
61
Lezione 2.3 Quote
Dalla barra degli strumenti seleziona il comando “Quote”;
serve, appunto, a quotare tutti gli elementi.
Fig 112
Fig 113
62
In particolare attenzione al pennino (mettere colore nero) e all’altezza delle
quote (M =3.00 mm). Un elemento molto importante è “Visualizza anche
l’altezza delle aperture” (in Dettagli quota) in quanto questo comando permette di
quotare porte e finestre.
Dopo aver scelto tutti i parametri clicca su OK e appare, al posto della solita freccetta
del mouse, una crocetta. Fig 114
Fig 115
Fig 116
63
Ora puoi iniziare a quotare il progetto. Con la crocetta che appare seleziona tutti gli
spigoli da quotare. Su ogni spigolo selezionato apparirà un pallino, cliccando due volte
in punto esterno del disegno appariranno le quote.
Fig 117
64
Lezione 2.4 Testo
Fig 118
Fig 119
65
Ora non avremo più la freccetta del mouse, ma la crocetta; puntala in un punto
qualsiasi del foglio e trascinando il mouse si formerà un rettangolo: quando il
rettangolo avrà raggiunto le dimensioni desiderate clicca nuovamente e
apparirà il luogo ove scrivere, in formato Word.
Fig 120
Fig 121
Fig 122
66
Come esempio si propone la solita pianta riportata in figura.
Fig 123
67
Lezione 2.5 Stampa
Fig 124
Fig 125
68
Da qui puoi cambiare la
stampante e le relative
impostazioni cliccando su
Proprietà, impostare il
formato del foglio ed il
suo orientamento. Una
volta che hai terminato di
scegliere tutte le
impostazioni desiderate
clicca su OK e torna alla
precedente schermata.
Fig 126
Fig 127
69
Puoi anche inserire l’intestazione o il piè di pagina e modificare i relativi parametri
cliccando su settaggi. Possiamo inoltre decidere la qualità della stampa ed il numero
di copie. Nell’area “Disposizione“ vediamo immediatamente la posizione del disegno
sul foglio che possiamo spostare con le freccette di posizionamento e con i parametri
visti precedentemente.
70
Dal riquadro bordato in rosso, è possibile caricare gli oggetti dello specifico settore,
ovvero soltanto oggetti per la cucina, per il soggiorno, le camere. ecc.
Supponiamo di voler caricare una serie di oggetti per il soggiorno. Nella “Category”
andiamo a cliccare la voce “Chairs, Tables, Sofas”, come riportato nell’immagine
seguente.
Fig 129
Fig 130
71
Si clicca nuovamente sulla figura bordata di rosso nell’immagine precedente, fino ad
ottenere la seguente schermata:
Fig 131
Fig 132
Si esegue ora il normale download e quindi si apre il file scaricato, che risulterà
zippato. Una volta aperta la cartella del download, usciranno una serie di file: si
prende in considerazione solo quello bordato in rosso nella figura sottostante, ovvero
il file con estensione “.gsm”:
72
Fig 133
Una volta salvato il file sul desktop, si torna sull’interfaccia di ArchiCAD per poter
caricare l’oggetto scaricato nelle librerie di base.
Cliccando due volte sul comando “si aprirà la schermata riportata Fig 134. Si andrà poi
a cliccare sull’icona “Carica altro Oggetto”, quadratino rosso in figura.
Fig 134
73
Si apre la seguente schermata:
Fig 135
Una volta caricato l’oggetto, si procede con l’inserimento nella pianta, come per tutti
gli altri oggetti.
74
Capitolo 3
SOLAIO E PAVIMENTO, SEZIONE, PROSPETTO,
ASSONOMETRIA, PROSPETTIVA.
Fig 136
Fig 137
75
Quando si attiva la casella si può inserire il valore.
Per un solaio di copertura metti uno spessore
0.30 m. e una altezza di metri 3,00 (2,70 + 0,30)
a “piano corrente” (Fig 137); se lasci il valore zero
inserisci un pavimento.
Nella barra delle informazioni possiamo scegliere tre metodi di costruzione: poligonale,
rettangolo oppure rettangolo ruotato.
Fig 140
76
In figura 141 un esempio per un solo pezzo di copertura (o di pavimento con quota
nei settaggi pari a 0.00).
Si procede come visto per i retini, cliccando spigolo per spigolo. Si clicca cioè su un
nodo di partenza e usando shift per mantenere la verticalità e/o l’orizzontalità, si
clicca sul nodo dove il perimetro cambia direzione (allo spigolo successivo la matita
diventa nera). Continua a cliccare nodo per nodo sino a chiudere il perimetro come
evidenziato in figura 142.
Fig 143
77
Un solaio di copertura è evidente che non può essere costruito a filo del muro. E’
necessario aggiungere una sporgenza.
Selezionare tutta la pianta per mettere in evidenza i nodi (pallini neri).
Per fare la sporgenza, o CORNICIONE, prendiamo un nodo (spigolo) > palette >
muovi nodo > shift + R > immettere una sporgenza, ad esempio di 0.50, >
invio. Questa operazione deve essere fatta per ogni nodo (spigolo) di tutto il
perimetro, oppure con shift + mouse ci si può allineare al nodo precedente.
Se il solaio combacia con un nodo del muro bisogna modificare la posizione del nodo
con “tab” (pulsante della maiuscola sulla tastiera) come elemento di selezione.
Fig 144
Fig 145
Fig 146
78
Per inserire i materiali in ogni stanza, procedi ora nodo per nodo, come visto in
precedenza. Delimita una zona per volta; ad esempio inizia con il pavimento della
zona giorno inserendo il marmo. Delimita la successiva zona, bagni, cambia materiale
e così via procedi per le camere.
Fig 147
Fig 148
79
Lezione 3.2 Sezione
Per ESEGUIRE una sezione del progetto seleziona “Strumento sezione” dalla barra
strumenti; cliccando due volte sull’icona appare la solita finestra di
default.
Fig 149
Fig 151
80
Nella cartella “Marker” (in Fig 151 nella pagina precedente) scegli innanzitutto la
linea di orientamento della sezione: ad esempio Punto & Linea oppure con la freccia
piccola nera scegliere la tipologia della linea. Quindi scegli “Continua o Segmentata”
e “Testa Marker alle estremità”.
Fig 152
Successivamente imposta il
carattere ( tipo Word) e
l’altezza sia per il carattere
che per il simbolo.
In “Testa Marker” scegli il
simbolo, cioè lo stile da
attribuire alla sezione, con la
freccia piccola nera in basso a
destra; ad esempio Stile 3.
Fig 153
81
Fig 154
Per vedere la Sezione seleziona la linea della sezione, anche se si vede appena, ci
clicchi sopra con il tasto destro del mouse; appare una finestra dalla quale
selezioni “Apri Sezione”.
Fig 155
Se le frecce e/o le lettere sono troppo grandi o troppo piccole con tasto
destro > Settaggi Sezione selezionata > marker > cambia le dimensioni, per
tentativi, finchè non vanno bene. Il computer, infine, svilupperà la sezione
automaticamente. Per tornare in pianta clicca F2.
82
SEZIONE A –A
Fig 156
Fig 158
Senza nessun strumento attivo si può ora cancellare semplicemente col tasto Can,
dopo aver selezionato la parte interessata, ogni parte ritenuta superflua. Si ricorda
infatti che in sede di presentazione un progetto deve essere strutturalmente “pulito”.
83
Ricordarsi che le sezioni devono essere sempre quotate verticalmente. Esempio con
Sezione B-B pulita dall’arredo e quotata.
Fig 159
Fig 160
Fig 161
84
Seleziona la linea > Apri Alzato > Invio. Nel prospetto devono essere inserite le
ombre.
Fig 162
Anche il prospetto come la sezione, per poter eseguire le operazioni, deve essere
portato sul foglio di lavoro, ovvero dove sono la pianta e la sezione; ripetere l’iter
visto in precedenza per la sezione.
Fig 163
Selezioniamo un retino come in figura > tasto destro > settaggi selezione
retino:
85
Fig 164
Appare la seguente schermata:
Fig 165
86
Clicca sulla piccola freccia di “Sfondo” e seleziona il retino “Pav. in tavole”
Fig 166
Prima di chiudere devi cambiare colore del retino altrimenti bianco su bianco non si
vedrà nulla; grigio per un prospetto in bianco e nero.
Fig 167
87
Il risultato è il seguente:
Fig 168
Per inserire il colore procedi nel seguente modo. Seleziona la parete del prospetto >
tasto destro > settaggi selezione retino; clic e appare la finestra in figura nella
quale devi modificare il retino con un retino pieno. Clicca sul tasto “Sfondo” >
freccia piccola > Retini Pieni > Primo Piano (il tasto “Sfondo” prende il nome
“Primo Piano” e viene memorizzato).
Fig 170
88
Successivamente si sceglie il colore. In linea con Primo Piano vi è una penna nera
con il retino, un numero e un tasto dello stesso colore di Primo Piano. Clicca su
tasto e appare la scelta dei colori per la parete; in figura è riportato il colore 114.
Clicca su OK e Invio.
