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Quando a TriniTà scorreva il fiume Tanaro


TRINITÀ: FATTI, FATTERELLI E CURIOSITÀ
Circa un milione e mezzo di anni fa il territorio nel quale e sul quale oggi icappella campestre e piccolo nucleo abitato, a metà strada tra i due paesi,• “Gli abitanti sono di costituzione assai robusta, di mente sveglia, ed industriosi”.trinitesi vivono e lavorano poteva essere il letto o forse meglio la sponda deloggi completamente scomparso.“E spazianti in aperta pianura e in libera collina, godono di uno sviluppo organico più regolare, e si
conservano vispi di persona”.Tanaro che procedeva largo e lento verso Carmagnola per confluire nel Poall’altezza di Carignano. Le continue spinteCitazioni queste per sottolineare le differenze con gli abitanti di S. Albano con i quali i Trinitesi “erano totalmente divisi di lingua esotterranee della terra costrinserodi costumi molto differenti”. La rivalità ed un certo antagonismo tra i due borghi ha origini lontane. Il “Mangia mosche” rivolto
daiperò l’immenso corso d’acqua a deviare, grazie alla corrosione di un torren-1412: inizia l’era dei Conti Costa della Trinità Trinitesi ai loro cugini (e relativa gestualità) persiste nella memoria attuale.tello ad est di Bra, in direzione di Alba. Questo, in sintesi, lo spettacolare fe-nomeno che i geologi definiscono come• Nel “Dizionario geografico, storico…” del Casalis, si fa cenno ad un territorio ricco di argilla“cattura del
Tanaro”.per fabbricare mattoni; di una marna rossa da spargersi nei campi arabili e neri prati con effettoIl 1412 rappresenta, però, il vero inizio della storia locale. Il principe Ludovicod’Acaia separa Trinità da Sant’Albano, assegnandone il“meraviglioso”. Il suolo diviene fertilissimo per produzione di grano e di fieno di eccellente qualitàtitolo comitale asmerciato nei paesi vicini.Ludovico Costa di Chieri, governatore generale del Principato

di Trinità
del Piemonte.Il Muratori poi ci fornisce una curiosa ed interessante notizia: il vino è oggetto di esportazioneCon i Conti Costa, da allora Costa di Trinità ( già conte di Polonghera nel1411,nel 1413 di Bene Vagienna e nel 1418 di Carrù…), poi di ricchezza. Quando lo storico scrive che fino a qualche tempo addietro si coltivavano i “Taddonie Costadi Arielli con il marcheseche fornivano un vino robusto e generoso”, ci fornisce
un’informazione che potrebbe solleticare,Angelo Costa Loguercio, successore di questi in Argentina, la storia localeoggi, qualche ricerca più approfondita e magari qualche sperimentazione di reintroduzione.seguirà tutte le vicende militari e politiche di Casa Savoia.Chissà che quel vino,detto anche Meirano, che “lascia libera la testa, ma taglia le gambe” ancheGli Acaia già insediati in Fossano dal 1314, si estinguonose consumato in non

