Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Il tumore tenosinoviale a cellule giganti è una rara forma di neoplasia, generalmente non
metastatica, ma che può essere localmente aggressiva; colpisce le membrane sinoviali, le borse
per l'asportazione del tumore. Tuttavia, nei pazienti affetti da forme recidivanti, difficili da
trattare o diffuse, in cui il tumore può avvolgere l'osso, i tendini, i legamenti ed altre componenti
chirurgica. Nei casi più gravi, ulteriori interventi di resezione e artroplastica possono portare a
danni significativi all’articolazione, disabilità funzionali invalidanti e ridotta qualità di vita, fino a
una forma di neoplasia benigna che colpisce le articolazioni sinoviali, le borse e le guaine
tendinee.
Generalmente, il TGCT non dà metastasi, ma può essere localmente aggressivo. Soltanto una
piccola percentuale di casi, senza che il tumore iniziale si sia trasformato in sarcoma, sviluppa
e femore distale. Può presentarsi anche nelle ossa di mani e piedi o nel corpo vertebrale.
quadro radiologico caratteristico, con lesioni osteolitiche che nella maggior parte dei casi sono
Il tumore tenosinoviale a cellule giganti, nello stadio 1, resta latente con lesioni a crescita molto
Nello stadio 2, il tumore si presenta in forma attiva con osteolisi più grandi a margini ben definiti
dolore,
tumefazione,
rigidità,
ridotta mobilità.
possono avere fino al doppio di probabilità di sviluppare il tumore rispetto agli uomini.
Tuttavia, nei pazienti con forme recidivanti, difficili da trattare o diffuse, il tumore può avvolgere
l’osso, i tendini, i legamenti e altre componenti dell’articolazione, rendendo difficile la rimozione
In questi casi, il tumore tenosinoviale a cellule giganti comporta quindi la necessità di diversi
chirurgica non sia più praticabile per i danni significativi all’articolazione, le disabilità funzionali
invalidanti e la ridotta qualità di vita che comporterebbe. A questo punto, si rende necessario
trattamento, sono stati osservati casi di degenerazione maligna del tumore: il sarcoma a cellule
giganti. In questa forma, tra le cellule giganti benigne, compaiono cellule fusate francamente
2. Sesso:
F=M
3. Età:
20 - 40
Presentazione clinica: La lesione è benigna ma può avere un andamento variabile: alcune volte
può rimanere latente (stadio 1). La maggior parte delle volte si presenta
andamento benigno.
presentarsi anche nel corpo delle vertebre e nelle piccole ossa delle
Rizzoli di Bologna)
Sintomi: Il sintomo principale del TCG è il dolore localizzato a livello
tumore.
Istogenesi e patogenesi:Il TCG è di origine istio-fibroblastica: le cellule che lo compongono
assomigliano agli osteoclasti per cui in passato il tumore era stato
2.
TAC di TCG della tibia prossimale stadio 3 con distruzione della corticale
Stadio 1 (latente)
può non essere necessario oppure può essere eseguito con cemento o
innesti ossei omoplastici. La percentuale di recidiva locale è
estremamente bassa.
Stadio 2 (attivo)
inferiore al 20%.
Stadio 3 (aggressivo)
massivo.
La resezione con margini ampi va sempre eseguita nei rari casi di
2. Radioterapia:
3. Chemioterapia:
sembra avere una buona efficacia nel TCG: studi sperimentali sono
metastasi polmonari.
Prognosi: La prognosi è buona quoad vitam, anche in caso di presenza di