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La musica afro-americana e i diritti umani


artin Luther mente di meno, e
King fece un di- spesso lavoravano
scorso, sottoline- molto di più, degli artisti
ando l’importanza avuta bianchi. Gli artisti neri
dal jazz per la forma- non potevano interagire
zione della coscienza con il pubblico bianco in
degli afro-americani per i alcun modo. A loro era
loro diritti; infatti negli negato l’ingresso nei lo-
anni precedenti e quelli a cali dalle porte princi-
venire dal suo discorso pali, riservate ai
molti jazzisti usarono la bianchi.
loro musica per denun-
ciare gli abusi subiti dal Il Café Society fu
loro popolo, famosi can- uno dei primi locali “in-
tanti come Luis Ar- tegrazionisti” di New
mstrong che nel suo York. Lì Billie Holiday
brano Black and Blue re- […] Il Jazz parla di vita. Il Blues parla delle dif- cantò per la prima volta
citava My only sin… is in ficoltà della vita, e se ti fermi a riflettere un mo- Strange Fruit. Ma per-
my skin parole molto ri- mento, capirai che prende le più dure realtà ché la questione dei di-
schiose per il tempo e di della vita e le mette in musica, così da poterne ritti civili per gli
pesante giudizio esisten- trarre nuova speranza. afroamericani iniziasse
ziale. ad appartenere dav-
[…] Non c’è da meravigliarsi che gran parte vero al Jazz, si dovette
Martin Luther King fu della ricerca di un’identità tra gli afro-americani aspettare la fine degli
appoggiato anche dal sia stata sostenuta da musicisti jazz. anni ’50. Dal 1958 in
presidente John F. Ken- poi c’è una storia in mu-
nedy che sostenne l’inte- […] Molta della potenza del nostro Freedom sica che vale la pena
grazione razziale ed i Movement negli Stati Uniti è nato da questa raccontare.
diritti civili e chiamò a sé musica. Essa ci ha rafforzato con i suoi ritmi
la moglie dell’imprigio- dolci quando il coraggio cominciava a venir Era il 17 Maggio
nato reverendo. meno. Ci ha calmato con le sue ricche armonie 1954 quando, con una
quando lo spirito era abbattuto. storica sentenza nel
Kennedy adottò il caso Brown v. Board of
provvedimento di legge, […] E nella musica, e in particolare in questa Education, la Corte Su-
il Civil Rights Act del categoria detta Jazz, c’è un punto di partenza prema degli Stati Uniti
1964 contro la discrimi- per tutte queste cose. dichiarò illegali ed inco-
nazione razziale nei luo- stituzionali le leggi di
ghi pubblici, nelle scuole, Martin Luther King, 1964 discorso inaugurale segregazione razziale
nelle forze armate e nelle del Festival Jazz di Berlino nelle scuole, intiman-
imprese pubbliche e sta- done l’immediata ces-
tali, a rinforzo delle lotte sazione in tutti gli stati.
band di ogni tipo. Sebbene fosse
per i diritti civili. Quando però la National Asso-
nato, al pari del blues, tra le
ciation for the Advancement of
Il jazz. La musica che, par ex- piantagioni di cotone e dai canti Colored People tentò di iscrivere
cellence, fa dell’improvvisazione degli schiavi neri, in quegli anni studenti afroamericani nelle
un’arte, divenne uno dei generi si susseguivano sui palchi sia ar- scuole del Sud riservate ai bian-
preferiti in America tra gli anni tisti neri che artisti bianchi ed il chi, le proteste furono diffuse. In
venti e trenta. L’occhio del ci- pubblico era quasi sempre a particolare a Little Rock, in Ar-
clone, tra New York, New Orle- maggioranza bianca. La que- kansas, l’amministrazione si op-
ans e Chicago, era l’universo dei stione razziale non lasciava in- pose alla decisione della Corte
piccoli o grandi jazz club che ini- tatta neanche la musica: gli Suprema. Quando 3 anni più
ziarono ad ospitare artisti e big artisti neri erano pagati notoria- tardi, nel 1957, vennero accettati
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9 ragazzi afroamericani nell’isti- Da questo evento e dalla sua condo pezzo più corto dell’al-
tuto superiore della città, il go- indignazione nacque The Free- bum. Uno potrebbe definire l’iro-
vernatore dell’Arkansas Orval dom Suite, un brano che era nia deliziosa se non fosse così
Faubus autorizzò la Guardia Na- prima di tutto una grande speri- deprimente: una tale reazione
zionale a supportare un gruppo mentazione musicale, il primo provò – in maniera devastante –
di segregazionisti bianchi nel- passo di Sonny Rollins nella ciò che aveva ispirato The Free-
l’impedire loro di frequentare le composizione estesa, caratteriz- dom Suite in primo luogo ed ha
lezioni. Anche dopo l’intervento zato da continui cambi di tempo, perciò esemplificato perfetta-
del Presidente Eisenhower le variazioni e temi improvvisati. mente cosa c’era che non an-
violenze continuarono e con un “Libertà”, quindi, indicava tante dava a livello nazionale.”
