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La Pop Art

Nasce intorno agli anni '50 in Inghilterra ed era chiamata "Popular Art”.
Esponenti principale: Tilson, Smith e Blake.
Il primo ad avviare il dibattito sulla comunicazione di massa è stato il critico
Richart Hamilton.
• Nel 1956 ci fu la prima mostra “THIS IS TOMOROOW” allestita a Londra,
che si basava sull’immaginario collettivo popolare della società del
benessere legata ai beni di consumo proposti in pubblicità.

• La “popular art” era un arte popolare, ma non nel senso arte del popolo
o per il popolo ma era intesa come arte di massa, cioè prodotta in serie,
e quindi era condizionata dalla produzione in serie e dai consumi di
massa. 

• Si tratta di un contesto socioeconomico che segna l'avvento di una


“società opulenta” in cui alla psicologia del risparmio e del produrre si
sostituisce la psicologia dello spreco e del consumo.

Inoltre, per far si che venga compresa dal maggiore numero di persone
possibili, l’arte deve essere il più anonimo possibile.

La pop art si di onde rapidamente in tutto il mondo grazie alla Biennale di


Venezia del 1964.

Si sviluppò soprattutto negli Stati Uniti a New York, grazie anche alla galleria di
Leo Castelli proprio in questa città.
Lui fu infatti un gallerista italiano che "inventò" l'Arte in America.
Nel 1958 apre una mostra personale di Jones, per poi a febbraio inaugurare
quella di Rauschenberg.
Questi due artisti erano molto simili fra loro, infatti furono loro due i personaggi
più determinanti per lo sviluppo dell'arte americana degli ultimi 50 anni, dato
che a loro si deve il passaggio dal movimento New Dada ad una nuova realtà
culturale più americana.
è grazie a loro e alla loro poetica che deriverà la POP ART. 

Robert Rauschenberg (1925-2008)


• Iniziò a studiare e ad utilizzare la fotogra ia nelle sue opere tra la ine
degli anni quaranta e i primi anni cinquanta in un college del North
Carolina, e ne rimase così fortemente colpito che per un attimo era
indeciso se occuparsi solo alla pittura o alla fotogra ia. Alla ine scelse
entrambe.


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Inoltre alcune delle foto di Rauschenberg hanno un certo peso dal punto
di vista storico e documentario, infatti spesso vengono ra igurate
opere andate perdute o in fase di trasformazione.

In questi anni il Presidente degli Stati Uniti è John Kennedy e la maggior parte
delle opere degli artisti americani ritrae il regime politico e culturale di quel
tempo, come per esempio l’aggressività bellica (nel caso della guerra del
Vietnam) o del pionierismo metapolitico (nel caso dell’allunaggio), ma anche di
una società consumista.
Nel 1964, durante la Biennale di Venezia, riceve il Premio per la Pittura. Fu il
giorno dopo però che decise di voler bruciare tutte i suoi silkscreen per dare
una svolta alla sua vita e per ripartire.

«La pittura si riferisce all’arte e alla vita; io cerco di muovermi nel mezzo»
questa frase signi ica, secondo me, che noi siamo circondati dall’arte, tutto
quello che vediamo è arte in ogni sua forma ma il problema è che non
riusciamo a riconoscerlo; è per questo che Rauschenberg utilizza per le sue
opere oggetti di vita quotidiana

Jasper Jones
• L’americano Jasper Johns fu un importante pittore del ventesimo secolo
e che in luenzò molti altri artisti. Egli nacque nel 1930 ad Augusta, in
Georgia; quando era molto piccolo i suoi genitori si separano e Jasper
crebbe così nel Sud Carolina, sballottato tra i familiari. 
Fin da piccolo aveva già rivelato la sua bravura nel campo artistico e
spesso, alla sola età di cinque anni, diceva di voler diventare un pittore.
• Frequenta la University of South Carolina a Columbia e nel 1948, dopo il
consiglio dei suoi insegnanti, si traferisce a New York per scappare
anche dalla sua non bella situazione familiare
• A New York Johns lavora come fattorino per mantenersi e al contempo
visita moltissime mostre e frequenta la Parsons School of Design per
qualche mese prima di arruolarsi nell’esercito durante la guerra di
Corea.
• Dopo essere tornato a New York nel 1953, inizia un anno dopo a lavorare
in una libreria e stringe amicizia con Robert Rauschenberg, con John
Cage (compositore) e Merce Cunningham (coreografo).
• Johns inventerà in seguito un nuovo stile che successivamente
contribuirà alla nascita di altri movimenti artistici come la Pop Art, la
Minimal Art  e l'Arte Concettuale.
• Il suo stile è decisamente contrario alla gestualità dell'Astrattismo ed è a
favore di una tecnica compositiva che prevede un controllo cosciente