Fig 171
Nel caso in cui il retino non venga visualizzato nel prospetto basta selezionare il muro
> tasto destro > ordine di visualizzazione > porta sotto.
A differenza delle sezioni il prospetto deve avere le ombre per dare un senso di
profondità.
E’ necessario pertanto inserirle prima di realizzare il prospetto (o dopo), nel seguente
modo.
89
Doppio clic sullo strumento Sezione o Alzato per avere la finestra di Settaggi Default
Sezione / Alzato.
Fig 173
90
Questo esempio è stato fatto con il prospetto frontale; per esercizio si può provare
con gli altri prospetti, eventualmente cambiando sia il colore per vedere le differenze,
sia le ombre, sia usando materiali diversi.
Nei prospetti realizzati compaiono le persiane alle finestre. Vediamo ora come inserirle;
clicca sul vertice della finestra e apri Settaggi Selezione Finestra.
Fig 175
Scorrendo con le frecce le diverse pagine della finestra dei settaggi, arrivi a Opzioni
Battente; clicca e scegli l’opzione Settaggi Oscuramento.
91
Fig 176
Fig 177
Puoi inserire ora le persiane cliccando sulle pareti o direttamente nel 3D.
Se vuoi cambiare il colore alle persiane seleziona l’ultimo pulsante a destra nella
barra dei settaggi oscuramento e si aprirà la seguente finestra.
92
Fig 178
Fig 179
93
Puoi ad esempio provare con il colore blu .
Fig 180
Come accessorio puoi aggiungere la maniglia alla porta; apri porta > Settaggi
default Porta.
Fig 181
94
Vai su settaggi porta a battente e scorri le pagine fino ad arrivare a tipo anta e
maniglia; clicca su maniglia e si aprirà la finestra in figura, dove puoi scegliere la
maniglia che preferisci. Ricordati che poi, cliccando, la porta si apre.
Fig 182
95
Lezione 3.4 Assonometria 3D
Fig 183
96
Fig 185
Se ti sposti nella parte inferiore trovi l’immagine dell’edificio al centro di due orbite;
su una è posizionata la telecamera, sull’altra invece il sole. Spostando la telecamera
sull’orbita la costruzione subirà una rotazione sul piano e lo stesso può essere fatto
cambiando il valore dell’azimuth. Spostando il sole invece si va a modificare la
posizione dell’ombra e della luce e lo stesso può essere fatto cambiando i valori in
azimuth sole. Clicca sull’icona in basso “Sole” e appare la finestra “Sole”:
Fig 186
97
Clicca infine sull’icona “Assonometria” e
automaticamente il computer elaborerà
l’ immagine tridimensionale.
Fig 187
Fig 188
Fig 189
Fig 190
98
Lezione 3.5 Prospettiva
Fig 191
Per creare una vista prospettica si può, come prima, entrare in “Settaggi Proiezioni
3D” e cliccare su “Settaggi Prospettiva” oppure cliccare sull’icona Prospettiva in
Fig 184 e quindi su “Visualizzazione 3D”, nella barra in alto, > “ Settaggi
Proiezioni 3D”. In ogni caso appare la schermata in Fig 186.
Fig 192
Fig 193
99
Quindi clicca su OK e torniamo in pianta;
clicca sull’icona “Prospettiva” ed il
computer genererà l’immagine.
Fig 194
Fig 195
Lezione 3.6 Spaccato Assonometrico
Fig 196
Fig 197
100
Si apre la finestra “Piani di Taglio 3D”,in figura, che è suddivisa in quattro
quadranti dove si vede una vista frontale, una vista laterale ed una vista in pianta
del progetto.
Fig 198
Nel primo quadrante si seziona l’immagine nel punto in cui si vuol generare
lo spaccato assonometrico tracciando una linea orizzontale con shift + R, come
in Fig 199. Fig 199
101
Dopo aver tracciato la linea appare un occhio al posto della solita freccetta del
mouse; si clicca in un punto qualsiasi, purché al di sopra della linea tracciata, per
generare lo spaccato dell’immagine.
Fig 200
102
Esempio di spaccato assonometrico:
Fig 202
Si ripete la procedura per ritornare alla schermata “Piani di Taglio 3D” e si clicca sul
pulsante “Cancella tutti i piani di taglio”; si realizza quindi una nuova linea (ad
esempio obliqua) e si procede come visto precedentemente.
103
Capitolo 4
EDIFICIO A DUE PIANI, GESTIONE DEI PIANI, SCALE
ACCESSORI
Fig 203
(Questo procedimento
può essere abbreviato
cliccando sul pulsante
Settaggi che trovi
nella barra del
Navigatore in Fig
204); con tutti e due i
metodi si apre la
finestra in Fig 205.
Fig 204
Fig 205
104
Il nuovo piano è stato
creato: rinominalo Piano
Primo, e imposta il suo
dislivello a 3,00m (per i
diversi piani il valore del
dislivello deve essere
sempre di 3,00m dato che
l’altezza di un piano si
ottiene dai 2,70 m del
muro più i 30 cm del
solaio).
La voce Elevazione indica
la quota del piano (es. il
piano terra è a una quota
0,00m, mentre il piano
primo è a 3,00m, il
secondo 6.00 m, ecc.)
Fig 206
Fig 207
Fig 208
105
Fig 209
Puoi cominciare a disegnare il piano primo sulla trasparenza partendo dallo spigolo in
alto a sinistra dell’edificio; disegna un muro di 11.60 m
Fig 210
Fig 211
106
Procedi e completa la pianta con le misure riportate in figura, ma fai attenzione
alla parte lasciata “aperta” perché la chiuderai con un muro curvo.
Fig 212
Fig 214
Mantieni selezionato il comando muro
cambiamo la geometria con “Curvo”:
Fig 213
107
Fig 215
Fig 216
108
Si possono ora disegnare i muri interni. Per velocizzare le operazioni è qui riportata
la pianta quotata con tutte le misure dei muri interni, con uno spessore di 0.20 m.
Fig 217
Per avere la vista del solo piano realizzato si può eliminare il sottolucido da
“Visualizza” e togliere il segno di spunta a “Sottolucido, ma conviene ancora
mantenerlo per completare il lavoro.
109
Lezione 4.2 Porte Finestre Solai Prospetti
Per concludere la pianta inserisci le porte e le finestre, secondo l’esempio in figura, e
con i metodi visti nella lezione precedente.
Fig 218
Fig 220
110
Ora puoi disegnare un muro per chiudere il
balcone, dritto o, come nell’esempio, anche
curvo. Per facilitare questa operazione, dalla
barra degli strumenti, seleziona il “comando
linea” per creare delle linee di costruzione;
procedi a disegnare una prima linea tra i due
muri già disegnati e una seconda sulla mezzeria
della prima, perpendicolare a questa, e lunga
0.90m.
Fig 221
Seleziona il comando muro dalla barra degli strumenti, impostando altezza 0.90m e
spessore 0.10m, e dalla barra delle informazioni seleziona il metodo di costruzione
“Curvo – Circonferenza” :
Fig 222
Fig 223
Fig 224
111
Clicca nuovamente e il muro verrà inserito; quindi cancella le linee di costruzione e
disegna il pavimento del balcone con i criteri visti nella lezione precedente
(ricordati che sei al piano primo).
Fig 225
Per disegnare invece il perimetro del terrazzo, riportiamo tutte le misure necessarie
per la costruzione (Fig 226).
Ovviamente anche in questo caso si tiene conto del sottolucido per avere una “guida”
per disporre i muri.
112
Fig 226
Fig 227
113
Consultare, comunque, la voce “Solaio” della lezione 3, sia per eseguire i pavimenti
che il solaio del terrazzo, poiché la procedura è identica.
Seleziona (solo le parti se intendi diversificare i materiali) e clicca su tutti i vertici del
perimetro interessato. Ad esempio nella sezione “Modello” di “Settaggi di Default”
puoi inserire parquet nella camere e piastrelle nel bagno, mentre sia nel balcone che
nel terrazzo occorrono piastrelle da esterno come le “piastrelle in cotto” (vedi il
successivo paragrafo 4.3).
Fig 228
Per avere una vista d’insieme, come controllo del lavoro svolto, apri l’assonometria
dalla finestra 3D; dovresti ottenere il risultato di Fig 230.
Fig 229
114
Fig 230
Fig 231
115
Questo è l’esempio del primo prospetto.
Fig 232
Fig 233
Come puoi vedere un prospetto è “pulito”: puoi quindi inserire il colore alle pareti e le
ombre. Per esercizio si consiglia di eseguire anche le sezioni.
116
Lezione 4.3 Arredi
Terminata la pianta del piano primo puoi arredarla; dalla barra degli strumenti apri il
comando “Oggetto” e inserisci tutti gli arredi (necessari per i successivi rendering
interni). In figura un esempio di arredo completo del piano primo.
Fig 234
Come conseguenza della sistemazione del piano primo, devi fare alcune piccole
modifiche al piano terra. Ad esempio ora ci sono troppe camere; quindi conviene
sostituirne una con uno studio (in basso a destra). Puoi anche introdurre i pavimenti
e colorare gli arredi; in figura il nuovo esempio della pianta arredata.
117
Fig 235
Piano terra
Piano primo
Fig 236
118
Negli esempi manca ancora la copertura (il tetto) che sarà oggetto della
prossima lezione.
