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Larretratezza dellagricoltura
Intorno a met 800 nei vari stati italiani vivevano 24 milioni di abitanti. Anche in Italia, come in Europa -> forte aumento demo rafico. !a rispetto ad altri paesi, dove era avvenuto il decollo della rivolu"ione industriale, l#Italia era arretrata, infatti il $0% popola"ione ->a ricoltura &2'% ()*, '8%->industria e '2%-> ter"iario. Era stato possibile arantire le risorse alimentari soprattutto ra"ie all#introdu"ione di nuove coltiva"ioni come la patata e il mais e incremento cereali. !a l#incremento della produ"ione non era stato accompa nato da un pro resso nelle tecniche. +#a ricoltura italiana era infatti prevalentemente estensiva &latifondo, bassa produttivit con scarso impie o di capitali, spesso monocultura su vaste estensioni*, ,uella intensiva &alta produttivit, capitali* era praticata in poche "one, concentrata soprattutto nella pianura padana, dove oltre alla coltiva"ione dei campi era presente anche l#allevamento. In -oscana-> me""adria &poderi di un unico proprietario coltivati da contadini che si tenevano met del raccolto* -> colture non moderni""ate perch. il contadino non ha capitale da investire e conoscen"e necessarie. /el resto del centro e del sud il terreno era meno fertile ed era diffuso il latifondo con rese molto basse. -ra $00 e 800 erano pero aumentate le coltiva"ioni speciali""are di olivi, viti, a rumi, i cui prodotti erano esportati.
Il dibattito risorgimentale
Il movimento risorgimentale
+#Italia conobbe nei primi dell#800 il diffondersi dell#idea di unit na"ionale. Il processo che port; alla forma"ione di un unico stato venne definito <isor imento, ,uesto termine allude a una situa"ione che non esiste nella realt storica2 l#Italia non era mai stata unita prima. 0e uno stato italiano non era mai esistito, una na"ione italiana si era formata nel corso dei secoli, a partire dal medioevo. 0i era sviluppata un identit culturale italiana &lin ua e reli ione* e la consapevole""a di un comune interesse economico. A diffondere l#idea di na"ione, contribu= il dibattito risor imentale2 ossia la polemica che si svilupp; circa i me""i da impie are per unire l#Italia e le caratteristiche politiche che avrebbe dovuto avere il nuovo stato. I principali schieramenti che si contrapposero2 moderato &d:* democratico&s:*. !oderati2 solo il coinvol imento dei sovrani potevano essere aran"ia di successo, percorso raduale fino all#unifica"ione >emocratici2 fallimento moti 20 e ?0 dimostra inaffidabilit dei sovrani, biso na puntare sul popolo e il nuovo stato doveva essere una repubblica.
dio e popolo
+a conce"ione che !a""ini aveva della reli ione era tipicamente romantica, lontana dalla visione cristiana. >io per !a""ini si identificava come lo spirito presente nella storia e ,uindi con la stessa umanit. 9li ideali di libert e di pro resso andavano ,uindi vissuti con fede reli iosa. All#interno della storia, li individui e i popoli erano chiamati da >io a contribuire al bene dell#umanit2 li individui nell#attua"ione dei propri doveri personali, i popoli nella reali""a"ione della loro missione storica2 da ,ui il binomio Bdio e popoloC. 9li italiani dopo aver dominato il mondo con la <oma dei @esari &con le armi*, con i papi &con lo spirito*, ora dovevano illuminarlo con l#avvento della -er"a <oma, ,uella del popolo ->missione storica per l#Italia2 doveva abbattere i 2 pilastri del sistema politico &impero asb.* e reli ioso &0tato 4ontificio*. Inoltre, !a""ini, sosteneva il principio dell#associa"ionismo, e criticava l#individualismo. +#individuo per ra iun ere la liberta, doveva unirsi alla fami lia, a sua volta nella na"ione, che formavano l#umanit.
pensiero e azione
+a visione di !a""ini era profondamente spirituale e avversa al materialismo di !ar:2 non condivideva il principio della lotta di classe, in ,uanto rompeva l#unita spirituale del popolo, era per; attento alla ,uestione sociale e voleva risolverla con riforme. 4er !a""ini il pensiero teorico non andava staccato dall#a"ione concreta, occorreva pensare e a ire, da ,ui Bpensiero e a"ioneC. -uttavia i limiti si rivelarono proprio nell#a"ione. -utte le insurre"ioni che vennero tentate in ,ue li anni fallirono2 '8?? <e no di 0arde na, '8?4 0avoia e 9enova, nel '844 @alabria &fratelli 3andiera che sperano nei contadini*, '84? e '84F 0tato 4ontificio &<oma na*. In realt, per ,uanto ri uarda le ultime 2 !a""ini si era dissociato, ma il loro fallimento aliment; la polemica nei suoi confronti. !a""ini viene accusato dai moderati di influen"are la iovent1 italiana spin endola a un inutile sacrificio.
