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Caratteri e tipologia delle innovazioni

In sintesi:
Innovazione radicale (breakyhrough): un prodotto, un processo, un servizio o un mercato
completamente nuovo e diverso da quelli esistenti.
Innovazione incrementale (sustaining) e continua: porta a migliorie a prodotti, processi e servizi
esistenti e ad estendere la gamma dell’offerta.

Telefono fisso, cordless, cellulare


Rispetto al telefono fisso
Il cordless rappresenta un’innovazione incrementale, dà una certa mobilità dentro casa a la
tecnologia di base, cioè il cavo telefonico che trasporta la voce, non cambia.
Il cellulare, invece, rappresenta un’innovazione radicale, offre mobilità completa con un cambio
radicale della tecnologia (si passa dalla trasmissione di segnali attraverso il cavo di rame a quello di
via etere).

Paradigma tecnologico
Determina i confini generali di sviluppo di una tecnologia in un dato ambito e in un dato periodo.
All’interno di questi confini diverse possibili traiettorie.
Le rivoluzioni tecnologiche ridefiniscono il paradigma tecnologico.
Insieme di conoscenze, sia tacite sia codificate (nozioni scientifiche, procedure di ricerca e di
operazionalizzazione) connesse alla nascita e allo sviluppo di una determinata tecnologia.
Modello condiviso da una comunità di ingegneri, tecnici, scienziati che devono risolvere problemi
che emergono nel normale processo di una tecnologia.
Nella fase iniziale (preparadigmatica), diverse basi di conoscenza e principi scientifici competono
tra loro, e buona parte dei processi di scoperta e di innovazione procedono per prove ed errori,
seguendo una molteplicità di percorsi.
Quando un paradigma emerge, le basi di conoscenza si consolidano, gli obiettivi vengono
stabiliti, si forma una comunità di pratica, e le attività innovative diventano molto più
incrementali.
Le modalità con cui un paradigma si istituzionalizza, e l’emergere della Best Available Tecnology
(per date condizioni esistenti, in termini di minori costi o migliori prestazioni) dipendono da
numerosi fattori, anche estranei al contesto tecnologico.
Esempi:
 Motore a combustione interna
 Motore elettrico
 A vapore
Si basano su principi scientifici differenti: utilizzano sistemi di propulsione molto diversi sia nelle
proprietà sia nel funzionamento, a cui possono corrispondere diversi problemi tecnologici
riguardanti le caratteristiche dell’automobile ( per es…, la grandezza l’aerodinamicità, le
dimensioni del serbatoio). Inoltre, quei 3 paradigmi tecnologici richiedono competenze
ingegneristiche diverse sia per la progettazione e la realizzazione dei vari modelli, sia per la loro
continua evoluzione.
Una traiettoria tecnologica definisce la direzione lungo la quale una tecnologia effettivamente
evolve. Più in particolare, in tale prospettiva assumono rilievo 3 aspetti del cambiamento
tecnologico: la località, la cumulatività e l’irreversibilità. L’attività innovativa generalmente si
focalizza su porzioni molto limitate dello spazio tecnologico (località) ed esplora nuove soluzioni
nelle vicinanze di quelle già esistenti e implementate (cumulatività).
Inoltre, poiché è costoso deviare dalla traiettoria esistente, revisioni radicali dalle soluzioni in auge
diventano relativamente rare e poco frequenti (irreversibilità).
Il concetto di traiettoria tecnologica presenta analogie con quello di innovazione incrementale,
poiché entrambi si riferiscono all’evoluzione normale di una tecnologia.

Disruptive technologies
Clayton Christensen ha delineato un terzo tipo di innovazione: disruptive (disgregante).
E’ un processo per cui imprese più piccole sono in grado di sfidare le imprese dominanti un certo
settore. Tali imprese tendono a concentrarsi su come migliorare i propri prodotti e servizi per i
clienti più esigenti ( e più redditizi), trascurando le esigenze dei segmenti più bassi o ignorando la
possibilità di creare nuovi mercati.
I nuovi entranti iniziano a soddisfare con successo i segmenti trascurati, fornendo le funzionalità
richieste da quei segmenti, spesso a un prezzo inferiore.
Le imprese dominanti, a caccia di una maggiore redditività nei segmenti più esigenti, non
rispondono in maniera adeguata a questo attacco. I nuovi entranti quindi evolvono per soddisfare
segmenti più elevati del mercato, offrendo le prestazioni che i clienti principali delle imprese
dominanti richiedono, pur mantenendo i vantaggi che hanno determinato il loro primo successo.
Quando i clienti tradizionali iniziano ad abbandonare le imprese dominanti avviene la
“disruption”.

