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LEZIONE XII

Apriamo una nuova fase della Criminologia che ha ad oggetto la parte forse più matura della
criminologia, di quelle teorie che ancora oggi conservano una propria validità. Dobbiamo, a tal
fine, attrezzarci di due strumenti:
a) Del concetto della DEFORMITA’
b) Del concetto della DEVIANZA
Si tratta di due elementi che finiscono per costituire la base di due elementi di pensiero=>
Dell’IDEA del “STRUTTURAL FUNZIONALISMO”, formatosi negli USA negli anni 40.
E’ un filone di pensiero che poneva alla sua base gli studi sulla Devianza. Secondo questa teoria
una corretta chiave di lettura dei fenomeni che si verificano nella società può aversi se non
mettiamo in chiaro a noi stessi che noi dobbiamo ‘fotografare la struttura di una società’ cioè quali
sono le forze in campo che si agitano in un determinato contesto sociale e questo agitarsi di queste
diverse forze in campo, di questi diversi gruppi sociali devono essere IN FUNZIONE (e per questo)
STRUTTURAL FUNZIONALISMO= LA STRUTTURA DELLA SOCIETA’ DEVE ESSERE IN
FUNZIONE DEGLI OBIETTIVI CHE LA SOCIETA’ SI E’ DATA. Quindi per struttural
funzionalismo SI INTENDE ‘LA COERENZA DELLA STRUTTURA SOCIALE CON LE
FINALITA’ CHE LA SOCIETA’ SI E’ DATA’.
Quando la struttura è in funzione degli obiettivi c’è una certa coerenza, armonia e
integrazione degli attori sociali all’interno della società; perché la società si muove in funzione
degli obiettivi che sono stati programmati. Se la società ha come obbiettivo quello della
occupazione degli individui, deve anche somministrare a questi delle opportunità tali per cui gli
individui possano trovare occupazione. Questo rapporto tra la struttura della società (es: che ci sia
la scuola, università, libere professioni ecc…) realizza l’integrazione dentro la società che ha come
finalità quello della piena occupazione. E’, quindi, evidente che se inizio ad analizzare la società in
questo modo, se inizio a considerare nello studio della società questi rapporti, è chiaro che si apre
un mondo. E’ evidente che quando inizio a studiare in questo modo la società, è chiaro che mi
pongo una serie di domande, è evidente che mi chiedo ‘quale sia lo scopo di una società’ e mi
chiedo anche se ‘la non integrazione sia in funzione di questo tipo di società’ (mi chiedo se la
disoccupazione sia in funzione di queste società liberiste, la disoccupazione in funzione del
neoliberismo). Implica il rapporto tra il singolo individuo e il contesto sociale, diverso dalla teoria
ecologica .
Da questo rapporto di struttura e funzione sono stati studiati due ingredienti fondamentali:
- INGREDIENTE DELLA CONFORMITA’  Da questo punto di vista viene ad essere
rappresentato come un insieme di fattori che trovano una loro stabilità e coerenza con le
norme (non da intendersi nel loro aspetto formale, ma un contesto normativo più ampio
contenente al suo interno morale/etica/costumi/cultura/tradizioni etc..) della società.
Quindi quando il comportamento è coerente con questo contesto normativo è conforme. Un
comportamento conforme viene a costituire un comportamento che, nella generalità dei
casi, all’interno di un contesto sociale, viene ad essere accettato e considerato come un
comportamento legittimo. Quindi è conforme un comportamento ampiamente condiviso da
una comunità, collettività.
