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VITAMINE E COENZIMI

Le vitamine sono composti organici


necessari per le funzioni dell’organismo,
ma che l’organismo non è in grado di
sintetizzare.
Il termine vitamina, cioè ammina della vita, è stato attribuito
alla prima vitamina isolata, vitamina B1.
Questo nome fu mantenuto anche quando si vide che altri fattori vitaminici
non erano ammine.
Il termine vitamina è rimasto anche per alcune di esse (vit D, niacina) che
non sono nutrienti essenziali in quanto sintetizzabili.

Il ruolo più comune delle vitamine è quello di funzionare da


•coenzimi
Ma esercitano anche altre funzioni:
•cromofori della visione,
•precursori di ormoni,
•regolatori dell’espressione genica,
•antiossidanti

In base alla solubilità si classificano in:


•Liposolubili (A, D, E, K)
•Idrosolubili (C, complesso B); ad eccezione della vit C sono tutte
componenti o precursori dei coenzimi
Il fabbisogno giornaliero varia considerevolmente da vitamina a vitamina

Le malattie da carenza si chiamano avitaminosi


Le più note sono:
✓Rachitismo (avitaminosi D)
✓Scorbuto (avitaminosi C)
✓Beri-beri (avitaminosi B1)
✓Pellagra (avitaminosi B3)

Esiste poi una carenza vitaminica condizionata, che è dovuta:


➢un assorbimento intestinale carente
➢un alterato metabolismo della vitamina
La più nota è:
L’anemia perniciosa (vit B12)
Vitamina Coenzima derivato Reazione

Vitamine idrosolubili

Tiamina (vit B1) Tiamina pirofosfato Decarbossilazione, trasferimento


gruppo aldeidico.
Riboflavina (vit B2) FAD e FMN Reazioni redox.
Piridossina (vit B6) Piridossal fosfato Trasferimento di gruppo
amminico.
Acido nicotinico (niacina) NAD e NADP Reazioni redox.
Acido pantotenico Coenzima A Trasferimento di gruppo acilico.
Biotina Biocitina Carbossilazione.
Acido folico Acido tetraidrofolico Trasferimento di gruppo
monocarbonioso.
Acido lipoico Lipoammide Trasportatore di gruppi acilici

Vitamina B12 Deossiadenosilcobalamina Riarrangiamenti intramolecolari.


Metilcobalamina
Acido ascorbico (vit C) Ossidrilazione.

Vitamine liposolubili

Vitamina A Retinale Visione, accrescimento e


riproduzione.
Vitamina D 1,25-diidrossicolecalciferolo Metabolismo del Ca e del fosfato.
Vitamina E Antiossidante dei lipidi.
Vitamina K Coagulazione.
Coenzimi

Molti enzimi svolgono la loro funzione catalitica grazie alla struttura proteica.
Molti altri invece hanno bisogno di componenti non proteiche, i cofattori.
I cofattori possono essere ioni metallici o molecole organiche dette coenzimi.

I coenzimi sono coinvolti nella reazione catalizzata dall’enzima.


Fungono da vettori di gruppi funzionali (metili, acili) nel corso della conversione
da substrato a prodotto.
Il coenzima è saldamente associato al suo enzima.
In questo caso sono detti Gruppi prostetici.
Enzima + gruppo prostetico = oloenzima
Enzima – gruppo prostetico = apoenzima

Nel corso delle reazioni i coenzimi si modificano ma successivamente sono


riconvertiti nella forma originale da altri enzimi.
Quindi possono essere utilizzati più volte.
Vitamine idrosolubili coinvolte nel metabolismo energetico
TIAMINA (Vit B1)
TIAMINA PIROFOSFATO (TPP)

