Il
PICCOLO
€ 0,02 Copia Omaggio
CREMASCO
«SINDACO, VERGOGNA. VAI A CASA»
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ANNO II • NUMERO 36 • SABATO 21 SETTEMBRE 2013
di Enrico Tupone
tuponee@alice.it
IL PUNTO DI VISTA/1
pifani, segretario del Pd, ha sostenuto che il video-messaggio di Berlusconi è stata «una chiamata alle armi». Siamo alle soli-te: questa sinistra pidiessina non ha dimen-ticato la lezione che il vecchio Pci aveva appreso dal Pcus: «disinformate e calunniate». Io mi immagino Epifani con il colbacco che si affaccia dal Mausoleo di Lenin sulla piazza Rossa accanto alle vecchie mummie del Politburo: Brežnev, Kosigin, Suslov, Podgornyi, Andropov e Černenko. E un personaggio anacronistico, come lo sono ormai la Bindi e D’Ale-ma.Come segretario della Cgil si è contraddistinto per non avere minimamente contribuito allo sviluppo economico di questo Paese. Freddo, distaccato, in-colore, non può vantare neppure l’umanità che ave-va un Di Vittorio. E’ l’immagine del classico apparatčik, cioè del burocrate del partito. La sua ragione di vita, come quella del Pd, è quella di far fuori Berlusconi. Che cosa faranno Epifani e “com- pagni” quando il Cavaliere uscirà di scena? Lasce-ranno la scena da ricchi pensionati, loro che nella vita - da capi del sindacato e del maggior partito della sinistra - hanno avuto un’altra ossessione: quella dell’aumento esponenziale delle tasse per mantere una gigantesca e inefficiente macchina bu-rocratica, capace solo di garantire voti. Anche Ren- zi sta cambiando, pur di accontentare la rabbia an-tiberlusconiana del partito, si sta alleando con le mummie del Pd, le quali a loro volta vanno a brac-cetto con rifondaroli e Sel. Gente dalla spocchiosa arroganza che non sa neppure dove iniziare per ren-dere questo Paese più moderno e competitivo. Per-sonaggi che sono stati (quasi) sempre smazzolati nelle urne dagli italiani. Infine, non voglio entrare nel merito del «lodo Mondadori». Voglio solo rammentare a chi esulta per la vittoria di De Benedetti nei confronti di Ber-lusconi che l’«Ingegnere di Ivrea» come lo chiama-vano, ha chiuso lo stabilimento di Crema dell’Oli-vetti lasciando a casa 3.300 famiglie. Per anni quei capannoni rimasero chiusi, e le”rovine” di quei tem- pi sono ancora visibili. Ricordare, aiuta.
E
Epifani, lo vedreibene con il colbacco
L'invito dell’opposizione, stavolta, è (quasi) compatto. Dopo la chiusura del tribunale
IL PUNTO DI VISTA/2
a vicenda della nave Costa Concordia è una metafora dei peggiori mali italiani e delle migliori risorse di questo paese. Il pressapochismo, la sciatteria, la spaval-deria, la mancanza di professionalità, la voglia di apparire e non di essere, insomma tutte le peg-giori caratteristiche che hanno contraddistinto coloro che sono stati coinvolti nella vicenda del naufragio del gioiello di casa Costa Crociere, e molte di queste caratteristiche sono le stesse che hanno portato a fondo il nostro paese. Ma l’operazione che si sta conducendo in que-ste ore dimostra anche che l’Italia non è solo ciò, è anche lo sfogo del capitano di fregata De Falco della capitaneria di porto di Livorno di fronte al comportamento del comandante Schettino, è an-che l’accoglienza della gente del Giglio ai nau- fraghi, la pericolosa ricerca delle vittime nella nave sommersa da parte dei sommozzatori, è an-che l’impegno della protezione civile, è anche la capacità di tecnici ed ingegneri di studiare ed attuare un piano per disincagliare la nave e per evitare l’inquinamento delle coste. I numeri del raddrizzamento della nave sono impressionanti: le strutture del cantiere hanno richiesto l’impiego di 30mila tonnellate di accia-io, quattro volte il peso della torre Eiffel, la nave squarciata su un fianco per 70 metri si è riempi-ta di 236mila metri cubi di acqua di cui ne po-trebbero uscire circa 80mila, sei le piattaforme subacquee appositamente create per far poggia-re la nave, 600 i milioni spesi sino ad ora ma destinati ad aumentare. Sforzi enormi così come sforzi enormi stanno facendo il nostro paese, la nostra gente, per raddrizzare l’economia e non solo l’economia perché, come per la Costa Con-cordia, bisogna raddrizzare la schiena e ridiven-tare orgogliosi del nostro Paese. Le capacità ci sono, la volontà pure, gli uomi-ni anche, allora quello che manca è la coscienza di appartenere tutti ad uno stato, ad una nazione in cui perseguire il bene comune e non il vantag-gio di pochi.
