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VITAMINE

Famiglia di molecole eterogenee, molte delle quali sono essenziali per la vita.
La maggior parte possono essere assunte solamente attraverso lalimentazione; tuttavia si
scoperto che esistono vie endogene di sintesi delle vitamine D,K,H,B 3.
Le vitamine sono micro-nutrienti, cio sono assunte in piccole dosi, mentre per carboidrati,
lipidi e proteine, assunti in grandi dosi, si parla di macro-nutrienti.
Molte molecole che funzionano da coenzimi sono vitamine o derivati di vitamine (soprattutto
da quelle idrosolubili).
La loro importanza metabolica risiede nellessere molecole essenziali per il funzionamento
corretto di vie catalitiche.

VITAMINE LIPOSOLUBILI
Sono sottoposte allo stesse trattamento dei lipidi alimentari ed assunte quindi a livello
duodenale. Essendo sostanze lipidiche vengono trasportate nel sangue da specifici carrier.
Non sono facili da espellere poich non essendo solubili in acqua non possono essere
eliminato attraverso le urine. Vengono infatti accumulate negli adipociti e nel fegato.
Una eccessiva assunzione (ad esempio integratori) di vitamine liposolubili pu portare a
fenomeni di tossicit (ipervitaminosi).
Le vitamine idrosolubili sono invece facilmente eliminabili attraverso le urine, ma allo
stessontempo non possono essere accumulate e necessitano di una continua assunzione.

VITAMINA A
Le vitamine di tipo A sono un gruppo di molecole chiamate retinoidi, poich derivate del
retinolo. Dal retinolo, si ottengono 2 principali derivati: lacido retinoico (necessario per
attivit quali spermatogenesi e proliferazione cellulare) e retinale (fondamentale per i
processi visivi).

Precursori della Vit A sono principalmente i carotenoidi, pigmenti che determinano una
colorazione giallo-arancione. Il b-carotene il componente principale dei carotenoidi e se
processato enzimaticamente d il retinolo. A partire da questo,
attraverso lossidazione, si pu ottenere laldeide (retinale) o lacido
(retinoico).

Il trasporto del retinolo fuori dellintestino avviene sotto forma di estere


e la molecola viene secreta come componente dei chilomicroni nel
sistema linfatico. Gli esteri del retinolo giungono poi al fegato da dove,
legandosi alla proteina plasmatica RBP (retinolo binding protein),
possono entrare in circolo ed essere trasportati ai tessuti (retina, tessuti
in proliferazione e organi riproduttori per spermatogenesi e ovogenesi).
Nel fegato alcune molecole di retinolo possono essere conservate e
liberate quando richieste.
Quando trasportato nella cellula il retinolo viene convertito in acido retinoico, entra nel nucleo
e si lega ai recettori nucleari RAR (Retinoic Acid Receptors), che legano lacido retinoico nelle
conformazioni all-trans e 9-cis, e RXR (Retinoid X Receptors) che legano lacido retinoico
solo nella conformazione 9-cis. Una volta legati possono interagire con il DNA, modulando la
trascrizione di proteine coinvolte nellaccrescimento e nella riproduzione cellulare.

In particolare il retinale regola la funzione visiva, soprattutto notturna e a luce scarsa. Legato
come gruppo prostetico alla rodopsina, proteina fotosensibile della retina, reagisce
allesposizione ai raggi solari. La rodopsina formata da opsina e 11-cis-retinale.

Quando la retina viene colpita dalla luce, il legame 11 del retinale diventa trans. Questa
conformazione si chiama all-trans retinale poich gli altri
legami erano gi trans. Il cambiamento conformazionale
allinizio delle cascate di reazioni biochimiche che
stimolano la trasmissione dellimpulso nervoso, favorendo
la sintesi di secondi messaggeri (derivati del GTP come
GDP, GMP, cGMP) che amplificano il segnale. Tutto ci
avviene nei bastoncelli.
Vit A regola la sintesi glicoproteica di numerose molecole
come la cheratina e trasportatori del ferro (transferrina).

Studi su animali privati di vit A mostrano disordini


nellaccrescimento osseo, danni al SNC, alla spermatogenesi ed al differenziamento di cellule
epiteliali.
Farmaci contenenti vit A e derivati vanno evitati in gravidanza perch teratogeni
(teratogenesi=mal accrescimento e malformazione dei tessuti del feto).