Il neoguelfismo di gioberti
All#interno dello schieramento moderato, la visione federale venne sostenuta in particolare dal sacerdote torinese 5incen"o 9ioberti. E li auspic; la costitu"ione di una confedera"ione tra li stati italiani presieduta dal papa e sostenuta dalla for"a delle armi del <e no di 0arde na. Il primato de li italiani derivava dall#essere l#Italia sede del papato e averne condiviso la missione civili""atrice. 8uesta proposta venne definita, nel corso del dibattito risor imentale, neo uelfa, con allusione ai uelfi medievali, in contrapposi"ione ai hibellini filoimperiali. Il neo uelfismo non fu un#or ani""a"ione politica, piuttosto un movimento d#opinione, che ebbe il merito di coinvol ere nel dibattito sull#(nita d#Italia anche ambienti che ne erano tradi"ionalmente ostili.
Il moderatismo filosabaudo
Il liberale piemontese @esare 3albo, poneva il problema, trascurato da 9ioberti, della presen"a in Italia dell#impero asbur ico. E si au urava con un#a"ione diplomatica piemontese2 spostare li interessi dell#Austria verso i 3alcani, lasciando libere le terre italiane. +a crisi dell#impero turco, infatti, rendeva sempre pi1 strate ica per l#e,uilibrio europeo un#accresciuta presen"a austriaca nei 3alcani, in fun"ione antirussa. +a forma"ione di uno stato dell#Alta Italia sotto i 0avoia avrebbe poi permesso la costitu"ione di una confedera"ione, fondata sulla for"a del <e no di 0arde na, per contrastare li austriaci.>a scartare invece l#ipotesi di affidare il potere al papa, e li era comun,ue favorevole al coinvol imento del 4apa al pari de li altri sovrani italiani, mentre i moderati filosabaudi erano contrari a ,uesto. !assimo d#A"e lio, 'G ministro <e no di 0arde na, espresse dure critiche al mal overno pontificio, condann; per; anche le ini"iative insurre"ionali &allontanavano dalla causa na"ionale i moderati*. +#unica solu"ione era affidarsi alla diploma"ia e alle armi di @asa 0avoia. !a l#esponente pi1 si nificativo dei filosabaudi e il fulcro della politica risor imentale italiana, fu @amillo 3enso, conte di @avour, colui che in concreto seppe individuare la via per iun ere all#(nit d#Italia. FEDERALISMO: si riferisce a una visione enerale della societ, non solo allo 0tato 7ederale. E# una dottrina sociale che considera i valori e li atte iamenti costitutivi della societ. 0i diffonde nell#800, in Italia con @attaneo -> struttura federale arantisce la libert, prioritaria rispetto all#indipenden"a. 4rima formula"ione )ant2 principi federalistici in rado di portare una pace duratura tra popoli, unificandoli in un overno sovrana"ionale. CENTRALISMO: contrapposta a federalismo, ha i valori dell#unit na"ionale e la coesione sociale. +#accentramento dei poteri nelle mani del overno centrale impedisce dis re a"ione e frammenta"ione dello stato, favorite dal trasferimento dei poteri tra 0tati membri. SEPARATISMO: rivendica"ioni ruppi na"ionali o sociali alla totale indipenden"a rispetto a una struttura statale. /ell#800 insieme alle aspira"ioni na"ionali nascono movimenti separatisti all#interno dei randi imperi. In Italia dopo unifica"ione in 0icilia i contro il overno napoletano dei 3orboni e riprender dopo 2G uerra mondiale. Esponenti Obiettivi Metodi Democratici Mazzini e ariba!di "nit# e rep$bb!ica democratica Rivo!$zione popo!are Cattaneo Rep% Federa!e e democratica Ri&orme 'rad$a!i Moderati ioberti Con&% Ita!iana con capo i! Papa Accordo &ra Stati (a!bo Con&% Ita!iana con capo Savoia Intervento dip!omatico e D)Aze'!io e Cavo$r "nit# Ita!ia con '$ida Savoia Mi!itare Sarde'na
Lesplosione del 48
Un periodo di crisi
Gli anni quaranta dellottocento furono un periodo di crescente crisi. Sul piano economico a essere colpita fu soprattutto lagricoltura, la carestia del 1844 ebbe effetti devastati, soprattutto in Irlanda. Dallagricoltura la crisi passo nel settore industriale, con un calo della domanda di beni e il fallimento di numerose imprese. Sul piano sociale, la crisi economica acui la protesta del proletariato, c e vide compromesso il suo gia basso tenore di vita. Sul piano politico, non bisogna dimenticare c e i principi della rivolu!ione francese continuavano a esercitare una forte influen!a, in questottica trovava sempre piu consensi la ric iesta dellestensione del diritto al voto. Inoltre era sempre piu diffusa la rivendica!ione dellindipenden!a na!ionale. "utto cio fece esplodere nel 1848 unondata rivolu!ionaria sen!a precedenti per ampie!!a e intensit#.