L
Sollevandola «Concordia»
di Renato Ancorotti
rancorotti@gmail.it
I MERCATI AGRICOLI - TABELLA AGGIORNATA A VENERDI’ 20 SETTEMBRE 2013 (Fonte: Coldiretti Cremona)
VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo VACCHE Frisone 3ª qualità peso vivoMANZE SCOTTONE 24 mesi VITELLI BALIOTTI VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg)pie blue belga
PRODOTTO UNITA’ DI MISURACREMONA
(18 settembre)
MILANO
(16 settembre)
MANTOVA
(19 settembre)
MODENA
(16 settembre)
BURRO pastorizzatoPROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesiPROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesiGRANA scelto stag. 9 mesiGRANA sceltostag. 12-15 mesi
PRODOTTO UNITA’ DI MISURACREMONA
(18 settembre)
MILANO
(17 settembre)
MANTOVA
(19 settembre)
BOLOGNA
(19 settembre)
FRUMENTO tenerobuono mercantileGRANOTURCOibrido naz.14% um.SEMI di SOIA Nazionale ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68CEREALI MINORICRUSCA Alla rinfusaFIENO Maggengo Agostano PAGLIA press. (rotoballe)
PRODOTTO UNITA’ DI MISURACREMONA
(18 settembre)
MILANO
(16 settembre)
MANTOVA
(19 settembre)
MODENA
(16 settembre)
SUINILattonzoli localiSUINILattonzoli localiSUINILattonzoli localiSUINILattonzoli localiSUINI da macelloSUINI da macelloSUINI da macello
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e il 3° mercoledì del mese. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono, per la “Granaria”, il martedì (comparto dei cereali e derivati). Per la zootecnia da latte si porta come riferimento anche Montichiari, che quota il venerdì. Il mercato di Mantova avviene il giovedì. Modena il lunedì. Il mercato di Bologna, che con la Granaria di Milano fa da riferimento per i cereali, quota il giovedì. Tutti gli aggiorna-menti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.
kg.p.v. 1,06-1,20 p.m 2,40-2,601,08-1,15da macello 1,13-1,23Kg. pv 0,80-0,95 pm 1,90-2,150,80-0,900,92-1,02kg.pv 0,51-0,62 pm 1,30-1,500,60-0,650,69-0,79kg. pm 2,50-3,001,20-1,301,31-1,48kg.0,90-1,10
MONTICHIARI (1° q. 56/60 kg) 1,10-1,20
(da 46 a 55 kg) 1,30-1,50(45-55 kg) 1,30-1,70 kg. 3,00-4,00 MONTI-CHIARI 3,85-4,003,40-4,00(pregiate 70 kg) 3,79-4,38 kg.3,85past. 3,50 centr. 4,003,20
Zangolato di creme X burrifi
caz. 2,90 kg.(dolce) 5,30-5,455,30-5,45 n.q.-- kg.(piccante) 5,50-5,755,50-5,75 n.q.PARMIGIANOREGGIANO 12 mesi 8,60-9,00 kg. 7,00-7,206,85-7,107,15-7,35PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 10,00-10,50kg. 7,80-8,00 7,85-8,65 8,10-8,30PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 11,35-12,30
Vitelloni femm. da macello pez. nere (kg. 450-500)p.v. 1,40–1,55pm 2,70-3,00
Tonn. 177-184195-198189-193
(fino) 198-203 buono m. 190-195
Tonn.180-182204-205177-180177-181 Tonn.n.q.n.q.n.q.n.q. Tonn.178-184186-190n.q.208-210Fino a 65 203-207 Fino a 70 208-213(p.spec. 62-64) 194-198(p.spec. 66-67) 204-208Tonn.Triticale 190-193Sorgo n.q. Sorgo nazionale n.q.Tonn.133–135133–134132-135124-125 Tonn.160–180loietto: 160–180
125-145 fieno di erba med: 170–180
Medica fienata 2° t. in campo 160-165 Tonn.85-9590-100Paglia di frum. casc. 55-60 15 kg 3,7703,823,753,770 25 kg 2,7402,782,682,740 30 kg 2,5202,542,432,470 40 kg 2,1602,152,072,120156 kg(da 145 a 160 kg) 1,730n.q.n.q.(da 144 a 156 kg) 1,782176 kg (da 160 a 180 kg) 1,790 n.q.n.q.(da 156 a 176 kg) 1, 812 Oltre 176 kg (oltre 180 kg) 1,760 n.q. n.q.
