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CONSOLIDAMENTO DEGLI EDIFICI STORICI

prof PAOLO FACCIO


(Universit IUAV di Venezia )
A.A. 2014 - 2015

Lezione n. 2 : le costruzioni in muratura

Collegamento tra
elementi lignei
Collegamento tra
elementi lignei e muratura
dambito
Forometria regolare e
con architravi
resistenti a flessione
Incatenamento muri
contrapposti
Cantonali ben
apparecchiati, legatura
tra murature ortogonali
Omogeneit della muratura

Impalcati funzionanti come piano rigido

Schema di edificio in muratura e legno con evidenziate le


principali caratteristiche

Esempi di muratura in varia apparecchiatura e materiale costitutivo

Murature in materiale misto irregolari

Murature in materiale lapideo e


mista

Le azioni vengono trasmesse per contatto con azione di


ripartizione della malta per evitare concentrazione di carico e
pertanto tensioni elevate

Muratura omogenea :
Composta da elementi lapidei di grande
dimensione pu presentarsi con
apparecchiatura con malta di calce inerte
e terra, con inseriti elementi di minor
dimensione per ridurre la presenza di
vuoti rincocciatura- (a), presenza di
maggiore regolarit dei conci con giunti
costituiti sempre da calce inerte e terra
con ridotta presenza di rincocciatura (b),
corsi con materiale lapideo disposto in
maniera prevalentemente orizzontale.
Per paramenti di grande spessore
possono essere presenti paramenti
esterni con riempimenti di schegge e
abbondante ricorso a malta
Schema di sezione

Muratura disomogenea : presenza di pochi


elementi lapidei di grande pezzatura,
disposti prevalentemente nei cantonali,
ampia presenza di malta con capacit
strutturali discrete solo in presenza di
grandi spessori 80 100 cm-.
Presenza di muratura a cassetta e
riempimenti con presenza abbondante di
malta

Schema di
sezione

Muratura listata o mista: murature in pietrame di


varia pezzatura e dimensione, con presenza di
giunti di malta pi o meno consistenti. Ad intervalli
regolari di circa 70 80 cm, sono presenti corsi in
laterizio che attraversano completamente lo
spessore del muro corsi di ripianamento
conferendo grande qualit strutturale alla
muratura.

Schema di
sezione

Funzione di ridistribuzione delle


azioni verticali e realizzazione di
incatenamento trasversale della
muratura

Murature a secco : murature a varia pezzatura dei blocchi, prive di malta e


aggregazione in relazione allingranamento dei conci. Nel caso di costruzioni
vengono utilizzati conci di grande dimensione per fori porta finestra, soglie,
gradini, cantonali

Schema di sezione

Murature in laterizio, isodome o pseudoisodome

LE APPARECCHIATURE MURARIE
Tipi di murature antiche

B Ordinata di pietre squadrate a mano C Isodoma D


Diseguale de cementi pseudoisodoma E Riempita
semplicemente Emplectum F Riempita con corsi di mattoni
G

Tipi di murature antiche e Moderne

Y Muratura di quadrelli uno in lungo uno in chiave


Z Muratura di quadrelli uno in lungo e due in
chiave

isodoma

caratterizzata da file (assise) di uguale altezza, costituite di


grandi blocchi di pietra (conci), in genere di arenaria, dello
stesso spessore del muro, ben lavorate su tutti i lati, disposte in
file orizzontali ad altezza regolare ed omogenea, con incassi e
solchi ai lati per l'incastro reciproco.

pseudoisodoma

Pseudoisodoma ogni livello (ricorso) di minor spessore


rispetto al precedente, (o la sezione del singolo concio
trapezoidale per evitare il gradino fra i vari livelli)
Incerta

Massi posti in opera come venivano estratti dalla cava,


disponendo in facciata il lato planimetricamente regolare.
Malta povera e abbondante
Quasi
reticolatum

