PED06 - Murature - Dissesti 1 PDF

Lesioni, dissesti e crolli di murature
Patologia Edilizia e Diagnostica Enrico de Angelis
Introduzione Richiami di mecc. delle strutture Strutture semplici Le pareti reali Interazione strutt. orizzontali-parete Altre modalit di Interaz. terreno Altri problemi Le pareti portate Bibliografia
Indice delle slides

1. Introduzione 2. Richiami di meccanica delle strutture 3. Le strutture semplici 4. Le pareti reali 5. Linterazione tra i solai (le strutture orizzontali) e le pareti verticali 6. Linterazione col terreno 7. Altri problemi 8. Le pareti portate 9. Bibliografia
Patologia edilizia e diagnostica (p. (p.2 p.2) prof. Enrico De Angelis
Considerazione generale: facciate

In questo corso ci occuperemo quasi sempre delle facciate degli edifici. Sono le pi complesse: Svolgono le principali funzioni di isolamento (termico, acustico) e protezione finalizzata alla garanzia delle condizioni di comfort. Hanno sempre a che fare con importanti funzioni strutturali: Possono essere portanti Sono soggette ad importanti azioni orizzontali (vento, spinte persone, urti vari anche oggetti) Interagiscono con gli elementi delle strutture da cui sono sostenuti (dalla muratura a cassetta alla facciata continua)
Considerazione generale: facciate

Sono le pi problematiche anche in termini dei meccanismi di alterazione cui sono sottoposte: Le loro superfici esterne (ma anche interne) sono esposte a tutti i principali agenti del degrado Tra queste c lacqua in tutte le sue forme: ghiaccio, vapore, liquido. Molti materiali con cui sono realizzate sono porosi e quelli non porosi hanno comunque dei giunti
La complessit anche morfologica

I modi di guasto: tipologie

I principali problemi di una facciata sono legati al degrado del suo aspetto. Seguono, non come frequenza ma come importanza, i guasti di tipo strutturale legati a stati limite di esercizio. Tra questi, sono particolarmente dannosi quelli che minano la sicurezza delle persone e delle cose e che si esprimono in dissesti e attraverso lesioni localizzati (distacchi di parti che cadono su beni o persone) Deperiscono un po, talvolta, (ma non sono particolarmente critiche) le prestazioni termiche di isolamento, mentre quelle di isolamento acustico difficilmente degradano (obsolescenza tecnologica/normativa). Il crollo parziale o globale di un edificio raro (perch legato ad eventi speciali o perch si esprime prima della messa in servizio della costruzione): raro ma succede, purtroppo.
Distacco di parti: cornicioni pericolosi
Crolli parziali (v.le Monza)
I modi di guasto delle murature portanti

I modi di guasto pi importanti di una parete perimetrale sono connessi al loro dissesto e, conseguentemente, per una parete portante, al dissesto dellintero edificio. Normalmente le murature sono compresse. Quando il carico che supportano, supera il limite di resistenza...: Raggiungimento dello stato tensionale limite per compressione (e conseguente quadro fessurativo da schiacciamento) per: Carichi concentrati Carichi distribuiti

I carichi verticali non sempre generano compressioni semplici: Quando vengono deviati, per esempio, in corrispondenza di unapertura. Oppure quando non sono centrati nella sezione Oppure ancora quando la muratura non trova (o perde) un appoggio e ancora una volta le linee verticali devono deviare In questi casi possibile che venga raggiunto lo stato tensionale limite di trazione : Cedimenti fondazionali e assestamenti del terreno Vibrazioni (traffico, per es.) Crescita di grosse radici Rigonfiamento del terreno (anche per congelamento, ma non alle nostre latitudini!!) Deformazioni reversibili (variaz.igrotermiche) e irreversibili impedite dei materiali
Patologia edilizia e diagnostica (p. (p.10 p.10) 10) prof. Enrico De Angelis