(da 11,4980 kg) 1,796
PRODOTTOUNITA’ DI MISURACREMONA
(18 settembre)
MONTICHIARI (20 settembre)
MANTOVA
(19 settembre)
MODENA
(16 settembre)
a Giunta regionale lombarda ha approvato il 'Pria', il Piano regionale di interventi per la qualità dell'aria. Oltre 90 Mi-sure per più di 2 miliardi di euro di investimenti fino al 2020 per mi-gliorare la qualità dell'aria che respira-no i cittadini lombardi.La nostra, ha fatto presente il presi-dente di Regione Lombardia Roberto Maroni, «è la prima Regione ad adotta-re un nuovo piano organico di interven-ti per migliorare la qualità dell'aria. E' importante che le singole Regioni inter-vengano in questa direzione. Ma non è sufficiente, perché l'inquinamento non segue i confini e non possiamo impedi-re all'aria di entrare in Lombardia. E' fondamentale quindi la realizzazione di un piano macroregionale di interventi». «Stiamo lavorando in questa direzione - ha confermato il presidente -, l'altro giorno abbiamo avuto un incontro con il ministro dell'Ambiente Andrea Orlan-do e con le altre Regioni del Nord e questo è il contributo che la Lombardia offre per il raggiungimento di quell'obiet-tivo. Il prossimo appuntamento sarà fra un mese, qui in Regione Lombardia, in-sieme al Governo e alle altre Regioni, per sottoscrivere un Accordo di pro-gramma che realizzi questo progetto».Nel contenimento delle sostanze in-quinanti, l'Unione europea impone il raggiungimento di certi obiettivi uguali per tutti. Ma non tutti i territori hanno le stesse caratteristiche e, in particolar modo, le Regioni del bacino padano, per ottemperare alle prescrizioni di Bru-xelles, si troverebbero a essere discri-minate. Per questo il governatore ha sottolineato con forza l'esigenza che «l'Ue riconosca la specificità dell'area padana. Insieme alle altre Regioni e di concerto con il Governo italiano - ha detto - abbiamo deciso di intraprende-re un negoziato con la Commissione europea, affinché riconosca la specifi-cità dell'area padana anche sotto que-sto punto di vista. Non chiediamo de-roghe o riduzioni, ma vogliamo che le istituzioni comunitarie intervengano con misure specifiche per i nostri terri-tori, che hanno una realtà meteo-clima-tica particolare, in maniera che l'obiet-tivo prioritario della tutela della salute dei cittadini sia compatibile con il no-stro sistema socio-economico».
Fra le misure del Pria il presidente Maroni ha voluto sottolineare in parti-colare quella sulle biomasse e sulle li-mitazioni di circolazione per i veicoli più inquinanti, per i quali la Regione sta studiando degli incentivi per il rinnovo del parco auto. «Contrariamente a quanto normalmente si pensa, brucia-re legna in maniera sbagliata è alta-mente inquinante, produce Pm e dios-sina. Noi non vogliamo impedire di ac-cendere i camini, ma intendiamo tro-vare il giusto compromesso fra la sa-lute dei cittadini e il nostro modo di vi-vere, al quale teniamo molto». Questo, ha proseguito il governatore, si tradur-rà «nell'estensione di alcune norme già in vigore, come quella che in Lombar-dia impone che i camini domestici, fi-no a una quota di 300 metri, siano chiusi con il vetro e che si adotti un progressivo utilizzo di filtri nelle canne fumarie, come quelli già impiegati in Trentino, che possono abbattere di ol-tre il 90 per cento le immissioni del Pm10 in atmosfera».