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piuttosto che la spontaneità della gestualità, come invece succedeva


nell’espressionismo astratto.

• Nel 1959 il suo dipinto "Grey Numbers" vince il Premio Carnegie alla


Biennale di Pittsburgh.
• Negli anni '70 incomincia a dipingere secondi lo schema del "tratteggio
incrociato”, mentre negli anni ‘80 inserisce nei suoi lavori oggetti
quotidiani tridimensionali come calchi del corpo umano o immagini
particolari.

• Johns viene ispirato dal tradimento delle immagini di Magritte, infatti lui
voleva lavorare solo su cose che la mente conosce già, immagini
talmente riconoscibili da diventare anonime, così da portare il
pubblico a ragionare su livelli di signi icato più profondi.
• Un’esempio è la bandiera degli Stati Uniti, che è un in insieme di stelle e
strisce, ma è anche la rappresentazione astratta degli USA, ed esiste
come oggetto reale.

STATI UNITI negli anni 1960


In questi anni si veri icano profondi mutamenti sociali e grandi innovazioni
tecnologiche, inoltre è grazie alla Presidenza di John Kennedy che negli USA
molte cose cambiano:
• In primo luogo negli studi di Hollywood si vede nascere per la prima
volta l’importanza della cultura televisiva, con le celebri trasmissioni
come Howdy Dooiy, Jack Benny, il popolare quiz di Groucho Marx. 
• L’industria pubblicitaria inoltre fa il suo trionfale ingresso nell’età
dell’oro non appena i cittadini si trasformarono in consumatori.

La storia
• Nel 1960 fu eletto presidente degli Stati uniti John Fitzgerald Kennedy, il
cui suo programma politico si incentrava al mantenimento della
distensione con l’URSS e alla difesa dei diritti civili soprattutto a favore
della popolazione di colore. 
Il 22 novembre del 1963 il presidente fu ucciso a Dallas
• In questi anni in molti Stati degli USA erano in vigore leggi che
discriminavano le persone nere, negandogli i più importanti diritti
civili. Negli anni Sessanta quindi molti afroamericani lottarono per
riottenere i diritti che gli erano stati sottratti.
• Uno dei principali problemi negli Stati Uniti è quello della segregazione
razziale.

Martin Luther King


• Uno dei principali leader non violenti del movimento per i diritti civili
degli afroamericani fu Martin Luther King, che nacque ad Atlanta il 15
gennaio 1929

• Il 1 dicembre 1955 a Montgomery, in Alabama, Rosa Parks ri iutò di


cedere il suo posto sull’autobus ad un bianco, l’autista chiamò così la
polizia che la arrestò immediatamente perché negli Stati Uniti vigeva la
legge che le persone di colore, una volta esauriti i posti comuni
disponibili, era costretta a lasciare la propria seduta ad un bianco..
• La stessa sera che fu arrestata, Rosa venne liberata grazie a Cli ord
Durr, un avvocato e attivista che pagò la cauzione. Subito dopo la
comunità afroamericana, guidata dal pastore protestante Martin Luther
King, decise di incominciare un’azione di protesta boicottando i mezzi
pubblici di Montgomery. 
• Questa azione iniziò il 5 dicembre 1955 e si concluse il 21 dicembre
1956: questa fu una delle più straordinarie dimostrazioni di resistenza
non violenta che si ricordino. 
• La Corte Suprema degli Usa il 13 novembre 1956 dichiarò
incostituzionale il regime di separazione razziale sui bus.

