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Capitolo 1

RICHIAMI DI STATICA GRAFICA

Si riportano alcuni brevi richiami sulle principali operazioni grafiche che si eseguono
sulle forze.
1 - 1. OPERAZIONI SULLE FORZE
Ogni forza pu essere rappresentata graficamente mediante un vettore caratterizzato
da un modulo che ne determina lentit, da una direzione indicata dalla sua retta dazione e
da un verso indicato dalla punta di una freccia.
Verso
Retta d'
azione
Direzione

lo
Modu

- SOMMA DI DUE FORZE


Si esegue con la Regola del Parallelogramma:

F1
R

R = Risultante

F2
oppure col Poligono delle forze:

F2

F1
R

1-1

- SISTEMA PIANO DI FORZE CHE SI DIPARTONO DA UN PUNTO


Dato un sistema di due o pi forze che si dipartono da un punto, il vettore
rappresentativo della risultante passer ovviamente per quel punto. Per trovarne direzione,
verso e modulo si costruisce un poligono delle forze, prendendole in un ordine qualsiasi. Il
segmento di chiusura del poligono cos ottenuto la Risultante.

F3

F1
1

F1

R
F2

F2
R

F3

Se il poligono delle forze risulta CHIUSO, la sua Risultante NULLA e il sistema di forze si
dice EQUILIBRATO.

F3

O= 3

1
2

F2
F1

- SISTEMA PIANO DI FORZE NON PASSANTI PER LO STESSO PUNTO


Per individuare la retta dazione della forza risultante R del sistema si utilizza il
cosiddetto POLIGONO FUNICOLARE; il modulo e la direzione della risultante si trovano
col solito Poligono delle Forze.
Date ad esempio tre forze complanari F1, F2, F3 non passanti per lo stesso punto, si
costruisca il poligono delle forze: O - 1 - 2 - 3 (figura a destra). La Risultante R sar il
segmento di chiusura O - 3 (detto anche linea di chiusa ) di cui conosciamo cos modulo,
direzione e verso, ma non la linea dazione.
Per determinare la linea dazione di R si procede nel modo seguente:
1) Si prende un punto arbitrario P (POLO) e si traccia la congiungente OP (figura a destra).

1-2

2) Da un punto qualunque della retta dazione di F1 si traccia una retta parallela a OP (figura a
sinistra).

= OP

F3

F2

F1

= 3P

P
(POLO)

= 2P

= 1P

A
3
POLIGONO FUNICOLARE

POLIGONO DELLE FORZE

3) Si traccia la congiungente 1P (figura a destra).


4) Dal punto di intersezione (figura a sinistra) tra la retta parallela a OP e la retta dazione di
F1
si traccia la parallela a 1P fino a intersecare la retta dazione di F2.
5) Si traccia la congiungente 2P (figura a destra).
6) Dal punto di intersezione trovato al passo 4) (figura a sinistra) si traccia la parallela alla
retta 2P fino a intersecare la retta dazione della forza F3.
7) Si traccia la congiungente 3P (figura a destra).
8) Dal punto trovato al passo 7 (figura a sinistra) si traccia la parallela alla retta 3P.
9) Il punto A di intersezione delle due rette parallele rispettivamente a OP e a 3P (figura a
sinistra) un punto della retta dazione della risultante R di cui si conosce gi il modulo, la
direzione e il verso dal poligono delle forze.
Infatti i due vettori OP e P1 danno come somma O1; analogamente 1P e P2 danno come
somma 12 e cos via fino a 2P e P3 che danno come somma 23.
La risultante O3 si pu quindi intendere come somma vettoriale di OP e P3.
Poich le tre forze OP, P3 e O3 (= R) sono in equilibrio, le loro linee dazione devono passare
per uno stesso punto che appunto il punto A nella figura a sinistra, comune alle linee
dazione di OP e P3.
Nota:
La scelta del Polo P arbitraria; esistono quindi nel piano

1-3

possibilit di scelta.

Inoltre la scelta del punto di intersezione del primo lato del poligono funicolare con la retta
3 possibili
dazione della forza F1 pure arbitraria con
possibilit. Esistono quindi
poligoni funicolari che danno tutti lo stesso risultato.
- CASO DI FORZE PIANE E PARALLELE
La forza risultante del sistema, in modulo, direzione, verso e retta dazione, si trova con lo
stesso metodo.

F1

F3

F2

F4

1
P
2
3

R=O4

1 - 2. MOMENTO DI UN SISTEMA PIANO DI FORZE PARALLELE

Il momento M di una forza F rispetto a un punto P complanare con la forza stessa dato
dal prodotto del modulo della forza per la distanza d del punto P dalla retta dazione della
forza.
P (Centro di Riduzione)
d

O (Punto di Applicazione)

M = F d = F OP sen

Il momento di un sistema di forze parallele in un piano rispetto a un punto del piano


uguale al momento rispetto a quel punto della risultante del sistema di forze.

1-4

1 - 3. CARICHI DISTRIBUITI
Nella realt i carichi concentrati non esistono ma sono carichi distribuiti su aree molto
piccole.
Se consideriamo invece un carico distribuito in modo qualunque lungo una linea, esso pu
essere definito considerando un tratto x della linea e la risultante F del carico agente su
quel tratto.

d
R

F (x)

y
Si definisce:
INTENSITA'MEDIA DEL CARICO =

F (x)
x

e:
CARICO SPECIFICO o DENSITA'DI CARICO: q (x) =

lim

x 0

F (x)
x

Se il carico distribuito q (x) NORMALE a x, anche la sua RISULTANTE R normale a


x e vale:
l

R=

q(x)dx

ed applicata ad una distanza d dallorigine pari a:


l

d=

q(x)xdx
l

q(x)dx

Ci esprime il fatto che il momento rispetto ad O della risultante R uguale alla somma dei
momenti risultanti rispetto ad O delle forze infinitesime che costituiscono la distribuzione di
carico.
- CURVA FUNICOLARE
Se il carico distribuito, il poligono funicolare diventa una CURVA FUNICOLARE.
Questa pu essere tracciata con approssimazione dividendo il carico distribuito in tratti finiti e
considerando le forze F risultanti dei singoli tratti x:

1-5

F =
Se i tratti

q(x)dx

x sono piccoli si pu considerare il CARICO MEDIO:


q=

e prendere

1
x

q(x)dx

F come:
F = q x

Ovviamente, pi piccoli sono i tratti


la curva funicolare.

x considerati, pi il poligono funicolare approssima

q (x)

F
x

1 - 4. COMPOSIZIONE DI FORZA E COPPIA


La composizione di una FORZA F applicata nel punto K e di un MOMENTO M applicato
nel punto O una FORZA F:
F = F
TRASLATA rispetto a F di una distanza d:

d = M
F
d

O
F'

Il verso di F tale da determinare lo stesso effetto rotatorio del sistema di partenza rispetto al
punto K.
Per i corpi rigidi non ha importanza il punto di applicazione di F ma solamente la sua retta
dazione.

1-6

1 - 5. TRASPORTO DI UNA FORZA


Se si trasporta una Forza f dalla propria retta dazione ad unaltra retta dazione parallela alla
precedente ad alla distanza d da questa, si ottiene una nuova Forza: F = F ed una COPPIA
DI TRASPORTO: M = F d.

M=Fd
F

F
d

ESEMPIO
Se nella trave di figura si trasla la Forza F dal punto C al punto B, occorre aggiungere la
Coppia di Trasporto: M = F d.

F
A

1-7

M=Fd

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