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FONTI DELL'INNOVAZIONE

• Molteplicità di attori coinvolti nel processo innovativo


– Individui: inventori, utilizzatori, imprenditori
– Imprese: start-up e incumbent
– Laboratori di ricerca: università, enti di ricerca pubblici e private
– Altre istituzioni: incubatori, parchi scientifici, acceleratori

• Ognuno di questi attori contribuisce in modo unico alla creazione di


conoscenza
alla base dell’innovazione tecnologica e all’uso di risorse organizzative,
fisiche,
finanziarie, umane e tecnologiche per lo sfruttamento di tale conoscenza

• L’innovazione spesso scaturisce dal network delle diverse fonti di


innovazione
– Conoscenza generata da università viene sfruttata dalle imprese
– Alleanze strategiche tra imprese
– Acquisto di startup da parte di grandi imprese

INDIVIDUO:

• L’innovazione può nascere dalle esperienze dell’individuo


– Carriera lavorativa
– Hobby
– Contesto famigliare e universitario

• L’individuo può assumere diversi ruoli nel processo innovativo


– L’inventore esplora, identifica e crea nuove opportunità e idee
mettendo in discussione le conoscenze del loro campo
– L’imprenditore assembla e organizza le risorse per trasformare le
idee e le opportunità in servizi/prodotti venduti sul mercato
– Gli utilizzatori posseggono una profonda conoscenza dei propri
bisogni e un forte incentivo per escogitare soluzioni in grado di soddisfarli

• Potenziali vantaggi
– Creatività individuale
– Passione inventiva
– Capacità di riconoscere e affrontare i propri bisogni
– “Think out of the box”
– Perseveranza nonostante errori e fallimenti

• Potenziali limiti
– Mancanza di risorse per trasformare un’idea in un’innovazione
– Mancanza di asset complementari e canali distributivi per lanciare
un’innovazione sul mercato
– Conoscenze o abilità troppo specifiche per sviluppare l’innovazione

IMPRESA:

• Le imprese costituiscono un motore importante dell’innovazione in quanto


– motivate a usare l’innovazione per acquisire un vantaggio competitivo
– in grado di disporre risorse e organizzazione necessarie ai processi
innovativi

• Imprese mature o incumbent


– Imprese con un business consolidato che investono in ricerca e
sviluppo volta alla creazione di nuovi prodotti/servizi o nuovi processi produttivi
• Start-up
– Nuove imprese fondate allo scopo di sfruttare un’opportunità di
mercato

• Spin-off
– Start-up fondate allo scopo di sfruttare la conoscenza generata (e
non sfruttata) da imprese mature (corporate spin-offs) o laboratori di ricerca
(university spin-offs)
– Processo di knowledge spill-over attraverso cui la conoscenza creata
in grandi imprese viene sfruttata da start-up fondate da ex-dipendenti

• Ricerca e sviluppo nelle imprese comprende


– La ricerca di base (o pura), orientata ad approfondire la conoscenza
di un argomento o di un campo scientifico senza considerare le applicazioni
commerciali immediate.
– La ricerca applicata, volta all’aumento della comprensione di un
problema allo scopo di soddisfare un particolare bisogno
– Per sviluppo si intendono tutte le attività che consentono di
applicare la conoscenza alla realizzazione di nuovi prodotti, materiali o processi.

• Il processo di ricerca e sviluppo non avviene necessariamente per intero


all’interno della stessa organizzazione
– Gli spin-off si avvalgono spesso della ricerca applicata degli
incumbent
– Le imprese si avvalgono spesso della ricerca di base che avviene
nelle università
– La ricerca richiede spesso collaborazione tra attori con competenze
eterogenee

• Potenziali vantaggi
– Capitali da investire in ricerca e sviluppo;
– Asset complementari per produrre, distribuire, pubblicizzare
innovazione;
– Strutture organizzative e manageriali per coordinare i processi
innovativi

