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Elisa Battistoni Esercitazione: la scelta del consumatore

Esercitazione: la scelta del consumatore.

Esercizio.

La funzione di utilità di un consumatore è u(x1, x2 ) = x12 x2 . Il prezzo del bene 1 è

p1 = 1 , il prezzo del bene 2 è p2 = 3 ed il reddito del consumatore è m = 180 .

Determinare il paniere ottimo (x1 *, x2 * ) per il consumatore.

Soluzione.

Nel punto di ottimo il paniere scelto dal consumatore si trova sulla curva di

indifferenza più alta raggiungibile con il suo vincolo di bilancio (vdb): in altri termini,

nel punto di ottimo il vdb del consumatore è tangente ad una delle curve della sua

mappa di indifferenza. Poiché le due curve sono tangenti, in quel punto dovranno

essere caratterizzate dalla stessa pendenza.

La pendenza di una curva di indifferenza è espressa da MRS, ossia dal rapporto fra le

utilità marginali, mentre la pendenza del vdb è espressa dal rapporto fra i prezzi dei

due beni.

Nel punto di ottimo deve, quindi, essere verificata la seguente relazione:


∆x1 UM2 p
MRS2,1 = = − = − 2
∆x2 UM1 p1

Nel caso specifico si ha:

vincolo di bilancio:

p1x1+p2x2=m

x1+3x2=180

La pendenza del vdb è


p2
− = −3
p1

La pendenza di una delle curve di indifferenza della mappa è, invece, data da:

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∆x1 UM2
MRS2,1 = = −
∆x2 UM1

Nel caso specifico si ha:

UM1=2x1x2

UM2=x12

Perciò nel punto di ottimo per il consumatore deve essere:


∆x1 UM2 p
MRS2,1 = = − = − 2
∆x2 UM1 p1

x12
− = −3
2 x1x2

x1
= 3
2x2

x1=6x2

Nel punto di ottimo del consumatore, quindi, il consumo del bene 1 sarà sei volte più

grande del consumo del bene 2.

Inoltre, il paniere di consumo ottimale deve essere un paniere ammissibile per il

consumatore, ossia deve trovarsi sul suo vdb. Perciò deve valere:

 x1 + 3x2 = 180

 x1 = 6 x2

9 x2 = 180

 x1 = 6 x2

 x1 * = 120

 x2 * = 20

Il paniere ottimale di consumo è (x1*,x2*)=(120,20). In corrispondenza di questo

paniere il consumatore ha l’utilità massima che può raggiungere con il suo vdb,

corrispondente a

u*=u(x1*,x2*)=x1*2x2*=120220=288.000

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Esercizio.

Emiliano ha un saggio marginale di sostituzione per la pizza ed il gelato pari a -2. Il

prezzo di una pizza è 8€, il prezzo di un gelato è 3€ ed il reddito settimanale di

Emiliano è 40€. Determinare il punto di scelta ottima di Emiliano.

Soluzione.

I metodo

Il saggio marginale di sostituzione di Emiliano fra pizza e gelato è costante: i due beni

sono, perciò, perfetti sostituti e la mappa di indifferenza è costituita da rette

inclinate negativamente.

Si ipotizzi che la generica funzione di utilità che descrive la mappa di indifferenza

abbia equazione

u(xp,xg)=axp+bxg

con a e b costanti positive e non note.

Poiché il saggio marginale di sostituzione fra pizza e gelato vale -2 si ha:


∆ xg UMp a
MRSp,g = = − = − = −2
∆xp UMg b

Si può, quindi, ipotizzare che sia a=2 e b=1 (ma anche che sia a=4 e b=2, etc.). In tal

caso la generica funzione di utilità diventa:

u(xp,xg)=2xp+xg

Fra tutte le curve di indifferenza appartenenti alla mappa Emiliano sceglierà quella più

alta raggiungibile con il suo reddito.