referendum cittadino Faubus ot- cose, radicate tanto nello spirito
tenne la chiusura di tutte le suole quanto nella musica di Sonny Greensboro, North Carolina.
pubbliche per un intero anno. Rollins. Ma a togliere il dubbio Erano le 16:30 del 1 Febbraio
Dal momento che il suo piano di che il significato del brano fosse 1960. Joseph McNeil, Franklin
aprire scuole private per i bian- prima di tutto politico, era la di- McCain, Ezell Blair Jr. e David
chi venne contemporaneamente chiarazione che accompagnò Richmond si sedettero al ban-
bloccato, fu di fatto impedito l’ac- l’uscita del disco e che venne at- cone del Woolworth store chie-
cesso alle scuole non solo ai tribuita proprio al sassofonista. dendo di essere serviti per il
nove ragazzi di colore, ma pranzo. Quel bancone, però, era
anche ai loro coetanei bianchi. “L’America,” scriveva Rollins riservato ai clienti bianchi. In-
Ovviamente, ad essere ritenuto “è radicata nella cultura Afro: le vece di essere serviti, ai quattro
colpevole non fu Faubus, ma la sue espressioni colloquiali, il suo venne dunque chiesto di allonta-
comunità afroamericana. carattere, la sua musica. È dav- narsi. Loro rimasero seduti fino
vero ironico che i Neri, che più di alla chiusura del negozio. Il
Come protesta diretta contro qualsiasi altro popolo possono ri- giorno dopo, quei quattro diven-
le azioni del Governatore, Char- vendicare come propria la cul- tarono venti. Il terzo giorno, ses-
les Mingus scrisse Fables of tura americana, continuino ad santa; il quarto giorno trecento.
Fabous e la incise nel 1959 nel essere perseguitati e repressi, a Come un virus, la protesta si
suo disco Mingus Ah Um. Tutta- tal punto che la cultura Afroame- espanse in altre città e in altri
via la Columbia rifiutò di far com- ricana, che ha esemplificato la stati.
parire il testo nell’album, motivo tolleranza con la sua sola esi-
per cui è presente solo nella sua stenza, viene trattata inumana- “Il bancone” diventò una delle
versione strumentale. Mingus mente.” immagini della segregazione
però non si diede per vinto: razziale, e proprio questa imma-
l’anno successivo la canzone Questa dichiarazione, da cui gine comparve sulla copertina
comparì nell’album Charles Min- il carattere manifestamente poli- del disco sui cui Max Roach ini-
gus presents Charles Mingus, tico del brano e dell’album, cau- ziò a lavorare nel 1959 con il
registrato con l’etichetta disco- sarono una violenta reazione poeta ed attivista per i diritti civili
grafica Candid Records, com- che spinse l’etichetta discogra- Oscar Brown. Originariamente
pleta finalmente di testo, con il fica a ritirare momentaneamente concepito per essere concluso
nome Original Faubus Fables. l’LP dal mercato e a ripubblicarlo entro il centennale del Proclama
senza nessuna dichiarazione di Emancipazione nel 1963, l’al-
1958. Sonny Rollins era scritta e con un altro titolo. bum uscì infine nel 1960, proprio
ormai uno dei più famosi ed ap- Richard Palmer, nel suo libro su sulla spinta della grande ondata
prezzati sassofonisti del periodo. Sonny Rollins, esprime bene la di manifestazioni nate dai fatti di
Centinaia di ottime recensioni tragica ironia della situazione: Greensboro.
sui giornali, foto, articoli.
