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CULTURA EUROPEA

Le Politiche per l’Innovazione

dr. Piero Ausonio BIANCO

Le Politiche per l’Innovazione


Trattato sul Funzionamento dell’Unione (Art. 4)

3 Nei settori della ricerca,


3. ricerca dello sviluppo tecnologico e dello spazio,
spazio
l'Unione ha competenza per condurre azioni, in particolare la
definizione e l'attuazione di programmi, senza che l'esercizio di tale
competenza possa avere per effetto di impedire agli Stati membri di
esercitare la loro.

TITOLO XIX
RICERCA E SVILUPPO TECNOLOGICO E SPAZIO

1
Le Politiche per l’Innovazione
Strategia di Lisbona

In economie avanzate come quella dell dell'UE


UE la conoscenza,
conoscenza intesa
come insieme di R&S, innovazione e istruzione, è una forza
propulsiva indispensabile per la crescita della produttività. Essa
costituisce un fattore critico con cui l'Europa può garantirsi la
competitività in un contesto globale in cui altri concorrenti possono
contare su una manodopera a basso costo o sulla presenza di
risorse primarie.
primarie
Il rilancio della strategia di Lisbona
Comunicazione del presidente Barroso - 2005

Premessa:
L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Innovazione Tecnologica (dal punto di vista delle imprese)
azioni che modificano ll’assetto
assetto produttivo / organizzativo
dell’Azienda, adottate per sviluppare l’impresa o per rispondere a
richieste legislative o del mercato.
– Innovazione di prodotto
– Innovazione di processo
– Qualità
– Sicurezza / Ambiente
– Formazione

2
L’Innovazione Tecnologica
Cenni

Tecnica
processo che consente di poter affermare: “noi
noi sappiamo arrivare
a questo risultato utilizzando questi modi…”

Tecnologia
processo che consente ad un’impresa di poter affermare:
“noi sappiamo
pp come applicare
pp la scienza / l’ingegneria
g g a…”

Lo sviluppo temporale delle tecnologie

3
La nascita delle Tecnologie
RICERCA E SVILUPPO
• RICERCA DI BASE:
– Approccio sistematico mirato all all’acquisizione
acquisizione di nuove conoscenze
sull’Universo Attori: Università - Centri pubblici di ricerca
• RICERCA APPLICATA
– Sviluppo di conoscenze applicabili allo sviluppo di prodotti o processi
industriali Attori: Centri di ricerca finanziati dalle Industrie

SPERIMENTAZIONE INDUSTRIALE
• Dal prodotto o processo concepito sulla carta o realizzato in piccole serie
...
alle applicazioni commercializzabili
• La sperimentazione avviene attraverso una serie definita di prove,
raffinamenti ed attività progettuali formalizzate.

Un esercizio
Tecnologie Nuovi prodotti

RICERCA
FONDAMENTALE •G
Generazione
i di una nuova id
idea e
selezione
RICERCA • Definizione concettuale
APPLICATA
• Analisi di mercato
TECNOLOGIA DI • Analisi tecnica
BASE
• Business Plan
SVILUPPO DELLA • Approvazione dell’Alta Direzione
TECNOLOGIA
• Sviluppo
ACCRESCIMENTO • Test di mercato
DELLA TECNOLOGIA
• Commercializzazione

4
Modello di interazione tra
scienza – tecnologia – mercato - società

altro concetto chiave


LA CONOSCENZA
Che cosa è? Una definizione “operativa”:
CAPACITÀ
À DI INTRAPRENDERE AZIONI EFFICACI

• Creazione della conoscenza


– tacita: conoscenza che viene mantenuta entro la mente di chi ha
prodotto la conoscenza
– esplicita: conoscenza trasformata in modo da essere trasferibile
dal creatore ad altri utilizzatori
– culturale; mantenuta nelle assunzioni, credenze e norme della
comunità

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PERCHÉ OCCORRE INNOVARE?

