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Che cosa sono le vitamine

"Vitamina = ammina della vita": con questo nome lo scienziato polacco Casimir Funk identificò, nel 1912,
un nuovo composto organico essenziale alla vita dell'uomo.

Il nostro organismo non ha bisogno soltanto di carboidrati, Proteine e Grassi, ma anche di  vitamine e
minerali. Queste sostanze sono dette “micronutrienti” perché devono essere assunte in piccole quantità,
ma sono indispensabili per il buon funzionamento del nostro organismo.

Tranne la vitamina D, le vitamine non vengono sintetizzate dal nostro organismo ma di solito assunte
regolarmente tramite l’alimentazione quotidiana. Le vitamine sono contenute in diversi alimenti,
quali carne, pesce, verdure, frutta e cereali, quindi è molto importante seguire una  dieta equilibrata e
variegata. In particolare, gli alimenti di origine vegetale sono quelli in grado di fornire il maggior apporto
vitaminico.

Attualmente sono riconosciuti  quindici diversi tipi di vitamine. Le vitamine vengono classificate per la loro
attività biologica e chimica e non per la loro struttura.

A che cosa servono le vitamine?

Questi micronutrienti così importanti per il nostro organismo, agiscono da coenzimi, in altre


parole coadiuvano l'azione degli enzimi, i quali hanno il compito di accelerare quelle reazioni chimiche che
sono fondamentali per il nostro organismo.

Alcune vitamine hanno anche:

1) funzione antiossidante e sono in grado di proteggere l'organismo da fattori potenzialmente nocivi


per le strutture cellulari come i radicali liberi.

2) Altri tipi di vitamine intervengono nella regolazione ormonale, nella crescita di ossa, capelli e denti
mentre altre ancora sono essenziali per il buon funzionamento degli occhi e del sistema nervoso.
Quindi, le vitamine, hanno diverse funzioni biochimiche.

Le vitamine hanno un ruolo cardine anche in alcune condizioni patologiche. La vitamina D, per esempio,
spesso risulta essere carente nelle donne in menopausa  o con osteoporosi, mentre nelle donne in
gravidanza, spesso viene consigliata l’assunzione di acido folico (B9), che aiuta lo sviluppo del sistema
nervoso del nascituro. 

Altro caso è quello dei vegani e dei vegetariani che a causa della loro dieta, devono assumere la  vitamina
b12, che si trova quasi esclusivamente nella carne, uova, formaggio e latte, ma anche le persone con
celiachia, spesso, devono ricorrere ad integratori a base di vitamina B12 a causa del mancato assorbimento
a livello intestinale.

Vitamine idrosolubili e liposolubili: quali sono i benefici?

Le vitamine si possono suddividere in due grandi gruppi le vitamine idrosolubili e quelle liposolubili.


Come viene suggerito dai nomi, la distinzione deriva dal diverso grado di solubilità che hanno nei grassi
(liposolubili) e nell’acqua (idrosolubili).

Le idrosolubili sono vitamine che non vengono immagazzinate nel nostro organismo e quindi devono


essere assunte quotidianamente con l’alimentazione. Si tratta delle vitamine del gruppo B, compreso
l’acido folico, della vitamina H, PP e C. Si trovano in alimenti quali la carne, il latte e suoi derivati.

Le liposolubili invece vengono accumulate a livello epatico e vengono assorbite assieme ai grassi


alimentari. Grazie a questa caratteristica, quindi, è molto più difficile sviluppare una carenza da vitamine
liposolubili, in quanto richiede tempi maggiori di non assunzione. Ne fanno parte la vitamina A, D, E e K. Le
vitamine liposolubili si trovano soprattutto nella frutta e nella verdura ad eccezione della vitamina D che è
l’unica vitamina che il nostro corpo riesce a sintetizzare (ovvero a produrre) grazie all’esposizione al sole.

 Vitamina A: Mantenimento del sistema immunitario, miglioramento della visione, mantenimento


della pelle sana, antiossidante

 Vitamina D: Ossa e tessuti sani, modulazione della crescita cellulare, mantenimento del sistema
immunitario, crescita dei denti

 Vitamina E: Antiossidante, mantenimento del sistema immunitario, prevenzione delle malattie


cardiovascolari, protezione della vista

 Vitamina K: Coagulazione del sangue, rafforzamento delle ossa, prevenzione delle malattie
cardiovascolari, antiossidante

 Vitamina B: Produzione di energia, funzioni psicologiche, metabolizzazione di zuccheri e grassi,


mantenimento del sistema immunitario

 Vitamina C: Mantenimento del sistema immunitario, denti e gengive sani, mantenimento della
pelle sana, antiossidante

Ipovitaminosi

Come detto in precedenza le vitamine devono provenire dall’alimentazione in quanto il nostro organismo
non è in grado di sintetizzarle, in caso di carenza si rischia di incorrere nell’ipovitaminosi – quando le
vitamine non sono presenti in quantità sufficienti – o, condizione ancora più grave sebbene più rara,
nell’avitaminosi che denota invece una totale mancanza di vitamine.