• Nell’aprile del ‘63, John Kennedy, chiede al Congresso di emanare leggi


che garantiscano ai cittadini uguale accesso ai servizi e alle strutture
pubbliche e private, che non sia permessa la discriminazione nelle
assunzioni da parte di imprese e istituzioni federali, e che il governo
federale non fornisca alcun sostegno inanziario in programmi o attività
che riguardino la discriminazione razziale. 
• È però nel 1964 che il Civil Rights Act diviene legge. 

Era il 28 agosto del 1963 quando, al termine di una marcia di protesta per i
diritti civili, Martin Luther King pronunciò il suo discorso “I have a dream”
davanti al Lincoln Memorial di Washington. 
La marcia era una protesta non violenta ed erano attesi numerose star, come
Bob Dylan, che si sarebbero dovuti esibire sul palco.

Il 7 marzo 1965, a Montgomery Martin Luther King guidò un’altra delle sue tante
marcie paci iste.
Fu uno dei momenti più importanti nella lotta per i diritti civili dei neri
americani. 
Questa manifestazione sarà ricordata però come la “Domenica di Sangue”,
infatti 600 attivisti che stavano marciando furono attaccati dagli agenti di


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polizia con manganelli e gas lacrimogeni durante l'attraversamento del ponte


Edmund Pettus Bridge.
Fu ciò che spinse l’allora presidente degli Stati Uniti, Lyndon Johnson, a
promulgare il “Voting Rights Act”, una legge che rese vietate le discriminazioni
elettorali su base razziale.

Il Free Jazz
Il Free Jazz nasce negli anni ’60 ed è un’improvvisazione completamente libera
da schemi ma di di icile ascolto perché è meno orecchiabile rispetto che al
Jazz normale.

Messico 1968
• Siamo alle Olimpiadi del Messico del 1968 quando Tommie Smith vince
la medaglia d’oro sui 200 metri nella inale olimpica con il tempo di 19
secondi e 83 millesimi.
• Il suo record mondiale sarebbe rimasto imbattuto inal 1979 quando,
sempre a Città del Messico, Pietro Mennea conquistò il nuovo record
con il tempo di 19"72.

• La cosa più importante di questa vincita fu che, durante la cerimonia di


premiazione, Smith e Carlos diedero vita a quella che probabilmente è
ricordata come la più famosa protesta della storia dei Giochi Olimpici:
salirono sul podio scalzi (segno di povertà) e ascoltarono l’inno
nazionale chinando la testa con una collanina di piccole pietre al collo
(“ogni pietra è un nero che si batteva per i diritti ed è stato ucciso”) e
sollevando un pugno con un guanto nero (simbolo Black Power).
• La medaglia d’argento andò invece a Peter Norman, un australiano
che per solidarietà con gli altri due atleti indossò durante la cerimonia la
coccarda dell’Olympic Project for Human Rights. 
• Questo gesto suscitò però un grande scalpore, infatti venne de inito
fuori luogo ritenendo che la politica non doveva avere nulla a che fare
con i Giochi olimpici.
Purtroppo, per decisionedi Brundage, Smith e Carlos furono sospesi
dalla squadra statunitense con e etto immediato.
• Tornati in patria i due atleti arrivarono a ricevere per ino minacce di
morte.
• Dal 2009 in poi però questi atleti hanno ricevuto diversi premi e
riconoscimenti per aver contribuito e sostenuto la lotta dei diritti umani.

Bisogna ricordare alcune cose, del 1968:

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• Fu associato al Maggio francese e alle contestazioni giovanili del ’68, al


femminismo. 
• Il 16 marzo fu massacrato My Lai, in Vietnam.
• Il 4 aprile fu assassinato Martin L. King e il 5 giugno tocca a Bob
Kennedy. 
• Inoltre ci fu Biafra, i carri armati sovietici sulla primavera di Praga (20-21
agosto) e la strage di piazza delle Tre Culture  (2 ottobre 1968) poco
prima che cominci l’Olimpiade messicana.

ll Festival di Woodstock del 1969
• Woodstock, il più grande raduno della storia del rock, andato in scena
nella piccola cittadina rurale di Bethel in una distesa di prato aperto (per
la precisione, si tenne nel casei icio di proprietà di Max Yasgur, poco
fuori il White Lake).
• Woodstock rappresenta il vero apice della di usione della cultura hippy
ed è un happening mondiale organizzato con lo scopo di radunare gli
amanti della musica rock e del movimento della controcultura
sessantottina, in tre giorni di “Peace And Music”. 

