Sociologia dei
Processi Culturali
Prof. Vincenzo
Romania
CULTURAL STUDIES:
UNINTRODUZIONE
Pi che una disciplina in s i cultural studies rappresentano una
sensibilit.
Non possiedono n una metodologia ben definita, n un campo
di indagine chiaramente delineato.
Essi riguardano, certamente, lo studio della cultura o, pi
analiticamente, lo studio della cultura contemporanea. (S.
During, 2004), con una attenzione alla cultura popolare o di
massa.
i Cultural Studies sono interdisciplinari e criticano anche le
divisioni fra discipline come pratiche discorsive.
Il ruolo della teoria, in questi studi, di illuminare la situazione
critica che riguarda le minoranze, mettendo in luce meccanismi
di potere, pi o meno invisibili.
CULTURAL STUDIES:
OBIETTIVI
studiare le pratiche culturali e la loro relazione al
potere
Studiare i contesti sociali e politici entro cui la cultura
si manifesta
studiare la cultura come la posizione di critica politica e
di azione
conciliare forme intuitive e oggettive della conoscenza
valutazione morale della societ moderna
mira a comprendere e cambiare le strutture di
dominazione
DISCIPLINE INTERESSATE
I Cultural Studies ereditano teorie e metodi da:
Studi Letterai
Sociologia
Anthropologia
Filosofia
Psicoanalisi
Storia
Geografia
Scienze esatte..
...
CAMPI INTERESSATI
Cultura (e)
formazioni di identit
conoscenza
ibridazioe
Razza, Classe, Genere
Visual Culture (s)
Teoria femminista
Colonizzazione /
decolonizzazione
postcolonialismo
diaspora
letterature minoritarie
Cultura Popolare
globalizzazione
interculturalit
interdisciplinariet
Spazio geopolitico
Multi-culturalismo
storia
religione
economia
ideologie
La cultura globale (s),
l'industria
Internet
media
critica sociale
cosmopolitismo
(Post) modernit
Pratiche significanti
discorso
Codifica / (De)-Coding
relazioni di potere
cittadinanza
transnazionalit
METODI
Textual Approaches
Interpretive Analysis
Content Analysis
Discourse Analysis
Media Analysis
Historical Approaches
Memory and History
Ethnografia
Metodi biografici
Studio delle audience
Studio dei sistemi di
produzione e di consumo
di prodotti culturali
ESEMPIO
Michel Foucault, Storia della
Sessualit (1976-1984)
Il sesso una idea
complessa prodotta da un
insieme di pratiche sociali,
ricerche, discorsi, testi scritti,
ovvero pratiche discorsive
Gruppi di idee prodotte
socialmente o culturalmente
testi (segni e codici)
Rappresentazioni (danno
significato ai segni)
CULTURAL STUDIES: 2
CONCETTI
DI
BASE
La soggettivit (subjectivity): i cultural studies studiano la cultura in
LA CULTURA
1) la cultura conta;
2) la cultura siamo noi;
3) la cultura una pratica;
4) la cultura conflitto (perch in alcuni autori vista come un
luogo in cui si scontrano ideologie) [dal manifesto programmatico
di Ben Agger]
Da qui, lattenzione al decentramento dei canoni classici della
cultura, e alla produzione, distribuzione e consumo.
Il significato non sta nei testi, ma nemmeno nelle persone che li
producono o tanto meno in quelle che li leggono. Il significato sta
contemporaneamente in tutte queste componenti.
LA CULTURA UN
ELEMENTO SFUGGENTE
la cultura un orizzonte che recede ogni qualvolta uno gli si
approssimi (S. Benhabib, La rivendicazione dellidentit
culturale).
Che sia cos sfuggente non dovrebbe stupire. Parlare della
cultura implica infatti un paradosso:
il nostro costituirla come un oggetto di discorso esso stesso in quanto discorso, cio pratica linguistica e culturale - parte
delloggetto che intende descrivere (Jedlowsky, Urbino 2007).
Le origini: lapproccio
culturalista
ORIGINI
I cultural studies nascono in Gran Bretagna, allinterno della critica
letteraria britannica degli anni50.
