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PRIMA GUERRA MONDIALE


Motivi:
1) Nazionalismo
2) Controllo dello stato sull’economia
3) Russia → a livello economico era arretrato perché venne abolita la servitù della gleba. Iniziano una
serie di rivoluzioni: La prima nel 1905 dove concede il Parlamento e la seconda nel 1906 riforma agraria.

Si concedono queste rivoluzioni perché davanti al palazzo d'inverno i soldati sparano ai protestanti
pacifici.

Situazione Balcani:
4)Balcani → contesi da impero Austro-Ungarico (per espandersi), Russia(voleva lo sbocco sul mare e
appoggiava i stati balcanici soprattutto la Serbia che voleva essere il capo) e impero Ottomano.

Quest’ultimo aveva il controllo sugli stati ma stava passando un brutto momento a causa dei giovani turchi
(nazionalisti) che prendono il controllo e fanno abdicare il Sultano Bismarck (cancelliere tedesco) per
mantenere, con il congresso di Berlino spartisce i stati balcanici, ne vengono creati dei nuovi stati
indipendenti come: Bulgaria(nuovo), Romania, Serbia. La Bosnia rimane sotto il controllo dei Turchi ma
viene amministrata momentaneamente dall’impero Austro ungarico che “ruba” la Bosnia e Gavrilo Princip
uccide l’erede al trono austriaco Francesco Ferdinando a Sarajevo.

LA PRIMA GUERRA MONDIALE (28 luglio 1914 – 11 novembre 1918)


• 28 giugno 1914 Lo studente serbo-bosniaco Gavrilo Princip uccide a Sarajevo (Bosnia) l’arciduca
Francesco Ferdinando, erede al trono austriaco.
• 20 luglio 1914 L’Impero austro-ungarico invia un ultimatum alla Serbia, ma quest’ultima non accetta
tutte le condizioni presenti nell’ultimatum.
• 28 luglio 1914 L’Impero austro-ungarico dichiara guerra alla Serbia.
• 30 luglio 1914 La Russia mobilita le truppe.
• 1 agosto 1914 La Germania dichiara guerra alla Russia, causando la mobilitazione delle truppe da
parte della Francia.

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• 3 agosto 1914 La Germania dichiara guerra alla Francia.


• 4 agosto 1914 La Gran Bretagna entra in guerra a fianco della Francia e della Russia.
• 7 agosto 1914 Il Giappone viene chiamato in aiuto dalla Gran Bretagna per debellare la Germania
nelle acque cinesi; il Giappone manda un ultimatum alla Germania, che rimane senza risposta.
• 23 agosto 1914 Il Giappone dichiara guerra alla Germania e si impadronirà in breve tempo dei
possedimenti tedeschi nel Pacifico.

FRONTE OCCIDENTALE:
• Seguendo il Piano Schlieffen, la Germania invade il Lussemburgo (2 agosto 1914) e il Belgio (4 agosto
1914) – pur essendo Paesi neutrali – per raggiungere più velocemente Parigi, ma viene fermata da
Francia e Gran Bretagna sul fiume Marna (Prima battaglia della Marna: 6-11 settembre 1914).

FRONTE ORIENTALE (SCONFITTE SUBITE DALLA TRIPLICE INTESA):


• La Germania sconfigge la Russia a Tannenberg (27-30 agosto 1914) e ai laghi Masuri (7-14
settembre 1914).
• 1915 -1916: Francia e Gran Bretagna attaccano l’Impero Ottomano (entrato in guerra a fianco
dell’Impero tedesco e dell’Impero austro-ungarico nell’ottobre del 1914) nello Stretto dei
Dardanelli, ma vengono sconfitte.

FRONTE OCCIDENTALE (STALLO):


• Battaglia di Verdun (febbraio-aprile 1916): Germania sconfitta dalla Francia.
• Battaglia sul fiume Somme (giugno-novembre 1916): Francia e Gran Bretagna sconfitte dalla
Germania.

- ITALIA NEUTRALE ALLO SCOPPIO DELLA GUERRA (dichiarò di non essere tenuta ad entrare in
guerra a fianco dell’Impero austro-ungarico, in quanto la Triplice Alleanza era un patto difensivo,
mentre in questo caso era stato l’Impero austro-ungarico a dichiarare guerra alla Serbia.