o
grande quantità, non possa ridiventare un prodotto tipico del territorio.infatti nel 1418.• Se con S. Albano non correva troppo buon sangue, anche con Fossano (di là di Stura) esistevaNel 1554 scoppia la guerra tra Francesco I Re di Franciae Carlo V Imperatore. L’intero abitato, il castello, i beni diun certo antagonismo. È storia vecchia: il grande cerca d’imporre e d’imporsi, il piccolo si difendetutto il territorio vengono saccheggiati o dati
alle fiamme.e quando può attacca. Nel 1763 per agevolare i rapporti sociali e commerciali tra le due spondeIn tre attacchi e assedi consecutivi, Trinità viene rasa alsuolo. “Brusatà”, storico soprannome dei trinitesi, risaledello Stura (i collegamenti allora erano forniti con relativi pedaggi (!) dal porto detto di S. Lazzaro)a questa triste pagina della loro storia. Ed uguale trattamento viene riser-vato a Sant’Albano e Carrù. Essendo stata Trinità
fedele comunquei due comuni progettavano di trasportare il porto di fronte alla Cartiera. Si intavolano trattative, sie sem-riuniscono commissioni, si affidano incarichi, corrono fiumi d’inchiostro, si pongono veti incrociati.pre a Casa Savoia – per tramite dei Conti Costa – nel 1561 riceve daCom’è finita? Nel 1851 si costruì il ponte sullo Stura. Ho colto qualche analogia con il nostro tempo!Tutto ciò ci fa comprendere come l’azione delle
acque e dei ghiacciai che siEmanuele Filiberto vari privilegi ed esenzioni dalle tasse per un certo pe-riodo, nonché “lo stemma a contorno rosso e sbarre azzurrine con topografiche di Trinità, neppur troppo antiche, riportano “via d’la dona”.• Le cartinesciolgono, pian piano “costruiscano”, attraverso le sedimentazioni e i depositi,colombaCon una certa approssimazione, ma anche con una qualche certezza, tale denominazione va fatta risalire
ai tempi dell’infeudazioneil suolo, il territorio, che permetterà, ( a partire da circa 10.000 anni fa), la cre-volante in un cielo d’argento”. E la (non proprio felice) storia precedente ciai Costa de la Trinità. L’odioso balzello (termine usato dagli storici, ma ben altro sostantivo dovrebbe usarsi oggi) dello Jus primaescita della vegetazione, la crescita delle foreste e quindi la comparsa deglinarra che anche il 1600 non fu periodo diverso. Pochi
decenni di tranquillitànoctis (la prima notte di nozze trascorsa con il signore (?!) del paese) è un diritto sopportato e subito dalle comunità sulle quali ilanimali, uomo compreso. I Balzi Rossi con le grotte Grimaldi, i graffiti rupestridopo le guerre dei Savoia con i Francesi di fine Cinquecento, ecco la pestesignore esercita il potere quasi assoluto. Non si conosce la posizione ufficiale del clero di quei tempi, sovente ospite di castelli edella
Valle delle Meraviglie e del Monte Bego, la stazione neolitica di Albasono le principali testimonianze della presenzadel 1630-31, che spopolò città, paesi e campagne dipalazzi signori “Via d’la dona” potrebbe quindi ricordare la strada che le novelle spose dovevano percorrere la prima notte delledell’uomo sul territorio cisal-quasi tutto il Piemonte. A Trinità la pestilenza infierìnozze o, per essere ottimisti e buonisti, un terreno donato
dalla comunità al conte per aver rinunciato, bontà sua, a tale diritto.pino e per deduzione sul nostro. Bisogna, però, attendere l’arrivo dei Romanipesantemente nella borgata dei Prucche.Questa seconda ipotesi potrebbe essere suffragata dall’analogo “il campo delleper poter così dire “certificare” una significativa presenza di popolazione.Qualche anno dopo eserciti Spagnoli, Francesi e Au-donne” (così ancora oggi denominato e situato
vicino alla stazione ferroviaria) do-La storia ci parla di Celto-Liguri (i Celti impiantarono per primi la vite sui nostristriaci continueranno le loro guerre con tutto ciò chenato ai Conti Costa di Carrù per tale rinuncia.territori) e di Liguri-Bagienni che abitano la nostra provincia in montagna, inqueste hanno sempre comportato, in tutto il Piemonte,• La popolazione del Comune nel 1633 comprendeva 1200 abitanti; nel 1789 rag-collina ed Periodico d’informazione del Comune di Trinità - Direttore responsabile Giuseppe Germanetti
anche nella pianura. Formano tribù e famiglie caratterizzate da unnella nostra Provincia, Trinità compresa.giunse i 2000. Il Casalis nel suo dizionario (vol.23 pubblicato nel 1853) fornisceforte senso di libertà ed indipendenza, con un altrettanto forte senso guerrieroIl XVIII secolo non fu molto diverso dai precedenti: crisieconomica, tasse sempre più elevate, uomini da” fornire” per le guerre deiun dato pari a 5000 abitanti. Nel censimento Iscr. N. 2/96 Registro Stampa del Tribunale di Mondovì - Stampa Arti Grafiche Dial Mondovì (Cn)
del 1870 la popolazione risulta dicon il quale si opporranno alle legioni romane, pur presto soccombendo. SiSavoia, e infine la Rivoluzione Francese, ma soprattutto la calata dellenarra che i Liguri Bagienni ai quali i Romani erano poco simpatici, si arruolarono“volontari” nell’esercito di Annibale chetruppe di Napoleone, con tutto ciò che ne conseguì. Ciò nonostante, a finevalicò le Alpi alla conquista di Roma.secolo, Trinità ricostruisce
e ingrandisce (segno di sicura crescita della po-La nostra provincia sarà compresa nella “Nona Regio” e i Romani, con Alba,polazione e della ricchezza) la Chiesa Parrocchiale eretta a partire dal1759, e consacrata nel 1797; poi ristruttura e amplia l’ospedale.Pollenzo, Augusta Bagiennorum, si insediano stabilmente con i loro esercitiLa cittadina nel 1800 si presenta con una popolazione che si aggira suie soprattutto con i loro commerci
instaurando con la forza e il diritto (lex, moltotremila abitanti. Il Casalis, nel 1853, ne dichiarerà 5000. Le pagine di storiadura lex) la loro civiltà. I tentativi di ribellione verranno sedati brutalmente. Aici narrano di una fiorente agricoltura, di un filatoio, di una fornace, di unbuon ospedale, dell’Istituto Braida ( il cui presidente è il Contetempi di Augusto 40.000 Celto-Liguri ribelli vengono venduti come schiavi.CarloI nostri progenitori Trinità Medaglia d’Argento al Merito Civile
fornirono il nerbo di molte legioni romane e in particolarCosta di Trinità), in cui si insegnano “aritmetica, disegno, storia italianamodo di quelle di Cesare per la conquista della Gallia.Tra le legioni di Cesare (che nel 59 A.C. “trae il dardo” e varca ilantica e moderna e la geografia”; di un asilo infantile; di dodici chierici eRubicone),28 sacerdoti anche se non tutti residenti in paese; del trasloco del cimiterola Tredicesima è composta da
“piemontesi”, che oltre ad aiutarlo a conquistarelontano dal centro; del riordino del mercato e della costruzione della PiazzaNuova; di due farmacie che servono l’ospedale e la popolazione.Roma, portano con sé parecchie botti di vino delle Langhe, apprezzato anchedal grande condottiero. Forse, tra questi soldati,Si impiantac’erano trinitesi. Col tramontoil telegrafo, si costruisce il peso pubblico, compaiono le prime ghiacciaie.E si fa l’Unità
d’Italia.dell’Impero Romano arrivano i barbari. I primi visitatori “turisti” si affacciano alInsomma, pare di essere giunti ai giorni nostri. Eppure c’è ancora il Novecento.nostro territorio verso la metà del IV secolo : furono precisamente i Sarmati.Due guerre mondiali sono memoria recente. Per Trinità il 23 luglio 1944 si-gnifica ritornare indietro nella storia e precisamente al 1554,Oltreché a Salmour (il paese e vari toponimi ci ricordano Maggio 2012
la loro presenza) icioè ai “Bru-Sarmati li si vide cacciare, pescare, coltivare in quel che, allora, non è ancorasatà”. I tedeschi bruciano 90 case.Trinità. I Visigoti calpestarono questa terra, magari depredandola, nel 402Ogni parola in più sembra superflua.Atlante storico della Provincia di Cuneo,D.C., prima o dopo la Battaglia di Pollenzo.

