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Educazione Civica

Arte del territorio:La provincia di Catanzaro


Artisti calabresi e opere

Mimmo Rotella: quando lo strappo diventa arte


Artista dalla multiforme personalità e dalle concezioni visive intense e sempre allineate ad un gusto
avanguardistico (poco compiaciuto della ricerca commerciale, malgrado i soggetti rappresentati),
Mimmo Rotella nasce a Catanzaro il 7 ottobre 1918 e muore a Milano il 09/01/2006 .Conseguita la
maturità artistica presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli, si stabilisce a Roma nel 1945.
Lo strappo di un manifesto che si trasforma in arte,tra gli artisti più influenti del Novecento,
spicca senza dubbio Mimmo Rotella che ha saputo trasformare questo gesto in un’autentica arte.
Prima Napoli e Roma, poi Parigi e l’arrivo negli Stati Uniti: è stata proprio la borsa di studio
ottenuta dalla Fullbright Foundation a consentirgli di trasferirsi negli Stati Uniti per frequentare
l’Università di Kansas City. L’incontro con artisti di fama internazionale come Pollock e
Rauschenberg ha ispirato il suo modo di intendere l’arte e la realtà che lo circondava, spingendolo
poi a fare il grande salto. La tecnica artistica più nota di Mimmo Rotella, il famoso “Dècollage”, è
stata sperimentata per la prima volta proprio dopo il rientro in Italia, consacrandolo come artista del
"taglia e incolla".

Mimmo Rotella e la tecnica del décollage

A molti grandi artisti è capitato, almeno una volta nella vita, di vivere la famosa crisi artistica: ciò
che fa la differenza è il modo di reagire. Mimmo Rotella ha dato prova di possedere una spinta
creativa fortissima e, dopo il ritorno dagli Stati Uniti, si è lasciato ispirare dai manifesti strappati
che vedeva passeggiando per Roma. Da quel momento ha iniziato a portarli nel suo studio e a
lavorarli: il risultato sono delle tele su cui incollava uno o più pezzi di manifesti lacerati, spesso
sovrapposti. Ma il significato di questo gesto artistico si spiega nel fatto che Rotella stava cercando
di trovare qualche forma di innovazione artistica, visto che secondo lui “tutto ormai era stato
detto”, e allo stesso tempo il suo obiettivo era dare dignità artistica ad un oggetto comune
considerato di scarso valore e tolto dal suo contesto naturale.

In contrapposizione alla già nota tecnica del collage, che serve per costruire immagini e forme
ritagliando pezzi di carta o altro materiale formando un unico pezzo artistico, Mimmo Rotella si
dedica al décollage che serve non per costruire ma per demolire l’opera ed era lo strappo lo
strumento che usava per esprimersi. Apprezzato dalla critica e considerato talvolta anche un
dissacratore dell’arte, in un’intervista dell’epoca spiegò la genesi di questo suo modus operandi: un
giorno, mentre passeggiava, si rese conto che alcuni manifesti pubblicitari affissi ai muri della città
erano stati strappati e proprio da quegli strappi percepì una forza particolare, che restituiva nuovi
colori dal fascino unico.

Il mito americano tra Marilyn Monroe ed Andy Warhol

Per più di dieci anni, Rotella si è dedicato quasi esclusivamente ai manifesti strappati,
raccogliendo un buon successo e dividendo la critica. Durante gli anni Sessanta però ha
sperimentato anche altre tecniche tra cui gli Art-typo, che sono delle stampe scelte e riprodotte
sulla tela. I suoi soggetti preferiti erano alcuni personaggi che rappresentavano alla perfezione il
mito americano, come la splendida attrice Marilyn Monroe, già musa del grande maestro della pop
art Andy Warhol, i cui lavori hanno influenzato la carriera dell’artista di origini calabresi.
La sua carriera continuò con successi entusiasmanti che lo hanno portato ad esporre nei più
importanti musei del mondo, tra cui il Centre Pompidou di Parigi e il Museum of Modern Art di
New York. Un altro aspetto ammirevole dell’arte di Mimmo Rotella è il continuo desiderio di
mettersi alla prova e osare: non ha avuto paura infatti di sperimentare nuove tecniche d’arte più
tecnologiche. Creatività, spirito di ricerca e umanità: queste sono solo alcune delle caratteristiche
che lo hanno reso una delle figure artistiche di spicco del Novecento.

Casa della Memoria "museo Mimmo Rotella"

Molto legato alla Calabria e alla sua città d’origine, l’artista Mimmo Rotella inaugura il 18 marzo
2005 la Casa della Memoria, situata in Vico dell’Onda, nel centro storico di Catanzaro. Il progetto
di riadattamento, a cura dell’architetto Marcello Sestito, ha reso l’abitazione di famiglia un museo
nel quale sono raccolti alcuni ricordi come i cappellini della madre modista, importanti documenti e
opere dell’artista. Nello spazio della casa-museo sono esposte una selezione di opere realizzate con
le tecniche tipiche di Rotella, che offrono una panoramica significativa del suo percorso visivo e
creativo, durato oltre sessant’anni. La Fondazione Mimmo Rotella mette a disposizione di studiosi e
visitatori una biblioteca specializzata in cui sono raccolte testimonianze editoriali sull’attività
dell’artista e sulla storia delle arti contemporanee: lo scopo dell’istituzione – come ha dichiarato lo
stesso Rotella – “non è solo promuovere la mia idea artistica, ma soprattutto dare la possibilità di
emergere a tutti i giovani talenti che, nel Sud, ancora oggi, hanno poche occasioni di confronto e
vetrina. È soprattutto per questo che ho voluto che la sede della Fondazione fosse a Catanzaro, mia
città natia, per riconoscenza alla mia terra, ma anche con la prospettiva di riuscire a fare di questa
Regione un importante crocevia culturale”.
Casa della Memoria Mimmo Rotella

Marilyn Monroe

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