“Intelligenti, moderate e, dal Il progetto originale, titolato
Eppure, quando cercò di affit- mio punto di vista, inconfutabil- The Beat, avrebbe dovuto rac-
tare un appartamento, gli venne mente giuste, queste parole cau- contare la storia dell’Africa dalle
rifiutato perché nero. “A cosa sarono un tale furore che spinse sue origini al presente. Roach e
serve essere celebri” disse Rol- Riverside a ritirare l’album dal Brown scrissero insieme tre
lins “se rimani sempre ‘un mercato e a riemetterlo come pezzi, ma poi qualcosa andò
negro’, come si suol dire?”. Shadow Waltz, il titolo del se- storto.
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La rottura tra i due avvenne più complicato lavorare nel si- mone all’inizio, parlando al pub-
per motivi essenzialmente poli- stema dell’industria discografica blico. Il pubblico ride. Dopo
tici: benché fossero d’accordo statunitense. poche strofe, Nina parla ancora:
sulle questioni legate alla giusti- “This is a show tune, but the
zia sociale e ai diritti civili, Roach Era il 1963, un anno che, show hasn’t been written for it,
e Brown dissentivano su quali come abbiamo visto, segnava yet”: il pubblico ride di nuovo,
fossero i giusti mezzi per rag- per gli afroamericani una ricor- con forse meno convinzione. Ma
giungere tali obiettivi: mentre renza importante: quella del Pro- quando, dopo altre poche strofe,
Max Roach sposava la linea clama di Emancipazione di più dure, più esplicite, più rab-
dura di Malcom X, Elijah Mu- Lincoln che decretava la fine biose, Nina Simone parla ancora
hammad e della Nation of Islam della schiavitù in dieci stati ame- (“I made you thought I was kid-
(organizzazione di cui faceva ricani. La mattina del 12 Giugno, din’ didn’t we”), nessuno ride più.
parte anche Muhammad Ali), nel Mississipi, quella ricorrenza Perché, in effetti, non c’è più
Oscar Brown seguiva più volen- venne però macchiata da un molto da ridere.
tieri la linea pacifista e integra- fatto grave e triste: Medgar
zionista di Martin Luther King. Evers venne assassinato. Il suo Era ancora il 1963, ed era il
cuore venne colpito dal proiettile 15 Settembre quando fu il turno
L’album cambiò dunque titolo: di un fucile Enfield imbracciato di Birmingham, Alabama, di ver-
The Beat divenne We Insist! da un membro del Ku Klux Klan sare lacrime e rabbia. Quattro
Freedom Now Suite, con un e cinquanta minuti più tardi quel membri del Ku Klux Klan nasco-
chiaro riferimento all’album di cuore smise definitivamente di sero almeno 15 bastoni di dina-
Sonny Rollins. Il lavoro di Brown, battere. mite sotto i gradini dell’ingresso
comunque, rimase nell’album – centrale di una chiesa battista.
sebbene a sua insaputa. Le sue È a quest’episodio che il titolo Nell’esplosione vennero ferite 22
parole, cantate da un’incredibile di Mississipi Goddam si riferisce. persone e morirono 4 bambine.
Abbey Lincoln, parlavano di Il pezzo, scritto dalla cantante e
schiavitù (Driva’ Man), di eman- pianista Nina Simone, è un ma- Sebbene i suprematisti bian-
cipazione (Freedom Day), di nifesto politico, un canto di rab- chi celebrassero questa come
un’Africa lontana che, però, ai bia e frustrazione e, insieme a una vittoria, l’evento ebbe l’ovvio
suoi occhi si faceva Nazione (All Four Women e To be young, gif- risultato di scatenare nel resto
Africa). ted and black, una delle più fa- della popolazione americana la
mose canzoni di protesta da lei reazione opposta. Molti inizia-
Alla lirica profonda ed elo- scritte. Ad indicare quanto di rono a ritenere di non aver preso
quente di Brown, si aggiunse poi vero ci fosse nelle sue parole, la abbastanza sul serio la lotta per
quella dura e polemica di Roach canzone fu boicottata e vietata in i diritti civili condotta ormai da
Triptych: Prayer/Protest/Peace e molti stati del sud e l’album con anni dagli afroamericani.