600° anniversario dell’infeudazione


di trinità ai Conti Costa 1412-2012

PerChÈ riCordare? Chi erano i Conti Costa deLLa trinità


Celebrando il Comune di Trinità i sei-cento anni dell’infeudazione
all'indietro.Costa, è doveroso ricordare chi era eNè si può vivere guardando solo al presente. Lada dove proveniva questa nobile evita evolve e la nostra condizione di oggi è il ri-potente famiglia, in particolar modo, ilsultato di un processo storico, culturale, socia
ha preceduti.Costa de Costis Ludovico Luigi nac-Conoscere da dove veniamo ci aiuta a cammi-que in Chieri nella seconda metà delnare, con passo meno incerto, verso il nostroXIV secolo da famiglia nobile nellaavvenire. Ecco perché, ogni volta che possiamo,q
di ricordare il passato della nostrasono i primi banchieri, insomma.Comunità, Serve a consolidare la nostra iden-Con gli Acaja ed i Savoia poi, il Costatità, a capire come si è formato l'ambiente in cuipercorre una rapida carriera. Nelviviamo, a progettare la nostra
Savoiail futuro.principe di Acaja, risulta essere espertoQuest'anno la nostra "macchina del tempo" ci
porta indietro di 600 anni. Nel '400 dell'anno
Mille, all'inizio del XV secolo, quando nei nostri
paesidalla partecipazione infuriava la lotta, alternata a numerose tre-gue, tra due potenti signori, il
principe di Acaia
e il marchese del Monferrato. Prevalse, tanto a
Trinità quanto a S. Albano il principe d'Acaia
che, nel 1412, infeudò Trinità al conte Ludovico

BIBLIOGRAFIA… Costa di Chieri e S. Albano a Pietro Beggiamo,Il Palazzo dei conti Costa della Trinità(fine ‘700 inizio ‘800)Segue a pag. 2cavaliere di Savigliano, separando, di fatto, i due
luoghi, che dall'anno 901 erano legati e infeu-
dati al vescovato di Asti.
Domenica 3 giugno 2012, ricostruiremo la storia
di quella infeudazione, che segnò la presenza a
Ungari ma soprattutto Longobardi transitarono, posero i loro accampamentisu queste colline o sulla pianura o sulle rive di Stura. La necropoli Longobardascoperta nel 2009
ai confini di Sant’Albano, con
Novara, 1973alle
3321 E SUGGERIMENTI DI abitanti. La drastica diminuzione forse deriva anche Trinità per i cinque secoli successivi, fino all'ini-
zio degli anni '20 del Novecento, dei Conti
le oltre 600 sepolture, ci
testimonia una sicura loro presenza nel VI secolo. Costa. Interverrà il gruppo storico della città diIl 30 maggio il Consiglio Comunale sar chiamato ad approvare la variante parziale al Piano regolatore perFossano, terra dei principi di Acaia, che ver-l'inserimento del terrenoranno a Trin
E che dire dei Saraceni? Dizionario biografico degli Italiani,guerre del Risorgimento? costruire l'edificio. A giugno si approverà il progetto definitivo della nuova scuola per l'infanzia, daLudovico Costa, sposato a Bona di Boglio. Dasottoporre ai pareriMercoledì 18 Aprile, il Consiglio comunale ha approvato la costruzione ottobre, appa
Dal 903 al 980 le calate e le scorrerie di questi predoni che devastarono Alba
e occuparono Acqui per lungo tempo, calando dalla Valle Pesio o dalla Val
LETTURA
• Nel 1799 a Fossano, viene eretto l’albero della libertà sul quale vengono bruciati
dell'Asl e dS. Albano arriveranno i conti Beggiamo, daScuoladei lavori entro un terreno diBene Vagienna e da Carrù, infeudati anch'essicinque milaprossimo. metri quadrati tra via Levata e via XXIII Luglio, a 150 metri circa dall'attuale sede delle Materne e d
rispettivamente nelmentari. La Minoranza ha votato contro. Si tratta dunque di una decisione importante, preceduta da quasi due anni di di-1413 e nel 1418, alcuni rappresentanti dei nobiliscussioni, idee-progetto e studi di fattibilità, volti a individuare la soluzio
Tanaro, interessarono quasi certamente la popolazione che abitò Trinità primaancora che così si chiamasse. Ma siamo giuntiall’anno Mille. ”Finalmente”, Roma, Treccani, 1984, vol. 30° stabiledell'epoca. Una rievocazione storica che ci ricor-e duraturo, la carenza di spazio, divenuta ormai insostenibile, sia per la Scuola dell'Infanzia che per la Scuola Primaria,derà come iniziò il cammino, come entità terri-entrambe ubicate nell'edificio storico de
dirà chi legge. E siamo precisamente al 1096. Ottone, Vescovo d’Asti, atte- i titoli nobiliari ed ecclesiastici. I Trinitesi, fedeli ai controrivoluzionari Savoia, de dell'800, con un modesto e non piùtoriale autonoma, del nostro paese.sufficiente ampliamento realizzato negli anni '70 del Novecento.Al mattino di domenica 3 giugno inaugureremoAll'indomani dell'approvazione in Consiglio, l'Amministrazione comunale ha i
sta e conferma il possesso della Chiesa “Sancte Trinitatis et.. beati archan- "Sala delle Unioni" in testa alla manica lunganuovo edificio, con quattro sezioni e assunto le iniziative necessarie per acquisire il terreno sul quale ubicare l'edificio.del castello, primo passo verso il riuso completoTerreno, che come è noto, entrerà in disponibilità de
geli Michaelis que sita videtur esse iuxta rivum qui dicitur ad Viculasnon longe a castello Sancti Albani”. Monografia sulla viticoltura ed enologia da parte di privati,
Già nel 1041, in un diploma dell’Imperatore Enrico III si può individuare il
luogo, il nucleo, originale di Trinità, confuso e sempre aggregato alla vicinaSant’Albano. Ancora: nel 1132 viene nominato il nella Provincia di Cuneo,
cidono di recarsi nella vicina città per abbatterlo. Oltre 500 uomini, con un cannone Via libera alla nuova scuola Materna
titolari di un Piano esecutivo convenzionato (Pec) su aree residenziali di nuovo impianto.
Entro la fine di questo mese di maggio, Il Consiglio comunale sarà chiamato ad approvare la variante parziale per l'inse-
Monasterium Sancte Tri- rimento di questo terreno, destinato a servizi pubblici, nel Piano regolatore generale. Procedura che si concluderà defini-
nitatis, sempre sotto la giurisdizione della Chiesa di Asti, mentre nel 1234 siparla di Villa Trinitate, citando la bolla di UrbanoIII del 1186. A quest’ultima catturato a Cherasco dai narzolesi, si recano al porto dello Stura, ma le funi del tivamente nel mese di agosto.Entro giugno la Giunta municipale approverà il progetto definitivo del nuovo edificio scolastico,
data deve farsi risalire il “battesimo” dell’odierna Trinità. Ma fino al XV secolo Lorenzo Fantini che verrà inviato per i pareri di competenza all'Asl e ai Vigili del Fuoco. Trascorsi 60 giorni, il progetto tornerà in Comune
la storia trinitese si confonde sempre, pur con certificati antagonismi, rivalità,diversità di vedute, di lingua e di comportamenti,con quella di Sant’Albano. con le eventuali osservazioni di questi due enti, da recepire nella elaborazione del progetto esecutivo, che potrebbe essere
traghetto sono state tagliate. Costeggiando il fiume si recano a S. Albano, ma Alba, Toso, 1973 (ms.1879)
E’ indubbio comunque che il paese, dalla seconda metà del XII secolo cresce approvato entro il prossimo mese di ottobre.
in abitazioni, cascinali, attività prevalentemente agricole attorno alla Chiesamonastero come se fosse un Comune indipendente.Il confine di Sant’Albano anche da questo guado, causa le abbondanti piogge non possono attraversare Nel frattempo, a luglio, il progetto verrà presentato in Regione per concorrere ai contributi previsti dal nuovo bando regio-
può essere individuato in questo periodo con San Massimo (San Masso), Dizionario geografico, storico….vol. 23, nale. Contributo che, se ottenuto, renderà ancora più agevole la copertura finanziaria dell'opera che ammonta a 1.055.000
euro. In tutti i casi, entro il 30 giugno prossimo, l'Amministrazione comunale accenderà un mutuo di 600 mila euro, già
il fiume. Un pescatore si offre di attraversarlo a nuoto portando con sé una corda Goffredo Casalis iscritto nel bilancio del 2012, approvato il 18 aprile scorso con l'astensione dei consiglieri di minoranza. Nella deliberazione
Torino, Maspero, 1853 con la quale trainare una piccola chiatta. di indirizzo per la costruzione del nuovo edificio scolastico, il sindaco ha documentato, nei dettagli, la sostenibilità del-
l'operazione senza alterare gli equilibri di bilancio, anche sul lungo termine. L' iter avviato fa presumere, con ragionevole
Due trinitesi e un fariglianese si recano quindi in Fossano per intimare la resa. certezza, che la nuova Scuola dell'Infanzia potrà essere appaltata entro la fine di quest'anno.
Monografia di Trinità,
Rischiano di essere subito fucilati, ma essendo di famiglia conosciuta e stimata Giuseppe Muratore
Mondovì, Bianco, 1879dai fossanesi, ottengono di tornare a casa loro.
Controrivoluzionari convinti accorrono in aiuto di Mondovì sotto il fuoco dei cannoni TRINITà

