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Teoria di Freud

S IG M U D FRE UD

TE RAP IA TE O RIA TE O RIA


P E RS O NA LITA ' S V ILUP P O
Il pensiero freudiano

• L’opera di Freud è rivolta essenzialmente al


funzionamento della mente e in particolare ai suoi
dinamismi
• Perché la mente funziona e come funziona?
• La mente di cui si occupa Freud non è quella dei suoi
pazienti ma la sua
• Il mezzo per cercare una risposta ai suoi interrogativi è
lo studio dei disturbi dei quali sono portatrici quelle
persone che gli chiedono aiuto.
La psicoanalisi

Il termine psicoanalisi compare per la prima


volta nel 1896 in uno scritto di Freud
“L’eredità e l’eziologia della nevrosi” e si
sostituisce ad una serie di altri termini come
analisi psichica o analisi ipnotica usati da
Freud per definire un insieme di accorgimenti
terapeutici rivolti al trattamento di disturbi
psichici.
Sigmund Freud
“archeologo della mente”
Nasce il 6 maggio 1856 in Moravia da famiglia ebraica,
numerosa e complicata nei rapporti familiari.
Grande rilievo ha avuto la sua posizione di primogenito
Rispetto ai suoi fratelli ha sempre goduto di alcuni privilegi di
studio ed economici.
A 3 anni il padre costretto dalle ristrettezze economiche
trasferì la famiglia prima a Lipsia e poi a Vienna. I suoi
fratelli si trasferirono in Inghilterra e lui continuo a studiare
e si laureò in medicina.
Inizio la sua carriera come neurologo e si trovò a trattare
con pazienti nevrotici o psicotici e quindi pazienti
psichiatrici. Al tempo in cui Freud inizio non esisteva
nessuna forma di trattamento psichiatrico
razionalmente orientato. Cosi egli usò metodi di
trattamento a sua disposizione per esempio per i
sintomi isterici impiego trattamenti elettrici
raccomandabili da un neurologo Erb ma non funzionanti
per l’isteria.
Nel 1885 va a Parigi da Charcot, esperto dell’ipnosi
successivamente Breur gli riferì di un’esperienza con
una paziente isterica che divenne centrale nello sviluppo
della psicoanalisi
“Un uomo che è stato il preferito indiscusso
di sua madre mantiene per tutta la vita la
sensazione di essere un conquistatore,
quella fiducia nel successo che a volte
porta al successo reale”
“Io ho trovato il mio tiranno e non conosco limiti nel
servirlo.
Il mio tiranno è la psicologia” .

Per molti anni lavorò nell’isolamento, ignorato da medici e scienziati,


fino al 1909 quando lo psicologo Hall lo invitò ad un’importante
iniziativa in America.

Freud inizio a ricevere riconoscimenti non solo dalla psichiatria e dalle


scienze sociali ma anche dalla letteratura e dalla scienze
dell’educazione.
Continuò tutta la vita a scrivere fino all’arrivo dei nazisti in Austria nel
1937 che lo costrinsero a rifugiarsi in Inghilterra dove morì nel 1939.
I modelli dell’apparato psichico

Approccio dinamico Principio di piacere – Principio di realtà

Approccio
strutturale Es - Io - SuperIo

Approccio Conscio – Preconscio – Inconscio


topografico
APPROCCIO DINAMICO

FREUD DESCRIVE LA SUA TEORIA COME UNA


SORTE DI ECONOMIA DELL’ENERGIA NERVOSA
CHE VIENE CHIAMATA IN MODI DIVERSI:
-ENERGIA PSICHICA
-ENERGIA PULSIONALE
-LIBIDO
L’ENERGIA NON SCARICATA SI TRASFORMA IN
ANGOSCIA CHE CAUSA UN SINTOMO COME UNA
PARALISI, IN UN PENSIERO COME OSSESSIONE
Principi

• Principio di piacere: l’energia viene scaricata senza


indugio. L’organismo lotta per ottenere una riduzione
diretta e immediata della tensione, che fa diminuire il
dolore e produce piacere (es. la fame porta a mangiare, il
bisogno di succhiare porta a succhiarsi il dito).

• Principio di realtà: l’apparato mentale esamina la realtà e


valuta varie azioni possibili da intraprendere prima di
permettere all’energia di scaricarsi.
Da dove viene questa energia psichica?

Il corpo umano ha certi istinti


(pulsioni biologiche)
che pongono delle richieste alla mente
Le pulsione

Freud (1920) classifica le pulsioni in:

Pulsione di vita
(Eros)
Pulsione di morte
(Thanatos)

Le energia che caratterizza l’Eros è definita LIBIDO


Obiettivo della pulsione è rimuovere un bisogno fisico,
eliminare la tensione e provare piacere
APPROCCIO TOPOGRAFICO

Ciascuno di noi è una luna e ha una faccia in ombra


che non mostra mai a nessuno…

Mark Twain
LA PRIMA TOPICA.