Alcune risposte:
• mantenere la propria posizione nel mercato (consumatori
finali, rete di distribuzione, clienti-industria)
• conquistare nuovi segmenti di mercato
• rendere più difficile per la concorrenza l’imitazione e la
riproduzione dei prodotti
• acquisire quindi vantaggi competitivi nei confronti della
concorrenza

Il punto di vista delle


IMPRESE
Le obiezioni (soprattutto delle PMI):
• non abbiamo l’organizzazione, la struttura e le capacità finanziarie per studi di
mercato, per realizzare una diversificazione dei prodotti e delle attività
• come posso contrastare la concorrenza dei paesi in via di sviluppo dove la
manodopera costa molto meno che in Italia?
• non possiamo essere tutte PMI innovative
• nel caso riuscissimo ad avere un’idea per un prodotto o un servizio
innovativo, dove trovo i soldi per sviluppare le tecnologie che non ho, per
realizzare l’innovazione, per fare campagna pubblicitaria?
• dove trovo le risorse umane ed organizzative per fare ricerca?
• Noi non produciamo beni finali, ma semilavorati o particolari della produzione
di altri prodotti. Come posso ideare prodotti quando vi sono capitolati che
devo seguire pedissequamente?

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Perché l’intervento pubblico?
“Fallimento del mercato”
– alti livelli di rischi e di incertezza
– esternalità non remunerativa
– differen a di accesso alle informazioni
differenza informa ioni tra operatori
– elementi connessi al processo innovativo hanno carattere pubblico: gli
standard tecnici
– difficoltà ad ottenere consenso sugli standard, senza intervento di un
organismo pubblico uniformatore

Contributi teorici dalla scienza dell’organizzazione:


g
– teorie dello sviluppo: l’investimento in nuove tecnologie e capitale umano genera un
accumulo di conoscenze, a sua volta generatore di nuovi sviluppi e possibilità
– teorie evoluzionistiche: l’accumulazione di conoscenze è path-dependent
– teorie istituzionaliste: occorre progettare istituzione e procedure per gestire
l’interdipendenza degli attori coinvolti nel processo innovativo.

L’evoluzione dalle politica industriale alla


politica per l’innovazione
fino agli anni ’80:
– per il mondo industriale: Politiche di sostengo agli investimenti
(contributi ed esenzioni fiscali)
– per il mondo scientifico: potenziamento delle strutture (quasi
sempre pubbliche) di insegnamento e ricerca
elementi di crisi
– esperienza nordamericana: debolezza dell’impostazione di
separazione
i t aspetto
tra tt scientifico
i tifi e aspettott tecnologico
t l i
– indagini empiriche su:
• crescente importanza dell’innovazione nella competizione internazionale
• maggior peso della ricerca scientifica nel processo innovativo
• creazione di occupazione da parte dei settori a maggior contenuto di tecnologia.

7
L’evoluzione dalle politica industriale alla
politica per l’innovazione
dagli anni ‘80:
– politica dell’innovazione: attenzione alla ricerca applicativa
– abbandono della sola politica di incentivazione diretta agli
investimenti
– sostegno dei progetti innovativi attraverso una serie di interventi
più articolati e mirati ai vari obiettivi.
oggi:
– integrazione della politica per l’innovazione nel quadro più ampio
di tutte le politiche legate ad:
• investimenti
• struttura industriale
• mercato
• formazione
• commercio con estero
– superamento della distinzione tra politiche scientifica e
tecnologica

Gli elementi di base della politica europea


per l’innovazione
• insoddisfacente risultato europeo nell’innovazione (misurato
attraverso ll’European
European Innovation Scoreboard) sono la causa
principale dell’aumento contenuto della produttività, e ritardano il
conseguimento degli obiettivi di Lisbona;
• importanza rivestita dalle aziende nel processo di innovazione e
necessità di un approccio di sistema all’innovazio;
• riconoscimento che alle affermazioni retoriche sul ruolo sistemico
d ll’i
dell’innovazione
i non sono seguiti iti interventi
i t ti coerenti
ti con le
l
premesse

