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VITA
3 FEBBRAIO 2012
PRIMO PIANO
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Il primo decile corrisponde a chi ha i redditi pi bassi, il decimo a chi ha i redditi pi alti. In dieci anni lin azione stata maggiore di sette punti per i contribuenti pi poveri.
119 97 89
ITALIA
GERMANIA
FRANCIA
SPAGNA
I dati si riferiscono al 2010: fatta 100 la media dei 27 Paesi della Ue, lItalia ha prezzi pi alti di quattro punti e il Pil procapite soltanto di due punti.
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1 1999 2011
Paradossalmente, il tasso d'in azione e ettivo pi alto proprio sui beni a media e alta frequenza dacquisto, che sono anche quelli pi ricorrenti nella lista della spesa delle famiglie.
PRIMO PIANO
Un padroncino pu reagire solo stringendo la cinghia, per andare avanti non pu mettersi a sfruttare i dipendenti, sfrutta solo se stesso, a erma Franchini. E per unimpresa micro come quella di un camionista, i problemi che stanno minando tutta la rete delle piccole-medie imprese italiane sono ancora pi grandi. A partire dal problema per eccellenza, laccesso al credito. Con le di colt economiche che si ritrovano ad avere, di cilmente i monoveicolari riescono ad accedere a prestiti. Il padroncino duro e puro su questo fronte ha anche pi ostacoli delle piccole e medie aziende, ricorda Digioia. Bisogna poi aggiungere i problemi caratteristici del territorio in cui si lavora. Il divario Nord- Sud pesa. Nelle regioni meridionali le tari e sono pi basse e le infrastrutture sono peggiori, ricordano a Confartigianato. Non un caso che le proteste pi rumorose siano nate in Sicilia. L un camionista si trova davvero in di colt a fare il suo lavoro. Le normative europee impongono di guidare al massimo nove ore al giorno. Poi devo riposarmi. Ma come possibile se in quel tempo non riesco neanche a portare a termine una consegna? Alla ne non ho scelta: o rispetto le richieste del committente o trasgredisco la legge. C una via di uscita? Chi da solo deve fare rete con gli altri. Gi ora molti si uniscono in cooperativa. La strada quella, rispondono da Confartigianato. Ci vuole laggregazione, ma fatta sul serio, continua Digioia, non solo per prendere gli incentivi o per diventare dipendenti di imprese pi grandi. Ma per essere pi e cienti, fare meno viaggi a vuoto. Bisogna cambiare mentalit imprenditoriale. In Francia lo hanno fatto dieci anni fa e oggi riescono a stare sul mercato.
3 FEBBRAIO 2012
VITA
Vita on-the-road Ivano Tesi, camionista: 1.200 euro al mese. Last minute compresi
Domani devo caricare da un artigiano a Modena, vado a San Donato Milanese e l faccio un altro carico per Sassuolo. Ivano Tesi, 64 anni, descrive cos la sua prossima giornata lavorativa. Faccio questo mestiere da quarantanni, una vita da camionista, dice. Ivano uno dei cosiddetti monoveicolari. Lo far nch ho le forze. Ho un piccolo camioncino, da 35 quintali, faccio trasporti leggeri, ormai non ho pi il sico per fare quelli pi pesanti, una volta trasportavo i prefabbricati, dice. Il mezzo duttile, ci mettiamo al servizio del territorio. Tra le aziende con cui lavoro pi di frequente ce n una che fa porte e serramenti, ma fornisco servizi a tutto lartigianato modenese che non ha mezzi propri, racconta Tesi. Per lui questo il periodo pi di cile. A gennaio va tutto a rilento. Lattivit stenta a riprendere. Le aziende erano ferme no a poco tempo fa e alcune neanche hanno ripreso, spiega Tesi. Quanto guadagna? Al mese tra i 1.200 e i 1.300 euro netti. Un terzo delle spese vanno via in gasolio. Una volta lincidenza dei costi rispetto al fatturato era molto pi bassa in percentuale, oggi ci sono dei margini veramente stretti. Un tir con un litro di gasolio fa due chilometri e mezzo. Poi c lautostrada, anche 15 centesimi al chilometro, una cosa pesantissima. Ora lavora intorno alle trenta ore settimanali. Si fa fatica ad arrivare alle quaranta o cinquanta ore che facevamo no a poco tempo fa, dice. Secondo Tesi per gli autonomi ci sono due possibilit. O si rimane da soli oppure ci si mette in cooperativa, per avere un potere pi forte. Io ad esempio faccio parte di una cooperativa di artigiani a propriet divisa, ciascuno possiede il proprio mezzo. Gli artigiani si associano per acquisire le consegne insieme e distribuire il lavoro. La sua coop si chiama Movitrans Group, la sede a Modena. Sul sito si trovano anche le o erte Last Minute. [A.S.]