Sintomi da carenza:
anche una parziale carenza inducono ad un indebolimento del sistema immunitario,
che risulta essere pi suscettibile a malattie infettive.
cecit crepuscolare: si ha prima una perdita di sensibilit alla luce verde,
successivamente gli affetti presentano un disadattamento alla luce crepuscolare e
infine giunge la cecit. una patologia prevenibile.
xeroftalmia: secchezza patologica di cornea e congiuntiva
ipercheratinizzazione: produzione in eccesso di cheratina
anemia per difetti nel trasporto del ferro.
Acne e psoriasi possono essere trattate con derivati dellacido retinoico.

Un eccesso di vitamina A porta a danni al SNC.

VITAMINA D
Queste molecole fanno parte degli steroli.
Esistono vie di sintesi endogene ed infatti poco
presente negli alimenti. Il precursore, il 7-
deidrocalciferolo un intermedio della sintesi del
colesterolo, il quale dopo lesposizione al sole, viene
convertito in colecalciferolo (D3) nel derma e
nellepidermide.
Per essere attivata la vit D necessita di 2 idrossilazioni,
nel fegato e nel rene. Quando i raggi UV colpiscono
lepidermide, viene prodotto 7-deidrocalciferolo, e
trasformato in colecalciferolo. Questo
si sposta a livello epatico dove avviene
la prima idrossilazione sul C25;
successivamente nel rene
lidrossilazione del C1 attiva la vitamina che si trova ora nella forma 1,25-
diidrocolecalciferolo (calcitriolo). La vitamina D rappresenta un proormone
steroideo che genera lormone attivo calcitriolo.

La molecola regola lomeostasi del Ca e del P attraverso la regolazione


dellespressione genica di proteine che si occupano del trasporto e
dellassorbimento di Ca. Il calcitriolo stimola il riassorbimento di Ca nel rene,
lassorbimento di Ca nellintestino e lattivit degli osteoclasti, favorisce cio la
mobilitazione del Ca e P.
E antagonista della calcitonina, mentre coopera con il paratormone (PTH).

La vitamina D anche implicata in processi di crescita e proliferazione


cellulare.

Linibizione della produzione di calcitriolo un esempio di inibizione enzimatica omeotropica


per feedback negativo, cio la stessa 1,25-diidrocolecalciferolo ad inibire, legandosi al sito
attivo, la 1-idrossilasi nel rene. La biosintesi invece favorita da basse concentrazioni di Ca e P
e dal PTH.
Una carenza di calcitriolo porta a rachitismo e osteomalacia in conseguenza della
demineralizzazione. Un apporto dietetico necessario solo in caso di inadeguata esposizione
al sole (a latitudini settentrionali ,in inverno, si ha unirradiazione molto ridotta e con
lunghezza donda inadeguata a stimolare la produzione di vitamina D). Al contrario, dosi
elevate causano depositi di Ca nei reni e nelle arterie (ipercalcemia).
VITAMINA E

Sono un gruppo di molecole lipidiche chiamate tocoferoli (molto idrofobici, associati alle
membrane cellulari, ai fosfolipidi e alle lipoproteine plasmatiche).
Hanno importanti propriet antiossidanti, e per questo proteggono la membrana dai radicali
liberi (molecole forate da un atomo con un elettrone spaiato nellorbitale esterno, per cui
molto reattivo) dellossigeno e dellazoto (radicali perossilipidici, formati in seguito alla
perossidazione degli acidi grassi polinsaturi).

I tocoferoli sono abbondanti nei grassi di origine vegetale (olio doliva, frutta secca, pistacchi,
nocciole, ecc)

L-tocoferolo la forma pi attiva di vitamina E.

Quando lossidazione della membrana si fa pesante, le stress subiscono il cosiddetto stress


ossidativo, che pu indurre alla morte cellulare. Le reazioni ossidanti si svolgono a catena. Un
radicale libero (prodotto di scarto di vie metaboliche) strappa un elettrone ad un altro atomo,
il quale diventa reattivo e va in cerca di un altro elettrone, e cos via. Il tocoferolo interagisce
con il perossido che si trova nella membrana e agisce esso stesso da radicale libero, donando
un elettrone ai radicali liberi che lo cercano. Tuttavia il radicale tocoferossidico molto pi
stabile degli altri radicali liberi e in questo modo rallenta lattivit ossidante dei radicali. Il
radicale tocoferossidico riportato alla sua forma attiva da altri agenti antiossidanti come la
vitamina C. Questultima infine ridotta dal glutatione.

