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FONTI DI INNOVAZIONE:

• Gli attori coinvolti nel processo innovativo non operano in solitaria

• L’Open Innovation è l’acquisizione e la cessione di conoscenza per creare


innovazione all’interno e
all’esterno dei confini di organizzazione

CLOSED INNOVATION:

• Il modello di closed innovation nasce agli inizi del XX secolo e si


afferma prepotentemente dopo la fine della II Guerra Mondiale
• Al tempo i problemi di ogni azienda non riguardavano certo
l’innovazione!
Piuttosto le sfide di ogni giorno riguardavano:
– Economie di scala;
– Coordinamento ed organizzazione di un grande numero di persone

Assunzioni:

• Commercializzare un’innovazione richiede internalizzazione di


tutte le fasi di R&S;
• Lo sviluppo interno accelera innovazione assicurerà anche la
vittoria dell’azienda nel mercato competitivo;
• Capeggiare gli investimenti in R&S di un’industria porta a
generare migliori e più idee che successivamente possono trasformarsi in fattori
strategici per la supremazia del mercato
• Una gestione restrittiva della proprietà intellettuale evita
che altre aziende facciano profitto con le idee e le tecnologie generate
dall’azienda.
• ES. APPLE E LINDT

LIMITI:

• In un’ottica chiusa l’azienda deve generare idee proprie,


svilupparle, commercializzarle, finanziarle e sostenerle (Chesbrough, 2003)
– Spreco di risorse e rischi elevati (progetti accantonati,
…)
– Time to market decisamente lungo;
– Alti costi fissi;
– Sindrome del «non inventato qui»;
– Talento e creatività limitate

OPEN INNOVATION:

• Il termine nasce nel 2003 dal prof. Henry Chesbrough


• Paradigma stimolato dai cambiamenti strutturali che hanno coinvolto
l’economia mondiale nel secolo scorso
– relazione tra Università e impresa
– ingegneri e ricercatori qualificati assunti da imprese per
creare i propri laboratori di ricerca
• Il paradigma dell’Open Innovation emerge in modo evidente e netto nei
primi anni del 2000,
• Nuove tendenze del contesto socio-economico creano crescenti
difficoltà nell’attuare i principi del modello tradizionale di closed innovation

PERCHE'?
• L’Open Innovation permette di aggirare gli svantaggi incontrati
da ciascuna fonte di innovazione
– Le start-up possono avere accesso alle risorse/conoscenze
complementari degli incumbent
– Gli incumbent possono beneficiare della flessibilità
delle start-up
– Le imprese beneficiano della ricerca di base delle
università
– Le università hanno accesso alle competenze di mercato
delle imprese
• La fusione tra settori e nuovi modelli integrati di business
richiedono competenze sempre più variegate e specializzate difficilmente possedute
da un singolo attore, specialmente nei settori high-tech (es. life sciences)
• Nuove tecnologie facilitano la diffusione e lo scambio della
conoscenza non tacita anche senza prossimità fisica

FORME DI OI:

• I flussi di conoscenza possono avere diverse direzioni


– La conoscenza generata all’interno viene ceduta
all’esterno (outbound open innovation) oppure
– La conoscenza generata all’esterno può essere acquisita
per essere utilizzata internamente (inbound open innovation)
• Lo scambio di conoscenze avviene tra diversi tipi di attori…
– Tra centri di ricerca/università e imprese
– Tra imprese (start-up e/o incumbent)
– Tra imprese e individui (crowdsourcing)
• …e per diversi scopi
– Alleanze commerciali per portare innovazione sul mercato
– Alleanze tecnologiche per acquisire la conoscenza
tecnico-scientifica necessaria allo sviluppo dell’innovazione
– Alleanze di tipo explorative per esplorare nuove aree di
conoscenza
– Alleanze di tipo exploitative per sfruttare le conoscenze
possedute

OI NELLE IMPRESE:

• Le imprese possono stabilire forme di collaborazione con


– Clienti: accesso a conoscenze di tipo commerciale
– Fornitori: accesso a conoscenze di tipo industriale
– Laboratori di ricerca e università locali: accesso a
conoscenze di tipo scientifico
– Produttori di beni complementari o concorrenti: scambio
di conoscenze per servire meglio i rispettivi mercati.
• Le fonti di innovazione interne ed esterne sono complementari
– Le imprese che svolgono R&S interna fanno al contempo
molto ricorso alle reti di collaborazione esterna
– La R&S in-house contribuisce a costruire la capacità di
assorbimento dell’impresa (absorptive capacity) consentendo un apprendimento e un
uso più efficace della conoscenza acquisita da fonti esterne

FORME DI OI NELLE IMPRESE:

• Le collaborazioni possono essere più o meno formali e prevedono


diversi livelli di integrazione
– acquisizione o fusione
– joint venture
– attività di corporate venturing
– concessione o acquisto di licenza (licensing) (con
imprese o università)
– accordi di ricerca con imprese o università
• Livelli più alti di integrazione e formalizzazione riducono le
asimmetrie informative e i rischi di azzardo morale ma compromettono flessibilità e
comportano maggiori rischi

VANTAGGI:

CESSIONE DELL'INNOVAZIONE
• Market of ideas vs market of products
• Monetizzazione del portafoglio brevetti;
• Incentivazione dello staff di ricerca;
• Trasformazione del reparto di R&S in centro di profitto;
• Condivisione dei rischi;
• Accelerazione della diffusione di un’innovazione
• Monetizzazione dell’innovazione senza costi di lancio sul
mercato

ACQUISTO DELL'INNOVAZIONE
• Riduzione dei costi di ricerca
• Stimolo allo sviluppo di nuovi prodotti/processi;
• Condivisione dei rischi;
• Accelerazione dei tempi di sviluppo
• Accesso a conoscenze complementari

SVANTAGGI:

ACQUISTO DELL'INNOVAZIONE
– Difficoltà di comprensione e integrazione delle
conoscenze
– Costi e rischi nella ricerca e valutazione dei partner
– Costi nella gestione della collaborazione
– Barriere culturali (Not-invented-here-sydrome)
– Mancato apprendimento
– Eccessiva eterogeneità delle competenze

CESSIONE DELL'INNOVAZIONE
– Perdita di opportunità per generare valore
– Espropriazione dell’innovazione

COINVOLGERE INDIVIDUI:

• Diversi meccanismi attraverso cui le imprese fanno leva


sull’individuo per generare innovazione
1. Piattaforme di crowdsourcing o hackaton per coinvolgere
inventori
2. Business plan competition e acceleratori per coinvolgere
imprenditori
3. Piattaforme che coinvolgono gli user nella
personalizzazione del prodotto finale

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