Il tipo di condotta che noi definiamo conforme non è però un comportamento ‘neutro’ dal
punto di vista delle scelte personali, cioè non accade a caso, ma accade ‘perché
evidentemente da parte di colui il quale agisce, questo comportamento è un comportamento
che siamo stati abituati a psicologizzare (nel senso che abbiamo interiorizzato quel
comportamento, lo abbiamo fatto nostro, a monte nel nostro modo di essere, di
crescere abbiamo acquisito una serie di stratificazioni sociali, culturali, ideali, quindi
agiamo in questo modo. Quindi, la SCELTA CONFORME E’ UNA SCELTA CHE NOI
ABBIAMO INTERIORIZZATO E CHE NOI FACCIAMO CON COGNIZIONE,
MATURITA’. Noi sappiamo, agendo cosi, che ci stiamo andando a conformare ad un certo
tipo di società, io scelgo di volermi rendere conforme o di non volermi rendere conforme
(anticonformista). Questa scelta psicologizzata è il frutto, la conseguenza di una
INTEGRAZIONE IN UN CONTESTO SOCIALE RIUSCITA ABBASTANZA BENE. LA
CONFORMITA’ SI HA QUANDO IL PROCESSO DI SOCIALIZZAZIONE DELLA
PERSONA HA RAGGIUNTO UN BUON RISULTATO.
Già qui possiamo ragionare su alcuni aspetti: essere conformi nella società di oggi può significare
tante cose. Se oggi non mi sta bene l’imposizione fiscale decido di evadere come i miei consociati,
come fanno molti = questo è conforme agli altri ma è delinquenza perché violo la legge penale.
[teoria ecologica domanda]
I meccanismi che determinano questo effetto di socializzazione sono diversi ed interagiscono in più
modi: una buona socializzazione si ottiene grazie al lavoro della famiglia; oppure grazie al
lavoro dei pari; oppure grazie al mercato del lavoro; grazie alla scuola etc.. Sono tutti fattori di
socializzazione che interagendo a sostegno della persona portano questa stessa ad un risultato che
in termini di conformità è da considerarsi come un risultato fondamentale ovvero l’accettazione
delle regole sociali. Questa conformità e questa accettazione portano a dei vantaggi, è molto più
semplice. L’accettazione di queste regole sociali sono frutto di due diversi meccanismi, non è cosi
scontata = I DUE MECCANISMI FANNO CAPO O
1) A MECCANISMI PEDAGOGICI  L’accettazione delle regole sociali dal punto di vista
pedagogico avviene sulla base di 3 elementi : l’educazione; l’esempio (forse anche più forte
dell’educazione) ; l’insegnamento (anche l’insegnamento costituisce un aspetto
fondamentale della parte relativa all’accettazione delle regole);
2) A MECCANISMI PSICOLOGICI  Gli elementi che conducono all’accettazione dal punto
di vista psicologico sono: Il meccanismo dell’identificazione (ha come sua radice quello
dell’eleggere una persona a proprio modello. C’è chi elegge a proprio modello Nelson
Mandela chi altro.. ed è un qualcosa che influenza molto la conformità, una cosa se eleggo
Brad Pitt un’altra cosa se eleggo Einstein che mi porta ad essere conforme);
Meccanismo della interiorizzazione. E’ un meccanismo che ha come ambito privilegiato
quello della coscienza, è un qualcosa di profondo, che rende complesso ed impiega più
tempo a sedimentarsi e ad essere rimosso;
Questo insieme di elementi sono un qualcosa che per questi studiosi sono importanti perché
hanno un certo ruolo sulla devianza. Noi possiamo avere dunque un rafforzamento o una
conformità in modo diverso = se ci sono elementi che ci portano in maniera autonoma verso la
conformità; ci sono altri elementi che ci ‘inducono’ verso la conformità cioè GLI STRUMENTI
DEL CONTROLLO SOCIALE. Essi sono di duplice matrice =
GLI STRUMENTI DEL CONTROLLO SOCIALE COSIDDETTO LEGALE/FORMALE (tutta
l’aerea della polizia, del sistema penale, delle sanzioni giuridiche.) ;
GLI STRUMENTI DEL CONTROLLO SOCIALE NON LEGALE/INFORMALE, che viene ad
essere espresso mediante l’interazione che il soggetto ha con il gruppo dei pari, con la famiglia, il
gruppo del lavoro etc.. come il ‘rimprovero’, ‘l’emarginazione o il mobbing nel mondo del lavoro’.
Questo produce controllo sociale, fa in modo che ci siano degli argini al comportamento dell’attore
sociale.
Un ulteriore aspetto che ha una incidenza sulla conformità è dettato dall’IDEOLOGIA.
Oggi è importante per quanto unica l’ideologia esistente :Monodimensionalità dell’essere umano.
