Soffietti
MOTILITAʼ VOLONTARIA
Capacità di compiere un movimento volontario.
MOTILITAʼ RIFLESSA
Non richiede la volontà. Consiste in una risposta stereotipata, sempre la stessa, ad una
determinata stimolazione periferica.
Stimolazione periferica dei fusi neuromuscolari ---> scarica nervosa sensitiva ascendente
---> entra nel corno posteriore (sensitivo) ---> corno anteriore ---> risposta motoria.
Es.: stiramento tendine quadricipite ---> fusi inviano segnale a livello LL ---> corno
posteriore ---> corno anteriore ---> contrazione quadricipite.
ESAME NEUROLOGICO
Rigonfiamento LL
• L2-3-4 quadricipite
• L5-S1 tibiale anteriore (SPE), tibiale post (SPI)
Rigonfiamento CC
• C5-6 bicipite, no deltoide
• C6-7 riflesso tricipitale
• C8-T1 riflex radio flessore, riflex cubito-pronatore
Rigonfiamento LL
• L2-3-4 quadricipite: riflex sottorotuleo, soprarotuleo (debole), mesoruleo (solo in
patologia)
• L5-S1 riflesso achilleo
• S1-S2 riflesso plantare.
MOTILITA INVOLONTARIA
Movimenti compiuti non su base volontaria.
-) M.I. associati: scattano in accompagnamento ad un movimento volontario preciso;
esempio pendolamento AASS durante la deambulazione
RIFLESSI PATOLOGICI
I riflex patologici sono espressione di una lesione del fascio piramidale, di tipo
compressivo, anche da tumore, ma nella SLA sono di tipo degenerativo.
Riflex esterocettivi: superficiali, vengono attivati grazie alla stimolazione dei cosiddetti
esterocettori, ovvero quei recettori che sono sensibili a stimoli che provengono da ambienti
esterni, o mucose interne (r. faringeo), o riflesso addominale.
Nel Parkinson: rigidità data da cocontrazione ag/antag con meccanismo a ruota dentata
(mob passiva a scatti).
Trofismo mm: capacità contrattile del mm data dal motoneurone periferico quindi in lesioni
di questo tipo si ha una riduzione del volume mm (atrofia).
In fase iniziale ci sono fascicolazioni precise sui mm interessati (superficiali) che sono
sintomo di denervazione e di impulso che non arriva +.
Con EMG si analizza lʼattività elettrica. In mm sano non cʼè attività a riposo. In patologia ci
sono fascicolazioni in già a inserimento ago.
Iniziativa motoria: a carico della corteccia motoria, esiste una latenza = tempo tra
momento in cui si pensa di compiere un movimento e il momento in cui lo si esegue).
Nel soggetto sano non si vede. Nel patologico, ex parkinson, è evidente (acinesia).
Eʼ anche presente rallentamento (bradicinesia).
SISTEMA CEREBELLARE
Riceve afferenze dalla periferia, info su tono mm, su contrazione ag/antag, e info da
orecchio interno su posizione della testa regolando attività mm del collo.
Test di Romberg: la normalità implica mantenere la posizione “dellʼattenti” per 2-3ʼ prima
ad occhi aperti poi a chiusi.
Se tendesse a barcollare fortemente o cadere nei primi 30 secondi, il test si intende
positivo per presenza di deficit di informazione sensitiva propriocettiva e labirintica, mentre
è negativo in caso di problema cerebellare.
DEAMBULAZIONE
Nelle patologie delle vie afferenti, come lesione delle vie vestibolo cerebellari (atassia
vestibolare), il disturbo può essere monolat alla lesione.
Lesioni alle afferenze propriocettive: atassia propriocettiva, caduta a terra del pz.
Ci sono atassie genetiche, in cui le cellule cerebellari subiscono modificazioni nello
sviluppo compromettendo la funzione; esordio giovanile.
EMISFERI CEREBELLARI
Essendo lʼemisfero deputato al coordinamento degli AASS, si utilizzano questi segni come
dato clinico.
Test dito-naso: occhi aperti poi chiusi. Il dito deve appoggiare, non urtare, anche a
velocità aumentata.
Alterazione + grave è il mancato bersaglio: dismetria.
Se sbatte contro: ipermetria.
Può esserci tremore per mancanza di coordinazione ag/antag.
APRASSIA
Prassia = gesto: atto motorio finalizzato allʼutilizzo di un oggetto (gestualità transitiva), le
cui aree del cervello sono quelle parietali (degenerazione come alzheimer --> problemi di
utilizzo oggetti) o simbolico (segno della croce, corna...).
