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Proposizioni subordinate, soggettive, oggettive, dichiarative

Proposizioni soggettive
Si definiscono soggettive le proposizioni subordinate che nel periodo svolgono la funzione di
soggetto per il predicato verbale della reggente che sar un verbo o un'espressione impersonale; in
particolare sono rette da:
- verbi di dire, pensare, credere, stimare e simili usati impersonalmente (con il si impersonale e la
III persona singolare): si crede, si dice, si giudica, si narra, si racconta, si pensa, si ritiene, si stima,
si tramanda e simili; esempi:
si dice che Omero fosse cieco;
si attesta che l'acqua bolle a 100C.
- verbi impersonali quali: accade, avviene, basta, bisogna, capita, consta, conviene, giova, importa,
occorre, pare, piace, rincresce, risulta, sembra, succede; esempi:
bisogna che tutti i pargoletti compiano il proprio dovere;
giova che ricordiate ogni cosa;
sembrava che la luce fosse spenta;
- espressioni impersonali come: bello, bene, chiaro, consuetudine, conveniente, cosa
gradita, evidente, fama, giusto, legge, male, necessario, noto, onesto, opportuno,
pericoloso, un piacere, tempo, utile, vero, pare opportuno, sembra bene, sembra opportuno e
simili; esempi:
cosa gradita ricevere gli auguri natalizi;
evidente che sbaglieresti;
utile che i pargoletti studino attentamente lezione per lezione;
- espressioni impersonali del tipo: ci si convince, ci si meraviglia, ci si stupisce, si grati, si ha
l'idea e simili; esempi:
ci si stupisce che il Latino possegga tante regole;
si era grati che Dio avesse ascoltato le preghiere.

Possono presentarsi in forma esplicita o in forma implicita.

Le proposizioni soggettive nella forma esplicita sono introdotte dalla congiunzione "che" e sono
espresse:
- con l'indicativo se la proposizione reggente ha valore assoluto: evidente che Marco ha fame;
chiaro che dici il giusto; evidente che ignoravamo il tuo arrivo;
- con il congiuntivo se la proposizione reggente ha un verbo indicante opinione o possibilit: era
possibile che tu avessi sbagliato; opportuno che tu parta; non conviene che tu agisca in tal modo;
mi pare che tu sia oggi particolarmente allegro; bene che tu ci dica tutto;
- con il condizionale quando esprime:
possibilit o esprime un'azione posteriore rispetto a un tempo storico: era credibile che avreste
impiegato poco tempo; sembrava che egli non sarebbe stato capace di ci.

Le proposizioni soggettive nella forma implicita hanno il verbo al modo infinito e possono essere
introdotte dalla preposizione "di":
- sar utile studiare coscenziosamente;
- gli sembra di essere stato chiaro;
- sarebbe il caso di non perdere altro tempo;
- non conveniente uscire con tale tempo;
- mi sembra di aver detto tutto.
Proposizioni oggettive
Si definiscono oggettive le proposizioni subordinate che nel periodo hanno la funzione di
complemento oggetto per il predicato verbale della reggente che conterr un verbo usato
personalmente; dipendono da:
- verbi dichiarativi, enunciativi: affermare, annunciare, annunziare, comunicare, confessare,
dichiarare, dire, giurare, narrare, negare, promettere, raccontare, riferire, rispondere, scrivere,
sostenere, sperare, tramandare e simili; esempi:
alcuni, a torto, affermano che la cultura non utile;
il poeta Petrarca confessa di amare Laura;
- verbi e locuzioni indicanti giudizio, stima: calcolare, credere, giudicare, pensare, reputare,
ritenere, sperare, stimare, supporre, temere, valutare e simili; essere consapevole, essere convinto,
essere dell'avviso e simili; esempi:
stimiamo che il suo arrivo sia imminente;
essi sono consapevoli di essere in errore;
- verbi indicanti percezione: notare, osservare, sapere, sentire, udire, vedere e simili; esempi:
o Dio, sentivo che non mi avresti abbandonato;
so che verrai presto;
tutti notano che le farfalle sono leggere e delicate;
- verbi indicanti un sentimento1: affliggersi, crucciarsi, disperarsi, dispiacersi, dolersi, godere,
lamentarsi, meravigliarsi, rallegrarsi e simili; esempi:
gli allievi diligenti si dolgono di non essere presenti a tutte le lezioni;
Dante si meravigliava che il Careato possedesse tanta complessit e bellezza;
- verbi di memoria: dimenticare, rammentare, ricordare, rievocare e simili; esempi:
ricorder sempre che sei stato, sei e sarai per me un vero amico;
chi non ricorda che gli esami si avvicinano?
- verbi e locuzioni indicanti desiderio, impedimento, timore, volont e simili2: bramare, comandare,
desiderare, esigere, impedire, imporre, ordinare, preferire, pretendere, proibire, temere, vietare,
volere e simili; essere desideroso, essere timoroso e simili; esempi:
una legge vieta che si fumi in ambienti pubblici;
lo studente desiderava essere promosso.