incontri con la storia e con l’arte,


Estate ragazzi, ragazzini e bimbi 2012 a cura di Giovanni Coccoluto e Giancarlo Comino francesi. A Magliano, intercettati dalla cavalleria francese, si danno alla fuga, ma
Cuneo, S.S.S.A.A., Cuneo, 2000undici di loro delle più distinte famiglie trinitesi, catturati, vengono fatti a pezzi.
Dopo l'esperienza del 2010 quest'anno si ripropone e si struttura, con
un proprio coordinatore, "Estate Ragazzini" dedicata ai bambini di
prima e seconda elementare. Troppo grandi per stare con i bimbi e • Il musicista Vittorio Baravalle (1855-1942) del quale ricorre quest’ano il 70° anni-
troppo piccoli per inserirsi con i ragazzi, il Comune ha ritenuto di riser-
vare ai bambini di 6 e 7 anni una organizzazione ricreativa a parte, a Geologia e turismo in Provincia di Cuneo,
misura delle loro esigenze. "Estate Bimbi" (3-5 anni) si svolgerà dal 2 versario della morte, può a buon diritto venir considerato Trinitese. In più occasio-
al 27 luglio, "Estate Ragazzini" (6-7 anni) dal 18 giugno al 27 luglio,
"Estate Ragazzi" (8-14 anni) dal 18 giugno al 27 luglio. Iscrizioni non Provincia di Cuneo - Regione Piemonte, 2010
ni trascorse lunghi periodi quale ospite “adottivo” in una casa signorile nei pressi
oltre il 1° giugno prossimo. Entro la stessa data dovranno pervenire in
Comune anche le domande per i coordinatori e gli animatori dei tre
Chiese e Cappelle a Trinità, del Municipio.
gruppi di partecipanti alle attività ludiche dell'Estate 2012.
Biblioteca Civica - TrinitàinformaUn augurio da queste pagine: le sue opere, rappresentate con successo nei mi-
Mondovì, 1412-2012TRINITA’ Arti Grafiche Dial, 2004
gliori teatri di Torino, meriterebbero, ancor oggi, una maggiore attenzione.Seicentesimo anniversario dell’infeudazione ai Conti Costa di Trinità
Note di storia a cura di Gianni Menardi: Chi erano i Conti Costa della Trinità,
Quando a Trinità scorreva il Tanaro, Trinità: fatti, fatterelli e curiosità,
Bibliografia e suggerimenti

Gazzettino 5 di Trinità
Gazzettino 6 di Trinità
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viTa TriniTese dei conTi cosTa


