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Vita e formazione
Nasce a Moravia nel 1856. Ha genitori ebrei, i quali si
trasferiscono a Vienna nel 1860
Qui frequenta il liceo e poi intraprende la facoltà di
medicina
Si laurea in medicina nel 1881, studia in particolare la neurologia, la psichiatria e
si interessa all’applicazione dell’ ipnosi e dei fenomeni
La medicina ufficiale ottocentesca si muoveva in un orizzonte positivistico-
materialistico Tutti i disturbi della personalità
Comincia a lavorare in laboratori di ricerca in particolare al reparto di malattie
nervose Lo porta a sperimentare la cocaina e ne studia gli effetti psicologici
Si comincerà a dedicare alla psichiatria
Lo studio dell’isteria
Si comincia ad interessare all’isteria ( “ utero”), ai suoi tempi si pensava che fosse una
malattia organica che colpisse solo le donne.
Ma è in realtà uno stato patologico della psiche che si
manifesta con disturbi psichici differenti
Grazie a Charcot, Freud approfondirà il metodo dell’ ipnosi
Stringerà un rapporto di amicizia con Breuer
Colui che curava l’isteria
attraverso l’ipnosi
Con Breuer, Freud apprenderà più dettagli del caso di Anna O.
venne molto contestata poiché afferma che la figura di eichmann è una persona
comune per questo sostiene che il male non si manifesta in persone mostruose ma anche
in persone “banali”, il male lo può fare chiunque di noi.
Vive durante il periodo dei filosofi esistenzialisti ( Heidegger e Gasper) -> riflettono
sull’esistenza dell’uomo durante il periodo di guerra.
Lei s’innamora di Heidegger ( nazista)= i due avranno una storia nonostante lei sia
ebrea
Origini del totalitarismo
Pubblicata nel 1931
Analizza i caratteri dei regimi totalitari ( la propaganda, simboli nazismo e
fascismo..) si chiama totalitarismo perché è l’unico partito che sta al potere e Per la
prima volta fu analizzato da lei in quegli anni.
Associa il nazismo al stalinismo dicendo che si sono comportati entrambi da
totalitari pur essendo due ideologie diverse
Fa delle premesse: totalitarismo è nato da un atteggiamento antisemita ( contro
determinate popolazioni) e da un pensiero imperialista ( alcuni stati europei si sentivano
superiori rispetto ad altri paesi come quelli africani, indiani). colonizzano paesi
inferiori
A queste premesse aggiunge il fenomeno della società di massa e priva di classi che portò
alla nascita del totalitarismo, perché nella società di massa le tendenze totalitarie
hanno trovato un terreno fertile. Hannah ritiene che la società di massa non avendo
poteri forti il totalitarismo riesce a controllarla. Afferma che il totalitarismo nasce
dal tramonto della società classista
Terrore e ideologia del totalitarismo
Terrore è esercitato da: polizia segreta ( spionaggio, clima di sospetto, violazione
della vita privata) e dai campi di concentramento( da oppositori di politica a nemici)
Ideologia: uccide gli uomini attraverso le idee incarnate dal regime che vengono
imposte. Il pensiero che poi si concretizza.
oltre a precedere tutte le concretizzazioni fornisce una spiegazione totale
della storia senza confrontarsi con la vita reale. Fa si che l’uomo diventi una
massa informe,inerme nei confronti delle leggi
Punta ad uomo che non ragiona che lo rende una massa inerme che non pensa
più: nessuno si ribella.
Il totalitarismo cerca di sovvertire la logica, distrugge la tradizione affermando di
avere qualcosa di più logico e sensato e quindi cambia le vecchie leggi con quelle proprie
proposte come logiche
Attraverso il partito unico che governa( dal punto di vista sociale, tradizioni,
cultura) e la polizia segreta( volontà del capo), il regime impone il terrore e
l’ideologia.
Esperienza di base: isolamento dei singoli nella sfera politica che
corrisponde all’estraneazione della sfera sociale
Un tratto del totalitarismo è la distruzione dello spazio pubblico di confronto politico.
Nel totalitarismo tutto può avvenire se c’è una una società di massa ( Hannah va
contro questa) ragionano come gruppo e non non la propria testa
si è insinuato poiché hanno cominciato a pensare come massa,
la maggioranza.
