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Storia e archeologia a Palermo in Piazza della Vittoria

L AVO RI : IND AGINI, SAG GI E SC AVI AR C H E OL OGIC I IN P IA ZZA MAR IN A, PIA ZZA BOL OG NI E P IA ZZA DE L L A V IT TOR IA COMUNE DI PALERMO - UFFICIO CITTA’ STORICA REGIONE SICILIANA - ASSESSORATO BB.CC.I.S. - SOPRINTENDENZA In età punica e romana l’area dell’odierna Piazza della Vittoria occupava il settore più alto dell’an-
Misura P.O.R. 5.02 - Valorizzazione degli assi monumentali del Centro Storico di Palermo - Riqualificazione urbana di Piazza Marina, Piazza Bologni e Piazza della Vittoria BB.CC.AA. DI PALERMO - SEZIONE PER I BENI ARCHEOLOGICI tica città di Panormos, lambita a nord e a sud dai fiumi Papireto e Kemonia (Fig. 6). Gli edifici erano
organizzati secondo uno schema urbanistico a maglia regolare che sembra risalire al IV sec. a.C. ed
è ancora leggibile nell’attuale tessuto viario. L’asse stradale principale si sviluppava in senso est-
1 2 ovest e coincideva approssimativamente con l’attuale Corso Vittorio Emanuele (il Càssaro). All’interno
della Villa Bonanno sono visitabili due edifici della città di età romana riccamente decorati da pre-
gevoli pavimenti a mosaico (Fig. 3) (Si consiglia la visita). Altri resti di case romane sono stati ritro-
vati all’interno del trecentesco Pal. Sclafani, oggi caserma.
La creazione della piazza
Probabilmente già disabitata verso la fine del Medioevo, l’area cominciò ad assumere l’aspetto at-
tuale nel corso del XVI secolo, epoca in cui, come ci riferisce Tommaso Fazello (De Rebus Siculis De-
cades duae 1558), gli edifici già in rovina ai piedi del palazzo reale venivano smantellati per
riutilizzarne il materiale da costruzione.
Nella seconda metà dello stesso secolo venne realizzata la rettifica e l’ampliamento del Càssaro, un
intervento urbanistico di grande impegno che comportò anche il raccordo delle quote stradali e un
abbassamento degli originari calpestii, tant’è che oggi, subito sotto i livelli stradali, si riscontrano
resti di strutture medievali (Fig. 10) o di età romana (Fig. 5), come è lecito aspettarsi nel cuore della
città antica, dove già nella seconda metà dell’Ottocento e poi agli inizi del Novecento – quando si de-
liberò di impiantare l’attuale giardino di palme - furono messi in luce le case romane di Villa Bo-
nanno.
Gli scavi archeologici effettuati negli anni 2011-2013 nella piazza, oggi ricoperti, in occasione dei la-
vori di riqualificazione promossi dal Comune di Palermo, hanno evidenziato tratti di strutture mura-
rie, di pavimenti e di depositi archeologici di grande importanza per la storia e la topografia della
città antica: alcuni grossi blocchi rinvenuti lungo l’asse di Corso Vittorio Emanuele sembrano riferirsi
ad antichi edifici religiosi di cui ci parlano le fonti letterarie. In particolare, nei resti del basamento
di una struttura (a gradoni ?) potrebbe essere riconosciuta la chiesa di S. Maria della Pinta, una delle
chiese più antiche ed amate della città, ridimensionata nel 1564 durante i lavori di rettifica del Càs-
A saro e poi definitivamente smantellata nel 1648 dal cardinal Trivulzio per far posto ai nuovi baluardi
difensivi. Una suggestiva veduta pittorica del Palazzo Reale verso gli inizi del ‘700 ci dà un’idea di
come doveva apparire la piazza dopo la costruzione dei bastioni borbonici visibili nel dipinto (Fig. 2).
I materiali rinvenuti nei saggi sono databili sia all’età romana che al medioevo (Fig. 9): oltre ad una
placchetta in osso (Fig. 9 e) finemente decorata rinvenuta in associazione con una moneta (follaro)
del sovrano normanno Guglielmo II (1166-1189) (Figg. 9 c-d), si sottolinea la significativa presenza di
ceramica invetriata sia islamica che normanna, tra cui spiccano due frammenti di catini attribuibili
alla produzione palermitana di età islamica tra X e XI secolo (Figg. 9 b, g).
Si segnala, infine, il ritrovamento di un pozzo sul lato est della piazza (Fig. 4), al cui interno, in un
Pianta ipotetica della Galka (la parte alta della città) nel X-XIII secolo The supposed plan of Galka (the upper side of the town) in the 10th- Anonimo pittore siciliano: Piano del Palazzo Reale di Palermo, inizi del XVIII secolo. Sono ben visibili i bastioni costruiti dai Borboni nel 1648. In rosso Anonymous Sicilian painter: Plane of Palazzo Reale in Palermo, beginnings of the 18th century. The bastions, built by the Bourbons in 1648, are cle- contesto databile al medioevo, si è rinvenuta una grande quantità di vinaccioli, il cui studio è di
secondo il Di Giovanni (1889) 13th centuries, according to Di Giovanni (1889) è segnata la probabile posizione della chiesa di S. Maria della Pinta (A) arly visible. In red is marked the likely location of Santa Maria della Pinta (A) estremo interesse per la storia della viticoltura siciliana.

