Sei sulla pagina 1di 16

Introduzione a Rousseau La filosofia politica moderna si basa su due idee fondamentali: Individualismo: che vede la volont degli individui

come fonte ultima della legittimit del potere politico; Contrattualismo: che valuta le istituzioni politiche in base alla loro genesi ideale nellaccordo razionale di uomini indipendenti o Hobbes: il contratto visto come sostituto di un conflitto universale e permanente; o Locke: lo stato di natura non conflittuale, ma ci un costante rischio di questo in quanto rischio ed esecuzione individuale possono scatenare conflitti; o Rousseau: una combinazione tra questi due tipi di contrattualismo:  Conflitto, determinato da ineguaglianze ingiuste;  Tentativo di ognuno di avvantaggiarsi su altri;  Instabilit e precariet dei rapporti sociali.

Rousseau ne deduce che il contratto non pu essere limitato allistituzione di un potere sufficiente alla pace. Vi uno stato originario dove vi un ordine morale, per cui non necessario entrare in societ. Nello stato immediatamente precedente il contratto, si consapevoli che necessario entrare in rapporti sociali ma viene meno lordine sociale. La soluzione, per Rousseau, non semplicemente politica, come in Hobbes, ma anche morale. Le istituzioni politiche storiche e le loro giustificazioni sono prive di moralit e razionalit. Lunico modo per rendere volontaria e duratura lentrata nel contratto :
Trovare una formula di associazione che protegga e difenda con tutta la forza comune la persona e i beni di ciascun associato, mediante la quale ognuno unendosi agli altri non obbedisca tuttavia che a se stesso e resti libero come prima.

Cos fondata la societ cesserebbe di essere una costrizione che ognuno cerca di volgere al bene comune. Libert e uguaglianza sarebbero quindi garantiti.
Ciascuno di noi mette in comune la sua persona e tutto il suo potere sotto la sua suprema direzione e volont generale; e noi come corpo, riceviamo ciascun membro come parte indivisibile del tutto.

un accordo certamente equo, poich elimina ogni base su cui si potrebbero avanzare pretese che non sarebbero disposti ad accettare a loro volta.

Rousseau 1712 1778 La vita e il pensiero Nasce a Ginevra, il padre era orologiaio, famiglia della piccola e media borghesia. La sua vita segnata dalla morte della madre poco dopo il parto, il che lo mette in una condizione psicologica particolare, essendo cresciuto con il padre e con lo zio. Trascorre la giovinezza tra lavori saltuar i e studi irregolari e un erratico vagare tra Francia, Svizzera e Italia. Diventa precettore presso una famiglia, diventa lamante di M.me de Varane a Torino, che lo presenta a varie persone, va poi a lavorare presso lambasciata di Francia a Venezia. Sar segretario nel 1743, torna a Parigi nel 1744. Nel 1740 stringe amicizia con Dalimbert e Diderot, intellettuali promotori del progetto dellenciclopedia in cui anche Rousseau collaborer con unentrata musicale. Era, infatti, molto conosciuto come saggista di opere musicali allepoca. Nel 1749 avviene una svolta nella vita di Rousseau, che egli stesso chiamer unilluminazione. Mentre andava a trovare Diderot imprigionato per reati di opinione, nota un bando di concorso a premi indetto dallaccademia di Digione sul tema se la fioritura delle scienze e delle arti ha contribuito a migliorare i costumi, e Rousseau ne rimase estremamente impressionato, tanto che afferma che dovette sedersi per le idee e gli spunti che gli venivano. Questo linizio di un percorso intellettuale che segna tutta la sua vita. il momento in cui scrive Discorso sulle scienze e le arti del 1750, con cui vince il premio e in cui risponde negativamente alla domanda del concorso. Questo sar un sasso nello stagno che scanda lizzer anche i suoi amici. Sar tale saggio a rendere famoso Rousseau. Nel 1755 viene a sapere di un concorso sulla domanda qual lorigine della diseguaglianza tra uomini e se questa autorizzata dalla ragione. Da questo spunto scrive Sullorigine della diseguaglianza. Qui Rousseau distingue due tipi di diseguaglianza:
 

Diseguaglianza naturale: diversit dei talenti Diversit sociale: da cui derivano una serie di conseguenze.