Sul fronte del traffico è prevista l'estensione, entro il 2015-2016, delle li-mitazioni di circolazione per i veicoli più inquinanti. Il passaggio a mezzi più eco-logici sarà accompagnato da misure di incentivo, fra le quali l'esenzione dal bollo auto. L'obiettivo pria al 2020. Ri-duzione delle emissioni: - Polveri sottili (PM10): -41% - Ossidi di azoto (NO2): -49% - Composti organici volatili (COV): -20% - Ammoniaca (NH3): -16%.
E' stato pubblicato sul B.u.r.l. s.o. n. 31 del 30 lu-glio 2013 il decreto n° 7138 del 26.07.2013 rela-tivo all’approvazione del “Bando per interventi di recupero alloggi sfitti".Finalità del bando è quello del recupero alloggi sfitti in cattivo stato di ma-nutenzione da riqualificare e rimettere nel circuito abi-tativo a vantaggio delle fasce sociali più deboli.Destinatari della misura sono:• Le Aler e i Comuni lo-calizzati in area classifica-ta a fabbisogno acuto (Comune di Milano).• Aler e Comuni localizzati in area classificata a fabbi-sogno critico (Comuni di Bresso, Cesano Boscone, Cini-sello Balsamo, Cologno Monzese, Corsico, Cusano Mila-nino, Sesto San Giovanni). • Aler e Comuni localizzati in area classificata a fabbi-sogno capoluogo (elevato): Comuni di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Monza, Mantova, Pavia, Sondrio e Varese.Gli interventi ammessi a finanziamento sono quelli di manutenzione ordinaria e di manuten-zione straordinaria ai sensi dell’art. 27 della Legge Regionale 11 mar-zo 2005, n. 12 e s.m.i.Possono essere finan-ziate le spese relative alle opere civili e impiantisti-che riferite al singolo al-loggio. Non sono cofi-nanziabili le spese riferite alle parti comuni dei fab-bricati, le spese tecniche e gli oneri vari.L'importo complessivo del programma è pari a 20 mi-lioni di euro. Il finanziamento è concesso a copertura dei costi ammissibili dell’intervento nella misura del 100%, fino ad un massimo di 15.000 euro per alloggio.La presen-tazione delle domande deve avvenire nel periodo: 23 set-tembre 2013 – 23 ottobre 2013.
L
Oltre 90 misure per investimenti di 2 miliardi di euro fino al 2020 per migliorare la situazione lombarda
Qualità dell’aria: in Regione approvato il Pria
LOMBARDIA
Sabato 21 Settembre 2013
2
BANDO DESTINATO ALLE ALER E AI COMUNI
Il calendario delle sedute del Consiglio regionale
La Conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale della Lom-bardia ha stabilito il calendario dei prossimi lavori consiliari. Il Consi-glio tornerà a riunirsi martedì 24 settembre con all’ordine del giorno le proposte di indizione di referen-dum consultivi relativi a fusioni di Comuni e il progetto di legge ri-guardante gli strumenti di competi-tività per le imprese. Per il 15 otto-bre è prevista la discussione del progetto di legge contro le ludopa-tie e il gioco d’azzardo, per il 22 ot-tobre il provvedimento che modifi-ca la legge 26/03 in materia di risor-se idriche e sottosuolo a la legge 5/10 in materia di impatto ambien-tale. Il 29 ottobre all’ordine del gior-no è l’esame delle diposizioni in materia di promozione e la tutela delle attività di panificazione e le nuove linee di sviluppo per le im-prese del settore turistico, unita-mente all’ampliamento di presenze nelle aree di mercato.