Possono presentarsi in forma esplicita o in forma implicita.

Le proposizioni oggettive nella forma esplicita sono introdotte dalla congiunzione "che" oppure
"come" e sono espresse:
- con l'indicativo se la proposizione reggente ha valore assoluto: Omero narra che Ulisse era
intelligente; so ci che intendi;
- con il congiuntivo se la proposizione reggente ha un verbo indicante opinione o possibilit: non
pensavo che ti piacesse; penso che parta; speriamo che egli possa venire; mi spieg come ormai
tutti se ne fossero andati;
- con il condizionale quando esprime possibilit, un fatto sottoposto a condizione o esprime
un'azione posteriore rispetto a un tempo storico: se studiassi diligentemente (ritengo che) saresti pi
soddisfatto; non credevo che saresti stato promosso; credo che arriveresti.

Le proposizioni oggettive nella forma implicita hanno lo stesso soggetto della proposizione
reggente, hanno il verbo al modo infinito e possono essere introdotte dalla preposizione "di" o "a":
- sapevano di aver avuto torto;
1
Hanno una sfumatura causale: mi dispiaccio che ti senta triste - mi dispiaccio poich ti senti triste.
2
Hanno una sfumatura finale in particolare i verbi iussivi, i verbi indicanti comando, divieto: il cliente
ordin che il cameriere gli portasse presto una pizza - il cliente ordin affinch il cameriere gli portasse
presto una pizza.
- dicevi di essere stato attento;
- prometto di non farlo pi;
- penso di venire subito;
- afferma di non voler perdere altro tempo;
- ho imparato a nuotare.
Ma si pu avere la forma implicita anche in assenza di identit di soggetto fra le due proposizioni:
- quando dipende da una reggente che esprime ordine, divieto, concessione: ti proibisco di dire certe
cose;
- quando si ha nella reggente un verbo di percezione come vedere, sentire, udire e simili, con
omissione della preposizione "di": questa notte sentivo grandine picchiettare sul tetto.

Proposizioni dichiarative
Si definiscono dichiarative le proposizioni che servono a chiarire, dichiarare, esplicare, spiegare ci
che si afferma nelle proposizioni reggenti. Sono molto affini alle proposizioni soggettive e
oggettive; sono rette da locuzioni e verbi dichiarativi, estimativi ed enunciativi e simili.
Spesso sono precedute o seguite da pronomi dimostrativi che ne anticipano o riprendono il
significato.

Possono presentarsi in forma esplicita o in forma implicita.

Le proposizioni dichiarative in forma esplicita sono introdotte dalla congiunzione "che" o da


locuzioni esplicative come "il fatto che" e il verbo pu essere espresso:
-con l'indicativo: di questo siamo convinti, la conoscenza e il dialogo favoriscono le relazioni
interpersonali; mi affligge il pensiero che tu sei lontano; ci mi preoccupa, che tu rimarrai solo;
- con il congiuntivo: che fosse una buona classe di questo erano tutti persuasi; mi affligge il fatto
che tu sia lontano; il fatto che egli sia assente non lo preoccupa;
- con il condizionale quando esprime possibilit o esprime un'azione posteriore rispetto a un tempo
storico: eri, a torto, sicuro che saresti stato immediatamente scusato; mi affligge il pensiero che io
sarei il colpevole.

Le proposizioni dichiarative nella forma implicita hanno lo stesso soggetto della proposizione
reggente hanno il verbo al modo infinito e possono essere introdotte dalla preposizione "di":
- gli piace l'idea di partire con noi;
- considera sempre questo: dire la verit sempre importante;
- considera sempre questo: di dire sempre la verit.

Schematizzando:
Proposizione soggettiva: fa da soggetto al verbo della proposizione reggente, risponde alla
domanda: che cosa che?
Dipende da verbi di dire, dichiarare, pensare, sentire e simili
intransitivi usati impersonalmente, con verbi transitivi usati
impersonalmente e con locuzioni impersonali.
Proposizione oggettiva: fa da oggetto al verbo della proposizione reggente, risponde alla
domanda: che cosa?
Si ha in dipendenza da verbi transitivi attivi quali dire, sentire, volere,
intransitivi pronominali e che esprimono sentimento.
Proposizione dichiarativa: molto affine alle precedenti, chiarisce una parola contenuta nella
proposizione reggente.

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