I precedenti MdG erano relativi ad una condizione di carico e spostamenti imposti nel piano di giacitura della muratura. Seguono i MdG relativi a stati tensionali indotti da azioni e deformazioni imposte ortogonalmente alla muratura: Raggiungimento dello stato tensionale limite ultimo per azioni sismiche o vento Perdita della connessione con altri paramenti murari, per azioni sismiche Ogni caso diverso su diverse murature (forometrie etc) ha conseguenze (quadro fessurativo) diverse.
Il problema diagnostico
A partire dallanalisi di un quadro fessurativo, risalire allo stato tensionale che lo ha generato e alle azioni (carichi o deformazioni imposte) che sono alla sua base. In caso di dissesti, la scelta del tipo di consolidamento deve basarsi sulla conoscenza del modo di guasto (eliminazione della debolezza) che lo ha permesso. Se lopera in questione datata, anche semplici interventi di manutenzione devono essere preceduti da unattenta analisi della consistenza delledificio, della sua reale capacit portante e dei rischi connessi alluso. rilievo sistematico delle lesioni (quadro fessurativo) identificazione del quadro tensionale originale valutazione della resistenza dei materiali identificazione dei punti deboli scelta degli interventi di rinforzo e consolidamento
Studio delle lesioni

La meccanica del solido elastico utile per una modellazione semplificata del comportamento di un solido omogeneo: Se conosco le azioni e la geometria dellelemento considerato sono in grado, con studi analitici o agli elementi finiti, di determinare lo stato tensionale di un solido elastico equivalente Una volta disegnate le curve isostatiche di massimo e di minimo (direzioni ortogonali) ragionevole associare queste al quadro fessurativo: Le fessure si manifesteranno in maniera simile a tali linee

Lanalisi delle lesioni, comunque, complessa: Non necessariamente la direttrice fessurativa coincide con la direzione di lesionamento locale, ortogonale alla direzione degli sforzi e parallela alle isostatiche. Infine, diverso studiare le lesioni di un solido omogeneo, di un elemento in CA e quelle di una muratura: Larmatura, nel primo caso, permette la definizione di un quadro fessurativo diffuso, pi vicino al disegno delle isostatiche, senza che intervengano grandi deformazioni Nel secondo caso, alla crisi locale del materiale segue, in tempi non dilazionati, la rottura ed il crollo

Oggi possibile fare una modellazione complessa: Se conosco il comportamento dei materiali e, soprattutto, so descrivere accuratamente le modalit di rottura, con complessi metodi di calcolo passo-passo, sono in grado di simulare levoluzione dei dissesti, anche tenendo conto della disomogeneit del materiale utilizzato e del comportamento non isotropo e anelastico La meccanica del continuo permette di modellare casi tipo, da usare come riferimento per motivare un caso specifico Nel seguito della lezione affrontiamo alcuni casi semplici di setti murari (pareti semplici) e alcuni casi pi complessi, sempre in termini qualitativi.
Trazione e compressione
In figura sono rappresentati i tipi di rottura per trazione (b) per compressione e trazione (c), che si verifica anche quando T=0, e per compressione doppia (d).
Fig. 18 p. 35 Matarrazzo
Stato tensionale di compressione
Eva Coisson slides laboratorio di consolidamento
Quando la resistenza a trazione modesta
Perch lesioni // allo sforzo?
Rottura per compressione

Frattura iperboloidica diretta del cubetto. lo stesso meccanismo di collasso del pilastro e dellangolo tra due pareti, dove si le parti pi alta e pi bassa sono confinate per attrito e si distacca un pezzo che provoca la riduzione della sezione resistente in mezzeria
Fig. 17 p. 40 Mastrodicasa
Rottura per compressione: esempi
Foto p. 41 Mastrodicasa
In corrispondenza dellapertura si concentrano sforzi pericolosi che si manifestano con una fessura verticale
Rottura per compressione

I tre stadi dello schiacciamento 1. Raggiungimento della tensione limite nei giunti di malta (debole) ed espulsione delle sigillature o fessurazione fino a distacco per espulsione degli intonaci e delle finiture 2. Fessurazione verticale dei corpi murari, con possibili ampie deformazioni ove le azioni siano di pressoflessione (NB se la malta utilizzata forte, si parte direttamente dal secondo stadio) 3. Approfondimento delle fessure e separazione in prismi caricati di punta, con fessure anche su piani paralleli alla parete (sempre se muro a sacco)