Fig 237
119
Lezione 4.4 Le Scale
Per inserire una scala, clicca sull’icona “SCALA” nella barra degli
strumenti.
Fig 238
Fig 239
120
Nella schermata è possibile scegliere la tipologia di scala da utilizzare, impostare
le dimensioni, i materiali, ecc… Nella Libreria Archicad clicca su “Scale Complete
16” e scegli, come esempio, una Scala Forma a U 16.
Fig 240
Fig 241
121
Se il vano è troppo piccolo o grande o se la posizione non è esatta, puoi adattare la
scala selezionandola e usando i comandi della paletta per muoverla, allargarla o
restringerla, ecc.
E’ necessario ora creare un foro per salire al piano superiore; vai nella pianta piano
primo e seleziona il solaio interessato. Attiva il comando solaio dalla barra degli
strumenti, attiva il metodo poligonale e posiziona il cursore ad una estremità della
scala, come in figura.
Con il comando attivo spostati nodo per nodo sul perimetro della scala, ritorna al
punto di partenza e quando la matita del cursore diventa di colore nero clicca, per
ottenere il risultato di Fig 243. Quando la parte di solaio è di colore bianco vuol dire
che il vuoto è stato creato.
Come puoi notare, per esigenze costruttive, nella parte del piano primo il vuoto scala
non è completo, per permettere l’accesso alle stanze; in figura 244 il risultato.
122
Fig 244
123
Lezione 4.5 Crea Scala
Fig 247
Fig 248
124
La prima cosa che puoi notare è la quantità di notizie richieste; per il momento
controlla solo il dislivello da superare (3,00 m) e il rapporto tra la pedata e l’alzata
del gradino. Un volta definite le misure clicca sul “lucchetto” per bloccarle.
Come puoi vedere una parte della scala è evidenziata grigia e tutti i gradini
compresi sono inclinati; i gradini in bianco sono perpendicolari alla linea di passo
(linea che indica il verso di salita).
Si può modificare l’intervallo dei gradini irregolari con il mouse. Sposta il cursore
all’interno di un gradino grigio e clicca; quando le pedate diventano bianche
l’intervallo si riduce e il gradino assume una forma regolare trapezoidale.
Fig 251
Fig 252
125
Ora la nuova scala è salvata in “Libreria
Incorporata”; sotto questa voce, in Librerie
collegate, vi è invece la solita libreria Archicad
16 di default.
Fig 253
Fig 254
Se scegli Smussato e
Arrotondato appare un campo
editabile per inserire i valori.
Fig 255
126
In questo caso con “Arrotondato” si ottiene il risultato in
figura. OK per chiudere e vedere il risultato sia in pianta
che in 3D.
Fig 258
Fig 259
127
Esaminiamo ora i pulsanti a sinistra della schermata. Il primo è quello
già visto e che permette di inserire tutti i dati della scala.
Fig 260
Fig 262
128
Con questa finestra si può scegliere come rappresentare la scala in pianta (20 tipi), il
simbolo di inizio e fine della linea di passo e gli attributi per le penne (si consiglia
sempre il colore nero ove compaiono quadrati o rettangoli colorati).
Fig 263
Con questa finestra, infine, possiamo sistemare la ringhiera (in metallo o legno) e,
come in questo caso, mettere i montanti: si consiglia montanti e pannelli o, meglio,
“Ringhiera con montanti”.
Fig 264
129
Una volta sistemati tutti i settaggi puoi tornare in pianta, togliere la vecchia scala e
sistemare nel vano la scala appena creata.
Fig 265
130
Puoi verificare il risultato in 3D:
Fig 266
131
Lezione 4.6 Scala a Chiocciola
Esaminiamo ora un’altra importante tipologia la scala a chiocciola (di default), sia
perché è una tipologia di scala molto diffusa, sia perché ha un procedimento diverso
per creare il vuoto.
Ritorna alla barra degli strumenti, seleziona il comando Scala ed apri i settaggi di
default; dalla libreria “Scale complete 16” scegli la “Scala forma a Spirale 16”,
(Fig 269) imposta le dimensioni, i materiali, i vari accessori e tutte le personalizzazioni
che preferisci. Clicca su OK.
Fig 269
Fig 270
132
Traccia una linea dal centro sino al perimetro
dove finisce il verso di rotazione della scala e
clicca. Con il comando della paletta, “arco per
punto centrale”, attivato si forma un cerchio;
dal perimetro torna al centro della scala finchè il
cerchio coincide con il perimetro e clicca.
Fig 272
Fig 273
Fig 276
133
Ricordarsi che nel piano di arrivo occorre sistemare una ringhiera poiché c’è il vuoto
della scala.
Clicca due volte sul comando “Oggetto” e nella finestra di settaggi di default,
nell’elenco delle librerie a sinistra, cerca “1.4 Strutture 16”, clicca sulla cartella
“Steccati e parapetti 16”. Scegli la ringhiera e in “Settaggi Ringhiera” metti i
valori per la lunghezza e l’altezza, nel nostro caso 1,00 m e 0,90 m.
Fig 279
134
Per esercizio si può pensare di spostare
l’ingresso, nella pianta al piano terra, e
posizionare la scala a chiocciola come in
figura, per permettere l’accesso diretto al
terrazzo.
Fig 280
Fig 281
Fig 282
135
Lezione 4.7 Accessori (Complementi d’arredo)
In questo paragrafo vogliamo introdurre un metodo per usare come arredi elementi
particolari di complemento o accessori, come ad esempio un vaso di fiori su un
tavolo e un quadro alla parete.
Fig 284
Fig 285
136
Inserisci, in Anteprima e
Posizionamento a “Piano
corrente”, l’altezza del
piano di posa del vaso di
fiori che deve coincidere con
l’altezza del piano del tavolo,
ovvero 0.45 m. Gli altri valori
sono standard e fissi, puoi
cambiare solo l’altezza della
composizione (0,60 m). Ok
per chiudere. Nota che nella
schermata a destra in figura,
il vaso non è rappresentato in
pianta, come prima, ma in
assonometria; ti consiglio di
provare tutti i pulsantini a
lato per vedere le altre viste.
Fig 286
Torna in pianta e clicca sul tavolo. Se non ti piace la posizione puoi selezionare il
vaso e con il tasto destro > muovi e ancora muovi per sistemarlo al centro o in un
angolo del tavolo.
137
Come puoi vedere in pianta il disegno non è significativo, occorre verificare in 3D.
Clicca in Assonometria e Orbita per ottenere la vista in figura. Anche nel 3D si può
spostare l’oggetto con seleziona > tasto destro > muovi > muovi.
Fig 290
Fig 291
138
Supponiamo ora di voler inserire
un quadro sulla parete accanto alla
finestra.
Fig 292
Fig 294
Doppio clic sul comando “Oggetto” per aprire la finestra “Settaggi default Oggetto”.
Come per il vaso, nella “Libreria di base 16” scegli “Ornamenti 16” e come puoi notare
c’è un solo quadro: clicca su “Quadro 16”. Ti ricordo che nella seconda lezione è
presente un paragrafo che ti permette di arricchire la libreria con molti e nuovi arredi.
139
Fig 295
Attenzione sulla destra alla voce “Relativo”: questo valore angolare è importante
poiché varia a seconda della posizione della parete. Nel nostro caso 180,00°; clicca su
OK per chiudere.
140
Torna in pianta e doppio clic sulla parete; verifica in assonometria.
Fig 297
Ti ricordo che se selezioni il quadro e con il tasto destro > muovi > muovi, puoi
spostare la posizione.
Questo è il quadro di default, ma ovviamente si possono inserire altre
immagini anche personalizzate; vediamo come.
Fig 298
“foto edi”
Questa immagine deve essere ora caricata nella libreria di Archicad. Dal menù
“Archivio” > “Librerie e Oggetti” > Gestore della Libreria e clic.
141
Fig 299
Fig 300
Fig 301
142
Nella finestra “Gestore della Libreria” clicca
infine su Ok. Come puoi notare sotto la voce
Libreria Incorporata ora esiste l’immagine con
denominazione.
Apriamo ora la finestra “Settaggi default
Oggetti”, clicca su “Ornamenti 16” e “Quadro
16” e apri “Parametri”; alla voce “Usa
Immagine Personale” clicca il quadratino e
attiva il comando.
Fig 302
Fig 303
Fig 304
Fig 305
143
Ingrandisci l’immagine per controllo.
Fig 306
Fig 307
Fig 308
144
Puoi controllare in dettaglio sia in assonometria sia orbitando; puoi anche cambiare il
divano come in figura:
Fig 309
Fig 310
145
[Digitare il testo]
Capitolo 5
Coperture e Tetti
Per creare una copertura o un tetto, seleziona dalla barra degli strumenti lo
strumento Falda.
La forma geometrica di un tetto, ossia della superficie di copertura di un edificio, viene
determinata da una o più superfici piane inclinate, dette falde. Le falde si realizzano
sempre con la stessa pendenza, partendo da linee di gronda che hanno lo stesso
livello. Il tetto può essere a padiglione, ovvero con tante falde quanti sono i lati del
perimetro dell'edificio, o a falde separate.