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a b c d e f
Area archeologica di Villa Bonanno: mosaici dagli edifici A e B. La maggior parte sono esposti al Museo archeologico Re- Archaeological area of Villa Bonanno: mosaics from buildings A and B. Most of them are exhibited at the Museo Ar- Veduta generale e sezione stratigrafica Overview and stratigraphic section of
gionale A. Salinas, il resto si trova in situ cheologico Regionale A. Salinas, the rest lies in situ della cavità cilindrica (pozzo o silo per the cylindrical cavity (pit or silo for fo-
derrate alimentari) lungo il lato est della odstuffs) along the eastern side of the
piazza, in cui si è rinvenuta una grande square, where a large quantity of pips
7 8 quantità di vinaccioli has been found out

Facoltà Teologica Pal. Arcivescovile Pianta schematica di Palermo con evidenziazione del centro Schematic map of the old town of Palermo and in evidence
C.so V. E M A N U E L E storico e localizzazione di Piazza della Vittoria. In bianco la Piazza della Vittoria. In white the Punic city, in yellow the ne-
Voi siete qui città punica, in giallo la necropoli, in grigio la città medievale cropolis, in gray the medieval town

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History and Archaeology in Palermo in Piazza della Vittoria
In the Punic and Roman age the area of the present Piazza della Vittoria occupied the upper part of
ancient Panormos, lapped to the North and to the South by Papireto and Kemonia rivers respectively
(Fig. 6). The buildings were arranged according a regular town planning scheme which probably
dates back to the 4th century BC and which is still readable in the current fabric of the city. The main
road axis ran from East to West and coincided approximately with the present Corso Vittorio Ema-
nuele (the Càssaro). Inside Villa Bonanno you can visit two buildings of Roman Age richly decorated
by fine mosaic floors (Fig. 3) (visiting recommended). Other remains of Roman houses have been
found in the fourteenth century Palazzo Sclafani, barracks today.
Strutture di età romana lungo The creation of the square
c.so V. Emanuele subito sotto gli Probably already deserted towards the end of Middle Ages, the area began to assume its present ap-
Ritaglio dalla pianta di Negro-Ventimiglia del Enlarged cutting from Negro-Ventimiglia attuali livelli stradali pearance during the 16th century, the period when, as Tommaso Fazello tells us (De Rebus Siculis De-
1640 in cui ancora si vedono le Chiese af- plan of 1640 in which we can see still flan- cades duae 1558), the buildings already in ruins at the foot of Palazzo Reale were dismantled to reuse
fiancate di S. Barbara Soprana e di S. Maria ked the churches of S. Barbara Soprana and Roman structures along c.so V.
della Pinta of S. Maria della Pinta Emanuele just under the present the building material. In the second half of the same century the adjustment and the extension of
road levels Càssaro was made, an important urban intervention which also caused the connection of road quo-
tas and a lowering of the original pavements, so much so that today, just below street level, there
Chiesa SS. Elena e Costantino Pal. Sclafani are remains of medieval (Fig. 10) or Roman (Fig. 5) structures, as you would expect in the heart of
the ancient city, where already in the second half of the 19th century and in the beginning of the 20th
10 century – when it ruled to plant the current Palm Garden - the Roman houses of Villa Bonanno were
highlighted.
Archaeological excavations carried out in the square in 2011-2013, now covered, during the requa-
lification works promoted by the municipality of Palermo showed stretches of the walls, floors and
archaeological deposits of great importance for the history and topography of the ancient city: a few
Stralcio cartografia tecnica scala 1:500. In azzurro è evidenziata l’area archeologica di Villa Bo- Extract of technical cartography scale 1:500. In blue is marked the archaeological area of Villa Bo-
nanno. In rosso sono indicati i saggi preventivi 2011-2013 nanno. In red the pre-emptive tests 2011-2013 large blocks unearthed along Corso Vittorio Emanuele seem to refer to ancient religious buildings li-
terary sources talk about. In particular, the remains of the base of a structure (steps ?) might be-
long to the Church of S. Maria della Pinta, one of the oldest and most beloved churches of the city,
9 resized in 1564 during the activity of adjustment of Càssaro and completely dismantled in 1648 by
cardinal Trivulzio to make room for new defensive bulwarks. A suggestive pictorial view of Palazzo
Reale of the beginnings of 16th gives us an idea of how the square after the building of Bourbon ba-
stions visible in the picture was (Fig. 2).
The materials found in the excavation essays are datable both to the Roman and to the Middle Ages
(fig. 9): besides a bone plate (Fig. 9 e) finely decorated found together with a coin (fuller) of the
riccardo sapia_________

Norman King William II (1166-1189) (Figs. 9 c-d), we have to stress the meaningful presence of Isla-
mic and Norman glazed pottery, including two fragments of bowls that are attributable to the local
production of Islamic age between 10th and 11th centuries (Figs. 9 b, g). We point out, finally, the di-
a b c d e f g scovery of a pit to the East side of the square (Fig. 4), where, in a context datable to the Middle
Ages, a large amount of pips have been found, whose study for the history of viticulture is of great
Alcuni dei reperti archeologici rinvenuti nei saggi preventivi: a) moneta romana di età imperiale, b) catino invetriato età islamica X-XI secolo, Some archaeological finds found out during the pre-emptive tests: a) Roman coin of imperial age, b) islamic glazed basin X-XI century, c-d) coin
c-d) moneta di Guglielmo II (1156-1189), e) placchetta in osso, f) brocchetta acroma, g) catino invetriato età islamica X-XI secolo of Wilhelm II (1156-1189), e) bone little plate, f) colourless jug, g) islamic glazed basin X-XI century Pavimentazione in cotto di età interest.
medievale
http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/musei/guide_brevi/Palermo/Guida
Terracotta pavement of Middle
%20breve%20-%20Palermo.html
Age

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