Sei sulla pagina 1di 5

LEZIONE 5 21 NOV 2022

ETNOCENTRISMO: Punto di vista prevalentemente antropologico, la tendenza a


giudicare la cultura di altri gruppi o la storia di altre popolazioni a partire dalla
propria cultura

RELATIVISMO: idea che la cultura possa essere considerata in modo più relativo,
ognuna può presentare elementi diversi e non si possono giudicare per forza
corretti o sbagliati, è importante studiare culture diverse senza preconcetti o
pregiudizi=> essere più flessibili nel comprendere le altre, è un comportamento
riflessivo che non giudica gli elementi altrui perchè hanno un fondamento.
Si sviluppa nei primi del 900, derivante sopratutto dall'ambitoFilosofico

PLURALISMO CULTURALE: Le società odierne sono più pluraliste e differenziate,


grazie anche alla moltiplicazione delle Istituzioni  (sistema educativo,
specializzazione del lavoro)
Si sono strutturate società sempre più complesse, con una diversità di classi sociali,
di identità delle diverse persone e delle generazioni.
Anche nelle società del passato c'erano diversità sociale (ad esempio tra padrone e
servo della gleba) mentre in quelle moderne si è manifestato in maniera più invasiva
Il pluralismo al giorno d'oggi impone la coesistenza di una pluralità di sistemi
simbolici, norme, valori e credenze quindi li individui la accettano e ne vengono
coinvolti, contribuendo a riprodurre il contesto.
Per studiarla, va analizzata in vari tipi di diversità ad esempio:
Diversità di classi sociali
Diversità di Pene
Diversità dei prodotti culturali ( cultura alta, bassa e di massa)
Diversità di generazioni
Diversità culturale (culture e sub culture)
Cultura e SUB cultura=> all'interno di una cultura, ci si può trovare altre sub-culture
che si differenziano.

CULTURA:
Alta: della classe sociale più elevata, alta
Bassa: o popolare, dello stato sociale più basso
Di Massa: lo stato medio, la maggior parte della popolazione. E' la cultura
popolare che è prodotta dalle tecniche industriali di produzione di massa e che
è venduta al fine di ottenere un profitto al pubblico di massa dei consumatori
All'industria culturale, basata sui mezzi di comunicazione di massa, viene attribuito
un ruolo di manipolazione e di OMOLOGAZIONE CULTURALE

Le SUB-CULTURE nascono negli USA con lo studio della diffusione dei "ghetti", dopo
il passaggio da campagna a città e la diffusione della Malaria. I soggetti che fanno
parte della sub cultura vengono definiti "Diversi" rispetto alla maggior parte delle
altre persone e della cultura principale del luogo.  Descrive la cultura di un gruppo
come subordinata rispetto alla cultura nella sua interezza della società più ampia
come una sorta di "nicchia", un ambito delimitato.
E' una dimensione/settore, circoscritto e limitato che fa parte della cultura, non
totalmente separata ma presenta lo stesso alcune differenze rispetto alla cultura
principale. Si acquisisce per interterazione, confrontandosi con altri soggetti che
l'hanno già acquisita e ne fanno parte=> individuo entra in interazione con parti di
questa società e che desiderano farne parte.
Nei sotto gruppi della società, si formano anche simboli/stili di vita caratteristici
che derivano però dalla cultura dominante essendo basata su differenze di classe,
etnia, età, o geografiche.

SCUOLA DI BIRMINGHAN => Studia le culture giovani in generale, circa nel 1960=>
Si sviluppa la CULTURA DI MASSA e i giovani iniziano ad essere visti come un
MERCATO ECONOMICO

Cultura e classi sociali


Valori e credenze non variano casualmente ma seguono Linee di divisioni sociali.
Le società complesse sono caratterizzate da una stratificazione sociale molto
articolata e diversificata ossia da una struttura sistematica di disuguaglianze
economiche e sociali sempew esistite, che assumono nella società industriale
moderna caratteristiche peculiari che vengono riassunte con il nome di CLASSI
(esempio: Sistema dei Ceti negli stati feudali).
Marx e Weber massimi esponenti.

OBBIETTIVO:Comprendere e spiegare il comportamento sociale in funzione


della cultura.

Classi sociali ed economia


Gli studi del sociologo francese Pierre Bourdieu, hanno fortemente innovato
l'analisi Marxiana delle classi, andando oltre una definizone esclusivamente
economica . Egli non definisce le classi in termini di differenti relazioni con i mezzi di
produzione, ma in termini più generali e multidimensionali identificando 3 diverse
forme di capitale:
Capitale economico: denota il livello di risorse materiali (reddito, proprietà)
Capitale Sociale: costituito dalle reti di relazioni sociali in cui sono inseriti gli
individui
Capitale culturale: dato sia dal grado d'istruzione e conoscenze personali
acquisito nell'istituzione scolastica, sia dalle conoscenze accumulate attraverso
la socializzazione familiare.
Bourdieu sostiene che per collocare le persone nella distribuzione di classe bisogna
tenere conto del modo in cuisi combinano i diversi tipi di capitale ossia nelle
dimensioni complessive del capitale.