In questa lezione esaminiamo le diverse possibilità per la costruzione di un tetto,
ovvero la copertura classica a padiglione, la costruzione del tetto con struttura in
legno, un tetto a falde separate.
Si apre la solita
finestra delle
impostazioni da cui è
possibile modificare
tutto ciò che riguarda
la falda: altezza da
terra, pendenza,
spessore, materiali,
ecc…
Fig 311
Fig 312
146
[Digitare il testo]
Nella seconda parte puoi impostare lo spessore e la pendenza della falda ( si consiglia
un angolo α di 16% per una pendenza compresa tra 30° – 45°).
Fig 313
* Non sempre questi ultimi valori sono modificabili; in questo caso è necessario
andare a STRUTTURA e in “Retini Sezione” immettere un retino che non rientri
nella sottocartella “Strutture composte” altrimenti, ripeto, i valori non sono
modificabili.
Fig 314
Fig 315
147
[Digitare il testo]
Fig 316
Nota che il muro curvo è stato tagliato con un segmento diritto: più avanti vedremo il
procedimento per seguire la forma del muro. Una volta chiuso tutto il perimetro e
ritornato al punto di partenza clicca e appare il tetto a padiglione.
Fig 317
148
[Digitare il testo]
Fig 318
Vista in 3D:
Fig 319
149
[Digitare il testo]
Puoi ora anche apportare modifiche alla forma del tetto, per esempio creare una
curva che segua il muro sottostante. Seleziona il tetto che, come al solito, diventa
verde:
Fig 320
Una volta selezionato il tetto vai sulla parte interessata, cioè quella riportata in figura,
dove si seleziona la linea verde continua.
Fig 321
150
[Digitare il testo]
Una volta selezionata la linea appare la paletta; clicca sul secondo comando:
Fig 322
Fig 324
151
[Digitare il testo]
Come puoi notare nell’elemento curvo sono presenti molti nodi. Ricordati che se
servono li puoi sempre aggiungere. Il concetto è importante poiché avrai questa
necessità nel capitolo dedicato alle Mesh.
Come puoi infine notare ricordati che se non l’hai ancora fatto, devi inserire gli arredi.
Fig 325
Vista 3D
Fig 326
152
[Digitare il testo]
Fig 329
153
[Digitare il testo]
Una volta selezionata la copertura appare nuovamente la pianta dove per prima cosa
devi scegliere la posizione delle falde e, soprattutto, la linea di colmo dove si andranno
ad incontrare le nostre falde; in questo caso il muro di appoggio centrale.
Posiziona il puntatore sulla mezzeria o su un lato del muro di appoggio e clicca una
volta.
Fig 330
Appare una linea ( rendila dritta con SHIFT) e prolungala fino alla parte opposta
dell’edificio. Clicca nuovamente e la linea di direzione viene creata ed il cursore
assume la forma di un occhio che è il comando direzionale, ovvero cambia la
pendenza della falda a seconda se posizioni l’occhio sopra o sotto la linea.
Quindi nel nostro caso per far sì che la falda abbia la pendenza verso il balcone della
camera matrimoniale posiziona l’occhio al di sotto della linea di direzione. Per
semplificare possiamo dire che l’occhio va posizionato nella parte opposta alla
pendenza della falda.
Il cursore prende ora la forma di una matita, clicca sul punto di inizio della linea di
direzione e spostati fino all’angolo opposto.
154
[Digitare il testo]
Fig 331
Fig 333
155
[Digitare il testo]
Una volta create le falde puoi intervenire sulla parete curva, allineando la linea del
tetto con quella del muro curvo, utilizzando il procedimento spiegato
precedentemente, oppure puoi fare più semplicemente una copertura come quella in
figura:
Fig 334
In figura è stato inserito il cornicione, operazione già vista. Per prima cosa seleziona
la falda, clicca su un nodo, con SHIFT+R lo rendi dritto: inserisci il valore per
allungare la falda (ad esempio 0.60 m). Ripeti l’operazione su tutti i nodi del
perimetro; INVIO e la modifica viene effettuata.
Fig 335
156
[Digitare il testo]
Fig 336
Fig 337
157
[Digitare il testo]
Fig 339
Nota che i muri dell’ abitazione non combaciano con il tetto. Torna sulla pianta,
seleziona tutti i muri e nella finestra settaggi muri alzali di almeno 2 m fino a creare
il disegno in figura:
Fig 340
158
[Digitare il testo]
Fig 341
Fig 342
159
[Digitare il testo]
Puoi procedere anche in questo modo: seleziona i muri interessati, tasto destro >
Taglia alla Falda a Piano Singolo:
Fig 343
Una volta cliccato apparirà la schermata della figura 343: si procede quindi nello
stesso modo.
Lascia impostato “Taglia sommità elemento” perché nel nostro caso dobbiamo
eliminare la parte superiore rispetto alla falda. Se invece si deve eliminare la parte
sottostante la copertura si deve cambiare l’impostazione con “Taglia base
elemento”.
Se devi annullare il taglio, anche di un solo muro, lo selezioni, menù dei settaggi,
Annulla tutti i Tagli.
Fig 344
160
[Digitare il testo]
Ci sono dei casi in cui quando porti le falde allo stesso livello del muro, una delle due
non combacia, come nel caso in figura, oppure puoi eseguire questa operazione di
proposito per avere falde separate con pendenza diversa.
Fig 345
161
[Digitare il testo]
Fig 347
162
[Digitare il testo]
Fig 348
Fig 349
163
[Digitare il testo]
Vista in 3D
Fig 350
Fig 351
164
[Digitare il testo]
Seleziona il tetto e con la paletta apposita alza il tetto sino a che si allinea con la
struttura creata:
Fig 353
165
Capitolo 6
LE MESH
Fig 354
Fig 355
166
Se scegli di creare una mesh piana hai gli stessi metodi di
costruzione del solaio o dei retini: il metodo poligonale,
rettangolo, rettangolo ruotato o a inclinazione regolare.
Come vedi nella finestra dei settaggi ci sono tre tipologie di mesh differenti. Dopo che
l’avrai disegnata in pianta, nella vista 3D potrai visualizzarla nei tre metodi:
- metodo superficie
Fig 356
Fig 357
Fig 358
167
Inseriamo ora la mesh nel nostro progetto. Dopo aver selezionato il comando “Mesh”,
aver impostato tutti i parametri nella finestra dei settaggi, scegli il metodo di
costruzione della Mesh solida e OK. Per ottenere la mesh disegna ed estendi un
rettangolo in pianta; il procedimento è identico alla costruzione di un solaio. Il
risultato sarà il seguente:
Fig 359
E nel 3D:
Fig 360
168
Come puoi notare nel 3D il terreno si sovrappone
alla pavimentazione poiché questi sono entrambi alla
stessa quota. E’ necessario pertanto bucare la mesh,
con il procedimento usato per bucare il solaio per
l’inserimento della scala. Torna in pianta, seleziona la
mesh disegnata, seleziona il comando mesh dalla
barra degli strumenti e ridisegna, spigolo per spigolo, il
perimetro della pianta; quando il poligono sarà chiuso
apparirà una piccola finestra nella quale scegli “Crea
foro” e Ok.
Fig 361
Fig 362
Si può anche cliccare sulla mesh, cliccare su un nodo nero e selezionare il comando
Sottrai il poligono dalla paletta che appare. Aggiungere,
infine, un pavimento intorno alla casa; il risultato è il
seguente.
Fig 363
169
Fig 364
Fig 366
170
Automaticamente appare la finestra “Altezza
Nodo Mesh” nella quale inserisci, ad
esempio, il valore di 5,00 m. Ripeti la stessa
operazione per l’altro nodo.
Fig 367
Come si può notare la casa è in parte interrata. Si può intervenire in vari modi.
Cominciamo ad esempio con sbancare il terreno, ovvero rendere il terreno
pianeggiante ove si trova la casa , mediante la costruzione di un muro a sostegno del
terreno, come ipotizzato nelle figure seguenti.
Quindi per prima cosa con il comando muro disegna un muro di spessore 0,40 –
0,50 m., altezza 3,50 – 4,00 m., e inseriscilo in pianta come in figura.
171
Fig 369
Fig 370
172
Seleziona la mesh e clicca in un punto qualsiasi del perimetro della mesh (x con
bordo rosso); appare la paletta dalla quale scegli “inserisci nuovo nodo”. Inserisci
due nodi per ogni lato del muro creato e ripeti la stessa operazione anche per l’altro
vertice del muro.
Fig 371
Fig 372
Ora clicca solo sul nodo superiore, come in figura, e appare automaticamente la
finestra “altezza nodo mesh” che ha già impostato un valore che puoi lasciare così.
Fig 373
173
Ripeti l’operazione per il nodo a destra. Clicca ora sul nodo inferiore a sinistra e
inserisci il valore 0,00 m.
Fig 374
Ripeti la stessa operazione per il nodo a destra per ottenere in 3D, la seguente figura:
Fig 375
174
Lezione 6.3 Creazione di un terreno in 3D tramite curve di
livello.
Creiamo ora un terreno
a curve di livello. Per
prima cosa disegna,
sempre con lo
strumento mesh, un
lotto di terreno di
dimensioni m. 30 x 50.