Dato lecletticit di Rousseau, la ricezione di tale personaggio nei secoli a venire molto frammentata, come se fosse una personalit che appartiene a molte comunit di disciplinari diverse (filosofia politica per Contratto sociale, pedagogia con Emilio). In ogni caso tale saggio ci che ha contribuito a dare un po di unit alla frammentata personalit del personaggio. In questa opera Rousseau pone un problema che sar ripreso costantemente dalle opere successive. Da questo momento in poi comincia una fase di effervescenza creativa di Rousseau, che fino al 1760 gestisce le sue opere maggiori. Nel 1760 saranno pubblicate Julie, la nouvelle Elouise, che un romanzo, nel 1762, pubblica Lemilio e Contratto sociale, insieme. Entrambe le opere saranno mandate al rogo, perch tese a distruggere la religione cristiana. Rousseau si da quindi alla latitanza per un po e fugge da Ginevra. Si rifugia nel principato prussiano in Svizzera, protetto da Federico II. Li continua a scrivere opere di autodifesa al rogo dei suoi libri. Da questo momento in poi Rousseau sperimenta uninvoluzione psicologica, legata ai suoi difficili rapporti con i colleghi e compagni vicini, con accuse, difese e paranoie. Da queste paranoie avr una tregua quando sar ospite del filosofo David Hume. Morir in solitudine nel 1778. Rousseau rimane lautore che pi ha ispirato Robespierre, del quale si dice che tenesse una copia del contratto sociale sul comodino. Nel 1794 le sue spoglie saranno portate al Pantheon di Parigi.

Il suo pensiero pu esser riassunto come la ricerca degli effetti negativi della societ moderna e sulla ricerca di suoi rimedi, tra cui uno politico, quello del contratto sociale. Rousseau ci interessa perch completa il quadrante individualista/normativista, in quanto rende i requisiti del contratto legittimo, quello disegnato da Locke, ancora pi esigenti. Infatti, il fondamento della legittimit dellautorit politica, non solamente il consenso dei governati, come in Locke, ma lessere espressione della volont dei governati. Infatti, si parla di un normativismo liberale e un normativismo democratico, appunto, quello di Rousseau. Questi due normativismi saranno messi insieme pi tardi, da Rawsl.

Sullorigine della diseguaglianza (1755) Lo stato di natura Questo breve saggio, una cinquantina di pagine, consigliabile leggerlo. la prima riflessione completa che abbiamo di natura critica sullesperienza della modernit. Rousseau comincia la sua argomentazione da dove hanno cominciato i suoi predecessori. Infatti, il terzo autore che parla di uno stato di natura dopo Hobbes e Locke. Comincia come Hobbes, con il cercare di capire i tratti distintivi dellessere umano. Lo statuto dellargomentazione che non si parla delluomo primitivo, ma di come potremmo immaginarci lessere umano in assenza di societ, per capire come deve essere fatta la filosofia politica in materia normativa. Anzi, quale ordine politico venuto fuori e da quali condizioni? Rousseau ambiguo anche perch usa tantissima materia etnografica, tanto che a volte sembra unargomentazione di come era lumanit allinizio. Lesser umano contraddistinto da due istinti naturali e da due facolt: 1. Amour de soi lo spirito di conservazione di Hobbes. Anche gli animali cercano di sopravvivere pi che possono; 2. Piti piet, compassione. Questa pi controversa, anche questa non solamente umana, ma intesa come empatia con la sofferenza di simili. Accanto a questo luomo ha altre due facolt, che sono alla base della costruzione di un ordine politico: a. Facolt di autodeterminazione: rispetto allanimale mosso dallistinto, luomo ha la facolt di scegliere, di decidere il suo comportamento non istintivo neanche di fronte allo spirito di autoconservazione, ma capace di scegliere in base a dei criteri che variano di persona in persona; b. Perfettibilit: cio, la capacit di perfezionarsi sulla base dellesperienza. la capacit di apprendere; Nonostante queste considerazioni, luomo di Rousseau, proprio come quello di Hobbes e di Locke, non ha nessuna voglia di entrare in societ, e quindi si deve spiegare come avviene. Quello di Hobbes lamour de soi che spinge luomo a entrare in societ, ma nel caso di Rousseau invece meno chiaro rispetto a cosa spinge luomo a entrare in societ. Gi questo trattato si pone in maniera critica rispetto a Hobbes, e il secondo trattato esprimer in maniera ancora pi acuta tale critica. Infatti, lidea di una guerra di tutti contro tutti, che spinge ad accettare il Leviatano come sovrano assoluto. Secondo Rousseau, per stabilizzare una situazione di possibile ostilit permanente, bisogna tenere da conto passioni come:
   

Odio Avidit Superbia Vendetta

Queste, visto che il potere scarso, sono le passioni che alimentano la guerra di tutti contro tutti. Per ( qui che si innesta il pensiero di Rousseau) che dice tali passioni non sono indirizzate alloggetto che mi stato sottratto, che pu essere rimpiazzato, ma il gesto. Perch ci sia la guerra, invece che il conflitto episodico, c bisogno di questa immagine sociale di cui i singoli oggetti esterni non sono che simboli. Il punto come io vengo trattato.