Le opere pi importanti di questo periodo sono:
Raymond Hoggart, The Uses of Literacy [1957];
Raymond Williams, Culture and Society [1958].
ASSUNTI ORIGINARI
Condividono con la Scuola di Francoforte una forte critica verso i
contenuti della popular culture.
Tuttavia hanno intravedono nella letteratura una funzione di
resistenza alla massificazione
e vedono nel pubblico non un soggetto passivo, ma un
soggetto attivo che usa i media;
Sostenevano una lettura antropologica del concetto di cultura,
che valorizzasse la cultura della working class.
VEDERE IL MONDO
Il modo di venire il mondo e la propria identit in opposizione con
altri gruppi, deriva alla classe operaia da una profonda
esperienza di privazione e di povert, oltre che di segragazione
spaziale: in Inghilterra, la divisione di classe e anche quella
etnica si esprimono anche e soprattutto con la divisione fra
downtown ed uptown.
http://www.youtube.com/watch?v=2F-nt7aC_JQ
NOI E LORO
<<Loro>> sono <<le persone che stanno ai vertici>>, le persone
che ti danno lelemosina, che ti chiamano, che ti dicono di andare
in guerra, che negli anni Trenta ti facevano separare dalla
famiglia per evitare una riduzione nellidentit per laccertamento
della fonte di reddito, <<che ti portano alla rovina>>, <<di cui non
ci si pu fidare>>, <<che parlano in maniera affettata>>, <<che
sono tutti disonesti>>, <<che non ti chiedono mai come stanno i
tuoi>><<che applaudono se ti mandano in prigione>> [ivi, 723].
LE ORIGINI: LA GREAT
TRADITION DI LEAVIS
I Cultural Studies nascono come campo di studi
negli anni 50, sulla base delle riflessioni di
Frank Raymond Leavis nella rivista Scrutiny.
Leavis puntava ad utilizzare il sistema educativo
inglese per diffondere la conoscenza e
lapprezzamento della grande tradizione
letteraria inglese, contro la minaccia proveniente
dalla cultura di massa commercializzata.
Cultura alta
educazione.
IL CCCS DI BIRMINGHAM
Nel 1964 Hoggart fonda il Birmingham Centre for Contemporary
Cultural Studies.
La direzione di Hoggart durer fino al 1968.
Linteresse per le forme della cultura popolare e per la loro
componente politica caratterizza altri due studiosi: R. Williams e
E.P. Thompson, anche essi provenienti dallinsegnamento per gli
adulti.
CULTURA POPOLARE
ED
EGEMONIA
La cultura popolare viene intesa come il campo di
GRAMSCI
NEI
CULTURAL
I CS ritrovano in Gramsci la possibilit di appoggiarsi ad un marxismo
non
determinista e non economicista, attento al ruolo di istituzioni
STUDIES
popolari come la chiesa e a quello degli intellettuali,
capace di tematizzare la cultura come il campo di lotte per l'egemonia
fra le classi.
Una prospettiva insomma che riesce a vedere come le classi
subalterne siano contemporaneamente influenzate da quelle superiori
ma anche capaci di resistere a questa influenza, e come la cultura sia
un campo di orientamenti in divenire costante, dove al venir meno di
certe "sottoculture" (come quella della classe operaia) corrisponde il
sorgere di altre (come quelle giovanili)
LA RESISTENZA E
LINGLOBAMENTO
Legemonia
non esiste in maniera passiva come
IL POTERE: FOUCAULT
Lidea di egemonia non come data a priori dallalto, ma come
terreno di scontro vicina al concetto di potere di Michel
Foucault.
Non esiste un potere unico, dallalto, ma reti di rapporti di
potere.
come sarebbe indubbiamente facile smantellare il potere, se
esso si limitasse a sorvegliare, spiare, sorprendere, proibire e
punire. Ma esso incita, suscita, produce; non semplicemente
occhio e orecchio, ma fa agire e parlare (La vita degli uomini
infami, in Archivio Foucault pag. 259)
IL POTERE: FOUCAULT
Il dominio stabile e violento.