• Potenziali limiti
– Riluttanti a investire in innovazioni radicali dai ritorni incerti e
lontani
– Miopia manageriale
– Scarsi investimenti in ricerca (soprattutto di base) quando le
risorse scarseggiano
– Scarsi incentive a investire su innovazioni utili alla società ma con
scarso ritorno commerciale (vd. Orphan Drugs)

UNIVERSITA:

• Prima missione (insegnamento): forma il capitale umano richiesto alle


imprese per generare innovazione
• Seconda missione (ricerca): produce la conoscenza scientifica
potenzialmente sfruttabile dall’impresa per realizzare innovazione
• Terza missione (imprenditorialità): assume un ruolo attivo nello
sfruttamento della conoscenza generata all’interno dei laboratori di ricerca
(attività
brevettuale, spin-off accademici, business plan competitions, uffici di
trasferimento tecnologico,…)

• L’Ufficio di Trasferimento Tecnologico (UTT) si occupa della


valorizzazione commerciale della conoscenza generate dalla ricerca universitaria
della
ricerca e del suo trasferimento nell’industria
– Generano risorse aggiuntive per la ricerca
– Sostegno alle politiche di brevettazione e licensing
– Supporto tecnico, amministrativo e commerciale agli spin-off
accademici
– Contatto con mondo delle imprese

BREVETTI
L'Università degli studi di Bergamo incentiva la tutela
brevettuale dei risultati della
ricerca trasferendo il proprio potenziale tecnologico e
promuovendo l'innovazione nelle
imprese. L'Ufficio Ricerca e trasferimento tecnologico svolge
un'attività di supporto
nella gestione della procedura amministrativa per la richiesta di
deposito brevetti e la
concessione di licenze.

SPIN OFF
L'Università degli Studi di Bergamo sostiene la valorizzazione
dei risultati della ricerca
prodotta all'interno delle proprie strutture anche attraverso la
promozione di aziende
spin off. L'azienda spin off ha come scopo l'utilizzazione dei
risultati della ricerca
universitaria in campo imprenditoriale e in contesti innovativi.

START UP
L'Università degli Studi di Bergamo, al fine di favorire la
diffusione della cultura
imprenditoriale votata all’innovazione e all’occupazione
giovanile della comunità
studentesca e a completamento della propria missione formativa e
di ricerca, favorisce
la nascita e la crescita di nuove imprese innovative partecipate
da giovani talenti che
partecipano o hanno partecipato alla comunità universitaria

• La proprietà intellettuale (PI) costituisce strumento chiave per


valorizzare i risultati della ricerca e trasferire la conoscenza verso il mondo
industriale.
• Scouting e identificazione delle invenzioni prodotte dall’ateneo
ciascun ateneo
• Domanda di brevetto ove l’invenzione soddisfa i presupposti per la
brevettabilità, presenta condizioni di un possibile sfruttamento commerciale e
industriale e vi è disponibile un budget per le spese legate alla
brevettazione
• Alla domanda può seguire, dopo un certo periodo di tempo, l’effettiva
concessione del brevetto
• Per valorizzare la PI si può ricorrere a licenze o opzioni
– Licenza: concessione da parte del licenziate (l’università) ad
un terzo soggetto (detto licenziatario) il diritto di utilizzare un invenzione
brevettata
in un ben determinato campo di applicazione e territorio.
– Opzione: accordo con cui un licenziante concede ad un
licenziatario potenziale un periodo di tempo durante il quale quest’ultimo può
valutare
la tecnologia e negoziare i termini dell’accordo di
licenza.
– Spesso sono gli stessi spin-off universitari ad essere
licenziatari

• Potenziali vantaggi
– Stretto contatto con la ricerca scientifica
– Ricerca di base e scoperte scientifiche che possono condurre a
innovazioni radicali
– Risorse pubbliche e private
– Visibilità sul territorio
– Network scientifico

• Potenziali svantaggi
– Scarso contatto col mercato
– Mancanza di competenze e risorse complementari per identificare
bisogni sul mercato, produrre e distribuire innovazione
– Cultura commerciale in contrasto con identità accademica

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