Le carenze vitaminiche sono classificate come primarie o secondarie. Un deficit primario si verifica quando
attraverso l’alimentazione non viene assunta una quantità idonea di vitamine. Una carenza secondaria può
essere causata da una patologia o una condizione che impedisce o limita l'assorbimento di vitamine, tra
queste cause ricordiamo il fumo, l’eccessivo consumo di alcol e in gravidanza. La carenza di una o più
vitamine possono portare a condizioni patologiche anche molto gravi ed irreversibili.

La carenza di vitamine causa sintomi e malattie che sono specifici per ogni vitamina, per esempio il deficit
della tiamina comporta il beriberi, il deficit di niacina la pellagra, la mancanza di vitamina
C lo scorbuto mentre una carenza di vitamina D il rachitismo.

In gran parte del mondo sviluppato, tali carenze sono rare; questo è dovuto sia ad un adeguato
approvvigionamento di cibo sia all'aggiunta di integratori alimentari. Ricordiamo, infine, che con la normale
alimentazione non vi è alcun rischio di iper o ipovitaminosi.

Il rischio di ipervitaminosi è maggiore utilizzando integratori mentre il rischio di ipovitaminosi aumenta in


caso di malnutrizione o di un’alimentazione scorretta.

Sintomi da Carenza di Alcune Vitamine

 Vitamina A: Cecità notturna, disturbi della crescita


 Vitamina D: Rachitismo, osteomalaci
 Vitamina E: Disturbi del metabolismo muscolare, nei bambini anemia emolitica
 Vitamina K: Coagulazione ritardata, anemie spontanee
 Vitamina B1: Beri-beri, polineurite, ipertrofia cardiaca, disturbi del SNC
 Vitamina B2: Arresto della crescita, malattie della pelle, fotosensibilità
 Vitamina B3: Pellagra, fotodermatiti, parestesie
 Vitamina B5: Disturbi del SNC
 Vitamina B6: Dermatiti, polineuriti, spasmi muscolari
 Vitamina B7: Eczemi cutanei, caduta dei capelli, nausea
 Vitamina B9: Anemia emolitica e megaloblastica
 Vitamina B12: Anemia perniciosa, mielosi funicolare
 Vitamina F: Desquamazione e secchezza della pelle
 Vitamina Q: Disfunzioni cardiache, infarto, cancro al seno, emicrania, miopatie
 Vitamina C: Scorbuto, disturbi del tessuto connettivo
Lo scorbuto

La vitamina C è essenziale per la formazione del collagene e aiuta a mantenere l'integrità del
tessuto connetti vo, del tessuto osseo e della dentina che forma i denti. Quindi, non solo è
indispensabile per la guarigione delle ferite e delle ustioni ma la sua carenza provoca proprio
emorragie gengivali e sottoungueali, oltre a d apatia, irritabilità, perdita di peso, dolori muscolari
e articolari, portando le vecchie ferite a cedere e le nuove a non guarire.

Ipervitaminosi

Gli “effetti collaterali” causati da un’eccessiva assunzione di vitamine non sono molto comuni nell’ambito
delle vitamine, ma negli anni sono stati comunque documentati.

Un’assunzione elevata di vitamine comporta l’insorgenza di alcuni disturbi comuni come nausea, diarrea e
vomito. L’eliminazione di questi sintomi viene spesso raggiunta attraverso la riduzione del dosaggio.

Le più importanti ipervitaminosi riguardano, in particolare, la vitamina A e la vitamina D. Nel primo caso le
manifestazioni cliniche sono rappresentate da cefalea, vomito e torpore. L’assunzione di vitamina D deve
essere tenuta sotto stretta osservazione soprattutto nel caso di neonati e future mamme, infatti, può essere
causa di un'ossificazione precoce delle ossa lunghe nel lattante e delle malformazioni nel feto.

In caso di eccesso di vitamina D si verifica un aumento dei livelli di calcio nel sangue, che comporta sete,
dolori addominali e affaticamento. In casi gravi si possono avere anche alterazioni dello stato di veglia. In
caso di assunzione eccessiva di vitamina E si possono verificare disturbi intestinali, gli stesso che si
manifestano in caso di ipervitaminosi C. Invece, con un'ipervitaminosi B3 potrebbero verificarsi danni
al fegato e ipotensione, mentre danni al sistema nervoso potrebbero essere le conseguenze di un eccesso
di vitamina B6.

Di solito le ipervitaminosi sono quasi sempre causate da un'eccessiva assunzione di integratori ma in


qualche caso anche da uno smodato consumo di alimenti contenenti un particolare tipo di vitamina.
Qualora si presentasse questa particolare condizione, è necessario ridurre l’ingestione di questi cibi.

Nel caso di ipervitaminosi da vitamina D bisogna ridurre tonno, funghi, burro, salmone, merluzzo e le uova,
quindi seguire una dieta povera di calcio. Curare l'alimentazione in caso di eccesso di vitamine del gruppo B
significa ridurre carne di maiale, pesce, prosciutto. Gli alimenti che invece contengono molta vitamina C
sono gli agrumi, i peperoni, le verdure e le patate.

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