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Carenza vitamina K

Esistono 3 forme di vitamina K


• K1 (fillochinone o fitomenandione) presente nelle piante superiori
• K2 (menachinone) prodotto dai batteri intestinali
• K3 (menadione) sintetica
La vitamina K è il cofattore necessario per l’attivazione dei residui di acido
glutammico (mediante γ-carbossilazione) di alcune proteine fra cui:
Fattore II
Fattore VII
Fattore IX Proteine implicate nel processo di

Fattore X di coagulazione, prodotte dal fegato

Proteina C
Proteina S

In assenza di vitamina K l’organismo rilascia in circolo proteine parzialmente


Caratteristiche della vitamina K
• emivita breve
• catabolizzata nel fegato
• escreta nella bile ed in quantità minore nelle urine
• la placenta ostacola il passaggio di vitamina K (sangue fetale ha
concentrazioni 20 volte inferiori a quelle del sangue materno)
• la flora batterica intestinale è assente alla nascita
Caratteristiche della vitamina K
• il latte materno, scarso nei primi giorni di vita del neonato, ha un
contenuto estremamente basso di vitamina K
• il latte materno induce lo sviluppo di flora batterica intestinale
(bifidobatteri) che NON sono in grado di sintetizzare vitamina K.
• i depositi epatici di vitamina K sono quindi estremamente scarsi, se
non assenti, almeno fino al 14° giorno di vita.
Ruolo della vitamina K
• La vitamina K è indispensabile per un’adeguata attività dei
fattori di coagulazione II, VII, IX e X.
• Il deposito di vitamina K nel nostro organismo è piuttosto
scarso, anche nell’adulto, e l’emivita della vitamina è di
circa 1-2 giorni.
• Nell’adulto circa il 50% della vitamina K corporea è
sintetizzato dai batteri intestinali. L’intestino neonatale è
sterile alla nascita e non vi è sintesi significativa di vitamina
K. Per tale motivo è indispensabile un apporto esogeno.
gruppi di neonati a maggior rischio
• Prematuri
• neonati a termine asfittici o non alimentati per
via enterale (pazienti che non sono in grado di
alimentarsi per via orale a cui vengono
somministrati dei nutrienti direttamente nello
stomaco o dell’intestino)
• nati da madri in terapia antiepilettica
(fenobarbital-fenitoina) o con rifampicina o
isoniazide
Neonati a rischio
• neonati con patologie epatiche
• neonati in latte materno esclusivo;
• neonati con profilassi non eseguita o
inadeguata;
• neonati con sindromi da malassorbimento(la
vit.K è assorbita con le stesse modalità dei lipidi)
DEFICIT NEONATALE DI VITAMINA K
Si distinguono tre forme cliniche di emorragia da carenza di vitamina K:

