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LIBERALIZZAZIONI: I CONSUMATORI DICONO SI’
Anno XII • n° 2
VENERDÌ 13 GENNAIO 2012
 
Settimanale • € 0,02 copia omaggio
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PICCOLO
il
Giornale
 LE SCELTE DEL GOVERNO SUL COMMERCIO
ono tutti d’accordo che lo Stato debba colpire gli evasori, ma la domanda che gli italiani sempre più spesso si pongono è la seguente: lo Stato come usa i soldi delle tasse? Perché come già detto, non si possono  pagare imposte svedesi e ricevere in cambio servizi di bassa e infima qualità.Che cosa si chiede, quindi, allo Stato perché si metta anche lui in regola con i cittadini dai qua-li pretende, giustamente, le tasse? Ecco alcune  priorità: nessuna auto blu in circolazione, via i  politici che si fanno pagare i conti dell’hotel o si fanno regalare le case con vista sul Colosseo e a Montecarlo, basta con i vitalizi ai parlamen-tari, taglio netto agli stipendi esorbitanti di onorevoli, senatori e dirigenti pubblici, rotta-mare le Province, dare un colpo di spugna alle migliaia di municipalizzate, pareggiare i bilan-ci degli enti pubblici (a cominciare dallo Stato). Lo Stato, quindi, dimostri ai cittadini di essere virtuoso, e vedrà che gli italiani pagheranno le tasse. Ma tasse eque. Come negli Usa dove il  fisco preleva il 35% e non il 50% e oltre come in Italia. Dove la Pubblica amministrazione non paga a 180 giorni. Dove i parlamentari non sono 945 come nel nostro Paese, ma solo 435 e  per una nazione di 281 milioni di abitanti. Do-ve i servizi sono eccellenti. Dove si scaricano tutte le spese. Detto questo, è evidente che negli Stati Uniti viene messo giustamente in galera chi non paga le tasse perché, al di là delle que-stioni morali, deve lavorare solo 3 mesi per lo Stato e non 6 come in Italia. Bisogna, in poche  parole, capovolgere il concetto che da troppi anni ha dominato la filosofia di questo Paese: lo Stato pretenda giustamente le tasse, ma ne  pretenda sempre di meno perché nel frattempo è diventato più virtuoso e risparmioso. E allora vedrà che anche gli italiani, pur soffrendo sem- pre, pagheranno il giusto tributo al fisco.
r.a.
L’OSPITE
S
 alle pagine 4-5
www.ilpiccologiornale.it
 La manovra di Monti prevede la possibilità che gli esercizi restino aperti oltre l’orario di chiusura canonico e nei festivi. Una scelta chei cittadini approvano, ma che trova resistenza nei negozianti e nei sindacati: «In questo modo si agevola solo la grande distribuzione»
Tasse: dove vanno a finire i soldi?
I LIUTAI DIFENDONO GLI STRADIVARI
 a
 pagina 6 
Torchio: «Ora i Comuni si devono imporre con forza»
 a pagina 7 
SISTEMA IDRICOSPORT WEEK 
Derby di Milano:ultima chiamataper i nerazzurri
 A pagina 34
 DOPO LA SCOMPARSA
In ricordo di donLuisito Bianchi,il prete operaio
 a pagina 9
 BASKET LEGA A
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 pagina 33
CALCIO - INTERVISTA
 Vanoli Braga,è indispensabilebattere Treviso
 a pagina 31
Dopo cinque anniin grigiorosso Fietta vuole la B
Le dichiarazioni di Doni fanno tremare il mondo del calcio
 a pagina 8
CALCIOSCOMMESSE 
SULLE STRADE 
Troppi incidentimortali, la colpaè di alcol e velocità
 a pagina 3
Un esperimento tenta di mettere in dubbiol’eccellenza dell’antica tradizione cremonese
 
