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Definizione spalla instabile: è un fenomeno in cui la spalla può essere più soggetta a lussazione o sub lussazioni a
causa in una mancata capacità di mantenere centratura testa omero in glena, dovuto a:
BEYTON SCORE: scala 0-9 che indica quali articolazioni sono ipermobili = può essere efficace per vedere se c’è lassità
Instabilità: eccessiva traslazione di un capo articolare sull’altro (non per forza è patologico), diventa instabile se il pz
presenta sintomi (limitazione funzionale, dolore e soprattutto discomfort/sensazione apprensione (!! Più limitante
nelle ADL e sostenuta da meccanismi fisiologici che sono sintomo di non successo terapeutico o cattiva riabilitazione)).
La spalla è comunque una articolazione molto particolare: c’è capo articolare molto ampia ruota su una glena molto
ridotta, c’è grande sproporzione tra i due capi – la glena non riesce a contenere esclusivamente e completamente la
testa, solo 1/5 della testa dell’omero = per forza articolazione non è stabile.
Per questo la dimensione della glena, il raggio longitudinale/trasversale e sua concavità sono elementi che sono
fondamentali per la stabilità e che possono avere una variabilità interindividuale (= esempio anche traumi che
riducono superficie glena (soprattutto antero inferiore) è predittivo di instabilità)
Instabilità più frequente: ANTERO INFERIORMENTE:
Quali sono gli anatomici che contribuiscono alla stabilità della spalla?
Contributo alla stabilità anteriore: (legamento coraco omerale se si infiamma da capsulite adesiva (si retrae), ma non
contribuisce troppo stabilità). Fondamentali i legamenti gleno-omerali medio/inferiore/superiore:
ANTERIORE: Spesso BANKART la lesione (distacco antero-inferiore cercine e che crea soprattutto apprensione e non
dolore) – patomeccanismo: in estensione posteriore – glena scivola
POSTERIORE: se patomeccanismo in flessione e abduzione anteriore (IR più forti creano lussazione)
Congenita (AMBRI): assenza di traumi o bassa energia – spesso bilaterale, pz giovani, dolore >> apprensione
Acquisita da microtraumi in attività (AIOS): strutture progressivamente allungate (es tennista, lanciatore
giavellotto) con stress continuo - >> dolore porta a trattamento chirurgico
Indagini strumentali: RX (proiezioni specifiche, piccole fratture?), RM (!! Meglio con mezzo di contrasto, per vedere
lesioni associate a livello mm-tendinee), TC (meno spesso, entità frammento eventuale lesioni ossee).
Test Clinici:
Test del cassetto: supino, si afferra omero stabilizzando scapola con mano e s
Sulcus sign: pz sed/piedi – trazioene avambraccio e si crea plica (poco specifico)
Valutazione rispetto arto claterale
Fondamentale Anamnesi:
Meccanismo traumatico: posizione braccio, intensità forza, recidiva o episodio, quanto tempo spalla rimasta
lussata, disponibilità esami fatti, mezzi utilizzati per ridurre lussazione
Valutazione possibili lesioni vascolo-nervose, segni di insufficienza/lesione della cuffia
Eziologia
Direzione
Severità: durata esordio sintomi e sintomi al giorno 0
Frequenza
Solo il 10% dei pz con lussazione ricorrente non ha lesione ossea glenoidea. (esempio: pz 40 anni non candidato a
chirurgia per attività funzionale, mi dice che ha lussazioni ricorrenti, io posso trattarlo ma attenzione educare e dire di
sentire uno specialista per quantificare il grado della lesione della glena).
Il 30% dei pz con età > 40 anni con lussazione anteriore ha anche lesioni della cuffia (se ho pz che dopo 1 mese di ft
no apprensione ma molta fatica con minimo carico e AROM-PROM devo farmi due domande e tenere conto di questi
fattori).