Forma precoce:
si manifesta entro le prime 24 ore di vita, quasi esclusivamente nei neonati figli
di madri che assumono farmaci che inibiscono la vitamina K: anticonvulsivanti
(carbamazepina, fenitoina, barbiturici), antitubercolinici (isoniazide e
rifampicina), antibiotici, antagonisti della vitamina K (coumarin e warfarin).
Si manifesta con cefalo-ematoma ed emorragie intracraniche e addominali.
Non è prevenibile con la somministrazione di vitamina K al neonato, ma solo
mediante supplementazione alla madre nei giorni prima del parto.
Forma classica
• è associata a ritardata o inadeguata alimentazione.
• si verifica nella prima settimana di vita in neonati cui non
sia stata effettuata la profilassi con vitamina K. È
prevenuta dalla somministrazione di vitamina K, sia per via
intramuscolare (0,5 - 1,0 mg) che per via orale (1,0 - 2,0
• l’emorragia è prevalentemente a carico dell’apparato
gastroenterico (ematemesi e melena), delle vie urinarie
(ematuria), della cute (in sede di prelievo) e a partenza dal
cordone ombelicale
Forma tardiva
• descritta prevalentemente in presenza di una colestasi( riduzione o arresto
del flusso biliare con riduzione,quindi,dell’assorbimento delle
vit.liposolubili tra cui la vit.K)
• Può presentarsi a 2- 12 settimane di vita in neonati allattati al seno, dal
momento che il latte materno non contiene una sufficiente quantità di
vitamina K, si presenta nel 50-80% dei casi come emorragia intracranica.
- sanguinamento inatteso che spesso interessa il sistema nervoso centrale
- in bambini di età compresa tra 2-12 settimane di vita incidenza massima,
ma il rischio si ha in tutto il primo anno di vita
- in soggetti allattati al seno con mancata o inadeguata profilassi al parto
- altri fattori favorenti sono i difetti di malassorbimento intestinale e le
malattie epatiche
terapia
• La forma classica di deficit di vitamina K (nella prima
settimana di vita) è prevenuta dalla
supplementazione sia orale che parenterale di
vitamina K.
• La forma tardiva di deficit di vitamina K (2a-12a
settimana di vita) è rara ma grave: si presenta come
emorragia intracranica nel 50-80% dei casi. Una dose
unica di vitamina K alla nascita, per via
intramuscolare, previene tutti i casi prevenibili di
deficit.
diagnosi
Prove di coagulazione alterate:
• PT (tempo di protrombina) allungato
• aPTT meno alterato
Vitamina C
La vitamina C (acido ascorbico) è una vitamina
idrosolubile che presenta per l'uomo caratteristiche di
essenzialità, il che significa che deve essere
obbligatoriamente fornita dall'esterno: infatti gli esseri
umani, come anche poche altre specie, non sono capaci di
sintetizzarla autonomamente, a causa della mancanza
della L-gulono-gamma-lattone ossidasi, l'ultimo enzima
della catena biosintetica che dal glucosio porta appunto
all'acido ascorbico
proprietà
La vitamina C, ha un ruolo ben conosciuto
nella formazione del collagene, ed una
carenza in acido ascorbico - provocata
generalmente da errate abitudini alimentari
(diete monotone o squilibrate) - è stata
chiamata in causa nel meccanismo
patogenetico di molte dermopatie.
proprietà
Sono ben note, ad esempio, certe conseguenze cutanee di
una deficienza in vitamina C, quali alterazioni dei processi di
cicatrizzazione, aggravamento di lesioni acneiche,
ipercheratosi follicolare (prima lesione cutanea da
scorbuto, cui fanno seguito petecchie e vaste ecchimosi da
fragilità capillare), stomatiti aftose, ecc. Oltre a ciò, la
vitamina C svolge molte altre funzioni nell'organismo ,
essendo coinvolta in numerosi passaggi biochimici e
influenzando molte attività enzimatiche e molti processi
fisiologici
proprietà
la vitamina C è considerato un agente
antiossidante contro i danni provocati da alcuni
radicali liberi, ossia contro certe reazioni che
possono causare danni cellulari anche notevoli nei
sistemi viventi. Si ritiene infatti che contribuiscano
all'invecchiamento dei tessuti e a molti processi
degenerativi ad esso legati, compresi il cancro, le
cardiovasculopatie e le disfunzioni cognitive
Processi biochimici su quali influisce
l’acido ascorbico
• Biosintesi del collagene
• Biosintesi della carnitina ( metabolismo dei lipidi)
• Biosintesi della noradrenalina
• Attivazione di numerosi ormoni peptidici
• Catabolismo della tirosina
• Assorbimento intestinale del ferro
Processi su cui agisce l’acido ascorbico

• Bassi livelli di acido ascorbico sembrano favorire l'aterosclerosi


• Malattie del parodonto( sintesi del collagene)
• Artrite reumatoide(vit.C è un condroprotettore e quindi previene lo sviluppo
della malattia)
• favorisce l'eliminazione di metalli pesanti tossici come piombo, nickel e
cadmio, che si legano alla vitamina e vengono quindi escreti;
• Infezioni ( stimolazione dell’interferone)
• interviene nella sintesi della serotonina, neurotrasmettitore responsabile di
sensazioni come stanchezza e sazietà;
• Etc…
Processi su cui agisce l’acido ascorbico
• Metabolismo dei farmaci ( la carenza di vit.C riduce l’attività
enzimatica microsomiale, deputati alla trasformazione e degradazione
del farmaco)
• Immunità( stimola la produzione di IgG e IgM)
• Tumori( inibisce la sintesi delle nitrosamine)
• favorisce l’assorbimento intestinale del ferro
• Complicanze del diabete( riduzione del picco glucidico postprandiale)
• partecipa alla sintesi della carnitina( essenziale per il trasferimento
degli ac.grassi nei mitocondri)
Vitamina C nel metabolismo degli esseri viventi
• La vitamina C assunta con la dieta viene assorbita a partire dalla
bocca, nello stomaco e soprattutto a livello dell'intestino tenue.
• La quantità totale di vitamina C nel corpo di un adulto normale è
intorno ai 1500 mg, composta da una parte “stabile” (presente nei
tessuti) e una “labile” (quella in circolo nel plasma sanguigno)
• La quota di vitamina C nel plasma sanguigno in eccesso, che non
viene immagazzinata, viene eliminata mediante la funzione renale,
nelle urine.
Cibi contenenti vitamina C
La vitamina C è largamente diffusa negli alimenti di origine
vegetale; particolarmente ricchi sono gli agrumi, i kiwi, i
peperoni, i pomodori e gli ortaggi a foglia verde. E’ anche
presente nella carne di animali che sintetizzano la propria
vitamina C.
Gli alimenti che vengono conservati per lungo tempo e
trattamenti che comportano lavaggi con grandi quantità di
acqua e successiva cottura possono portare a notevoli
perdite (sino a raggiungere in alcuni casi il 75%).
Cibi che contengono vit.C
Sbollentando e congelando gli alimenti le perdite si riducono
notevolmente; i surgelati contengono spesso più vitamina C
della verdura o frutta fresca conservata in frigorifero per
alcuni giorni.
La vitamina C è la vitamina che si degrada più facilmente,
essendo sensibile al calore e all’ossigeno dell’aria nonché
idrosolubile.
Origini del nome