Comportamento monolitico (o parzialmente) e disgregazione della struttura muraria
V.Manfr
Rottura per compressione (carichi concentrati)
Fig. 115-6 p. 237, Mastrodicasa.
Foto 53 p. 236, Mastrodicasa
Fig. 117 p.238, Mastrodicasa.
Rottura per compressione (carichi distribuiti)
Fig. 121-2 p.257, Mastrodicasa. La figura evidenzia il rischio di fessuraz. verticale occulta per schiacciamento. Il rischio interessa soprattutto le murature in pietra naturale (meno squadrata) e le murature a sacco Patologia edilizia e diagnostica (p. (p.28 p.28) 28) prof. Enrico De Angelis
Stati di sforzo piano

Lo stato di sforzo in una struttura piana caratterizzata, fissato un sistema di riferimento cartesiano, da tre quantit: x; y; xy Al fine di comprendere lo stato tensionale maggiormente critico, utile cercare le giaciture per cui le tensioni normali sono massime.
2 x* =x cos + y sin2 + 2 xy sin cos
1 xy* = ( y x )sin2 + xy cos2 2
max
2 xy 1 = arctan x y 2 =
x + y
2
max Patologia edilizia e diagnostica ( (p. p.29 29) p. 29) prof. Enrico De Angelis
x y 2 + xy 2
2
Il cerchio di Mohr
Uno stato piano di sforzo pu essere rappresentato geometricamente col cerchio di MOHR: le equazioni precedenti, infatti, possono essere riscritte:
xy
xy
, (
x
x
y
x + y 2 x y 2 + xy* = + xy x* 2 2
2 2 2 (x* C)2 +xy = R *
, xy
, xy
Stati tensionali e lesioni

Trazione semplice Il piano di fessurazione ortogonale alla direzione degli sforzi
Taglio puro Il piano di fessurazione a 45
Compressione semplice Il piano di fessurazione // alla direzione degli sforzi
Fessurazione teorica per flessione pura
Fig 20 p. 43 Mastrodicasa
La parzializzazione della sezione pressoinflessa

Ma non si ha mai una flessione semplice, in pratica
Sistemi a conci rigidi
Sistemi a conci rigidi
Fessurazione per torsione
Fig 22 p. 45 Mastrodicasa
Tipologie base di fessure da cedimento centrale
Effetto arco
Comportamento a trave
I cedimenti del sostegno (terreno) si manifestano con quadri fessurativi che dipendono dalla geometria del cedimento rispetto a quella degli elementi in causa
Dissesto per cedimento centrale
Foto 27 p. 177 Mastrodicasa Possibili cause del dissesto: Carico eccessivo, anche in epoche successive alla costruzione e conseguente cedimento differenziale del terreno Patologia edilizia e diagnostica (p. (p.38 p.38) 38) prof. Enrico De Angelis
Traslazione verticale dellappoggio terminale
(cedimento)
Cedimento e fessurazione per flessione e taglio

La direttrice fessurativa la linea che interpola lo sviluppo delle varie fessure
Fig 20, p. 31 Antonucci
Traslazione orizzontale dellappoggio
Fig 20, p. 31 Antonucci. La traslazione orizzontale frequente sopratt. nelle zone in pendenza
Figg. 75 p. 142 Mastrodicasa

Casi particolari
Fig 100, p. 192 Baruchello Lautore parla di effetti combinati
Cedimento e fessurazione per flessione e taglio
Foto 19, p.172 Mastrodicasa
Casi particolari di cedimento
Fig. 100/1 p. 185 Mastrodicasa
Fig. 102/3 p. 186 Mastrodicasa
Azioni orizzontali ortogonali al piano

Modalit semplice di collasso di una parete soggetta a sollecitazione sismica fuori piano con comportamento a mensola
V.Manfr
Azioni orizzontali ortogonali al piano

Modalit di collasso di una parete soggetta a sollecitazione sismica fuori piano con comportamento a piastra
V.Manfr
Azioni orizzontali parallele al piano

La figura esemplifica la modalit di collasso di una parete soggetta a sollecitazione sismica nel proprio piano
V.Manfr
Azioni ortogonali ai piani delle murature: deformazioni e crepe

Quando trattiamo le azioni orizzontali su una muratura abbiamo a che fare raramente con sistemi in 2D
Muratura come struttura 3D

La concezione strutturale a cellule con aperture relativamente piccole quella pi vicina al meccanismo resistente scatolare.
Da Tubi (cit. p.236-7)
Effetti di azioni orizzontali