Il vincolo di bilancio di Emiliano è

3xg+8xp=40

e corrisponde alla curva in rosso nella figura sottostante

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xp

xg

Come si può notare dalla figura in questo caso non esiste un punto di tangenza fra

vincolo di bilancio e mappa di indifferenza che possa aiutare nella determinazione del

punto di consumo ottimale: il vincolo di bilancio e le curve di indifferenza, infatti, sono

rette con inclinazione differente e, quindi, mai tangenti fra loro.

Il vincolo di bilancio interseca diverse curve di indifferenza, ma la più alta (cioè quella

ad utilità maggiore) viene raggiunta quando Emiliano consuma solo gelato: in questo

caso tutto il reddito di Emiliano sarà allocato sull’acquisto del gelato e si avrà

xp = 0  xp = 0
 
3xg = 40  xg = 13,3

In corrispondenza di questo punto di consumo, l’utilità di Emiliano sarà

u(xp,xg)=2xp+xg

u(0;13,3)=2*0+13,3=13,3

N.B.: in generale per i beni perfetti sostituti sia le curve di indifferenza, sia il vincolo

di bilancio del consumatore sono rette inclinate negativamente. Sono, quindi, possibili

tre differenti casi:

1. il vincolo di bilancio ha pendenza maggiore della mappa di indifferenza.


x2

x1

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In questo caso la curva di indifferenza ad utilità maggiore si raggiunge nel punto

di intersezione fra il vincolo di bilancio e l’asse verticale: in altri termini, il

consumatore sceglierà di consumare solamente il bene 2 ed il paniere ottimo sarà

(x1,x2)*=(0;m/p2)

2. il vincolo di bilancio ha pendenza minore della mappa di indifferenza.

x2

x1

In questo caso la curva di indifferenza ad utilità maggiore si raggiunge nel punto

di intersezione fra il vincolo di bilancio e l’asse orizzontale: in altri termini, il

consumatore sceglierà di consumare solamente il bene 1 ed il paniere ottimo sarà

(x1,x2)*=(m/p1;0)

3. il vincolo di bilancio è parallelo alla mappa di indifferenza.

x2

x1

In questo caso la curva di indifferenza ad utilità maggiore coincide con il vincolo

di bilancio: in altri termini, tutti i panieri sul vincolo di bilancio avranno la stessa

utilità e saranno ottimi per il consumatore.

Nel caso in esame il vincolo di bilancio di Emiliano ha equazione

3xg+8xp=40

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ossia
3
xp = 5 − xg
8

La pendenza del vincolo di bilancio è, quindi, pari a -3/8, mentre quella della mappa di

indifferenza è pari a -1/2: si tratta, quindi, del caso in cui la pendenza del vincolo di

bilancio è minore di quella della mappa di indifferenza. Come già visto il punto di

ottimo del consumatore corrisponde, perciò, al punto di intersezione del vincolo di

bilancio con l’asse orizzontale:

 40
3xg + 8xp = 40 3xg = 40  xg = = 13,3
   3
 xp = 0  xp = 0  xp = 0

Il punto di ottimo è

(xg,xp)=(13,3;0)

In corrispondenza del punto di ottimo l’utilità del consumatore vale:

u(xg,xp)=u(13,3;0)=2*0+13,3=13,3

II metodo

È noto che il punto di ottimo del consumatore corrisponde ad uno dei due punti di

intersezione del vincolo di bilancio con gli assi cartesiani se la pendenza del vincolo di

bilancio è uguale a quella della mappa di indifferenza: in caso contrario tutti i punti del

vincolo di bilancio saranno punti di ottimo.

Il vincolo di bilancio di Emiliano ha equazione

3xg+8xp=40

e le sue intersezioni con gli assi cartesiani sono:

A=(0;5) e B=(13,3;0)

L’utilità di Emiliano nei due punti ha i seguenti valori:

Punto A: u(xg,xp)=u(0;5)=2*5+0=10

Punto B: u(xg,xp)=u(13,3;0)=2*0+13,3=13,3

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Dal confronto fra le utilità dei due panieri rappresentati dai punti di intersezione del

vincolo di bilancio con gli assi cartesiani risulta evidente che il paniere ottimo è il

paniere B=(13,3;0).

