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CARTE STORICHE DI VILLA ADRIANA

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Francesco Contini, Planimetria di Villa Adriana, 1668

Tavola di inquadramento a Villa Adriana


Planimetria scala 1:1500
Giovanni Battista Piranesi, Planimetria di Villa Adriana, 1781

Valorizzazione del sito archeologico di Villa Adriana con interventi sulle


Grandi Terme e nell'area del Teatro Greco e della Palestra.
Agostino Penna, Planimetria di Villa Adriana, 1836

Luigi Canina, Planimetria di Villa Adriana, 1856

Tesi di Laurea di:

Laura Terraneo
Elena Stellin
Prof. Francesco Leoni
Arch. Sara Ghirardini
Arch. Paolo Conforti
Correlatori:
Scuola degli Ingegneri di Roma, Planimetria di Villa Adriana, 1906

Ubicazione Lucano, la via Tiburtina, che, per essere anche a servizio delle cave di travertino era Si è molto discusso della successione delle fasi edilizie del complesso di Villa Adriana. non fu presente a Roma. Per questo si tende a collocare le costruzioni negli intervalli essenziale che tutte le varie parti del complesso fossero collegate e sempre facilmente e edificio degli Hospitalia, si dirigeva verso Piazza d’Oro. Da qui in poi il suo percorso era nella guardatissima parte della residenza riservata ad Adriano e tanto meno attentare
La villa che l’imperatore Adriano si costruì ai piedi di Tivoli può essere considerata la adatta ai trasporti pesanti, la vicinanza delle acque albule dei cui effetti curativi è noto La Villa di Adriano a Tivoli fu costruita durante il regno dell’imperatore attorno ad una tra i suoi viaggi. Sembra assai più naturale, invece, che la costruzione sia continuata rapidamente raggiungibili. La soluzione del problema fu brillante e come al solito precorse tutto sotterrano e, verso la parte centrale del tragitto, si allargava in un grande elemento alla sicurezza. Molti degli spettatori che abitavano lontano sarebbero venuti in carro o a
regina delle ville imperiali del mondo antico. che l’imperatore si serviva. A tutto questo va aggiunta naturalmente la presenza sul precedente villa repubblicana: l’ipotesi è che la ristrutturazione della vecchia dimora ininterrottamente e che i periodi di presenza dell’imperatore corrispondano magari proprio i secoli. Adriano infatti creò una grande via sotterranea carrabile che si ramificava in formato da quattro gallerie. Il traffico era quindi regolato da fasce orarie. Ci dovevano cavallo e quindi anche loro avrebbero dovuto parcheggiare veicoli e cavalcature. Per il
Essa sorge ai piedi dei monti Tiburitni, su pianori tufacei. Il terreno si trova su un dosso posto della pozzolana e del tufo, dei “tartari” per le decorazioni a rustico di sostruzioni, fosse già stata avviata prima che l’imperatore diventasse tale. Oppure che l’imperatore a momenti di impulso, all’approvazione o alla creazione di nuovi progetti, a ripensamenti varie uscite all’altezza dei principali edifici. In un certo senso possiamo definirla la prima essere ore di entrata ed ore di uscita per le carovane che giornalmente portavano tutto Teatro Greco non vi sarebbero stati problemi in quanto esso si trovava proprio all’ingresso
allungato, delimitato a est dall’ Acqua Ferrata e a ovest dal Risioli, due piccoli fiumi. fontane e ninfei. Le dimensioni della Villa Adriana sono certamente considerevoli, ma abbia acquisito una villa che era in ristrutturazione da parte di altro proprietario. costruttivi, ad aggiustamenti di percorsi. metropolitana di cui si abbia notizia. La strada non interferiva mai con le aree riservate quanto era necessario alla vita del complesso. di Villa Adriana e attorno vi erano grandi spazi liberi; per l’Arena la grane uscita carrabile