Contrappunti anti-hobbesiani Nellargomentazione di Rousseau ci sono spesso dei riferimenti critici a Hobbes:
y

y y

Perch la guerra (diversa dal conflitto episodico) venga scatenata, c bisogno che lessere umano abbia la possibilit di fare paragoni tra la mia condizione e quella di un altro che privilegiata. Per poter fare queste comparazioni, bisogna avere la capacit cognitiva di vedersi con gli occhi degli altri. Quindi la sua critica verso Hobbes in questo punto, poich questi esseri nel momento del conflitto sono gi socializzati e se fossero veramente in uno stato di natura non sarebbero in grado di fare paragoni e di attribuire significato alle proprie azioni. Persino la paura della morte, elemento chiave della costituzione hobbesiana, presuppone la capacit di interpretare tale concetto in un certo modo collegato alla societ. Gli animali non hanno paura della morte, ma hanno solo listinto di conservazione; Nel contratto sociale, Rousseau critica Hobbes per la sua maniera di vedere la societ come in mano a un solo sovrano, come il pastore con le pecore. Inoltre, sempre nel contratto sociale, c lidea che luomo non pu vendersi alienando la propria libert, e tanto meno pu vendere quella dei suoi figli. Chi ha avuto venduta la propria libert, come gli schiavi, hanno poi trasmesso tale disgrazia ai propri figli che, di fatto, nascono schiavi.

Il sorgere dello stato politico Rousseau immagina il sorgere dello Stato, facendo leva su quelle due capacit chiamate perfettibilit e autodeterminazione, e anche una terza ovvero la razionalit, ovvero lottimizzazione dei mezzi rispetto ai fini. Rousseau immagina che nello stato di natura lessere umano ha dei bisogni che inizialmente vengono soddisfatti nella maniera pi casuale, ovvero luomo che scopre il fuoco, scopre che un frutto commestibile. A poco a poco, con questo mix di perfettibilit, autodeterminazione e razionalit dellessere umano, fanno stabilizzare alcune delle conoscenze che gli sono utili per sopravvivere, per esempio usare un bastone per cogliere i frutti e nutrirsi. Molte volte queste scoperte vengono dimenticate e riscoperte, finch non si stabilizzano. Tra tutte queste fortuite circostanze, un bel momento succede anche che luomo scopr il bene della cooperazione. Cio che si trova attaccato da un animale in un momento in cui in compagnia di altri uomini, e scopre come si resiste meglio con laiuto di altri uomini. Ma anche questo viene dimenticato e riprodotto varie volte, finch balena lidea che si possono concordare le operazioni. Per Rousseau, quindi, pur senza essere naturalmente portato alla cooperazione, lessere umano scopre il vantaggio della cooperazione, in quanto lo scopre come uno strumento che lo pu aiutare alla sopravvivenza. Rousseau intende trovare la prima cellula dellordine sociale.

Questa cooperazione si stabilizza (come luso del bastone) e pone gli esseri umani in una condizione di comprendere le differenze gli uni con gli altri e di fare paragoni. Nasce cos una percezione delle differenti abilit, e la percezione sociale di s: io sono quello pi forte, tu quello pi debole. Simile a questo sentimento :
y

lamour propre: considerazione non per la propria sopravvivenza fisica, ma per la propria sopravvivenza sociale. Se io sono il pi forte, e rimedio da mangiare pi facilmente e pi abbondantemente, il mio amor proprio mi spinge a essere diffidente nel lasciare agli altri pi deboli ci che io conquisto. Questo rende possibile anche il vendicare i torti spontaneamente, e si arriva spesso a momenti sanguinari.

Governance, un buon modo per spiegare il pensiero di Rousseau. Non ci sono sanzioni per chi non coopera, poich gi lessere allinterno di una comunit cooperante un vantaggio. Quindi gli stati che non fanno parte di una governance non saranno aiutato di fronte, per esempio, una crisi finanziaria. Gli uomini che cooperano per domare il tirannosauro hanno dei rapporti controversi. Non sono obbligati da leggi che li spingono a cooperare. Non hanno nessun rapporto legale -giuridico-politico. Ci che li spinge a cooperare unintelligenza che gli fa immaginare i benefici che deriveranno dallaver cooperato, facendo in modo che possa fruire legittimamente al prodotto della cooperazione. Quando tali pratiche si stabilizzano, ecco che viene a svilupparsi la vita delluomo primitivo come nellimmaginario comune: nacque il costume di adunarsi intorno a grandi alberi e il momento sociale era caratterizzato dalla pace. Ognuno cominci a guardare laltro, e si cominciarono a fare i paragoni gli uni con gli altri. C un momento, per, in cui c equilibrio tra amour de soi e amour propre, che era presente ma ancora non era diventata un ossessione, non era determinante. In quel punto dellevoluzio ne, sebbene si intuiva una certa destabilizzazione, si stava nel giusto mezzo tra lindolenza dello stato primitivo e la petulante attivit del nostro amour propre. Questo era lo stato migliore delluomo. per questo che Rousseau passato nei libri di scuola con il mito del buono selvaggio che ha fatto in modo di far interpretare male questo autore. Il punto non disfare la societ, bens riprodurre lalchimia, lequilibrio che esistito solo per un attimo. C lamor proprio ma in equilibrio. Tale equilibrio sparisce con la scoperta della metallurgia e dellagricoltura, che viene scoperta tramite meccanismi fortuiti (per esempio, un vulcano che erutta, oppure che si pu influenzare la crescita delle piante). Queste attivit permettono di vivere molto meglio in questi insediamenti. Ecco quindi che arriva la necessit della divisione del lavoro, che crea un surplus di prodotto, che va a introdurre un salto di qualit nellevoluzione della societ come labbiamo vista fin qui. Il responsabile della pro duzione in eccesso vuole farlo proprio, ne rivendica la propriet, ma il pi forte ha la capacit di imporsi. Ecco come nascono i conflitti. uno stato conflittuale simile a quello hobbesiano, che per nasce conflittuale. Questo solo linizio di un cammino evolutivo, come si arriva poi alle condizioni della societ moderna? Quali sono stati gli effetti nel lungo periodo di questa associazione spontanea? Gli effetti sono, oltre a questa endemica e hobbesiana conflittualit e incertezza ci sono due altri aspetti negativi. Tutti e due sono collegati al carattere competitivo del rapporto sociale istaurato in queste condizioni. Quando c la divisione del lavoro, nella vasta gamma di opzioni che posso scegliere, io sono motivato alla scelta di una di unoccupazione e dal svolgerla efficacemente poich me ne ritorner: 1. Ricchezza e potere, nel senso di influenza sugli altri; 2. Prestigio, nel senso di considerazione sociale.

