Sei sulla pagina 1di 2

LA TARANTELLA IN CASA

In molte tradizioni musicali del mondo esistono i cosiddetti strumenti “poveri”, ossia
Oggetti vari di uso comune riutilizzati per produrre suoni e pattern ritmici.
Questa pratica di arrangiare la musica con cio’ di cui si dispone nella propria casa,
comunita’ o quartiere era molto diffusa in Italia e in modo particolare nel centro e
meridione della penisola nella forma tarantella.

La tarantella è una forma coreutica-musicale di tradizione orale caratteristica del Sud


Italia, che si distingue in diversi stili locali e regionali. Sebbene presenti particolari tratti
comuni, a secondo dei luoghi la tarantella assume caratteristiche espressive e funzioni
rappresentative diverse. Le sue origini sono strettamente connesse ad antichi riti di
guarigione e di rigenerazione, nei quali il particolare impiego di musica danza e di un
articolato codice simbolico, era funzionale al conseguimento cerimoniale di stati di transe
da possessione identificatoria a scopo di guarigione. Tali riti erano inerenti al complesso
sincretismo culturale del tarantismo, fenomeno religioso nato in epoca Medioevale nel
meridione d’Italia dall’incontro tra l’eredità culturale della Magna Grecia e l’avvento del
cristianesimo.
Aspetti ritmici
Sotto l’aspetto ritmico la tarantella si presenta prevalentemente in due o quattro tempi
composti (6/8 - 12/8) con una spiccata ambiguità tra passaggi e figurazioni ternarie e
binarie, che a tratti tendono a stemperarsi le une nelle altre.
Lo strumento principale e’ il tamburello. Per quanto riguarda il suo uso, quasi ogni stile
locale si differenzia in maniera più o meno marcata, per la modalità di produzione del
suono, per l’impiego di particolari cellule ritmiche di base, o per un particolare
andamento legato alla specifica danza. I modelli ritmici e tanto quelli melodici, hanno
inizio sempre in levare: sul terzo movimento, sul levare del secondo o sul levare del
terzo, comunque mai in battere sul primo. Questa caratteristica fornisce un attacco di
frase per così dire, sempre di slancio, che richiama e induce movimento al termine di
ogni ciclo melodico-ritmico.

Il riutilizzo
Come gia’ sopra descritto sono gli oggetti comuni a sostituirsi al tamburello e con questi
possono realizzarsi gli stessi ritmi e spesso anche gli abbellimenti.
L’obiettivo del laboratorio consta nella produzione dei ritmi di tarantella utilizzando
oggetti aventi frequenze diverse in modo tale da creare una piccola orchestra composta
da cucchiai, lavatoi, botti, bottiglie, secchi e tanti altri ancora.
Dall’osservazione delle musiche prodotte in modo essenzialmente semplice si giunge alla
conclusione che la forma tarantella non dipende dagli strumenti utilizzati ma possiede
grande importanza il ritmo finalizzato al ballo.

Materiali
Oggetti comunemente presenti in casa scelti a proprio piacimento e che percossi in un
determinato modo producano dei suoni.

Costi
Il laboratorio puo’ avere una durata dalle 18 alle 24 ore distribuite nell’arco di 3 giorni.
Il costo orario netto di tutte le spese e detrazioni di 30 euro.

Potrebbero piacerti anche