Nel fegato

Funzioni
Decarbossilazione a-chetoacidi con perdita di CO2 e formazione di derivati
acil-CoA.
E’ il coenzima dei complessi mitocondriali
•piruvato deidrogenasi,
•a-chetoglutarato deidrogenasi
•deidrogenasi degli a-chetoacidi a catena ramificata
E’ anche il cofattore della:
•Transchetolasi citosolica che interconverte i pentoso fosfati in ribosio
E’ anche il coenzima di:
•2-idrossiacil-CoA-liasi che interviene nel processo di a-ossidazione
degli acidi grassi a lunga catena
Il centro attivo della TPP è il C-2 dell’anello tiazolico che tende a dissociare
il protone per formare un carbanione:
Il carbanione attacca il C carbonilico dell’ a-chetoacido che va incontro
a decarbossilazione
Fonti alimentari e fabbisogno
Cereali integrali, carne di maiale, noci e legumi.
La TPP è idrolizzata nell’intestino da fosfatasi e pirofosfatasi, quindi la
Vitamina libera è assorbita tramite un trasportatore THTR.
Dose giornaliera: 1,2 mg/die

Carenza
➢I sintomi più precoci sono perdita di appetito, costipazione e nausea,
depressione psichica, neuropatie periferiche, irritabilità, affaticabilità
(sindrome di Wenicke-Korsakoff).
➢La forma più grave è Beri-beri
Atrofia muscolare, tachicardia
Era diffuso nei paesi asiatici dove si consumava il riso brillato
Sintomi coinvolgono sistema cardiaco e nervoso
L’alcolismo predispone al Beri-beri:
•perché l’etanolo ne altera l’assorbimento intestinale
•perché il fegato alterato non è più in grado di trasformare la tiamina in TPP
RIBOFLAVINA (Vit B2)
COENZIMI FLAVINICI

Riboflavina è il precursore dei coenzimi flavin adenin dinucleotide (FAD)


e flavin mononucleotide (FMN)
Sono coinvolti in diverse reazioni redox essenziali
•per la produzione di energia
•per la respirazione cellulare
Esistono in 3 stati redox

. .
Carenza
La riboflavina è necessaria anche per la mobilizzazione del ferro e un
deficit di tale vitamina può contribuire all’insorgenza di anemia, quando
l’assunzione di ferro non è adeguata.
I sintomi più caratteristici del deficit di riboflavina sono la cheilite angolare,
la glossite e la dermatite a scaglie (specialmente attorno alle pieghe
nasolabiali e nell’area scrotale).
Fonti alimentari

Sono il latte, la carne, le uova, i cereali e i derivati.


I deficit di riboflavina sono molto rari nei paesi sviluppati e riguardano
soprattutto gli alcolisti cronici.
Nell’ipotiroidismo si osserva un rallentamento della conversione della
riboflavina in FMN e FAD, ma non è ancora noto se ciò ha effetti sul
fabbisogno di questa vitamina.
DERIVATI NIACINA (Vit B3)
Accettori/donatori di
idrogeno in numerose
reazioni redox
Accettori/donatori di idrogeno in numerose reazioni redox e nella respirazione cellulare.
Inoltre regola la riparazione, la replicazione del DNA e la progressione del ciclo cellulare
La Niacina non può essere considerata una vitamina in senso stretto
poiché l’organismo è in grado di sintetizzarla a partire dal triptofano.

Tuttavia, la trasformazione del triptofano in


niacina è relativamente poco efficiente (60
mg di triptofano sono necessari per ottenere
1 mg di niacina) e si verifica solo dopo che il
triptofano disponibile è stato utilizzato in
tutte le altre funzioni metaboliche. Poiché la
biosintesi della niacina richiede la
partecipazione di piridossina, riboflavina e
ferro essa risulta insufficiente in una dieta
non bilanciata. La niacina assunta con la
dieta (acido nicotinico) e la niacinammide
(nicotinammide) vengono entrambe
trasformate nell’organismo nei più
importanti coenzimi delle reazioni di ossido-
riduzione, il NAD e il NADP.
Carenza
si manifestano sotto forma di glossite, mentre gli stati carenziali più gravi
causano:
la pellagra, sindrome caratterizzata dalle tre D: dermatite, diarrea e demenza.
La dermatite si manifesta in modo simmetrico e solo nelle aree cutanee esposte
alla luce solare,mentre i sintomi neurologici sono associati ad un’effettiva
degenerazione del sistema nervoso.
Grazie anche alla pratica di fortificare gli alimenti con niacina, la pellagra al
giorno d’oggi, nei paesi sviluppati, è rara e la sua incidenza è limitata agli
alcolisti, a pazienti con gravi problemi di malassorbimento e a persone anziane
sottoposte a una dieta molto ristretta.
Situazioni come gravidanza, allattamento o malattie croniche determinano un
maggiore fabbisogno di tale vitamina, ma una dieta varia è generalmente in
grado di assicurarne un apporto sufficiente.
Fonti alimentari e fabbisogno
La carne, le arachidi, i legumi e i cereali.
Dosi farmacologiche di niacina (1.4-4 g al giorno) vengono utilizzate al
fine di abbassare i livelli di colesterolo LDL e di trigliceridi e per innalzare i
livelli di colesterolo HDL.
PIRIDOSSINA (VIT B6)
PIRIDOSSAL FOSFATO

