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PATTERN INDUSTRIALI:

Due strutture dell'attività innovativa:

-Schumpeter mark I (1911)


Ispirato dalla struttura industriale europea della fine del XIX
secolo:
• Facilità di entrata;
• Presenza di nuove imprese;
• Gli innovatori sono le nuove imprese;
• Gli innovatori rimpiazzano le imprese esistenti;
• Creative destruction
“Di regola, le innovazioni sono incorporate in nuove imprese che
entrano nel mercato accanto alle preesistenti”

-Schumpeter mark II (1942)


Ispirato dalla grande industria americana del XX secolo:
• Rilevanza delle grandi imprese;
• Rilevanza dell’attività di R&S strutturata in grandi
laboratori;
• Struttura industriale concentrata;
• Barriere all’entrata;
• Creative accumulation
“Se guardiamo ai settori in cui il progresso tecnico è stato più
consistente, non troviamo imprese in libera concorrenza, ma grandi società per
azioni”

PATTERN MARK I e INNOVAZIONE

– Assenza di barriere all’entrata elevate → innovazione continua al


fine di difendersi dai potenziali entranti; cf. online banking
– D’altro canto, mancando la pressione competitiva, il monopolista
avrebbe meno incentivi a innovare.
Il monopolista calcola il costo di un’innovazione come differenza tra
profitti futuri e attuali, un new entrant semplicement come i profitti attesi; cf.
Tesla
– Nelle grandi imprese rischi di eccessiva burocratizzazione (influenza
negativa sulle motivazioni del personale e sull’efficienza dell’attività di R&S);
cf. Nespresso o Xerox
– Per le imprese insediate le innovazioni possono cannibalizzare gli
extraprofitti generati dall’attuale portafoglio di prodotti e servizi dell’impresa
(disincentivo a investimenti R&S); cf. Kodak
– Per il monopolista investimenti tesi a sostenere potere di mercato
(ad esempio, in pubblicità, M&A) potrebbero spiazzare quelli in attività
innovativa; cf. Blockbuster

PATTERN MARK II e INNOVAZIONE

– Alta concentrazione → extraprofitti → possibilità di ricorrere a


risorse interne per finanziare R&S; cf. SpaceX
– Economie di scala, di apprendimento e di gamma (in particolare per le
spese di R&S); cf. Apple
– politiche di bundling per il lancio di un nuovo prodotto o servizio;
cf. Sony
– Il monopolista può estendere la propria posizione dominante ai
risultati dell’innovazione grazie all’accesso a canali di distribuzione e risorse
complementari. cf. Pfizer
– Il monopolista ha inoltre maggiore accesso a risorse finanziarie e
umane per realizzare l’innovazione; cf. Google

-come possiamo spiegare in quali casi un pattern piuttosto che l’altro


conduca all’attività innovativa?

• Vi è un fattore comune che contribuisce a determinare in modo


rilevante l’organizzazione delle attività innovative: alcune specifiche
caratteristiche della tecnologia propria dell’industria, oppure in senso più
esteso, le
caratteristiche della conoscenza scientifica e tecnologica propria di
una specifica industria.
• Queste caratteristiche sono identificabili nella nozione di REGIME
TECNOLOGICO.
• L’idea fondamentale è che siano principalmente i regimi a determinare
l’organizzazione delle attività innovative.

-misurare i pattern Schumpeteriani?

Analisi dei pattern industriali delle attività innovative sulla base


di:
1. Concentrazione dell’attività innovativa;
2. Dimensione delle imprese innovative;
3. Stabilità nella gerarchia degli innovatori;
4. Entrata degli innovatori.