Esempio: NETFLIX vs BLOCKBUSTER


Netflix nasce come servizio di noleggio di DVD, VHS e videogiochi via posta.
Inizialmente si rivolge agli appassionati di cinema a cui non importa delle nuove uscite.
Decolla col passaggio dai DVD allo streaming.
Con l’avanzare dello streaming, si sposta verso l’alto per raggiungere clienti più redditizi.
Pag 3 riassunto dopo BTP
La bilancia dei pagamenti registra le transazioni economiche realizzatesi, in un determinato
periodo di tempo, tra residenti e non residenti in un’economia; sono definite tali le relazioni di tipo
economico che determinano il cambiamento di proprietà di un bene o di un'attività finanziaria,
l'erogazione di un servizio, l'utilizzo dei fattori lavoro e capitale (redditi) o il trasferimento
unilaterale senza contropartita di un bene o valore
La Banca d’Italia compila la bilancia dei pagamenti dell’Italia su base mensile
La bilancia dei pagamenti della tecnologia raggruppa alcune voci della bilancia dei pagamenti che
riguardano gli scambi internazionali di tecnologia non incorporata in beni fisici (disembodied
technology)
Nel 2018 il saldo complessivo della bilancia dei pagamenti della tecnologia – compensi per l’uso
della proprietà intellettuale, servizi informatici, servizi di ricerca e sviluppo e servizi di
architettura e ingegneria− è stato positivo per il settimo anno consecutivo e pari a 1,3 miliardi di
euro.
Dopo un lungo periodo di saldi negativi, il miglioramento della bilancia dei pagamenti della
tecnologia è stato trainato, tra il 2012 e il 2014, dall’ampliamento dell’avanzo dei servizi di ricerca
e sviluppo e, negli ultimi anni, dalla riduzione del disavanzo nei compensi per l’uso della proprietà
intellettuale (brevetti e royalties), ormai prossimo allo zero.
Nel confronto internazionale, gli scambi di disembodied technology dell’Italia sono, in rapporto al
PIL, inferiori alla media europea, pur rappresentando negli ultimi anni una delle componenti più
dinamiche del commercio di servizi del nostro paese.
3A Origine dell’innovazione
Definizione: La diffusione è il processo attraverso il quale le innovazioni si diffondono nella produzione e
nel consumo sui loro mercati potenziali
La diffusione non è solo il modo attraverso il quale le innovazioni si spargono in una popolazione, ma è
anche parte intrinseca del processo di innovazione, poiché l’apprendimento, l’imitazione e gli effetti di
feedback che si verificano mentre una tecnologia si diffonde contribuiscono a migliorare l’innovazione
originale (il processo di diffusione interagisce col processo innovativo)
Rosenberg (1972, p.191). Nella storia della diffusione di molte innovazioni non si può non rimanere
colpiti da due caratteristiche ricorrenti del processo diffusivo:
   la sua apparente lentezza
   le grandi differenze nei tassi di accettazione tra un’innovazione e l’altr

I modelli di diffusione
I temi sulla diffusione presentati in precedenza possono essere suddivisi in quattro approcci teorici.
Secondo Stoneman (1987) esistono sostanzialmente tre approcci per l’analisi del fenomeno della
discussione:
1. i)  modelli basati sull’informazione (detti anche modelli epidemici)
2. ii)  modelli basati sulle differenze (detti anche modelli “soglia”)
iii) modelli di basati sulla teoria dei giochi
Infante (1992) ne aggiunge un quarto che si adatta molto bene alla diffusione delle tecnologie
dell’informazione:
iv) modelli basati sulle caratteristiche dei prodotti

1. Information-based models
La mancanza di informazioni e asimmetrie informative rappresentano di solito le cause per un processo
di diffusione non-istantaneo.
Ipotesi chiave:
1. Le informazioni sull'esistenza della tecnologia sono limitate.
2. La nuova tecnologia è superiore, nel senso che i prezzi da pagare per averla ed i benefici del suo uso
assicurano che l'impresa l'adotterà non appena ne verrà a conoscenza.