Questi sono beni a somma zero e devono essere distribuiti in maniera diseguale, in quanto n on ci sarebbe competizione per essi in caso contrario. Tale competizione ci mette in condizione di radicale diseguaglianza. Tale natura competitiva dello stato civile piuttosto che cooperativa, dei beni con cui si viene ricompensati, fa si che ci sia un vantaggio dal presentarsi in modo diverso da come si realmente. Infatti ci si accorge che alcune qualit possono destare stima e prestigio sociale, diventa necessario o averle, o simularle. Da queste diversit nascono tutti i vizi che ingannano, come lastuzia, per apparire diverso da come sono. Questa una caratterizzazione dellorigine dello stato di natura, un passaggio intermedio, tra stato di natura e stato civile. Dallo stato di natura si esce un attimo prima della formazione della societ civile, quando penso che mi sono fatto un idea di come gli altri mi vedono e mi curo di questo. Il modo in cui spontaneamente si forma tale stato, la chiave del ragionamento di Rousseau, poich qui si forma lincentivo allinganno e i meccanismi di omologazione. Infatti si parla di inautenticit, una caratteristica derivata dalla pressione dellopinione degli altri. Siamo spinti ad aderire a ricette precostituite di quello che funziona, piuttosto che cercare una via individuale di stare in mezzo agli altri. La societ in pratica obbliga a conformare il proprio pensiero. In Rousseau ci accade nella societ, ma pu succedere anche con dei governi interi, la cui tendenza alla sperimentazione inversamente proporzionale alla propria potenza. La natura competitiva di questa societ fa si che lindividuo della societ civile moderna perde completamente la sua individualit, diventando la copia di ci che la societ gli chiede di essere. Rousseau quindi cerca una soluzione a questo problema. La sua soluzione non ha un unico formato, ma ha 3 livelli:


Aspetto politico: significa dividere la diseguaglianza sociale dalla diseguaglianza politica. Potremmo costruire un ordine politico dove non c rapporto tra potere sociale e potere politico, in modo che chi pi ricco non di conseguenza il pi potente; Aspetto educativo: ovvero lavorare sullindividuo: un individuo cos fragile e passivo nei confronti della pressione sociale deve essere educato. laspetto dellEmilio, da cui nata una filosofia delleducazione. Si tratta di proteggere lindividuo in formazione dalle influenze della societ, come costruire un recinto intorno a un albero e lasciarlo crescere da solo. Tale educazione rende lindividuo pi forte; Aspetto dell autenticit: capacit di coltivare un ascolto interno e di migliorarsi.

Il contratto Sociale (1762) Il pensiero di Rousseau particolare perch non esiste cessione di libert, come succedeva in Hobbes, per costruire lordine sociale. un obiettivo ben pi ambizioso di quello dei suoi predecessori , che cercavano: Hobbes: rispetto della vita; Locke: rispetto della vita, della propriet e dei diritti; Rousseau: rispetto delle libert originarie. Il modo in cui questo deve avvenire la messa in comune totale della propria persona, delle proprie libert e risorse a disposizione della volont generale.

Tra questi autori c una conversazione, in quanto pi volte riprendono temi comuni. Per esempio, tra Hobbes e Rousseau: I diritti si inventano, non si scoprono, perci il processo politico artificiale; Il sovrano (il popolo) non vincolato dalle espressioni precedenti della sua stessa volont. Pu cambiare deliberazioni precedenti; Coincidenza di autore e destinatario delle leggi. In Hobbes un po diverso, in Rousseau pi marcato. Questo il fondamento della democrazia.