Quindi si avrà:
• aprassia transitiva: perdita della gestualità complessa
• aprassia ideomotoria: perdita gesti simbolici.
• aprassia specializzata: esempio incapacità nel vestirsi.
Aprassia della marcia: non vi sono deficit di funzione, ma il soggetto non ha capacità di
fare un gesto sotto comando.
EPILESSIA
Caratterizzata da crisi epilettiche.
Si può avere crisi epilettiche senza essere epilettici.
Quindi se epilessia ---> cronicità di crisi. Soglia minima: due crisi acute separate da
almeno 24h.
Crisi epilettica: scarica abnorme di un gruppo di neuroni, acuta, breve durata, da pochi
secondi a qualche minuto, mai oltre il quarto dʼora.
Caratteristiche frequenti: perdita di coscienza, scosse motorie cloniche.
Se cʼè perdita di coscienza ---> rilassamento mm ---> incontinenza sfinterica.
Il paziente, passata la crisi non si ricorda.
Pseudocrisi: crisi isterica e sincope.
• Crisi isterica: di tipo psicologico; paziente cade a terra ma non perde coscienza= non si
morsica la lingua, no incontinenza, si ricorda.
• Sincope: perdita di coscienza da caduta improvvisa del flusso ematico del circolo
posteriore. Rari il morso e lʼincontinenza. Accertamenti con ecodoppler.
PATOLOGIE NEUROMUSCOLARI
SLA
Sclerosi laterale amiotrofica. Malattia del motoneurone periferico più centrale.
Più forme ma stesso quadro clinico.
Tipica dellʼetà adulta, maggiore sesso M.
Quando viene interessato i motoneurone bulbare ---> impossibilità di deglutire e morte per
insufficienza respiratoria.
Sindrome di Guillain-Barrè
Eʼ una radicolo-polinevrite acuta che si manifesta con paralisi progressiva agli arti con
andamento disto-prossimale (di solito prima le gambe e poi le braccia).
Può causare complicanze potenzialmente letali, in particolare se vi è interessamento dei
muscoli respiratori o un coinvolgimento del sistema nervoso autonomo.
La malattia è solitamente innescata da un'infezione. Nelle forme iperacute si arriva a una
paralisi totale in 24 ore.
La diagnosi viene solitamente fatta per mezzo di un esame clinico e con studi
elettromiografici e con l'analisi del liquido cefalorachidiano.
Con un trattamento tempestivo con immunoglobuline o plasmaferesi il recupero è
completo.
Riabilitazione fondamentale.
Miopatie congenite
Prevalentemente metaboliche. Sviluppo anormale dei mm per carenza di enzimi causa
genetica.
Sono malattie infantili, bambini ipotonici.
Malattia autoimmune di causa non chiara, dalla biopsia si rileva che è infiammatoria.
Prevalenza adulto 40-50.
Forti dolori muscolari, mm gonfi edematosi e il dolore non dipende dalla contrazione ma si
hanno a riposo, criterio diagnostico importante.
Altri casi dolore meno forte ma che aumenta alla palpazione.
Diagnosi con EMG: se la malattia è solo muscolare non cʼè sofferenza nervosa.
Terapia cortisonica ad alto dosaggio.
Miastenia grave
Interessa la trasmissione sinaptica. Sintomo principale è la fatica, la facile esauribilità
muscolare, soprattutto al mattino.
Può colpire solo alcuni distretti muscolari, anche i mm oculomotori, o quelli faciali,
raramente i respiratori.
Raramente è progressiva, soprattutto fluttuante.
Diagnosi con EMG + test di affaticamento.
MALATTIE CEREBROVASCOLARI
Ictus
Terza causa di morte e prima causa di invalidità.
Persone in età +65 aa.
Ne consegue disabilità.
Consiste in un deficit focale (comparsa di deficit motorio, disturbo nel linguaggio), o
globale (stato di incoscienza/coma).
ICTUS ISCHEMICO
Mancato apporto di sangue in una data zona del cervello.
Danno può essere irreversibile.
Diagnosi: TAC
Cause: più frequente embolia arterioarteriosa; sulle pareti dei vasi si creano dei
restringimenti a causa di accumulo di lipidi che, se si staccano, vanno ad occludere arterie
più piccole.
Ci sono anche embolie da trombi venosi degli AAII, trombi = aggregati di grassi, poi
piastrine e fibroblasti.
