Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Il Prodotto:
Innanzitutto dobbiamo chiederci che perimetro occupa il prodotto dal punto di vista del valore che
può o rire.
Più il mercato è pieno di scelte più dobbiamo di erenziare il valore e allargare il perimetro del
valore che andiamo ad o rire.
Dal prodotto base (carrozzeria e due ruote) dobbiamo andare ad aggiungere valore con prodotto
reale (styling, pack, qualità) e poi ancora il prodotto aumentato (servizi aggiuntivi, valori brand,
consegna, garanzia e installazione ecc.
Packaging. Primario (diretto contatto col prodotto es. tubetto) pack secondario (quello che
contiene il primario e che viene visto dal consumatore).
I prodotti sono diversi: alcuni sono fondamentali, accessori, civetta per attirare un nuovo cliente,
tattico (es. lo vendo sotto la marginalità ma li ho per logiche di brand) comunque tutti devono
avere una collocazione e un obbiettivo che può essere diverso da quello commerciale (ci deve
essere equilibrio tra qiuesti nell’assortimento).
- Completamento della linea: inserire un nuovo prodotto che va a cogliere opportunità del
mercato, un nuovo spazio sullo sca ale;
- Allungamento: inserire prodotti che sono caratterizzati da un posizionamento più alto rispetto a
quello tipico della linea o con un prz di accesso molto più basso-> ciò per cogliere clienti
diversi da quelli standard e coinvolgere fasce tipicamente non parte della propria base di
clientela (es. Volkswagen che ha lanciato una macchina di lusso per arrivare a competere con
Audi o altri, con l’obbiettivo di nobilitare il proprio brand piuttosto che per scopi commerciali
-anche se non è andata).
- Rimozione: prodotti che vengono rimossi per razionalità economica, commerciale e di brand.
L’innovazione è fondamentale poiché l’azienda ha una relazione col mercato e poiché il cliente
evolve nel tempo l’impresa deve farlo con lui (market pull: innovazioni sospinte dalla richiesta del
mercato; o Technology push-impresa promotore di nuovi bisogni e tecnologi).
Per questo ci sono vantaggi e svantaggi.
1 di 6
ff
ffi
ff
fi
ff
fi
ff
Difronte a un’innovazione il cliente attraversa diverse fasi avvicinandocisi, vive un processo di
adozione:
- Awareness (conoscenza del prodotto)
- Comprenderne l’utilità
…
La velocità di adozione è diversa in base alla clientela, gli innovatori disposti a correre il rischio
sono pochi (e sono quelli cui ci rivolgiamo quando lanciamo un prodotto innovativo poiché sono
coloro che portano la conoscenza verso la massa del mercato).
La distribuzione:
È un ponte, le decisioni che prenderemo per arrivare al nostro cliente.
Il canale di distribuzione è l’insieme dei soggetti coinvolti in tale passaggio, gli intermediari, che
realizzano in maniera a+ e ciente gli scambi.
A nché avvenga lo scambio quindi qualcuno deve svolgere le funzioni distributive:
• Tempo: serve che qualcuno risolva la discrepanza temporale tra il momento della distribuzione e
quello del consumo (es. panettoni li fanno a settembre poi li distribuiscono e li vendono a
dicembre); serve che il prodotto sia disponibile quando il consumatore pone la domanda, quindi
serve qualcuno che stocca i prodotti .
• Luogo:qualcuno deve svolgere la funzione logistica che risolva la discrepanza spaziale tra il
luogo della produzione e quello del consumo (da io che produco in un solo luogo ai molti
consumatori che richiedono il mio prodotto ovunque) è tutta la funzione logistica.
• Quantità: i quantitativi ottimali per il funzionamento delle linee produttive può essere diverso da
quello della domanda (es. l’azienda per fare i panettoni ragiona a pallet, il consumatore a unità,
quindi devi ragionare sulle quantità richieste).
• Assortimento: se produci un singolo prodotto o una pluralità di panettoni ti devi rapportare con il
consumatore che si troverà a dover scegliere
• Contatto: per concludere e ettivamente lo scambio si deve creare la condizione per cui
qualcuno realizzi il contatto ( sico o digitale).
2 di 6
ffi
fi
fl
ffi
fl
ff
fl
fi
fl
fl
fl
fl
fl
- Indiretto breve: l’impresa passa da un dettagliante che gli compra le cose a un prezzo e le
rivende a di più; è breve perché l’intermediario è uno solo (hai accesso a un mercato molto più
grande, la distribuzione è maggiore; i costi sono inferiori; perdita di visibilità; la diminuzione dei
costi distributivi include però che perdi controllo sul prodotto (trade marketing: ricerchi la
soddisfazione del distributore per collaborare).
Grande distribuzione: gestione centralizzata: il distributore con cui rmi il contratto ti permette
di entrare negli assortimenti dei punti vendita ma decidendo cosa inserirvi.
Grande distribuzione organizzata: una serie di commercianti indipendenti si uniscono sotto
l’insegna di un distributore indipendente (es. Conad) e i produttori hanno come vantaggio di
mantenere libertà nella de nizione dell’assortimento, dovendosi adeguare solo in parte.
- Canale indiretto lungo: il prodotto viene ceduto a un grossista che posiziona in un assortimento
e poi lo distribuisce a un dettagliante che alla ne lo vende al consumatore nale.
I vantaggi e gli svantaggi sono gli stessi di prima (meno costi ma meno controllo sul prodotto
come prezzo o comunicazione).