Per praticità costruisci
una mesh rettangolare
di 1 metro di altezza.
Fig 376
Fig 377
175
Procedi disegnando la prima curva di livello a 7.00 m di distanza (con il comando
linea) partendo dalla base del lotto; traccia una linea di riferimento.
Fig 378
Questa linea ci servirà nella fase successiva per la creazione delle curve di livello,
quindi come nell’immagine di seguito riportata, disegna tutte le linee guida necessarie
per l’intero lotto, seguendo le distanze indicate e riportate.
176
Fig 379
Fig 380
Disegna adesso con lo strumento Spline le curve di livello all'interno della mesh
attenendoti alle linee guida appena create, con andamento simile alla figura.
Fig 381
177
Procedi allo stesso modo per le restanti curve di livello.
Fig 382
Ora devi dare “volume” alle linee disegnate nella mesh in modo che vengano
riconosciute come punti 3D della mesh stessa. Per fare questo seleziona la mesh
che hai creato e poi lo Strumento Mesh dalla barra degli strumenti (le linee guida
che avevamo disegnato possono essere cancellate).
178
Fig 383 Fig 384
Fig 385
179
La curva adesso è parte integrante della mesh.
Fig 386
Esegui la stessa operazione per le altre curve di livello fino ad ottenere il seguente
risultato.
Fig 387
180
Come puoi vedere nella finestra 3D, questi nuovi punti creati hanno la stessa quota
(altezza) della mesh di partenza.
Fig 388
Ora devi impostare una quota per ogni curva di livello. Seleziona la mesh
disegnata e lo strumento Mesh dalla barra degli strumenti e clicca su un punto della
prima curva di livello; appare la paletta ove scegli “eleva punto della mesh”.
Fig 389
181
Appare automaticamente la finestra “Altezza Nodo Mesh”:
Fig 390
Fig 391
182
Procedi allo stesso modo per la curva di livello successiva inserendo il valore di 1,00
m.
Fig 392
Procedi inserendo le varie quote per ogni curva di livello secondo le indicazioni e le
quote della figura successiva.
183
Fig 393
184
Se vuoi rendere la pianta “pulita”e non vuoi visualizzare le triangolazioni, seleziona la
mesh creata e apri la finestra dei settaggi. In "Pianta e Sezione" apri la sottocartella
“Contorni” > “Selezione Spigolo” e scegli "Mostra gli spigoli definiti
dall'utente".
Fig 395
Fig 396
185
Se vuoi visualizzare gli
spigoli arrotondati, e non
in modo netto, riapri la
finestra dei settaggi e in
“Modello” scegli “Tutti
gli spigoli arrotondati”.
Fig 397
Ora che il terreno è modellato puoi inserire il progetto: in base a come lo posizioni
puoi notare che per effetto della pendenza, il terreno “entrerà” all’interno della casa
come nell’esempio sottostante:
Fig 398
Fig 399
186
Lezione 6.4 Sistemazione del fabbricato nel lotto
Sistemiamo il fabbricato nella miglior posizione possibile: per facilità sposta la mesh o,
meglio, alza la casa, per far sì che le modifiche che dovrai fare siano ridotte al
minimo.
Fig 400
Una volta trovata la posizione esatta puoi sistemare il lotto: per prima cosa seleziona
la mesh ed il comando mesh dalla barra strumenti per creare non solo il buco, ma
anche dei punti di riferimento.
187
Il buco creato, come vedi in figura, avrà molti punti ma questo è dovuto al tipo di
pendenza al terreno.
Fig 401
188
E’ necessario ora provvedere alla modellazione dello stesso.
Fig 402
La sistemazione può avvenire direttamente dal 3D; innalza i primi punti, ovvero
seleziona un punto del terreno e con il comando eleva lo sposti verso l’alto
agganciando il basamento/marciapiede. Ripeti la stessa operazione per l’altro lato.
Fig 403
189
Fig 404
190
La stessa operazione la devi fare anche sull’altra facciata dell’edificio, mentre per la
parte sul retro del fabbricato puoi realizzare un muretto di sostegno per avere un
andamento omogeneo del terreno, come in figura.
Fig 406
Fig 407
191
Lezione 6.5 MESH – Rampa di accesso per piano interrato
Vogliamo ora realizzare un piano interrato ed una rampa di accesso, per esempio, ad
un garage.
Occorre innanzitutto o rifare la mesh definendo bene tutti i punti, ( è chiaro che più
saranno i punti più il disegno sarà preciso e definito e tutti questi punti andranno
alzati tramite la paletta con il comando “altezza nodo mesh”) o puoi continuare con
l’esempio creato.
Realizza prima un piano interrato (appunto un garage, cioè una porzione del
fabbricato a quota – 3.00 m sotto, ad esempio, allo studio); nella zona tratteggiata (o
continua, definita con il comando linea) in figura, eseguiremo, in un secondo momento,
una rampa di accesso.
Fig 408
192
Seleziona la mesh esistente, seleziona anche il comando mesh dalla barra degli
strumenti e fora la mesh.
Fig 409
Fig 410
Ora, per la realizzazione della rampa, disegna una mesh nell’area forata, per riempire
il foro.
193
Fig 411
Successivamente imposta la quota di -3.00 m sui quadratini rossi degli spigoli della
mesh.
Fig 412
194
Fig 413
Puoi ora sistemare la finestra dello studio, aggiungere dei muri di sostegno per la
rampa, che fungeranno anche da parapetto, e un pavimento per l’accesso alla rampa.
Fig 414
195
Capitolo 7
Travi e Pilastri
Fig 416
196
In Geometria e Posizionamento si possono definire tutti i parametri della trave e la
forma che essa deve assumere, poiché oltre alla classica forma rettangolare della
trave, è possibile utilizzare diversi profili. Per vedere clicca sull’icona in rosso, icona
detta “profilo”.
Fig 417
Dopo aver cliccato sull’icona, sotto la voce “struttura” clicca sulla freccia (alla destra
della voce “Struttura Complessa”), in modo da far apparire la finestra di scelta del
tipo di profilo:
Fig 418
197
Vediamo innanzitutto i metodi costruttivi, anche se in realtà si usa quasi sempre il
primo. I metodi di costruzione sono quattro e precisamente:
Fig 419
Con questo metodo è possibile creare una trave alla volta. Per crearla si esegue
un primo clic per scegliere il suo punto di partenza, con la posizione del cursore si
sceglie la sua direzione, e con un secondo clic si sceglie il punto finale. Per creare una
trave perfettamente ortogonale, come al solito shift + R.
Fig 420
Fig 421
Fig 422
198
Per realizzare ora il gazebo da posizionare successivamente nel giardino per la
realizzazione dei rendering esterni, procedi nel seguente modo.
- crea per prima cosa la trave principale (di sezione 10 x10 e con un’altezza da
terra di 2,30m) lunga 7,00 m; una volta impostati i valori clicca in un punto qualsiasi
del foglio e tenendo premuti SHIFT + R inserisci il valore.
Fig 423
- adesso crea la prima trave secondaria (alta 10 cm, larga 5 cm, con un’altezza da
terra di 2,40m) lunga 3 m e a 30 cm dall’inizio della trave principale. Come al solito si
può posizionare all’inizio e poi spostare con shift +R di 30 cm.
Fig 424
199
- inserisci quindi le altre travi secondarie, usando un interasse di 40cm.
Seleziona la trave > tasto destro > muovi > moltiplica:
-
Fig 425
Appare la schermata
“Moltiplica”; scegli
“Muovi”, inserisci il
valore di 0.40 m a
“Passo”, clicca su
“Disponi” e ok.
Fig 426
200
Torna al disegno, clicca sul nodo della trave da moltiplicare e come ti sposti verso
destra le travi verranno create e disposte automaticamente alla stessa distanza.
Fig 427
Al termine chiudi il comando cliccando con il puntatore alla fine della trave principale.
Fig 428
Per completare il disegno si aggiunge una altra trave principale, parallela alla prima;
seleziona la prima trave creata, tasto destro > muovi > specchia una copia.
201
Fig 429
Il puntatore prende la forma di una “v” e spostandoti sulla mezzeria del primo travetto
apparirà anche il segno che indica la metà esatta:
Fig 430
Clicca su quel punto e verrà generata la nuova trave; mettila in posizione con SHIFT e
clicca per chiudere il comando. Appare la seguente figura.
202
Fig 431
Infine per far sì che la struttura sia completa, posiziona ora i pilastri. Dalla barra
strumenti seleziona il comando pilastro. Questi avranno altezza 2.30m e dimensione
0,10 x 0,10 m.
203
Dopo aver impostato tutti i valori inserisci nel disegno, con un clic, i pilastri necessari,
almeno tre per fila come in figura. In caso di errore nell’inserimento, ingrandisci il
disegno e posiziona il pilastro, selezionandolo, con il comando “muovi” della paletta.