Il
-tocoferolo una forma invece pi efficace contro specie reattive dellazoto (N).

La vitamina E previene anche lossidazione delle LDL, che se ossidate favoriscono la


formazione di placche arteriosclerotiche.

Modulano la trascrizione genica.

Una carenza di vitamina E rara, e pu essere causata da difetti nel trasporto di lipidi.
Inoltre espone maggiormente alla comparsa di cellule anormali.

VITAMINA K
Un gruppo di molecole di derivati chinonici, e si trova nelle forme K1 o fillochinone, nelle
verdure verdi, e K2 o menachinone, prodotta dalla flora batterica intestinale (via endogena di
produzione). Vi inoltre una forma sintetica, la K3, che pu attivarsi nellorganismo.

La funzione principale della vitamina K


la regolazione post-traduzionale dei
fattori di conversione dei fattori di
coagulazione del sangue.
La conversione nella forma attiva dei
fattori di coagulazione richiede una
reazione di carbossilazione
(trasferimento di CO2) di residui
dellacido glutammico. Questa reazione
porta alla formazione di residui -
carbossiglutamminici da parte della
vitamina K, che attivano la proteina
bersaglio. La formazione di questi
residui permette, ad esempio, alle
proteine bersaglio del tessuto osseo di legare i cristalli di idrossiapatite.
La protrombina, come altre proteine del sistema di coagulazione, viene attivata dalla vitamina
K, fino a contenere di 4 ai 6 residui di carbossiglutammato, che legano ioni Ca 2+, i quali
permettono linterazione con i fosfolipidi carichi negativamente della membrana cellulare di
piastrine e cellule endoteliali.

Molti farmaci anticoagulanti sono inibitori della vitamina K.

VITAMINE IDROSOLUBILI

VITAMINA B1 o TIAMINA
molecola che nellorganismo viene rapidamente convertita in tiamina pirofosfato (TPP),
dove i due P sono ceduti dallATP che si converte in AMP, attivando la vitamina B1.
un coenzima essenziale ad esempio nella conversione del piruvato in AcetilCoA da parte
della piruvato deidrogenasi; nel ciclo dellacido citrico essenziale per il funzionamento
dellidrogenasi che catalizza la conversione dell-chetoglutarato. fondamentale anche per il
funzionamento della chetoacido deidrogenasi degli amminoacidi a catena ramificata nel
metabolismo della leucina, della isoleucina e della valina.

La tiamina gioca un ruolo importante nel metabolismo energetico e le dosi raccomandate sono
per questo proporzionali alle quantit di glucidi assunti con la dieta.

La tiamina trifosfato ha anche un ruolo nella conduzione nervosa, in quanto pu fosforilare e


quindi attivare un canale del Cl- nella membrana neuronale.

Si trova nei cereali, soprattutto integrali, perch ne sono ricchi i cereali non raffinati.
Importante lassunzione di cereali integrali poich un elevato
apporto di glucidi con carenza di vitamina B1, pu portare a seri
problemi per lorganismo:

Beriberi (provoc un gran numero di morti negli anni 20 in


Giappone): neurite cronica periferica (infiammazione della
membrana dei neuroni), che ha come sintomi stanchezza,
crampi, difficolt nella deambulazione. Si trova in due forme:
1) dry beriberi, che comporta perdita di sensibilit agli arti;
2) wet beriberi, con insufficienza cardiaca (arresto
cardiaco), edema.
Wernicke Korsakoff: sindrome riscontrata negli alcolizzati cronici. La tiamina
essenziale per il funzionamento dellalcol deidrogenasi che catalizza la conversione
delletanolo.