PerChÈ riCordare? Chi erano i Conti Costa deLLa trinità DOMENICA 5 GIUGNO 2012Nel 1544 il Castello difese
Segue da pag. 1 i trinitesi dall'assalto dei francesi
Dell'antico
Per quasi cinque secoli, tra il 1412 e i primi anni del Novecento, la storia diL'11 Maggio 1862, il Consiglio comunale discute della costruzione di unPer tutta la giornataTrinità è stata segnata dalla presenza in paese dei Conti Costa. Una pre-palazzo mandamentale. Dopo un dibattito lungo e articolato, viene portatomercato della Fierasenza, che castello di Trinità oggi non rimane alcuna traccia . Al suo posto sorge il palazzo
dell'ultima dimora storica dei Conti Costa della almeno dai documenti rinvenuti nell'archivio storico comunale,ai voti la completa esecuzione del progetto e l'acquisto del sito denominatodella SS.Trinitàrelativi all'ultimo periodo di permanenza a Trinità degli eredi della nobile fa-"Aia del castello" per una spesa totale di 83 mila lire alla quale far fronte di stile neoclassico fatto costruire dai Costa tra la fine del '700 e l'inizio dell'800. Giuseppe
Trinità, divenuta nel 2003 di proprietà della Co- miglia di Chieri, vale a dire dalla seconda metà del '700 fino ai primi annimediante un mutuo dalla Cassa Depositi e Prestiti. Il progetto viene adot- Muratori, che nel 1879 pubblicò la "Monografia di Trinità", scrisse che ai tempi della sua
munità trinitese. Fungerà, questa sala, anche del '900, appare assai munifica e di apprezzabile sensibilità verso le esi-tato con una maggioranza molto risigata. ( otto voti favorevoli, sette contrari. giovinezza i ruderi del castello erano ancora molti, ma che erano quasi scomparsi quando
da posto tappa cicloturistico nell'ambito del pro- genze e gli interessi pubblici della comunità trinitese.Cancellati di lì a poco i Mandamenti, la costruzione del palazzo, che da via diede alle stampe il suo lavoro. Le origini più probabili del castello di Trinità risalgono alla
getto transfrontaliero Italia-Francia (Provincia di Il 16 Maggio 1760 il Conte Vittorio Amedeo Costa Costa concede parteOrientis si estendeva per una lunghezza di 56,54 metri a scendere verso seconda metà del 1200 poiché, a differenza di altri castelli, non é ancora menzionato nella
Cuneo-Dipartimento di Digne), finanziato dal- della sua proprietà per il sito della nuova Chiesa Parrocchiale. La parte re-la piazza Centrale, non si realizzò. Tra il 1903 e il 1920, il Castello dei Conti convenzione del 29 Maggio 1270 stipulata tra Carlo d'Angiò, re di Sicilia, e il vescovo di
l'Unione Europea. Fondi giunti a Trinità attra- stante (un corpo di casa e sue pertinenze) viene ceduta per 3.500 lire, daCosta ospitò un gruppo di suore francesi della Società del Sacro Cuore, Asti. A quel tempo Trinità era in feudo ai signori di Manzano di Cherasco che lo governavano
verso l'Unione dei Comuni del Fossanese di cui padre Giuseppe Maria Sella dell'oratorio di San Filippo della città di Fossano.espulse dalla casa di Lione nel 1903. All'epoca, infatti, il governo francese per conto del vescovo di Asti. Il castello di Trinità, con ogni probabilità, fu fatto costruire da
Trinità è parte. Questa sala è stata dedicata alle Nel 1876 il Conte Carlo Costa, già benemerito per tanti titoli, donò l'area eabolì le congregazioni religiose, ruppe le relazioni diplomatiche con il Vati- Pietrino Bressano, membro di una potente famiglia monregalese, originaria di Vico, per raf-
Unioni per sottolineare la necessità imprescin-
dibile e l'importanza di un lavoro comune per
raggiungere obiettivi altrimenti impossibili per
una cospicua somma in denaro per la costru-cano e denunciò il concordato fatto da Napo-
zione tra il 1877 e il 1878 dell'asilo infantile. Dileone III. Alla loro morte, le suore hanno trovato Per il 600° forzare la propria politica espansionistica. Trinità fu infatti sotto il dominio di Mondovì, che
riuscì ad affermare il proprio stato e il proprio potere di città in seguito ad una lotta con i
feudatari di Ceva. L'ipotesi formulata dal Muratori di un castello costruito come difesa contro
“Le Manifestazioni”
questo nobile rappresentante della dinastia deisepoltura nel cimitero di Trinità, in una tomba,
una piccola comunità come la nostra. Costa, Giuseppe Muratori, nella Monografia diancora esistente, del Conte Costa. Queste i saraceni, definitivamente cacciati dal luogo nel 983, non sembrerebbe pertanto fondata.
All'interno della sala si potrà visitare la mostra: Trinità, scrive: "La sua vita fu una continua be-suore organizzarono, fra il resto, anche una• ore 11,15 Inaugurazione della nuovaneficenza, e nel suo testamento legava alloscuola di cucito alla quale parteciparono molte Nel 1328 il castello di Trinità venne ceduto a Filippo di Savoia, principe d'Acaja, del quale I Costa
"Il Castello degli anni Duemila", che documenta stesso Istituto una rendita di lire duecento; negiovani donne trinitesi.“Sala delle Unioni”dimenticò gli altri asili dei suoi antichi feudi. I tri-Il 23 settembre 1931, il Conte Carlo Costa pro- Discendono in línea retta fino al secolo XXI ( Italia, poi Argentina)
quanto è già stato realizzato, i lavori in corso e i nitesi ne piangono la recente immatura morte".pone la cessione al Comune del Castello comeCastello dei Conti Costa della Trinità
progetti per il riuso della dimora storica dei Conti Il Conte Carlo Costa, nel 1864 fu anche consi-sede delle scuole del Capoluogo per 250 milaLettura della lettera dil principe Danielgliere comunale di Trinità, insieme al Contelire. Nello stesso giorno il Podestà FrancescoGuerrera Costa, capo dei Costa della TrinitàCordero Giuseppe di Vonzo, anch'egli tra gliBarberis risponde al conte