Fig 434
Fig 435
204
Lezione 7.2 Realizzazione pianta strutturale
Fig 436
Fig 437
Fig 438
205
Impostiamo i parametri, in particolare l'altezza, la forma e le dimensioni del pilastro:
Fig 439
Selezioniamo la forma quadrata, impostiamo una altezza di 5.70 m, per averli a tutta
altezza dove ci sono i due piani, e 2.70 sotto il terrazzo; per quanto riguarda le
dimensioni dipende da quanto spesso è il muro In questo caso abbiamo disegnato i
muri con spessore da 0.40 m, anche la dimensione dei pilastri sarà di 0.40 m o 0.35
m, se rivestiti. Una volta cliccato ok inserisci il primo pilastro.
Dopo aver inserito il primo pilastro, lo selezioni e con il comando muovi dalla
paletta e Ctrl dalla tastiera, crea delle copie. Cliccando su ogni spigolo e secondo lo
schema rappresentato in figura, inserisci tutti i pilastri.
Fig 440
206
Una volta inseriti i pilastri possiamo inserire le travi.
Clicca sul comando TRAVE sulla barra degli strumenti; appare la solita finestra dei
settaggi, dove possiamo inserire la larghezza della trave, lo spessore e la forma:
Fig 441
Fig 442
Fig 443
207
Fig 444
Una volta finito puoi ripetere tutti i passaggi per il secondo piano facendo combaciare
perfettamente i pilastri e travi aiutandoti con il sotto lucido, fino a creare il disegno
in figura:
Fig 445
208
Si può anche eseguire e estrapolare la pianta strutturale procedendo nel seguente
modo.
Da “Edita” scegli “Trova e seleziona”.
Fig 446
Fig 447
209
Una volta inserite le travi e i pilastri sulla pianta si selezioneranno automaticamente:
appare la seguente situazione:
Fig 450
Adesso basta fare una copia della struttura e estrapolarla con il comando copia: lo
stesso si può fare con il piano terra.
Fig 451
210
Lezione 7.3 Applicazione: realizzazione di un portico.
Con gli strumenti trave e pilastro si possono eseguire diverse cose. Vediamo ora
un’altra applicazione, cioè la creazione di un portico.
Si vuole realizzare un portico in legno a servizio della zona giorno: useremo, come
base di appoggio, il piccolo muro di sostegno creato con le mesh.
Inizia con il posizionamento delle travi. Dalla barra strumenti apri il comando trave e
imposta i valori: consigliata la forma rettangolare (in Geometria è sempre quadrata)
12 x 16 cm.
Fig 452
Fig 453
211
Torna in pianta e posiziona la trave come in figura.
Fig 454
Fig 455
212
Apri “Settaggi Selezione Trave” e in Geometria e Posizionamento alla voce
Orizzontale o Inclinata inserisci il valore (consigliato 10°).
Fig 456
Poiché intendiamo fare un portico, la copertura deve essere inclinata e quindi anche la
trave. Seleziona la trave e dai una pendenza negativa; basta apporre un segno meno
“ – “ davanti al valore dell’inclinazione.
Fig 457
213
Fig 458
Ora puoi inserire altre travi con gli stessi parametri della prima.
Fig 459
Fig 460
214
Passa ora alla creazione dei pilastri.
215
Torna in pianta e con un clic sistema i
pilastri come in figura.
Fig 463
Fig 464
216
Come ultimo passaggio devi inserire la falda di copertura. Per la falda imposta
un’altezza di 3.00 m, dimensioni come in figura, e ricordati di dare la stessa
inclinazione data alle travi.
217
Fig 467
In pianta
Nel 3D
Fig 468
218
Ultimata questa parte puoi procedere alla realizzazione del portico anche sull’altro
lato; la procedura ed il metodo sono gli stessi.
Può succedere che tra l’incrocio delle due falde si generi l’ errore in figura. Questo è
dato dal fatto che la falda lunga è più stretta dell’altra, quindi pur avendo la stessa
pendenza non si incrociano.
Fig 469
Per correggere seleziona la falda interessata direttamente dal 3D, aggancia il nodo
come in figura e con il comando “Modifica Pendenza Falda” trascina il nodo fino al
punto desiderato.
Fig 470
219
In questo modo si modificano e si uniscono le falde.
Fig 471
Fig 472
220
Per sistemare il tutto procedi ad un ultimo passaggio, ovvero modifica l’inclinazione
delle travi della falda, cambiando il valore precedente con quello che risulta
automaticamente e riportato in figura.
Fig 473
Fig 474
221
Vista complessiva dell’intervento. Fig 475
In questa pagina puoi vedere un altro esempio di portico, abbinato al colore in legno
della casa e con il tetto a padiglione.
Fig 476
222
7.4 Realizzazione gazebo sul terrazzo.
Sempre con gli stessi strumenti e con lo stesso metodo si può realizzare anche un
gazebo in legno per il tetto praticabile.
Fig 477
Ora disegna la trave (a segmenti) lungo tutto il perimetro del muro che si affaccia sul
terrazzo sino a creare quanto rappresentato in figura:
Fig 478
223
Disegna quindi le due travi
laterali parallele ai muri sino
al punto in cui inizia la parete
tonda.
Fig 479
Fig 480
Adesso seleziona le due travi evidenziate in verde e apporta le modifiche scritte sulla
finestra dei settaggi, in particolare la pendenza di – 4,00° (per dare successivamente
pendenza alle travi di copertura e alla struttura stessa).
Fig 481
Fig 482
224
Introduciamo ora i pilastri:
seleziona il comando pilastro
(tondo) e inserisci le misure
riportate in figura.
Fig 483
Fig 484
225
Ora considera solo le travi selezionate in verde. Devi abbassarle di una certa quantità
affinché la parte superiore venga inclinata; per fare ciò metti le stesse misure
riportate in figura. In realtà puoi controllare in 3D. Se non ti piace puoi fare dei
tentativi per dare una pendenza che ti piaccia o soddisfi allo scopo.
Fig 487
226
Seleziona, infine, il pilastro in alto e nella relativa finestra dei settaggi metti una
altezza di 2.70 m.
Fig 488
Fig 489
227
Inserite le misure puoi
disegnare una trave come in
figura:
Fig 490
Fig 491
Fig 492
228
Clicca al centro della trave selezionata, appare la paletta
dove puoi selezionare il primo comando “INSERISCI
NUOVO NODO”; una volta selezionato questo comando
puoi movimentare la trave, sino a creare l’esempio in
figura:
Fig 493
Fig 494
Fig 495
229
Fig 496
Fig 497
230
[Digitare il testo]
Capitolo 8
RENDERING
Fig 498
Fig 499
231
[Digitare il testo]
Nella cartella “lightworks 16” trovi le icone di tre tipologie di luci differenti:
- Luce finestra 16
- Oggetto cielo 16
- Oggetto sole 16
Vediamo ora, per prima cosa, l’oggetto luce finestra; gli altri due oggetti li vedremo
successivamente per poter fare un discorso più ampio e completo.
- Luce Finestra
Fig 500
Fig 502
232
[Digitare il testo]
Inserisci quindi gli “elementi luce” adiacenti alle finestre e apri la vista 3D,
“Settaggi Prospettiva”, impostando il cono visivo, ad esempio, di 75°.
Fig 503
233
[Digitare il testo]
Apri la finestra
3D per vedere
l’elemento luce
inserito (nota i
riflessi nella
finestra e nella
porta).
Fig 504
Fig 505
Disattiviamo le sorgenti
“sole” e “ambiente”, e
impostiamo il valore di
“camera” a 80
234
[Digitare il testo]
235
[Digitare il testo]
Dopo aver sistemato e completato il modello 3D, sia dell’edificio che dell’esterno, puoi
passare a creare il fotorendering.
Fig 509
Sulla sinistra è possibile vedere una piccola anteprima della pianta del progetto, dove
sono presenti il sole, e la posizione del punto di vista (con rappresentazione
dell’angolo visivo). Utilizzando il cursore è possibile spostare manualmente sia la
posizione del sole, sia la posizione del punto di vista.
Sulla parte destra, invece, hai una serie di parametri che ti permettono di impostare i
valori del sole e del punto di vista tramite valori numerici. Tutti i valori possono
cambiare in base alle tue esigenze, tranne quello riguardante il “Cono visivo”, che
sarebbe opportuno lasciarlo sempre sui 55°, altrimenti si ottiene una vista troppo
schiacciata.
236
[Digitare il testo]
Fig 510
Imposta ora il progetto con la miglior visuale possibile poiché una volta scelti tutti i
parametri e le soluzioni esterne dell’edificio e del terreno puoi eseguire la procedura
per creare la foto ovvero il rendering.
Fig 511
237
[Digitare il testo]
Per inserirli, come al solito, vai sull’icona “Lampada” nella barra degli strumenti.
Appare la seguente finestra:
Fig 512
Vai su “luci Lightworks 16” e inserisci nel foglio di lavoro, accanto alla piantina in
una posizione qualsiasi, sia l’”Oggetto Sole” che l’”Oggetto Cielo”.
238
[Digitare il testo]
Fig 513
Cominciamo con l’Oggetto Sole. Come per tutti gli oggetti puoi modificare le
impostazioni nella cartella “Parametri”.
Fig 514
239
[Digitare il testo]
Puoi variare il Numero Sorgenti di Luci (da 1 a 20), l’Angolo di diversione (con
un valore zero, i fasci luminosi risultano paralleli alle ombre), e le Ombre Portate,
che possono essere attive o inattive.