Tears for Johannesburg. cui venne ufficialmente rila- Il Milwaukee Sentinel senten-
sciata, Nina Simone in Concert, ziò in un editoriale che per il
Ad accettare di pubblicare l’al- fu pubblicato dall’etichetta disco- resto della Nazione l’attentato
bum fu l’esordiente etichetta di- grafica olandese Philips Re- alla chiesa di Birmingham
scografica Candid Records (la cords. avrebbe dovuto servire come
stessa che accettò di pubblicare “pungolo per la coscienza”, rico-
Original Faubus Fables di Min- Nella registrazione del con- noscendo che quelle morti, in un
gus). Sebbene l’album non di- certo che Nina Simone tenne certo senso, erano sulle mani di
venne un successo commerciale alla Carnegie Hall nel 1964, da- tutta l’America.
e venne definito da molta parte vanti ad un pubblico prevalente-
della critica come “troppo con- mente bianco, si avverte I funerali di tre delle quattro
troverso”, è oggi considerato uno chiaramente come l’atmosfera bambine si tennero tre giorni
dei migliori lavori di Max Roach cambi man mano che la can- dopo, il 18 settembre. Era pre-
nonché una delle pietre miliari zone va avanti. sente anche Martin Luther King,
del jazz in generale. Per Max che in quell’occasione lesse il di-
Roach, che da allora si rifiutò di “The name of this tune is Mis- scorso che avrebbe ispirato
suonare musica che non fosse sissippi goddam, and I mean John Coltrane a comporre Ala-
socialmente rilevante, fu sempre every word of it” dice Nina Si- bama.
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Registrato nel corso di una vano espressione nei discorsi, a Ascension in poi, Archie Shepp,
sola notte, il brano venne incluso volte antagonisti, di Martin Lu- Albert Ayler e molti altri artisti
nell’album Live at Birdland. In- ther King e Malcom X. Da un scelsero il free jazz.
sieme a Coltrane suonavano lato, il movimento per i diritti ci-
Jimmy Garrison, Elvin Jones e vili non cercava altro che ugua- Ma cosa significava, esatta-
McCoy Tyner. Fu quest’ultimo a glianza, convivenza, la scontata mente, suonare un jazz libero?
raccontare la genesi del brano: decenza del riconoscimento po- Libero da chi, da cosa? Libero di
“Era sui giornali. Stampato. Così litico e sociale. Uguaglianza nel fare cosa? Libertà di improvvi-
lui aveva preso le forme ritmiche senso più politicamente corretto sare, di sperimentare, sicura-
di quel discorso e le aveva tra- del termine. Dall’altro lato, però, mente. Ma anche libertà da tutti
sformate in Alabama”. Ed il giu- vi era la disperata ricerca di gli schemi della musica europea,
sto modo per ascoltare questo un’identità che era stata negata libertà di ricercare le origini della
brano è proprio con le parole di agli afroamericani nel momento musica africana, di contaminare
King sotto gli occhi. in cui venivano strappati dalla il jazz con forme espressive tra
loro terra, deportati in un paese le più disparate. Sebbene appa-
Sebbene ben due sentenze che non sarebbe mai stato il rentemente disarticolato e privo
della Corte Suprema degli Stati loro, deprivati dei loro nomi e di qualunque tradizionale pro-
Uniti nei casi Irene Morgan v. con essi del loro passato. La gressione armonica, il free jazz
Commonwealth of Virginia sensazione che non avrebbe po- in realtà manteneva i suoni fami-
(1943) e Boynton v. Virginia tuto esserci alcuna identità nera liari della black music, e in parti-
(1960) avessero stabilito come finché fosse esistita quella colare del blues e del gospel. I
incostituzionale la segregazione bianca a definirla iniziava a farsi “rumori” volontariamente incor-
razziale sui mezzi di trasporto, spazio con allarmante violenza. porati non erano deliberata-
tale decisione continuava ad es- La strada percorsa non doveva mente casuali come nella
sere ampiamente ignorata, so- più portare solamente a quella musica d’avanguardia bianca,
prattutto negli stati del sud. che era un’uguaglianza dovuta, ma rimandavano ai suoni propri
il privilegio bianco come termine del passato afroamericano: grida
Per sfidare questo ingiusto di paragone avrebbe dovuto dalle chiese, dai campi, grida da
stato di cose, i cosiddetti “Free- semplicemente sparire: gli afroa- un passato di schiavitù.