Hannah pensa che questo sia sbagliato poiché si cominciano ad accettare delle cose che
da singolo non si avrebbero accettate
Banalità del male ( 1963)
Processo di Eichmann: egli aveva coordinato l’organizzazione dei trasferimenti degli
ebrei verso i vari campi di concentramento e di sterminio. Nel processo egli si difese
dicendo che aveva solamente svolto il compito di trasportare gli ebrei
Hannah afferma la tesi centrale: le ragioni dei crimini dei nazisti dipendono
dall’assenza di pensiero in uomini “ normali” rappresentati della società di massa
Nella burocrazia nazista gli uomini normali possono compiere dei crimini atroci: per fare
male non bisogna essere malvagi
Sottolinea il contrasto tra uomo comune e il male atroce commesso: eichmann agi
nei limiti della legge e obbedienti agli ordini; non lo considera stupido ma incapace di
pensare
Vita activa
opposto della vita contemplativa e afferma che bisogna avere una vita attiva e che
l’uomo debba fare delle scelte come individuo e non come massa.
FENOMENOLOGIA
Periodo esistenzialista: HUSSERL, JASPERS, HEIDDEGGER, GADAMER E SARTRE
1938: avviene la pubblicazione di “crisi delle scienze europee e la fenomenologia
trascendente di Husserl”
il 900 si caratterizza per la rottura degli schemi culturali e la ricerca di nuovi modelli:
la scienza sembra non rispondere più alle esigenze del mondo contemporaneo
fenomenologia:
modo alternativo del sapere positivistico
ritorno alle cose stesse, all’esperienza delle sovrastrutture concettuali che la
soffocano e la occultano
mette in discussione il modello di conoscenza su cui si fonda la civiltà occidentale che
esalta il primato della ragione astratta ed esclude la dimensione del soggetto
forma di riorganizzazione della filosofia che influenza Etica, estetica , antropologia e
religione
mette in discussione il primato della ragione astratta perché esclude la dimensione
soggettiva della conoscenza
essa critica l’idea stessa di scienza elaborata a partire da Galilei
HUSSERL
fondatore della fenomenologia
nasce nel 1859 a Prossnitz da famiglia ebraica
opere: “le ricerche logiche”, “la filosofia come scienza rigorosa”, “idee per una
fenomenologia pura.”, “una filosofia fenomenologica”, “meditazioni cartesiane e la crisi
delle scienze europee” e “la fenomenologia trascendentale”
nelle opere denuncia la crisi dei valori del mondo occidentale mettendola in
relazione con la perdita di senso della scienza che non è in grado di offrire delle
risposte alle domande dell’esistenza
La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale
afferma che c’è una disumanizzazione in corso= l’uomo non è più umano ; questo
processo è stato portato avanti da Hitler che uso la scienza e la tecnologia solo per
scopi bellici
la scienza ha finito con il trascurare i bisogni umani , operando solo parametri fisico-
matematici
è diventata la scienza dei fatti che esclude i problemi dell’esistenza finendo per
estraniarsi dagli individui
Il paradosso della psicologia
Husserl afferma che la conoscenza scientifica analizza il mondo come puro fatto
afferma anche che nei primi del 900 gli storici cercano di far diventare la filosofia una
scienza ma questo è un paradosso perché, una scienza che si interessa alla persona può
dirsi tale nel momento in cui quest’ultimo sembra un ente inanimato che nega la
soggettività?
con questa teoria gli storici si allontanano dai bisogni veri dell’uomo
ritiene che Galileo Galilei ha privilegiato le discipline físico matematiche e questo ha
provocato una “spaccatura tra mondo fisico e psichico”
portò alla sovrapposizione tra mondo di idealità astratte e realtà concreta
dell’esperienza vissuta, svuotata del suo senso autentico
l’uomo si trova in un vicolo cieco poiché è immerso in un mondo che non offre soluzioni ai
suoi bisogni
Nietzsche lo considera un “disorientamento” per la morte di Dio
Husserl sostiene che la crisi è talmente profonda da riguardare il significato stesso
dell’esistenza (la filosofia come scienza universale)
spaccatura tra:
scienze naturali: scienze che danno un valore conoscitivo ma non ti fanno
conoscere i valori dell’uomo ; la scienza diventa l’unica visione del mondo e gli
individui perseguono l’utile pratico trascurando i problemi esistenziali
scienze dello spirito: indagano il senso dell’esistenza, la libertà e la responsabilità
dell’uomo; non si comportano come vuole il positivismo o come le scienze oggettive
che rendono cosa l’oggetto della propria indagine
“Le mere scienze di fatto creano meri uomini di fatto”= la scienza dei fatti che
salude i problemi dell’esistenza finendo per estraniarsi dal soggetto