Cubilia disposti in modo non regolare. Rappresenta il primo


stadio dellopus reticolatum

Opus reticolatum

Paramento dellopus caementicium composto da


tufelli piramidali con faccia inclinata di 45

Opus spicatum

Raramente usato come rivestimento parietale, nelle


regioni del nord Europa- viene utilizzato come
pavimentazione con listelli in laterizio a spina pesce.
Opus
Africanum

Tecnica muraria usata spesso nel nord Africa


costituita da grandi blocchi in pietra verticali con
spazi riempiti con materiale vario
Opus
mixtum

Paramento dellopus caementicium costituito


dallalternanza di opus reticolatum ed incertum

Rinforzo delle murature della torre


con legamenti lignei

Accorgimenti costruttivi nei trattati

Necessaria protezione del nucleo in conglomerato affinch la calce non si riduca


in polvere e lasci liberi i caementa. La protezione avviene per mezzo di un
opportuno spessore delle cartelle interne ed esterne

Nelle murature ad opera incerta e con cortina interna ed esterna, occorre disporre
con intervallo regolare fasce passanti di mattoni di grande dimensione a legare e
serrare il paramento

Particolare disposizione dei mattoni con multipli e sottomultipli del modulo base
per consentire la definizione di una angolata forte e ben apparecchiata

J. B. Rondelet Trattato teorico e pratico dellarte di edificare, Mantova 1831

I trattati sino al Settecento espongono in modo uniforme le tecniche costruttive


murarie. Nellet dei Lumi lo sviluppo del pensiero scientifico e lapplicazione di
teorie analitiche al mondo delle costruzioni, comporta una modifica
dellatteggiamento espositivo delle tecniche murarie. Alla prassi esecutiva inizia
ad essere associato la possibilit di sviluppare procedure analitiche di
dimensionamento e verifica. Rondelet introduce anche alcune considerazioni
sui meccanismi di danno delle strutture murarie

Figura 1 - Apparecchio semplice ed a strati regolari in cui ogni pietra forma la grossezza del muro
Figura 2 - Apparecchio doppio formato da pietre d'eguali dimensioni, posate a due a due in larghezza ed una sola
in lunghezza sopra lo spessore del muro
Figura 3 - Apparecchio triplice formato di pietre di eguali dimensioni posate a tre a tre in larghezza ed una in
lunghezza sopra lo spessore del muro
Figura 4 - Apparecchio composto, alternativamente doppio e triplice sulla grossezza del muro
Figura 5 - Lo stesso apparecchio di Fig. 2, solo che essendo il muro pi grosso una murazione in pietrame
riempie l'intervallo fra le pietre che hanno la loro lunghezza in mostra
Figura 6 - Disposizione dell'apparecchio di cui si fatto uso nei rivestimenti in pietra di taglio delle antiche mura
dei baluardi di Montpellier
Figura 7 - Disposizione dell'apparecchio delle pietre di taglio che formano il rivestimento di una costruzione in
cerchio, sull'esempio del sepolcro di Cecilia Metella
Figura 8 - Apparecchio irregolare, formato da pietre d'ogni dimensione riunite in corsie interrotte da tagli su tutti i
sensi
Figura 9 - Apparecchio poligono, formato da pietre tagliate in prismi irregolari, sull'esempio delle mura di Fondi

Tipi
murari

Figure 1, 2 e 3 - Opus incertum, o aggregato di pietre d'ogni forma, senza e con parti di murazione ordinaria
disposte a ranghi di corsie orizzontali nelle cantonate e riempimento intermedio di pietrame, e con ciottoli.
Figura 4 - Opus reticulatum, o pietre a facce quadrate messe assieme in forma di rete, con riempimento
intermedio di pietrame
Figure 5 e 8 - Muratura variata o mista, con parte interna di pietrame e pareti formate alternativamente con un
rango di pietre di tufo squadrate e con uno o tre di mattoni triangolari
Figura 6, 7 e 9 - Isodomum, pseudoisodomum e di altri generi di costrutture composti di pietre diversamente
lavorate, di diverse forme e misure e variamente disposte, associate a ranghi di mattoni e con riempimento
intermedio di pietrame