Prof. Pier Federico Caliari


L’Acqua Ferrata divide la collina dalle pendice dei monti Tiburtini, dove si trova la città di non esattamente definibili, in quanto i suoi confini sono ignoti. Oggi la sua estensione L’attività edilizia iniziò dopo il 117 d.C., come risulta dai bolli laterizi, e quasi tutto era all’imperatore: le costeggiava soltanto, e correva parte all’aperto e parte al coperto Quindi molto traffico nella via carrabile e di tutti i generi: oltre alle lunghe carovane dei portava nella piana su cui sorgeva l’edificio e anche qui potevano lasciare i propri veicoli e
Tivoli che domina l’area della villa da una posizione elevata. Il Risicoli separa la collina si calcola intorno ai 120 ettari, ma tenendo un conto più accorto della dislocazione dei ormai pronto nella sua nuova sede quando, il 10 luglio del 138 d.C., Adriano si spense I percorsi di Villa Adriana mantenendosi periferica. Questa arteria, è ancor oggi parzialmente visibile e percorribile. rifornimenti, che probabilmente entravano all’albe e uscivano a sera, c’era il traffico dei animali. Invece il parcheggio sotterraneo era indispensabile non soltanto per le carovane
dalla pianura attraverso cui corre ancora oggi la via Tiburtina. resti periferici, della lavorazione e dell’adattamento delle ripe dei fossi ecc., ci si deve a Baia. La sua morte gelò Villa Adriana: si stava ancora lavorando alle Grandi Terme Pare evidente che come il grosso problema della cittadella imperiale fosse quello delle Arrivando da Ponte Lucano e passando dietro il cosiddetto Teatro Greco, essa seguiva frequentatori del complesso che anche loro avevano bisogno di parcheggiare le loro dei fornitori, ma anche per i frequentatori dell’ultimo Teatro, quello dell’Odeon.
Le caratteristiche oro-topografiche e climatiche della zona sono largamente diffuse avvicinare di molto ai 200 ettari. L’impossibilità di definire i confini impedisce anche di e troviamo i lavori bruscamente interrotti. Si progettava inoltre di fare uno stadio, ma il comunicazioni: Adriano infatti detestata il traffico a un punto tale che, una volta divenuto il fianco della collina soprastante. All’altezza del Tempio della Venere Cnidia, la vecchia carrozze. Vi era poi l’arrivo di coloro che si sarebbero recati ad assistere qualcuno degli La via carrabile proseguiva poi raggiungendo l’estremo limite meridionale della Villa:
intorno a Roma. Perciò le ragioni che determinarono la scelta del luogo, si vanno a conoscere le direttrici di accesso principali e quelle secondarie, al di là di una generica modellino non venne mai inviato al suo cantiere. imperatore, uno dei suoi primi atti fu quello di proibire il passaggio di cavalli e di carri strada aveva un tempo corso in una profonda tirncea che divideva la proprietà della spettacoli tenuti nei teatri o ai giochi gladiatorii che si svolgevano nella piccola Arena il Liceo. Non vi era quindi parte del complesso che non fosse collegata e facilmente
cercare altrove, soprattutto tra quelle di carattere pratico. Fra queste la prossimità delle quanto ovvia relazione con la via Tiburtina all’altezza di Ponte Lucano, e niente di più. Dividere in ‘fasi’ un periodo di vent’anni per una costruzione così vasta, articolata e densa nel centro di Roma. Figuriamoci dunque quanto avrebbe tollerato che rumorosi veicoli vecchia villa repubblicana dalle terre poi comprate da Adriano. La via carrabile qui correva posta ad est proprio sotto la Piazza d’Oro. Era attraverso la via carrabile che tutti questi raggiungibile, mentre il traffico era sistemato in modo tale da non disturbare mai la pace
cave di travertino e quelle di ottimo calcare da calce (sia per murature sia per intonaci), Questi accessi probabilmente aumentarono di numero e mutarono anche di gerarchia di ripensamenti ed interconnessioni è un’espediente di comodo motivato più che altro e impazienti cavalcature disturbassero la quiete dei suoi palazzi, o la bellezza dei suoi in galleria, dopo di che costeggiava allo scoperto il terrazzamento che si estendeva spettatori sarebbero arrivati ai vari edifici di spettacolo accortamente sistemati all’esterno dell’imperatore e della sua corte.
il passaggio in zona di quattro grandi acquedotti, la navigabilità dell’Aniene fino a Ponte con l’estendersi delle costruzioni. dalla consapevolezza che, Adriano, per lunghi periodi (dal 121 al 125 e dal 128 al 134), giardini e dei suoi viali. D’altra parte, per il buon funzionamento della sua residenza era davanti alle Biblioteche e, dopo aver attraversato con un’altra galleria il soprastante dell’area imperiale: era infatti importante che gli estranei non potessero mai penetrare

Relatore:
Fasi costruttive della Villa Via carrabili e punti di accesso alla Villa nel II secolo a.C. Percorsi e flussi di visita

118 -121 a. C. Accessi sottorranei


Percorsi principali
121 -125 a. C.
Vie carrabili
Percorsi secondari
Piazza d’ Oro
Ingresso sotterraneo
125 -138 a. C.
Piazza d’Oro

Scuola di Architettura e Società


Ingressi Ingresso sotterraneo Percorsi di progetto
Accademia
Datazione incerta
Università degli Studi di Roma, Planimetria di Villa Adriana, 2006

Ingresso Padiglione

Politecnico di Milano
Grandi Terme
di Tempe e Pretorio
Canopo

A. A. 2013-2014
Teatro Marittimo

Pecile

Ingresso Pecile

Ingresso Grande
Vestibolo

Roccabruna

Ingresso Roccabruna

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