Con la Dgr n. 608 del 6 settembre 2013 Re-gione Lombardia ha aderito ad alcune misure previste da “Accordo per il credito 2013” sti-pulato il 1° luglio 2013 tra l’Associazione Ban-caria Italiana e le associazioni di rappresen-tanza delle imprese, avviando nel contempo una autonoma “moratoria regionale”. Posso-no partecipare piccole e medie imprese, co-me definite dalla normativa comunitaria, ope-ranti in Italia e appartenenti a tutti i settori. Le agevolazioni ammissibili, previste sia in pre-senza di un finanziamento bancario in corso che gode di agevolazione regionale nella for-ma di cofinanziamento o di contributo in con-to interessi sia nel caso di un contributo a va-lere su risorse esclusivamente regionali sono: operazioni di sospensione dei finanziamenti; operazioni di allungamento della durata dei fi-nanziamenti.Internazionalizzarsi per crescere: questo il proposito del seminario d’internazionalizzazio-ne “Protagonisti senza frontiere”, in program-ma giovedì 17 ottobre presso l’Ente Fiera di Bergamo. Una giornata di interventi dedicati al-le aziende che vogliono entrare nei mercati esteri ed essere protagoniste di un percorso di sviluppo legato alla grande vetrina dei prossi-mi Expo: Milano 2015, Kazakistan 2017 e l’Ex-po 2020. Il tema del seminario, “Richieste dai mercati internazionali e normative per l’interna-zionalizzazione”, verrà dibattuto da imprendi-tori provenienti da mercati esteri ed esperti di diritto italiano e internazionale. L’intera giorna-ta è organizzata e promossa da WorkInNet-work. Il seminario costituisce la prima tappa di un progetto a medio/lungo termine con cui WorkInNetwork s’impegna a supportare le aziende che vogliono aderire al Metodo Ope-rativo nel processo di preparazione e inseri-mento nei mercati esteri.
A BERGAMO
Internazionalizzarsiper crescere: il seminario
AGEVOLAZIONI
Credito, nuove misurea favore delle imprese
a cura di Laura Bosio
Recupero alloggi popolari in cattivo stato
di Laura Bosio
embrerebbe ormai inevitabile l'incremento dell'Iva, che dal pri-mo ottobre passerà dal 21 al 22 per cento, perché non ci sareb-bero i soldi per finanziare con-temporaneamente l’abolizione dell’Imu e il blocco di tale aumento. Quindi, se non si fosse sospesa l'Imu sulla prima casa si sarebbe scongiurato il punto percentuale in più dell'Imposta sul valore aggiunto, una misura che andrà a colpire ulterior-mente i consumi. Ne è convinto
France-sco Timpano
, docente di politica econo-mica presso l'Università Cattolica di Pia-cenza «Essendo due operazioni dallo stesso valore, una avrebbe potuto esclu-dere l'altra. Se quindi non si fosse sospe-sa l'Imu, probabilmente si sarebbe potu-to evitare di aumentare l'Iva. L'aumento dell'Iva in realtà era già stato deliberato da tempo e previsto nel bilancio dello Stato. Poiché si tratta di un'azione che avrà forte impatto sui consumi, fin dall'inizio della sua attività le linee guida del Governo erano di cercare le risorse per evitarlo; tuttavia si tratta di un'opera-zione che costa 4 miliardi di euro, e nella situazione in cui ci troviamo reperire al-trove le risorse diventa un'impresa im-possibile. La coperta è molto stretta, co-me recentemente ci ha fatto notare la Comunità europea: pare infatti che l'Italia stia già sforando il tetto del 3% (sarem-mo al 3,1%) nel rapporto tra deficit e Pil. Dobbiamo chiederci, in una fase in cui ci troviamo già sul filo del rasoio, come si possano prendere provvedimenti che espongono il Paese al rischio di sfora-mento, soprattutto essendo usciti da poco da una procedura di risanamento di un deficit eccessivo».
Che effetto ha avuto la sospensio-ne dell'Imu sulla prima casa?
«Sicuramente ha aggravato la situa-zione già precaria delle finanze italiane»
Dunque il passaggio dell'Imposta sul valore aggiunto dal 21 al 22% è inevitabile?
«Ad oggi l'unica remota possibilità di scongiurare l'aumento dell'Iva sarebbe di reperire un miliardo di qui a fine an-no, per spostare l'incremento dell'ali-quota al primo gennaio 2014. L'Iva è uno strumento utile allo Stato per fare cassa nell'immediato e il suo aumento è una procedura di semplice attuazione. Tuttavia per i consumi rap-presenta una "botta" non indifferente: lo scorso anno si sono ridotti del 4,3%, quest'anno il calo è intorno al 2,5%. L'aumento dell'Iva potrebbe aggravare ancora la situazione».
La sospensione dell'Imu allora è stata più un danno che un beneficio?
«Il commissario europeo Olli Rehn ha criticato il modus operandi italiano, di-cendo che in questo momento l'Italia dovrebbe smettere di tassare il lavoro e dovrebbe spostare la tas-sazione sui beni e sul patri-monio. In realtà le tasse, di qualsiasi tipo esse siano, presentano sempre un ele-mento recessivo, tanto che anche l'Imu ha avuto un impatto pesante, soprat-tutto quella sulle imprese o sulle seconde case.