Nellultimo punto si trova anche il modello di una democrazia senza vincoli costituzionali, non esiste un quadro a cui conformarsi per la formulazione delle leggi. Infatti Rousseau dice che non possono esserci delle leggi vincolanti le generazioni successive, per ovviamente si pu correre il rischio di un p roto totalitarismo. Cosa ci difende da tale volont collettiva onnipotente? Una prima risposta di Rousseau, che il corpo sovrano formato da noi singoli cittadini, e quindi non si pu deliberare con interessi a noi avversi, il potere del popolo stesso ed lui stesso il sovrano. Questo per la volont del corpo associato, e infatti il singolo pu avere una volont che va in senso contrario a quella della volont generale. Ad ogni modo egli dovr obbedire a questa volont, e sar costretto dal volere dallo stato a conformarsi. Questa non per coercizione, in quanto esercitata dal popolo stesso e quindi il singolo pu essere obbligato a esser libero.

La sovranit popolare Ciascuno di noi mette in comune la sua persona e tutto il suo potere sotto la suprema direzione della volont generale; e noi, come corpo, riceviamo ciascun membro come parte indivisibile del tutto. Il sovrano non pu imporsi una legge che non possa violare, poich il caso simile a quello di un privato che contratta con se stesso. Essendo composto da privati cittadini, il sovrano non pu avere interessi contrari ai loro. Nel momento in cui un cittadino volesse interessarsi allinteresse privato, sar costretto a interessarsi anche a quello comune, poich non si pu godere dei diritti di cittadino senza adempiere ai doveri del suddito. Sar costretto a esser libero. Caratteristiche della sovranit popolare sono: Inalienabilit: la sovranit deve essere esercitata senza mediazioni. Essendo lesercizio della volont generale, non pu mai alienarsi ed essere data a qualcun altro. Il sovrano non pu rappresentare che se stesso. Il suo potere pu esser trasmesso, ma non la sua volont. Indivisibilit: la volont o generale, o particolare. Essa non pu essere divisa, ma comunque abbiamo bisogno di qualcuno che si applichi per svolgere le funzioni. Sembrerebbe una sorta di assolutismo popolare. Torna qui il tema della limitazione della sovranit per ragioni di principio. Il limite alla volont generale sono fondamentali per capire i concetti che pi hanno influenzato intellettuali e rivoluzionari francesi. Il limite della sovranit popolare da riconoscersi attraverso questi due concetti, ipotizzati in un contesto di corpo deliberante diviso su un certo argomento. importante che nello stato non ci siano volont parziali e che ogni cittadino pensi solo con la propria testa: Volont generale: la volont veramente generale quando si indirizza al bene comune. A rendere generale la volont non tanto il numero di voti, quanto linteresse generale che li unisce. Questa sempre retta e tende sempre allutilit comune, ma da ci non consegue che le decisioni del popolo siano sempre utili, e pu accadere che indirizziamo la nostra volont verso qualcosa che pu portarci a nessun bene; Volont di tutti: la pi importante tra le varie volont non generali. una volont che empiricamente raccoglie la maggioranza dei voti, ma non necessariamente si indirizza al bene comune. il convergere delle volont di singole parti del corpo deliberanti che per pensano al proprio interesse, ma che comunque riescono a far ottenere un bene per la societ. Nella volont di tutti le differenze di elidono e rimane solo la volont generale , il pericolo costituito dalle fazioni, che sono portatrici di una volont particolare a cui gli altri si conformano. La volont politica legittima deve: 1- lasciarci liberi come prima; 2- permetterci di obbligare legittimamente qualcuno a seguire ci che abbiamo deciso. Legittima la volont che si indirizza al bene comune e non quella che raccoglie la maggioranza dei consensi.