III metodo

La funzione di utilità determinata per questi particolari beni perfetti sostituti è data

da

u(xp,xg)=2xp+xg

ed è una funzione in due variabili.

Inoltre, il vincolo di bilancio di Emiliano ha equazione

3xg+8xp=40

È possibile esplicitare una variabile dal vincolo di bilancio e sostituirla nella funzione di

utilità, in modo che quest’ultima diventi una funzione di una sola variabile. Si ha:
3
xp = 5 − xg
8

Sostituendo nella funzione di utilità si ottiene:

3  3 1
( ) 
u = u xg = 2 5 − xg  + xg = 10 − xg + xg = 10 + xg
8  4 4

La funzione di utilità è ora una funzione ad una sola variabile. L’obiettivo di Emiliano

diventa, a questo punto, di determinare quanti gelati acquistare per massimizzare la

propria utilità. Si noti che il problema non è più una massimizzazione vincolata in

quanto il vincolo di bilancio è stato integrato nella funzione di utilità attraverso il

rispetto della condizione


3
xp = 5 − xg
8

L’ottimizzazione libera si effettua derivando la funzione di utilità rispetto alla sua

unica variabile. Si ha:


du 1
= > 0
dxg 4

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La derivata della funzione di utilità rispetto alla quantità di gelati consumati è sempre

positiva: ciò significa che Emiliano sceglierà di consumare quanti più gelati possibile

compatibilmente con il suo vincolo di bilancio; inoltre, poiché il gelato e la pizza sono

beni perfetti sostituti la scelta di Emiliano di aumentare il numero dei gelati

corrisponde a diminuire la quantità di pizza consumata: Emiliano sceglierà, quindi, di

non consumare pizza. Perciò si avrà:

 xp = 0
 xp = 0  xp = 0 
   40
3xg + 8xp = 40 3xg = 40  xg = = 13,3
 3

Alla stessa conclusione si sarebbe giunti se, anziché esplicitare xp dal vincolo di

bilancio, si fosse esplicitata la variabile xg. Infatti:

3xg+8xp=40

u(xp,xg)=2xp+xg

Esplicitando xg dal vincolo di bilancio


40 8
xg = − xp
3 3

Sostituendo nella funzione di utilità

 40 8  40 2
( )
u = u xp = 2xp +  − xp  = − xp
 3 3  3 3

Derivando rispetto a xp
du 2
= − < 0
dxp 3

La funzione di utilità è decrescente con la quantità di pizza consumata: Emiliano

deciderà, perciò, di diminuire al livello minimo il consumo di pizza (xp=0) e di allocare

tutto il proprio reddito in consumo di gelati. Si avrà quindi:

 xp = 0
 xp = 0  xp = 0 
   40
3xg + 8xp = 40 3xg = 40  xg = = 13,3
 3

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Esercizio.

La funzione di utilità di un consumatore è

{
u(x, y ) = min x, y 2 }
a) Determinare l’utilità del consumatore in corrispondenza dei panieri (x,y)=(4,3),

(x,y)=(4,2) e (x,y)=(5,2);

b) Determinare l’equazione del luogo geometrico costituito dai punti d’angolo delle

curva di indifferenza del consumatore;

c) Determinare l’equazione del vincolo di bilancio del consumatore nel caso in cui si

abbia px=1, py=2 e m=8;

d) Quale paniere sceglierà il consumatore in questa situazione?

e) Si supponga che px=10, py=15 e che il consumatore acquisti 100 unità del bene x.

Qual è il reddito del consumatore?

Soluzione.

a) I valori di utilità corrispondenti ai panieri dati sono:

{ }
u(4,3) = min 4,32 = min{4,9} = 4
u(4,2) = min{4,2 } = min{4,4} = 4
2

u(5,2) = min{5,2 } = min{5,4} = 4


2

I panieri dati si trovano, perciò, sulla stessa curva di indifferenza del

consumatore. In particolare, le curve di indifferenza sono quelle relative ai beni

perfetti complementi, rappresentate tramite spezzate a “L”.

b) I punti d’angolo delle curve di indifferenza dei beni perfetti complementi sono i

punti nei quali i due beni si trovano nella giusta combinazione di consumo, ossia nei

quali si ha:

{ }
u(x, y ) = min x, y 2 = x = y 2

Perciò il luogo dei punti d’angolo delle curve di indifferenza di beni perfetti

complementi è rappresentato dall’equazione

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x=y2

ed è, quindi, una parabola con asse coincidente con l’asse delle ascisse.