Se lʼembolo si scioglie --> TIA, altrimenti ictus.
INFARTI LACUNARI
Piccoli infarti dati dallʼocclusione delle principali arterie cerebrali, su base ipertensiva.
Se colpiscono zone silenti possono essere asintomatici. Spesso accompagnate a
demenza.
TERAPIA DELLʼICTUS
Dovrebbe essere la prevenzione primaria.
In fase acuta la parte colpita, zona di penombra ischemica, non va subito in necrosi, ma
può essere recuperata tempestivamente.
Per sciogliere lʼembolo si usano farmaci da usarsi entro le 3h perchè effetti collaterali
(emorragia) sono alti.
In caso di ictus importanti cʼè rischio di infarcimenti emorragici, ovvero sangue nel tessuto
colpito, ---> trombolisi.
Si può effettuare lʼangioplastica in caso di lesione dei vasi.
ICTUS EMORRAGICO
Più raro. Tipico dei soggetti ipertesi.
Dovuto alla rottura della arteria cerebrale.
Interessa le arterie perforanti profonde e superficiali.
Ma anche da rottura di malformazioni vascolari, come angiomi o sanguinamento di tumori.
La clinica dellʼemorragia dipende dalla sede e dalle dimensioni. Se è voluminosa --->
chirurgia per ridurre lʼedema.
Lʼemorragia SUBARACNOIDEA è causata da un ANEURISMA: è la dilatazione della
parete del vaso dove il flusso è + turbolento, e si può rompere, tra lʼaracnoide e pia madre.
Di solito asintomatici sino alla rottura.
SINTOMI
La cefalea molto intensa è un sintomo premonitore, accompagnato da un dolore alla nuca
e alle scapole.
Vertigini, vomito, perdita di coscienza transitoria.
Se cʼè sofferenza meningea il rischio di mortalità è alto, a meno che il chirurgo intervenga
rapidamente.
Gli esami strumentali (RMN encefalo, esami ematochimici) possono essere utili per
escludere numerose altre patologie che possono avere gli stessi sintomi della malattia pur
avendo genesi differente. Esami particolari come SPECT e PET possono confermare la
diagnosi.
Sintomi non motori: sonnolenza diurna, iperattività vescicale, crampi dolorosi, alterazioni
del sistema nervoso autonomo (sudorazione eccessiva), disturbi sessuali, gastrointestinali.
Sintomi neuropsichiatrici: ansia, depressione, attacchi di panico, agitazione.
SCLEROSI MULTIPLA
I deficit motori localizzati soprattutto negli AAII: aumento dei riflessi, spasticità, segno
Babinsky.
Segni cerebellari: atassia nel cammino con braccia a bilanciere, dismetria valutata con la
prova dito-naso.
Triade di Charcot: parola scandita con accento “straniero”, nistagmo (movimenti oscillatori,
ritmici e involontari dei globi oculari) , tremore intenzionale (scatenato durante il
movimento).
Segni spinali: si ha paralisi del III, IV, VI, VII, VIII, nervo cranico.
Iperriflessia vescicale.
FATICA IN SM
Perdita energia fisica/cognitiva/psicosociale. Primo sintomo.
Acuta o cronica.
Primaria o secondaria, causata da farmaci, depressione, turbe del sonno, spasticità,
respirazione alterata, caldo, mancato allenamento. Se correggendo rimane ---> primaria.
Si utilizza la scala MFIS.
FORME CLINICHE:
• Benigna: unico episodio, stop.
• Relapsing-remitting: poussè recidivanti, no deficit
• Primary progressive: declino continuo, no episodi acuti.
• Secondary progressive: dopo le prime poussè, no recupero, disabilità progressiva.
TERAPIA:
• farmacologica: alti dosi di cortisone per lʼinfiammazione e riduce i disturbi.
• di fondo: per cercare di modificare la risposta autoimmune e si verifichino nuovi attacchi.
• sintomatica: farmaci specifici per ogni sintomo, dal dolore alla spasticità.
• riabilitazione: per la motricità, la parola, lʼequilibrio e le ADL.
La sopravvivenza dipende dallʼetà del paziente (età = fattore prognostico +) e dal tipo di
tumore.
FATTORI DI RISCHIO: ereditarietà data da fattori genetici; radioterapia per altri tumori;
esposizione accidentale o lavorativa a radiazioni ionizzanti.
I segni e i sintomi sono legati alla sede che occupa il t., non dal tipo di t.