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L'Heavy-Duty di Yates
Non mi piace "riesumare" le tabelle di allenamento dei campioni, in quanto 99,99 volte su 100 non sono altro che una
raccolta di procedure inconcludenti (oltre che difficilmente attuabili per chi non si allena e basta…) per chi non
possiede una super-genetica e/o usa grosse quantità di farmaci.
La filosofia di allenamento di Dorian Yates, ennesima evoluzione dell'heavy-duty, rappresenta sicuramente una insolita
eccezione. Certo non si parla ancora di periodizzazione, ma tale metodo può essere da spunto per quanto riguarda la
brevità, l'infrequenza e l'intensità degli allenamenti.
Verranno presentati adesso due protocolli di allenamento; uno relativo ad un Yates "prima maniera" e l'altro riguardante
un Dorian un po' più "maturo".
Ciò che si potrà riscontrare è come, con l'andare avanti della propria carriera, Dorian Yates abbia via via ridotto il
volume di lavoro (numero di serie) e rarefatto gli allenamenti (prima concludeva il microciclo in 5 giorni, mentre poi ne
impiegava 7-8).
Le costanti, che si possono invece notare, sono un'alta intensità di lavoro l'esecuzione di serie di riscaldamento (a
questo punto le definirei "di preparazione") prima di ogni esercizio.
Giorni: 1 2 3 4 5
Pettorali, Bicipiti e tricipiti Gambe Schiena e deltoidi
Giorni: 1 2 3 4 5 6 7 8
Spalle, Tricipiti Schiena e Torace e Ancora riposo
Gambe
Addominali Deltoidi posteriori Bicipiti o ricominciare
NOTE:
- Per i deltoidi a volte introdurre le ripetizioni parziali;
- Nel pullover alla nautilus, a secondo dei momenti, aggiungere ripetizioni parziali, forzate e/o negative;
- Tra una serie e l'altra (anche nei superset) riposarsi a sufficienza; fanno eccezione i set tripli;
- Esecuzione potente ed esplosiva nella fase positiva e lenta nella fase negativa.
The Training Volume 1 - Dalle Tabelle semplici, alle Full-body, alle Specializzazioni 106
La tabella che segue, è invece di un Yates, che definirei “ultima maniera”, cioè
è relativa agli ultimi anni in cui gareggiava.
Esercizio Serie Ripetizioni
• Variare spesso non tanto gli esercizi (che sono ottimi), quanto l’ordine
degli stessi.
• Inarcare la schiena durante gli esercizi; se siete di quelli che
“normalmente” incurvano la schiena durante l’esecuzione degli esercizi per i
dorsali, abbassate i pesi e cercate di “ri-imparare” ad eseguire tali
esercizi.
• Nel pulley basso, evitate di oscillare eccessivamente avanti e indietro; non
è assolutamente necessario muovere troppo il busto.
• Non è male utilizzare i principi di massima contrazione e tensione continua;
ricordate: qualità nell’esecuzione degli esercizi!
• Ogni tanto, dopo aver raggiunto il cedimento, aggiungete qualche ripetizione
forzata.