Il potere fluido e ribaltabile.
Le azioni degli uomini avvengono allinterno di una rete di
poteri e sono esse stesse un modo per ribaltare i rapporti e
crearne di nuovi.
Il discorso il luogo dellarticolazione produttiva del potere e
del sapere.
IL
DISCORSO:
FOUCAULT
Per Foucault il discorso un insieme di
UN TERRENO DI SCONTRO
Lideologia cos divenuta non solo una forza materiale
reale perch reale nei suoi effetti
ma anche un terreno di scontro (tra definizioni in concorrenza)
una scommessa un premio da vincere nella attuazione di
particolari strategie di lotta (Hall 1982)
LE PAROLE CHIAVE
DELLAPPROCCIO
STRUTTURALISTA
La funzione
politica della
cultura
Lideologia e
legemonia
Il discorso come luogo
dellarticolazione del potere
La cultura popolare
come campo di battaglia
La dimensione
ideologica dei media
I testi mediali
come segni
STUART HALL E
LIDEOLOGIA
NEI
MEDIA
Con la direzione di Hall del CCCS dal 1968 al
GLI EFFETTI
DELLIDEOLOGIA
Secondo Hall, lattivit ideologica si presenta
come la possibilit dei mass media di
definire la linea di demarcazione
tra spiegazioni preferite ed escluse,tra
comportamenti ammessi e devianti, tra ci
che privo di senso e ci che pieno di
senso tra pratiche, significati e valori
integrati e di opposizione (Hall 1979)
LEGEMONIA E I MEDIA
I mass media non definiscono di per s la
realt, ma danno spazio alle definizioni dei
detentori del potere.
I media agiscono per il mantenimento del
potere non attraverso la trasmissione diretta
di istruzioni[] ma grazie alla messa in
forma dellintero ambiente ideologico, un
modo di rappresentare lordine delle cose
[] (Hall 1982)
LEGEMONIA E I MEDIA
Il ruolo consensuale dei media non pi individuato nel loro
riflettere un consenso gi presente a livello sociale, ma nel
partecipare alla costruzione stessa di tale consenso che si
articola liberamente attorno a definizioni della situazione
interne alla cornice di ci su cui ciascuno concorda.(Hall
1982)
IL PROCESSO DI
COMUNICAZIONE
Programma come
discorso significato
Codifica
Decodifica
Strutture di significato 1
Strutture di significato 2
Quadri di conoscenza
Quadri di conoscenza
Relazioni di produzione
Relazioni di produzione
Infrastrutture tecniche
Infrastrutture tecniche
IL PROCESSO DI
COMUNICAZIONE
Il processo comunicativo pu essere, a grandi
linee, spiegato in questo senso:
LA FORMA DISCORSIVA
Un evento grezzo non pu essere trasmesso nella sua forma
originaria da un notiziario televisivo. Gli eventi possono essere
comunicati solo dentro le forme audiovisive del discorso
televisivo.
Le strutture televisive devono produrre messaggi codificati,
nella forma di un discorso dotato di senso (Hall, Tele-visioni
pag. 69-70)
LA FORMA DISCORSIVA
NEL PROCESSO
COMUNICATIVO
Il processo produttivo ha un suo aspetto
discorsivo in quanto , a sua volta inserito in
una struttura di significati e di idee
nella forma discorsiva che avviene sia la
circolazione del prodotto che la sua distribuzione
a diversi tipi di pubblico
affinch il circuito sia completo ed efficace, il
discorso una volta realizzato, deve essere
tradotto cio nuovamente trasformato in
pratiche sociali (Hall, Tele-visioni pag. 68-70)
LA MANCANZA DI
i codici di codifica e decodifica possono non
EQUIVALENZA
essere perfettamente simmetrici.
Il grado di simmetria cio i gradi di
comprensione e di fraintendimento nello
scambio comunicativo dipende dal livello di
simmetria/asimmetria (relazioni di equivalenza)
stabilitosi tra le posizioni delle personificazioni,
codificatore-produttore e decodificatore-ricettore
Lo squilibrio pu dipendere da differenze
strutturali (di relazione e posizione) o da
differenze di codici. (Hall, Tele-visioni pag. 72)
DENOTAZIONE E
Il termine denotazione indica il significato
CONNOTAZIONE
letterale del testo: poich questo significato
LIDEOLOGIA NEL
Nel discorso i segni mescolano sia gli aspetti denotativi che
DISCORSO
connotativi.