Il nome “ascorbico” viene dal latino


a [privativa] + scorbutus
che a sua volta viene dall’antico scandinavo [skyr-bjugr]
ossia edema [bjugr] dovuto al latte cagliato [skyr]
(si credeva infatti erroneamente che fosse questa la
causa della malattia)
scorbuto
Infatti assumere vitamina C evita (o guarisce) la gravissima malattia dello
scorbuto.
Lo scorbuto insorge in condizioni di carenza di vitamina C.
I primi sintomi sono malessere e debolezza.
Dopo 1-3 mesi, i pazienti accusano dispena e dolore alle ossa. Inoltre la pelle
diventa più ruvida, si ferisce facilmente e cominciano a comparire ecchimosi
cutanee, emorragie delle mucose del naso e delle gengive, denti che
diventano mobili, difficoltà nel rimarginare le piaghe e irritabilità
(“scorbutico”).
Nelle fasi avanzate si edema generalizzato, ridotta escrezione urinaria,
neuropatia, febbre e convulsioni, fino alla morte
dosaggio
• Negli adulti i livelli plasmatici considerati normali sono 0,3-1,4
mg/dl, e riflettono l'apporto giornaliero di circa 40-100 mg di
acido ascorbico.
• Ad alte dosi di vitamina C, quali quelle che vengono assunte a
scopo farmacologico (10 o più g/die), si sono riscontrati disturbi
a livello gastrointestinale, che però sembrano dovuti all’acidità
più che alla vitamina C per sé, in quanto sali tamponati non
danno più lo stesso effetto. Sono stati riscontrati anche altri
effetti, come una aumentata escrezione urinaria di ossalati e la
formazione di calcoli renali. Sembra comunque che dosi fino a
10g/die possano essere considerate sicure
proprietà
Una supplementazione dietetica quotidiana variante da 60
a 250 mg di acido ascorbico si è ad esempio dimostrata
sufficiente nell'uomo a proteggere il DNA delle cellule
spermatiche da danni ossidativi di origine endogena, e
quindi ad allontanare sia il rischio di mutazioni
trasmissibili ereditariamente sia un aumento nella prole di
difetti congeniti, malattie genetiche e tumori, che si
riscontrano in soggetti con bassi livelli di acido ascorbico,
come nei fumatori.
proprietà
Per la spiccata azione antiossidante della vitamina C e la sua capacità di
mantenere stabili le vitamine A, E, l'acido folico e la tiamina, viene utilizzata
dalle industrie che la usano come additivo nei cibi .
• E300 acido ascorbico
• E301 sodio ascorbato
• E302 calcio ascorbato
• E303 potassio ascorbato
• E304 Esteri di acidi grassi dell’acido ascorbico
Proprietà redox della vitamina C nei succhi di frutta

Nei succhi di frutta l’acido ascorbico:


