e Covid
fondamentale è la vitamina D il cui deficit porta il soggetto a maggiori rischi di infezione oltre che a fragilità
ossea. Infatti una carenza di vitamina D comporta di avere un sistema immunitario non del tutto efficiente,
d’altronde questa come la vitamina C contribuiscono a rafforzare le difese immunitarie se assunte con
continuità. Puntare sulla prevenzione e raccomandare di tenere ad un buon livello questo valore può solo
sostenere il nostro sistema immunitario e portare cosi ad avere effetti positivi senza dimentica che l’obiettivo
primario della vitamina D è quello di regolare il metabolismo minerale, in prevenzione sia primaria che
secondaria dell’osteoporosi.
Mai come in questo periodo la ricerca scientifica è incentrata nel trovare rimedi che possano aiutare il nostro
corpo a fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso.
Sono stati compiuti diversi studi, soprattutto sui bambini, i quali hanno portato a dei dati consolidati. I bambini
e i giovani al di sotto dei 20 anni, oltre ad essere spesso asintomatici, si stima abbiamo una suscettibilità
all’infezione pari a circa la metà rispetto a chi ne ha più di 20 (ricerca pubblicata su Nature Medicine). Stesso
quadro clinico, con andamento favorevole lo si evidenzia nel tasso di mortalità (0,06% nella fascia 0-15 anni) e
quindi si è indagato sul perchè c’è una bassa incidenza di infezioni da Covid-19 nell’età pediatrica.
LATTOFERRINA Gli studiosi hanno posto la loro attenzione nella glicoproteina ad azione antimicrobica e
ferrotrasportatrice contenuta nel latte materno: la Lattoferrina. Le sue proprietà antimicrobiche sono dovute
alla capacitá di legare il ferro sottraendolo al metabolismo di specie batteriche che sfruttano proprio questo
ione per la loro moltiplicazione. Il suo effetto antivirale è dovuto invece alla capacità di legarsi ai
glicosamminoglicani della membrana plasmatica impedendo così l’ingresso del virus. La sua azione
immunomodulante permette, durante le terapie antibiotiche, di aumentare la suscettibilità dei batteri alle
terapie farmacologiche e promuove la crescita dei ceppi dei batteri intestinali se assimilata insieme ai probiotici
(enterolactis, biolactine, codex).
_Tra gli integratori contenenti lattoferrina suggeriamo Mosiac, Cowin con zinco e vitamina c, Lattoferrina
Promopharma** **_e Blf100.
QUERCETINA Altra molecola dai riscontri interessati secondo altri studi è il bioflavonoide Quercetina,**
**molecola naturale presente in diversi alimenti come capperi, cipolla rossa e radicchio. Nota già da tempo per
le sue proprietà antiossidanti, antinfiammatori e antiallergiche la molecola secondi alcune simulazioni ricreate
in laboratorio sembra essere in grado di legarsi ad un enzima specifico (3CL pro, comune a tutti i coronavirus) e
lo inibisca bloccandone la replicazione.
Questa azione antiossidante svolge in particolare un ruolo positivo contro l'invecchiamento e le malattie.
Possiamo quindi dire che questo flavonolo esercita una vera azione antietà.
La quercetina aiuterebbe anche a proteggere il cervello e il sistema nervoso. (22) (23) Alcuni test effettuati su
alcuni topi nel 2018 hanno evidenziato questo effetto neuroprotettivo. (24)
Alcuni ricercatori hanno anche scoperto alcune sue proprietà anticancro (in modo particolare contro il cancro
al pancreas). Queste ultime sarebbero dovute, tra l'altro, alla sua azione sullo stress ossidativo, ma anche alla sua
capacità di inibire l'aggregazione piastrinica. (25) (26) (27) Assicurati tuttavia di consultare il medico se stai già
seguendo una chemioterapia.
L'assunzione di quercetina provoca anche una riduzione del livello di colesterolo cattivo (LDL), così come una
diminuzione della pressione arteriosa. Questo flavonoide agisce infatti su vari parametri come l'elasticità
vascolare e la resistenza vascolare periferica. (28)
--------------------------------------
https://www.innovet.it/innovet-news/2003/quercetina-e-riassorbimento-osseo/
-Importanti le ricadute pratiche di questi nuovi dati sperimentali, che avvalorano la bontà di utilizzo della
quercetina in quelle situazioni cliniche accompagnate da un eccessivo riassorbimento delle strutture ossee.