$a politica del governo di luigi fil(ippo dorleans, presieduto dal 184) da francois pierra gui!ot era infatti espressione degli interessi dellalta borg esia. * partire dal 4+ per far fronte alla crisi economica, si aumentarono le tasse. $opposi!ione al regime era molto articolata, I socialisti c iedevano riforme economic e I repubblicani miravano allallontanamento di %ilippo dorleans I legittimisti rivendicavano i diritti al trono della dinastia borbonica $o scarto dalla popola!ione c e poteva votare, e il resto era ormai incolmabile. -er ric iedere una riforma elettorale le opposi!ioni organi!!arono la campagna dei banc etti. &uando il .. febbraio 48 il governo proibi lo svolgimento di un comi!io della campagna dei banc etti, il popolo insorse con la rivolu!ione di febbraio, e in soli tre giorni proclamo la repubblica.
Il quarantotto in italia
Il biennio delle riforme
Il periodo c e va dal 49 al 48 : noto come biennio delle riforme. &uesta ventata riformista ebbe ini!io nel 49, quando venne eletto papa pio I;. Il nuovo papa era di idee moderate, e nn aveva mai manifestato idee liberali, nonostante cio attiro le simpatie dei liberali. 8 i primi atti compiuti sembrarono proprio confermare lopinione c e si trattasse di un <papa liberale= >oncesse lamnistia ai detenuti politici *pri anc e ai laici la consulta dello stato *boli in parte la censura della stampa &ueste ini!iative suscitarono grande entusiasmo nellopinione pubblica. In breve tempo tutta la penisola venne percorsa da ini!iative riformatrici, soprattutto il regno di sardegna e il granducato di toscana imitarono pio I; concedendo riforme amministrative e limitando la censura. $unico stato italiano a rifiutare una riforma fu era il regno delle due sicilie. -er questo, si scateno una protesta c e da palermo arrivo fino a 4apoli. -reoccupato dalla piega degli eventi, %erdinando II proclamo lautonomia della Sicilia il .7 gennaio 48 concesse la costitu!ione. * questo punto si scateno una rea!ione a catena, il granduca di toscana $eopoldo II emano la costitu!ione il 1? fbbraio, poi tocco al regno di sardegna con lo statuto albertino, e poi fu la volta dello stato pontificio.
>arlo alberto raggiunse un accordo con gli austriaci a vigevano, il 7 agosto 48, dal generale salasco per il regni di sardegna e da radet(@ per limpero asburgico. I patrioti pero non intendevano accettare la sconfitta, e una nuova ondata di protesta percorse la penisola. 4ello stato pontificio piu I; fu costretto a fuggire e a riparare nella forte!!a di gaeta. Il 7 febbraio 47 una costituente eletta a suggraggio universale dic iaro la fine del potere temporale affidando la repubblica romana ad un triumvirato. *nc e in toscana il poter venne assunto da un triumvirato. $obbiettivo era quello di creare una repubblica del centro italia comprendente anc e roma. 4el frattempo in -iemonte i democratici continuavano a sostenere la ripresa della guerra. $e truppe del regno di sardegna, comandate dal generale c r!anoAs(i, vennero pesantememente battute a novara. Scoraggiato da questo carlo alberto decise di abdicare in favore del figlio vittorio manuele II, e in effetti le clausole dellarmisti!io firmato a vignate il .4 mar!o non furono gravose. -er le repubblic e c e resistevano il destino era segnato, la prima a capitolare fu brescia, poi toscana, poi roma, e 1ene!ia.