In ogni periodo di tempo la quota della popolazione che conosce la tecnologia è determinata dal
numero degli adottatori nel periodo precedente e dalla loro proporzione sul totale dei potenziali
adottatori (epidemic learning)
Poiché le informazioni provengono principalmente da chi ha già adottato la nuova tecnologia, il processo
di diffusione può essere assimilato alla diffusione di un virus, ecco perché si definiscono epidemici.

2. Differences-based models
In questo tipo di modelli si assume che tutti i potenziali adottatori conoscano la tecnologia ma
siano diversi tra loro per qualche tipo di caratteristica che gli impedisce di avere lo stesso
rendimento nell'adozione della tecnologia.
Ipotesi:
   Esistono N adottatori potenziali che differiscono per una qualche caratteristica z che è
indipendente dall'uso della tecnologia ed è continuamente distribuita secondo la
distribuzione cumulativa F(z).
   Tutti gli adottatori potenziali hanno informazione perfetta sull'esistenza e caratteristiche
della nuova tecnologia.
   La nuova tecnologia è superiore, nel senso che i prezzi da pagare per averla ed i benefici
del suo uso assicurano che l'impresa l'adotterà non appena ne verrà a conoscenza.

3B l’innovazione tecnologica ed il suo trasferimento


1. La prima di natura tecnica: le innovazioni non nascono perfettamente funzionanti (adattamento
tecnico)
2. La seconda di natura “ambientale” (economica, sociale, culturale, istituzionale). Ogni innovazione
deve essere assimilata (assimilazione): cambia i modi di lavorare e consumare, cambia i rapporti
tra risorse
Il progresso tecnico è un processo - messo in moto da innovazioni fondamentali - caratterizzato da
grande incertezza che dipende da due ragioni principali:
Imprese di paesi pionieri
 Nei paesi pionieri (leader dell’innovazione) i processi di adattamento tecnico e assimilazione
avvengono in contemporanea e l’uno contribuisce all’altro.
 Le maggiori difficoltà si hanno nella fase innovativa, quando gli innovatori
 incontrano notevoli difficoltà nel reperire i fondi necessari a finanziare l’innovazione a causa
delle asimmetrie informative caratterizzanti il rapporto con i finanziatori (i quali non hanno le
stesse competenze tecniche degli innovatori)
 devono scontrarsi con la diffidenza e l’incredulità degli altri
Esempi di assimilazione graduale
(sovrapposta al perfezionamento tecnico):
- Adozione dei trattori in America
Dal 1913 al 1940 modifiche e perfezionamenti aumentarono le prestazioni, aumento delle
dimensioni medie delle imprese agricole...
- Adozione nuove tecnologie informatiche
Imprese di paesi arretrati
I paesi arretrati possono godere di un vantaggio: acquisire soluzioni tecniche moderne senza
bisogno di inventarle e svilupparle.
 Tuttavia, è un vantaggio potenziale: anche se non devono inventare ex novo e farsi carico dei
successivi perfezionamenti devono comunque affrontare il problema dell’assimilazione (o della
“re-invenzione”), che assume per essi caratteristiche complesse
gap tecnologico
   La distanza tecnologica tra paesi leader e ritardatari (gap tecnologico) può essere tale da
implicare molte tappe, e quindi un processo lento e lungo, non troppo diverso dal processo di
invenzione- perfezionamento-assimilazione che hanno affrontato i pionieri. In altre parole, talvolta
i problemi di assimilazione sono talmente seri da richiedere quasi una re-invenzione.
   i ritardatari devono spendere risorse per i costi di assimilazione
In letteratura si distingue tra:
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  sistemi economici arretrati o ritardatari, caratterizzati da un gap maggiore rispetto ai leader
  e inseguitori, caratterizzati da un gap minore
 In letteratura si distingue tra:
Sistemi economici inseguitori e conoscenze tacite
 La maggiore difficoltà è rappresentata dal superamento della barriera delle conoscenze tacite:
competenze normalmente non comunicate in modo esplicito e formale, che devono perciò essere
acquisite con l’esperienza diretta, eventualmente assistita da chi già le possiede. Ciò implica un
processo lungo e costoso. Tale superamento, infatti, può avvenire solo per tappe, ciascuna delle
quali richiede non solo l’acquisizione delle conoscenze, ma anche una significativa pratica
produttiva
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 le necessarie tappe di acquisizione delle conoscenze tacite
 la barriera delle conoscenze tacite è sempre molto seria anche nel caso degli inseguitori, non
troppo distanti dai pionieri.
 Esempio: imitazione della produzione di acciaio (prodotto per la prima volta in Inghilterra nel
1740) da parte dei francesi, che richiese più di 60 anni.