L’osteoporosi, ad esempio, ma indubbiamente anche l’artrosi che, soprattutto nelle fasi avanzate, ai tratti
degenerativi ed infiammatori accoppia imponenti fenomeni erosivi (es. cisti, geodi) a carico dell’osso
subcondrale.
nota la quercetina al grande pubblico, in modo particolare il suo potere antinfiammatorio ed antiossidante,
proprio come l'alga spirulina.
…..una pubblicazione del Cnr di cui riporto le testuali parole: “Uno studio internazionale cui partecipa l’Istituto
di nanotecnologia del Cnr ha scoperto che la quercetina funge da inibitore specifico per il virus responsabile
del Covid-19, mostrando un effetto destabilizzante sulla 3CLpro, una delle proteine fondamentali per la
replicazione del virus. Lo studio è pubblicato sull’International journal of biological macromolecules.
VITAMINA D Altra vitamina fondamentale è la vitamina D il cui deficit porta il soggetto a maggiori rischi di
infezione oltre che a fragilità ossea. Infatti una carenza di vitamina D comporta di avere un sistema immunitario
non del tutto efficiente, d’altronde questa come la vitamina C contribuiscono a rafforzare le difese immunitarie
se assunte con continuità. Puntare sulla prevenzione e raccomandare di tenere ad un buon livello questo valore
può solo sostenere il nostro sistema immunitario e portare cosi ad avere effetti positivi senza dimentica che
l’obiettivo primario della vitamina D è quello di regolare il metabolismo minerale, in prevenzione sia primaria
che secondaria dell’osteoporosi.
Questa vitamina è un regolatore del metabolismo del calcio e per questo è utile nell'azione di calcificazione
delle ossa.
Tra gli integratori contenenti Vitamina D suggeriamo XD3**, **D3 BASE Junior**, **D3 Fort.
VITAMINA C Altro micronutriente indispensabile per la nostra salute che l’uomo non riesce ne a sintetizzare ne
ad accumulare ma lo può assumere solo attraverso la dieta é la vitamina C. E’ un cofattore importante in
numerosi processi fisiologici per la regolarizzazione del sistema immunitario, la sintesi di collagene, per il
metabolismo del ferro e l’assorbimento dello zinco. Si può assumere nutrendosi di frutta (arance, kiwi), verdure
(peperoni, rucola, cavoli) o integratori specifici.
Tra gli integratori contenenti Vitamina C suggeriamo Cebion, Altrient**, **C-Retard**, **Immuforte Vit.C
1000 Winter.
PAPAYA Tra i benefici che possiamo menzionare dalla fermentazione del frutto, la Papaya offre un valido aiuto
per il rinforzo del nostro sistema immunitario; la sua virtù nasce dal fatto che aiuta a ristabilire l’equilibrio acido
base dell’organismo grazie all’effetto alcalinizzante. Solitamente i batteri patogeni, che proliferano nel nostro
intestino, vivono in un ambiente acido e invertendo il nostro Ph permettiamo al sistema immunitario di
rinforzarsi a partire dalla flora batterica.
ZINCO Ultimo ma non per questo meno importante è lo Zinco il cui deficit porta ad una alterazione del sistema
immunitario. La sua azione sinergica associata con sostanze naturali come echinacea e acerola è il perfetto mix
naturale per stimolare il sistema immunitario a sintetizzare linfociti e macrofagi; infatti la loro biodisponibilità è
superiore rispetto ai singoli componenti in quanto ne viene aumentato l’assorbimento. L’echinacea presenta
un’azione batteriostatica battericida grazie all’echinacoside che inibisce la replicazione dei batteri e inattiva
l’enzima che ialuronidasi utilizzato dai batteri per diffondersi nei tessuti.