• La psiche è dunque una realtà complessa che


viene divisa da Freud in un primo tempo in tre
zone o luoghi che definiscono la prima topica
(dal greco topoi, luoghi) descritta nel cap. 7°
della Interpretazione dei sogni.
• Essi sono il conscio, il preconscio e
l’inconscio.
L’approccio topografico

Si riferisce a pensieri e sentimenti che sono repressi e


per questo sconosciuti. Questo materiale non è in grado di
Inconscio aprirsi un varco alla coscienza se non in particolari
condizioni.

Può diventare conscio in quanto non è ostacolato in


maniera attiva dalla coscienza. È più vicino al conscio che
Preconscio all’inconscio.

È sinonimo di quanto una persona è consapevole in quel


momento. È uno “stato quanto mai fuggevole” poiché i
pensieri possono rapidamente passare dal preconscio al
Conscio conscio.
CONSCIO
CENSURA

INCONSCIO

RIMOSSO
CONSCIO – INCONSCIO- CENSURA

• L'uomo ha una serie di pensieri, emozioni,


desideri di cui è consapevole: è questa la parte
manifesta della psiche che Freud chiama
conscio.

• L'inconscio è la realtà abissale primaria,


sede delle pulsioni primitive e dei desideri
istintuali per i quali la coscienza rimarrebbe
profondamente turbata.

• Alla parte della psiche che reprime tali contenuti


nell'inconscio e non li fa venire a galla,
risparmiando così alla coscienza dei grandi
turbamenti, Freud dà il nome di censura.
Dal modello topico al modello strutturale

Il primo modello elaborato da Freud per descrivere


l’apparato mentale è il modello topico: inconscio,
preconscio e conscio

Presto Freud si scontra con i limiti del modello


topografico: alcuni ricordi non possono essere riportati
alla coscienza a causa dell’azione delle resistenze,
determinate dall’utilizzo di meccanismi di difesa inconsci
e pertanto inaccessibili
LA SECONDA TOPICA

• Nell’opera L’Io e l’Es del 1923, Freud individua


tre istanze dell’apparato psichico che non chiama
più conscio, preconscio e inconscio come aveva
fatto nella prima topica, ma Io, Es e Super Io.
Attenzione : non corrispondono alle tre
componenti della prima topica!
• Freud riprende il termine Es, per indicare il
"serbatoio" dell’energia psichica, l’insieme delle
espressioni dinamiche inconsce delle pulsioni, le
quali sono in parte ereditarie ed innate e in parte
rimosse e acquisite.
IO

ES
SUPER–IO
ES

L’ Es è l’istanza basilare e più primitiva, rappresenta i fondamenti


biologici elementari della personalità.

L’Es è la sede dei desideri innati, la fonte della nostra energia


psichica

L’Es è la “parte oscura, inaccessibile della nostra personalità


un caos, un crogiuolo di eccitamenti ribollenti”
(Freud, 1932)
Essa è la fonte delle energie istintive e obbedisce solo al
principio del piacere, sua unica meta è la soddisfazione e
l’evitamento del dolore.

Questa istanza psichica è la prima a svilupparsi nel bambino.


L’Es vuole il soddisfacimento immediato, segue il principio di
piacere

L’energia viene investita su un oggetto oppure su


un’immagine che soddisfa un bisogno,

Un neonato può trovare soddisfacimento sia nel bere il latte


che nell’immaginarsi una bottiglia di latte
L’immaginarsi l’oggetto desiderato provoca un
soddisfacimento allucinatorio che viene definito da Freud
processo del Pensiero primario
Quindi l’energia psichica si può scaricare su un oggetto reale o
immaginato
L’Es continua ad operare per tutta la nostra vita soprattutto
nei nostri sogni notturni ma anche nei sogni ad occhi
aperti, nell’immaginazione e nei comportamenti impulsivi
L’Es è chiamato:

Il bambino viziato della personalità!!!


IO

L’Io è l’istanza razionale e realistica


funziona a livello conscio

Lo sviluppo dell’ Io trae origine dall’incapacità dell’Es di


produrre costantemente l’oggetto desiderato

esso funziona secondo il principio di realtà e tende ad


evitare punizioni o danni.
All’inizio c’è l’Es che fa le sue richieste che non sempre però
vengono soddisfatte:

Il bambino impara che c’è una differenza tra


le immagini e la realtà,
fra il sé e il mondo esterno

Immaginarsi un oggetto (bottiglia di latte) non soddisfa il suo


bisogno di fame
L’Io è la strada maestra verso il mondo reale
Processo pensiero secondario
• L’Io prende le decisioni, valuta la situazione, rievoca
decisioni del passato, predice le conseguenze delle azioni
possibili.