• ripristina valori nutrizionali persi durante la lavorazione
• migliora la “palatabilità”
• impedisce l’imbrunimento nei frutti che lo subiscono dopo il taglio (mela,
banana, pesca, pera, che sono frutti senza o con poca vitamina C, mentre
non lo subiscono gli agrumi e tutti i frutti ricchi di vitamina C
VITAMINE GRUPPO B
• Svolgono funzione di coenzimi e sono coinvolte
nel metabolismo glicidico, lipidico e proteico
• La loro funzione è fondamentale per numerosi
aspetti della attività cerebrale, tra cui la
produzione di energia, la sintesi / riparazione di
DNA / RNA e la sintesi di numerosi
neurotrasmettiori
proprietà
• Termolabili: ad eccezione di B2, B3, B6 e B12
• Fotosensibili: B2 e B6 La loro disponibilità negli alimenti dipende
quindi dal metodo di conservazione dell’alimento e dalla cottura
• Diversi tipi di farmaci (antimalarici, antitubercolari, inibitori di
pompa e farmaci anticonvulsivanti), ne riducono la
biodisponibilità ostacolandone l'utilizzo da parte dell'organismo
• Estremamente diffuse, sia negli alimenti di origine animale
come in quelli di origine vegetale, per cui è estremamente
difficile che una dieta normale non ne garantisca un apporto
sufficiente
Proprietà
l modello dietetico "occidentale" (carni lavorate, carne
rossa, burro, latticini ad alto contenuto di grassi, uova,
cereali e zuccheri raffinati) è associato generalmente a
bassi livelli di questo gruppo vitaminico, eccezione
fatta per la vitamina B12, particolarmente abbondante
nella carne rossa.
vitamina B1
La vitamina B1 o Tiamina fonti principali: lieviti, suino,
germe di cereali, tuorlo d‘uovo, alcuni legumi ..
La carenza di vitamina B1 provoca disturbi nervosi
dovuti ad un blocco del metabolismo dell’acido
piruvico e dell’acido lattico e ad un loro conseguente
accumulo nel sangue e nel tessuto nervoso, inoltre
può indurre degenerazioni midollari e distrofie
proprietà
• la sua somministrazione determina un miglioramento
transitorio della funzione cognitiva di alcuni pazienti
affetti da malattie neurodegenerative ( Malattia di
Alzheimer, Parkinson)
• Il razionale della sua somministrazione negli anziani è
sostenuta dal fatto che i livelli di tiamina, si riducono
con l'età, e i suoi livelli sono significativamente
inferiori nei pazienti affetti da malattia
neurodegenerative
Vitamina B2 o riboflavina
• La vitamina B2 o riboflavina, le fonti alimentari sono
numerose e ben distribuite sia in campo vegetale
(cavoli, spinaci ed altre verdure a foglia verde)
• animale (fegato, carni, pesce, uova) E‘ abbondante
nel LATTE e nei LATTICINI, tanto da essere chiamata
anche lattoflavina.
• Come gran parte delle vitamine del gruppo B è
presente in buone quantità nel lievito di birra
Deficit di Vitamina B2
Deficit di vitamina B2 causano:
• Fotofobia
• Visione difettosa
• Bruciore agli occhi
• Vascolarizzazione corneale
• Scarsa crescita
Vitamina B3 o niacina(PP)
Questa vitamina (niacina= acido nicotinico + nicotinamide) è un
componente di due coenzimi coinvolti nei processi di respirazione cellulare
(metabolismo glucidico e deamminazione degli aminoacidi)
• Coinvolta nei processi ossidoriduttivi (processi esotermici)
• Coinvolta nella produzione di energia: metabolismo dei grassi, del
colesterolo, dei carboidrati
• nella sintesi di molti componenti dell’organismo, compresi gli ormoni
sessuali e surrenali
Cibi ricchi di vitamina PP
• Fegato
• Vegetali verdi
• Frutta secca
• Cereali
• Formaggi
• Lievito secco
• Funghi
• Cereali soffiati
• Fagioli, lenticchie
• Uova
• Patate, Pane bianco
• frutta
Carenza di vitamina B3
PELLAGRA: caratterizzata dalle 4 «D»:
• Diarrea(Diarrhoea)
• Dermatite (Dermatitis)
• Demenza (Dementia)
• Morte ( Death)
Malattia limitata a quei paesi in cui il mais rappresenta l’alimento principale
Vitamina B5 o acido pantotenico
Vitamina termolabile
La vitamina B5 si trova in diversi alimenti di origine animale o vegetale, come:
pesce,
uova,
cereali,
legumi,
broccoli e cavoli,
pappa reale,
nel lievito di birra,
nel grano saraceno
Funzioni
• Implicato nella sintesi del coenzima A importante nel metabolismo
energetico ( trasporto dell’atomo di carbonio all’interno della cellula)
• Il CoA entra nella sintesi di acidi grassi, colesterolo e acetilcolina
• Il CoA entra nei processi di trasduzione del segnale in varie funzioni
enzimatiche
Vitamina B6 o piridossina
La vitamina B6 si trova:
• nei legumi,
• nelle carni,
• nel pesce,
• nelle uova,
• nel latte
• nel lievito di birra.
La sua stabilità è buona al calore e in ambiente acido, mentre è sensibile
all'ossidazione, alla luce e all'ambiente basico. La carenza di vit.B6 è rara nei
paesi sviluppati, ma sono riportati bassi livelli sierici in adolescenti fumatori,
che assumono alcol, farmaci, contraccettivi orali e in pazienti celiaci o
diabetici.
Funzioni
• Interviene nel metabolismo di proteine,carboidrati e grassi
• Interviene nella sintesi dell’emoglobina
• Stimola il sistema nervoso e quello immunitario
• Interviene nella sintesi di serotonina
Carenza di vitamina B6
Grave squilibrio del metabolismo aminoacidico con:
-lesioni cutanee
-linfocitopenia
-Disturbi nervosi (nevrite, con demineralizzazione dei nervi periferici,
convulsioni epilettiformi)
-anemia microcitica sideropenica
Vitamina B7 o biotina
Le fonti alimentari sono numerose in quanto questa vitamina è ampiamente
diffusa negli alimenti:
• verdure,
• i cereali integrali,
• il fegato
• le uova. La stabilità della biotina è buona al calore, mentre tale vitamina è
sensibile all'ossidazione ed instabile in ambiente basico.
• Un suo deficit può determinare eczema, dermatiti Partecipa alla produzione
della lecitina( pulizia interna delle arterie)
Vitamina B9 o acido folico
L‘acido folico è indispensabile nel metabolismo degli aminoacidi, per la
sintesi degli acidi nucleici.
Il loro apporto consente quindi la divisione cellulare e diventa decisivo
quando la divisione cellulare deve avvenire frequentemente.
Una particolare necessità di folati si ha in gravidanza, in quanto nel feto, in
cui vi è una rapida proliferazione cellulare, si ha la necessità di sintetizzare
una grande quantità di acidi nucleici.
Una somministrazione di folati prima del concepimento riduce il rischio di
malformazioni al tubo neurale e alla linea mediana (spina bifida, labio-
palatoschisi).
Vitamina B9