L’ideologia è molto forte “dal punto di vista motivazionale”, nel senso che è evidente che nel
comportamento della persona larga parte del supporto emotivo viene ad essere fornita
dall’ideologia. (Se in casa mia ho una ideologia degli anni 20 avrò un comportamento tollerante, di
accettazione e di conformità, per il patriarcato o le scappatelle di mio marito).
Condiziona i comportamenti perché la forma mentis è emotivamente coinvolta, e quindi
l’ideologia finisce per fungere da strumento di controllo.
La società dinamica di oggi esprime un altro tipo di modello, diversamente da quello greco statico
basata sulla schiavitù a cui si conformavano e accettavano i comportamenti, basato sul successo
economico del singolo, una società basata sull’individualismo. La dinamicità e l’instabilità della
società è una delle cause della devianza. Nonostante l’enorme sviluppo della società odierna, con
profitto economico, una società che si è evoluta ed arricchita , si assiste ad un incremento della
criminalità  ed una delle ragioni di ciò è data dall’instabilità della società, dal fatto che ciascuno
può elevarsi.
Abbiamo due momenti: Da un lato MOMENTO DELL’APPRENDIMENTO di questi elementi E
dall’altro DELL’ACQUISIZIONE DI QUESTI ELEMENTI
- INGREDIENTE DELLA DEVIANZA  si ricava, partendo dal concetto di conformità che
abbiamo inteso. Il concetto di DEVIANZA E’ MOLTO PIU’ AMPIO DEL CONCETTO DI
DELINQUENZA. Quando si parla di devianza non necessariamente si parla di delinquenza.
Il cono d’ombra della devianza è molto ampio rispetto a quello della delinquenza, talvolta,
ma non necessariamente contiene la delinquenza, ma contiene tante cose. Il non essere
conforme implica devianza anche se non si è delinquenti cioè non si viola la legge
penale. Allo stesso tempo si potrebbe essere delinquenti ma non devianti.
La devianza NON SI ESPRIME semplicemente ATTRAVERSO IL MANCATO
RISPETTO DI REGOLE AMPIAMENTE CONDIVISE MA VIENE AD ESSERE
ESPRESSA ATTRAVERSO UNA PRESA DI POSIZIONE CONSAPEVOLE CONTRO
LE REGOLE CONDIVISE. Non sono deviante per caso ma sono deviante perché quella
regola che sto violando per me rappresenta qualcosa di valido nella società in cui vivo. Io ,
cioè devo sapere, che do un valore, un significato a quella regola sociale MA SCELGO DI
DEVIARE, QUINDI NON E’ UN QUALCOSA CHE NON MI APPARTIENE, CHE NON
SENTO MIA. Quella regola esercita su di me una influenza ma io scelgo di comportarmi
diversamente. ‘ Io so che l’umido si butta giovedi, io me ne frego, so che sto sbagliando, ma
scelgo di buttarla di martedi’. Fondamentalmente, quindi  IL DEVIANTE E’ COLUI IL
QUALE FA UNA SCELTA OPPOSITIVA. Conosce il significato ma sceglie di violare la
norma, che continua ad avere per lui un valore.
Tutto questo lo dobbiamo prendere e spostare per lavorare sulla criminologia. Una volta che
abbiamo messo in chiaro che esistono dei meccanismi tra la struttura di una data società e la
funzione che questa società ha rispetto agli scopi e rispetto agli obiettivi; e una volta che
abbiamo chiarito che esiste la conformità ed esiste la devianza possiamo iniziare a ragionare e fare
teorie:
La prima è LA TEORIA DELL’ANOMIA. E’ una delle teorie più interessanti della criminologia, è
una di quelle che, a lungo andare, sono riuscite a spiegare il crimine e la criminalità. Ci sono alcuni
passaggi.