partecipa alla biosintesi, al


catabolismo e alle reazioni di
interconversione degli
amminoacidi.
Carenza
ll piridossal fosfato prende anche parte alla sintesi dei neurotrasmettitori serotonina,
noradrenalina, adrenalina e g-amminobutirrato (GABA) e alla sintesi di sfingolipidi
necessari alla formazione della mielina.
➢Queste funzioni possono spiegare i sintomi di irritabilità, nervosismo e
depressione che accompagnano stati moderatamente carenziali della vitamina così
come le neuropatie periferiche e le convulsioni che si osservano nei casi di grave
deficit.
➢Il piridossal fosfato prende parte alla biosintesi dell’acido d-amminolevulinico, un
precursore dell’eme, per cui un deficit di vitamina B6 può provocare anemia
microcitica sideroblastica.
➢Il piridossal fosfato si lega covalentemente ad un residuo di lisina dell’enzima
glicogeno fosforilasi, con la funzione di stabilizzare l’enzima. Questo ruolo della
vitamina potrebbe spiegare la diminuita tolleranza al glucosio associata al deficit
vitaminico, sebbene sia possibile che il piridossal fosfato abbia anche un effetto diretto
sui recettori dei glucocorticoidi.
➢Il piridossal fosfato è necessario anche per la trasformazione dell’omocisteina in
cisteina. Questa funzione è particolarmente importante perché l’iperomocisteinemia
sembra essere un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari e di demenza
mentale negli anziani
Fonti alimentari e fabbisogno

La vitamina B6 è ampiamente presente negli alimenti, in particolare


nella carne, nelle verdure, nei cereali integrali e nel tuorlo
delle uova

La quantità di vitamina B6 da assumere è approssimativamente proporzionale


al contenuto di proteine della dieta.
Il fabbisogno aumenta durante la gravidanza e l’allattamento e può aumentare
anche con l’età.
Per quanto riguarda l’assunzione giornaliera, si ritiene che la dieta, nei paesi
sviluppati, assicuri un apporto sufficiente di vitamina B6; per questa ragione
essa non viene normalmente aggiunta alla farina o ad altri cibi fortificati.
Tuttavia, recenti indagini nutrizionali hanno riportato che una parte rilevante
della popolazione americana assume meno vitamina B6 di quella raccomandata.
ACIDO PANTOTENICO (VIT B5)
COENZIMA A

L’acido pantotenico
è un costituente essenziale del
coenzima A (CoA) e della
fosfopantoteina che fa parte del complesso
multienzimatico dell’acido grasso sintetasi
ed è necessario per il metabolismo dei
lipidi, delle proteine e dei carboidrati.
Sono stati descritti oltre 70 enzimi che utilizzano il CoA o suoi derivati

Carenza

Data l’importanza di queste reazioni, ci si potrebbe aspettare che un deficit di


acido pantotenico possa costituire un grave problema nell’uomo;
invece, questa condizione non si verifica e le ragioni sono essenzialmente
due:
(1) l’acido pantotenico è assai diffuso negli alimenti, riflettendo così la sua
importanza metabolica
(2) una eventuale carenza di acido pantotenico, nella maggior parte dei casi, è
associata ad altri deficit nutrizionali e ciò rende molto difficile distinguere i
sintomi specifici.
BIOTINA (Vit B7)
Trasportatore di gruppi carbossilici
Fonti alimentari

La biotina si ritrova nelle arachidi, nel cioccolato e nelle uova ed è


sintetizzata dai batteri intestinali.