PRINCIPIO DI REALTA’

PROCESSO PENSIERO PRIMARIO E SECONDARIO DURANO


TUTTA LA VITA, ANCHE SE CON IL PROCEDERE DELLO
SVILUPPO IL PROCESSO DI PENSIERO SECONDARIO E’
PIU’ PREDOMINANTE
L’Io è al servizio di tre maestri tirannici:
• Es
• Super Io
• Mondo esterno

L’Io combatte dunque su due fronti, deve difendere la propria


esistenza contro un mondo esterno che lo minaccia di
annientamento e contro un mondo interno troppo esigente
(Freud,1938)
Meccanismi di difesa

• Questi pericoli dal mondo esterno e dal mondo interno


provocano angoscia e l’Io deve affrontarla a volte però è
necessario che entrino in gioco meccanismi di difesa

Questi meccanismi sono messi in atto da tutte le persone e


non solo dai nevrotici e divengono un tratto psicologico.

Diventano patologici quando le difese sono troppo


rigide, inefficaci, non variegate, compromettendo la
flessibilità, l’armonia e l’adattamento del
funzionamento mentale.
Tutti i meccanismi di difesa hanno due caratteristiche in
comune:

1.negano, falsificano o deformano la realtà

2.operano fuori della consapevolezza del soggetto, cioè


nell’inconscio.
1) Rimozione: impedisce a un pensiero minaccioso di
diventare consapevole
Un pensiero è ritenuto minaccioso quando minaccia
l’autocontrollo, genera frustrazione o senso di colpa

Se una persona dipende da questo meccanismo di difesa può


sviluppare una personalità inibita, ritirata,poco spontanea,
inibita
Può sviluppare sintomi isterici come la sordità: Non voler
sentire quello che non si vuole.

2) Formazione reattiva: L’Io maschera emozioni


inaccettabili con il loro opposto. Per esempio amore con
odio
3)Proiezione: I pensieri ansiogeni vengono attribuiti ad altre
persone

4)Regressione: ritorno a u n livello di sviluppo precedente

5)Fissazione: quando lo sviluppo si ferma

6)Sublimazione: Sostituire un oggetto desiderato con un


oggetto culturalmente e moralmente più elevato. Leonardo
da Vinci nel dipingere Madonne soddisfa il desiderio della
madre.
SUPER-IO

Il Super-io è l’ultima istanza a svilupparsi e segue le leggi


della morale e dell’etica;
esiste solo nella specie umana.

Si forma quando il bambino risolve il suo complesso edipico e


sviluppa la sia identificazione con i propri genitori

Si sviluppa dopo i 3-4 anni


• IL SUPERIO E’ COMPOSTO DA DUE PARTI: LA COSCIENZA E L’IO IDEALE

La COSCIENZA determina cosa non devi fare, come i genitori hanno punito il
bambino per le sue trasgressioni, la coscienza punisce la persona con sensi
di colpa
Spesso il Super Io diventa più rigido di quanto fossero i genitori

L’IO IDEALE determina cosa fare, sentimenti di stima e orgoglio


Gli echi di “Bravo” che i genitori dicevano al bambino da piccolo
La personalità è una totalità organizzata, una costellazione di
forze e di strutture
In circostanze normali le strutture lavorano insieme come una
squadra in armonia piuttosto che farsi la guerra l’uno
contro l’altro.

L’Io occupa una posizione centrale, si trova al centro dei


conflitti che si creano tra Es e SuperIo
L’Es dice “SI”, il SuperIo dice “NO”, allora l’Io dice
“ATTENDI”.

Aizzato cosi dall’Es, limitato dal Super-io respinto dalla realtà, L’Io lotta per
venire a capo del suo compito economico di stabilire l’armonia tra le forze
e gli influssi che agiscono in lui e su di lui; e si comprende perché tanto
spesso non riusciamo a reprimere l’esclamazione :La vita non è
facile”(Freud)
Approccio stadiale

Freud sullo sviluppo umano sostiene che:


1- i primissimi anni di vita sono i più importanti
per la formazione della personalità.
2-lo sviluppo comporta stadi psicosessuali
Lo sviluppo è segnato da quattro stadi distinti
e da un periodo di latenza.
PIAGET-FREUD