Fattori di rischio:
NB: se eventi di lussazione > 2 allora, il tempo che passa tra gli eventi è direttamente proporzionale al rischio di ri-
lussazione (se passano 10 anni più basso il rischio rispetto a se passano 6 mesi)
Cos’è migliore? Conservativo o chirurgia? Nel 2013 sono sovrapponibili, oggi non altra letteratura
REFERRAL: GIOVANE + MASCHIO + ALTA RICHIESTA FUNZIONALE (CON CHIRURGIA SI RIDUCE RE-INJURIES E
RECUPERO MIGLIORE DELLA QDV IMMEDIATA – MA PIU’ IMMOBILIZZAZIONE)
NB: In 10 anni 75% risultati buoni o eccellenti con chirurgia
Nella fase riabilitativa è importante ricordare che la cuffia non si attiva solo in IR/ER ma in tutte le direzioni perché da
stabilità, quindi creo variabilità nella proposta terapeutica. GUARDO IN LETTERATURA QUALI SONO GLI ESERCIZI PIU’ O
MENO CARICANTI PER LA PROGRESSIONE.
CONSERVATIVO O CHIRURGIA
Lesioni post lussazione:
Bankart ossea: lesione del comparto anteriore (glena) che fornisce stabilità
Durante il patomeccanismo di lussazione anteriore, la testa dell’omero urta la glena che si rompe a livello del cercine
glenoideo antero inferiore (a seconda dell’estensione la stabilità è più o meno compromessa, spesso anche solo 15% il
fenomeno di difetto osseo è sufficiente a giustificare chirurgia)
Hill Sachs: frattura da impatto del margine postero superiore testa omero
Questo avviene quando durante la lussazione l’omero fuoriesce dalla glena e nella
fuorisucita si rompe si frattura a livello della parte inferiore della glena (Bankart) –
può essere anche che questo meccanismo avvenga quando la testa viene reinserita
nella glena orientata male (da ortopedici in PS o da atleti o da pz normali abituati)
Scelta chirurgia:
Nella maggior parte dei casi i pz con prima lussazione anteriore sono candidati a trattamento conservativo, gli
elementi per andare verso chirurgia è:
Nella clinica si vede tante persone con 3/4 + lussazioni ma non hanno fatto trattamento chirurgico, per questo
fondamentale il confronto con il clinico ortopedico.
Pz con prima lussazione e no/piccola lesione glena = RIPARAZIONE ARTROSCOPICA BANKART (più facile, più veloce)
Pz con lussazioni ricorrenti = BRISTOW-LATARJET (procedura più complessa, tempo riab, feeling spalla)
*Bristol-Latarjet: formazione di una nuova anatomia. Viene staccato il processo
coracoideo (dove si inserisce tendine bicipite) e spostato nel margine anteriore della
glena. Questo aumenta la superficie della glena e il tendine del bicipite fa da amaca
rendendo più difficile una nuova lussazione. Poi capsula e legamenti sono ricuciti. Viene
aperto (= maggiore stress) il sottoscapolare.
Però aumentato tempo di riabilitazione e difficile per il chirurgo.
https://www.chirurgiaortopedicamantova.it/patologie/dettaglio/protocollo-riabilitativo-dopo-intervento-di-stabil/
Protocolli riabilitativi
Molto variabile, no protocollo specifico come riparazione cuffia. Secondo la letteratura:
Non ci sono posologie oggettive – devo fare io in base a quello che vedo (dolore, forza ecc). BERNA PER FARE
ATTIVITA’ SPORTIVA (esempio non per forza full rom)
Instabilità multidirezionale
Pz senza traumi, che hanno senso di apprensione e sensazione di instabilità della spalla, elevato compenso dai mm
peri scapolari – con lassità congenita, appiattimento della glena ecc.
Braccio a riposo: ok
Braccio in elevazione: < pressione intra articolare, glena + piccole e piatta, traslazione postero inferiore
omero – meccanocettori non orientati sempre correttamente in risposta a stress e movimento.
Prime 12 w esercizi underhead con lavoro cuffia è meglio che solo rinforzo multipiano
Derby shoulder program: 3 programmi di movimento
BJSM: abbandonare esercizi con bassi carichi perché anche alti carichi aumentano i punteggi funzionali – SE
PZ NO DOLORE E APPRENSIONE OK VADO DI ALTO CARICO (per portare i meccanocettori nella direzione di
attivazione più corretta e stimolare il tessuto).
Apprensione è legato a cambiamenti corticali a livello del SNC (paura del movimento, evitamento, chinesifobia), le
zone attivate sono l’ippocampo, talamo e amigdala (responsabile memoria e dolore). IMPORTANTE FAR
RISPERIMENTALE IL FENOMENO TRAUMATICO IN CONDIIZONE DI SICUREZZA.
MANCANO SLIDE