Figure 1 e 2 - Divisioni e tramezzi formati di mattoni piani o in coltello


Figura 3 - Divisioni formate con due mattoni in grossezza
Figure 4 e 5 - Combinazioni diverse pei muri la cui grossezza di tre ordini di mattoni
Figura 6 - Combinazione in cui si fa uso della met dei mattoni pei riempimenti segnati a)
Figura 7 - Disposizione per un muro di quattro ranghi di mattoni
Figura 8 - Combinazione a corsie con ranghi di mattoni posati obliquamente, disposti a corsie alternativamente in direzione contraria
Figure da 9 a 13 - Combinazioni diverse che si possono formare con mattoni quadrati o mezzi mattoni, posati in squadro o
diagonalmente

Apparecchiatura
in laterizio con
larticolazione in
relazione al
modulo degli
elementi base

Figura 1 - Apparecchio incatenato, formato da pietre alternativamente abbassate ed innalzate sopra ciascuno
strato, onde innestare le une nelle altre senza ricorrere a chiavi di legno o a ramponi
Figura 2 - Apparecchio incatenato (ideato da Rondelet nel 1769), in cui le pietre sono riunite formando di ogni
strato una specie di catena composta da un triplice rango di pietre che si serrano le une nelle altre
Figura 3 (al centro) - Dimensioni delle pietre di parecchi monumenti d'Atene e d'altrove, tanto sulle loro facce
apparenti, che nei muri ond'esse formano la grossezza (Monumento di Filopappo; Tempio di Minerva Poliade;
Tempio sulle rive dell'Ilisso; Tempio della Concordia in Agrigento; Propilei d'Atene; Tempio di Teseo in Atene)
Figure 4 - Apparecchio misto, fatto di pietre e travi combinati insieme (ipotesi ricostruttiva dai Commentar di
Cesare, secondo Palladio)
Figure 5 - Apparecchio misto, fatto di pietre e travi combinati insieme (ipotesi ricostruttiva, secondo il Poliocerticon
di Giusto Lipsio)
Figure 6 e 7 - Apparecchio misto, fatto di pietre e travi combinati insieme (ipotesi ricostruttive da Vitruvio, De
architectura, Libro I, Cap. V, secondo Rondelet

Apparecchiatura muraria

Figure 1, 2 e 3 - Maniera di posare le pietre di taglio per formare solide costruzioni


Figura 4 - Risultato apparente della maniera da adottare per rimediare ai difetti e agli accidenti
risultanti da una posatura negligente, quale correntemente adottata con biette e assottigliamenti
Figure 5, 6 e 7 - Della maniera di porre in opera, con calce, cunei e biette di legno le pietre tagliate
e preparate approssimativamente nelle superfici delle facce interne, dalla quale risulta che il solo
spigolo anteriore e le commessure nei margini dei blocchi risultano portare tutto il peso

Rimedi per
difetti
costruttivi o
materiale
scadente
e/o
danneggiato

Figure da 1 a 6 - Metodi di valutazione della spinta dei terrapieni contro muri di rivestimento a
profilo verticale, secondo le differenti specie di terre, in base alle esperienze fatte
Figure da 7 a 9 - Metodi di valutazione della spinta dei terrapieni contro muri di rivestimento aventi
profilo a risega verso l'esterno, in forma di scarpa semplice e doppia.
Figure da 10 a 13 - Muri di rivestimento provvisti di contrafforti a base rettangolare
Figure da 16 a 19 - Muri di rivestimento provvisti di contrafforti a base trapezia e con raccordo
murario curvilineo
Figura 20 - Mezzo impiegato dagli antichi Romani per fortificare i muri di rivestimento all'esterno
Figura 21 - Muro isolato

Della stabilit relativa


dei muri isolati e
combinati con gli altri.
Ipotesi di meccanismi di
danno

LAPPARECCHIATURA NELLE
MURATURE IN LATERIZIO
Disposizione dei blocchi nello
spessore murario