Naturalmente, ai fini economici si considera solo il ramo della parabola per il quale

entrambe le coordinate x e y sono non negative. In definitiva, l’equazione del luogo

dei punti d’angolo diventa

 x = y 2

 y ≥ 0

c) Se il consumatore acquista x unità del primo bene spende px*x, mentre se acquista

y unità del secondo bene spende py*y. La spesa complessiva del consumatore non

può eccedere il suo reddito m.

L’insieme di bilancio del consumatore è quindi

px*x+py*y ≤ m

Il vdb del consumatore rappresenta la frontiera del suo insieme di bilancio. Si ha

quindi

vdb: px*x+py*y=m

x+2y=8

d) Il consumatore sceglie di consumare il paniere, fra quelli appartenenti al suo

insieme di bilancio, che si trova sulla curva di indifferenza più alta che può

raggiungere. Tale paniere corrisponde generalmente al punto di tangenza fra il vdb

del consumatore ed una delle curve della sua mappa di indifferenza. Nel punto di

tangenza le pendenze delle due curve devono essere uguali. Visto che la pendenza

del vdb è data dal rapporto fra i prezzi dei due beni, mentre quella della mappa di

indifferenza – corrispondente al MRS – è data dal rapporto fra le utilità marginali

dei beni stessi nel punto di tangenza deve valere la seguente relazione
∆x1 UM2 p
MRS2,1 = = − = − 2
∆x2 UM1 p1

Nel caso in esame, però, le curve della mappa di indifferenza sono spezzate a “L” e

per essere non può, quindi, calcolarsi la derivata dell’utilità nel punto d’angolo.

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Un metodo alternativo per giungere alla determinazione del paniere di consumo è di

imporre che contemporaneamente esso appartenga al vdb e sia punto d’angolo di

una delle curve della mappa di indifferenza del consumatore. Le due condizioni sono

rappresentate dal sistema:

 y2 + 2y − 8 = 0

2
x = y
y ≥ 0


 y = −1 ± 1 + 8

2
x = y
y ≥ 0


 y = −1 − 3 = −4  y = −1 + 3 = 2
 2  2
x = y x = y
y ≥ 0 y ≥ 0
 

La soluzione y=-4 non è accettabile visto che il sistema comprende la condizione

che y debba essere non negativo. L’unica soluzione accettabile, quindi, è y=2 cui

corrisponde un livello di x dato da x=4. Il paniere scelto dal consumatore sarà

quindi (x*,y*)=(4,2) ed in corrispondenza di questo paniere il consumatore avrà

un’utilità pari a

{ }
u(4,2) = min 4,22 = min{4,4} = 4

e) Per beni perfetti complementi il punto di consumo è sempre un punto d’angolo delle

curve della mappa di indifferenza: pertanto, se il consumatore acquista 100 unità

del bene x si avrà anche un consumo di y2=100, ossia di y=10 (si ricorda che l’altra

soluzione possibile – y=-10 – non è accettabile).

Dato il livello dei prezzi dei due beni la spesa complessiva sostenuta dal

consumatore per i suoi acquisti sarà

pxx+pyy=10*100+15*10=1.150

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Poiché il paniere scelto dal consumatore deve essere il suo paniere ottimo esso

deve rappresentare il punto d’angolo della curva di indifferenza più alta che il

consumatore può raggiungere dato il suo reddito: in altri termini, il punto di

consumo deve trovarsi sul vdb. La conseguenza è che la spesa sostenuta dal

consumatore per l’acquisto deve coincidere con il suo reddito, perciò

m=1.150

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