I pattern Schumpeteriani sono caratterizzati da specifiche


polarizzazioni di questi indicatori

Relazione tra i Pattern di innovazione e gli indicatori utilizzati


nello studio…

Schumpeter Mark I
1. Bassa concentrazione dell’attività innovativa;
2. Piccola dimensione delle imprese innovatrici;
3. Instabilità gerarchia innovatori;
4. Alta entrata delle imprese innovatrici;

Schumpeter Mark II
1. Alta concentrazione dell’attività innovativa;
2. Grande dimensione delle imprese innovatrici;
3. Stabilità gerarchia innovatori;
4. Bassa entrata delle imprese innovatrici;

forte omogeneità degli indicatori tra Paesi ed eterogeneità tra settori


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v
Esistono settori caratterizzati da pattern innovativi di tipo Mark I
(tipicamente settori “tradizionali”, strumentazione, meccanica, elettrodomestici)
Esistono settori caratterizzati da pattern innovativi di tipo Mark II
(chimica ed elettronica).
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v
I patterns Schumpeteriani sono strettamente legati alla tecnologia
caratteristica dei vari settori.

REGIMI TECNOLOGICI

Regime tecnologico: è l’insieme delle caratteristiche distintive di


una tecnologia,della conoscenza ad essa associata, dei relativi processi di
apprendimento ed in
generale delle condizioni informative che essa
determina negli agenti economici coinvolti nella sua produzione o nel suo scambio

– Regime tecnologico “Routinario”: la


conoscenza tende ad essere di natura routinaria e quindi favorevole ad
essere processata all’interno di grandi
organizzazioni burocratiche, determinando strutture concentrate.
– Regime tecnologico “imprenditoriale”: la
conoscenza tende a non essere di natura routinaria e quindi ad essere
rifiutata dalle grandi organizzazioni
burocratiche e ad essere appropriata dai nuovi entranti, determinando grande
dinamica industriale.

• Sotto un entrepreneurial regime osservo propensione all’entrata di


nuove imprese che intraprenderanno l’innovazione, mentre sotto un routinized
regime osserverò l’innovazione concentrarsi nei grandi laboratori
industriali.
• L’intuizione è quindi:
– bisogna osservare le tecnologie, capire quali sono le
caratteristiche della conoscenza ad esse legata e cercare di mettere in relazione
tali
caratteristiche del “regime tecnologico” con i pattern di
organizzazione industriale e delle attività innovative.

• Questo ci lascia con due compiti:


1. Capire quali sono le caratteristiche dei diversi regimi
tecnologici
2. Capire in che modo diversi regimi determinano la dinamica
industrialedell’innovazione

-Quali dimensioni definiscono un regime tecnologico?

Il regime tecnologico fornisce una descrizione dell’ambiente


tecnologico in cui operano le imprese, e può essere definito come una particolare
combinazione di alcune fondamentali proprietà delle tecnologie e
dei processi di apprendimento, accumulo e sfruttamento di conoscenza ad essa
associata:
– Opportunità;
– Appropriabilità;
– Cumulatività dell’avanzamento tecnologico;
– Caratteristiche delle conoscenze di base

OPPORTUNITA'

• Le condizioni di opportunità riflettono la facilità


di innovare per ogni dato ammontare di risorse investito nella ricerca

• Possono essere identificate quattro dimensioni:


– Livello: Alto o Basso
Alte opportunità tecnologiche forniscono
forti incentivi ad intraprendere attività innovative; cf. online payments

– Varietà:
Esprime la numerosità delle soluzioni
tecnologiche ottenibili dagli investimenti in ricerca. I primi stadi del ciclo di
vita di un settore
sono spesso caratterizzati da alto
livello e ampia varietà delle opportunità, che si riduce drasticamente quando
emerge un design dominante; cf. 3D printing

– Pervasività:
Misura a quanti prodotti e mercati le
nuove conoscenze possono essere applicate; cf. AI

– Fonti:
La possibilità di innovare dipende
fortemente dalla tipologia delle fonti della conoscenza e dalla loro disponibilità;
cf. Blockchain

APPROPRIABILITA'

• Le condizioni di appropriabilità si riferiscono


alla possibilità di proteggere le innovazioni dall’imitazione ed alla capacità di
estrarre profitti dalle attività innovative.