 Esempio: caso Samsung (Corea


 del Sud)
  A partire dagli anni ’80, mise in atto una strategia deliberata per elevare le proprie competenze
formali e tacite, nel settore dei semiconduttori, dove gran parte del differenziale competitivo è nel
saper fare consolidato e nelle competenze tacite
  Gli sforzi di acquisizione delle conoscenze sono stati intervallati da più lunghi periodi di pratica
produttiva nella realizzazione di massa dei prodotti. Ciò ha ragioni economiche (ingenti
investimenti effettuati devono essere ammortizzati), ma anche perché il processo di
apprendimento richiede che si sviluppino delle routine: il saper fare, per diventare piattaforma
effettiva non può restare nell’ambito del prototipo.

 La necessità della re-invenzione e la forte incertezza dei risultati


 Esempio: industria automobilistica.
 Nell’America dei primi del novecento, Ford avviò la
 produzione di automobili in serie (prodotti standardizzati
 di massa) con notevoli aumenti della produttività e
 migliori caratteristiche del prodotto. L’innovazione fordista a
 fronte di un aumento notevole della produttività eliminava le competenze tacite degli operai,
ridotti alla stregua di pezzi materiali intercambiabili.
 Il sistema Ford venne perfezionato e concepito in precise condizioni
 sociali e culturali: gli operai addetti al montaggio appartenevano a diverse nazionalità, parlavano
lingue diverse
  e di domanda: vi era un’ampia richiesta di auto tutte uguali a basso prezzo e facili da guidare e
aggiustare.
Sintetizzando, il sistema fordista era funzionale alle condizioni specifiche degli USA in quegli anni:
   Frammentazione culturale della manodopera
   Vasta domanda che si accontentava di prodotti standardizzati
   Concorrenza debole
13 Nel secondo dopoguerra, la casa giapponese Toyota, fino ad allora produttrice di autocarri, si
rese conto che copiare i metodi fordisti della produzione di massa non era affatto semplice:
   Il mercato giapponese delle auto era limitato e la domanda frammentata su di un’ampia gamma
di veicoli
   I lavoratori erano tutti giapponesi e non erano disposti ad essere trattati come “pezzi
intercambiali”
   Erano scarsi i capitali necessari per costruire uno stabilimento come quello Ford
   La concorrenza estera, che aveva adottato largamente il sistema fordista era molto forte

 In questa situazione fu necessario applicare i principi della divisione del lavoro, su cui si basava
l’innovazione fordista, in modo assai diverso
  Agli inizi degli anni ’60 la Toyota aveva finito di mettere a punto i principi della produzione snella
(dimensioni più ridotte e produzione di un’ampia gamma di modelli), una decisione rischiosa, dal
risultato incerto.
 Infatti, il successo finale della casa giapponese non era affatto scontato. Fu necessario risolvere
una serie infinita di problemi, ciascuno dei quali era, in fondo una scommessa.
  La concorrenza estera,
adottato il sistema fordista, consigliò il governo giapponese l’adozione di una politica
protezionista, vietando in particolare gli investimenti diretti esteri in Giappone. Sotto l’ombrello
protezionista sorsero molte imprese. Alla metà degli anni ’50 fu formulato un progetto di fusione
di dodici aziende per competere con i colossi americani.

Dopo 3c

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