Puoi impostare, inoltre, il colore di Alba/Tramonto con i colori rosso, verde e blu e,
infine, puoi variare l’azimuth e l’altitudine del sole.
240
[Digitare il testo]
Fig 516
In “Tipo Oggetto Cielo” puoi scegliere tra “metodo veloce” e “metodo realistico”.
Con il metodo veloce scegli la risoluzione per la latitudine e la longitudine e se
attivare o no le ombre e la loro qualità.
Fig 517
241
[Digitare il testo]
Prima di generare un
rendering devi impostare tutti i
parametri: quindi dalla tendina
vai in Documento >
rappresentazioni creative >
settaggi fotorendering.
Fig 518
Fig 519
Appare questa finestra dove puoi impostare gli effetti, lo sfondo, la luminosità, ecc.
La differenza sostanziale è nella scelta dei motori di rendering usati.
Fig 520
242
[Digitare il testo]
I vari tipi di immagini fotorenderizzate che si possono creare dipendono dal tipo di
“ Motore di Rendering” che si usa. I Motori principali disponibili sono:
Si ricorda che una volta completato il lavoro con ”Schizzo” si deve vedere il risultato
su Documento / Rappresentazioni Creative / Proiezioni Fotorendering.
243
[Digitare il testo]
Fig 521
244
[Digitare il testo]
Generare un rendering con il motore lightworks richiede molto tempo. Per rimediare
possiamo disattivare l’opzione Riflessione nella cartella Effetti Lightworks e
impostare su Off la casella del campo Antialiasing.
Nell’Ambiente lightworks
puoi impostare i parametri
inerenti al sole, che può
essere realistico o no, e puoi
scegliere cosa vedere in
primo piano; se scegli
“nessuno” l’immagine sarà
normale, quindi senza
nessun effetto, ma puoi
inserire anche un’immagine
scalata, la nebbia, o
addirittura la neve. Fig 522 Fig 523
Cliccando invece su Picture, si attribuisce una vera immagine allo sfondo del
rendering. Puoi ora scegliere tra le proposte che trovi nelle varie cartelle di “Carica
Immagine dalla libreria”.
Clicca su Libreria Archicad 16, clicca su Sfondo immagini 16, clicca su Foto 2048
x 1536 16, clicca infine su Foto cielo nuvoloso 7.jpg.
Foto 525
Foto 526
245
[Digitare il testo]
Naturalmente scorrendo la lista hai la possibilità di scegliere le “foto” del cielo più
adatte al rendering e alla situazione progettuale.
Fig 527
Fig 528
Fig 529
246
[Digitare il testo]
Fig 530
247
[Digitare il testo]
Fig 533
Fig 534
248
[Digitare il testo]
Se vuoi modificare i
materiali del render
puoi cambiare le
impostazioni: quindi vai
su Opzioni > Attributi
elemento > Materiali:
Fig 535
Si apre la finestra
“Settaggi Materiale”
da dove è possibile
modificare i parametri
che riguardano il
materiale come il colore,
il suo modo di riflettere
la luce, la sua ruvidezza,
ecc.
Fig 536
249
[Digitare il testo]
Fig 537
250
[Digitare il testo]
Nei rendering che seguono puoi osservare il colore diverso delle pareti esterne, il
differente muro perimetrale, la sistemazione del terreno. Come esercizio puoi provare
le innumerevoli soluzioni che gli argomenti trattati in questo capitolo ti possono
offrire.
Fig 538
Fig 539
251
[Digitare il testo]
Sulla base del progetto eseguito nelle figure precedenti, vediamo ora il procedimento
per simulare un render come se fosse notte, ovvero le caratteristiche sia per cambiare
il cielo che per “accendere” le lampade interne o le esterne nel giardino e sulla strada.
Clicca sul simbolo “catena” (accanto al riquadro che diventa di colore azzurro
uniforme), per unire le impostazioni.
Fig 540
Fig 541
252
[Digitare il testo]
Fig 542
Fig 543
Fig 544
253
[Digitare il testo]
Appare la finestra dei settaggi. In libreria ArchiCAD 16 > Libreria Oggetti 16>
Lampade Interni 16, puoi scegliere le lampade per interni, mentre con Lampade
Esterni 16 puoi scegliere sia le lampade per il giardino sia per l’esterno sulla strada.
Si lasciano per esercizio sia i settaggi di tutte le tipologie delle lampade che il loro
posizionamento.
Fig 545
Fig 546
254
[Digitare il testo]
In figura due rendering, uno con le lampade spente e uno con le luci accese.
Fig 547
Fig 548
255
[Digitare il testo]
Fig 549
E appare la finestra dei settaggi. Nella cartella Motore devi impostare “Schizzo”,
come in figura, e in dimensioni imposta larghezza e altezza dell’immagine.
Fig 550
256
[Digitare il testo]
Passiamo ora a “Settaggi base” dove in Stile schizzo trovi gli stili di default mentre
lo Stile della Linea può essere scelto tra varie opzioni: imposta come
“11_Matita_Tecnica” e il colore della linea come “Personale”.
Nella cartella “Miglioramenti” puoi fare dei veri e propri miglioramenti al disegno e
aprendo tutte le altre cartelle di Settaggi puoi definire gli spessori di linee, retini e
addirittura modificare le ombre. La cartella Sfondo funziona come già visto per il
render esterno.
Puoi ottenere “render schizzo” diversi in base ai parametri che di volta in volta vai a
modificare, quindi non resta che fare più prove. Nelle figure sono proposte due viste
fatte con la stessa tecnica.
257
[Digitare il testo]
Fig 552
Fig 553
258
[Digitare il testo]
Fig 554
Fig 555
259
[Digitare il testo]
Fig 556
Fig 557
260
[Digitare il testo]
In questa finestra puoi cambiare il nome del percorso creato, controllare l’animazione
e scegliere la tipologia del percorso nell’area “Controlli animazione”.
Nell’area “Risoluzione filmato” puoi impostare il numero dei fotogrammi tra una
telecamera e l’altra in “Immagini frapposte”. In “Opzioni video” scegli cosa vedere
nel disegno, quindi se vedere solo la telecamera, solo il percorso, entrambi o nulla.
Fig 558
Nella parte sottostante puoi impostare l’altezza della telecamera, il punto di mira ed
altro come già visto per impostare i settaggi della proiezione 3D.
Ora puoi creare una serie di immagini o un’animazione aprendo dalla finestra a
tendina “Documento” / “Rappresentazioni creative” e successivamente “Crea
vola attraverso”. Appare la seguente schermata.
Nell’area “Sorgente” scegli l’origine dell’animazione che può essere la finestra 3D, la
finestra del fotorendering, scegli se vuoi avvalerti delle proiezioni parallele, ecc.
Cliccando infine sul pulsante Mostra hai un’anteprima, oppure puoi cliccare su Salva
per conservare il lavoro che verrà salvato nel formato “QuickTime”.
FIG 559
Questo metodo produce un filmato veloce e molto semplice, ma l’argomento serve per
introdurre un programma molto importante per la realizzazione dei video: il Lumion.
261
CAPITOLO 9
DA ARCHICAD A LUMION 4.5
Questo software serve per la realizzazione di video di progetti realizzati con
Archicad.
Fig 560
Fig 561
Fig 562
262
Fig 563
Fig 564
Ora sei pronto per poter aprire Lumion. Fai doppio click sull’icona
“Lumion 4.5.1” e il programma si aprirà. Lumion è un software
distribuito dalla Autodesk ed è molto pesante; pertanto per
elaborare le immagini e i video richiede requisiti abbastanza
elevati. Per una buona prestazione occorre:
• Processore intelCore i7
• Archiviazione con SSD
• Scheda grafica Nvidia Gforce 730 con minimo 2GB
Fig 565
263
L’immagine sotto è, invece, l’interfaccia principale del software Lumion 4.5.
Attraverso le varie caselle poste a destra e sinistra puoi modificare il cielo e il sole, il
terreno, importare nuovi oggetti o nuovi edifici, inserire altri oggetti appartenenti a
Lumion, come piante, alberi, auto, interni, luci, persone e suoni. Inoltre per ognuna
delle 4 caselle poste alla sinistra la casella in basso a sinistra cambierà con nuove
indicazioni. Sulla destra puoi trovare il campo di lavoro dove puoi editare, aggiungere i
materiali, cambiare terreno e sole, la casella che permette l’esecuzione del rendering,
la casella che permette l’esecuzione del video, il comando per salvare.
Fig 566
Ora puoi
procedere e
importare il
progetto in
Lumion.
Fig 567
264
Segui questi 4 passaggi: clicca sull’icona “1” e in basso si apre una schermata che ti
consente di aprire l’icona “2” che apre una nuova icona dove puoi scegliere il tipo di
file 3dstudio attraverso l’icona “3” e poi, infine, scegliere il file con l’icona “4”
“Corso di Lumion” ad esempio.
Fig 568
Dopo aver cliccato sul segno di spunta posiziona la casa cliccando su un punto
qualunque del terreno. Una volta posizionata la casa essa apparirà come in figura. Ora
è necessario editare i materiali secondo la libreria che Lumion ha a disposizione.