Tuttavia, la biotina sintetizzata da batteri può non essere presente in una


sede o in una forma da poter essere efficacemente assorbita.
L’ACIDO a-LIPOICO
E’ un coenzima fondamentale per diversi enzimi, come piruvato deidrogenasi,
a-chetoglutarato deidrogenasi e a-chetoacido a catena ramificata deidrogenasi, per
cui svolge un importante ruolo nella generazione di energia attraverso il ciclo
dell’acido citrico.
Nelle cellule viene ridotto ad acido diidrolipoico che è un potente antiossidante.
Inoltre,l’acido a-lipoico aumenta l’attività di adenilato chinasi, PPAR-a e
PPAR-g attraverso meccanismi ancora sconosciuti. Gli effetti su PPAR-a e
PPAR-g potrebbero spiegare i risultati ottenuti da studi clinici che mostrano
come la supplementazione con acido-a lipoico sia in grado di migliorare
l’utilizzazione del glucosio e di diminuire l’insulino-resistenza nei pazienti
con sindrome metabolica e diabete di tipo 2.
I 2 gruppi tiolici dell’acido lipoico ridotto reagiscono con elevata affinità
con alcuni composti tossici come l’arsenito per formare composti
molto stabili che bloccano l’azione fisiologica dell’acido lipoico
VITAMINE IDROSOLUBILI COINVOLTE NEL SISTEMA EMATOPOIETICO
ACIDO FOLICO (VIT B9)
TETRAIDROFOLATO
I folati sono coinvolti nel metabolismo dell’unità monocarboniosa,
Molecole con un solo atomo di C con vario grado di ossidazione,
Usati per la sintesi di nucleotidi e di amminoacidi.

I folati differiscono per il grado d’insaturazione dell’anello pteridinico.


I folati vanno incontro a degradazione, per l’O2, sono stabilizzati da
antiossidanti coma la vit C.

La forma attiva è il tetraidrofolato.


Unità monocarboniose trasportate dal tetraidrofolato:
Metile –CH3 legato N5
Metilene –CH2- legato N5 e N10
Metenile -CH= legato N5 e N10
Formimmino -CH=NH legato N5
Formile –CHO legato N10
Le varie forme sono interconvertibili
Principalmente nel citoplasma
Fonti alimentari e fabbisogno
Nei vegetali verdi: spinaci, asparagi, broccoli
Frutta: arance, fragole
Legumi e arachidi

Per adulto 400 mg/die, aumentano in gravidanza e allattamento

Carenze (Causano riduzione sintesi DNA)

Anemia macrocitica megaloblastica


presenza nel sangue di forme immature di eritrociti, sono presenti disturbi
Gastrointestinali dovuti a malassorbimento

Rischi di malformazioni del SNC

Aumentato rischio malattie cardio-cerebrovascolari

Aumentato rischio cancro

Sono a rischio di carenza: donne gravidanza, alcolisti, pazienti


con degenerazione mucosa intestinale
VITAMINA B12
L’anemia perniciosa, un’anemia megaloblastica associata ad alterazioni neurologiciche causate
da una progressiva demielinizzazione del sistema nervoso, è stata una malattia letale fino al 1926,
quando fu dimostrato che estratti di fegato erano in grado di curarla. Ricerche successive
dimostrarono che era necessaria la presenza sia di un
fattore estrinseco, presente negli estratti di fegato, sia di un fattore intrinseco,
prodotto dall’organismo. La vitamina B12 è il fattore estrinseco. La vitamina B12 contiene un
atomo di cobalto
Nell’uomo la vitamina B12 partecipa solo a due reazioni biochimiche.
➢Il derivato metilico della vitamina B12 è necessario per l’attività dell’enzima
metionina sintetasi, che partecipa alla trasformazione dell’omocisteina in
metionina.
➢Il 59-desossiadenosil-derivato è necessario per l’azione della
metilmalonil-CoA mutasi che catalizza la conversione del metilmalonil-CoA in
succinil-CoA, reazione di fondamentale importanza nel catabolismo di valina,
isoleucina, metionina, treonina, acidi grassi con numero dispari di atomi di
carbonio, tiamina e delle catene laterali del colesterolo.