La muratura portante costituisce una struttura tridimensionale che comprende: Fondazioni Pareti verticali (tutte hanno una funzione reciproca di controvento, generalmente ortogonali tra loro) Orizzontamenti (solai, ma anche volte a semplice o doppia curvatura, capaci di trasmettere e ripartire le azioni orizzontali tra le pareti) Per garantire un funzionamento SCATOLARE le pareti devono essere opportunamente connesse e collegate.
Danneggiamento da sisma di muratura in pietra, foto di Latina (cit.)
Azioni ortogonali ai piani delle murature: deformazioni e crepe
Dissesti tipici di una cellula per azioni orizzontali (in corr.solaio)
Effetti di sismi e non solo

Ribaltamento fuori piano di una parte estesa di una facciata in muratura
V.Manfr

Ribaltamento fuori piano di una parte interna di una facciata in muratura
V.Manfr

Ribaltamento fuori piano di una parte superiore di una facciata in muratura
V.Manfr

Ribaltamento fuori piano di una parte superiore di una facciata in muratura
V.Manfr

Ribaltamento fuori piano di una parte centrale di una facciata in muratura
V.Manfr

Ribaltamento fuori piano di una parte superiore di una facciata in muratura (a causa di spinte della copertura)
V.Manfr

Edifici adiacenti con diverse quote altimetriche: azioni di martellamento
V.Manfr

Ribaltamento di una parte superiore di una facciata in muratura a seguito degli effetti del martellamento indotto dalla differenza di quota degli edifici adiacenti
V.Manfr

Corpi addossati
V.Manfr
Pareti reali: singolarit geometriche

In termini strutturali, i muri di fabbrica vengono solitamente considerati solidi piani p: s << h, l In realt, i setti portanti sono sempre caratterizzati da molte singolarit. Singolarit geometriche: Angoli Intersezioni con altre pareti Fori e aperture di grandi dimensioni Vincoli vari influenti sulle deformazioni Variazioni di spessore e aperture ne riducono portanza e resistenza al taglio e, negli elementi di connessione (architravi e sottofinestra), si concentrano gli sforzi prodotti da azioni di taglio e deformazioni impedite.
Connessione tra pareti

Distacco di angolata realizzata mediante conci in pietra non efficacemente connessi
V.Manfr
Connessione tra pareti

Lammorsamento poco efficiente non garantisce la trasmissione delle sollecitaz. e la reciproca collaborazione
V.Manfr
Singolarit in facciata
Finestra o porta finestra Balcone (mensole, lastre) Attacco a terra Angolo tra pareti verticali Canalizzazioni entranti o uscenti dalla parete Canalizzazioni esterne vincolate alla parete ed altri oggetti (lampade, dispositivi vari, funi, insegne ) Parapetti Attacco falde di copertura (bordo, impluvio ) Cornici, modanature, lesene, timpani, Nicchie, edicole Frangisole, sporti e qualsiasi altro elemento con superfici orizzontali
Pareti reali: singolarit di carichi

Oltre a queste, ci sono anche le singolarit di carichi (oltre al peso proprio) Carichi concentrati prodotti dagli appoggi di travi e lastre Momenti flettenti trasmessi per varie motivazioni Spinte orizzontali (normali al piano) di prodotti da archi o altre strutture Cedimenti localizzati o differenziali
Aperture nelle murature ed effetti della compressione
Fig. 54 p. 104 Mastrodicasa. Linee di forza dei carichi verticali nella parete di facciata con finestre.
Aperture nelle murature ed effetti della compressione
Fig. 55 p. 104 Mastrodicasa. Elemento di muratura tra due finestre (maschio murario) compresso ai limiti del crollo
Aperture nelle murature ed effetti del taglio
Fig. 104/5 p. 191 Mastrodicasa Stati tensionali in caso di azione tagliante nel sottofinestra
Fig. 106 p. 192 Mastrodicasa Fessurazione dei sottofinestra per effetto di un cedimento in posizione terminale Patologia edilizia e diagnostica (p. (p.72 p.72) 72) prof. Enrico De Angelis
Fig. 107 p. 192 Mastrodicasa Fessurazione dei sottofinestra per effetto di un cedimento in posizione centrale Patologia edilizia e diagnostica (p. (p.73 p.73) 73) prof. Enrico De Angelis
Fig. 101 p. 192 Baruchello. Quadro fessurativo dei sottofinestra per effetto di un ampio cedimento in posizione centrale. La forma e la posizione delle fessure dipende dal rapporto tra laltezza e la larghezza della finestra
Cedimento del terreno sotto un pilastro in muratura
Cedimento del terreno in corr. di un angolo delledificio
Connessioni muro - solaio