VITAMINA B2 o RIBOFLAVINA
il precursore dei coenzimi FAD (flavina adenin dinucleotide) e FMN (flavina
mononucleotide) essenziali per le reazioni redox e la respirazione cellulare. Questi fungono da
trasportatori di elettroni nelle redox. assorbita a livello intestina e nei tessuti si trova legata
ad enzimi come gruppo prostetico. Lassorbimento avviene con un meccanismo sodio-
dipendente, saturabile.
La riboflavina implicata nei seguenti processi:

Metabolismo acidi grassi: beta ossidazione


Metabolismo amminoacidi: Leu, Ile, Lys, Val, Trp
Ciclo di Krebs: conversione succinato fumarato
Catena respiratoria: produzione ATP

Clinicamente, la carenza caratterizzata da lesioni ai margini delle labbra, desquamazione


della bocca, dermatite e congiuntivite, congiuntivite e opacit delle lenti.
Il principale effetto metabolico legato alla carenza la diminuzione dellossidazione degli acidi
grassi e rallentamento del ritmo metabolico.

ampiamente distribuita in natura, presente negli alimenti vegetali e animali.


Utilizzata anche come colorante alimentare (E101).

VITAMINA B3 o NIACINA
Ha un importante ruolo metabolico come precursore della componente nicotinammidica dei
coenzimi NAD+ e NADP+, che possono essere sintetizzati in vivo a partire dallaminoacido
essenziale triptofano, possiede quindi una via di sintesi endogena.
La biosintesi di niacina richiede anche piridossina, riboflavina e ferro.

NAD+ e NADP+ sono accettori di elettroni in


varie reazioni del metabolismo energetico.
NAD+ la fonte di ADP- ribosio per la reazione
reversibile di modificazione delle proteine:

Mono-ADP-ribosilazione
catalizzata dalla ADP-
ribosiltransferasi delle proteine.
Poli-ADP-ribosilazione
catalizzata dalla poli (ADP-
ribosio) polimerasi, delle
proteine coinvolte nella
riparazione del DNA.

Queste reazioni, come detto, sono fondamentali per le proteine nucleari nei meccanismi di
riparazione del DNA.
NAD anche il precursore di alcuni secondi messaggeri coinvolti nel rilascio del calcio dai
depositi intracellulari.

Le fonti alimentari sono varie e comprendono carne e pesce, frutta con guscio, frutta e
verdura, amido, caff.
Tuttavia la niacina presente nei cereali non biologicamente disponibile in quanto legata ad
altre macromolecole (niacitina).
Lassorbimento avviene con un meccanismo sodio-dipendente, saturabile.
Studi in vivo hanno mostrato una attivit di protezione da parte della nicotinammide contro la
distruzione delle cellule beta del pancreas indotta da agenti diabetogeni; la nicotinammide
potrebbe rallentare linsorgenza del diabete mellito in soggetti a rischio.

Lacido nicotinico, derivato della vitamina B3 viene usato in clinica per trattare liperlipidemia:
provoca marcata vasodilatazione, bruciore e prurito della pelle e ipotensione; tuttavia dosi
elevate di acido nicotinico (500mg/giorno) provocano danni epatici.

La carenza di niacina porta alla comparsa della pellagra: una malattia dovuta alla carenza di
triptofano e niacina, caratterizzata da dermatite fotosensibile.
In fase avanzata anche accompagnata da demenza o psicosi depressiva e diarrea. Se non
trattata mortale.
La sintesi del NAD a partire dal triptofano richiede riboflavina e vitamina B6, la cui carenza
pu provocare una pellagra secondaria.

VITAMINA B5 o ACIDO PANTOTEICO


lunit funzionale del coenzima A e della proteina trasportatrice di acili (ACP, partecipa alla
sintesi di acidi grassi), che veicolano i gruppi acilici nelle reazioni metaboliche. Viene
assorbito a livello intestinale e la flora batterica contribuisce alla sua sintesi. Il pantotenolo
viene ossidato ad acido pantotenico in vivo.

Si trova variamente
distribuito negli
alimenti di origine
animale e vegetale,
sia in forma libera
che legata.
Presente in buone
quantit in carne,
pesce, cereali
integrali, broccoli, avocado, pappa reale.
Circa l85% di acido pantotenico presente sotto forma di coenzima A, implicato nel ciclo
dellacido citrico, nellossidazione degli acidi grassi, nella acetilazione e nella sintesi del
colesterolo.

Una carenza di vitamina B5 molto rara vista la diffusione alimentare, e per di pi non si
registrano particolari danni da iperdosaggio.

VITAMINA B6 o PIRIDOSSINA
Piridossina, piridossamina, e piridossale, sono tutti precursori della vitamina e hanno attivit
biologica equivalente, con le loro forme attive che sono i loro derivati 5-fosfati.
Tutti vengono assorbiti attraverso diffusione mediata da carrier.
Se in eccesso, nel fegato, la vitamina B6 viene ossidata ed eliminata sotto forma di acido 4-
piridossico, attraverso le urine.