Il vero problema è che non si può continuare a trattare il nostro sistema fiscale tirando la coperta una volta da una parte e una volta dall'altra. E' necessario mettere in campo una ri-forma fiscale globale che consideri tutti i settori e che venga spalmata in modo da ridurre il costo del lavoro e da incre-mentare invece le tasse sul patrimonio.
Questo permetterebbe di rilanciare i consumi, anche se la situazione è tutt'altro che facile. Il problema princi-pale è che il Paese non sta crescendo, anzi, il Pil è in diminuzione. Questo non ci permette di avere delle prospettive molto rosee».
Secondo lei la Servi-ce Tax avrà effetti posi-tivi sulla nostra econo-mia?
«E' ancora presto per valutare, se ne sa ancora troppo poco. Senza dubbio il fatto di avere una tassa federalista che dia ai Comuni libertà di azione e che si commisuri ai servizi erogati è positivo, ma vi sono ancora diverse cose da va-lutare. Ad esempio, il fatto che si voglia-no far pagare gli inquilini è sbagliato, in quanto questo cambia la natura della tassa: non più patrimoniale, ma sui ser-vizi comunali».
Pensa che riusciremo ad uscire dalla crisi e "agganciare" la ripresa?
«Da soli probabilmente no. Servirà una regia europea deve prendere dei provve-dimenti e delle decisioni che permettano di uscire da questa situazione a un Paese che è molto indebitato e che non cresce. Attualmente siamo in una situazione sot-to controllo, ma non usciamo dal cul de sac in cui ci troviamo, fatto di debiti e decrescita. La situazione deve essere trattata dall'Europa in modo differente ri-spetto a come vengono normalmente trattate simili situazioni: solo così possia-mo sperare di uscirne».
S
Timpano: «La sospensione dell’Imu sulla prima casa sicuramente ha aggravato la situazione già precaria delle finanze italiane»
Aumento Iva dal 1º ottobre, sembra inevitabile
«E' necessario mettere in campo una riforma fiscale globale che possa ridurre il costo del lavoro e incrementare invece le tasse sul patrimonio»
OGNI FAMIGLIA SPENDERÀ 95 EURO IN PIÙ OGNI ANNO
L’Europa deve trattare la situazione italiana in maniera diversa da ciò che accade di solito
Con l'incremento dell'Iva l’aumento di spesa media annuale delle famiglie è di 96,65 euro.Guardando ai singoli territori, per il nord-ovest si prevede un incremento pari a 116,84 euro, per il nord-est di 113,72 euro, per il centro sarebbero 95,12 euro, al sud 75,82 euro e sulle isole 57,69 euro. Il dato emerge da uno studio effettuato da Adiconsum alcuni mesi fa. «L’aumento di spesa annuale a seguito dell’aumento dell’Iva a seconda della tipologia di lavoro svolto va da 141,26 a 76,53 euro» spiegano i tec- nici dell'associazione. Guardando alle professioni, l'incremento si concre-tizzerà in 141,26 euro per imprenditori e professionisti, sarà di 115,53 euro per i lavoratori in proprio, sarà di 127,91 euro per dirigenti e impiegati, di 102,27 euro per gli operai e di 76,53 euro per i pensionati.Un'operazione che, secondo l'associazione dei consumatori, «Porterà comunque un aggravio per le famiglie, in un momento in cui al contrario è necessario riportare a livelli accettabili il loro potere d’acquisto, per rilanciare i consumi e quindi la produzione e a seguire l’occupazione. Tra l’altro, è ormi assodato che un aumento di tassazione comporta un calo delle entrate dovuto alla contrazione dei consumi».
CREMONA
Accordo di collaborazione tra l'assessorato alle Politiche Educative è il nuovo gruppo artistico “Il Cascinetto“ di via Maffi, finalizzato a promuovere la conoscenza per le tecniche artistiche. L'Asso-ciazione organizzerà un laboratorio gratuito di di-segno e pittura rivolto ai bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie dai 6 ai 15 anni, con ca-denza settimanale, per complessive 20 ore.
AL CASCINETTO
Laboratorio gratuito di disegno e pittura
Francesco Timpano, docentedi politica economica all’Università Cattolica
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