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Spese in ricerca

POLITICHE PER L’INNOVAZIONE


una classificazione

• Politiche di progetto
– sviluppo scientifico
• Politiche di diffusione
– applicazione dei risultati scientifici – diffusione dei risultati
• Politiche strutturali:
– collegamento
g con le altre p
politiche

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POLITICHE DI PROGETTO
• Sostegno finanziario alla ricerca nelle tecnologie di punta
• Obiettivi:
– concentrare le risorse pubbliche sia sulla ricerca di base, sia alla
ricerca tecnologica precompetitiva
– sviluppo scientifico
• Sostegno a sviluppi tecnologici di punta attraverso
collaborazione tra imprese ed enti di ricerca:
– programmi dei PQ: Brite-Euram (processi produttivi e nuovi
materiali; Race (Telecomunicaizoni); Esprit (informatica)
• Risultati:
Ri l i
– disuniformità di distribuzione dei finanziamenti disponibili
– nelle aree più depresse sviluppo delle sole istituzioni pubbliche di
ricerca
– difficoltà al coinvolgimento delle PMI

Politiche di progetto
I PROGRAMMI EUROPEI
Principi Guida:
• sussidiarietà
• transnazionalità
• precompetitività
• cofinanziamento
Problemi:
• la proprietà della conoscenza tra le aziende
• la coerenza tra gli obiettivi dei governi nazionali ed i
beneficiari degli investimenti se sono extraUE.

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POLITICHE DI DIFFUSIONE
• Obiettivi:
– diffusione dell’innovazione nel tessuto industriale
• Strumenti:
– fino agli
g anni ’80: incentivazione ((attraverso finanziamenti a fondo
perduto o a tasso agevolato) all’acquisto di nuovi macchinari ed
attrezzature
– incentivazione alla ricerca interna alle imprese, alla collaborazione
tra imprese, alla collaborazione tra imprese ed università
– supporto alla creazione di imprese ad alta tecnologia
– incentivazione all’assunzione di giovani ricercatori o creazione di
gruppi di ricerca misti industria, università, centri di ricerca
• Iniziative:
– PIC “Innovation”:
• creare un ambiente favorevole all’innovazione
• favorire la circolazione delle tecnologie
• mettere a disposizione delle imprese le nuove tecnologie
• coinvolgimento a livello locale per lo sviluppo di politiche regionali per
l’innovazione
• diffusione delle tecniche di gestione manageriale dell’innovazione

POLITICHE INFRASTRUTTURALI
• Obiettivi:
– creazione dell’ambiente per la formazione di nuove conoscenze e la
loro applicazione pratica
– RATIO: lo sviluppo tecnologico è condizionato dalla presenza di
una offerta pubblica di capacità tecnologiche di interesse per
l’industria e disponibili per una pluralità di applicazioni da parte di
una pluralità di imprese o istituzioni
• Strumenti:
– strutture miste di ricerca:
• parchi scientifici e tecnologici
– strutture di trasferimento tecnologico
• centri di documentazione, di servizio e di intermediazione tecnologica creati da
attori dell’innovazione, organismi economici collettivi (camere di commercio)
strutture create ad hoc (quali incubatori tecnologici)9
– iniziative di clustering e networking
• IRC: reti dei centri che nei vari paesi si occupano di trasferimento tecnologico

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I programmi della politica europea
dell’innovazione
VII Programma Quadro (2007-2013).
Obiettivi:
• La creazione di poli d'eccellenza europei tramite la
collaborazione tra laboratori
• L'avvio di iniziative tecnologiche europee
• Lo stimolo della creatività della ricerca fondamentale tramite la
concorrenza tra équipe a livello europeo
• L
L'attrazione
attrazione in Europa dei migliori ricercatori
• Lo sviluppo di infrastrutture di ricerca di interesse europeo
• Il rafforzamento del coordinamento dei programmi nazionali di
ricerca
Impegni: 10 miliardi € / anno per ricerca (doppio rispetto a oggi)