MURATURE MISTE, LATERIZIO E PIETRA

Muratura in ciottoli di fiume

Corso di
ripianamento

Corso di
ripianamento

COLLEGAMENTO TRA MURATURE

Realizzazione dei cantonali

In questa muratura ad opera incerta in pietra gli elementi


costruttivamente significativi sono realizzati in laterizio

Realizzazione di
elementi speciali

La Regola dellArte nelle murature

Regolarit dei corsi orizzontali


Squadratura regolare dei conci
Verticalit della muratura
Non allineamento dei giunti verticali
Qualit dei blocchi
Qualit della malta
Ammorsamento trasversale dei blocchi :
ingranamento

Caratteristiche delle murature eseguite a regola darte

Le caratteristiche meccaniche della muratura : resistenza a compressione

Rapporto
altezza
blocco/
altezza
giunto

Resistenza a
compressione e
difetti costruttivi
Qualit del giunto e resistenza a
compressione

Le caratteristiche meccaniche della muratura : resistenza e tipologia


costruttiva

Difetti e qualit costruttive

Caratteri
condizionanti la
resistenza
meccanica della
muratura

SCHEDE DI ANALISI
DELLE MURATURE
A

A Castello di S.
Faustino
B Castello Visconti
Venosta

Strutture resistenti per massa e strutture resistenti


per forma
la sollecitazione a compressione collegata alla pietra come
materiale resistente ed alla linea retta verticale come canale
statico, ossia al sostegno di pietre impilate o, in termini pi
evoluti, alla colonna, al pilastro, al muro(1)

.. figure strutturali che pi efficacemente interpretano il


legame intercorrente fra la legge di distribuzione dei carichi e la
forma strutturale, ossia larco e la fune(2)

(1)

G. Pizzetti, A.M. Zorgno Principi statici e forme strutturali pg. 507

(2)

G. Pizzetti, A.M. Zorgno Principi statici e forme strutturali pg. 237

Strutture resistenti
per massa : strutture
tozze

Strutture snelle

Strutture resistenti
per forma

Pressione eccentrica
Si quando alla pressione normale (P) si aggiunge una sollecitazione di flessione (M), cio lo sforzo
normale non centrato nel baricentro (G) della sezione ma a distanza (e) detta eccentricit.
Il carico (P) eccentrico si pu scomporre nel carico centrato (P) e nel momento (M), questi due
carichi inducono le tensioni:

1 =

P
;
A

2 =

My (P * e)y
=
.
J
J

Per il principio della Sovrapposizione degli Effetti:


= ( 1 + 2 ) = (

P (P * e)y

)
A
J

Nocciolo centrale dinerzia.


Al variare delleccentricit si determinano le situazioni:
- Sezione interamente reagente a compressione
(asse neutro esterno).
- Sezione parzializzata, cio parte reagente a
compressione e parte a trazione (punto di
inversione in corrispondenza dell asse neutro (n-n).
Le eccentricit che danno (=0), all estremo opposto,
individuano un luogo di punti detto Nocciolo centrale
d Inerzia. L ampiezza di tale nocciolo viene definita
mediante il Raggio dinerzia pari a: = H/6

IL DANNO

Azioni appartenenti al piano del muro : compressione, taglio e trazione

La trasmissione dei carichi verticali


avviene per contatto dei blocchi.
Lapparecchiatura in grado di
diffondere i carichi in relazione alle
caratteristiche dimensionali del blocco e
allingranamento tra elementi, rapporto
di contatto

Comportamento strutturale per azioni verticali : diffusione dei carichi


verticali nella muratura in relazione allapparecchiatura
P

Relazione tra instabilit e apparecchiatura muraria

Pcr1

2 E a 3
=
12 l2

1/4 P

Pcr 2

2 E a 3
=
48 l2

1/9 P

Pcr 3

2 E a3
=
108 l2

Rielaborazione da: Giuffr, A., (1991), Letture sulla meccanica delle murature storiche, Kappa, Roma