Costa della Trinità. scrivendogli che ilIn Argentina.oblatori con mille lire dell'asilo infantile. All'epocaComune potrebbe essere interessato se il
era sindaco il cav. Cesare Braida.prezzo fosse di molto inferiore. Precisa però
Alcuni anni prima Il Conte Carlo Costa rinunciaBarberis che dovendo l'anno successivo co-
generosamente al passaggio con i carri per re-struire la strada di accesso alla Stazione il pa-
carsi dalla piazza alle cantine del suo palazzolazzo delle scuole passerà in seconda fila e
e alla casa anticamente abitata dal parroco, vi-data la mancanza di fondi nel Comune non si stello ai fratelli Giovanni Aimone e Manfredo, marchesi di Ceva e figli di Oddone. Tale
cino al campanile, dov'era l'antica chiesa par-sa quando il suo turno verrà. Segnala infine il investitura venne confermata più tardi da Amedeo VII, detto il "Conte Rosso". Le successive
rocchiale, per consentire alle sole persone apodestà che il Castello sarebbe adattabilissimo vicende sono legate al clima particolarmente instabile di quei secoli, caratterizzato da con-
piedi di accedere, attraverso un'ampia gradi-per la costruzione delle scuole a condizione che tinue guerre e rivalità. Trinità e il suo castello cambiarono più volte padrone, passando anche
nata, alla costruenda Casa dei Portici, attual-non si utilizzi per le medesime il piano terreno ai marchesi di Monferrato che si contesero a lungo il dominio con i principi di Acaja. Nel
G. Germanetti 1402 si stabilì una tregua e Trinità e S. Albano rimasero ai marchesi di Monferrato. Quando
mente adibita a caserma dei carabinieri. Comeove trovansi gli essicatoi dei bozzoli (e, in prece-
questi ultimi furono però sconfitti a Rocca de'Baldi, tutti i paesi compresi tra il Tanaro e lo
il Conte, rinuncia allo stesso passaggio lungodenza, le scuderie), perché ha volte basse e • ore 12,00 “Pranzo della Fiera”la salita della Confraternita, anche l'arcipretepoca luce. Come si ricorda nell'articolo "Sui
Stura, passarono al principe d'Acaja. Nel 1412 questi assegnò, con il titolo di conte, il feudo
Segue da pag. 1 don Giuseppe Bruno.confini di Bene, al Molino del Conte" di donper tutti e per i trinitesi “fuori le mura”Il 25 aprile del 1912, esattamente cent'anni fa,Beppe Bongiovanni, ('l mé pais, 4 NovembreLocale della bocciofila comunaleil conte Paolo Costa della Trinità offre gratuitamente al Comune un'area, in-1989), la frazione Molini, presediil nome
Trinità a Ludovico Costa, sposato a Bona di Boglio, divenuto poi luogotenente del re e go-
dalla macina che in quella regione, vernatore generale del Piemonte. I Costa erano una nobile casata originaria di Chieri, sta-
di problemi economici, grazie al suo già consistente patrimonio ed in particolar modo in forza della testata alla Contessa Marianna, limitrofa al sito sul quale, nella seconda metàdetta appunto il Molino, il Conte Costa gestiva, con i suoi molinari, in regime di bilitasi però a Pinerolo. Dopo un secolo di pace, nel 1536 il Piemonte venne invaso da
grande disponibilità di denaro liquido. Riscuoteva le tasse e anticipava sovente ingenti somme al prin- dell'800, si era costruito l'asilo infantile, per costruirvi l'edificio scolastico delmonopolio. Era la fine del '600, quando venne costruita la cappella della Ma- Francesco I, re di Francia che si scontrò con le truppe spagnolo-tedesche agli ordini del-
cipe ma, da buon banchiere, assicurandosi sempre di poter recuperare successivamente con congruiinteressi. La sua attività economica e finanziaria gli permetterà di acquistare, durante un suo capoluogo. Progetto approvato il 6 ottobre del 1912 dal Consiglio comunale,donna Addolorata, intorno alla quale, a poco a poco, si formò un centro abitato • ore 16,00 Rievocazione Storicamai realizzato.che divenne poi frazione di Trinità. Il Conte Costa - scrive Michele Servetti, autore l'imperatore Carlo V. Uno scontro che coinvolse anche la popolazione e il castello di Trinità.
viaggioa Bruxelles, una parte di una “casana”, la banca di L'ultima dimora dei Conti Costa della Trinità, di stampo neoclassico, fattadella pubblicazione "Trinità del '900", era proprietario, in tempi più recentidell’infeudazionecostruire tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, che ancora oggi si affaccia(1800) anche di un mulino in via della Fitteria, amministrato dal padre del cav.di Trinità ai Contisulla
Nelpiazza
1544 infatti, Giorgio Costa, conte di Trinità, governatore di Fossano e colonnello delle
quei tempi. Nel 1402 il Costa si trasferisce a Pinerolo Umberto 1° (tra il campanile romanico e l'imponente chiesaFrancesco Barberis, sindaco dal 1922 al 1926 e podestà fino al 1931 di Trinità. truppe imperiali, attaccò il castello di S. Albano dei feudatari Beggiamo che parteggiavano
alla corte degli Acaja e viene nominato tesoriere del principe. Con lucrose attività, acquista beni fondiari parrocchiale) e le sue pertinenze furono spesso oggetto di trattativa di com-Nella seconda metà degli anni '20 del Novecento Il Conte Costa vende ilCosta da parte deipravendita tra i Conti e il Comune di Trinità.castello a un certo Alvigini, imprenditore torinese, che ne affidò l'ammini-Principi d’AcajaIl 21 giugno 1860, la Giunta municipale, per la Francia, lo smantellò e lo distrusse. Appresa la notizia, il generale francese Jelio, ac -