“Categorie” del VII Programma Quadro


• Cooperazione, tutti i tipi di attività di ricerca portati avanti da diversi
istituti di ricerca di cooperazione transnazionale. Le azioni idonee vanno dai
progetti di ricerca d'equipe alla creazione di reti o ancora alla costituzione di
Piattaforme Tecnologiche Europee e il coordinamento di programmi di
ricerca non europei. E' inclusa infatti la cooperazione con paesi non afferenti
alla UE.
• Idee, supporto per la ricerca ai confini della conoscenza, portata avanti da
team individuali in tutti i campi scientifici e tecnologici, inclusa l'ingegneria, le
scienze socio-economiche, e le materie umanistiche.
• Persone supporto per i ricercatori (sviluppo delle loro carriere e la
mobilità, intesa come un'espansione del Programma di scambio già
esistente 'Marie Curie'.
• Capacità/Rendimento miglioramento del rendimento della ricerca in
Europa.

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Temi del VII PQ

Dotazione finanziaria (@24 luglio 2006)


Salute 6.050
Prodotti alimentari, Agricoltura e Biotecnologie 1.935
Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione 9.110
Nanoscienze, Nanotecnologie, Materiali e nuove tecnologie di produzione 3.500

COOPERAZIONE Energia 2.300


Totale
ota e 3
32.365
365 Ambiente (incl.
(incl cambiamento climatico) 1 900
1.900
Trasporti (incl. Aeronautica) 4.180
Scienze socio-economiche ed umanistiche) 610
Spazio 1.430
Sicurezza 1.350
IDEE Consiglio Europeo per la Ricerca 7.460
PERSONE Azioni Marie Curie 4.728
Infrastrutture di ricerca 1.850
Ricerca per il beneficio delle PMI 1.336
Regioni della conoscenza 126
CAPACITA'
Totale 4.217
Potenziale di ricerca 370
Scienza nella società 280
Coerente sviluppo delle politiche di ricerca 70
Attività di cooperazione internazionale 185
Attività non nucleari del Centro Comune di ricerca 1.751
TOTALE finanziamento 50.521
+ EURATOM per attività nucleari di ricerca e formazione 2.700

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Programma quadro per l'innovazione e la
competitività (CIP) (2007-2013)
Il programma quadro favorisce azioni a vantaggio della
competitività e della capacità d'innovazione all'interno dell'Unione
europea OBIETTIVI:
europea.
• Promuovere la competitività delle imprese, in particolare delle PMI;
• Promuovere l’innovazione, compresa l’eco-innovazione;
• Accelerare lo sviluppo di una società dell’informazione sostenibile,
competitiva, innovativa e capace d’integrazione;
• Promuovere l’efficienza energetica e fonti energetiche nuove e rinnovabili in
tutti i settori, compreso il trasporto.
Per tener conto della diversità dei suoi obiettivi, il PIC è composto
da tre sottoprogrammi.
• programma per l'innovazione e l'imprenditorialità
• programma di sostegno strategico in materia di TIC;
• programma «Energia intelligente - Europa

in dettaglio:
Innovazione ed imprenditorialità

• accesso al credito per ll’avviamento


avviamento e la crescita delle PMI
• cooperazione tra PMI
• attività di innovazione
• attività di ecoinnovazione
• cultura dell’imprenditorialità e dell’innovazione
• riforme economiche ed amministrative a favore delle imprese e
dell’innovazione

BUDGET: 60 dell’intero Programma


DOTAZIONE FINANZIARIA 2.172,78 M€

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Ricerca e futuro

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