dom Riders” iniziarono a viag- mericani dovevano invece risco-
giare sulle linee interstatali del prire le loro origini, la loro A comprendere il forte legame
sud violando le leggi segrega- identità, la loro specificità e, as- tra free jazz e identità nera e tra
zioniste. La risposta a questa sieme a tutto ciò, il vero e proprio identità nera e politica fu, tra i
forma di dissidenza fu, come orgoglio di essere neri. molti, Amiri Baraka, uno dei più
sempre, violenta. La polizia in- popolari e controversi poeti
terveniva arrestando chiunque Questa ricerca identitaria, ov- afroamericani dell’epoca. Rico-
violasse le leggi statali e in più di viamente, influenzò anche il noscendo il fatto che non tutto
un’occasione ritardò il suo inter- jazz. Molti musicisti iniziarono a del free jazz riguardasse il pas-
vento permettendo il linciaggio sfidare le classiche concezioni di sato, Baraka scriveva che, sì “la
degli attivisti neri. ritmo ed armonia, dando vita a nuova musica rinforzava le più
In onore dei Freedom Riders, composizioni atonali che risulta- preziose memorie di un popolo,
Art Blakey compose e suonò un vano per lo più incomprensibili ma allo stesso tempo creava
incredibile solo di batteria di all’orecchio dell’ascoltatore nuove forme, nuove modalità di
sette minuti e mezzo che diede medio. Se già la Freedom now espressione, per riflettere in ma-
anche il titolo all’album inciso suite di Max Roach conteneva in niera più efficace l’esperienza
con i Jazz Messengers nel 1961. nuce alcuni degli elementi che contemporanea”. Questo le-
sarebbero diventati tipici del co- game tra passato e presente, tra
Per l’appunto, The Freedom siddetto “Free Jazz”, se Ornette origine e ricerca, conduceva a
Rider. Il movimento per i diritti ci- Coleman ne aveva di fatto in- nient’altro che alla scoperta di
vili, in America, ha sempre avuto ventato il nome e dato l’avvio, fu- una nuova identità: così come il
due anime. Due anime che ave- rono poi molti altri gli artisti che jazz si spogliava delle contami-
vano spezzato, a suo tempo, il contribuirono allo sviluppo di nazioni “bianche”, così doveva
lavoro di Roach e Brown, per questa “new thing”. Charles Min- fare il popolo nero, nella sua in-
esempio. Due anime che trova- gus, Sun Ra, John Coltrane da terezza.
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La violenza espressiva di entrare dalla porta principale del qualche causa sfortunata (pen-
Amiri Baraka entrò poi nel free Cotton Club. Nella cultura afroa- siamo a tutti i concerti in favore
jazz in maniera diretta: iniziò di- mericana il jazz era stato ed è di questa o quella tragedia
verse collaborazioni. Una delle tutt’ora, per citare le parole pro- umana).
prime fu con il New York Art nunciate dal Reverendo King,
Quartet, dove la lettura della sua “una musica trionfante”.
feroce poesia Sweet, Black Una maniera più profonda è
Dada Nihilismus venne accom- Musica e diritti umani sono quella di pensare l'educazione
pagnata dalle note stridenti del entrambi, e questo è vero, lin- alla musica e l'educazione ai di-
quartetto jazz. guaggi pacifici. Richieste, ne- ritti umani come materie comple-
cessità, bisogni sono veicolati da mentari nella formazione di
Naturalmente, con lo scemare una parte attraverso note ed ac- bambini che saranno adulti ca-
della protesta politica, anche il cordi impalpabili, dall'altra attra-
paci (o incapaci) di esprimersi in
jazz perse poco a poco la sua verso argomentazioni ragionate
maniera sensibile e considerata.
valenza sociale. Gli omicidi poli- e fondate nel diritto. Il paragone
tici – primi fra tutti quelli di Mal- che regge è dunque quello tra
com X e Martin L. King, e gli esili due linguaggi pacifici, potenzial- "La musica ingentilisce
autoimposti – fra cui quelli di mente universali, ma anche l'animo", diceva qualcuno. Gli
Nina Simone e Stokely Carmi- estremamente fragili. esseri umani non nascono né
chael, inflissero duri colpi sia al buoni né cattivi. Imbracciare un
“Black Power” che al free jazz. La musica è spesso utilizzata fucile o un violino ne plasmano
La musica cominciava a rien- come strumento di sensibilizza-
però la formazione. Insegnare
trare nelle calme aule dell’acca- zione ai diritti umani. Questo può
demia. Ma enormi passi erano essere fatto tramite canzoni che ad esprimersi attraverso la mu-
stati fatti da quando artisti del ca- trattano di determinati temi o at- sica vuol dire insegnare a vivere
libro di Duke Ellington e Dizzie traverso lo sfruttamento di suc- in un mondo in cui i diritti umani
Gillespie non potevano neanche cessi musicali per sostenere sono più facilmente compresi.

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