Rotazione delle teste delle travi e dei solai nonch loro variazioni dimensionali possono generare spostamenti orizzontali e indurre stati tensionali locali in una parete in muratura
V.Manfr
Dissesto tipico di una cellula per azioni orizzontali (in corr.solaio)

La struttura in s molto pi complessa e il meccanismo di collasso molto vario
Appoggio di coperture spingenti
V.Manfr
Dilatazione (e contrazione) termica (di un solaio in CA)

Il caso schematizzato quello di un solaio di copertura in calcestruzzo (un solaio laterocementizio sarebbe allincirca lo stesso) non ben isolato e degli effetti sulle pareti portanti che lo sorreggono.
da: Chaulet p.25
Introduzione La soletta a sbalzo del terrazzo poco coibentata, Richiami di mecc. si dilata e attiva fessurazioni sulla zona pi debole delle strutture Strutture semplici allestradosso delle partiture in vetrocemento Le pareti reali Interazione strutt. orizzontali-parete Altre modalit di Interaz. terreno Altri problemi Le pareti portate Bibliografia
quindi

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Patologia edilizia e diagnostica (p. (p.2 p.2) prof. Enrico De Angelis

Considerazione generale: facciate

Patologia edilizia e diagnostica (p. (p.3 p.3) prof. Enrico De Angelis

Considerazione generale: facciate

Patologia edilizia e diagnostica (p. (p.4 p.4) prof. Enrico De Angelis

La complessit anche morfologica

I modi di guasto: tipologie

Distacco di parti: cornicioni pericolosi

Patologia edilizia e diagnostica (p. (p.7 p.7) prof. Enrico De Angelis

Crolli parziali (v.le Monza)

Patologia edilizia e diagnostica (p. (p.8 p.8) prof. Enrico De Angelis

I modi di guasto delle murature portanti

Patologia edilizia e diagnostica (p. (p.9 p.9) prof. Enrico De Angelis

I modi di guasto delle murature portanti

I modi di guasto delle murature portanti

Studio delle lesioni

Studio delle lesioni

Studio delle lesioni

Stato tensionale di compressione

Eva Coisson slides laboratorio di consolidamento

Quando la resistenza a trazione modesta

Eva Coisson slides laboratorio di consolidamento

Perch lesioni // allo sforzo?

Eva Coisson slides laboratorio di consolidamento

Rottura per compressione

Rottura per compressione: esempi

Rottura per compressione: esempi

Rottura per compressione

Rottura per compressione: esempi

Rottura per compressione (carichi concentrati)

Fig. 115-6 p. 237, Mastrodicasa.

Rottura per compressione (carichi concentrati)

Foto 53 p. 236, Mastrodicasa

Rottura per compressione (carichi concentrati)

Fig. 117 p.238, Mastrodicasa.

Rottura per compressione (carichi distribuiti)

Stati di sforzo piano

2 x* =x cos + y sin2 + 2 xy sin cos

1 xy* = ( y x )sin2 + xy cos2 2

Stati tensionali e lesioni

Taglio puro Il piano di fessurazione a 45

Compressione semplice Il piano di fessurazione // alla direzione degli sforzi

Fessurazione teorica per flessione pura

La parzializzazione della sezione pressoinflessa

Eva Coisson slides laboratorio di consolidamento

Sistemi a conci rigidi

Eva Coisson slides laboratorio di consolidamento

Sistemi a conci rigidi

Eva Coisson slides laboratorio di consolidamento

Fessurazione per torsione

Tipologie base di fessure da cedimento centrale

Dissesto per cedimento centrale

Traslazione verticale dellappoggio terminale

Fig. 71 p. 142 Mastrodicasa

Cedimento e fessurazione per flessione e taglio

Fig 20, p. 31 Antonucci

Traslazione orizzontale dellappoggio

Figg. 75 p. 142 Mastrodicasa

Fig 100, p. 192 Baruchello Lautore parla di effetti combinati

Cedimento e fessurazione per flessione e taglio