• NEUTRALISTI: Liberali giolittiani, Socialisti, Cattolici.


• INTERVENTISTI: Nazionalisti, Irredentisti, Socialisti rivoluzionari (per questo Benito Mussolini
sarà espulso dal PSI nel novembre del 1914).

• “MAGGIO RADIOSO” (1915): manifestazioni pubbliche nelle piazze da parte degli interventisti
(prese la parola anche Gabriele D’Annunzio).

• PATTO DI LONDRA (26 aprile 1915): patto segreto stipulato tra l’Italia (Presidente del Consiglio
Salandra e Ministro degli Esteri Sonnino) e la Triplice Intesa, che prevedeva l’intervento in guerra
dell’Italia, entro un mese, a fianco dell’Intesa; in cambio, l’Italia avrebbe avuto il Trentino
Alto Adige, il Friuli Venezia Giulia, l’Istria (ad eccezione della città di Fiume), la Dalmazia,
Valona in Albania e le isole del Dodecaneso. L’Italia e l’Intesa si accordarono inoltre sulla
spartizione dei territori del Medio Oriente dopo la guerra.

L’ITALIA ENTRA IN GUERRA


• 24 maggio 1915: l’Italia entra in guerra a fianco della Triplice Intesa attaccando, con il
generale Luigi Cadorna, l’Impero austro-ungarico al confine, sul fiume Isonzo e
sull’altopiano del Carso.

• Tra il 1915 e il 1917 si susseguiranno 11 “Battaglie dell’Isonzo” con parziali successi per
l’Italia, tra cui la presa di Gorizia.

• Il 15 maggio 1916 l’Impero austro-ungarico lanciò una controffensiva (Strafexpedition:


spedizione punitiva contro i traditori dell’Alleanza) che, dopo la conquista di Asiago, fu però
fermata dall'Italia.

1917 – ANNO DI SVOLTA


STANCHEZZA E MALCONTENTO DI CIVILI E SOLDATI:

- Ammutinamenti, scioperi e sommosse da parte degli eserciti di entrambi gli schieramenti; -


Papa Benedetto XV condanna la guerra definendola un’”inutile strage”.

CROLLO DELLA RUSSIA ZARISTA: LA RUSSIA ESCE DALLA GUERRA:


Dopo 2 anni di guerra iniziano gli scioperi nelle città, si perde fiducia, cambia l’opinione
pubblica, ci sono i primi disertori di guerra e i contadini rivendicano le proprie terre. Questo
comportò la rivoluzione del 23 Febbraio 1917 (8 marzo): scoppiò a San Pietroburgo una rivolta, i
militari si unirono ai rivoltosi così lo zar fu costretto ad abdicare.

Si formò così un governo di coalizione guidati dal L’vov e dalla Duma. La duma è formata dai:
-cadetti → sostengono la borghesia moderata
-partito socialista rivoluzionario → sostenevano i contadini
-partito socialista socialdemocratico → operai, diviso in menscevichi(moderati) e bolscevichi
(rivoluzionari, volevano sovvertire l’ordine sociale, volevano che governasse il proletariato).

- A capo del governo provvisorio si è posto Kerenskij il quale proseguì la guerra, questa scelta si
rivelò fatale.

Il 10 Ottobre 1917 i bolscevichi decisero l'insurrezione armata così il 25 Ottobre gli insorti
occuparono i centri nevralgici e cannoneggiarono contro il Palazzo d’inverno: Kerenskij scappò.

- I menscevichi e socialisti rivoluzionari si dissociarono dal colpo di stato così i bolscevichi


crearono il Gran Consiglio dei commissari del popolo.

Lenin fece subito:


-l’abolizione della grande proprietà terriera
-Trattato di Brest-Litovsk la Russia perde 800000 km^2 di territorio.
Il nuovo potere non ebbe successo, lo dimostrarono le elezioni dove ricevette il 25% dei voti
così Lenin sciolse l’Assemblea.
Sucessivamente viene rintrdotta la pena di morte, nasce la Ceka e i primi campi di lavoro.