Il primo passaggio viene fuori “dal rapporto che c’è tra gli attori sociali e le regole che una
società si è data”. Tutte le società, in particolare la nostra, deve porre dei limiti alla libertà di
ciascuno, attraverso le regole che sono il dettato che si somministra ai cittadini per porre dei limiti
al soddisfacimento personale dei singoli attori sociali. Quando la legge somministra degli strumenti
che consentono ai singoli di sopravvivere, di vivere bene allora si vive in una società armoniosa, in
cui gli strumenti che la legge gli consente di utilizzare fanno vivere che il soggetto possa vivere con
serenità, la società è una società armonica, il singolo in essa a tutti gli strumenti per ritenersi
soddisfatta. Nel momento in cui c’è un mutamento nella società e cambiano queste premesse,
questi strumenti il soggetto vive in una società anomica, tutte quelle regole perdono di credibilità,
perché io sono stato conforme, ho vissuto secondo il modello che mi è stato somministrato ma non
vivo in armonia. La perdita di credibilità delle norme  determina la devianza. Questa
DEVIANZA PRODOTTA DA UNA SOCIETA’ DISARMONICA trova un mostruoso
moltiplicatore di devianza che fu individuato da Émile Durkheim
Émile Durkheim capì che un elemento nocivo di questa analisi era costituito dalla
‘iperstimolazione delle aspirazioni individuali’, cioè quel meccanismo per cui tutti possono
raggiungere il successo. Iperstimolazione significa “enorme delusione”. C’è una contraddizione.
Aggiunge un tassello a questa teoria dell’anomia Robert Merton : Merton dice che non è solo la
iperstimolazione delle aspirazioni che ci sconvolge la vita ma anche “la relazione tra le mete, che
ci vengono indicate, e i mezzi, e gli strumenti che ci vengono consegnati per raggiungere le
mete”. Quanto più c’è un abisso tra questi, il comportamento diventa necessariamente deviante
perché io per raggiungere quelle mete che mi sono state date da tutti come accessibili,
raggiungibili, in assenza poi di strumenti, salta tutto.
Quei sistemi nei quali mete e strumenti sono armonici, sono società in cui si riduce fortemente la
devianza, la delinquenza. Quelle società in cui questa distanza è più ampia sono società in cui si
produce molta più devianza e delinquenza. Quindi torniamo al discorso per cui non è tanto la
povertà, ma sono questi squilibri all’interno della struttura a determinare un incremento della
devianza e della delinquenza.
Questo discorso di Merton possiamo riportarlo al 2021. Noi potremmo addirittura dire che gli
attuali tassi di criminalità, l’assenza di strumenti è funzionale a mantenere questo sistema liberista
che vuole mantenere la ricchezza ma soltanto per alcuni strati sociali, per cui è funzionale
un’elevata carcerizzazione etc. SARA’ PER CASO SBAGLIATA LA META? SARA’ PER CASO
ERRATO LO STRUMENTARIO CHE METTIAMO IN MANO AI CITTADINI? CI SARA’ UN
PROBLEMA DI DISTRIBUZIONE DEGLI STRUMENTI?
Da questo punto di vista torniamo al discorso che si faceva prima : la società greca per quanto
ingiusta non era anomica, non si diceva allo schiavo guarda che tu diventerai Agamennone, lo
schiavo faceva lo schiavo, non c’era questa iperstimolazione delle aspirazioni o la distribuzione di
strumenti, non c’era una perdita di credibilità delle norme (Anomia); oggi c’è perché è evidente che
le aspirazioni che abbiamo oggi rispetto agli strumenti di cui siamo dotati possono andare bene per
traluni ma non funzionano per la generalità dei consociati, e questo spiega perché questa E’ UNA
TEORIA AD AMPIO RAGGIO= NON SPIEGA SOLO LA CRIMINALITA’ E LA DEVIANZA
DI QUELLA PARTE DELLA SOCIETA’ CHE NON HA GLI STRUMENTI MA ANCHE DI
QUELLA PARTE DELLA SOCIETA’ CHE HA GLI STRUMENTI MA NON E’ MAI SAZIA,
C’E’ UNA CONTINUA IRREFRENABILE ASCESA SOCIALE.
Quest’incessante corsa diventa negativo quando non è accompagnato dalla diffusione delle
opportunità di successo nelle mani della generalità dei consociati;
Questi non sono giudizi moralistici, sono letture della società degli anni ’30 e ’40 degli Stati Uniti,
il cosiddetto sogno americano.

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