Far la spesa uno slalom, tra o erte sottoprezzo e il boom dei discount sotto casa
Le catene low cost crescono dell8% e i prodotti in promozione sono il 26,7%
Di solito, la grande distribuzione anticiclica: in periodi di crisi, cresce. E invece.... E invece stavolta la crisi smentisce anche le regole assodate, come con dovizia di numeri mostra Cristina Farina, Client manager di Nielsen, che ha sviluppato una ricerca sui trend del largo consumo italiano, mettendo a confronto quelli della Gdo classica (iper e supermercati) con quelli delle catene di discount. Fenomeno in crescita (fatturato a +8,4% a dicembre 2011, rispetto al -2,1% di iper e super), soprattutto dal settembre 2011, dopo le prime manovre anti default, sottolineano da Nielsen, ad indicare come lulteriore compressione della capacit dacquisto delle famiglie italiane si sia subito tradotta in un cambiamento drastico di abitudini nellacquisto dei beni primari di consumo. Alimentari in testa. Quello cui stiamo assistendo una ride nizione del carrello della spesa, spiega Francesco Cecere, direttore Marketing information e controllo di Coop Italia: Pi che fare attenzione al singolo prezzo, ora gli italiani stabiliscono a priori quanto vogliono spendere, per esempio 50 euro ogni volta che fanno la spesa al super, e dentro quella cifra cercano di ottimizzare il rapporto costi-bene ci: magari prendono il detersivo per i panni di primo prezzo, perch mi basta che i panni siano puliti, mentre magari il ca lo scelgono di marca, o prendono il prodotto di marca quando in promozione.... Gi, le promozioni, una delle leve attraverso le quali la Gdo cerca di tamponare la perdita del potere dacquisto delle famiglie. Tra il 2004 e il 2009 lincidenza delle promozioni sugli acquisti totali era del 22%; nel primo semestre del 2011 siamo arrivati al 26,7%. E si tratta di ribassi che arrivano anche al 30, 40% del prezzo, sottolinea Stefano Crippa, direttore Area ricerche di Federdistribuzione. Le altre due leve attraverso le quali i nostri associati tentano di arginare la situazione sono lallargamento dei prodotti di primo prezzo, ovvero della fascia di prezzo pi basso, che in genere tengono come benchmark di costo i prezzi del discount pi vicino, e laumento di tipologie di prodotto alimentari in primis a marchio del distributore: no al 2006 rappresentavano il 12,5% degli acquisti, oggi siamo al 16,6%. Pur nel generale arretramento degli acquisti, c un dato positivo che gli esperti tendono a osservare: sar la crisi, sar che la sostenibilit comincia a diventare pratica comune, fatto che gli italiani sprecano molto meno. Si fanno meno acquisti di grande volume, le scorte di cibo che poi si niva per buttare anche al 30, 40%, e acquisti pi frequenti di minore importo, dice Cecere. Quel che si acquista viene e ettivamente consumato in una percentuale maggiore, segno di un cambiamento di cultura nelleconomia domestica. [Mattia Schieppati]
Il tasso din azione 2002 2011 per alcuni beni e servizi simbolici
ITA
pane pane latte latte pesce pesce a tto a tto elettrodomestici elettrodomestici ristoranti e ca ristoranti e ca parrucchieri parrucchieri gioiellieri gioiellieri totale totale 26,2 26,2 21 21 28,5 28,5 24,5 24,5 3,7 3,7 29,2 29,2 22,1 22,1 127,2 127,2 22,2 22,2
FRA
15,8 15,8 10,5 10,5 14 14 26,1 26,1 -15,3 -15,3 19,6 19,6 18 18 74,7 74,7 18,6 18,6
GER
11,8 11,8 11,7 11,7 27,1 27,1 10 10 -5,4 -5,4 13,6 13,6 10,2 10,2 29,7 29,7 16,5 16,5
EU
24,4 24,4 17 17 21 21 17,9 17,9 -4,7 -4,7 27,1 27,1 21 21 73,9 73,9 20,4 20,4
125
105
1 2002 2011
Laumento del costo del cibo in Italia nettamente superiore a quello dei grandi Paesi e anche della media dei Paesi area euro
Elisa Locci