e numerose altre proprietà a Chieri e dintorni; soprattutto entra in possesso di diritti signorili attraversoi quali costruisce un patrimonio di ancor più ingenti dimensioni. Alla morte di Amedeopresidente
si fa Francesco Pascale,strazione all'avv. Emanuele Ferrero di Carmagnola, divenuto poi il proprie- quartierato a Savigliano, mosse con la fanteria e la cavalleria contro il castello di Trinità,
confermareda Ludovico d’Acaja tutti i suoi feudi. L’ascesa preso atto che il Conte Carlo Costa intende vendere il fabbricato e la cortetario. I suoi eredi, avv. Aldo e dr. Italo Ferrero lo vendettero agli inizi degli che resistette però all'assalto. Non essendo riusciti a espugnare il castello, che evidentemente
in ricchezza e potere è inarrestabile. annessa detta "aia del castello" di are 22 e centiare 50, situata nel centroanni '50 a Tommaso Scavino di Fossano e Francesco Aragno di Trinità. doveva essere un solido fortilizio, i francesi si vendicarono dando fuoco al paese e facendo
Dal 1402 al 1418 diviene conte di Cavallerleone, Arignano, Cavallermaggiore, Polonghera, Trinità, dell'abitato (dove nel 1934 fu costruito l'edificio scolastico del capoluogo,Quest'ultimo cedette poi la sua parte allo Scavino, trattenendosi il gerbido prigionieri molti trinitesi. Il castello di Trinità resistette anche ai successivi assalti del gover-
Bene Vagienna, Carrù, per citarne solamente alcuni. Le signorie di Trinità e Bene Vagienna, per sede attuale della Scuola Media), discute sulla possibilità di acquistarli nel-e la ghiacciaia sottostante, tra via Salmour e via della Ghiacciaia. naatore di Mondoì, il francese Dros (z) e di un certo Eletto di Centallo, città anch'essa con-
la verità, gli costarono 60 mila genoini, ma il conte ben sapeva che tale somma (miliardaria) poteva l'ipotesi che, essendo Trinità sede di Mandamento, il Governo potesse co-Nel 2003 il Comune acquista la dimora storica e il parco dal signor Scavino.• ore 21,00 concertostruirvi dei depositi militari e un quartiere di Cavalleria, considerata ancheLa parte piana del parco, al confine con il viale Allea, ceduta negli anni '90 da trollata dai francesi. Furono bruciate altre case (cronache del tempo riferiscono ch ne
essere un investimento con altissimi interessi! l'ottima qualità del fieno e la vicinanza della ferrovia. In alternativa, secondoScavino alla Parrocchia di Trinità, viene anch'essa acquistata dal Comune rimasero intatte solo sei) e devastati i raccolti. Contro il castello si scagliarono anche le
Consigliere e scudiero del principe verrà eletto nel 1406 consigliere a Chieri del Maggior Consiglio;nel 1408 il Doge di Venezia gli conferisce la cittadinanza veneta, onorificenza di non poco conto;
Pascale, questi immobili erano comunque utili poiché alla Comunità servi-nel 2003. Nel 2006 il Comune acquista anche i fabbricati situati dietro ladella banda musicale truppe dell'ammiraglio Annebault, luogotenente del Re Francesco I che si faceva chiamare
investe di “luogotenente degli Acaja” diresse con vano case comunali, essendo costretti a tenere le scuole in luoghi angustiChiesa della Confraternita, vicini all'antica Chiesa Parrocchiale, che al-“Città di Benevagienna” P.zza Umberto I°e a pagare un fitto annuo per quelle femminili per mancanza di locali e perl'epoca costituivano la casa del parroco. La gloria della famiglia segue in Argentina "Il Cristianissimo", ma il fortilizio trinitese, nel quale si era asseragliata la popolazione, re-
successo le operazioni militari contro il Marchese di con Angelo sistette ancora. Annebault fece allora saccheggiare il paese, bruciando quel che restava.
Monferrato, quello di Saluzzo e successivamente contro i marchesi di Ceva. Seguì, combinò e portò il locale di Giudicatura. La Giunta unanime decide in tal senso, ribadendoCosta Loguercio, marchese Costa di Arielli, conte Costa della Trinità poi príncipe Costa diBisignano, Angelo acquistò il Palazzo “San Nello stesso anno un'altra colonna francese partiva da Savigliano con l'ordine di annientare
a buon fine il matrimonio di Matilde di Savoia con Ludovico VII conte palatino del Reno e duca di Ba- che se non dovesse andare in porto il "quartiere militare", la comunità haMiguel” in Buenos Aires. il paese se non si fosse arreso. I capitani Gordes, Mombasino e La Molle, con un sistematico
viera. Si recò personalmente in Baviera per consegnare la prima parte della dote (alla quale aveva di bisogno di locali per la pubblica istruzione, Giudicatura ufficio del delegato bombardamento, sventrarono in più parti il castello e ne abbatterono i baluardi con l'impiego
persona provveduto) della principessa sabauda. Tale matrimonio gli valse la signoria di Carrù. di pubblica in due rami. Giovannialtri sei secoli dividendosi, pur,sicurezza, esattoria, locale per la votazione del Deputato di grosse palle di cannone. Quando ne ottennero la resa, lo rasero al suolo. La famiglia perdura
Nel 1419 il conte sposò Eleonora, sorella del marchese di Saluzzo, coronando così la sua prestigiosa oggi in Argentina in persona di Daniel Guerrera Costa capo dei Costa in America.( Fonte documentale
carriera. La sposa gli portò in dote i beni del marchese in Neive ed Asti. Il conte, qualche anno dopo,concesse al suocero un mutuo di quattro miladucati d’oro: una cifra enorme. Nel 1418 con Ufficio Storico Araldico della Reale Casa d’Italia, R.R.L.L.P.P. 12-8-2002 di Daniel Guerrera Costa)
Ludovico
gli Acaja si erano estinti: il principato per diritto ereditario passò ad Amedeo VIII di Savoia, il quale