Si trova in abbondanza in alcuni alimenti come:


• le verdure a foglia verde (spinaci, broccoli, asparagi, lattuga),
• i legumi,
• i cereali,
• la frutta, in particolare arance, limoni, kiwi e fragole,
• nel fegato.
Il processo di cottura però distrugge la grande maggioranza di folato
presente nei cibi
Vitamina B12
• Vitamina termoresistente.
• Cobalamina per sottolineare una particolarità strutturale
che la contraddistingue da tutte le altre vitamine: la
presenza nella sua molecola di un metallo, il cobalto.
• Altra sua caratteristica è la grande complessità strutturale,
che comporta un peso molecolare straordinariamente alto
funzioni
• Sintesi del DNA;
• Transformazione di omocisteina in metionina che, a sua
volta, partecipa alla sintesi della colina e della betaina,
sostanze lipotrope interessate alla rimozione dei grassi
dal fegato che ne impediscono così la steatosi;
• Sintesi dei globuli rossi (la cui mancanza determinerebbe
l’insorgere di anemie dovute alla diminuita capacità
eritropoietica del midollo
Alimenti che contengono la vitamina B12

Gli alimenti che contengono vitamina B12 sono di origine


animale.
• La carne è quello che ne contiene la maggiore quantità
(fegato di ovino >vitello > pollo > tacchino)
• seguita dal pesce (sgombro,salmone, polpo, cozze e
ostriche)
• in dosi minori le uova
• i formaggi (parmigiano, caciotta, mozzarella).
Cause di deficit di vitamina B12
Le cause del suo deficit sono svariate:
1.Carenze dietetiche
2.Carenza di pepsina a livello dello stomaco
3.Defict di fattore intrinseco a livello gastrico ( senza il quale la vitamina non
può essere assorbita a livello gastrico)
4.Patologie enteriche che coinvolgano i recettori cobalamina-fattore
intrinseco.
Per i vegani è consigliata l’integrazione o attraverso alimenti fortificati o con
veri e propri integratori.
Un deficit può determinare anemia megaloblastica, astenia, , disturbi a livello
cognitivo e l’accumulo di l’omocisteina, sia a livello vascolare che nervoso, con
aumentato rischio di insorgenza di disturbi cardiaci, ictus e trombosi vascolare
Eccesso di vit B

Nella maggioranza dei casi, un eccesso di vitamine del gruppo B non dà


alcun problema, ma ci sono delle eccezioni:
•Un eccesso di vitamina B3 può causare arrossamenti cutanei con
vampate, prurito, nausea, mal di testa;
•Un eccesso di vitamina B6 può causare un danno ai nervi, con perdita di
controllo dei movimenti, intorpidimento e formicolio di mani e piedi;
•Un eccesso di acido folico può mascherare, negli individui anziani, la
carenza di vitamina B12.

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