Le fazioni Il grande nemico della libert politica sono le fazioni, ovvero quei gruppi di cittadini che si organizzano per promuovere il bene proprio, ponendolo prima del bene comune. E di qui lidea che se i cittadini non avessero nessuna comunicazione tra loro, dal gran numero di piccole differenze risulterebbe sempre la volont generale, e la deliberazione sarebbe sempre buona. Ma quando si costruiscono delle fazioni, ovvero associazioni parziali, a spese della grande, la volont di ognuno di questi gruppi diventa generale rispetto ai propri membri, e si pu dire allora che non ci sono pi tanti votanti quanti gli individui ma saranno solamente alcuni dei membri di una fazione che influenzano le scelte di altri. Lidea di democrazia Rousseauiana quindi, rigetta lidea di corpi intermedi e le giudica pericolose, ovvero quelle che la costituzione italiana chiama gruppo sociali, e potrebbero essere veicolo di particolarismo. La democrazia ideale sar quella in cui possiamo formare la nostra opinione senza comunicare gli uni con gli altri, una democrazia, quindi, senza opinione pubblica. Essere senza rappresentanti non un pericolo poich non ci sono elementi pubblici che possano influenzare le mie scelte. La proiezione di ci potrebbe esser la forma di espressione diretta costituita dal referendum. Rousseau vede due tipi di democrazia: Monistica: il popolo si occupa di tutto ci che coinvolto dalla democrazia; Dualistica: il suo opposto. Coinvolge i cittadini solo per la costruzione delle cornici del potere. 3 requisiti di una volont generale I. Carattere formale - oggetto della delibera ovvero ci che genera pareri diversi. Per essere espressione della volont generale e non della volont di tutti, loggetto stesso deve essere: a. Di natura generale, ovvero potersi applicare a tutti i membri del corpo deliberante della societ; b. Utile per la comunit intera e non deve discriminare neanche tra sottoinsiemi del corpo deliberante stesso. Solo cos abbiamo la garanzia di non fare male a noi stessi. Carattere sociale - soggetto della delibera: a chi si applicher loggetto della volont generale. Il requisito per parlare ragionevolmente di volont generale leguaglianza, afferma Rousseau, nel senso che nessun cittadino sia tanto ricco da poterne comprare un altro, e nessuno tanto povero da doversi vendere. Tale idea fu applicata solo recentemente (nel 2000) dal governo Blair in Inghilterra, con una delibera con loggetto di rendere eque le condizioni pre -elettorali per i partiti meno forti economicamente. Per questo motivo si posto un tetto alla spesa preelettorale. un interessante caso di come il normativismo possa trovare unapplicazione nella pratica; Carattere motivazionale - perch vogliamo tale delibera: nella testa di ogni deliberante ci deve essere il bene politico e non quello particolare. in questo riassunta lessenza del pensiero politico di Montesquieu, ovvero la ricerca della virt politica.

II.

III.

Il patto sociale lunica legge che esiga unanimit. Al di fuori di essa nessuno pu essere assoggettato contro la sua volont, e la sua volont espressa gi nel risiedere in un certo territorio. Quando il popolo propone una legge non ne viene chiesta la sua approvazione, ma la sua conformit alla volont generale. Regole generali per le delibere sono: iiiQuanto pi importante la deliberazione, quanto pi ci si deve avvicinare allunanimit; Pi celerit necessita la deliberazione, meno maggioranza sar richiesta.

Elezioni di principi e magistrati Il tribunato Il tribunato moderatore del potere esecutivo e protettore delle leggi. Serve a conservare le leggi e il potere legislativo. Serve qualche volta a proteggere il sovrano contro il governo, talvolta a sostenere il governo contro il popolo. Il suo potere non legato n allesecutivo n al legislativo, ma non potendo far nulla pu impedire tutto. La dittatura Rousseau prevede alcuni casi speciali che possono rendere necessaria linstaurazione di una dittatura. Quando la salvezza della patri messa in gioco, con un incarico speciale si affida lo Stato al pi degno. Per intensificare lattivit di Governo, quindi, si pu: A- Affidarlo a uno o due membri; B- Nominare un capo supremo, che faccia tacere tutte le leggi. necessario inoltre fissare una scadenza breve e improrogabile. Il dittatore deve avere il tempo di provvedere alle necessit che lo avevano fatto eleggere e non deve poter pensare ad altri progetti. Il pericolo della dittatura non labuso, ma lo svilimento, essa perde rispetto sprecandosi per elezioni, consacrazioni e formalit. Scelta: per coprire i posti che richiedono qualit specifiche; Sorteggio: per cariche dove basta buon senso, giustizia e integrit.

Il legislatore Il ruolo Il popolo non sempre vede il bene da s, non sempre il giudizio illuminato. Bisogna obbligare gli individui a conformare la volont alla ragione. Il legislatore ha quindi il compito di promuovere un modello che verr seguito dal sovrano. Esso un uomo eccezionale in quanto deve essere in grado di comandare le leggi, ma non gli uomini. Infatti anche quella del legislatore sar considerata una volont particolare, motivo per cui dovr essere sottoposta al libero suffragio del popolo prima di essere acce ttata. Egli deve trascinare senza violenza e persuadere senza convincere. un ruolo a parte dellordinamento disegnato da Rousseau. quella figura simile al politico di Platone che delibera secondo la scienza medica. Il legislatore quindi colui che capisce vantaggi e svantaggi di determinate opzioni. colui che ha la capacit di progettare la macchina ma che non ha la legittimit per governarla. Propone le norme (quando andare in pensio ne, in che modo votare, ecc.). Non pu usare la forza per imporre il proprio ragionamento, ma pu proporre una vision che possa far bene allordinamento e propone degli obiettivi per raggiungerla. Dai suoi strumenti sono esclusi la forza, e non pu usare neanche solo il ragionamento, quindi egli deve ricorrere ad autorit di altra specie, deve persuadere senza necessit di convincere. colui che capisce di varie questioni, di economia, di ambiente, di legalit. Pu farci vedere il bene comune attraverso la forza della suggestione. Questo legislatore pu usare simboli irrazionali, ma deve includere della sostanza, poich altrimenti non si pu costruire un ordinamento fatto di gente ingenua e credulona. Deve mostrarci il luogo tangibile di dove pu stare il bene comune, con buone ragioni che ci possano anche mobilitare verso un obiettivo, senza vincolarci a esso, in quanto siamo sempre noi che dobbiamo decidere se abbracciare o no tale idea. Il popolo Il saggio legislatore non comincia col redigere leggi buone per se stesse, ma esamina prima se il popolo a cui sono destinate in condizioni tali da accettarle. Per i popoli, come per gli uomini, vi uno stato di maturit prima del quale alcune leggi non possono essere comprese. Il miglior popolo quello consistente come un popolo antico e docile come un popolo nuovo Le dimensioni Un buon legislatore deve tenere conto delle dimensioni di uno Stato e mettere limiti a una sua estensione eccessiva. Purtroppo non possibile determinare un rapporto tra popolazion e e dimensioni territoriali adatte, anche perch ci sono variabili quali il clima e il territorio che possono influenzare molto la capacit di accettare leggi di una popolazione.