Sistemi verticali di Mkt: è questo meccanismo che permette di arrivare al consumatore nale.
- Svm aziendali: come Prada che detiene tutta la proprietà
- Svm contrattuali: (contratto tra i soggetti stabilendo le modalità con cui questi soggetti la
distribuzione possono operare per arrivare al consumatore nale) es. Franchising: McDonald a
di erenza di Prada non possiede i suoi p.v. ma ne detiene il Franchising, dove il controllo è
maggiore ma i costi e i ricavi sono smussati (come Conad anche).
- Svm amministrativi: es. Coop dove si fa un contratto dove però il distributore decide quasi
tutto.
Strategia push: spingo sul distributore concedendo sconti ecc perché questo sia stimolato a
metterlo a sca ale e spingerne la vendita; si cerca di aumentare la marginalità che il distributore
può ricavare dalla vendita così che sia stimolato a farla (prodotti che non sono brand, meno noti).
Strategia pull: budget promozionale tutto sul consumatore, così che sia lui a richiedere il prodotto
al distributore, quasi forzandone la collaborazione per cui alla ne è il distributore a chiederci di
averci nel suo assortimento (bisogna essere molto noti, essere un brand; oggi praticamente
nessuno però può trascurare la collaborazione con la distribuzione).
Tale distinzione è fortemente scolastica, oggi si opera sempre con un mix di strategia che opera
sia sul consumatore che sulla distribuzione.
-> per il nostro prodotto del progetto dovremo anche valutare la linea distributiva.
Oggi essendoci una dimensione sia sica che online ci si deve barcamenare tra queste due realtà.
- La vendita sica può insegnare all’online: che il cliente sico è una persona, la
personalizzazione che fa il venditore sotto casa deve farla anche l’online; l’esperienza va
seguita a 360° e la relazione deve basarsi sulla ducia.
- Il digitale può insegnare: l’importanza di raccogliere i dati dei clienti e misurare così le nostre
prestazioni; la di coltà ad ottenere l’attenzione e l’interesse del cliente.
3 di 6
fi
ff
fi
ff
ffi
fi
fi
fi
fi
fi
fi
fi
fi
fi
fi
fi
Multichannel: strategia mkt in cui si utilizzano più canali: c’è sia una parte sica che online ma i
due non si parlano.
Omnichannel: i diversi canali comunicano, l’esperienza del cliente è coerente sia online che o ine
(è la migliore perché integri tutti i canali).
La comunicazione:
Gli strumenti:
La scelta dei mezzi dipende dalla tipologia di comportamento del consumatore verso il prodotto
(espresso sopra).
- Pubblicità: qualunque forma di promozione non personale di idee, beni e servizi, svolta dietro
compenso, da un promotore ben identi cato (pubblicità in qualsiasi forma: cartelloni, banner,
4 di 6
fi
fi
fi
fi
fi
ffi
ff
fi
ffi
ffl
spot, in uenze che scrivono ADV, ecc).
Tipicamente è una forma da uno-> a molti (moltissimi) che ricevono il messaggio senza
possibilità di inviare feedback all’emittente, che non sai se è o meno percepita (es. chi durante
la pubblicità si alza per mangiare e non la vede), estremamente espressiva ma anche costosa.
- Vendita personale: comunicazione molto diversa, ne è l’antitesi, è quella che viene realizzata
dalla forza vendita dell’impresa per instaurare un rapporto col cliente (es. concessionaria auto, il
venditore specializzato, promotore del brand X, dentro un negozio: è più e cace perché vedi
subito se il ricevente codi ca il messaggio che gli stai inviando, puoi sistemare in corsa
eventualità in cui il feedback non sta arrivando; è però estremamente costosa perché è uno a
uno.
- Pubbliche relazioni: attività che l’impresa pone in essere per dare un’idea positiva di sé nel
mondo di stakeholders in cui è inserita ( ere, mostre, testimonianze in giro es. all’uni) tutti
momenti per legittimare la gura dell’impresa nel merito.
- Promozione delle vendite: attività per incentivare nel breve periodo il risultato delle nostre
vendite (3x2, 20% sconto per un breve periodo);è uno strumento delicato che va usato con
consapevolezza per breve tempo perché ha un impatto importante essendo che diminuisco il
prezzo di riferimento (il prezzo che ti aspetti di pagare per quel prodotto, se lo trovi sempre il
sconto poi ti aspetti che sia sempre quello il prezzo altrimenti non lo accetti).
- Eventi.
- Social media.
Comunicazione integrata:
Esistono diversi media; la coerenza tra i mezzi con cui comunichiamo fa dipendere il risultato.
l’IMC (integrate marketing comunication) dalla comunicazione integrata con cui comunichiamo
ogni strumento deve essere collegato all’altro da un lo rosso (coerenza) che leghi ogni forma
comunicativa all’immagine della marca.
Possiamo usare N strumenti diversi ma deve sempre esserci riconoscibilità del messaggio da
mandare perché sia riconoscibile ed e cace l’obbiettivo che ci siamo posti.
Il prezzo:
Il prezzo è la quantità di denaro che viene fatta pagare per un prodotto o un servizio.
È la somma di tutti i valori che il consumatore scambia per il vantaggio …….?
(Non è mai troppo alto, al massimo non è adeguato al percepito del cliente).
6 di 6
fi
fi
fi
fi
fi
fl
ffi
fi
fi
fi
fi
ffi
fi
fi
fi
fi
ffi
fi