LA ROTTURA DEI SOLIDI PRISMATICI


Lesioni

manifestazione evidente dei dissesti strutturali

DEFORMAZIONI : variazioni di forma geometrica delle strutture


FESSURAZIONI : soluzione di continuit del solido murario

Se durante la variazione di forma in un punto del solido la dilatazione supera i limiti di


tolleranza della coesione del materiale, nel punto si stabilisce una soluzione di continuit
che si proroga, di mano in mano, per apparire in superficie sotto forma di fessurazione
Sisto Mastrodicasa Dissesti statici delle strutture edilizie,, Hoepli, Milano1988

La direzione delle tensioni


massime ( ) si dispone
approssimativamente in fase
iniziale ortogonalmente al
piano di fessurazione ( )

Qualitativamente il piano di
fessurazione si dispone, in
fase iniziale,
ortogonalmente alla
direzione delle dilatazioni

La direzione delle tensioni


massime ( ) si dispone
approssimativamente in fase
iniziale ortogonalmente al
piano di fessurazione ( )

Qualitativamente il piano di
fessurazione si dispone, in
fase iniziale,
ortogonalmente alla
direzione delle dilatazioni

SOLLECITAZIONI SEMPLICI E COMPOSTE NELLE


STRUTTURE DI FORMA PRISMATICA
Andamento delle superfici di rottura
sollecitazioni di trazione

la rottura del cubetto, supponendo sempre


lomogeneit e lisotropia del materiale, avverr
secondo piani normali alle forze di trazione.
fessurazione

Compressione assiale

trazione

Rottura per
compressione del solido
prismatico elementare

Qualitativamente le parti a diretto contatto con


lattuatore risentono della rigidezza del medesimo
gradualmente in relazione alla prossimit
dellinterfaccia. Il rapporto tra le rigidezze dei due
materiali condiziona la dilatazione

SOLLECITAZIONI SEMPLICI E COMPOSTE NELLE STRUTTURE DI


FORMA PRISMATICA
Andamento delle superfici di rottura
Sollecitazione di compressione

La sollecitazione di compressione
comporta, superato il limite di resistenza
del materiale, la rottura per
schiacciamento;
si consideri ora un elemento di forma
cubica (composto da un materiale
omogeneo ed isotropo) caricato da una
sollecitazione di compressione lungo
lasse y applicata attraverso due
piastre molto rigide, con rigidezza
paragonabile a quella del cubetto, tali
da:
poter considerare il carico
uniformemente distribuito;
generare un attrito sulle facce del
cubo a contatto che ne
impediscano o limitino la
deformazione trasversale;
La rigidezza degli attuatori non influenza
la dilatazione trasversale del blocco:
rottura prismatica
Rottura tipica delle colonne e/o pilastri
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Le fessurazioni verticali per


compressione possono
portare al collasso
improvviso di tipo fragile

SOLLECITAZIONI SEMPLICI E COMPOSTE NELLE STRUTTURE DI FORMA


PRISMATICA
Andamento delle superfici di rottura
Sollecitazione di compressione

Le piastre degli attuatori hanno una


rigidezza superiore a quella del blocco. La
distribuzione delle dilatazioni trasversali
sar max nel punto di mezzo del blocco e
limitata in corrispondenza alle superfici di
contatto;
il cubetto sar pertanto sollecitato, e la
rottura si stabilir secondo le superfici
iperboloidiche dirette con concavit verso
lesterno, come rappresentato in figura;
tale tipo di rottura caratteristica di quei
solidi prismatici che pi si avvicinano al
nostro cubetto ovvero negli elementi
strutturali tozzi che pur avendo la
possibilit di espandersi sono limitati dagli
estremi superiore ed inferiore (cordoli in c.a.
dei solai);
presentano una rottura di questo tipo i
maschi murari.