Forme di Governo largomento del III libro, dove Rousseau si chiede quale forma deve avere lo stato per sostenere un ordinamento basato sui principi dettati precedentemente. Qui molto pi moderato, e afferma che: se ci fosse un popolo di di, si governerebbe democraticamente, ma un governo siffatto, non conviene agli uomini. Non possiamo aspettarci che un popolo sia cos adunato da pensare a tutti gli affari pubblici, non c governo democratico che sia esente da agitazioni intestine e guerre civile, e non possibile che la maggioranza governi e la minoranza sia governata. Motori del corpo politico sono: Potere legislativo: appartiene solo al popolo. Sono atti riguardanti il generale; Potere esecutivo: non pu appartenere al popolo poich riguarda atti particolari. Appartiene quindi al governo.

Il sovrano costituito dalla volont generale di tutto il popolo e le istituzioni messe insieme. Il Governo ci che riunisce e mette in atto la volont della forza pubblica. un corpo intermedio tra sudditi e sovrano incaricato dellesecuzione delle leggi e della conservazione della libert. Il principe e magistrati sono poi incaricati dellamministrazione del potere esecutivo, che girano quindi gli ordini ai sudditi che a loro volta sono i fautori della volont che influenza tutto il sistema. Larte del legislatore sta anche nel saper determinare il punto in cui forza e volont del Governo si combinino nel rapporto pi vantaggioso per lo Stato. Infatti il Governo si indebolisce se i suoi funzionari sono troppo numerosi. Il rapporto ideale che il sia tanto pi piccolo il Governo quanto pi grande sia lo Stato. Ma allaumentare del corpo dei magistrati aumenta anche la possibilit da parte di esso di perseguire una volont particolare, e un corpo di magistrati pi ampio garantirebbe il perseguimento di una volont generale. Perci il legislatore deve saper combinare saggiamente tali parametri. Governo e corpo sovrano sono quindi due cose ben distinte. Laristocrazia la forma di governo pi antica ha il suo vizio nel degenerare in oligarchia, che si curer del bene particolare. La monarchia, dice Rousseau, potenzialmente la forma di governo migliore, se non fosse che pu facilmente portare allassolutismo. Sul tema del regime migliore, Rousseau riprende lintuizione di Montesquieu. Non c un sistema politico migliore, il migliore quello che si adatta allambiente che lo possa ospitare (la libert non alla portata di tutti i popoli) e afferma che la barbarie adatta ai paesi freddi, il dispotismo ai paesi caldi, e il governo migliore, guarda caso, quello dei governi dal clima intermedio. Un indicatore di un buon mix tra sistema politico e ambiente laumento demografico della popolazione e la sua stabilit.

La morte del corpo politico Ci sono due forze erosive principali: A. La prima forte disgregatrice lattrito apportato dalle volont particolari, un fattore erosivo che agisce senza tregua contro la volont generale. B. La tendenza del governo a sviluppare una dinamica indipendente dal sovrano, rendendo necessario lottare costantemente. Pi questa pressione aumenta, pi questa la situazione si altera. Non essendoci altre parti, prima o poi il popolo sovrano dovr opprimere il governo e violare il patto sociale. A far morire il corpo politico non sono le leggi, ma il potere legislativo. In uno Stato vitale, le vecchie leggi acquistano continuamente nuovo vigore, in uno morente le vecchie leggi non vengono discusse e rinnovate e sono accettate per debolezza. Degenerazione dello stato I due principali sintomi di una degenerazione di uno stato sono: Restringimento: lo stato ha la tendenza naturale a degenerare verso forme di governo sempre pi semplici. Quindi da democrazia si tende allaristocrazia, e dallaristocrazia si tende alla monarchia. quando il principe non esercita pi il potere secondo le direttive del sovrano e usurpa quindi il suo volere (lalterazione del legislativo di Locke), facendo in modo che si costruisca uno stato dentro lo stato, composta dai membri dellelite di governo e questo agisce da tiranno nei confronti del popolo. Il governo, usurpando la sovranit, rompe il patto sociale e i cittadini sono costretti, ma non obbligati, a seguire una costituzione. Dissoluzione: un altro motivo di dissoluzione quando i membri del governo usano separatamente i poteri che dovrebbero esercitare solamente come corpo. Si hanno quindi tanti principi quanti magistrati. In entrambi i casi il risultato lanarchia.