Questi studi che la ricerca sta portando avanti non vanno assolutamente intesi come sostitutivi di vaccini o cure
miracolose. L’idea di interferire con l’attività di replicazione di un enzima o quella di sottrarre l’elemento ferro
sono studi che esistono da diversi anni e non gli vanno attributi al momento attività terapeutiche. Non per
questo non sono da considerarsi inefficaci ma anzi favoriscono le funzioni fisiologiche dell’organismo
soprattutto in questo periodo.
Consiglio e raccomandazione importante da dare è comunque l’assunzione degli integratori che consentono il
rafforzamento delle difese immunitarie di adulti e bambini in modo costante giornaliero e continuo per tutto il
periodo invernale e pandemico.
ZINCO
Zinco
Che cos’è: lo zinco, un minerale presente nelle cellule di tutto il corpo, si trova naturalmente in alcune carni,
fagioli e ostriche.
Perché potrebbe aiutare in COVID 19: svolge diversi ruoli di supporto nel sistema immunitario, motivo per cui
le pastiglie di zinco sono sempre più vendute nella stagione fredda e influenzale. Lo zinco aiuta anche con la
divisione e la crescita cellulare.
Come funziona per altre infezioni: studi sull’uso dello zinco per il raffreddore, spesso causato da coronavirus,
suggeriscono che l’uso di un integratore a base di zinco subito dopo l’inizio dei sintomi potrebbe farli
scomparire più rapidamente. Detto questo, una sperimentazione clinica di ricercatori in Finlandia e Regno
Unito, pubblicata a gennaio su BMJ Open, non ha trovato alcun valore degli integrtori di zinco per il
trattamento del raffreddore. Alcuni ricercatori hanno teorizzato che le incongruenze nei dati sul raffreddore
possono essere spiegate da quantità variabili di zinco rilasciate in diversi integratori.
Cosa sappiamo dello zinco e COVID-19: il minerale è abbastanza promettente da essere stato aggiunto ad
alcuni primi studi sull’idrossiclorochina, un farmaco testato all’inizio della pandemia. (Da allora gli studi hanno
dimostrato che l’idrossiclorochina non può prevenire o trattare COVID-19).
A luglio, i ricercatori dell’Università di Aquisgrana in Germania hanno scritto su Frontiers of Immunology che le
prove attuali “suggeriscono fortemente grandi benefici della supplementazione di zinco” sulla base degli studi
su infezioni simili tra cui la SARS, un’altra malattia causata da un coronavirus. Ad esempio, gli studi
suggeriscono che la somministrazione di zinco riduce il rischio di morte per infezione da polmonite. I ricercatori
citano prove che lo zinco potrebbe aiutare a impedire al virus SARS-CoV-2 di entrare nel corpo e aiutare a
rallentare la replicazione del virus.
Un’altra recensione, anch’essa basata su prove indirette, pubblicata il 1 agosto su Advances in Integrative
Medicine, ha concluso che lo zinco potrebbe essere utile nelle persone che ne sono carenti.
A settembre, i ricercatori dell’Ospedale Del Marin di Barcellona hanno riferito che tra i 249 pazienti studiati, i
sopravvissuti a COVID avevano livelli di zinco nel plasma più alti (una media di 63,1 mcg / dl) rispetto ai pazienti
morti (43 mcg / dl). Secondo ciò che è già noto, lo zinco potrebbe ridurre la durata dell’infezione, ma non la
gravità dei sintomi, in particolare tra le persone che sono carenti. Circa una dozzina di studi stanno ora
esaminando lo zinco per il trattamento COVID, spesso con altri farmaci o integratori.
Thomas e i suoi colleghi stanno confrontando la gravità dei sintomi e il futuro ricovero in pazienti COVID-19 che
assumono zinco con e senza alte dosi di vitamina C, con quelli che ricevono cure ordinarie senza il
supplemento. “I risultati dovrebbero arrivare presto!”, dice il ricercatore.
------------------
Migliora la vista, rinforza la memoria, rallenta l’invecchiamento cellulare grazie alla sua forte azione
antiossidante, stimola la rigenerazione dell’epidermide e favorisce la guarigione delle ferite, serve alla sintesi
degli ormoni, tra cui l’insulina. Ma lo zinco ha anche un ruolo importante nel sostenere il nostro sistema
immunitario, soprattutto contro i virus influenzali e le infezioni batteriche.