ENTRATA IN GUERRA DEGLI STATI UNITI:


• Inizialmente neutrali, gli Stati Uniti entrano in guerra il 6 aprile 1917 a fianco dell’Intesa per
difendere i propri interessi economici (avevano infatti concesso ingenti prestiti a Gran Bretagna
e Francia) e per opporsi alla guerra sottomarina illimitata dichiarata dal gennaio del 1917 da
parte della Germania (in risposta al blocco navale anti-tedesco attuato dalla Gran Bretagna);
già il 7 maggio del 1915, la Germania aveva affondato il transatlantico inglese “Lusitania”
uccidendo più di un migliaio di passeggeri, tra cui molti cittadini americani. Il Presidente
americano T. W. Wilson , inoltre, simpatizzava verso gli ideali di libertà e giustizia dell’Intesa, in
contrapposizione all’autoritarismo degli Imperi centrali.

ENTRATA IN GUERRA DELLA CINA:


• 14 agosto 1917 la Cina dichiara guerra agli Imperi centrali, si schiera con l’Intesa e ottiene la
rinuncia delle pretese giapponesi sui suoi territori.

DISFATTA DI CAPORETTO e RIORGANIZZAZIONE DELL’ESERCITO ITALIANO:


• 24-26 ottobre 1917: gli Imperi centrali sconfiggono le truppe italiane a Caporetto, facendo
perdere all’Italia tutti i territori conquistati in due anni di guerra; l’avanzata degli Imperi
centrali viene arrestata dagli italiani sul fiume Piave (nuovo fronte con l’Impero austro-
ungarico). Il generale Cadorna addossò alle truppe tutta la responsabilità della disfatta.

• Il nuovo Presidente del Consiglio, V. E. Orlando, riorganizza l’esercito facendo concessioni di


terre ai soldati, aumentando il vitto e rinnovando l’equipaggiamento. Cadorna viene allontanato
e sostituito dal generale Armando Diaz, che restaura un rapporto con l’esercito e addolcisce la
disciplina militare. La propaganda italiana motiva l’esercito e fa leva sulla necessità di difendere
il territorio nazionale invaso dal nemico. Alla strategia d’attacco di Cadorna si sostituisce quella
difensiva di Diaz.

FINE DELLA GUERRA


• L’Italia reagisce e respinge le offensive austro-ungariche nella prima (novembre 1917) e nella
seconda (giugno 1918) battaglia del Piave, per poi passare al contrattacco e sconfiggere
l’Impero austro-ungarico a Vittorio Veneto nella terza battaglia del Piave (24 ottobre – 4
novembre 1918), detta anche “battaglia di Vittorio Veneto”.

• 4 novembre 1918: l’Impero austro-ungarico firma l’armistizio con l’Italia.

• Seconda battaglia della Marna (15 luglio 1918): l’Intesa, con l’appoggio degli Stati Uniti,
attacca e sconfigge la Germania, costringendola a ritirarsi dalla Francia e dal Belgio.

• Battaglia di Amiens (8 agosto 1918): l’Intesa, con tutte le truppe alleate, sconfigge
definitivamente la Germania.

• 29 settembre 1918: Bulgaria, invasa dall’Intesa, firma l’armistizio.

• 31 ottobre 1918: l’Impero Ottomano, sconfitto in Palestina e in Siria, firma l’armistizio con
l’Intesa.

DISGREGAZIONE DELL’IMPERO AUSTRO-UNGARICO:


• 28 ottobre 1918: nasce la Cecoslovacchia (staccatasi dall’Impero austro-ungarico).
• 29 ottobre 1918: nasce la Iugoslavia (chiamata “Regno dei Serbi, Croati e Sloveni” fino al
1929), comprendente la Dalmazia (con eccezione della città di Zara) e la città di Fiume.
• 31 ottobre 1918: l’Ungheria dichiara la propria indipendenza (fine dell’Impero austro-
ungarico).
• 11 novembre 1918 l’Imperatore austriaco Carlo I fugge in Svizzera e in Austria viene
proclamata la Repubblica.

RESA DELLA GERMANIA:


• 30 ottobre 1918: ammutinamento dei marinai della flotta tedesca di Kiel, che si rifiutano di
continuare a combattere; la rivolta si estende in tutta la Germania.
• 9 novembre 1918: l’Imperatore tedesco Guglielmo II fugge in Olanda a seguito delle rivolte.
• 11 novembre 1918: il Partito socialdemocratico tedesco, con Philipp Scheidemann, prende il
potere in Germania e firma l’armistizio con l’Intesa.

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