L’allunaggio
• Era il 21 luglio 1969 alle 22:56 (ora di Washington) quando Neil
Armstrong e Buzz Aldrin misero per primi i piedi sulla Luna.

La Pop Art
• È un'arte che si esprime attraverso diversi mezzi di comunicazione,
come i fumetti, la pubblicità o anche i quadri prodotti in serie.
• Il fatto di voler mettere sulla tela o in scultura oggetti quotidiani si può
idealmente collegare al movimento svizzero Dada, ma privo di
quell’anarchica, provocazione e criticità.
• In modi diversi, gli artisti ripresero le immagini dei mezzi di
comunicazione di massa, come il mondo del cinema ma anche
l'intrattenimento e la pubblicità.
• Gli artisti della POP ART si interrogarono sul problema della
riproducibilità dell'arte nell'epoca industriale, sul come e se mantenere il
carattere esclusivo dell'opera d'arte, o se invece conciliare la realtà
consumistica con il proprio linguaggio. 
• Dalle diverse risposte date a questi interrogativi nacquero stili e
tecniche diversi che caratterizzarono la pop art.

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Andy Warhol
Andy Warhol fu un pittore, scultore, regista, produttore cinematogra ico,
direttore della fotogra ia, attore, sceneggiatore e montatore statunitense che
nacque a Pittisburgh il 6 agosto 1928 e morì a New York nel 22 febbraio 1987.
Fin da subito restò a ascinato dalla fotogra ia e, quando ha ricevuto la sua
prima macchina fotogra ica all’età di nove anni, iniziò a sviluppare le sue
immagini nel suo seminterrato. 
• Nel 1950, lavora come gra ico pubblicitario a New York ma dal 1962
Warhol abbandona de initivamente la tradizionale tecnica pittorica,
rinnovando non tanto i soggetti ma le sorgenti da cui proviene
l’iconogra ia dell’artista, ovvero le immagini fotogra iche.
• La tecnica che Warhol preferisce è la serigra ia che gli consente di
riprodurre centinaia di copie della stessa opera. Ottiene così quella
serialità tipica di una società di consumo.
• I suoi principali soggetti sono immagini pubblicitarie di marchi
commerciali noti come la Coca Cola o immagini d'impatto come
incidenti stradali o sedie elettriche.
• Una delle sue opere più note sono i ritratti di Marilyn Monroe del 1962.
Qui i colori utilizzati sono sgargianti e l’autore sembra aver trascurato di
sua volontà la qualità della stampa, ottenendo delle immagini sfalsate
rispetto alle aree di colore sottostanti.

 
Roy Lichtenstein
• Nasce nel 1923 in America e in da subito incomincia ad interessarsi alla
musica e all’arte. Nel 1940 si iscrive all’università di Ohio, ma tre anni
dopo è costretta a lasciarla perché partecipa alla Seconda Guerra
Mondiale. 
• È dal mondo militare che prende lo spunto per la sua prima opera: un
fumetto ispirato alla guerra. Esso si inspira a sua volta da un fumetto
pubblicato su un giornalino americano chiamato «All American Men Of
War», in cui si vede un caccia americano che lancia una bomba ad un
aereo nemico.
• Nel 1951 tiene la sua prima mostra e nel 1962 a New York espone le sue
opere nella galleria di Leo Castelli. Oltre a produrre quadri egli lavora
come scultore, regista e ricercatore. Morirà in seguito nel 1997 di
polmonite.

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Claes Oldenburg
• Nasce nel 1929 a Stoccolma. Suo padre è un diplomatico e la sua
famiglia vive sia negli Stati Uniti e in Norvegia prima di trasferirsi a
Chicago nel 1936. 
• Oldenburg studia letteratura e storia dell'arte in un’università americana
e l’arte all'Art Institute of Chicago nel 1950–54. Nel dicembre 1953
ottiene la cittadinanza statunitense.
• Nel 1956, grazie a vari incontri con numerosi artisti, diventa una delle
maggiori igure nell'ambito delle performance e degli happening degli
anni Cinquanta e Sessanta.
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