di Laura Bosio
I 2012 non è iniziato certo sotto i migliori auspici per gli automobilisti cremonesi: dall'inizio dell'anno ben quattro incidenti mortali nel giro dipochi giorni. Già a partire da Ca-podanno, quando una ragazza 25enne - il cui tasso alcolemico era di poco superiore al limite di legge - ha investito la 59enne Marinella Guarneri in via Massarotti. Altro schianto il 6 gennaio, a Castelleone, con la morte di un 53enne, Pietro Donati, tra-volto da un’auto. Il terzo tragico schianto si è verificato l’8 gennaio tra Pieve d’Olmi e Malagnino, quando un ciclista è stato investito da un’auto. Adriano Spotti, clas-se ’48, è deceduto dopo essere giunto al Pronto soccorso.Drammatico, infine, anche il bilancio dell'incidente dell'8 gennaio a Formigara: nello schianto è morto un padre di fami-glia, mentre i due figlioletti e la madre so-no stati ricoverati i gravi condizioni.Tregedie della strada che portano a fa-re qualche riflessione sulle cattive abitudi-ni degli automobilisti, dallo stato di eb-brezza all’elevata velocità. «Gli incidenti, nel 90% dei casi, sono da attribuire all'er-rore umano - dice
Federica Deledda,
 comandante della Polizia stradale di Cre-mona - certo, un periodo come questo di particolare recrudescenza del fenomeno è sicuramente casuale, ma la mancata os-servanza delle norme di guida è sempre la causa principale. Inoltre, il periodo dell'anno non è particolarmente favorevo-le a una guida sicura: il gelo e le nebbie possono creare non pochi problemi, così come la scarsa visibilità e la poca luce che caratterizzano le giornate invernali. Per questo raccomandiamo sempre a tutti gli automobilisti di rispettare le principali norme di sicurezza, a partire dall’utilizzo degli pneumatici invernali, che hanno un’aderenza all’asfalto decisamente su-periore rispetto alle gomme tradizionali, specialmente quando le temperature so-no inferiori ai 10 gradi».In ogni caso la tendenza, osservando i dati, risulta più o meno stabile: dai 1958 incidenti del 2010 si è passati ai 2001 dell'anno appena concluso. Un incremen-to abbastanza risibile, a fronte di una di-minuzione del numero dei morti. Ma la strada è ancora lunga e la sicurezza deve passare da una presa di coscienza da parte degli automobilisti. Tra i consigli dati dalla Polstrada per guidare in sicurez-za, vi è quello di mantenere le distanze di sicurezza in modo da avere un maggior spazio di frenata e di informarsi sulle con-dizioni metereologiche prima di affrontare viaggi lunghi.«I comportamenti scorretti che si rile-vano con maggior frequenza sono l’alta velocità e l'ebbrezza - continua Deledda - bisogna ricordare, del resto, che un urto fatto a 60 chilometri orari ha conseguenze ben diverse dello stesso incidente fatto a 130 chilometri orari. Se chi ha realizzato una strada ha fissato determinati limiti, è perché quelle velocità garantiscono una certa sicurezza. Purtroppo, invece, molte persone li ignorano, provocando così inci-denti dalle conseguenze tragiche. Molti sono anche gli incidenti per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto stupefacenti: del totale degli incidenti del 2011, ben 91 sono stati quelli legati a questo tipo di problema. Altra inosservanza delle norme che nei nostri controlli rileviamo frequen-temente e che risulta addirittura in au-mento del 30% (da 885 a 1167), è quella del non allacciare le cinture di sicurezza: troppe persone non si rendono conto che possono salvare la vita, in caso di inciden-te. La cosa mi ha un po' stupito, perché ero convinta che fosse ormai un'abitudine acquisita». Anche le patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza sono in aumento. Ma per il comandante Deledda, dipende dal fatto che sono aumentati i controlli. «Da 489 del 2010 siamo passati a 607 nel 2011».Per quanto riguarda le sanzioni per ec-cesso di velocità, sono aumentate da 2.781 a 2.906. Crescono anche le patenti ritirate: da 665 nel 2010 a 803 nel 2011.  Anche secondo i carabinieri, le cause principali dei sinistri sono legate «all’im-perizia e alle negligenza rispetto alle nor-me di circolazione - affer-ma il luogotenente
 Andrea Foglia,
responsabile del nucleo radiomobile dei ca-rabinieri di Cremona, Cre-ma e Casalmaggiore - l’al-col, l'abuso di sostanze stupefacenti e l’elevata ve-locità sono tra le principali cause di incidenti. Soprattutto tra i giova-nissimi, tra i quali si diffonde sempre di più il consumo dei superalcolici».«Velocità, distrazione, manovre avven-tate e guida in scarse condizioni di lucidità sono tra le principali cause degli incidenti - conferma il comandante della Polizia municipale,
 Fabio Germanà Ballarino
- guardando alla città, in cui noi rileviamo circa l'80% dei sinistri, notiamo che spes-so l'unica azione possibile è l'educazio-ne».Il tema della prevenzione è quindi di primaria importanza e tutte le forze dell’ordine territoriali vi fanno grande affi-damento. «Specialmente nelle notti del fi-ne settimana - sottolinea Foglia - sono ancora molte le persone “beccate” alla guida in stato di ebbrezza, ma il fatto che vi siano controlli frequenti, diminuisce il rischio di incidenti». Anche la Polizia stradale lavora molto su questo fronte. «La prevenzione oggi è la cosa più importante e quando fermia-mo gli automobilisti per i controlli, il nostro intento è proprio quello di prevenire even-tuali incidenti - spiega Deledda - la san-zione è solo una conseguenza del com-portamento scorretto. Il nostro scopo è presidiare le principali arterie di scorri-mento con un servizio 24 ore su 24 e 365 giorni l’anno».Ci sono poi i controlli organizzati con il coordinamento della prefettura, che ri-guardano tutte le forze dell’ordine e che si svolgono mensilmente. Tra le altre cose, importante è anche l’intervento nelle scuole e tra i giovani, nell’educazione al non abu-so di sostanze stupefacenti o alla sicurezza nella circo-lazione. A questo proposito molto impegnata è anche la Polizia municipale, come conferma il comandante. «Quest'anno portiamo avanti una campagna di promozione della sicurezza. Sabato pomeriggio invece ci sarà la premiazione dell'iniziativa “Una vi-gnetta per la sicurezza” con la partecipa-zione delle scuole medie».
Grande è l’impegno della municipale anche nei controlli sulla guida in stato di ebbrezza (con 500 auto controllate in una sola nottata), specialmente al sabato sera.
I
Strade di sangue, la colpa è di alcol e velocità
 Dall’inizio dell’anno già 4 incidenti mortali. Le cause: comportamenti sbagliati dei conducenti e le condizioni climatiche avverse
 Forze dell’ordine all’opera per prevenire. «Grande sforzo per evitare le stragi del sabato sera»
CREMONA
3
Venerdì 13 Gennaio 2012
Federica Deledda Andrea Foglia Fabio Germanà BallarinoPolizia Stradale Carabinieri Polizia Municipale
 INCIDENTI ANNO 2011MORTALICON FERITISENZA FERITITOT
POLIZIA STRADALE 26 536 485 104CARABINIERI 7 48 231 286POLIZIA MUNICIPALE 2 311 355 668
TOTALE2001 INCIDENTI ANNO 2010MORTALICON FERITISENZA FERITTOT
POLIZIA STRADALE 25 776 199 1000CARABINIERI 13 63 232 308POLIZIA MUNICIPALE 3 361 286 650
TOTALE1958
Cresce il consumodi alcolicitra i giovanissimi

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