Zinco, un alleato contro l’influenza
Diverse ricerche negli ultimi anni hanno dimostrato che una carenza di zinco aumenta la propensione a
sviluppare sindromi influenzali e malattie respiratorie (soprattutto di natura infettiva).
------------------
http://www.firmomagazine.it/lo-zinco-un-elemento-essenziale-per-le-ossa/#:~:text=Lo%20zinco
%20%C3%A8%20un%20elemento,nel%20controllo%20del%20metabolismo%20osseo.
FOCUS “Lo zinco, un elemento essenziale per le ossa”
Lo zinco è un elemento importante per la salute dello scheletro perché è parte integrante di una delle
componenti mineralizzate che costituiscono le ossa (cristallo di idrossiapatite) e gioca anche un ruolo nel
controllo del metabolismo osseo. Questo elemento, inoltre, è essenziale per il corretto funzionamento
dell’enzima fosfatasi alcalina ossea, indispensabile nel processo di mineralizzazione attraverso il quale i cristalli
di idrossiapatite si formano e aderiscono alla parte organica dell’osso.
Lo zinco è particolarmente abbondante nella carne rossa magra, nel pollame, nei cereali non raffinati,
nei legumi e nella frutta secca. La dose giornaliera ottimale è solitamente indicata tra i 2 e i 10 milligrammi, a
seconda dell’età e delle condizioni di salute dell’individuo.
…….
i fitati vegetali – dall'acido fitico – ostacolano l'assorbimento dello zinco; questo significa
che le persone che seguono una dieta vegetariana, o peggio vegana, potrebbero dover
integrare l'assunzione di zinco.
https://www.my-personaltrainer.it/nutrizione/alimenti-zinco.html#80070
La vitamina C
L’acido ascorbico nel nostro organismo svolge tutta una serie di funzioni che ci proteggono a livello cellulare dal
danno da ossidazione a carico di proteine, mentre nel plasma annulla l’azione dei radicali perossidi. Svolge in
altre parole un’azione di protezione anti-ossidante. Ancora, funge da cofattore per alcuni enzimi coinvolti nella
formazione e stabilizzazione del collagene, indispensabile per la produzione del tessuto connettivo
(pelle,vasi,ossa) e quindi fondamentale per l’integrità delle mucose del tratto gastrointestinale e respiratorio.
La dose giornaliera consigliata è di 500 mg.
Per leggere l’articolo completo clicca qui
La vitamina D
Nota per i suoi effetti sull’ omeostasi del Calcio e quindi i suoi effetti benefici sull’osso, già da qualche tempo è
stato studiato ed illustrato l’effetto della vIt D sulle cellule immunitarie grazie alla presenza Din un recettore
specifico - VDR vitamina D receptor- attraverso il quale è in grado di modulare l’attività delle cellule
denditriche.
Livelli ematici di vitamina D adeguati sostengono il corretto funzionamento del sistema immunitario, sia in
termini di potenziamento delle difese immunitarie innate contro microrganismi patogeni, sia per regolare
l’attività della risposta immunitaria acquisita.
Una metanalisi di 25 studi clinici ha evidenziato come l’incidenza di infezioni acute del tratto respiratorio sia
più bassa nei pazienti che facevano supplementazione con vitamina D (Chang SW&Lee HC, 2019; Martineau AL
et al., 2017).
La dose giornaliera consigliata è di 2000UI e la somministrazione giornaliera è da preferire a quella settimanale
o mensile.
Zinco
Lo zinco è un metallo di transizione ed un elemento fondamentale per il mantenimento dell’omeostasi
immunitaria; tuttavia il nostro organismo ha una scarsa capacita di immagazzinarlo per cui l’assunzione
dovrebbe essere giornaliera. Anche per lo zinco riportiamo uno studio (Wu D. et al., 2019) che evidenzia come
mortalità per malattie infettive venga ridotta con una correzione della deficienza di zinco.
“Nuovo Coronavirus : facciamo il punto della situazione.”- Dott.ssa Brigida Garofalo