La forma pi frequente di
vitamina B6 il piridossale
fosfato, che nel muscolo
legato alla glicogeno
fosforilasi.
Viene rilasciato dal muscolo
in seguito a digiuno
prolungato quando il
glicogeno esaurito, per far
fronte al crescente bisogno di gluconeogenesi a partire da amminoacidi.
Gli enzimi dipendenti dalla vitamina B6 catalizzano reazioni che coinvolgono gli amminoacidi,
quali:
transamminazione
decarbossilazione
racemizzazione
il cofattore della glicogeno fosforilasi

Il piridossale fosfato in grado di agire sul rilascio degli ormoni steroidei dal complesso
recettoriale sul DNA, determinando la fine dellattivit biologica degli ormoni. Rimuove il
complesso ormone-recettore dal DNA.
Inoltre lossidazione del triptofano richiede un enzima vitamina B6-dipendente.
Infine la conversione dellomocisteina a cisteina include 2 passaggi dipendenti da piridossale
fosfato.

Fonti alimentari: carne e pesce, banane, frutta con guscio, fagioli e verdure.
Negli alimenti vegetali in parte presente come glicoside, con biodisponibilit limitata perch
non idrolizzabile dagli enzimi intestinali; bisogna tenere presente che anche il calore pu
diminuire la disponibilit della vitamina B6 in seguito alla formazione di piridossillisina, un
antimetabolita della vitamina B6.

La carenza clinica rara, data la vasta distribuzione alimentare e la sintesi da parte della flora
batterica.
La carenza potrebbe essere dovuta a prolungata somministrazione di farmaci come isoniazide
e penicillamina, che possono formare addotti inattivi con il piridossale, e nellalcolismo
cronico.
Supplementazione con vitamina B6 viene utilizzata con diverse indicazioni tra cui
depressione, nausea in gravidanza, ipertensione.

VITAMINA B8 o BIOTINA
Si trova in natura covalentemente legata a
proteine attraverso la formazione di un legame
peptidico tra il gruppo carbossilico della catena
laterale ed il gruppo amminico di un residuo di
lisina, formando la biocitina.
La biocitina viene poi idrolizzata dalla biotinidasi
pancreatica e da enzimi intestinali per ottenere la
biotina, la quale agisce come coenzima in diverse
vie catalitiche:

Piruvato carbossilasi: formazione di


ossalacetato nella gluconeogenesi.
Propionil-CoA carbossilasi: formazione di
metil-malonil CoA nel catabolismo di
amminoacidi ed acidi grassi a numero
dispari di C.
Acetil-CoA carbossilasi: formazione di
malonil-CoA nella biosintesi degli acidi
grassi.
Beta-metilcrotonil CoA carbossilasi: nel
catabolismo della leucina

Molto diffusa soprattutto negli alimenti di origine animale.

Una carenza molto rara nelladulto, e per lo pi posso essere dovute ad insufficienza di
biotinidasi (enzima che rompe il legame fra B8 e la proteina a cui legata normalmente), o
allingestione grandi quantit uova crude (lavidina dellalbume lega la biotina e la rende non
disponibile).

VITAMINA B9 o FOLATI
L'acido folico si compone strutturalmente dell'unione di tre molecole: 2-amino-4-ossi-6-
metilpterina, acido p-aminobenzoico (PABA) ed acido glutammico.
I derivati dellacido folico agiscono nel trasferimento di unit monocarboniose.
Nella forma coenzimatica lanello completamente ridotto a tetraidrofolato (THF)
poliglutammato, la forma attiva, ad
opera dellenzima diidrofolato
reduttasi (DHFR).

Il legame del THF con unit


monocarboniose derivate da vari
intermedi, d origine ad importanti
coenzimi, implicati in processi di sintesi
di DNA e crescita cellulare. questa la funzione della vitamina B9: trasferire gruppi
monocarboniosi [ad esempio: CHO (formile), -CH3-OH (idrossimetile), -CH3 (metile)], in
modo tale da formare diversi coenzimi, contenenti, come detto, tutti il THF.