Cultura e generazioni
Il termine Generazione è usato da noi per dare senso alle differenze che spesso solo
intuiamo essere importanti, tra diversi gruppi di età.
Il trattamento più efficace si deve a Karl Mannheimche si discosta dalla tradizione
Marxista (concentrata sull'analisi di classe) per prendere in esame il ruolo dei gruppi
d'età, ossia le generazioni come fattori sociali che favoriscono la formazione di
particolari stili di pensiero. Egli dichiara che:
Le unità di tempo come anni,mesi, sono sostituite dalla Generazione come
unità temporale storicamente costruita, in breve far parte della stessa
generazione significa che si vive la contemporaneità in un senso non
cronologico ma perchè si fanno le stesse esperienze significative e si vivono le
stesse influenze dominanti.
Fa la distinzione fra Collocazione e Gruppo concreto. La collocazione indica
una condizione di fatto comune ad alcuni individui che (come la comune
collocazione di classe) limita le loro esperienze possibili restringendo la gamma
di interpretazione della realtà poichè questa predispone verso particolari modi
di pensare sentire e comportarsi, escludendone altri alternativi. In una
COLLOCAZIONE ci si trova senza esserne necessariamente a conoscenza. Il
GRUPPO CONCRETO è il gruppo che effettivamente si forma e che sarà
formato da comunità e associazioni, da individui che hanno coscienti relazioni
fra loro
Distingue Legame di generazione e Unità di generazione. Il LEGAME DI
GENERAZIONE indica la possibilità che le persone di una stessa generazione
prendano parte attivamente ai destini e ai problemi comuni del periodo storico
in cui si trovano. All'interno dello stesso legame generazionale vi sono le
UNITA' GENERAZIONALI ossia gruppi che elaborano diversamente le stesse
esperienze e risolvono diversamente gli stessi problemi, in funzione delle loro
peculiari esperienze formative.

L'aspetto più importante dell' analisi di Mannheim consiste nell' aver sottolineato la
differenza che esiste tra generazione come categoria storico-sociale ed età come
caratterisitica legata alla nostra natura biologica (ascritta).
Una generazione sociale è quindi composta da persone che hanno più o meno la
stessa età e che hanno condiviso alcune esperienze politicamente rilevanti.

Cultura e identità culturale


Le diverse appartenenze diffuse nel mondo modern, legate alla classe sociale, l'età,
al genere, parlano molto spesso di un linguaggio identitario. Nonostante le diverse
identità si esprimano generalmente in termini culturali, ad esempio adottando valori,
simboli, segni distintivi particolari, non sempre le diversità collettive assumono il
carattere di identità collettive. Quando ciò avviene, quando cioè interi gruppi sociali
e soggetti collettivi fondano il proprio riconoscimento e quello altrui sulla base delle
proprie specificità di tipo culturale (linguaggio, tradizioni, origini comuni) si parla di
Identità culturale.
L'espressione è dunque utilizzata per rendere conto delle diversità che nascono non
dal genere e nemmeno da altri aspetti scritti (es. età) ma dal sentimento di un'
origine comune, ossia dall' origine in una comunità intergenerazionale, che occupa
un determinato territorio e condivide una lingua e una storia distinte.

Cultura, genere e corpo


Da sempre i comportamenti, morfologia e persino fisiologia dei corpi, sono l'esito di
un insieme di processi attraverso i quali ciascuna società agisce sui corpi,
costruendoli. Questi processi contengono rappresentazioni sociali del corpo quasi
sempre implicite, condivise nei tratti fondamentali dai membri di una società, parte
delle quali diffuse da attori sociali specializzati, che esercitano una funzione
normalizzatrice ovvero trasformandoli negli unici modelli possibili e dotati di senso
per gli attori (ad esempio: cosmetici, chirurgia estetica, tatuaggi..)
Gli esseri umani sono spinti per la loro natura biologica, a trovare soddisfazione
sessuale e a cercare cibo pertanto, l'individuo socializzato con successo (ovvero che
ha teorizzato valori,norme, simboli della cultura di appartenenza), non è in grado di
agire sessualmente con l'oggetto "sbagliato" e si sente male di fronte al cibo
"sbagliato".
Secondo gli autori, quindi,la realtà sociale determina in misura considerevole il
funzionamento del corpo e i suoi significati.
Controllo culturale del corpo: una prospettiva di genere
Non tutti i corpi sono controllati allo stesso modo: i corpi maschili e quelli femminili
nelle diverse epoche storiche hanno avuto disciplinamenti diversi, strettamente
legati ai significati culturali attribuiti all'essere uomo o all'essere donna =>
prospettiva di genere sul corpo
L'appartenenza di genere non è qualcosa di naturale ma una costruzione che
assegna alla diversità biologica un significato sociale e culturale. Il sesso di una
persona è un attributo di carattere anatomic, mentre i ruoli che uomini e donne
ricoprono nella società, il loro modo di autopercepirsi e di mettersi in relazione con
gli altri sono frutto di una cotruzione sociale e vengono appresi durante il proscesso
di socializzazione.
I canoni estetici e le pressioni su come dev'essere il corpo sono un altro esempio di
azione normalizzante.
Gli standard di bellezza corporea, dipendono strettamente dalla struttura economica
della società.
Ad esempio: il corpo florido è particolarmente affascinante in quelle epoche e
società in cui il cibo è scarso in quanto ritenuto simbolo di salute e prosperità; la
pelle bianca come simbolo di nobiltà mentre la magrezza è ricercata nella società
consumista come segno di disciplina interiore laddove vige l'abbondanza di cibo.

Quindi ogni società non solo esprime precisi canoni di bellezza, ma agisce in modo
da farli diventare attraverso il processo di socializzazione, modelli interiorizzati
dall'individuo, la bellezza è un BISOGNO INDOTTO. E' come si appare che viene
chiamato ad esprimere ciò che si è nello spazio pubblico, proprio per questo il corpo
diventa il materiale su cui il soggetto può e deve intervenire per costruire sè stesso
per ottenere gratificazione e un senso pieno d'identità, essendo questo il biglietto
da visita con cui ci si presenta (es. Tattoo).

Potrebbero piacerti anche