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Università UniCamillus di Roma

MUUMO122 – Discipline storico-letterarie


Anno accademico 2022-2023
Modulo 1: Geografia Umana
Corsista: Manzolli Martina

Cultura e identità: fili intrecciati dello stesso tessuto

Il mio intento in questo scritto è quello di elaborare un’analisi che ponga l’attenzione sulla
correlazione presente tra i concetti di cultura e identità e, soprattutto, di mettere in risalto
come la prima sia inevitabilmente un valore aggiunto per la seconda.
La prima unità didattica del modulo di Geografia Umana si concentra sulle radici e sul
significato della cultura: dal punto di vista etimologico, il termine proviene dal latino
«cultura», derivato del verbo «colĕre», il quale significa «coltivare» ed è stato poi esteso a
tutte le attività umane che richiedono una particolare cura e un certo impegno. Partendo dalle
coltivazioni delle piante, passando per il culto degli dèi e giungendo all’attenzione rivolta
all’educazione degli esseri umani, è proprio da quest’ultima accezione che il significato del
termine cultura è stato ampliato e ha acquisito il valore che possiede ancora oggi. Infatti, il
concetto di cultura indica un complesso di conoscenze, costituite da tradizioni, usi e costumi,
che ogni comunità considera fondamentali e degni di essere conservati, custoditi e tramandati
di generazione in generazione. Non solo, la cultura è rappresentata anche dalle istituzioni
sociali, politiche ed economiche, dalle tendenze artistiche e scientifiche, dalle manifestazioni
spirituali e religiose, dalle attività sociali ed educative che determinano e rappresentano un
gruppo di individui, in un preciso momento storico e situato in uno specifico territorio. In
parole semplici, si potrebbe considerare il concetto di cultura come la rappresentazione
identitaria di un gruppo di soggetti. Infatti, la cultura influenza direttamente la vita delle
persone, aiuta a definire la loro identità e costituisce la prima fonte di informazioni utili alla
comprensione del mondo.
Considerando quest’ultima affermazione, può tornare utile soffermarsi ora sulla
definizione di identità: al contrario della cultura, è un concetto prettamente definito dalla
psicologia, ancora più complesso e variegato di sfumature e si riferisce alla percezione che un
soggetto possiede di sé stesso sia dal punto di vista individuale, che in rapporto ad altri
individui. L’immagine che una persona possiede di sé può essere di diverso tipo a seconda
del contesto in cui si trova e può avere differenti dimensioni: si parla di identità personale, di
identità sociale, di identità culturale, di identità genere, di identità sessuale, di identità
professionale. Tra tutte queste facce della stessa medaglia, l’identità culturale è quella chiave
per poter definire quanto il rapporto tra identità e cultura sia profondo e radicato.
Per «identità culturale», infatti, si intende quel tipo di identità che si avvale della
definizione di cultura, intensa come una serie di conoscenze, caratteristiche e peculiarità
tipiche di un individuo. Si tratta principalmente di valori e principi morali, della lingua
conosciuta e utilizzata, delle tradizioni, gli usi e i costumi, delle abitudini, della storia, del
senso di appartenenza a un determinato gruppo con i quali un individuo condivide tali aspetti.
Così come la cultura, anche l’identità si modifica nel tempo ed è strettamente collegata agli
avvenimenti storici, sociali, politici e economici. Inoltre, può evolversi in risposta soprattutto
a determinate esperienze personali o collettive, legate al cambiamento, all’esposizione ad
altre culture e popolazioni, agli scambi con l’altro. Esse sono, dunque, due fili che si
intrecciano inevitabilmente nel corso della vita di una persona.
Come può, però, la cultura che, per definizione, rappresenta un insieme di elementi
condivisi da una comunità più o meno eterogenea costituire un valore aggiunto per l’identità
di una singola persona? A primo impatto, infatti, potrebbe sembrare che la cultura rischi di
“appiattire” l’identità del singolo, impegnandolo in una serie di tradizioni, usi e costumi che
la collettività ha stabilito fosse giusto conservare e tramandare, rischiando, dunque, di non far
emergere le singolarità e i dettagli distintivi di un individuo. A seguito di un’analisi più
attenta, però, è immediato riconoscere come, al contrario, la cultura svolga un ruolo cruciale
nel preservare e arricchire la diversità del singolo.
Innanzitutto, la cultura fornisce un contesto e un senso di appartenenza: i singoli
possono identificarsi con altri individui, sentirsi parte di una comunità e sperimentare la