SOLLECITAZIONI SEMPLICI E COMPOSTE NELLE


STRUTTURE DI FORMA PRISMATICA
Andamento delle superfici di rottura
Sollecitazione di compressione

Nel caso in cui venga interposto, tra le piastre


di carico e le facce del cubetto, uno strato di
materiale con modulo elastico inferiore a
quello del cubetto, si avr la rottura
iperboloidica inversa caratterizzata da
tensioni tangenziali tra il materiale interposto e
le facce del cubetto dirette verso lesterno del
prisma anzich verso linterno come nel caso
senza interposizione di materiale;
analizzando, anche in questo caso, lequilibrio
dei tre prismetti elementari e facendo
linviluppo delle singole fratture elementari si
otterr l iperboloidica inversa ;
nei muri portanti degli edifici, questo tipo di
rottura si verifica quando tra la pietra e/o
mattone vengono interposti giunti di malta
eccessivamente spessi; poich le malte hanno
un modulo elastico pi basso rispetto alla
pietra o ai mattoni si deformeranno pi di
questi.

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SOLLECITAZIONI SEMPLICI E COMPOSTE NELLE STRUTTURE DI


FORMA PRISMATICA
Andamento delle superfici di rottura
Sollecitazione di compressione
Tutti e tre i tipi di rottura visti si verificano nella pratica negli
elementi strutturali tozzi ;
nei muri snelli i tre tipi di rottura considerati possono ritrovarsi in
prossimit degli spigoli oppure in una zona intermedia;
in questo secondo caso le fratture si presenteranno con il loro
classico andamento solo sui piani trasversali e verticali cio
nello spessore dei muri;
la ragione per cui si hanno questi tipi di localizzazioni dovuta
allimpedimento alla libera dilatazione che, nei muri snelli, le
masse laterali esercitano su quelle intermedie.

ROTTURA PER COMPRESSIONE DI UNA MURATURA :


alcuni esempi

Schiacciamento

Le fessurazioni si presentano in linea di


massima con andamento pressoch
parallelo;
Negli stadi pi avanzati si hanno
fenomeni di rigonfiamento dei paramenti;
In stadi avanzati (che preludono al
collasso) si possono avere anche lesioni
orizzontali.
Si disgregano prima le malte, poi si ha la
rottura delle pietre ed infine il vero e
proprio schiacciamento.
Nel caso di malte di ottima qualit ovvero
di murature a sacco, si pu avere la
rottura delle pietre senza avere
prioritariamente la rottura della malta.

Schiacciamento per sovraccarico localizzato

In figura rappresentato il caso di


schiacciamento per un sovraccarico
localizzato;
le fessurazioni sono verticali o
inclinate a 45 nella zona
immediatamente sottostante il carico;
La frattura si determina nel piano
medio sempre immediatamente sotto
il carico;
In generale, la stabilit delledificio non
pu essere compromessa da un
singolo episodio di eccessivo carico
localizzato

Manifestazione di plessi fessurativi per schiacciamento e taglio per


carico concentrato

Rottura per compressione a causa di disomogeneit costruttive

Distacco per discontinuit materico


costruttiva

Malte
Il degrado delle malte dovuto alla vetust contribuisce in modo determinante
allindebolimento delle strutture murarie;
le malte invecchiando perdono la loro coesione, inoltre possono perdere la
loro aderenza ai materiali lapidei e quindi non fare pi presa;
la coesione e laderenza si annullano nel tempo pi o meno rapidamente in
relazione alla composizione della malta stessa, alla manipolazione e
allimpiego che ne stato fatto.
la malta che ha perso coesione diventa pulvirulenta, sfarinandosi tra le dita.
lo spessore del giunto di malta incide in maniera inversamente
proporzionale alla resistenza della muratura.

Individuazione dello schiacciamento

Percuotendo con un martello il tratto di muratura


interessato, si avverte un suono cupo;
Il martello non rimbalza;
Asportato un strato superficiale della muratura e
ripetuta la percussione possiamo accertare se il
fenomeno profondo o superficiale.