Questi coenzimi sono coinvolti nel:


Metabolismo degli amminoacidi
Metilazione dellomocisteina (omocisteina ematica elevata un fattore di rischio per
arteriosclerosi, trombosi e ipertensione) a metionina (anche B12 e B6)
Sintesi di purine e pirimidine

Fra i coenzimi formati, di particolare importanza l N5-metil-THF. Esso partecipa al


trasferimento di metili dallomocisteina alla metionina
La metilazione dellomocisteina richiede anche la vitamina B12 (cobalamina)
In carenza di B12 il 5-metil-THF si accumula e causa deficienza relativa degli altri coenzimi
folici

Un altro coenzima l N5,N10-metilen-THF. Interviene nella reazione catalizzata dalla


timidilato sintasi che trasforma luracile in timidina. Il gruppo metilico viene donato dal
metilene-THF che si ossida a DHF, e viene successivamente ridotto dalla diidrofolato reduttasi
(cessione di un frammento monocarbonioso e reazione ossidoriduttiva).
Anche altri coenzimi derivati del folato sono coinvolti nella sintesi dellanello purinico (N10-
formil-THF).

La carenza di folati porta ad una riduzione della sintesi di DNA ed RNA (le cellule che si
dividono hanno una grande richiesta di timidina) ed pu portare all insorgenza di anemia
megaloblastica. I folati sono anche importanti durante la gravidanza, ed una carenza
rappresenta un fattore i rischio per il feto (spina bifida, anencefalia).
Infatti, nella primissima parte della
gravidanza (15-28 giorno) si
costituisce il tubo neurale, che former
cervello, spina dorsale e colonna
vertebrale del bambino. Se il tubo
neurale non si chiude correttamente
possono esserci gravi conseguenze per
il corretto sviluppo del feto.
Le cellule che formano il tubo neurale
assumono inizialmente una forma
circolare, in seguito si ripiegano e si
chiudono. Se la chiusura non avviene
nella parte inferiore si avr la spina
bifida, se la chiusura non avviene nella
parte superiore, si avr anencefalia oppure encefalocele.
Questi difetti sono molto gravi e il pi delle volte mortali. Si prevengono i difetti del tubo
neurale aumentando il dosaggio di folati prima e durante il primo mese di gravidanza. Il
problema che laumento del fabbisogno corrisponde ai primi giorni della gravidanza, quando
spesso la donna non sa di essere incinta.
Per questo, in alcuni paesi, i folati sono stati introdotti in alcuni prodotti di largo consumo
come le farine, per consentire un apporto adeguato a tutta la popolazione.
stato anche mostrato che un basso livello nutrizionale di folati pu compromettere la
metilazione delle isole CpG (frequenti a livello dei promotori di molti geni, si pensa essere
implicate nei processi di trascrizione) del DNA, il che rappresenta un fattore di rischio per i
tumori del colon-retto e di altre forme di cancro.

Cause di carenza possono essere:


aumento del fabbisogno (gravidanza o allattamento)
cattivo assorbimento a causa di malattie dellintestino tenue (carenza della coniugasi)
farmaci che inibiscono la diidrofolato reduttasi
alcolismo.

Le principali fonti alimentari sono carne (fegato, frattaglie), e vegetali (asparagi, arance, kiwi
ecc.) in forma pi o meno legata e disponibile.
Esistono negli alimenti fattori che ne diminuiscono lassorbimento (i legumi circa del 20%).
I folati sono sensibili al calore, e quindi in cibi molto cotti e riscaldati lapporto minore.
Negli alimenti si trovano miscele di folati (con numero variabile di residui di acido
glutammico) e lacido folico la forma pi disponibile e quella utilizzata per stabilire il
contenuto negli alimenti ed il fabbisogno.

Dosi eccessive posso mascherare una carenza di vitamina B12, poich la metionina sintetasi
(dipendente dalla B12) in grado di rimetilare il metil-THF a metilene-THF. Il metilene-THF
la fonte principale di THF per i tessuti. In caso di carenza di B 12 si ha un accumulo di metil-
THF, che porta ad una carenza funzionale di folato.

Esistono sostanze che agiscono da antifolati: analoghi chimici dellacido folico che agiscono
come antagonisti specifici provocandone la carenza.
Sulfanilamide, antibatterico
Aminopterina e ametopterina (metotrexato),
inibitori della diidrofolato reduttasi.
Queste sostanze sono efficaci nella remissione di leucemie
acute e nel blocco della proliferazione delle cellule cancerose
(inibizione sintesi DNA).