condizione di inclusione all’interno di un gruppo specifico e ben riconoscibile e tale
caratteristica può costituire una fonte di sostegno per il soggetto, rafforzando la sua identità
individuale e permettendogli di esprimersi liberamente senza il rischio di sentirsi deriso,
accantonato o incompreso. Proprio per questo motivo, gli individui possono manifestare la
propria libertà attraverso molteplici espressioni senza incappare nel timore di essere giudicati
e, anzi, esprimendosi nel contesto con gli strumenti, il linguaggio e il tipo di comunicazione
appresi dalla cultura di appartenenza essi possono trovare le condizioni necessarie per
sperimentare modalità diverse di esternare la propria individualità.
Altra dimostrazione di quanto la cultura costituisca un elemento di ricchezza per
l’identità riguarda il fatto che la prima non è una struttura statica, si evolve nel tempo e, come
è stato già accennato poco prima, essa si riflette nella seconda, portando innovazione e nuove
influenze che permettono la diversificazione delle identità all’interno della cultura di
partenza. Tale possibilità offre un ampio spettro di possibilità per le persone di sviluppare la
propria identità in un contesto culturale diversificato. Infatti, la cultura stessa è promotrice di
diversità: per quanto possano essere stabili o isolate, le società e le loro culture sono
comunque inserite in una condizione visceralmente legata al cambiamento – soprattutto
considerando l’avvento della globalizzazione come fenomeno che comprende processi che
interessano l’intero globo. Gli scambi culturali permettono l’incontro con l’altro e questo tipo
di interazione offre diverse opportunità di apprendimento e di crescita personale, consentendo
agli individui di abbracciare elementi provenienti da diverse culture e di integrarli nella
propria identità. Valori, credenze, idee e opinioni, tradizioni, usi e costumi, quindi, non sono
immutabili e non rappresentano l’unica espressione identitaria di un individuo.
Oltre a ciò, la consapevolezza culturale può aiutare le persone a comprendere
maggiormente se stesse e gli altri individui con cui interagiscono nei diversi ambiti, sia
interni che esterni all’ambiente culturale. Apprendere diverse culture e imparare da esse
consente di riconoscere le proprie influenze culturali e sviluppare una mente aperta al
cambiamento, non rifiutando gli aspetti che differenziano un individuo da un altro, ma, al
contrario, imparando a identificare che gli elementi di divergenza non sono un limite, quanto
più un punto di partenza, contribuendo a conferire una maggiore consapevolezza delle
diverse dimensioni dell’identità. La cultura, per di più, favorisce la flessibilità identitaria,
consentendo alle persone, attraverso l’interazione e gli scambi culturali, di esplorare,
sperimentare diverse versioni di sé, reinventandosi ed escogitando nuove dinamiche in cui
mettersi in gioco in una nuova veste.
Questa serie di aspetti conferma come la cultura possa essere un fattore positivo per la
diversità e la ricchezza dell’identità individuale, screditando l’idea che possa, invece, livellare
tutti gli individui di uno stesso gruppo culturale ed eliminare le peculiarità di ognuno, a
discapito di un rigore e una similarità che rischia di divenire pericolosa dal punto di vista
dell’interazione sociale degli individui. Così facendo, ovvero fornendo un contesto sociale,
collettivo e sicuro in cui i singoli possono sviluppare, esprimere e accrescere l’identità in
modalità diverse, la cultura contribuisce alla piena realizzazione della varietà e della
complessità dell’identità umana.
Bibliografia

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l’altro» nella prospettiva dell’intercultura, in EDUCA, n. 2, 2016.
Geertz C., Mondo globale, mondi locali, Bologna, il Mulino, 1995.
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M. Marchi, La “svolta culturale” in geografia: aspetti della riflessione geografica
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Sitografia

https://www.treccani.it/enciclopedia/cultura.
https://www.treccani.it/vocabolario/identita/.
http://www.interculturatorino.it/glossary/identita-identita-culturale/.
https://www.nuovicittadini-prefto.it/sui/item/259-prospettiva-soggettiva-identita-culturale-
relazione-tra-soggetto-e-cultura.
https://tuttopsicologia.com/identita-culturale-concetto-caratteristiche-e-importanza/
#L8217identita_culturale_come_questione_collettiva.
https://www.reteitalianaculturapopolare.org/fr/archivio-partecipato/item/1314-per-una-
didattica-della-cultura-locale.html.

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