I segni sembrano acquisire il loro pieno valore ideologico,
ovvero sembrano aprirsi allarticolazione con discorsi e significati
pi ampi,
al livello dei significati associativi (cio al livello connotativo),
perch qui i significati apparentemente non sono fissati dalla
percezione naturale (cio non sono completamente naturalizzati)
e la fluidit di significati e di associazioni pu essere sfruttata e
trasformata pi pienamente.
A questo livello, possiamo vedere pi chiaramente lintervento
attivo delle ideologie nel discorso e su di esso (Hall, Tele-visioni
pag. 75-76)
LIDEOLOGIA
NEI MEDIA
Qualunque societ (struttura
produttiva) tende
LA COMUNICAZIONE
SISTEMATICAMENTE
DISTORTA
Dal momento che non esiste alcuna
corrispondenza necessaria fra la codifica e la
decodifica, la prima pu cercare di indirizzare,
ma non pu prescrivere o garantire la seconda,
che ha le sue proprie condizioni di esistenza
Lipotesi Encoding/Decoding formulata a
partire dal fatto che non esistendo una
corrispondenza necessaria occorre costruire
una teoria della comunicazione
sistematicamente distorta
CODICE PROFESSIONALE E
CODICE DOMINANTE
la produzione dei media di massa ricopre [] la funzione di provvedere
al mantenimento dellordine sociale egemonico, legittimando le
definizioni sociali esistenti [] attraverso un processo di codifica che
investe i prodotti massmediatici di una lettura preferita.
Il professionista dei media, dunque, codifica un messaggio che gi
stato dotato di senso in modo egemonico.
il codice professionale relativamente indipendente dal codice
dominante, perch applica modifiche e criteri propri, soprattutto di
natura tecnico-pratica. Il codice professionale, comunque, opera dentro
l egemonia del codice dominante. (Hall, Tele-visioni, pag.81)
La lettura preferita
Si attua una lettura preferita quando il
telespettatore prende il significato connotato
da, diciamo, un telegiornale o una rubrica di
attualit direttamente e nella sua interezza e
decodifica il messaggio nei termini del codice
attraverso il quale stato codificato (Hall
1980)
Il telespettatore opera allinterno del codice
dominante/egemonico mediato
professionalmente.
LE DEFINIZIONI
DOMINANTI
Le definizioni dominanti collegano implicitamente o
esplicitamente gli eventi con le grandi generalizzazioni
Propongono vedute ampie.
la definizione di un punto di vista egemonico
A) che definisca, entro i propri termini, lorizzonte mentale o
luniverso dei significati possibili, di un intero settore di relazioni
in una societ o cultura e
B) che abbia il crisma della legittimit, che sembri in sintonia
con ci che naturale, inevitabile e scontato sullordine
sociale. (Hall, Tele-visioni, pag.83)
Modello Encoding/Decoding
La posizione negoziata
La posizione di opposizione
Nella posizione di opposizione il telespettatore
comprende la lettura preferita costruita e
proposta, ma ridefinisce il messaggio allinterno di
una qualche cornice di riferimento alternativa
Nel caso precedente avevamo fenomeni di
distorsione della comunicazione, mentre qui non
si crea distorsione, ma si attiva la volont di porre
in rilievo le contraddizioni che una lettura contro le
regole del codice egemonico comporta. (Hall
1980)
LA DECODIFICA
IlDIFFERENZIALE
processo di decoding avviene in maniera
differenziata:
il conflitto culturale riguarda gruppi che si
identificano in, e attraverso, particolari pratiche
sociali e gruppi dominanti che tendono ad un loro
inglobamento.
Il conflitto viene letto non pi tra classe egemone
e classi subalterne
ma come conflitto centrato su variabili come il
gender, let, la razza, le preferenze sessuali.