VITAMINA B12 o COBALAMINA


Questa vitamina lunica che oltre ad essere una molecola
organica complessa contiene uno ione cobalto (Co3+),
essenziale per il suo funzionamento, e presente solo in
piccole tracce nellorganismo. La B12 costituita da un anello
corrinico, formato da due anelli pirrolici che sono
strettamente legati luno allaltro.
Il cobalto (Co3+) al centro dellanello corrinico tenuto da 4
legami di coordinazione stabiliti con gli atomi di azoto dei
gruppi pirrolici. Gli altri 2 legami si instaurano: 1) con una
molecola di 5,6 dimetilbenzimidazolo legata, a sua volta, ad
un ribosio 3-fosfato; 2) con diversi gruppi (-CH3; -CN; -OH).
Lassorbimento intestinale della vitamina B12 condizionato dalla presenza di una
glicoproteina denominata fattore intrinseco.
La vitamina B12 assunta con gli alimenti si lega nellintestino al fattore intrinseco, e giunge
nellileo dove si lega a specifici recettori cellulari.
La cobalamina cos legata viene trasportata allinterno delle cellule della mucosa e passa poi
nella circolazione generale, dove viene trasportata da specifiche proteine che legano la B 12.
La mancanza del fattore intrinseco, o comunque una produzione
insufficiente, impedisce lassorbimento della vitamina B12 e causa
lanemia perniciosa. Tale patologia comprende una riduzione dei
globuli rossi, bassi livelli di emoglobina e una progressiva disfunzione
del sistema nervoso.

La B12 necessaria nelluomo per:


sintesi della metionina
isomerizzazione del metilmalonil CoA prodotto durante la
degradazione di alcuni amminoacidi e acidi grassi.

Le reazioni che dipendono dal coenzima B12 sono tra le poche reazioni
biologiche in cui si ha lo scambio di un gruppo alchilico con un atomo di
H di un carbonio adiacente senza che si abbia mescolamento dellatomo
di H trasferito con gli atomi di H del solvente (acqua).
Questo avviene grazie alle propriet del legame covalente tra il cobalto
e latomo di carbonio. Questo legame relativamente debole e la sua
rottura porta alla formazione di un radicale 5-deossiadenosilico e una
forma della vitamina con cobalto bivalente (Co2+).

Anche lanemia macrocitica o megaloblastica dipende dalla carenza di acido folico o


vitamina B12, e provoca laccumulo nel midollo osseo dei megaloblasti, precursori dei globuli
rossi immaturi e di grandi dimensioni.
La somministrazione di solo acido folico corregge lanomalia ematologia e pu mascherare la
carenza di vitamina B12 fino allinstaurarsi di una grave disfunzione patologica neurologica.
Lanemia megaloblastica dovrebbe quindi essere curata con una combinazione di acido folico e
vitamina B12.

Per quanto riguarda le fonti di cobalamina, questa sintetizzata dai microrganismi (anche
flora batterica intestinale negli animali) e non presente nelle piante.
Risulta presente negli alimenti di origine animale in piccole quantit. Gli alimenti vegetali non
contengono vitamina B12 (eccezione: funghi alghe).

VITAMINA C
La sua forma attiva lacido ascorbico.
La sua funzione principale di fungere da agente riducente in diverse reazioni (riduce la
vitamina E quando si forma il radicale tocoferossidico).
il coenzima nelle reazioni di idrossilazione (come ad es. dei residui di lisina e prolina nel
collagene), necessaria per il mantenimento del tessuto connettivo e la cicatrizzazione delle
ferite.
Favorisce anche lassorbimento del ferro presente negli alimenti da parte dellintestino.

La vitamina C largamente diffusa negli alimenti di origine vegetale.


instabile al calore ed allossigeno.

Lo scorbuto, patologia che pu presentarsi in carenza di vitamina C, una malattia


caratterizzata da infiammazione delle gengive, denti mobili, fragilit capillare e anemia.

Subcarenze provocano affaticabilit, astenia, perdita dellappetito, nervosismo ed insonnia.


Ritardo nella cicatrizzazione e diminuito assorbimento del ferro.

La vitamina C fa parte di un gruppo di nutrienti noti come antiossidanti (inclusi vitamina E e


b-carotene), associati alla riduzione dellincidenza di alcune malattie croniche.

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