prese atto e confermò al Costa tutti i suoi feudi. Anzi, il Conte proseguì senza ostacoli la sua carriera,
incrementando ancor più il suo patrimonio ed il potere politico fino al 2 aprile 1427, data in cui muore
a Torino. Lascia cinque figli legittimi e due figlie illegittime. Subito dopo la morte i suoi beni immobilivengono congelati per sospetto di usura. Forseil sequestro dei beni aveva una fondata ragion
d’essere
ma i figli “conciliarono” con duemila ducati versati in contanti nelle casse sabaude e con una dichia-
razione di debito per altri quattro mila. I figli riacquistarono così l’intero patrimonio e soprattutto i feudi
paterni, chiaramente Trinità inclusa. La potenza dei Costa poté così continuare, anzi incrementarsi,(Monografiadi Trinità, G. Muratori, 1879)
Luigi formò la linea Trinità, Carrù, Borgaro,per e simili.
Fortepasso, Malpertusio, Val di Cosso, Castelletto e Saleggio con Val d’Ussone. Con Bongiovanni
nacque il ramo cadetto di Arignano, Bene Vagienna e Polonghera. Entrambi i rami - la dichiarazioneLe continue scorrerie dei barbari nel Basso Im-
va presa con beneficio di inventario - si sono estinti nella seconda metà del secolo scorso.pero facevano sì che i popoli, onde mettersene
Gli indubbi legami della grande famiglia Costa con la città di Trinità sono perdurati per oltre 600ai riparo, piantavano le loro dimore in siti elevati,
iL CasteLLo Che FU anni, così come i rapporti con Carrù, Bene Vagienna, Fossano e le tracce ancora son ben visibilidove ergevano fortificazioni e costruivano ca-
su tutto il territorio si prestava a tal uopo molto oportuna.
. Oggi questa nobile famiglia perdura anche in Argentina, fu primo capo Angelo Costa Loguercio, marchese
quindi probabile che da prima quelle invasioni, Costa di Arielli e Conte Costa della Trinità, poi Principe Costa di Bisignano. ( Suo protonipote Daniel Humberto Guerrera Costa è oggi il Capo dei Costa.
e poscia la paura dei Saraceni, non meno feroci,
persudessero molti abitanti delle vicine pianure
a trasportare quivi i loro penati, e come in tanti
altri luoghi, fabbricassero il castello; il quale per
quei tempi doveva essere molto forte e di buona
costruzione, avendo sostenuto, come vedremo "Cicerone" nel Castello di Trinità
di poi, parecchi assalti; locchè attestano anche
Il 31 marzo scorso, un gruppo di aspiranti guide turistiche, partecipanti al corso dell'associazione "Cicerone"i ruderi, che in mia gioventù (agli inizi dell'800,
di Fossano, ha visitato il castello dei Conti Costa. Accompagnati dalla guida turistica Nadia Lovera, gli ospitin.d.r.) erano ancora considerevoli: ora a poco a Da "Trinità tra l'800 e il '900" - Primi risultati di una ricerca sulla vita e sulle trasfor-
sono stati accolti dal vicesindaco Giuliano Cimeoni, nella nuova sala, in testa alla "manica lunga del castello,poco vanno scomparendo. mazioni del paese negli ultimi due secoli della sua storia - Giuseppe Germanetti,
che fungerà da posto tappa cicloturistico lungo il percorso tra l'Alta Provenza e le terre di Langa. Iniziativa, 2008 (libro in corso di stesura).
che come è noto, si inserisce nel progetto transfrontaliero tra il dipartimento di Digne (Francia) e la Provincia
di Cuneo, di cui Trinità, attraverso l'Unione dei Comuni del Fossanese è parte. Alle guide turistiche, già ben
informate, sui luoghi e sui beni artistici e culturali di Trinità, il vicesindaco ha illustrato i programmi dell'Ammi-
nistrazione comunale, in particolare sul riuso della dimora storica dei Conti Costa della Trinità, che fra breve
potrà contare anche su un'area museale, su saloni polivalenti e su una struttura ricettiva con dodici posti letto.
Riordino dell'archivio storico comunale
Il 24 gennaio scorso l'Amministrazione comunale ha presentato alla Soprinten- 1956 per l'archivio di deposito. Serve ora di riordinare, previo scarto del materiale
denza ai Beni archivistici del Piemonte e della Valle d'Aosta il progetto per l'alle- non archiviabile, la documentazione amministrativa dal 1957 fino al 2011. Suc-
stimento della sede dell'archivio storico comunale al primo piano della "manica cessivamente si dovrà riprendere tutto l'archivio storico, dalle sue origini fino al
lunga" del castello. Nello stesso giorno ha invitato gli archivisti qualificati per la 1956 e riordinarlo secondo i nuovi criteri dettati dai Beni Culturali e verificati, a li-
Provincia di Cuneo a presentare al Comune un progetto, con relativo preventivo vello regionale, dalle competenti Soprintendenze ai Beni Archivistici. All'invito del
di spesa, per la schedatura, il riordino e l'inventariazione dell'archivio storico co- Comune hanno risposto quattordici archivisti, con i relativi progetti, che nelle pros-
munale. L'ultimo incarico fu affidato a marzo del 1957 a Tommaso Sicoli di Mon- sime settimane verranno esaminati e selezionati da una apposita commissione
dovì, che si occupò di riordinare con i criteri del tempo tutto il materiale d'archivio per l'affidamento dell'incarico.
a partire dal 1497 per il catasto, dal 1565 al 1874 per l'archivio storico e fino al

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Il bastione del vecchio Castello e la dimora ottocentesca dei conti Costa della Trinitàcon a lato del campanile quella che fù la“casa del parroco”

di Trinità di Trinità di Trinità


Periodico di Informazione del Comune di Trinità - municipio@comune.trinita.cn.it

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