Ogni stadio è definito nei termini della parte del corpo su


cui sono centrate le pulsioni. Il passaggio da uno stadio
all’altro stadio è biologicamente determinato.
Nel senso che il passaggio avviene anche se lo sviluppo
dello stadio precedente non è completato
In Piaget invece era necessario che uno stadio si
completasse affinché possa iniziarne un altro
Gli stadi seguono un ordine invariante
Uno stadio non diventa altro come per Piaget
Nessun stadio viene abbandonato
Fasi dello sviluppo psicosessuale

FASE ETÀ ZONA COMPITO DI SVILUPPO CARATTERISTICHE


EROGENA

ORALE 0-1 Bocca,labbra Svezzamento Immediata


soddisfazione degli
impulsi domina l’ES

ANALE 2-3 Ano Igene personale Piacere nel ritenere le


feci, la personalità
comprende l’Es e Io

FALLICA 4-5 Genitali Complesso Elettra/Edipo Manipolazione dei


genitali
Es,Io SuperIO

LATENZA 6-11 Nessuna Meccanismi di difesa Perdita interesse


sessuale
Identificazione stesso
sesso

GENITALE 12+ Genitali Intimità sessuale Interesse per le


modalità sessuali
adulte
Stadio orale (0-1)

Le esperienze orali rappresentano per il bambino il piacere e


l’odio per il mondo
Il piacere viene dalle soddisfazioni delle pulsioni orali:
succhiare,masticare, mordere gratificano

Il bambino può sperimentare il dolore se vi è frustrazione e


angoscia.
Ad esempio se l’oggetto preferito non è presente nel momento
in cui lo desidera
Oppure quando la mamma interrompe l’allattamento notturno
oppure al passaggio dal seno al biberon e alla tazza
Per fronteggiare le frustrazioni il bambino sviluppa modalità
proprie
Freud sostiene che il modo in cui il bambino si sviluppa
durante lo stadio orale pone le fondamenta per la sua
personalità di adulto.
Scarsa o Eccessiva gratificazione

Il bambino è in difficoltà sia se ottiene scarsa che eccessiva gratificazione

La scarsa gratificazione porta alla angoscia, alla ricerca di gratificazione anche


negli anni successivi e pessimismo.

L’eccessiva gratificazione porta alla fissazione


Modalità di funzionamento orale

Assumere:il bambino che trova piacere nell’assumere cibo diventa un adulto


che acquisisce con voracità conoscenze

Attaccarsi: rimanere attaccato al seno anche quando il bambino viene


allontanato porta alla determinatezza e all’ostinazione

Mordere:prototipo della distruttività, del sarcasmo, del cinismo

Sputare: diventa rifiuto

Chiudere la bocca:rifiuto, negativismo


Relazione madre-bambino

• La madre come primo oggetto d’amore che fungerà da prototipo per tutte
le successive relazioni amorose, in entrambi i sessi

• La madre soddisfa bisogni di cibo, suzione e calore

• La nozione di attaccamento è una delle maggiori eredità che Freud lascia


alla psicologia dello sviluppo

• Spitz, Bowlby, Winnicott


Stadio anale (1-3)

Gli interessi si spostano da uno stadio orale ad uno stadio


anale

Anche questo stadio può provocare soddisfazione oppure


frustrazione

Es. il vasino, l’eccessiva richiesta della pulizia

L’adulto può diventare, sporco, disordinato, avaro


Oppure
Eccessivamente pulito, ordinato, controllato
Stadio fallico (3-5)

Il principale interesse per il bambino è rappresentato dal


possesso del fallo e per la bambina dalla sua assenza

“Complesso di Edipo”
L’angoscia si supera con l’identificazione e l’interiorizzazione
nel genitore dello stesso sesso

Il bambino si identifica con il padre, lo interiorizza a livello di


credenze, valori, interessi e atteggiamenti
Complesso Edipico Complesso di Elettra

Si basa sul mito greco Il nome viene dal


di Edipo, che, a sua personaggio mitologico di
Elettra, figlia di
insaputa, uccise suo
Agamennone e
padre Laio, e, Clitennestra: questa fece
altrettanto uccidere il suo sposo dal
inconsapevolmente, proprio amante Egisto e,
sposò sua madre quando Elettra scoprì di
Giocasta. chi fosse la responsabilità
della morte di suo padre,
si vendicò uccidendo sua
madre.
LATENZA (5 –pubertà)

Il bambino dirige le sue attenzioni alle attività scolastiche e


ai giochi con altri pari
Si sviluppano abilità cognitive, si assimilano i valori culturali
L’Energia sessuale viene incanalata verso interessi sociali
Stadio genitale (adolescenza)

Gli impulsi sessuali ricompaiono con vigore e sono diretti


verso la sessualità adulta.

L’amore è altruistico e si struttura un IO forte che gli permette


di affrontare il mondo adulto

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    Nicolino Grifone
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