• È possibile individuare il livello e i mezzi di


appropriabilità:
– Livello: Alto o Basso.
Alta appropriabilità significa la
possibilità di proteggere con successo l’innovazione dalle imitazioni; bassa
appropriabilità denota un ambiente
economico caratterizzato da ampie esternalità di conoscenza (spillover).

– Mezzi:
sono diversi i mezzi utilizzati dalle
imprese per proteggere le proprie innovazioni, la cui efficacia differisce da
settore a settore.
I principali sono:
• Proprietà intellettuale
(brevetto, segreto industriale, disegno industriale, copyright,…)
• Vantaggio temporale;
• Vantaggi in termini di competenze
(conoscenza tacita e accumulata);
• Innovazione continua;
• Servizi post vendita ed asset
complementari;
– Es. brevetto Pfizer,
tecnologia mRNA Biontech, marchio Starbucks

CUMULABILITA'

• Le condizioni di cumulatività si riferiscono al


fatto che le innovazioni presenti in un determinato istante di tempo sono il punto
di partenza per le innovazioni successive e che le imprese innovano seguendo delle
particolari traiettorie.

• Si possono identificare quattro livelli di


cumulatività:
– Tecnologico:
Si riferisce alla semplice natura
cumulativa dei processi di apprendimento; es. legge di Moore

– Impresa:
Emerge quando la continuità innovativa
dipende fortemente dalle competenze della specifica impresa, oppure quando questa è
legata alla
struttura organizzativa o alle dimensioni
d’impresa; es. processi qualità

– Settoriale:
E’ presente quando esistono basse
condizioni di appropriabilità e la conoscenza di base per l’innovazione è diffusa
ampiamente all’interno di
un determinato settore d’impresa; es.
automotive (elettrificazione)

– Locale:
La cumulatività può svilupparsi anche a
livello locale, poiché può essere collegata alle competenze tecnologiche ed alle
capacità innovative
delle imprese collocate in una specifica
area geografica (distretti); es. distretto biomedicale Mirandola

CONOSCENZA DI BASE

• Per conoscenza di base si intende l’insieme di


informazioni, competenze e abilità che costituiscono il punto di partenza
dell’attività innovativa all’interno di un settore:

1. Natura della conoscenza. La conoscenza tecnologica


di base può presentarsi a vari livelli:
• Generica vs. specifica (l’innovazione
richiede o meno la combinazione di conoscenza da diversi campi); es. Apple vs
sviluppatori app
• Tacita vs. codificata, esplicita (la
conoscenza può essere sfruttata solo dagli attori economici che l’hanno generata
oppure è facilmente comunicata); ricetta della nonna vs. procedure di KFC
2. Mezzi di trasmissione e comunicazione della
conoscenza. Le caratteristiche della tecnologia influenzano fortemente i modi in
cui le imprese possono accede alla conoscenza rilevante. È possibile affermare che
• quanto più la conoscenza è soggetta al
cambiamento, tanto più importanti sono i canali informali (face to face,
apprendimento, mobilità).
• Quando invece la conoscenza è standardizzata,
semplice ed indipendente assumono rilevanza i mezzi di trasmissione formali della
conoscenza (pubblicazioni, licenze, brevetti).

REGIME TECNOLOGICO

• Alti livelli di opportunità tecnologica mostrano pattern


d’innovazione caratterizzati da alta turbolenza in termini di entrata ed uscita di
innovatori, alta instabilità delle gerarchie e bassa concentrazione.

• Alti gradi di appropriabilità permettono agli innovatori di


limitare gli spillover e di mantenere i vantaggi innovativi; a ciò corrispondono
alti livelli di concentrazione e di stabilità delle gerarchie.

• Alta cumulatività delle conoscenze a livello d’impresa comporta


stabilità delle gerarchie e bassi tassi d’entrata a seguito delle barriere
all’ingresso costruite dagli innovatori esistenti.

• Conoscenze di base codificate, facilmente accessibili, e di


natura specialistica mirate ad applicazioni specifiche favoriscono l’entrata di
nuovi innovatori.

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