Schiacciamento per peso proprio

Le fessurazioni sono
pressoch parallele e
dirette come il carico.
Naturalmente, si
manifestano nella regione
pi bassa del muro.

SOLLECITAZIONI SEMPLICI E COMPOSTE NELLE STRUTTURE DI


FORMA PRISMATICA

Pressoflessione e carico di punta

Se in un pannello murario, la risultante dei carichi, pur essendo verticale, non passa
per il piano medio o per il baricentro, il solido sar soggetto ad una compressione
assiale e ad una flessione;

in genere i solidi murari sono elementi tozzi per cui non si verificano fenomeni di
instabilit e le sollecitazioni non sono altro che la somma algebrica delle singole
sollecitazioni provocate dalla compressione e dalla flessione prese singolarmente;

per la sicurezza delle strutture murarie necessario che la risultante dei carichi cada
allinterno del nocciolo centrale dinerzia di tutte le sezioni trasversali per avere tutte
le fibre compresse, data la scarsa capacit delle murature di resistere a trazione;

la pressoflessione nelle murature si pu instaurare per difetti di costruzione o pi


semplicemente quando si realizzano murature con un paramento pi resistente
rispetto allaltro con conseguenti deformazioni differenziate in funzione del diverso
modulo elastico;

SOLLECITAZIONI SEMPLICI E COMPOSTE NELLE STRUTTURE DI


FORMA PRISMATICA

Pressoflessione e carico di punta

Il carico di punta si ha allorch la lunghezza


dellelemento strutturale di gran lunga
superiore alla minima dimensione
trasversale (esperienze condotte in tale
senso hanno dimostrato che per l/h>15 si
ha rottura per carico di punta);
per i solidi astiformi si usa la formula di
Eulero per determinare il carico critico
ovvero il carico per cui si verifica la rottura
del materiale sollecitato:

Pcrit =

2 EJ
l

2
o

min

in cui:
Pcrit il carico critico;
Jmin il momento dinerzia minimo della
sezione;
lo la luce libera dinflessione che
dipende dal tipo di vincolo alle estremit
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del solido.

SOLLECITAZIONI SEMPLICI E COMPOSTE NELLE STRUTTURE DI


FORMA PRISMATICA

Pressoflessione e carico di punta

Le lesioni causate dalla pressoflessione


possono ricondursi a tre casi tipici:
il primo riguarda il caso del
paramento esterno con materiale pi
resistente;
il secondo il caso di entrambi i
paramenti pi resistenti rispetto al
nucleo centrale riempito con muratura
informe e meno resistente;
il terzo riguarda gli angoli dei
fabbricati o le spalle delle aperture
eseguite con blocchi squadrati e
collegati alla restante muratura pi o
meno caotica.

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Pressoflessione

E una sollecitazione molto pericolosa per le strutture murarie;


Il solido murario sollecitato a carico di punta pu rompersi per effetto
della pressoflessione prima di raggiungere la condizione di
schiacciamento;
Il difetto costruttivo della muratura dovuto ad un cattivo collegamento
trasversale pu portare a pericolosi dissesti causati da
pressoflessione ( a parit di altezza del muro, si pu dimezzare lo
spessore a causa della cattiva tessitura della struttura muraria);
Anche il difetto di omogeneit della sezione muraria pu predisporre
il muro ad un dissesto da pressoflessione;
Il dissesto si manifesta con il rigonfiamento dei paramenti;
La lesione caratterizzata dalla smembratura della struttura in pi
tronchi verticali.

Pressoflessione

Cattivo collegamento
trasversale della
muratura, scarsa
presenza di diatoni
Danneggiamento
della sezione per
alveolizzazione
localizzata dei blocchi
o erosione dei giunti
asimmetrica.

Rigonfiamento
paramenti;
Sezionamento in pi
tronchi verticali

Influenza della rigidezza della muratura nella ripartizione dei


carichi

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