Una carenza di vitamina B12 provoca, quindi, un accumulo di omocisteina


e di acido metilmalonico.
Si ritiene che l’anemia megaloblastica associata al deficit di vitamina B12
sia dovuta all’effetto della vitamina sul metabolismo dell’acido folico
Fonti alimentari e fabbisogno

La vitamina B12 è assai diffusa negli alimenti d’origine animale e in particolare


nelle carni;
inoltre, il fegato mantiene riserve della vitamina per più di sei anni, per cui
deficit alimentari della vitamina sono molto rari.
Stati carenziali si possono talvolta osservare negli anziani a causa di
un’insufficiente produzione gastrica del fattore intrinseco e/o di HCl, in pazienti
con gravi sindromi di malassorbimento e in persone a
regime vegetariano prolungato
ACIDO ASCORBICO (VITAMINA C)
Partecipa a reazioni di riduzione e di ossidrilazione

➢è un cofattore di numerose ossidasi a funzione mista coinvolte


nell’ossidrilazione della lisina e della prolina, nella sintesi della carnitina
e della noradrenalina.
➢L’ossidrilazione della lisina e della prolina è necessaria affinché il
protocollageno possa formare corretti legami crociati associandosi in fibrille di
collageno. La vitamina C è, quindi, importante per mantenere il tessuto connettivo
in una forma biologicamente attiva e per la cicatrizzazione delle ferite.
➢È necessaria anche per la formazione dell’osso
➢nello stomaco partecipa all’assorbimento del ferro assunto con la
dieta, riducendolo a ione ferroso.
La vitamina C riduce il consumo di vitamina A, di vitamina E e di alcune
vitamine del gruppo B, proteggendole dall’ossidazione, e stimola
l’utilizzazione dell’acido folico, favorendo la sua conversione in acido
tetraidrofolico o la formazione di derivati poliglutammici di quest’ultimo.
Acido ascorbico
Fonti alimentari e fabbisogno
Nella frutta e nei vegetali
Poiché la vitamina C viene facilmente assorbita a livello intestinale, il deficit
vitaminico è quasi sempre dovuto a una carenza alimentare e/o ad un
aumentato fabbisogno. In situazioni di grave stress o in caso di traumi si
verifica una rapida diminuzione dei livelli plasmatici della vitamina C

Il fumo abbassa i livelli ematici di vitamina C.

Infatti, i livelli raccomandati della vitamina C per i fumatori sono 110-125 mg


al giorno contro i 75-90 mg al giorno necessari negli adulti non fumatori.

L’aspirina blocca la captazione della vitamina C da parte dei globuli bianchi,


mentre i contraccettivi orali e i corticosteroidi ne abbassano la concentrazione
ematica.
Tossicità

Il problema più dibattuto circa la vitamina C riguarda il suo uso in dosi


particolarmente elevate nella profilassi e nella cura del comune raffreddore.
L’integrazione di vitamina C non sembra utile ai fini della prevenzione del
raffreddore, mentre è stato suggerito che essa possa attenuarne i sintomi e
ridurne la durata.
Il meccanismo con cui la vitamina C migliora la sintomatologia del comune
raffreddore non è noto; si ritiene che essa sia necessaria per la
normale attività dei leucociti oppure che diminuisca i livelli di istamina.
Ci sono altri effetti collaterali associati a un iperdosaggio della vitamina che
devono essere considerati.
➢Ad esempio, l’ossalato è il principale metabolita dell’acido ascorbico; pertanto,
elevate assunzioni della vitamina potrebbero causare la formazione di calcoli renali
di ossalato in soggetti predisposti.
➢Inoltre, donne in gravidanza che assumono elevate dosi di acido ascorbico
possono dare alla luce neonati con elevati fabbisogni della vitamina; questa
anomalia,comunque, può essere facilmente corretta.
➢Il livello massimo di assunzione (UL) fissato per la vitamina C è
2000 mg al giorno

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