Fig 569
265
Occorre innanzitutto precisare i comandi minimi necessari per visualizzare l’intero
edificio
Fig 570
266
Si apre in basso una striscia con un “+” dove noi andremo ad aggiungere tutti i
materiali:
Fig 573
Cliccando sul “+”, e in seguito sulla parte della casa da modificare, ad esempio il
balcone, si apre la seguente schermata:
Fig 574
Questa schermata è una delle più importanti del programma Lumion poiché ci
consente di modificare i materiali e renderli più reali al fine di creare un rendering più
interessante. Come possiamo vedere ci sono molte pagine per scegliere i materiali
come marmo, mattoni, murature, legno, parquet ecc… Per il nostro balcone puoi
adottare un mattoncino che, in questo caso, è stato rimpicciolito con il comando
“scale”. Ora puoi modificare il vetro delle finestre cliccando nuovamente sul tasto “+”
che ti consente di aggiungere un nuovo materiale.
267
Fig 575
Puoi continuare a
modificare l’ edificio
cambiando, se lo ritieni
opportuno, tutti i
materiali dei muri,
finestre, tetto e solaio. Si
ripete nuovamente lo
stesso passaggio: clicca
su “+” poi sulla parte
interessata (ad esempio
“muro”) e cambi il
materiale secondo i tipi
forniti dal programma.
Esempio conclusivo in
figura:
Fig 576
268
Ora puoi procedere a migliorare l’ambiente esterno affinché i rendering siano più reali
possibile. Pertanto inizia posizionando un po’ di alberi a piacimento per contornare
l’edificio.
Fig 577
Fig 578
269
Dopo aver scelto la pianta clicca su di essa e vai a posizionarla nel lotto. Se vuoi
cambiare le piante ripeti il passaggio nuovamente. Una volta inserite le piante nel
lotto avrai un risultato simile a questo:
Fig 579
Ora procedi modificando la posizione del sole e l’intensità e la tipologia delle nuvole.
Fig 580
270
Clicca sull’icona “1” che è situata nella tendina a sinistra dello schermo; cliccando su
questa icona in basso avrai la icona “2” che permette di modificare la posizione del
sole, l’icona “3” che permette di modificare l’altezza del sole, l’icona “4” che
permette di modificare l’intensità del sole e delle nuvole e l’icona “5” che permette di
scegliere la tipologia delle nuvole. Una volta definita la tipologia delle nuvole e la
posizione del sole puoi modificare il terreno adiacente.
Pertanto sempre nella tendina clicca sull’icona “1” che si trova a sinistra, poi sull’icona
“2” e in seguito sulla icona “3” e vedrai che compariranno delle montagne alle spalle
dell’edificio.
Fig 581
271
Una volta sistemato il terreno puoi decorare con persone e oggetti l’ ambiente per
renderlo più reale, adottando lo stesso metodo di inserimento delle piante. Nella
tendina a sinistra clicca sull’icona “1” (quella per scegliere gli oggetti) e a seconda di
ciò che vuoi posizionare scegli l’icona “2” se vuoi aggiungere macchine, l’icona “3” se
vuoi aggiungere oggetti e sull’icona “4” se vuoi aggiungere persone.
Fig 582
Clicca sull’icona “5” e si apre la seguente schermata dove puoi scegliere la persona,
l’auto o l’oggetto desiderato.
Fig 583
272
(Ricordati che nel caso si volesse cancellare l’oggetto o la persona una volta inserita
nel disegno, bisogna cliccare sull’icona “6”). Dopo aver inserito persone, auto e
decorazioni avremo un risultato simile a questo:
Fig 584
273
Innanzitutto clicchiamo sull’icona “1” che si trova nella tendina in basso a destra e si
aprirà la seguente schermata:
fig 586
274
Dopo aver cliccato su “salva” il rendering partirà in automatico.
Fig 588
Fig 589
Fig 590
275
Dopo aver cliccato su
“record” si apre la seguente
pagina dove, per ogni vista,
cliccherai su “take a photo”
Fig 591
Adesso esegui qualche foto attorno all’edificio fino ad ottenere il seguente risultato,
ovvero una serie di viste di tutto il perimetro dell’edificio:
Fig 592
276
Una volta terminate le foto puoi cliccare sul tasto “1” a destra in basso:
Fig 593
Si apre una ulteriore finestra, ovvero il video già montato. Clicca sull’icona “2” o
“play” nell’immagine seguente per prendere visione del video.
Fig 594
277
Terminato il video
non resta che
salvarlo: clicca su
“Save movie” posto
in basso a destra
della schermata e
decidi il formato del
video. Cliccando su
“Save movie” si
aprirà una finestra
con le impostazioni
che lasceremo di
default.
Fig 595
Clicca su “Save movie export” e si apre un ulteriore finestra dove puoi impostare il
nome del video (“CORSO DI LUMION VIDEO”); come formato puoi lasciare “MP4
file”.
Fig 596
278
Dopo aver dato un nome al video clicca su “salva” e il montaggio del video partirà da
solo.
Fig 597
C’è da precisare che maggiori saranno le foto attorno al nostro oggetto di ripresa,
maggiore sarà la qualità del video che andremo a impostare nei settaggi di default e
maggiore, infine, sarà la durata del montaggio.
279
Appendice
Nell’ultimo incontro a Lanciano Italia, dal 15 al 21 maggio 2016, si sono svolti gli
Archicad Games. Sulla base di un tema assegnato, gli alunni delle scuole partners
dovevano redigere un progetto completo, articolato nelle giornate previste dal
calendario del meeting, per dimostrare le conoscenze, abilità e competenze acquisite
nel biennio del progetto Erasmus +.
Portoghesi Spagnoli
Teachers
Teachers
Antonio Pérez Vázquez
Isabel Maria Marques de Almeida Lopes
Emilio Antonio Barrio Veron
FaelMaria Leonor Borges Santos
Consolación Pedrera Salguero
LoboSulamita Raquel Vicente Lopes
Students
Students
José Castillejo Redondo
Ana Rita Prata Gonçalves
Margarida Alexandre Tavares Álvaro Aumesquet García
Inês Lopes Mendes Cruz Jesús Hidalgo Fernández
Ana Beatriz Calado Antunes Borja Bermudo Viñuales
Mariana Oliveira Matos Ana Muñoz Palacios
Simão Pedro Real Pereira
Maite Recio Gil
Sofia Carolina Ramos Dias
Daniel Santos Duarte Alejandra Celeste Ruíz Díaz
Mariana Marques Gil Laura Vanessa Díaz Gutiérrez
Marta Ruíz Millán
280
Turchi
Rumeni
Teachers
Teachers
Hatice Uyar,
Savulescu Luminita, Armağan Arslan,
Stoica Niculina, Fatih Urhan.
Sandu -Macovei Razvan
Students
Students: Rümeysa Yilan,
Toma George-Catalin, Ümmü Ay,
Paun Denisa-Gabriela, Irem Nur Kocamanoğlu.
Marinescu Adina-Nicoleta, Utkan Talha Çelik,
Ghetu Andreea-Georgiana, Doğukan Şengün,
Chera Robinson-Constantin, Ergün Karakuş,
Gutu Marius, Berzan Ildeniz,
Brezeanu Cristina-Ionela, Barış Doğan,
Dragan Radu-Valentin, Hüseyin Aktürk
Mandica Constantin-Alexandru
Il team Italiano
Teachers
281
Gli alunni partecipanti non avevano nessuna conoscenza del software né della
progettazione in genere provenendo da Istituti con indirizzi di studio completamente
diversi; lo scopo era fornire loro uno strumento alternativo per il loro futuro. Questi
sono i risultati degli elaborati premiati negli Archicad Games durante l’ultimo meeting.
281
ROMANIA Chera Robinson-Constantin
Fig 602
282
PORTOGALLO Ana Rita Prata Gonçalves
Fig 605
Fig 606
Fig 607
Fig 608
283
TURCHIA Utkan Talha Çelik
Fig 609
Fig 610
Fig 611
284
SPAGNA Jesús Hidalgo Fernández
Fig 612
Fig 613
Fig 614
285
In queste pagine, infine, vengono proposte le realizzazioni, specialmente
rendering, degli altri alunni.
286
SPAGNA: José Castillejo Redondo e Ana Muñoz Palacios
Fig 617 e Fig 618
287
TURCHIA: Ergün Karakuş e Berzan Ildeniz
Fig 619 e Fig 620
288
TURCHIA: Doğukan Şengün e Rümeysa Yilan
Fig 621 e Fig 622
289
INDICE
Capitolo 1
Lezione 1.1 Avviare il programma pag 13
Lezione 1.2 Strumento Muro pag 21
Lezione 1.3 Porte pag 35
Lezione 1.4 Finestre pag 41
Capitolo 2
Arredi, Retini, Quote, Testo, Stampa
Capitolo 3
Solai e Pavimenti, Sezioni, Prospetti, Assonometria , Prospettiva.
Capitolo 4
Edificio a due piani, Gestione dei piani, Scale,
Accessori
Capitolo 6
Le Mesh
Capitolo 7
Travi e Colonne
Capitolo 8
I rendering
Appendice
- Elaborati dagli alunni partners del progetto Erasmus Plus pag 280