Istituzione del governo La costituzione di un governo un atto della volont generale. Tale volont viene manifestata in due fasi: Istituzione della legge: chi governa e con quale forma; Nomina dei funzionari: tale atto non una seconda legge, ma una funzione della prima.

C una difficolt nella creazione di un governo, la nomina di chi far parte di questo governo. Questo un atto necessariamente di parte, e come possiamo quindi noi a nominare il primo capo dellesecutivo? Tale difficolt viene risolta da Rousseau, affermando che un momento democratico iniziale inevitabile la designazione del primo capo di governo. Solo dopo si pu passare a forme di governo differenti, fermo restando che per il popolo ha diritto a revocare il sovrano quando voglia. Il potere costituito deve costantemente rendere conto al potere costituente. Come prevenire usurpazioni del Governo I capi nominati non sono padroni del governo ma semplicemente suoi funzionari, il popolo pu assumerli o destituirli quando vuole. I capi nominati non sono che una forma provvisoria di amministrazione ed soggetta a cambiamenti. Per questo motivo sono necessarie assemblee periodiche senza necessit di convocazione formale. La soluzione per evitare che il potere funzionario possa prendere il sopravvento, quello del concetto molto simile della legge finanziaria. Infatti guardando allesperienza inglese del braccio di ferro tra parlamento e sovrano, Rousseau deduce che ci sia la necessit di elezioni periodiche e automatiche. Le assemblee legislative non devono dipendere dal principe. Ognuna di queste assemblee periodiche deve avere un ordine del giorno fisso che controlli loperato del funzionario, e devono seguire tale schema: OGGETTO: Conservazione contratto sociale FORMULE INSOPPRIMIBILI 1- se piaccia al sovrano tale forma di governo; 2- se piaccia al popolo lasciarne lamministrazione a quelli che ne sono incaricati attualmente.

Censura Il capitolo Censura e quello Religione civile sono due capitoli che vanno in controtendenza rispetto a quello che si deduce del pensiero di Rousseau. Censura, in questo caso non inteso come controllo preventivo, ma come nota di biasimo, e loda la pratica della censura in quanto evita la consunzione dei costumi. interessante poich Rousseau svaluta completamente lopinione pubblica in quanto sono come tante piccole fazioni. Ma qui, se lesecutivo pu esprimere biasimo per forme di condotta non comuni, vuol dire che lopinione pubblica ha un importanza! Cos, come la volont generale si manifesta attraverso la legge, cos il giudizio pubblico si manifesta per mezzo delle censure. Il limite del censore che non pu creare un opinione, ma pu solo confermare ci che gi esiste. Un esempio di Rousseau quello del duello, dove vi era la pratica di affidarsi al controllo di un padrino. Lesempio serve per spiegare come un censore potr abolire la presenza di un padrino, ma non la pratica del duello. La censura quindi, piuttosto che plagiare i costumi, legittima quelli vigenti. Il tribunale un istituzione che rappresenta lopinione pubblica e fissa e promuove i costumi. Religione civile una solennizzazione fino alle soglie della sacralizzazione di alcuni istituti e simboli della vita politica collettiva (festa della repubblica, la bandiera, il monumento ai caduti). Se il sistema teologico e quello politico sono divisi, si creerebbero due poteri contrastanti e conflitti di giurisdizione con i due Sovrani. Caratteristiche del diritto divino civile sono: La patria oggetto di venerazione, lo Stato i Dio; Il Principe il pontefice, i magistrati i suoi sacerdoti; Morire per la patria e martirio.

Tale ordinamento per non perfetto, in quanto se fossero tutti i cittadini come buoni cristiani osservanti, basterebbe un solo approfittatore malvagio per ribaltare gli ordini. Questo un argomento che ha fatto ricevere a Rousseau accuse di proto totalitarismo. Spesso ci vuole la capacit di persuadere i cittadini per la promozione di qualche causa. Il legislatore quindi, chi propone le norme, chiama in gioco immaginazione, emozioni e passioni. La proposta di Rousseau una religione civile i cui articoli devono essere semplici e precisi, ma senza spiegazioni e commenti. I suoi dogmi sono: Esistenza della divinit potente e benevola; Vita futura, felicit dei giusti e punizione dei malvagi; La proibizione sar una sola: lintolleranza.

Potrebbero piacerti anche